Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Campochiaro (Campobasso), eletto nelle consultazioni amministrative del 29 maggio 1988, non ha provveduto a deliberare, ai sensi dell'art. 59 della legge 8 giugno 1990, n. 142, il proprio statuto entro il termine di un anno dalla data di entrata in vigore della legge stessa. Il prefetto di Campobasso, con proprio decreto n. 1363/8-2 del 14 giugno 1991, ha diffidato il predetto consesso a provvedere al citato adempimento entro il termine del 17 ottobre 1991, decorso infruttuosamente il quale si sarebbe dato avvio alla procedura di scioglimento del consiglio comunale. Essendo scaduto il termine del 17 ottobre 1991, senza che la suddetta rappresentanza abbia deliberato il proprio statuto, ovvero abbia predisposto il relativo schema, constatata la persistente incapacita' a provvedere in ordine ad un tassativo adempimento, di carattere essenziale ai fini del funzionamento della civica amministrazione, il prefetto di Campobasso con rapporto n. 2248/13-3/7/Gab. del 22 ottobre 1991 ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale di Campochiaro. Avendo l'organo consiliare reiteratamente violato la legge con comportamenti omissivi, trascurando di predisporre un atto fondamentale per il funzionamento dell'amministrazione, la cui adozione e' obbligatoriamente affidata allo stesso, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento ai sensi dell'art. 39, comma 1, lettera a), della legge 8 giugno 1990, n. 142. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Campochiaro (Campobasso) ed alla nomina di un commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona della dott.ssa Maria Tirone. Roma, 4 novembre 1991 Il Ministro dell'interno: SCOTTI