(all. 4 - art. 1)
                                                           Allegato 4
 INSTALLAZIONE DI APPARECCHIATURE A RISONANZA MAGNETICA DEL GRUPPO B
                         PER USO DIAGNOSTICO
          REQUISITI TECNICI, CRITERI DI IDONEITA' EDILIZIA
                      E CONTROLLI DI SICUREZZA
A) DISPONIBILITA' DELLE ALTRE DOTAZIONI STRUMENTALI DIAGNOSTICHE
   RICHIESTE
L'esperienza clinica acquisita ha messo in evidenza la necessita' che
le apparecchiature RM operino in maniera  articolata  con  gli  altri
mezzi di diagnostica per immagini. Tale integrazione strumentale deve
essere  garantita  nell'ambito della stessa Istituzione presso cui e'
installata l'apparecchiatura a risonanza magnetica.
L'installazione di apparecchiature a  RM  di  gruppo  B  puo'  essere
consentita  solo  presso grandi complessi di ricerca e studio ad alto
livello scientifico (Universita', Policlinici, IRCCS), che posseggano
installata e operante almeno la sottoindicata strumentazione:
-  apparecchiature  di  radiologia   convenzionale   (unita'   minima
costituita  da ortoclinoscopio, dotato di amplificatore di immagine e
di tavolo trocoradiografico dotato di stratigrafo  ed  alimentato  da
generatore  A.T.  almeno  trifasico,  con  trattamento automatico del
materiale sensibile;
- ecotomografia (almeno una unita' "real time" con sonde almeno  fino
a 7 MHz);
- TAC.
In   alternativa  nei  presidi  monospecialistici,  cardiologici  e/o
cardiochirurgici,  l'unita'  TAC  e'  sostituita  da  una  unita'  di
angiocardiografia digitale.
L'Istituzione   richiedente   e'   tenuta  a  presentare  accurata  e
dettagliata  planimetria  concernente   la   sistemazione   di   tali
apparecchiature diagnostiche di supporto.
B) PRESTAZIONI TECNICHE DELL'IMPIANTO
Le   prestazioni   tecniche  dell'impianto  debbono  essere  tali  da
garantire lo svolgimento  dei  programmi  di  ricerca  e  validazione
clinica di cui all'art. 6, terzo comma, del presente Decreto.
C) IDONEITA' EDILIZIA DELLE INSTALLAZIONI FISSE
Per  i  criteri  di  idoneita'  edilizia  si rinvia a quanto indicato
nell'Allegato 1, lettera C.
D) IDONEITA' DI APPRONTAMENTO DELLE INSTALLAZIONI MOBILI
Per  le  apparecchiature  RM  del  Gruppo   B   non   sono   previste
installazioni mobili.
D) CONTROLLI DI SICUREZZA
1. Protezione e sorveglianza delle persone esposte
Il  Presidio  deve  adottare  misure idonee a garantire la tutela dei
pazienti, dei lavoratori e delle altre categorie di  persone  ammesse
alle aree ad accesso controllato.
Il  Presidio  deve  predisporre  un  Regolamento  di sicurezza al cui
rispetto sono tenuti tutti coloro che,  per  vario  motivo,  accedono
alle aree ad accesso controllato.
Il  Regolamento  di  sicurezza  deve  contenere chiara indicazione di
tutti i  casi  di  possibile  controindicazione  all'analisi  RM  e/o
all'esposizione al campo magnetico statico, ai campi elettromagnetici
a   radiofrequenza,  nonche'  ai  rischi  associati  all'uso  e  alla
manipolazione dei liquidi criogenici.
Il  Regolamento di sicurezza dovra' inoltre contenere i protocolli di
sicurezza adottati ai diversi ingressi ai locali ed aree  ad  accesso
controllato.
Il  Regolamento  di  sicurezza deve essere portato a conoscenza delle
diverse  categorie  di  persone  ammesse   alle   aree   ad   accesso
controllato.  Nel  caso  dei  lavoratori  tali  norme  si applicano a
persone che svolgono abitualmente  la  propria  attivita'  lavorativa
entro la zona dichiarata di accesso controllato.
L'ingresso alle zone ad accesso controllato e' riservato al personale
medico  e  non  medico  autorizzato,  pazienti  o  volontari  sani da
sottoporre all'esame RM (per il tempo necessario allo  stesso)  e,  a
seguito  di  autorizzazione  esplicita,  eventuali accompagnatori e/o
visitatori.
L'ingresso  di  persone  nella   sala   del   magnete   deve   essere
regolamentato  e  controllato,  al  fine di a) riservare l'accesso ai
soggetti autorizzati e b) impedire  l'ingresso  di  persone  per  cui
esistano controindicazioni all'esposizione al campo magnetico.
Debbono  inoltre  essere  adottate  norme  atte  a  garantire che non
vengano inavvertitamente introdotti oggetti ferromagnetici mobili  (a
tale scopo si consiglia l'uso di un rivelatore di metalli).
Si  raccomanda  di  segnalare  alla  locale  stazione  dei  VV.FF. la
presenza del campo magnetico nel sito RM e la necessita' di  adottare
particolari   precauzioni  in  merito  all'utilizzo  di  attrezzi  in
materiale ferromagnetico, al  fine  di  concordare  le  modalita'  di
intervento nella sala del magnete, in caso di emergenza.
2. Limiti di esposizione
I   rischi  potenziali  associati  all'installazione  e  utilizzo  di
apparecchiature RM sono classificati in tre categorie: a) effetti  di
campi  magnetici  statici;  b)  effetti associati all'assorbimento di
energia elettromagnetica nel campo delle radiofrequenze;  c)  effetti
di campi magnetici variabili nel tempo.
I  dati  sperimentali  ed  epidemiologici  oggi  disponibili non sono
sufficienti a consentire la definizione di accurate soglie di rischio
associate all'esposizione del paziente (o volontario sano)  ai  campi
statici  ed elettromagnetici impiegati in RM, soprattutto nel caso di
apparecchiature RM del gruppo B. Le istituzioni  autorizzate  all'uso
clinico  sperimentale  di  tali  apparecchiature debbono impegnarsi a
contribuire allo sviluppo delle conoscenze necessarie ad una migliore
definizione dei protocolli di sicurezza in materia.
Nel  primo  triennio  di  applicazione  del  presente   Decreto,   si
osserveranno le soglie di sicurezza di seguito riportate per il campo
statico,   i  campi  elettromagnetici  a  radiofrequenza  e  i  campi
magnetici variabili nel tempo (esclusi i campi a radiofrequenza).
a) L'esposizione ai campi  magnetici  statici  deve  essere  tale  da
evitare  al paziente (o al volontario) qualunque effetto dannoso, con
particolare riguardo al livello  di  vigilanza  mentale,  e  funzioni
cardio-circolatorie.  Si ritiene che la limitazione della densita' di
flusso di campo statico a 2,5 T per la testa e il tronco e a 4 T  per
le estremita' assicuri un adeguato margine di sicurezza. E' possibile
estendere  a  4  T  l'esposizione  della  testa  e del tronco, previa
valutazione  da  parte  del  medico  responsabile  dell'analisi   del
beneficio  derivante  al  paziente  dall'analisi  stessa a fronte dei
possibili rischi.
b)   L'esposizione   dei   pazienti   e  dei  volontari  a  campi  di
radiofrequenza deve essere tale da evitare un innalzamento  di  oltre
0.5  ›C  della  temperatura  corporea  e di oltre 1 grado nei tessuti
esaminati.
A questo proposito e' necessario considerare che:  a)  disomogeneita'
tessutali possono dar luogo a picchi localizzati di potenza assorbita
e  quindi provocare "hot spots"; b) in prossimita' dell'antenna r.f.,
possono   verficarsi   effetti   di   surriscaldamento   locale;   c)
l'esposizione  a  campi  e.m  a  radiofrequenza durante analisi RM e'
prevalentemente confinata alla parte del corpo esaminata.
La limitazione del rateo di  assorbimento  specifico  medio  (SAR)  a
corpo  intero  a 0,4 W/Kg oppure 2 W/Kg per ogni massa di tessuto non
superiore al grammo assicura un adeguato  margine  di  sicurezza.  E'
possibile  tuttavia estendere la soglia di SAR medio a corpo intero a
1 W/Kg, in condizioni ambientali adeguate (umidita'  relativa  minore
di  circa  50%,  temperatura  ambiente  minore di circa 22›C), previa
valutazione  da  parte  del  medico  responsabile  dell'analisi   con
apparecchiatura  RM del gruppo B, del beneficio derivante al paziente
dall'analisi stessa a fronte dei possibili rischi.
Nella valutazione dei rischi associati con le  dette  estensioni  dei
limiti  di esposizione al campo magnetico e ai campi elettromagnetici
a radiofrequenza, e' necessario tener presente che  pazienti  affetti
da  alcune  patologie  o sotto terapia, oppure anziani o bambini sono
piu'  suscettibili  di  individui   normali   ai   possibili   rischi
dell'esposizione.  Si  raccomanda pertanto che in tutti i casi in cui
il medico decide di estendere le condizioni  di  esposizione  secondo
quanto  sopra  riportato,  vengono  effettuati sul paziente i normali
controlli dei principali parametri fisiologici,  quali  la  pressione
sanguigna, il battito cardiaco, etc.
c)   Campi   magnetici   variabili   nel   tempo   (esclusi  campi  a
radiofrequenza):
Per periodi di variazione di densita' di flusso magnetico  a  10  ms,
l'esposizione  sara' limitata a valori medi (radice quadratica media)
di variazioni temporali del campo inferiori a 20 T/s. Per periodi  di
variazioni   inferiore  a  10  ms  si  raccomanda  di  rispettare  la
condizione (dB/dt)2 * t (minore) di 4, in cui (dB/dt)  e'  il  valore
medio   (radice  quadratica  media)  della  variazione  temporale  di
densita' di flusso magnetico in qualunque parte del corpo T/s e t  e'
la  durata della variazione del campo magnetico in secondi. Per campi
magnetici variabili secondo  legge  sinusoidale  o  per  altri  campi
periodici  variabili con continuita', la durata della variazione puo'
essere espressa dal periodo dell'onda, diviso per due.
3. Controindicazioni all'esposizione al campo magnetico
L'accesso al sito RM deve essere rigorosamente  precluso  a  soggetti
portatori   di   pace-maker;   altre   protesi   dotate  di  circuiti
elettronici; preparati metallici intracranici (o comunque posizionati
in prossimita' di strutture anatomiche  vitali);  clips  vascolari  o
schegge in ferromagnetico.
Controlli   accuratamente   programmati  debbono  essere  predisposti
all'unico ingresso al sito RM, allo scopo  di  impedire  l'accesso  a
persone  per  cui  esistano controindicazioni all'esposizione a campi
magnetici. I controlli saranno eseguiti da personale specificatamente
addestrato.
I  pazienti  e  gli eventuali volontari sani da sottoporre ad analisi
RM, o gli eventuali acccompagnatori e  visitatori  verrano  informati
delle  norme  interne  di  sicurezza e dei possibili rischi derivanti
dalla presenza in campo magnetico.
4. Misure di sicurezza per i pazienti
Le richieste di esami  dovranno  essere  vagliate  personalmente  dal
medico  responsabile  o,  in  sua  assenza,  da  medico  dallo stesso
delegato.
Questi, in base alla propria  esperienza  clinica,  alla  valutazione
delle  condizioni del paziente ed alla effettiva utilita' dell'esame,
decidera' sull'opportunita' di accoglimento della richiesta  e  sulle
modalita' di esecuzione dell'esame stesso.
I  pazienti  potranno  essere sottoposti all'analisi RM soltanto dopo
adeguata informazione sul tipo  di  esame,  sugli  ipotetici  rischi,
nonche' sui possibili effetti di claustrofobia durante l'analisi.
Il consenso deve essere libero e informato.
Nel  caso  di  paziente  in  eta'  minore,  e' necessario il consenso
scritto di un genitore o eventuale tutore dello stesso.
L'Istituzione conservera'  la  documentazione  relativa  a  tutte  le
analisi effettuate sui pazienti.
Debbono essere escluse da analisi RM persone portatrici di pace-maker
cardiaco;  altre  protesi  dotate  di circuiti elettronici; preparati
metallici intracranici  o  comunque  posizionati  in  prossimita'  di
strutture  anatomiche  vitali; clips vascolari o schegge in materiale
ferromagnetico.
Debbono inoltre essere preventivamente considerate ed accertate tutte
le possibili controindicazioni in relazione alla presenza di  protesi
e/o  impianti metallici fissi o mobili, protesi interne metalliche, e
non metalliche, protesi del cristallino, etc.
A tale scopo si ricorda che la presenza di protesi metalliche  (fisse
o   mobili)   puo'   comportare   controindicazione   anche  assoluta
all'esecuzione dell'esame, in relazione all'interazione della protesi
con il campo magnetico statico e/o  e.m.  a  radiofrequenza,  nonche'
agli  effetti  che  la  protesi  stessa  puo'  avere  sulla  qualita'
dell'immagine.
Anche la presenza di taluni dispositivi intrauterini o altre  protesi
interne,   anche   se  in  materiale  diamagnetico,  puo'  comportare
controindicazione all'esecuzione di alcuni esami RM.
L'anemia falciforme puo' costituire controindicazione  all'esecuzione
dell'analisi,  a  causa  del  rischio di formazione di trombi ematici
durante l'esposizione al campo magnetico.
Come misura precauzionale, le pazienti in gravidanza saranno  escluse
da analisi RM a campi superiori a 2 tesla.
Spetta  al  medico  responsabile  dell'analisi  predisporre  tutte le
misure atte ad individuare preventivamente e ad escludere  dall'esame
RM qualsiasi caso di controindicazione all'esame stesso.
A  tale  scopo saranno anche predisposti opportuni questionari che il
medico utilizzera' per interrogare il paziente e controfirmera' prima
dell'analisi RM.
Il medico responsabile dell'analisi accertera' la  regolarita'  delle
risposte,  ed  escludera' la presenza di ogni possibile condizione di
controindicazione  all'esame,  mediante  gli   accertamenti   clinici
necessari (anamnestici, radiologici o altri).
Il  Presidio  conservera'  i  questionari  compilati  per  i pazienti
ammessi all'analisi.
Si  riporta,  a  titolo  esemplificativo,  uno  schema  di  possibile
questionario (Allegato 1, Appendice 1)
Tutte  le  analisi dovranno essere effettuate alla presenza di almeno
un medico esperto nelle metodologie di diagnostica mediante RM.
Il  Presidio  dovra'  predisporre  nel  sito  RM  le  apparecchiature
necessarie  al  primo intervento medico sul paziente, che si rendesse
necessario anche per cause non strettamente correlate all'analisi RM.
4. Misure per la sicurezza dei volontari sani
I volontari sani potranno essere sottoposti ad  analisi  RM  soltanto
previo  consenso  libero  e informato e dopo accurato accertamento da
parte  del  Medico  responsabile  dell'assenza  di  controindicazioni
all'esame stesso.
Per i volontari sani debbono applicarsi le stesse misure di sicurezza
adottate per i pazienti.
L'Istituzione  dovra'  conservare  la  documentazione  relativa  alle
analisi effettuate sui volontari sani.
5.  Misure  per  la  sicurezza  di  visitatori  e   degli   eventuali
accompagnatori
Visitatori  e  accompagnatori potranno accedere alla zona controllata
soltanto se espressamente autorizzati  e  accompagnati  da  personale
addetto all'impianto.
Non  potranno essere ammessi alla zona controllata soggetti portatori
di  pace-maker,  altre  protesi  dotate  di   circuiti   elettronici,
preparati  metallici  intracranici (o comunque situati in prossimita'
di  strutture  anatomiche  vitali),  clips  vascolari  o  schegge  in
materiale  ferromagnetico;  donne  in  stato  di gravidanza; soggetti
affetti da anemia falciforme.
Il medico o persona da lui delegata dovranno comunque assicurarsi che
non  esistano  controindicazioni  all'ingresso   del   visitatore   o
accompagnatore nella sala del magnete.
I  visitatori e gli accompagnatori, dovranno essere edotti sui rischi
derivanti dall'interazione di campi  magnetici  con  protesi,  clips,
schegge  e  altro materiale ferromagnetico eventualmente presente nel
corpo.
I visitatori e accompagnatori, prima di aver accesso  alla  sala  del
magnete, dovranno depositare oggetti metallici o magnetici.
6. Misure per la sicurezza dei lavoratori
6. Misure per la sicurezza dei lavoratori
Per quanto concerne l'esposizione a campi magnetici statici, il tempo
di  permanenza  e'  funzione della intensita' del campo e della parte
esposta.
Per quanto riguarda il corpo e gli arti, si riportano - nello  schema
che segue - i limiti di esposizione accettabili:
---------------------------------------------------------------------
Parte esposta          Intensita' di campo       Durata massima
                                                 dell'esposizione
- corpo                       200 mT                 1 ora/giorno
- corpo                         2 T                 15 min/giorno
- arti                          2 T                  1 ora/giorno
- arti                          4 T                 15 min/giorno
---------------------------------------------------------------------
E'  buona  norma che l'esposizione massima giornaliera dei lavoratori
non sia continua ma intervallata.
Per i casi eccezionali tali valori possono  essere  superati,  previo
consenso di almeno uno degli Esperti responsabili.
E'  compito  dell'Esperto  responsabile  per gli aspetti fisici e del
Medico  responsabile  per   gli   aspetti   medici   di   controllare
rispettivamente:
- il permanere delle condizioni di rischio;
-   la  permanenza  dell'idoneita'  allo  svolgimento  dell'attivita'
lavorativa, mediante controlli medici almeno annuali.
I  lavoratori  esposti  a  campi  magnetici  e   a   campi   e.m.   a
radiofrequenza debbono ricevere un'adeguata informazione sulle misure
tecniche   di  prevenzione  da  rispettare  e  sulle  precauzioni  da
prendere.
Non possono essere  adibite  ad  operazioni  nelle  zone  ad  accesso
controllato   ne'   al  rabbocco  dei  liquidi  criogenici  donne  in
gravidanza, ne' soggetti portatori  di  pace-maker  o  altre  protesi
dotate di circuiti elettronici, clips vascolari o preparati metallici
intracranici   (o   comunque  situati  in  prossimita'  di  strutture
anatomiche vitali) o schegge in materiale ferromagnetico.
Al  personale  addetto  alle  pulizie  o  al  rabbocco  dei   liquidi
criogenici,  dovra'  essere  vietato  di  introdurre  nella  sala del
magnete oggetti o attrezzi di lavoro in materiale ferromagnetico.
7. Esperti e Responsabili della sicurezza
I Responsabili della sicurezza debbono prestare la loro opera  presso
il  Centro  RM  in  forma  assidua  e  comunque tale da assicurare la
propria reperibilita' ed il tempestivo intervento in tutti i casi  in
cui  le  esigenze  di sicurezza dei pazienti, lavoratori, volontari e
visitatori lo richiedano.
Si  raccomanda  che  per  quanto  possibile  il  Responsabile   della
sicurezza fisica risieda nell'ambito regionale.
Ai  fini  della  sicurezza  dell'impianto  RM  e del suo utilizzo, si
ricorda   infine   la   necessita'   che   la   gestione    operativa
dell'apparecchiatura  sia  svolta con il continuativo controllo di un
medico dipendente dalla Istituzione.