Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Mileto (Catanzaro) si e' determinata una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da quattro assessori in data 4 maggio 1991, che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta e della conseguente incapacita' del consiglio stesso di provvedere alla ricostituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente. Scaduto il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, e constatato che non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione del sindaco e della giunta, il prefetto di Catanzaro ha proposto lo scioglimento del consiglio stesso disponendone nel contempo, la sospensione. Considerata la carenza del suddetto consiglio comunale in ordine ad un tassativo adempimento prescritto dalla legge di carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene che nella specie ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto col quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Mileto (Catanzaro) ed alla nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Vittorio Saladino. Roma, 5 giugno 1991 Il Ministro dell'interno: SCOTTI