(all. 1 - art. 1)
NORME  PER  I  CONTENITORI  CISTERNA, I VEICOLI CISTERNA STRADALI E I
VEICOLI CISTERNA FERROVIARI DA ADIBIRE AL TRASPORTO DI GAS LIQUEFATTI
REFRIGERATI DELLA CLASSE 2
   1. Preambolo
   1.1 - Le presenti  norme  si  applicano  ai  contenitori  cisterna
(cisterne  di tipo 7), ai veicoli cisterna stradali (cisterne di tipo
8) ed ai veicoli cisterna ferroviari destinati al trasporto via  mare
di gas liquefatti refrigerati della classe 2.
   Per  la  definizione  di  "cisterna  di  tipo  7  e  8"  vedasi il
successivo punto 2.
   1.2 - Le cisterne esistenti ed il loro equipaggiamento di servizio
non rispondenti pienamente alle prescrizioni,  ma  costruite  secondo
alternative  ritenute  accettabili  dall'Ente tecnico, possono essere
utilizzate per il trasporto. Nel  certificato  di  approvazione  deve
essere  indicato  che  e'  stato applicato il presente paragrafo come
segue:
   "Approvato secondo il paragrafo 1.2 delle Norme per i  contenitori
cisterna, i veicoli cisterna stradali e i veicoli cisterna ferroviari
da  adibire al trasporto di gas liquefatti refrigerati della classe 2
(decreto ministeriale 22 luglio 1991)".
   1.3 - L'allegato alle  presenti  norme  comprende  l'elenco  delle
sostanze  pericolose  ed indica anche le prescrizioni particolari che
modificano od integrano quelle generali.
   1.4 - Le  presenti  norme  non  si  applicano  alle  cisterne  non
metalliche  ed  alle  cisterne aventi capacita' uguale od inferiore a
1.000 litri.
   1.5 - Le presenti norme integrano quelle contenute nelle circolari
310474/MP e 310476/MP del 1› agosto 1974. Le disposizioni di cui alla
lettera H) dell'art. 7  della  circolare  310474/MP  e  di  cui  alla
lettera F) dell'art. 13 della circolare 310476/MP sono abrogate.
   2. Definizioni
   2.1 - Ai fini delle presenti norme si intende per:
   2.1.1 - "Cisterna di tipo 7": un contenitore cisterna termicamente
coibentato,  munito di dispositivi dell'equipaggiamento di servizio e
dell'equipaggiamento strutturale, necessario per il trasporto dei gas
liquefatti refrigerati. Il contenitore  cisterna  deve  poter  essere
caricato,   trasportato   e   scaricato   senza   rimuovere   il  suo
equipaggiamento strutturale e deve poter essere sollevato  quando  e'
carico.  Esso  non  deve essere permanentemente fissato a bordo della
nave. Il contenuto non deve essere caricato  o  scaricato  mentre  il
contenitore cisterna rimane a bordo.
   2.1.2  -  "Cisterna  di tipo 8": un veicolo cisterna stradale o un
veicolo cisterna ferroviario, compresi un semirimorchio  o  un  carro
ferroviario con una cisterna termicamente coibentata, permanentemente
fissata,  munita  di  dispositivi  dell'equipaggiamento di servizio e
dell'equipaggiamento strutturale, necessario per il trasporto di  gas
liquefatti   refrigerati.  Essi  devono  essere  muniti  di  attacchi
permanenti per il rizzaggio a bordo della nave. Il contenuto non deve
essere caricato o scaricato mentre il  veicolo  rimane  a  bordo.  Un
veicolo  cisterna  stradale  o  ferroviario  deve  essere trasportato
soltanto in viaggi internazionali brevi ed in viaggi nazionali.
   2.1.3 - "Cisterna": una struttura che normalmente consiste:
   .1  di una copertura esterna e di uno o piu' involucri interni, in
cui lo spazio tra  l'involucro,  o  gli  involucri,  e  la  copertura
contiene   la   coibentazione   termica  e  viene  privato  dell'aria
(isolamento sotto vuoto);
   .2 di una copertura esterna e di un involucro interno rivestito di
materiale solido termicamente isolante (per esempio schiuma solida);
   .3 di un involucro esterno con uno  strato  interno  di  materiale
solido termicamente isolante.
   2.1.4 - "Involucro": il serbatoio a pressione con le aperture ed i
loro mezzi di chiusura.
   2.1.5   -   "Equipaggiamento   di   servizio":  i  dispositivi  di
riempimento e di svuotamento, di sfogo  d'aria,  di  sicurezza  e  di
isolamento termico, nonche' la strumentazione di misura.
   2.1.6  -  "Equipaggiamento strutturale": le strutture di rinforzo,
di fissaggio, di protezione e di sostegno esterne  all'involucro  che
per   i   veicoli   cisterna  stradali  o  ferroviari  comprendono  i
collegamenti alle parti mobili od al telaio.
   2.1.7 - "Pressione massima ammissibile di esercizio": la pressione
massima manometrica ammisssibile alla sommita' dell'involucro di  una
cisterna carica, in posizione operativa (MAWP).
   2.1.8 - "Pressione di prova": la pressione massima manometrica che
si raggiunge nell'involucro durante la prova idraulica.
   2.1.9  -  "Prova  di tenuta": la prova che consiste nel sottoporre
l'involucro,  completo  dell'equipaggiamento  di  servizio,  ad   una
pressione  interna  equivalente alla pressione massima ammissibile di
esercizio.
   2.1.10 - "Massa totale": la massa del contenitore cisterna  o  del
veicolo  cisterna  stradale  o ferroviario con il carico piu' pesante
autorizzato al trasporto.
   2.1.11 - "Tempo di mantenimento":  il  tempo  che  intercorre  dal
momento in cui il liquido inizia a bollire alla pressione atmosferica
fino  al  momento  in  cui  la pressione del contenuto della cisterna
raggiunge la pressione massima ammissibile di esercizio in condizioni
di equilibrio.
   2.1.12  -  "Temperatura  minima  di  progetto":  la   piu'   bassa
temperatura  del  contenuto  della  cisterna  alla  quale questa puo'
essere impiegata.
   2.1.13 - "Viaggio internazionale breve": un viaggio nel corso  del
quale  la  nave  si allontana non piu' di 200 miglia da un porto o da
una localita' ove i passeggeri e l'equipaggio possono trovare rifugio
e per i quali la distanza tra l'ultimo porto di scalo nello stato ove
il viaggio ha avuto inizio ed il porto  finale  di  destinazione  non
supera  le  600  miglia.  Il porto finale di destinazione e' l'ultimo
porto di scalo del viaggio; da tale  porto  la  nave  inizia  il  suo
viaggio  di  ritorno  verso  il  paese  nel quale il viaggio ha avuto
inizio.
   2.1.14 - "Viaggio internazionale lungo": un viaggio che non sia un
viaggio breve come sopra definito.
   3. Norme generali per il progetto, la  costruzione  e  l'esercizio
delle cisterne per i gas liquefatti refrigerati.
   3.1 - Gli involucri devono essere costruiti con acciaio, alluminio
o  leghe  di  alluminio,  idonei  per  la  sagomatura  e  di adeguata
duttilita' e tenacita' alla minima temperatura  di  progetto  tenendo
conto   della  rottura  fragile.  Devono  essere  impiegati  soltanto
materiali la cui saldabilita' sia pienamente dimostrata. Le saldature
devono  essere  eseguite  a  regola  d'arte e devono offrire completa
sicurezza. Se la procedura di costruzione lo richiede, gli  involucri
devono essere trattati termicamente per garantire adeguata resistenza
alla  rottura  fragile  delle  saldature  e  delle  zone termicamente
alterate. Le coperture esterne devono essere costruite  con  acciaio.
Coperture esterne in alluminio possono essere impiegate per i veicoli
cisterna  stradali o ferroviari con l'approvazione dell'Ente tecnico.
Tutte  le  parti  della  cisterna,  compresi  gli  accessori   e   le
tubolature,  esposte  all'ambiente esterno, devono essere compatibili
con l'ambiente marino.
   3.2 - Tutte le parti delle cisterne, compresi gli accessori  e  le
tubolature,  che  possono  venire  a  contatto  con  le  sostanze  da
trasportare, devono essere compatibili con le sostanze stesse.
   3.3 - Si devono evitare danni per  azione  galvanica  dovuta  alla
sovrapposizione di metalli dissimili.
   3.4  -  La  coibentazione  termica  deve  comprendere  il completo
rivestimento  dell'involucro,  esternamente   o   internamente,   con
efficiente  materiale  coibente. La coibentazione esterna deve essere
protetta (ved. punto 2.1.3.2)  in  modo  da  prevenire  l'entrata  di
umidita'  ed  altri  danni  nelle  normali  condizioni  di trasporto,
mediante una copertura esterna o mediante idoneo rivestimento.
   3.5 - Se la copertura esterna e' chiusa in  modo  stagno  ai  gas,
deve  essere  sistemato  un  dispositivo  atto a prevenire pericolose
sovrappressioni nello strato dell'isolamento nel caso  di  inadeguata
tenuta ai gas dell'involucro o dei suoi elementi di equipaggiamento.
   3.6  -  La  coibentazione  termica  delle  cisterne  destinate  al
trasporto  di  gas  liquefatti  refrigerati  aventi   un   punto   di
ebollizione al di sotto di -182›C alla pressione atmosferica non deve
comprendere  materiali  che  possano  reagire  in modo pericoloso con
l'ossigeno.  Dispositivi  di  collegamento  tra  l'involucro   e   la
copertura  esterna  possono contenere materiali plastici a condizione
che siano idonei alla temperatura di esercizio.
   3.7 - I materiali isolanti non devono  deteriorarsi  indebitamente
durante l'esercizio.
   3.8  -  Durante la fase di progetto deve essere calcolato un tempo
di mantenimento che tenga conto:
    1 dell'efficacia del sistema di coibentazione previsto;
    2 della pressione massima ammissibile di esercizio;
    3 del grado di riempimento;
    4 della temperatura ambiente assunta pari a 50›C;
    5 delle proprieta' fisiche delle sostanze da trasportare.
   3.9 - La copertura esterna delle  cisterne  a  doppia  parete  con
isolamento sotto vuoto deve essere progettata in modo da resistere ad
una pressione esterna di almeno 100 kPa (1 bar) manometrici calcolata
secondo  norme  riconosciute,  oppure  deve essere progettata per una
pressione di collasso di almeno 200 kPa (2 bar) manometrici. Rinforzi
interni ed esterni  possono  essere  considerati  nel  calcolo  della
resistenza della copertura esterna alle suddette pressioni.
   3.10 - I contenitori cisterna devono essere progettati e costruiti
con  supporti  tali  da  costituire  un  basamento  sicuro durante il
trasporto e con attacchi idonei al sollevamento ed  al  rizzaggio.  I
veicoli  cisterna  stradali  o  ferroviari  devono  essere  muniti di
attacchi  per  il rizzaggio e devono essere sistemati a bordo in modo
che le loro sospensioni siano bloccate.
   3.11 - Gli involucri, i loro attacchi ed i loro equipaggiamenti di
servizio e strutturale devono essere progettati in modo da resistere,
senza perdita del contenuto, almeno  alla  pressione  interna  ed  ai
carichi termici causati dal contenuto degli involucri stessi, tenendo
conto  della piu' severa combinazione delle sollecitazioni statiche e
dinamiche che si possono verificare durante  il  normale  maneggio  e
trasporto.
   3.12  -  I  contenitori  e  i loro ancoraggi devono resistere alle
seguenti forze applicate separatamente, basate su:
    1 due volte la massa totale agente nella direzione del moto della
cisterna simultaneamente con la massa della cisterna stessa;
    2 la massa totale agente orizzontalmente, perpendicolarmente alla
direzione del  moto  simultaneamente  con  la  massa  della  cisterna
(quando  la  direzione  del moto non e' chiaramente determinata, deve
essere considerata la massa totale);
    3 la massa totale agente verticalmente verso l'alto;
    4 due volte la massa totale agente verticalmente verso il basso.
   3.13 - Per ciascuna di queste forze i coefficienti di sicurezza da
adottare per i contenitori cisterna devono essere i seguenti:
    1 per i materiali metallici che hanno un  limite  di  snervamento
chiaramente definito, un coefficiente di sicurezza di 1,5 rispetto al
carico unitario di snervamento determinato;
    2   per  i  materiali  metallici  che  non  hanno  un  limite  di
snervamento chiaramente definito, un coefficiente di sicurezza di 1,5
rispetto al valore garantito del carico unitario cui  corrisponde  un
allungamento permanente dello 0,2% (1% per acciai austenitici).
   3.14 - La cisterna dei veicoli cisterna stradali o ferroviari ed i
suoi  ancoraggi  devono poter resistere ai suddetti carichi statici e
dinamici applicati separatamente. Sotto ognuno di questi  carichi  la
sollecitazione non deve superare quella ammessa al punto 3.16.1.
   3.15  -  Gli  involucri  devono  essere progettati e costruiti per
resistere ad una pressione di prova uguale  almeno  a  1,3  volte  la
pressione massima ammissibile di esercizio.
   Per  involucri  con  isolamento  sotto vuoto la pressione di prova
deve essere non inferiore  a  1,3  volte  la  somma  della  pressione
massima ammissibile di esercizio e di 100 kPa (1 bar).
   In  nessun  caso la pressione di prova deve essere inferiore a 300
kPa (3 bar) manometrici.
   3.16 - Alla pressione di prova la tensione  primaria  generale  di
membrana  nell'involucro  deve  soddisfare le seguenti limitazioni in
relazione al tipo di materiale impiegato:
    1 per metalli e leghe che presentano  un  limite  di  snervamento
chiaramente  definito o che sono caratterizzati da un carico unitario
di snervamento convenzionale garantito  Re  (in  generale  il  carico
unitario  cui  corrisponde  una  deformazione  permanente  dello 0,2%
oppure dell'1% per gli  acciai  austenitici),  la  tensione  primaria
generale  di  membrana  non  deve  superare  il  minore tra 0,75 Re e
0,50Rm, dove Rm espresso in N/mm(Elevato al Quadrato)  e'  il  minimo
carico unitario di rottura a trazione garantito;
    2 nel caso dell'acciaio l'allungamento a rottura, in percentuale,
non  deve  essere  inferiore  a  10.000/Rm,  dove  Rm  e' espresso in
N/mm(Elevato al Quadrato), con un minimo assoluto del 17%;  nel  caso
dell'alluminio  l'allungamento  a  rottura,  in percentuale, non deve
essere inferiore a 10.000/6 Rm, con un minimo assoluto del 12%.
   3.17 - Le provette usate per la determinazione dell'allungamento a
rottura devono essere prelevate  trasversalmente  alla  direzione  di
laminazione e devono essere fissate in modo tale che risulti:
    Lo = 5d, oppure Lo = 5,65 radice quadrata di A
dove:
    Lo = tratto utile della provetta prima della prova di trazione;
    d = diametro della provetta;
    A = area della sezione trasversale della provetta.
   3.18 - Gli involucri devono avere sezione trasversale circolare.
   3.19   -   I   serbatoi  devono  essere  costruiti  secondo  norme
riconosciute. Gli involucri devono  essere  progettati,  costruiti  e
collaudati  secondo norme riconosciute per i recipienti in pressione,
tenendo conto della  corrosione,  della  massa  del  contenuto  degli
involucri,   della  pressione  massima  ammissibile  di  esercizio  e
dell'effetto della sovrapposizione delle sollecitazioni  dovute  alle
forze dinamiche di cui al punto 3.12.
   3.20  -  L'Ente  tecnico  puo'  accettare,  in  tutto  o in parte,
controlli e collaudi effettuati dalle Amministrazioni  o  dagli  Enti
elencati  nei  decreti  ministeriali  15 ottobre 1985 e 27 marzo 1986
pubblicati rispettivamente nella Gazzetta  Ufficiale  n.  259  del  4
novembre  1985  e  nella Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 1986.
In tal caso, da parte degli interessati, deve essere  preventivamente
inviata all'Ente tecnico copia della relativa documentazione.
   4. Spessore minimo dell'involucro
   4.1  -  Gli  involucri  devono  avere uno spessore non inferiore a
quello determinato dalla seguente formula:
                   C
    e = --------------------------
         radice al cubo di Rm x A
dove:
    e  = spessore minimo prescritto per  il  materiale  metallico  da
impiegare, in mm;
    Rm = carico unitario di rottura per trazione minimo garantito del
materiale metallico da impiegare in N/mm(Elevato al Quadrato);
    A    =  allungamento  percentuale  a  rottura per trazione minimo
garantito del materiale metallico da impiegare (ved. punto 3.15);
    C  = 107 per serbatoi aventi diametro non superiore a 1,80 m;
    C  = 128 per serbatoi aventi diametro superiore a 1,80 m;
    C  = 64 per involucri di  serbatoi  con  isolamento  sotto  vuoto
aventi diametro non superiore a 1,80 m;
    C    =  85  per  involucri di serbatoi con isolamento sotto vuoto
aventi diametro superiore a 1,80 m.
    4.2  -  I  contenitori  cisterna  devono   avere   uno   spessore
dell'involucro  di  almeno  3  mm,  indipendentemente  dal  materiale
impiegato per la costruzione.
    4.3 - Deve essere evitata una brusca variazione dello spessore in
corrispondenza  dell'attacco  del   fondo   alla   parte   cilindrica
dell'involucro.  Lo  spessore  della  lamiera  in  corrispondenza del
ginocchio non deve essere inferiore a quello determinato dalle  norme
per  i  recipienti  in pressione o inferiore a quello determinato nei
punti 4.1 o 4.2.
   5. Equipaggiamento di servizio
   5.1   -   L'equipaggiamento   di   servizio  (valvole,  accessori,
dispositivi di sicurezza, indicatori di livello e simili) deve essere
sistemato in modo da essere protetto contro il rischio di  strappi  o
danneggiamenti durante il trasporto e il maneggio. Se il collegamento
tra l'involucro e l'intelaiatura oppure l'involucro e le parti mobili
o  il  telaio  consente un movimento relativo, l'equipaggiamento deve
essere fissato in  modo  tale  da  permettere  tale  movimento  senza
rischio    di   danni   alle   parti   funzionanti.   La   protezione
dell'equipaggiamento deve offrire un grado di  sicurezza  comparabile
con quello dell'involucro.
   5.2  -  Ciascuna  apertura per il riempimento e per lo svuotamento
dei serbatoi impiegati nel trasporto di gas infiammabili deve  essere
munita  di  tre  dispositivi  d'intercettazione,  indipendenti tra di
loro, disposti in serie. Il primo di tali dispositivi deve essere una
valvola  d'intercettazione  sistemata  il   piu'   vicino   possibile
all'involucro,  il  secondo una valvola d'intercettazione ed il terzo
una flangia cieca o dispositivo equivalente. Ciascuna apertura per il
riempimento o per  lo  svuotamento  nei  serbatoi  impiegati  per  il
trasporto  di  gas  non infiammabili deve essere munita di almeno due
dispositivi d'intercettazione, indipendenti tra di loro, disposti  in
serie.   Il  primo  di  tali  dispositivi  deve  essere  una  valvola
d'intercettazione sistemata il piu' vicino possibile all'involucro ed
il secondo una flangia cieca o dispositivo equivalente.
   5.3 - Per tratti  di  tubolature  che  possono  essere  chiusi  ad
entrambe  le  estremita'  e  nei quali puo' rimanere intrappolato del
prodotto allo stato liquido, deve essere previsto un  dispositivo  di
scarico automatico della pressione.
   5.4 - I serbatoi con isolamento sotto vuoto non necessitano di una
apertura per l'ispezione.
   5.5   -   Gli  accessori  esterni  devono  essere  preferibilmente
raggruppati insieme.
   5.6 - Gli attacchi ai serbatoi devono essere  chiaramente  marcati
per indicare la funzione di ciascuno di essi.
   5.7  -  Le  valvole d'intercettazione con maschio filettato devono
chiudersi con rotazione oraria.
   5.8 - Le tubolature devono essere di materiale  idoneo.  Quando  i
serbatoi  sono soggetti alle prescrizioni di cui al punto 7.3, devono
essere impiegate soltanto tubolature d'acciaio e giunti  saldati  tra
l'involucro  e  l'attacco  del  primo  mezzo di chiusura di qualsiasi
apertura. Il  metodo  di  collegamento  della  chiusura  al  suddetto
attacco  deve  essere a soddisfazione dell'Ente tecnico. I giunti dei
tubi devono essere saldati, dovunque cio' sia necessario.
   5.9 - I giunti dei tubi di rame devono essere brasati od avere  un
collegamento  metallico  ugualmente  robusto.  Tali giunti devono, in
ogni  caso,  essere  tali  da  non  diminuire  la  robustezza   della
tubolatura.
   La  temperatura  di fusione del materiale di brasatura deve essere
non inferiore a 525›C.
   5.10 - Nella costruzione di valvole e di accessori  devono  essere
impiegati  soltanto  materiali  metallici che siano duttili alla piu'
bassa temperatura di esercizio.
   5.11  -  La  resistenza  allo  scoppio delle tubolature e dei loro
accessori  deve  essere  almeno  quattro  volte  la  resistenza  alla
pressione massima ammissibile di esercizio ed almeno quattro volte la
resistenza  alla  pressione  alla  quale  i  serbatoi  possono essere
assoggettati in  servizio  sotto  l'azione  di  una  pompa  od  altro
dispositivo    (eccetto   le   valvole   di   sicurezza   contro   le
sovrappressioni).
   5.12 - In ogni caso,  devono  essere  presi  idonei  provvedimenti
intesi  a  prevenire  danni  alle tubolature dovuti a dilatazione o a
contrazione termica, a scuotimenti e vibrazioni.
   5.13 - I serbatoi  destinati  al  trasporto  di  gas  infiammabili
devono poter essere collegati elettricamente a massa.
   6. Dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni
   6.1  -  Ciascun involucro deve essere dotato di almeno due valvole
indipendenti contro le sovrappressioni del  tipo  caricato  a  molla,
fatta   eccezione  per  i  veicoli  cisterna  stradali  e  ferroviari
impiegati nel trasporto di gas refrigerati  non  infiammabili  per  i
quali  una  delle  valvole  puo'  essere  sostituita  da  un disco di
rottura.
   6.2  -  Gli  involucri  per   gas   liquefatti   refrigerati   non
infiammabili  possono avere, in aggiunta, dischi di rottura sistemati
in  parallelo  con  le  valvole  del  tipo  caricato  a  molla,  come
specificato ai punti 7.2 e 7.3.
   6.3  - I dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni devono
essere progettati per prevenire:
    1 l'accumulo di umidita' e di corpi  estranei  in  corrispondenza
del seggio;
    2  la  perdita  di  gas  e  lo  sviluppo di pericolosi aumenti di
pressione.
   6.4 - I dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni  devono
essere a soddisfazione dell'Ente tecnico.
   7.  Capacita'  e  taratura  dei dispositivi di sicurezza contro le
sovrappressioni
   7.1 - La capacita' di ciascuna valvola contro  le  sovrappressioni
del  tipo  caricato  a  molla  deve  essere sufficiente a limitare la
pressione al 110% della pressione massima ammissibile  di  esercizio.
Queste  valvole  devono  essere  tarate per iniziare a scaricare alla
pressione nominale  uguale  alla  pressione  massima  ammissibile  di
esercizio,  devono  chiudersi  dopo  lo  scarico ad una pressione non
inferiore al 90% della pressione massima ammissibile di  esercizio  e
devono rimanere chiuse a tutte le pressioni inferiori.
   7.2  -  In  caso di perdita di vuoto di un serbatoio isolato sotto
vuoto o di perdita del 20% dell'isolamento di un serbatoio coibentato
con materiali solidi, la capacita'  combinata  di  tutte  le  valvole
installate  deve  essere  sufficiente a limitare la pressione al 110%
della pressione massima ammissibile di esercizio. Per  l'elio  questa
capacita'  puo'  essere  ottenuta mediante l'uso di dischi di rottura
associati alle prescritte valvole di sicurezza.  Tali  dischi  devono
rompersi ad una pressione nominale uguale alla pressione di prova.
   7.3  -  Per  i serbatoi le prescrizioni di cui al punto 7.2 devono
essere  applicate  insieme  a  quelle  che  prevedono   il   completo
coinvolgimento  in  un incendio, nella quale circostanza la capacita'
combinata  di  tutti   i   dispositivi   di   sicurezza   contro   le
sovrappressioni  deve  essere  sufficiente  a limitare la pressione a
quella  di  prova. I dischi di rottura, se impiegati, devono rompersi
ad una pressione nominale uguale a quella di prova.
   7.4 - Ai fini del  calcolo  della  capacita'  dei  dispositivi  di
sicurezza   contro   la   sovrappressione   si   deve   tener   conto
dell'assorbimento  di   calore   del   serbatoio   quando   coinvolto
completamente  in  un  incendio. Tale capacita' deve essere calcolata
secondo una norma tecnica riconosciuta.
   7.5 - Quando un disco di rottura e' impiegato nei veicoli cisterna
stradali e ferroviari ai fini di quanto stabilito al punto 6.1,  esso
deve  rompersi  ad  una  pressione  nominale uguale alla pressione di
prova.
   8.   Marcatura   dei   dispositivi   di   sicurezza   contro    le
sovrappressioni
   8.1  -  Ciascun dispositivo di sicurezza contro le sovrappressioni
dei serbatoi deve essere marcato chiaramente e permanentemente con la
pressione alla quale esso e' tarato per scaricare e con la  capacita'
nominale  di scarico di aria libera del dispositivo medesimo a 15›C e
ad 1 bar.  La  suddetta  capacita'  di  scarico  deve  essere  quella
corrispondente ad una pressione non superiore al 110% della pressione
di taratura.
   9.   Collegamenti   ai   dispositivi   di   sicurezza   contro  le
sovrappressioni
   9.1 -  I  collegamenti  ai  dispositivi  di  sicurezza  contro  le
sovrappressioni   devono   essere   di   dimensione  sufficiente  per
consentire  lo  scarico  prescritto  senza  perdite  di  carico.  Tra
l'involucro  e  i  dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni
non devono essere sistemate valvole  d'intercettazione,  a  meno  che
esistano   dispositivi  in  doppio  e  le  valvole  d'intercettazione
serventi i dispositivi in uso  siano  bloccate  aperte  oppure  siano
interdipendenti  in  modo che le prescrizioni di cui al punto 7 siano
sempre rispettate. I condotti di scarico dai dispositivi di sicurezza
contro le sovrappressioni, quando sono  impiegati,  devono  scaricare
all'atmosfera  il  vapore  od il liquido rilasciato, in condizioni di
minima contropressione sui dispositivi di scarico.
   10.   Ubicazione   dei   dispositivi   di   sicurezza   contro  le
sovrappressioni
   10.1 -  Le  immissioni  ai  dispositivi  di  sicurezza  contro  le
sovrappressioni  devono  essere  ubicate  nello  spazio  vapore degli
involucri ed  i  dispositivi  devono  essere  sistemati  in  modo  da
assicurare che il vapore che fuoriesce sia scaricato senza perdite di
carico e in modo che esso non possa colpire l'involucro. Sono ammessi
dispositivi di protezione che deviano il flusso di vapore purche' non
venga ridotta la prescritta capacita' di scarico della valvola.
   10.2   -   Devono  essere  provvedute  sistemazioni  per  impedire
l'accesso ai dispositivi di sicurezza alle persone non autorizzate  e
per proteggere i dispositivi stessi da danni causati dal ribaltamento
delle cisterne.
   11. Indicatori di livello
   11.1 - Non devono essere impiegati indicatori di livello di vetro,
o  indicatori costruiti con altro materiale facilmente distruttibile,
che siano in comunicazione diretta con il contenuto dei serbatoi.
   11.2 - Sulla superficie esterna dei serbatoi con isolamento  sotto
vuoto deve essere sistemato un dispositivo misuratore di vuoto.
   12.  Supporti,  intelaiature  e attacchi per il sollevamento ed il
rizzaggio dei serbatoi
   12.1 - I serbatoi devono essere progettati  e  costruiti  con  una
struttura di sostegno che offra una base sicura durante il trasporto,
realizzata  mediante  slitte,  intelaiature,  selle  o  altri  simili
dispositivi.
   Per il calcolo della suddetta struttura devono essere  considerati
per  i  contenitori  cisterna i carichi specificati al punto 3.12 e i
coefficienti di sicurezza specificati al punto 3.13.  Per  i  veicoli
cisterna   stradali   e  ferroviari  i  calcoli  di  progetto  devono
comprendere i carichi ed i coefficienti stabiliti al punto 3.14.
   Se i cavalletti dei veicoli cisterna stradali sono impiegati quale
struttura di sostegno, devono essere considerati nel loro progetto  e
nel metodo di attacco i carichi stabiliti al punto 3.14.
   Nei  calcoli  di  progetto, inoltre, deve essere inclusa qualsiasi
sollecitazione a flessione  indotta  nell'involucro  in  relazione  a
questo tipo di sostegno.
   12.2  -  I  contenitori  cisterna devono essere dotati di attacchi
permanenti per il sollevamento e per il rizzaggio.
   I veicoli cisterna stradali e ferroviari devono essere  dotati  di
attacchi   permanenti   per   il   rizzaggio.  Gli  attacchi  per  il
sollevamento  e  quelli  per  il  rizzaggio  devono  essere   fissati
preferibilmente  sulla  struttura  di  sostegno  dei serbatoi ma essi
possono   essere   fissati   alle   lamiere   di   rinforzo   ubicate
sull'involucro nei punti di sostegno.
   I dispositivi di rizzaggio devono essere fissati alla struttura di
sostegno dei serbatoi e alla motrice dei veicoli cisterna stradali. I
semirimorchi  senza  motrice  possono  essere  ammessi al trasporto a
condizione che i sostegni della motrice  e  le  sistemazioni  per  il
rizzaggio nonche' la posizione di stivaggio siano accettate dall'Ente
tecnico.
   Le  sollecitazioni  combinate  causate  dai supporti dei serbatoi,
dagli attacchi per il sollevamento e da quelli per il  rizzaggio  non
devono   causare   sollecitazioni   eccessive   in   qualsiasi  parte
dell'involucro.
   12.3 - Nel progetto dei supporti e delle intelaiature deve  essere
tenuto  conto  degli  effetti della corrosione dovuta alle condizioni
ambientali.  Nel  calcolo  di  tutti  gli  elementi  strutturali  non
costruiti  con  materiali  resistenti  alla  corrosione  deve  essere
previsto un sovraspessore minimo per corrosione.
   12.4 - Le  intelaiature  dei  contenitori  cisterna  destinati  ad
essere  sollevati  o  rizzati mediante i loro blocchi d'angolo devono
essere sottoposte a prove speciali accettate internazionalmente, come
quelle previste dal sistema ISO.
   13. Approvazione, prove e marcatura delle cisterne di tipo 7.
   13.1 - L'Ente tecnico emana un  certificato,  relativo  a  ciascun
prototipo  di  serbatoio, attestante che il serbatoio stesso e i suoi
attacchi sono idonei ai fini  per  i  quali  essi  sono  destinati  e
rispondono  alle  prescrizioni per la costruzione e l'equipaggiamento
contenute nelle presenti norme e, quando richiesto, alle prescrizioni
particolari per i gas di cui all'allegato  alle  norme  stesse.  Tale
certificato  deve  indicare  i  gas  o  i  gruppi  di  gas ammessi al
trasporto. I risultati delle prove di prototipo, i  gas  per  il  cui
trasporto  i  serbatoi  sono  approvati  ed il numero di approvazione
devono essere specificati in un rapporto di prova.
   13.2 - L'approvazione del prototipo deve essere data  per  ciascun
tipo  di  serbatoio e per ciascuna dimensione. Tuttavia, una serie di
prove eseguite su di un serbatoio di una dimensione puo' servire  per
l'approvazione di serbatoi piu' piccoli costruiti con materiali dello
stesso  tipo e dello stesso spessore, mediante lo stesso procedimento
di fabbricazione, con equivalenti sostegni ed equivalenti chiusure ed
altri accessori.
   13.3 - L'involucro e l'equipaggiamento di ciascun serbatoio devono
essere visitati e provati insieme o  separatamente,  la  prima  volta
prima  di essere messi in servizio (visita e prova iniziali) e, dopo,
ad intervalli non superiori a cinque anni (visita e prova periodica).
   .1 La visita e la prova iniziali devono comprendere  un  controllo
delle  caratteristiche  di progetto, una visita interna ed esterna ed
una prova di pressatura idraulica. A giudizio  dell'Ente  tecnico  la
prova  di pressatura idraulica puo' essere sostituita da una prova di
pressatura impiegando un  altro  liquido  o  gas.  Se  l'involucro  e
l'equipaggiamento  sono  stati  pressati  separatamente, essi dopo il
montaggio devono insieme essere sottoposti ad una  prova  di  tenuta.
Tutte  le saldature negli involucri devono essere controllate durante
la visita iniziale mediante radiografie, ultrasuoni od  altro  idoneo
metodo non distruttivo. Cio' non si applica alla copertura esterna.
   .2  Le  ispezioni  e  le  prove periodiche devono consistere in un
esame esterno dei serbatoi ed in una prova di  tenuta.  Nel  caso  di
serbatoi   non   isolati   sotto   vuoto  la  copertura  esterna,  la
coibentazione termica e parti simili devono essere  rimosse  soltanto
per  l'estensione necessaria per valutare le condizioni dei serbatoi.
Nel caso di serbatoi isolati sotto  vuoto  deve  essere  eseguita  la
misurazione del vuoto.
   .3  I  serbatoi  devono  essere  ispezionati  sotto  pressione per
accertare  l'assenza  di  perdite  od  altre   condizioni   indicanti
indebolimenti  che  potrebbero rendere i serbatoi stessi insicuri per
il trasporto. Se tali perdite  o  condizioni  di  indebolimento  sono
accertate  i  serbatoi non devono essere posti o rimessi in esercizio
fino a che siano stati riparati e  la  prova  sia  stata  ripetuta  e
superata con esito favorevole.
   13.4  -  Prima  che  i  serbatoi  vengano  posti  in  esercizio e,
successivamente, ad intervalli a  meta'  tra  le  ispezioni  e  prove
quinquennali specificate al punto 13.3, devono essere eseguite:
   .1 una prova di tenuta, ove richiesta;
   .2  una  prova  di  funzionamento  di  tutto  l'equipaggiamento di
servizio;
   .3 una visita esterna dei serbatoi e dei  loro  accessori  tenendo
conto dei gas trasportati;
   .4 una misura del vuoto, quando applicabile.
   13.5  -  Le ispezioni e le prove ogni 2 anni e 6 mesi (intermedie)
possono essere effettuate  entro  tre  mesi  prima  o  dopo  la  data
specificata.  La data dell'ispezione ogni 2 anni e 6 mesi deve essere
marcata in modo durevole sulla  targa  metallica  di  identificazione
prescritta  al punto 15.1 oppure quanto piu' vicino possibile a detta
targa.  Quando  la  marcatura  non  viene  eseguita  sulla  targa,  i
caratteri  devono  essere alti almeno 32 mm ed in colori contrastanti
con il colore dei serbatoi.
   13.6 - Quando un serbatoio e' danneggiato, non deve essere ammesso
all'esercizio a meno che sia stato riparato  in  modo  da  rispondere
alle  presenti  norme.  Quando  e' danneggiato l'involucro, esso deve
essere riparato e sottoposto nuovamente a prova in  conformita'  alle
prescrizioni di cui al punto 13.7.
   13.7  -  In  tutti  i  casi  in cui siano stati eseguiti lavori di
taglio,  asportazione  con  fiamma  o  saldature  sull'involucro  dei
serbatoi,  questi  lavori devono essere approvati dall'Ente tecnico e
deve essere eseguita una prova idrostatica ad  una  pressione  uguale
almeno alla pressione di prova originaria.
   13.8  -  L'Ente  tecnico  rilascia  un  certificato  attestante  i
risultati della prova. In  tale  certificato  devono  essere  incluse
anche le informazioni richieste ai punti 15.1 e 15.2.
   14. Approvazione, prove e marcatura delle cisterne di tipo 8.
   14.1  -  I  veicoli  cisterna stradali e ferroviari possono essere
impiegati soltanto per  viaggi  internazionali  brevi  e  per  viaggi
nazionali.
   14.2  -  I  veicoli  cisterna  stradali  e ferroviari destinati al
trasporto di sostanze comprese  nell'allegato  alle  presenti  norme,
devono  essere  muniti di certificato rilasciato da o per conto della
autorita' competente che autorizzi il trasporto di dette sostanze per
strada o per ferrovia.
   14.3 - L'Ente tecnico rilascia un  certificato  aggiuntivo  per  i
veicoli cisterna stradali o ferroviari attestante la rispondenza alle
prescrizioni   delle   presenti  norme  relative  al  progetto,  alla
costruzione e all'equipaggiamento e, ove richiesto, alle  particolari
prescrizioni  previste per i gas elencati nell'allegato alle presenti
norme. Nel certificato  devono  essere  elencati  i  gas  ammessi  al
trasporto.
   14.4  -  I  veicoli  cisterna  stradali e quelli ferroviari devono
essere visitati e  provati  periodicamente  secondo  le  prescrizioni
dell'autorita'   competente   in  materia  di  trasporto  stradale  o
ferroviario.
   14.5  -  I  veicoli  cisterna  stradali e ferroviari devono essere
marcati secondo quanto indicato al  punto  15.  Tuttavia,  quando  la
marcatura   prescritta   dall'autorita'   competente  in  materia  di
trasporto stradale o ferroviario e' sostanzialmente  in  accordo  con
quella  prescritta al punto 15.1, e' sufficiente scrivere sulla targa
sistemata sui veicoli le parole "tipo 8"  e  puo'  essere  omesso  il
riferimento al tempo di mantenimento.
   15. Marcatura
   15.1   -  Ciascuna  cisterna  deve  essere  munita  di  una  targa
metallica, resistente alla corrosione, sistemata  permanentemente  in
una  posizione rapidamente accessibile per l'ispezione. I dati di cui
appresso devono essere marcati sulla targa in caratteri alti almeno 3
mm mediante  stampigliatura,  incisione,  impressione  in  rilievo  o
mediante  qualsiasi altro metodo. Se, a causa del modo secondo cui le
cisterne sono state costruite, la targa  non  puo'  essere  sistemata
permanentemente sull'involucro, questo deve essere marcato almeno con
i  dati  richiesti  dalla normativa per i recipienti in pressione nel
modo prescritto da tale normativa. La  targa  deve  essere  mantenuta
senza pittura per assicurare che le marcature siano leggibili in ogni
momento.
Paese dove e' stato costruito il serbatoio.......................
Tipo N. .........................................................
Paese dove e' stato approvato....................................
Numero di approvazione...........................................
Nome o marchio del costruttore...................................
Numero di registrazione..........................................
Anno di costruzione..............................................
Pressione di prova..................... bar (kPa) manometrici (*)
Pressione massima ammissibile di esercizio.......................
 ...................................... bar (kPa) manometrici (*)
Capacita' in acqua a 20›C di ciascun compartimento......... litri
Nota: La capacita'  in  acqua  deve  essere  determinata  con una
approssimazione non superiore all'1%.
Data della prova idrostatica originaria e identificazione
dell'operatore  ....................................................
Normativa secondo la quale il serbatoio e' stato progettato.......
Temperatura minima di progetto....................................
Massa lorda ammissibile...........................................
Massa senza il carico (tara)......................................
Materiale dell'involucro..........................................
Mese, anno e pressione di prova dell'ultima prova periodica:
 ........ mese .....anno ............... bar (kPa) manometrici (*)
Punzonatura di identificazione dell'operatore che ha eseguito
l'ultima prova  ....................................................
Le denominazioni per esteso dei gas per il cui trasporto il
serbatoio e' stato approvato  ......................................
Se "isolato termicamente" o "sotto vuoto" ..........................
   15.2  - Sul serbatoio stesso o su una targa metallica applicata in
modo fisso al serbatoio devono essere marcati  i  seguenti  ulteriori
dati:
Nome del proprietario e dell'utilizzatore ..........................
Denominazione del gas trasportato (e minima temperatura media
della massa del liquido)  ..........................................
Massa totale  ..................................................   kg
Tempo di mantenimento ......................................   giorni
---------
(*) Deve essere indicata l'unita' di misura impiegata.
   15.3  -  A meno che il nome del gas che si sta trasportando appaia
sulla targa metallica  specificata  al  punto  15.1,  una  copia  del
certificato specificato al punto 13.1 deve essere resa disponibile su
richiesta di una competente autorita' ed essere fornita dal mittente,
o dal ricevitore o agente.
   16. Prescrizioni per il trasporto
   16.1 - I serbatoi non sono ammessi al trasporto:
    1  in  condizioni  di  riempimento  parziale,  tale  da  produrre
un'inaccettabile forza idraulica dovuta  a  sbattimenti  della  massa
liquida entro l'involucro;
    2 in presenza di perdite del contenuto;
    3  se  sono  danneggiati  in  misura  tale  da  menomare  la loro
integrita' oppure le loro  sistemazioni  per  il  sollevamento  o  il
rizzaggio;
    4  se  l'equipaggimento  di  servizio non e' stato esaminato o e'
stato trovato in cattive condizioni.
   16.2 - I serbatoi vuoti non puliti  e  non  resi  liberi  dai  gas
devono  rispondere  alle  stesse  prescrizioni concernenti i serbatoi
pieni con la sostanza precedentemente trasportata.
   16.3 - Durante il trasporto i serbatoi devono essere adeguatamente
protetti  contro  urti  laterali  e   longitudinali   e   contro   il
ribaltamento.  Se  i  serbatoi e gli equipaggiamenti di servizio sono
costruiti in modo da resistere  agli  urti  o  al  ribaltamento  essi
possono non essere protetti.
   La  protezione  degli  involucri  contro le collisioni puo' essere
effettuata come di seguito indicato:
    1 la protezione contro  gli  urti  laterali  puo'  consistere  in
sbarre longitudinali che proteggano gli involucri su ambo i fianchi a
meta' altezza;
    2   la  protezione  dei  serbatoi  contro  il  ribaltamento  puo'
consistere in anelli o  sbarre  di  rinforzo  fissati  attraverso  il
telaio;
    3  la  protezione  contro l'urto posteriore puo' consistere in un
paraurti o in un telaio;
    4 gli accessori esterni devono essere progettati  o  protetti  in
modo  da impedire la fuoriuscita del contenuto a seguito di urto o di
ribaltamento.
   16.4 - I  contenitori  cisterna  non  sono  ammessi  al  trasporto
marittimo  per  viaggi di durata superiore del tempo di mantenimento,
tenendo conto dei ritardi prevedibili.
   16.5 - I veicoli cisterna stradali e ferroviari non  sono  ammessi
al  trasporto  marittimo  in condizioni tali che possano provocare la
fuoriuscita di gas durante il viaggio.
   17. Gradi di riempimento
   17.1 - Nella valutazione del grado di  riempimento  iniziale  deve
essere  preso  in  considerazione il tempo di mantenimento necessario
per il viaggio previsto, compresi  eventuali  ritardi  che  dovessero
verificarsi.  Il  grado  di riempimento iniziale degli involucri deve
essere tale che se la temperatura del  contenuto  si  innalza  ad  un
valore  al  quale  la  tensione  di  vapore sia uguale alla pressione
massima  ammissibile  di esercizio il volume occupato dal liquido non
superi:
    1 per i gas infiammabili: il 95%;
    2 per i gas non infiammabili: il 98%.
   Puo' essere ammesso un grado di  riempimento  iniziale  piu'  alto
quando il viaggio previsto sia considerevolmente piu' breve del tempo
di  mantenimento,  a  condizione  che  l'autorita' marittima, sentito
l'Ente  tecnico,  sia  soddisfatta  delle  modifiche  apportate  alle
sistemazioni dei serbatoi.
   18. Stivaggio e separazione
   18.1  -  I  serbatoi devono essere stivati secondo le prescrizioni
delle singole tabelle allegate alla classe 2  e  secondo  il  decreto
ministeriale 22 luglio 1991 sulla separazione delle merci pericolose.
   18.2  -  Il trasporto di un serbatoio contenente un gas liquefatto
refrigerato per il quale la relativa  tabella  allegata  alla  citata
classe  2  contiene una o piu' etichette di pericolo secondario, deve
essere effettuato tenendo conto di tutte le proprieta' di tale gas  e
lo stivaggio deve essere eseguito conseguentemente.
   18.3  -  I  contenitori cisterna non devono essere impilati a meno
che  siano  progettati  per  questo  scopo  e  trasportati  su   navi
specializzate portacontenitori.
   18.4  -  I  veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori
cisterna devono essere stivati  soltanto  sopra  il  ponte,  in  zone
scoperte, lontano almeno 10 metri da carichi unitariamente pesanti.
   18.5  -  I  veicoli cisterna stradali o ferroviari e i contenitori
cisterna non devono essere stivati  su  zone  di  ponte  direttamente
sovrastanti  i  locali  di  alloggio,  i locali di servizio, i locali
macchine, i depositi di olii combustibili per l'uso  della  nave,  le
cisterne  contenenti  liquidi infiammabili o combustibili costituenti
carico e i depositi contenenti sostanze e  materiali  infiammabili  o
combustibili.  Inoltre,  i veicoli cisterna stradali o ferroviari e i
contenitori cisterna devono essere stivati orizzontalmente a distanza
di almeno 10 metri dai suddetti locali e depositi.
   18.6 - I veicoli cisterna stradali o ferroviari  e  i  contenitori
cisterna   contenenti   gas   refrigerati  che  siano  anche  materie
comburenti devono essere stivati  ad  almeno  10  metri  da  sostanze
organiche  e  da  olii,  grassi, lubrificanti, carta, legno, bitumi e
simili.
   18.7 - Nella zona di ponte ove sono  ubicati  i  veicoli  cisterna
stradali  o  ferroviari  e  i  contenitori  cisterna  contenenti  gas
refrigerati che siano anche  materie  comburenti  non  devono  essere
trasportate merci pericolose infiammabili o combustibili.
   18.8  -  Sotto  i  veicoli  cisterna  stradali  o  ferroviari  e i
contenitori cisterna deve essere sistemato un rivestimento mobile per
la protezione di eventuali versamenti dei gas refrigerati.