ALLEGATO IV PROCEDURE OPERATIVE 1) CRITERI GENERALI. Il complesso dei controlli sulle risorse idrico-potabili precedentemente descritto a partire dalle opere di captazione per terminare alla messa a disposizione degli utenti dell'acqua potabile deve essere finalizzato all'acquisizione di ogni utile informazione relativa alle caratteristiche di qualita' dell'acqua destinata al consumo umano. Gli elementi conoscitivi cosi' raccolti debbono infatti fornire le basi per programmi di tutela delle risorse da possibili degradi o contaminazioni ovvero portare all'individuazione delle necessita' e delle priorita' degli interventi correttivi o di risanamento sia in condizioni di emergenza che a medio-lungo periodo. A tale scopo e' necessario che le attivita' di sorveglianza, forzatamente multidisciplinari, si fondino tanto su un'azione continua, programmata ed omogenea dei soggetti a diverso titolo interessati alla problematica, quanto sul fattivo coordinamento operativo tra comuni, unita' sanitarie locali, presidi e servizi multizonali di prevenzione e gestori degli impianti d'acquedotto nell'ambito delle eventuali disposizioni all'uopo emanate dalle regioni. Nel quadro delle attivita' di controllo (sia sulle risorse naturali utilizzate per l'uso potabile che sui relativi impianti d'acquedotto che ancora sull'acqua in distribuzione) e' possibile, d'altra parte, individuare diversi ed adeguati modelli organizzativi; tuttavia, condizione essenziale per un corretto ed efficace funzionamento del sistema di sorveglianza e' l'adozione su scala regionale di criteri univoci di comportamento che uniformino al meglio la complessa materia oggetto del presente decreto. A questo proposito e per maggior chiarimento, si propongono due tavole sinottiche che riepilogano funzioni da esperire, esercizio di competenze e direzione dei flussi informativi in ambito locale. Al riguardo si segnala che per cio' che concerne il flusso informativo a partenza dal gestore dell'impianto di acquedotto valgono le disposizioni di cui al successivo allegato V. TAVOLA 1 Procedure operative relative alle risorse idriche (10) ed agli impianti d'acquedotto Funzioni da esperire Strutture competenti Flusso informativo --- --- --- Mappatura risorse ed Gestori All'unita' sanitaria impianti locale, al presidio e servizio multizona di prevenzione, al comune ed alla regione Esame ispettivo Unita' sanitaria locale Ai gestori, al comune o (11) presidio e ed alla regione servizio multizonale di prevenzione Mappatura dei punti Unita' sanitaria locale Al presidio e servizi di prelievo e multizonale di tipologia delle prevenzione campagne di campionamento Prelievo dei campioni Unita' sanitaria locale o presidio e servizio multizonale di prevenzione (12) --- Indagini analitiche Presidio e servizio All'unita' sanitaria multizonale di locale (e da questa prevenzione al comune, alla regione ed ai gestori) ed al Ministero della sanita' Giudizio di qualita' Unita' sanitaria locale Al comune, alla regione ed ai Gestori TAVOLA 2 Procedure operative relative all'acqua in distribuzione Funzioni da esperire Strutture competenti Flusso informativo --- --- --- Mappatura dei punti Unita' sanitaria locale Al presidio e servizi di prelievo e multizonale di tipologia delle prevenzione campagne di campionamento Prelievo dei campioni Unita' sanitaria locale o presidio e servizio multizonale di prevenzione (12) --- Indagini analitiche Presidio e servizio All'unita' sanitaria multizonale di locale (e da questa prevenzione al comune, alla regione ed ai gestori) ed al Ministero della sanita' Giudizio d'idoneita' Unita' sanitaria locale Al comune, alla d'uso regione ed ai Gestori Per quanto concerne il contenuto della tavola 1, l'articolazione del sistema di sorveglianza richiede preliminarmente, da parte dell'unita' sanitaria locale, l'acquisizione dei dati riguardanti l'anagrafe e la mappatura delle risorse idriche sfruttate a scopo potabile e dei relativi impianti d'acquedotto (13). Quindi sulla scorta delle risultanze sia degli esami ispettivi svolti che dell'andamento storico delle indagini analitiche effettuate in passato che ancora sulla base di valutazioni legate alla concreta realta' locale, le unita' sanitarie locali definiscono le modalita' di svolgimento pratico delle attivita' di controllo e si da' quindi corso alle procedure di cui agli allegati II e III, considerando che l'inoltro del campione da esaminare al presidio e servizio multizonale di prevenzione che effettua l'analisi deve essere effettuato entro le 24 ore dal prelievo e che l'inoltro alle unita' sanitarie locali del risultato delle indagini analitiche deve essere effettuato di norma entro le 96 ore dall'arrivo del campione e comunque nel piu' breve tempo possibile in caso di risultato sfavorevole. Per quanto concerne il contenuto della tavola 2, l'articolazione del sistema di sorveglianza richiede da parte dell'unita' sanitaria locale che, acquisiti i dati relativi all'anagrafe ed alla mappatura dell'impianto d'acquedotto (13), sulla scorta delle risultanze sia degli esami ispettivi svolti che dell'andamento storico delle indagini analitiche effettuate in passato che ancora sulla base di valutazioni legate alla concreta realta' locale, si definiscano i punti di prelievo dei campioni e che si dia corso alle procedure di cui agli allegati II e III. Al riguardo va considerato che l'inoltro del campione da esaminare al presidio e servizio multizonale di prevenzione che effettua l'analisi deve essere effettuato entro le 24 ore dal prelievo e che l'inoltro alle unita' sanitarie locali del risultato delle indagini analitiche deve essere effettuato di norma entro le 96 ore dall'arrivo del campione e comunque nel piu' breve tempo possibile in caso di risultato sfavorevole. 2) CASI PARTICOLARI. 1) L'unita' sanitaria locale che accerti un progressivo degrado qualitativo dell'acqua esaminata ne da' comunicazione tempestiva al comune e/o alla regione, procede, in collaborazione, ove necessario, con i competenti uffici tecnici comunali e/o provinciali e/o regionali coadiuvati, se del caso, dai gestori dell'impianto d'acquedotto, all'individuazione della natura e delle cause del processo e promuove presso le competenti autorita' l'adozione degli opportuni atti necessari alla salvaguardia ed alla promozione della qualita' della risorsa idrica. 2) Il presidio e servizio multizonale di prevenzione che accerti indici di contaminazione nell'acqua esaminata ne da' comunicazione tempestiva all'unita' sanitaria locale. Nell'evenienza descritta, l'unita' sanitaria locale propone al comune e/o alla regione e/o al gestore l'adozione dei provvedimenti cautelativi sulle acque necessari alla tutela della salute degli utenti; procede, in collaborazione, ove necessario, con i competenti uffici tecnici comunali e/o provinciali e/o regionali coadiuvati, se del caso, dai gestori dell'impianto d'acquedotto, all'individuazione della natura e delle cause del processo; promuove presso le competenti autorita' l'adozione degli opportuni atti necessari al risanamento ed alla promozione della qualita' della risorsa idrica compromessa.