NORME PER I CONTENITORI CISTERNA, I VEICOLI CISTERNA STRADALI E I VEICOLI CISTERNA FERROVIARI DA ADIBIRE AL TRASPORTO DI GAS LIQUEFATTI REFRIGERATI DELLA CLASSE 2 1. Preambolo 1.1 - Le presenti norme si applicano ai contenitori cisterna (cisterne di tipo 7), ai veicoli cisterna stradali (cisterne di tipo 8) ed ai veicoli cisterna ferroviari destinati al trasporto via mare di gas liquefatti refrigerati della classe 2. Per la definizione di "cisterna di tipo 7 e 8" vedasi il successivo punto 2. 1.2 - Le cisterne esistenti ed il loro equipaggiamento di servizio non rispondenti pienamente alle prescrizioni, ma costruite secondo alternative ritenute accettabili dall'Ente tecnico, possono essere utilizzate per il trasporto. Nel certificato di approvazione deve essere indicato che e' stato applicato il presente paragrafo come segue: "Approvato secondo il paragrafo 1.2 delle Norme per i contenitori cisterna, i veicoli cisterna stradali e i veicoli cisterna ferroviari da adibire al trasporto di gas liquefatti refrigerati della classe 2 (decreto ministeriale 22 luglio 1991)". 1.3 - L'allegato alle presenti norme comprende l'elenco delle sostanze pericolose ed indica anche le prescrizioni particolari che modificano od integrano quelle generali. 1.4 - Le presenti norme non si applicano alle cisterne non metalliche ed alle cisterne aventi capacita' uguale od inferiore a 1.000 litri. 1.5 - Le presenti norme integrano quelle contenute nelle circolari 310474/MP e 310476/MP del 1 agosto 1974. Le disposizioni di cui alla lettera H) dell'art. 7 della circolare 310474/MP e di cui alla lettera F) dell'art. 13 della circolare 310476/MP sono abrogate. 2. Definizioni 2.1 - Ai fini delle presenti norme si intende per: 2.1.1 - "Cisterna di tipo 7": un contenitore cisterna termicamente coibentato, munito di dispositivi dell'equipaggiamento di servizio e dell'equipaggiamento strutturale, necessario per il trasporto dei gas liquefatti refrigerati. Il contenitore cisterna deve poter essere caricato, trasportato e scaricato senza rimuovere il suo equipaggiamento strutturale e deve poter essere sollevato quando e' carico. Esso non deve essere permanentemente fissato a bordo della nave. Il contenuto non deve essere caricato o scaricato mentre il contenitore cisterna rimane a bordo. 2.1.2 - "Cisterna di tipo 8": un veicolo cisterna stradale o un veicolo cisterna ferroviario, compresi un semirimorchio o un carro ferroviario con una cisterna termicamente coibentata, permanentemente fissata, munita di dispositivi dell'equipaggiamento di servizio e dell'equipaggiamento strutturale, necessario per il trasporto di gas liquefatti refrigerati. Essi devono essere muniti di attacchi permanenti per il rizzaggio a bordo della nave. Il contenuto non deve essere caricato o scaricato mentre il veicolo rimane a bordo. Un veicolo cisterna stradale o ferroviario deve essere trasportato soltanto in viaggi internazionali brevi ed in viaggi nazionali. 2.1.3 - "Cisterna": una struttura che normalmente consiste: .1 di una copertura esterna e di uno o piu' involucri interni, in cui lo spazio tra l'involucro, o gli involucri, e la copertura contiene la coibentazione termica e viene privato dell'aria (isolamento sotto vuoto); .2 di una copertura esterna e di un involucro interno rivestito di materiale solido termicamente isolante (per esempio schiuma solida); .3 di un involucro esterno con uno strato interno di materiale solido termicamente isolante. 2.1.4 - "Involucro": il serbatoio a pressione con le aperture ed i loro mezzi di chiusura. 2.1.5 - "Equipaggiamento di servizio": i dispositivi di riempimento e di svuotamento, di sfogo d'aria, di sicurezza e di isolamento termico, nonche' la strumentazione di misura. 2.1.6 - "Equipaggiamento strutturale": le strutture di rinforzo, di fissaggio, di protezione e di sostegno esterne all'involucro che per i veicoli cisterna stradali o ferroviari comprendono i collegamenti alle parti mobili od al telaio. 2.1.7 - "Pressione massima ammissibile di esercizio": la pressione massima manometrica ammisssibile alla sommita' dell'involucro di una cisterna carica, in posizione operativa (MAWP). 2.1.8 - "Pressione di prova": la pressione massima manometrica che si raggiunge nell'involucro durante la prova idraulica. 2.1.9 - "Prova di tenuta": la prova che consiste nel sottoporre l'involucro, completo dell'equipaggiamento di servizio, ad una pressione interna equivalente alla pressione massima ammissibile di esercizio. 2.1.10 - "Massa totale": la massa del contenitore cisterna o del veicolo cisterna stradale o ferroviario con il carico piu' pesante autorizzato al trasporto. 2.1.11 - "Tempo di mantenimento": il tempo che intercorre dal momento in cui il liquido inizia a bollire alla pressione atmosferica fino al momento in cui la pressione del contenuto della cisterna raggiunge la pressione massima ammissibile di esercizio in condizioni di equilibrio. 2.1.12 - "Temperatura minima di progetto": la piu' bassa temperatura del contenuto della cisterna alla quale questa puo' essere impiegata. 2.1.13 - "Viaggio internazionale breve": un viaggio nel corso del quale la nave si allontana non piu' di 200 miglia da un porto o da una localita' ove i passeggeri e l'equipaggio possono trovare rifugio e per i quali la distanza tra l'ultimo porto di scalo nello stato ove il viaggio ha avuto inizio ed il porto finale di destinazione non supera le 600 miglia. Il porto finale di destinazione e' l'ultimo porto di scalo del viaggio; da tale porto la nave inizia il suo viaggio di ritorno verso il paese nel quale il viaggio ha avuto inizio. 2.1.14 - "Viaggio internazionale lungo": un viaggio che non sia un viaggio breve come sopra definito. 3. Norme generali per il progetto, la costruzione e l'esercizio delle cisterne per i gas liquefatti refrigerati. 3.1 - Gli involucri devono essere costruiti con acciaio, alluminio o leghe di alluminio, idonei per la sagomatura e di adeguata duttilita' e tenacita' alla minima temperatura di progetto tenendo conto della rottura fragile. Devono essere impiegati soltanto materiali la cui saldabilita' sia pienamente dimostrata. Le saldature devono essere eseguite a regola d'arte e devono offrire completa sicurezza. Se la procedura di costruzione lo richiede, gli involucri devono essere trattati termicamente per garantire adeguata resistenza alla rottura fragile delle saldature e delle zone termicamente alterate. Le coperture esterne devono essere costruite con acciaio. Coperture esterne in alluminio possono essere impiegate per i veicoli cisterna stradali o ferroviari con l'approvazione dell'Ente tecnico. Tutte le parti della cisterna, compresi gli accessori e le tubolature, esposte all'ambiente esterno, devono essere compatibili con l'ambiente marino. 3.2 - Tutte le parti delle cisterne, compresi gli accessori e le tubolature, che possono venire a contatto con le sostanze da trasportare, devono essere compatibili con le sostanze stesse. 3.3 - Si devono evitare danni per azione galvanica dovuta alla sovrapposizione di metalli dissimili. 3.4 - La coibentazione termica deve comprendere il completo rivestimento dell'involucro, esternamente o internamente, con efficiente materiale coibente. La coibentazione esterna deve essere protetta (ved. punto 2.1.3.2) in modo da prevenire l'entrata di umidita' ed altri danni nelle normali condizioni di trasporto, mediante una copertura esterna o mediante idoneo rivestimento. 3.5 - Se la copertura esterna e' chiusa in modo stagno ai gas, deve essere sistemato un dispositivo atto a prevenire pericolose sovrappressioni nello strato dell'isolamento nel caso di inadeguata tenuta ai gas dell'involucro o dei suoi elementi di equipaggiamento. 3.6 - La coibentazione termica delle cisterne destinate al trasporto di gas liquefatti refrigerati aventi un punto di ebollizione al di sotto di -182C alla pressione atmosferica non deve comprendere materiali che possano reagire in modo pericoloso con l'ossigeno. Dispositivi di collegamento tra l'involucro e la copertura esterna possono contenere materiali plastici a condizione che siano idonei alla temperatura di esercizio. 3.7 - I materiali isolanti non devono deteriorarsi indebitamente durante l'esercizio. 3.8 - Durante la fase di progetto deve essere calcolato un tempo di mantenimento che tenga conto: 1 dell'efficacia del sistema di coibentazione previsto; 2 della pressione massima ammissibile di esercizio; 3 del grado di riempimento; 4 della temperatura ambiente assunta pari a 50C; 5 delle proprieta' fisiche delle sostanze da trasportare. 3.9 - La copertura esterna delle cisterne a doppia parete con isolamento sotto vuoto deve essere progettata in modo da resistere ad una pressione esterna di almeno 100 kPa (1 bar) manometrici calcolata secondo norme riconosciute, oppure deve essere progettata per una pressione di collasso di almeno 200 kPa (2 bar) manometrici. Rinforzi interni ed esterni possono essere considerati nel calcolo della resistenza della copertura esterna alle suddette pressioni. 3.10 - I contenitori cisterna devono essere progettati e costruiti con supporti tali da costituire un basamento sicuro durante il trasporto e con attacchi idonei al sollevamento ed al rizzaggio. I veicoli cisterna stradali o ferroviari devono essere muniti di attacchi per il rizzaggio e devono essere sistemati a bordo in modo che le loro sospensioni siano bloccate. 3.11 - Gli involucri, i loro attacchi ed i loro equipaggiamenti di servizio e strutturale devono essere progettati in modo da resistere, senza perdita del contenuto, almeno alla pressione interna ed ai carichi termici causati dal contenuto degli involucri stessi, tenendo conto della piu' severa combinazione delle sollecitazioni statiche e dinamiche che si possono verificare durante il normale maneggio e trasporto. 3.12 - I contenitori e i loro ancoraggi devono resistere alle seguenti forze applicate separatamente, basate su: 1 due volte la massa totale agente nella direzione del moto della cisterna simultaneamente con la massa della cisterna stessa; 2 la massa totale agente orizzontalmente, perpendicolarmente alla direzione del moto simultaneamente con la massa della cisterna (quando la direzione del moto non e' chiaramente determinata, deve essere considerata la massa totale); 3 la massa totale agente verticalmente verso l'alto; 4 due volte la massa totale agente verticalmente verso il basso. 3.13 - Per ciascuna di queste forze i coefficienti di sicurezza da adottare per i contenitori cisterna devono essere i seguenti: 1 per i materiali metallici che hanno un limite di snervamento chiaramente definito, un coefficiente di sicurezza di 1,5 rispetto al carico unitario di snervamento determinato; 2 per i materiali metallici che non hanno un limite di snervamento chiaramente definito, un coefficiente di sicurezza di 1,5 rispetto al valore garantito del carico unitario cui corrisponde un allungamento permanente dello 0,2% (1% per acciai austenitici). 3.14 - La cisterna dei veicoli cisterna stradali o ferroviari ed i suoi ancoraggi devono poter resistere ai suddetti carichi statici e dinamici applicati separatamente. Sotto ognuno di questi carichi la sollecitazione non deve superare quella ammessa al punto 3.16.1. 3.15 - Gli involucri devono essere progettati e costruiti per resistere ad una pressione di prova uguale almeno a 1,3 volte la pressione massima ammissibile di esercizio. Per involucri con isolamento sotto vuoto la pressione di prova deve essere non inferiore a 1,3 volte la somma della pressione massima ammissibile di esercizio e di 100 kPa (1 bar). In nessun caso la pressione di prova deve essere inferiore a 300 kPa (3 bar) manometrici. 3.16 - Alla pressione di prova la tensione primaria generale di membrana nell'involucro deve soddisfare le seguenti limitazioni in relazione al tipo di materiale impiegato: 1 per metalli e leghe che presentano un limite di snervamento chiaramente definito o che sono caratterizzati da un carico unitario di snervamento convenzionale garantito Re (in generale il carico unitario cui corrisponde una deformazione permanente dello 0,2% oppure dell'1% per gli acciai austenitici), la tensione primaria generale di membrana non deve superare il minore tra 0,75 Re e 0,50Rm, dove Rm espresso in N/mm(Elevato al Quadrato) e' il minimo carico unitario di rottura a trazione garantito; 2 nel caso dell'acciaio l'allungamento a rottura, in percentuale, non deve essere inferiore a 10.000/Rm, dove Rm e' espresso in N/mm(Elevato al Quadrato), con un minimo assoluto del 17%; nel caso dell'alluminio l'allungamento a rottura, in percentuale, non deve essere inferiore a 10.000/6 Rm, con un minimo assoluto del 12%. 3.17 - Le provette usate per la determinazione dell'allungamento a rottura devono essere prelevate trasversalmente alla direzione di laminazione e devono essere fissate in modo tale che risulti: Lo = 5d, oppure Lo = 5,65 radice quadrata di A dove: Lo = tratto utile della provetta prima della prova di trazione; d = diametro della provetta; A = area della sezione trasversale della provetta. 3.18 - Gli involucri devono avere sezione trasversale circolare. 3.19 - I serbatoi devono essere costruiti secondo norme riconosciute. Gli involucri devono essere progettati, costruiti e collaudati secondo norme riconosciute per i recipienti in pressione, tenendo conto della corrosione, della massa del contenuto degli involucri, della pressione massima ammissibile di esercizio e dell'effetto della sovrapposizione delle sollecitazioni dovute alle forze dinamiche di cui al punto 3.12. 3.20 - L'Ente tecnico puo' accettare, in tutto o in parte, controlli e collaudi effettuati dalle Amministrazioni o dagli Enti elencati nei decreti ministeriali 15 ottobre 1985 e 27 marzo 1986 pubblicati rispettivamente nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 4 novembre 1985 e nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 1986. In tal caso, da parte degli interessati, deve essere preventivamente inviata all'Ente tecnico copia della relativa documentazione. 4. Spessore minimo dell'involucro 4.1 - Gli involucri devono avere uno spessore non inferiore a quello determinato dalla seguente formula: C e = -------------------------- radice al cubo di Rm x A dove: e = spessore minimo prescritto per il materiale metallico da impiegare, in mm; Rm = carico unitario di rottura per trazione minimo garantito del materiale metallico da impiegare in N/mm(Elevato al Quadrato); A = allungamento percentuale a rottura per trazione minimo garantito del materiale metallico da impiegare (ved. punto 3.15); C = 107 per serbatoi aventi diametro non superiore a 1,80 m; C = 128 per serbatoi aventi diametro superiore a 1,80 m; C = 64 per involucri di serbatoi con isolamento sotto vuoto aventi diametro non superiore a 1,80 m; C = 85 per involucri di serbatoi con isolamento sotto vuoto aventi diametro superiore a 1,80 m. 4.2 - I contenitori cisterna devono avere uno spessore dell'involucro di almeno 3 mm, indipendentemente dal materiale impiegato per la costruzione. 4.3 - Deve essere evitata una brusca variazione dello spessore in corrispondenza dell'attacco del fondo alla parte cilindrica dell'involucro. Lo spessore della lamiera in corrispondenza del ginocchio non deve essere inferiore a quello determinato dalle norme per i recipienti in pressione o inferiore a quello determinato nei punti 4.1 o 4.2. 5. Equipaggiamento di servizio 5.1 - L'equipaggiamento di servizio (valvole, accessori, dispositivi di sicurezza, indicatori di livello e simili) deve essere sistemato in modo da essere protetto contro il rischio di strappi o danneggiamenti durante il trasporto e il maneggio. Se il collegamento tra l'involucro e l'intelaiatura oppure l'involucro e le parti mobili o il telaio consente un movimento relativo, l'equipaggiamento deve essere fissato in modo tale da permettere tale movimento senza rischio di danni alle parti funzionanti. La protezione dell'equipaggiamento deve offrire un grado di sicurezza comparabile con quello dell'involucro. 5.2 - Ciascuna apertura per il riempimento e per lo svuotamento dei serbatoi impiegati nel trasporto di gas infiammabili deve essere munita di tre dispositivi d'intercettazione, indipendenti tra di loro, disposti in serie. Il primo di tali dispositivi deve essere una valvola d'intercettazione sistemata il piu' vicino possibile all'involucro, il secondo una valvola d'intercettazione ed il terzo una flangia cieca o dispositivo equivalente. Ciascuna apertura per il riempimento o per lo svuotamento nei serbatoi impiegati per il trasporto di gas non infiammabili deve essere munita di almeno due dispositivi d'intercettazione, indipendenti tra di loro, disposti in serie. Il primo di tali dispositivi deve essere una valvola d'intercettazione sistemata il piu' vicino possibile all'involucro ed il secondo una flangia cieca o dispositivo equivalente. 5.3 - Per tratti di tubolature che possono essere chiusi ad entrambe le estremita' e nei quali puo' rimanere intrappolato del prodotto allo stato liquido, deve essere previsto un dispositivo di scarico automatico della pressione. 5.4 - I serbatoi con isolamento sotto vuoto non necessitano di una apertura per l'ispezione. 5.5 - Gli accessori esterni devono essere preferibilmente raggruppati insieme. 5.6 - Gli attacchi ai serbatoi devono essere chiaramente marcati per indicare la funzione di ciascuno di essi. 5.7 - Le valvole d'intercettazione con maschio filettato devono chiudersi con rotazione oraria. 5.8 - Le tubolature devono essere di materiale idoneo. Quando i serbatoi sono soggetti alle prescrizioni di cui al punto 7.3, devono essere impiegate soltanto tubolature d'acciaio e giunti saldati tra l'involucro e l'attacco del primo mezzo di chiusura di qualsiasi apertura. Il metodo di collegamento della chiusura al suddetto attacco deve essere a soddisfazione dell'Ente tecnico. I giunti dei tubi devono essere saldati, dovunque cio' sia necessario. 5.9 - I giunti dei tubi di rame devono essere brasati od avere un collegamento metallico ugualmente robusto. Tali giunti devono, in ogni caso, essere tali da non diminuire la robustezza della tubolatura. La temperatura di fusione del materiale di brasatura deve essere non inferiore a 525C. 5.10 - Nella costruzione di valvole e di accessori devono essere impiegati soltanto materiali metallici che siano duttili alla piu' bassa temperatura di esercizio. 5.11 - La resistenza allo scoppio delle tubolature e dei loro accessori deve essere almeno quattro volte la resistenza alla pressione massima ammissibile di esercizio ed almeno quattro volte la resistenza alla pressione alla quale i serbatoi possono essere assoggettati in servizio sotto l'azione di una pompa od altro dispositivo (eccetto le valvole di sicurezza contro le sovrappressioni). 5.12 - In ogni caso, devono essere presi idonei provvedimenti intesi a prevenire danni alle tubolature dovuti a dilatazione o a contrazione termica, a scuotimenti e vibrazioni. 5.13 - I serbatoi destinati al trasporto di gas infiammabili devono poter essere collegati elettricamente a massa. 6. Dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni 6.1 - Ciascun involucro deve essere dotato di almeno due valvole indipendenti contro le sovrappressioni del tipo caricato a molla, fatta eccezione per i veicoli cisterna stradali e ferroviari impiegati nel trasporto di gas refrigerati non infiammabili per i quali una delle valvole puo' essere sostituita da un disco di rottura. 6.2 - Gli involucri per gas liquefatti refrigerati non infiammabili possono avere, in aggiunta, dischi di rottura sistemati in parallelo con le valvole del tipo caricato a molla, come specificato ai punti 7.2 e 7.3. 6.3 - I dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni devono essere progettati per prevenire: 1 l'accumulo di umidita' e di corpi estranei in corrispondenza del seggio; 2 la perdita di gas e lo sviluppo di pericolosi aumenti di pressione. 6.4 - I dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni devono essere a soddisfazione dell'Ente tecnico. 7. Capacita' e taratura dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni 7.1 - La capacita' di ciascuna valvola contro le sovrappressioni del tipo caricato a molla deve essere sufficiente a limitare la pressione al 110% della pressione massima ammissibile di esercizio. Queste valvole devono essere tarate per iniziare a scaricare alla pressione nominale uguale alla pressione massima ammissibile di esercizio, devono chiudersi dopo lo scarico ad una pressione non inferiore al 90% della pressione massima ammissibile di esercizio e devono rimanere chiuse a tutte le pressioni inferiori. 7.2 - In caso di perdita di vuoto di un serbatoio isolato sotto vuoto o di perdita del 20% dell'isolamento di un serbatoio coibentato con materiali solidi, la capacita' combinata di tutte le valvole installate deve essere sufficiente a limitare la pressione al 110% della pressione massima ammissibile di esercizio. Per l'elio questa capacita' puo' essere ottenuta mediante l'uso di dischi di rottura associati alle prescritte valvole di sicurezza. Tali dischi devono rompersi ad una pressione nominale uguale alla pressione di prova. 7.3 - Per i serbatoi le prescrizioni di cui al punto 7.2 devono essere applicate insieme a quelle che prevedono il completo coinvolgimento in un incendio, nella quale circostanza la capacita' combinata di tutti i dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni deve essere sufficiente a limitare la pressione a quella di prova. I dischi di rottura, se impiegati, devono rompersi ad una pressione nominale uguale a quella di prova. 7.4 - Ai fini del calcolo della capacita' dei dispositivi di sicurezza contro la sovrappressione si deve tener conto dell'assorbimento di calore del serbatoio quando coinvolto completamente in un incendio. Tale capacita' deve essere calcolata secondo una norma tecnica riconosciuta. 7.5 - Quando un disco di rottura e' impiegato nei veicoli cisterna stradali e ferroviari ai fini di quanto stabilito al punto 6.1, esso deve rompersi ad una pressione nominale uguale alla pressione di prova. 8. Marcatura dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni 8.1 - Ciascun dispositivo di sicurezza contro le sovrappressioni dei serbatoi deve essere marcato chiaramente e permanentemente con la pressione alla quale esso e' tarato per scaricare e con la capacita' nominale di scarico di aria libera del dispositivo medesimo a 15C e ad 1 bar. La suddetta capacita' di scarico deve essere quella corrispondente ad una pressione non superiore al 110% della pressione di taratura. 9. Collegamenti ai dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni 9.1 - I collegamenti ai dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni devono essere di dimensione sufficiente per consentire lo scarico prescritto senza perdite di carico. Tra l'involucro e i dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni non devono essere sistemate valvole d'intercettazione, a meno che esistano dispositivi in doppio e le valvole d'intercettazione serventi i dispositivi in uso siano bloccate aperte oppure siano interdipendenti in modo che le prescrizioni di cui al punto 7 siano sempre rispettate. I condotti di scarico dai dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni, quando sono impiegati, devono scaricare all'atmosfera il vapore od il liquido rilasciato, in condizioni di minima contropressione sui dispositivi di scarico. 10. Ubicazione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni 10.1 - Le immissioni ai dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni devono essere ubicate nello spazio vapore degli involucri ed i dispositivi devono essere sistemati in modo da assicurare che il vapore che fuoriesce sia scaricato senza perdite di carico e in modo che esso non possa colpire l'involucro. Sono ammessi dispositivi di protezione che deviano il flusso di vapore purche' non venga ridotta la prescritta capacita' di scarico della valvola. 10.2 - Devono essere provvedute sistemazioni per impedire l'accesso ai dispositivi di sicurezza alle persone non autorizzate e per proteggere i dispositivi stessi da danni causati dal ribaltamento delle cisterne. 11. Indicatori di livello 11.1 - Non devono essere impiegati indicatori di livello di vetro, o indicatori costruiti con altro materiale facilmente distruttibile, che siano in comunicazione diretta con il contenuto dei serbatoi. 11.2 - Sulla superficie esterna dei serbatoi con isolamento sotto vuoto deve essere sistemato un dispositivo misuratore di vuoto. 12. Supporti, intelaiature e attacchi per il sollevamento ed il rizzaggio dei serbatoi 12.1 - I serbatoi devono essere progettati e costruiti con una struttura di sostegno che offra una base sicura durante il trasporto, realizzata mediante slitte, intelaiature, selle o altri simili dispositivi. Per il calcolo della suddetta struttura devono essere considerati per i contenitori cisterna i carichi specificati al punto 3.12 e i coefficienti di sicurezza specificati al punto 3.13. Per i veicoli cisterna stradali e ferroviari i calcoli di progetto devono comprendere i carichi ed i coefficienti stabiliti al punto 3.14. Se i cavalletti dei veicoli cisterna stradali sono impiegati quale struttura di sostegno, devono essere considerati nel loro progetto e nel metodo di attacco i carichi stabiliti al punto 3.14. Nei calcoli di progetto, inoltre, deve essere inclusa qualsiasi sollecitazione a flessione indotta nell'involucro in relazione a questo tipo di sostegno. 12.2 - I contenitori cisterna devono essere dotati di attacchi permanenti per il sollevamento e per il rizzaggio. I veicoli cisterna stradali e ferroviari devono essere dotati di attacchi permanenti per il rizzaggio. Gli attacchi per il sollevamento e quelli per il rizzaggio devono essere fissati preferibilmente sulla struttura di sostegno dei serbatoi ma essi possono essere fissati alle lamiere di rinforzo ubicate sull'involucro nei punti di sostegno. I dispositivi di rizzaggio devono essere fissati alla struttura di sostegno dei serbatoi e alla motrice dei veicoli cisterna stradali. I semirimorchi senza motrice possono essere ammessi al trasporto a condizione che i sostegni della motrice e le sistemazioni per il rizzaggio nonche' la posizione di stivaggio siano accettate dall'Ente tecnico. Le sollecitazioni combinate causate dai supporti dei serbatoi, dagli attacchi per il sollevamento e da quelli per il rizzaggio non devono causare sollecitazioni eccessive in qualsiasi parte dell'involucro. 12.3 - Nel progetto dei supporti e delle intelaiature deve essere tenuto conto degli effetti della corrosione dovuta alle condizioni ambientali. Nel calcolo di tutti gli elementi strutturali non costruiti con materiali resistenti alla corrosione deve essere previsto un sovraspessore minimo per corrosione. 12.4 - Le intelaiature dei contenitori cisterna destinati ad essere sollevati o rizzati mediante i loro blocchi d'angolo devono essere sottoposte a prove speciali accettate internazionalmente, come quelle previste dal sistema ISO. 13. Approvazione, prove e marcatura delle cisterne di tipo 7. 13.1 - L'Ente tecnico emana un certificato, relativo a ciascun prototipo di serbatoio, attestante che il serbatoio stesso e i suoi attacchi sono idonei ai fini per i quali essi sono destinati e rispondono alle prescrizioni per la costruzione e l'equipaggiamento contenute nelle presenti norme e, quando richiesto, alle prescrizioni particolari per i gas di cui all'allegato alle norme stesse. Tale certificato deve indicare i gas o i gruppi di gas ammessi al trasporto. I risultati delle prove di prototipo, i gas per il cui trasporto i serbatoi sono approvati ed il numero di approvazione devono essere specificati in un rapporto di prova. 13.2 - L'approvazione del prototipo deve essere data per ciascun tipo di serbatoio e per ciascuna dimensione. Tuttavia, una serie di prove eseguite su di un serbatoio di una dimensione puo' servire per l'approvazione di serbatoi piu' piccoli costruiti con materiali dello stesso tipo e dello stesso spessore, mediante lo stesso procedimento di fabbricazione, con equivalenti sostegni ed equivalenti chiusure ed altri accessori. 13.3 - L'involucro e l'equipaggiamento di ciascun serbatoio devono essere visitati e provati insieme o separatamente, la prima volta prima di essere messi in servizio (visita e prova iniziali) e, dopo, ad intervalli non superiori a cinque anni (visita e prova periodica). .1 La visita e la prova iniziali devono comprendere un controllo delle caratteristiche di progetto, una visita interna ed esterna ed una prova di pressatura idraulica. A giudizio dell'Ente tecnico la prova di pressatura idraulica puo' essere sostituita da una prova di pressatura impiegando un altro liquido o gas. Se l'involucro e l'equipaggiamento sono stati pressati separatamente, essi dopo il montaggio devono insieme essere sottoposti ad una prova di tenuta. Tutte le saldature negli involucri devono essere controllate durante la visita iniziale mediante radiografie, ultrasuoni od altro idoneo metodo non distruttivo. Cio' non si applica alla copertura esterna. .2 Le ispezioni e le prove periodiche devono consistere in un esame esterno dei serbatoi ed in una prova di tenuta. Nel caso di serbatoi non isolati sotto vuoto la copertura esterna, la coibentazione termica e parti simili devono essere rimosse soltanto per l'estensione necessaria per valutare le condizioni dei serbatoi. Nel caso di serbatoi isolati sotto vuoto deve essere eseguita la misurazione del vuoto. .3 I serbatoi devono essere ispezionati sotto pressione per accertare l'assenza di perdite od altre condizioni indicanti indebolimenti che potrebbero rendere i serbatoi stessi insicuri per il trasporto. Se tali perdite o condizioni di indebolimento sono accertate i serbatoi non devono essere posti o rimessi in esercizio fino a che siano stati riparati e la prova sia stata ripetuta e superata con esito favorevole. 13.4 - Prima che i serbatoi vengano posti in esercizio e, successivamente, ad intervalli a meta' tra le ispezioni e prove quinquennali specificate al punto 13.3, devono essere eseguite: .1 una prova di tenuta, ove richiesta; .2 una prova di funzionamento di tutto l'equipaggiamento di servizio; .3 una visita esterna dei serbatoi e dei loro accessori tenendo conto dei gas trasportati; .4 una misura del vuoto, quando applicabile. 13.5 - Le ispezioni e le prove ogni 2 anni e 6 mesi (intermedie) possono essere effettuate entro tre mesi prima o dopo la data specificata. La data dell'ispezione ogni 2 anni e 6 mesi deve essere marcata in modo durevole sulla targa metallica di identificazione prescritta al punto 15.1 oppure quanto piu' vicino possibile a detta targa. Quando la marcatura non viene eseguita sulla targa, i caratteri devono essere alti almeno 32 mm ed in colori contrastanti con il colore dei serbatoi. 13.6 - Quando un serbatoio e' danneggiato, non deve essere ammesso all'esercizio a meno che sia stato riparato in modo da rispondere alle presenti norme. Quando e' danneggiato l'involucro, esso deve essere riparato e sottoposto nuovamente a prova in conformita' alle prescrizioni di cui al punto 13.7. 13.7 - In tutti i casi in cui siano stati eseguiti lavori di taglio, asportazione con fiamma o saldature sull'involucro dei serbatoi, questi lavori devono essere approvati dall'Ente tecnico e deve essere eseguita una prova idrostatica ad una pressione uguale almeno alla pressione di prova originaria. 13.8 - L'Ente tecnico rilascia un certificato attestante i risultati della prova. In tale certificato devono essere incluse anche le informazioni richieste ai punti 15.1 e 15.2. 14. Approvazione, prove e marcatura delle cisterne di tipo 8. 14.1 - I veicoli cisterna stradali e ferroviari possono essere impiegati soltanto per viaggi internazionali brevi e per viaggi nazionali. 14.2 - I veicoli cisterna stradali e ferroviari destinati al trasporto di sostanze comprese nell'allegato alle presenti norme, devono essere muniti di certificato rilasciato da o per conto della autorita' competente che autorizzi il trasporto di dette sostanze per strada o per ferrovia. 14.3 - L'Ente tecnico rilascia un certificato aggiuntivo per i veicoli cisterna stradali o ferroviari attestante la rispondenza alle prescrizioni delle presenti norme relative al progetto, alla costruzione e all'equipaggiamento e, ove richiesto, alle particolari prescrizioni previste per i gas elencati nell'allegato alle presenti norme. Nel certificato devono essere elencati i gas ammessi al trasporto. 14.4 - I veicoli cisterna stradali e quelli ferroviari devono essere visitati e provati periodicamente secondo le prescrizioni dell'autorita' competente in materia di trasporto stradale o ferroviario. 14.5 - I veicoli cisterna stradali e ferroviari devono essere marcati secondo quanto indicato al punto 15. Tuttavia, quando la marcatura prescritta dall'autorita' competente in materia di trasporto stradale o ferroviario e' sostanzialmente in accordo con quella prescritta al punto 15.1, e' sufficiente scrivere sulla targa sistemata sui veicoli le parole "tipo 8" e puo' essere omesso il riferimento al tempo di mantenimento. 15. Marcatura 15.1 - Ciascuna cisterna deve essere munita di una targa metallica, resistente alla corrosione, sistemata permanentemente in una posizione rapidamente accessibile per l'ispezione. I dati di cui appresso devono essere marcati sulla targa in caratteri alti almeno 3 mm mediante stampigliatura, incisione, impressione in rilievo o mediante qualsiasi altro metodo. Se, a causa del modo secondo cui le cisterne sono state costruite, la targa non puo' essere sistemata permanentemente sull'involucro, questo deve essere marcato almeno con i dati richiesti dalla normativa per i recipienti in pressione nel modo prescritto da tale normativa. La targa deve essere mantenuta senza pittura per assicurare che le marcature siano leggibili in ogni momento. Paese dove e' stato costruito il serbatoio....................... Tipo N. ......................................................... Paese dove e' stato approvato.................................... Numero di approvazione........................................... Nome o marchio del costruttore................................... Numero di registrazione.......................................... Anno di costruzione.............................................. Pressione di prova..................... bar (kPa) manometrici (*) Pressione massima ammissibile di esercizio....................... ...................................... bar (kPa) manometrici (*) Capacita' in acqua a 20C di ciascun compartimento......... litri Nota: La capacita' in acqua deve essere determinata con una approssimazione non superiore all'1%. Data della prova idrostatica originaria e identificazione dell'operatore .................................................... Normativa secondo la quale il serbatoio e' stato progettato....... Temperatura minima di progetto.................................... Massa lorda ammissibile........................................... Massa senza il carico (tara)...................................... Materiale dell'involucro.......................................... Mese, anno e pressione di prova dell'ultima prova periodica: ........ mese .....anno ............... bar (kPa) manometrici (*) Punzonatura di identificazione dell'operatore che ha eseguito l'ultima prova .................................................... Le denominazioni per esteso dei gas per il cui trasporto il serbatoio e' stato approvato ...................................... Se "isolato termicamente" o "sotto vuoto" .......................... 15.2 - Sul serbatoio stesso o su una targa metallica applicata in modo fisso al serbatoio devono essere marcati i seguenti ulteriori dati: Nome del proprietario e dell'utilizzatore .......................... Denominazione del gas trasportato (e minima temperatura media della massa del liquido) .......................................... Massa totale .................................................. kg Tempo di mantenimento ...................................... giorni --------- (*) Deve essere indicata l'unita' di misura impiegata. 15.3 - A meno che il nome del gas che si sta trasportando appaia sulla targa metallica specificata al punto 15.1, una copia del certificato specificato al punto 13.1 deve essere resa disponibile su richiesta di una competente autorita' ed essere fornita dal mittente, o dal ricevitore o agente. 16. Prescrizioni per il trasporto 16.1 - I serbatoi non sono ammessi al trasporto: 1 in condizioni di riempimento parziale, tale da produrre un'inaccettabile forza idraulica dovuta a sbattimenti della massa liquida entro l'involucro; 2 in presenza di perdite del contenuto; 3 se sono danneggiati in misura tale da menomare la loro integrita' oppure le loro sistemazioni per il sollevamento o il rizzaggio; 4 se l'equipaggimento di servizio non e' stato esaminato o e' stato trovato in cattive condizioni. 16.2 - I serbatoi vuoti non puliti e non resi liberi dai gas devono rispondere alle stesse prescrizioni concernenti i serbatoi pieni con la sostanza precedentemente trasportata. 16.3 - Durante il trasporto i serbatoi devono essere adeguatamente protetti contro urti laterali e longitudinali e contro il ribaltamento. Se i serbatoi e gli equipaggiamenti di servizio sono costruiti in modo da resistere agli urti o al ribaltamento essi possono non essere protetti. La protezione degli involucri contro le collisioni puo' essere effettuata come di seguito indicato: 1 la protezione contro gli urti laterali puo' consistere in sbarre longitudinali che proteggano gli involucri su ambo i fianchi a meta' altezza; 2 la protezione dei serbatoi contro il ribaltamento puo' consistere in anelli o sbarre di rinforzo fissati attraverso il telaio; 3 la protezione contro l'urto posteriore puo' consistere in un paraurti o in un telaio; 4 gli accessori esterni devono essere progettati o protetti in modo da impedire la fuoriuscita del contenuto a seguito di urto o di ribaltamento. 16.4 - I contenitori cisterna non sono ammessi al trasporto marittimo per viaggi di durata superiore del tempo di mantenimento, tenendo conto dei ritardi prevedibili. 16.5 - I veicoli cisterna stradali e ferroviari non sono ammessi al trasporto marittimo in condizioni tali che possano provocare la fuoriuscita di gas durante il viaggio. 17. Gradi di riempimento 17.1 - Nella valutazione del grado di riempimento iniziale deve essere preso in considerazione il tempo di mantenimento necessario per il viaggio previsto, compresi eventuali ritardi che dovessero verificarsi. Il grado di riempimento iniziale degli involucri deve essere tale che se la temperatura del contenuto si innalza ad un valore al quale la tensione di vapore sia uguale alla pressione massima ammissibile di esercizio il volume occupato dal liquido non superi: 1 per i gas infiammabili: il 95%; 2 per i gas non infiammabili: il 98%. Puo' essere ammesso un grado di riempimento iniziale piu' alto quando il viaggio previsto sia considerevolmente piu' breve del tempo di mantenimento, a condizione che l'autorita' marittima, sentito l'Ente tecnico, sia soddisfatta delle modifiche apportate alle sistemazioni dei serbatoi. 18. Stivaggio e separazione 18.1 - I serbatoi devono essere stivati secondo le prescrizioni delle singole tabelle allegate alla classe 2 e secondo il decreto ministeriale 22 luglio 1991 sulla separazione delle merci pericolose. 18.2 - Il trasporto di un serbatoio contenente un gas liquefatto refrigerato per il quale la relativa tabella allegata alla citata classe 2 contiene una o piu' etichette di pericolo secondario, deve essere effettuato tenendo conto di tutte le proprieta' di tale gas e lo stivaggio deve essere eseguito conseguentemente. 18.3 - I contenitori cisterna non devono essere impilati a meno che siano progettati per questo scopo e trasportati su navi specializzate portacontenitori. 18.4 - I veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori cisterna devono essere stivati soltanto sopra il ponte, in zone scoperte, lontano almeno 10 metri da carichi unitariamente pesanti. 18.5 - I veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori cisterna non devono essere stivati su zone di ponte direttamente sovrastanti i locali di alloggio, i locali di servizio, i locali macchine, i depositi di olii combustibili per l'uso della nave, le cisterne contenenti liquidi infiammabili o combustibili costituenti carico e i depositi contenenti sostanze e materiali infiammabili o combustibili. Inoltre, i veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori cisterna devono essere stivati orizzontalmente a distanza di almeno 10 metri dai suddetti locali e depositi. 18.6 - I veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori cisterna contenenti gas refrigerati che siano anche materie comburenti devono essere stivati ad almeno 10 metri da sostanze organiche e da olii, grassi, lubrificanti, carta, legno, bitumi e simili. 18.7 - Nella zona di ponte ove sono ubicati i veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori cisterna contenenti gas refrigerati che siano anche materie comburenti non devono essere trasportate merci pericolose infiammabili o combustibili. 18.8 - Sotto i veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori cisterna deve essere sistemato un rivestimento mobile per la protezione di eventuali versamenti dei gas refrigerati.