Art. 3.
  La zona di produzione delle uve dei vini "Val d'Arbia" comprende in
provincia  di  Siena l'intero territorio amministrativo del comune di
Siena ed in parte quello dei comuni di Castellina in  Chianti,  Radda
in Chianti, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Castelnuovo Berardenga,
Sovicille, Asciano, Monteroni d'Arbia, Murlo, Buonconvento. Tale zona
e' delimitata come appresso indicato:
   partendo   dal  punto  di  incontro  fra  i  confini  comunali  di
Montalcino Murlo e Buonconvento, individuabile nel punto di  incontro
fra  il  torrente  Crevolese  e il fiume Ombrone, il limite segue, in
direzione nord-est, il torrente Rigagliano  -  che  costituiscono  il
confine  comunale fra Buonconvento e Murlo - fino all'incontro con la
strada per Murlo a quota 209; segue poi tale strada fino al punto  di
incontro con la strada per Grotti Alto; indi la strada Grotti-Bagnaia
fino  al  bivio  di Mugnano, da dove segue quest'ultima strada fino a
quota 263.
  Da questa quota il limite segue la strada  poderale  che  porta  al
podere  il  Moro,  a quota 235, fino all'incontro con la comunale per
Brucciano e proseguendo fino al punto in cui questa si immette  sulla
strada  statale  n.  223  di Paganico a quota 237. Da questo punto il
limite prosegue lungo la strada statale  n.  223  a  Costalpino,  ove
incontra  la  strada  statale  n.  73  Senese Aretina, lungo la quale
continua fino a Villa Agazzara, presso la quota 271.
  Ripiega poi a nord lungo  il  fosso  Alfino  per  seguirlo  fino  a
raggiungere   la  strada  che  congiunge  Belcaro  con  Montalbuccio;
prosegue su  questa  strada  fino  al  bivio  a  quota  351,  imbocca
successivamente la strada comunale che passando per Piazza e la Villa
Belriguardo  si  incontra  con  la  via  Cassia (strada statale n. 2)
presso il km 233. Da questo punto, ripiegando verso  est,  il  limite
prosegue  lungo la via Cassia ed in localita' Fontebecci volge a nord
lungo la Chiantigiana (strada  statale  n.  222)  per  raggiungere  a
Castellina in Chianti la strada statale n. 429.
  Il  limite  continua  poi dirigendosi verso nord-est, con la strada
statale n. 429 fino al suo incontro con  il  confine  del  comune  di
Radda in Chianti al km 24.
  Da questo punto segue il limite del comune suddetto verso nord fino
ad incontrare la localita' "Lucarelli" e quindi verso est lungo tutto
il  confine della provincia di Firenze sfiorando le localita' Casa al
Sodo a quota 662, localita' Querce alla Fanciulla e ancora verso nord
e nord-est toccando la frazione Badiaccia fino ad incontrare il  con-
fine  della  provincia  di Arezzo il quale si identifica in direzione
sud-est fino a quota 752.
  Si identifica poi con la strada carreggiabile che sfiora  le  quote
772,  754  e  778,  da  dove  prosegue lungo la strada che porta a S.
Gusme',  fino  a  raggiungere  la  strada  statale  per  Castelnuovo,
seguendola fino al paese stesso.
  Da  qui  il limite prosegue lungo la strada che da Castelnuovo con-
duce alla strada statale n. 73 Senese Aretina, fino all'incontro  con
questa  ultima;  indi  segue  per breve tratto la Senese Aretina fino
alla Croce di Carnesecca; e successivamente  corre  lungo  la  strada
carreggiabile  che,  passando  per  Mucigliani,  Vescona, Fontanelle,
raggiunge la Pievina, ove si  innesta  sulla  strada  per  Abbadia  a
Rofena  e podere cerreto. Da qui prosegue con la strada interpoderale
o  vicinale  che  sfiora  i  poderi  S.  Filippo,  Ucinilla, Nebbina,
Montefermi,  Poggiarello,  San  Giorgio,  Sole,  Casanova,  Pieve   a
Sprenna,  La  Villa  per  raggiungere Serravalle sulla strada statale
Cassia. Indi segue la Cassia fino a Buonconvento.
  Prosegue ad est con la strada che porta al ponte Bagnocavallo, gira
a sud seguendo il fosso di Gobbena,  ad  est  seguendo  il  fosso  di
Tavoleto  fino a quota 149; sfiora il podere Fornace e la fattoria di
resta, e girando a sud il limite passa lungo una linea ideale  per  i
poderi  Palazzone e Fornace fino all'incontro con il torrente Serlate
presso il ponte Alto sulla Cassia. Da qui, girando  verso  ovest,  il
limite  prosegue  con  il  torrente  Serlate,  prima,  e con il fiume
Ombrone, poi, fino alla confluenza con il torrente Rigagliano,  punto
di partenza della descrizione.