(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                    Al Presidente della Repubblica
   Nel  consiglio  comunale  di  Ladispoli (Roma) - al quale la legge
assegna trenta  membri  -  si  e'  venuta  a  determinare  una  grave
situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco e
dalla giunta in data 30 novembre e 1  dicembre 1990, delle  quali  il
consiglio  stesso ha preso atto nella seduta dell'11 dicembre 1990 ed
alla cui sostituzione il consiglio stesso si e'  dimostrato  incapace
di provvedere.
   Infatti,  le  sedute  dell'8,  28  e  30  gennaio 1991 risultavano
infruttuose  ai  fini  della  costituzione  dei  normali  organi   di
amministrazione dell'ente.
   Scaduto, pertanto, il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990,
n. 142 e  constatato  che  non  puo'  essere  assicurato  il  normale
funzionamento  degli organi e dei servizi per la mancata elezione del
sindaco  e  della  giunta,  il  prefetto  di  Roma  ha  proposto   lo
scioglimento  del consiglio stesso del quale ha disposto, intanto, la
sospensione, con la conseguente  nomina  di  un  commissario  per  la
provvisoria gestione del comune.
   Considerata la persistente carenza del suddetto consiglio comunale
in ordine ad un  tassativo  adempimento  prescritto  dalla  legge  di
carattere  essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione,
si ritiene che nella specie ricorrano gli estremi per  far  luogo  al
proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto col quale si provvede allo scioglimento del
consiglio   comunale  di  Ladispoli  (Roma)  ed  alla  nomina  di  un
commissario straordinario per  la  provvisoria  gestione  del  comune
nella persona del dott. Gaetano Borrelli.
    Roma, 22 febbraio 1991
                                     Il Ministro dell'interno: SCOTTI