l'acquisizione della lingua a livello non consapevole strutturando situazioni motivanti e, in seguito, puo' guidare lo studente nel processo di formalizzazione in modo da farlo giungere a gestire sempre piu' autonomamente il proprio apprendimento. Nelle attivita' di ascolto e' importante accertare se e in quale misura il testo viene compreso. Da qui discende la necessita' di un'attenta selezione del materiale da proporre. Le difficolta' di comprensione, infatti, non si limitano ad aspetti di ordine lessicale e sintattico, ma includono la distanza del testo dalla realta' (sia linguistica che culturale) dello studente e la sua incapacita' a mettere in atto strategie appropriate. E' pertanto utile abituarlo a identificare il contesto sulla base di elementi extralinguistici e ad attivare strategie di ascolto differenziate. Infatti lo studente, a seconda del tipo di testo e dello scopo per cui lo ascolta, puo' focalizzare l'attenzione su elementi diversi, quali la situazione, l'argomento, l'atteggiamento dei parlanti, le informazioni principali e quelle specifiche. La produzione orale si favorisce dando allo studente la piu' ampia opportunita' di usare la lingua straniera in attivita' comunicative in coppia o in gruppo: giochi linguistici, drammatizzazione, simulazione, role-play ecc. Le attivita' comunicative richiedono che si privilegi l'efficacia della comunicazione e che si tollerino errori di carattere formale. Sarebbe infatti controproducente interrompere l'esposizione dello studente per correggere errori di questo tipo. Si puo' intervenire in un secondo tempo, coinvolgendo nella correzione lo studente con il suo sottogruppo o l'intero gruppo classe. Se e' stata fatta una registrazione si puo' utilizzare il riascolto. Nel contesto comunicativo assume particolare rilevanza il consolidamento di un sistema fonologico corretto e funzionale. E' importante che lo studente si renda conto che una pronuncia scorretta del fonema puo' interferire nel processo di comunicazione, che un'intonazione non appropriata puo' stravolgere il significato di un enunciato e che il contorno intonativo, diverso da lingua a lingua, trasmette anche le dimensioni affettive del discorso. Nelle attivita' di lettura, analogamente a quanto si e' detto per le attivita' di ascolto, le conoscenze extralinguistiche influenzano notevolmente la comprensione del testo. Tuttavia il testo scritto ha caratteristiche di permanenza che consentono l'attivazione di particolari strategie per favorire la comprensione, basate sulla verifica delle ipotesi formulate prima della lettura e durante la stessa. E' pertanto utile sollecitare aspettative e ipotesi sul testo ed utilizzare varie tecniche di lettura a seconda dei diversi scopi ai quali e' finalizzata e che possono essere: - la lettura globale, per la comprensione dell'argomento generale del testo; - la lettura esplorativa, per la ricerca di informazioni specifiche; - la lettura analitica, per la comprensione piu' dettagliata del testo. Per far cogliere il signficato del testo puo' essere utile ricorrere ad una lettura silenziosa, accompagnata da attivita' individuali o di gruppo. Nella produzione scritta il legame tra abilita' ricettive e produttive e' molto stretto; partendo dalla lettura e riflettendo sulle caratteristiche del testo, lo studente ha la possibilita' di individuare la specificita' del codice scritto, di analizzare le peculiarita' delle diverse tipologie testuali e di identificare le regolarita' nella loro organizzazione. Un approccio efficace allo scritto puo' essere garantito da questo lavoro propedeutico. Esistono varie attivita' che aiutano a siluppare l'abilita' della scrittura: quelle di carattere manipolativo permettono l'acquisizione di automatismi linguistici e sono propedeutiche ad attivita' di carattere funzionale che abituano lo studente a tenere conto delle caratteristiche dei vari tipi di testo e che richiedono maggiore autonomia. Possono servire allo scopo la scrittura di paragrafi su modelli dati, le composizioni guidate, le riformulazioni di testi con modifica di alcune variabili della situazione, il completamento di racconti, le composizioni libere ecc. Le attivita' che consentono l'integrazione di piu' abilita' avvicinano ulteriormente lo studente ad un uso reale della lingua. Sono utili per questo scopo esercizi di tipo cloze, dettati e completamento di minisituazioni. Ma vi sono anche altre attivita' che posseggono un carattere piu' comunicativo. Per esempio: - prendere appunti da un testo orale; - prendere appunti da un testo scritto; - ricostruire un testo da appunti presi; - riferire oralmente o per iscritto il contenuto di un dialogo; - riassumere testi orali e scritti; - effettuare interviste sulla base di questionari predisposti. Il riassunto ha particolare rilevanza formativa perche' mette in gioco diverse competenze, tra le quali l'individuazione degli elementi essenziali del testo e l'uso di strutture sintattiche complesse per la produzione di un testo di arrivo sintetico e coerente. Quanto al dettato, che coinvolge le abilita' di comprensione e di produzione, e' importante che si basi su lessico noto, sia letto a velocita' normale e sia scandito per segmenti significativi. Il consolidamento della competenza comunicativa richiede, nel biennio, una maggior consapevolezza delle regole del sistema rispetto a quanto appreso alla scuola media e implica un'analisi piu' articolata delle componenti la comunicazione, dei meccanismi di coesione testuale, delle differenze tra codice scritto e codice orale, delle funzioni della lingua e della sua variabilita'. La riflessione sulla lingua - realizzata di norma su base comparativa con l'italiano e con eventuali altre lingue ed effettuata sulla base dei testi - non costituisce un processo isolato rispetto alle attivita' che promuovono lo sviluppo delle abilita' linguistiche ne' si limita solo alla presentazione di meccanismi formali, ma e' volta a far scoprire l'organizzazione dei concetti che sottendono i meccanismi stessi. La consapevolezza della specificita' della cultura straniera, in un confronto sistematico con quella italiana, puo' essere raggiunta tramite la riflessione linguistica e tramite l'analisi dei testi. Nel primo caso si opera a livello morfosintattico (es.: sistema dei pronomi personali, modalita' del verbo ecc.) e lessico-semantico (es. diversi modi di classificare e definire fenomeni reali e regole sociali). Nel secondo caso l'analisi dei testi concerne le informazioni implicite ed esplicite relative a vari aspetti e problemi della realta' straniera. Integrando ove possibile la grammatica formale con la grammatica nozionale, centrata sul significato, si riesce a spiegare tutta una serie di fenomeni linguistici che difficilmente potrebbero essere chiariti in altro modo. Allo scopo di evitare disorientamento nello studente e' auspicabile una stretta collaborazione, soprattutto a livello metodologico e terminologico, fra docenti di lingua straniera e docenti di italiano. Il dizionario, soprattuto monolingue, e' un utile strumento di lavoro per l'arricchimento lessicale e per il controllo della correttezza ortografica, morfologica e della pronuncia, purche' lo studente abbia acquisito le tecniche indispensabili per una efficace consultazione. La tecnologia mette a disposizione validi strumenti per l'apprendimento delle lingue straniere: audioregistratore, videoregistratore, laboratorio linguistico, elaboratore, TV ecc.. Il laboratorio linguistico e' utile per lo sviluppo delle abilita' di comprensione nonche' per un corretto apprendimento della struttura fonologica della lingua e per la acquisizione di automatismi. L'elaboratore e' un validissimo supporto per l'apprendimento della correttezza ortografica, per lo sviluppo delle abilita' di lettura e di scrittura, per il consolidamento della competenza linguistica, per gli interventi di recupero e per la verifica. Software flessibile, software didattico valido e sistemi autore offrono possibilita' di- verse d'intervento. La verifica puo' avvalersi sia di procedure sistematiche e continue (griglie di osservazione ecc.) sia di momenti piu' formalizzati con prove di tipo oggettivo e soggettivo. Le prove oggettive, utili per la verifica delle abilita' ricettive, non sono invece funzionali alla verifica degli aspetti produttivi della competenza comunicativa, per la quale e' consigliabile avvalersi di prove soggettive. Le variabili da controllare in queste prove sono numerose ed e' pertanto opportuno partire da una griglia contenente una serie di parametri che riducano l'inevitabile soggettivita' della loro lettura. Prove di tipo discreto o fattoriale - necessarie soprattutto nei primi tempi per la verifica dei singoli elementi della competenza linguistica - sono utili solo se vengono integrate da altre di carattere globale, volte a verificare la competenza comunicativa dello studente in riferimento sia ad abilita' isolate (comprensione dell'orale o dello scritto, produzione orale o scritta) sia ad abilita' integrate (conversazione, risposta a lettere, appunti ecc.). L'analisi dell'errore e' parte essenziale della verifica e rappresenta uno strumento diagnostico fondamentale per impostare le attivita' di recupero: a questo proposito e' importante distinguere tra semplice sbaglio (deviazione non sistematica dalla norma ai vari livelli sul piano dell'esecuzione) ed errore (vera e propria lacuna nella competenza linguistica o comunicativa). DIRITTO ED ECONOMIA FINALITA' SPECIFICHE Il corso di Diritto e di Economia promuove e sviluppa: 1. la comprensione della realta' sociale attraverso la conoscenza dei principali aspetti giuridici ed economici dei rapporti sociali e delle regole che li organizzano; 2. l'acquisizione di competenze nell'uso del linguaggio giuridico e di quello economico, anche come parte della competenza linguistica complessiva; 3. la consapevolezza della dimensione storica della norma giuridica e delle teorie economiche per capire le costanti e gli elementi di relativita' e di dipendenza rispetto al contesto socio-culturale in cui si e' inseriti; 4. l'educazione civile, civica e socio-politica attraverso l'esperienza, fatta anche nella scuola, di vivere in relazione con gli altri in una prospettiva di rispetto, di tolleranza, di responsabilita' e di solidarieta'. Riferimenti generali L'introduzione dell'insegnamento di Diritto ed Economia nei primi due anni della secondaria superiore risponde ad una esigenza di formazione del cittadino in quanto tale e non ha funzione strettamente propedeutica a successivi studi triennali di indirizzo, anche di quelli orientati in senso professionalizzante. L'insieme delle finalita' elencate caratterizza il corso non come giustapposizione di due discipline, ma come integrazione di esse in una serie di tematiche che partono da realta' vicine agli studenti e si sviluppano - senza contraddire la logica intrinseca di ciascuna disciplina - fino ad arrivare a problematiche istituzionali. DIRITTO ED ECONOMIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Alla fine del corso lo studente deve dimostrare di essere in grado di: 1. riconoscere, spiegare e utilizzare il linguaggio economico e il linguaggio giuridico necessari ad ogni cittadino; 2. individuare le essenziali categorie concettuali del diritto e dell'economia; 3. interpretare il testo costituzionale identificando: 3.1. le radici storiche, le matrici culturali ed i valori ad esse sottesi, la strutturazione formale ed il funzionamento reale della Costituzione: 3.2. le istituzioni in cui si articola l'ordinamento giuridico dello Stato; 4. conoscere i settori di attivita' prevalenti sul territorio e i fondamentali operatori del sistema economico; 5. descrivere il ruolo dello Stato nell'economia; 6. consultare in modo autonomo i testi e le fonti giuridiche ed economiche; 7. confrontare soluzioni giuridiche e modelli economici con situazioni reali; 8. distinguere tra il valore cogente della norma positiva e la storicita' delle soluzioni giuridiche, nonche' tra le potenzialita' e i limiti degli schemi interpretativi dei sistemi economici. CONTENUTI DIRITTO 1. Origine e funzioni del diritto: istituzioni e norma nell'evoluzione storica della societa'. 2. Giustizia e diritto. 3. Soggetti, oggetti e relazioni nell'esperienza giuridica. 4. L'affermarsi dei diritti umani. Uguaglianza formale, partecipazione e uguaglianza sostanziale. Qualita' della vita e diritto all'ambiente. 5. Dallo Stato di diritto allo Stato sociale. Problemi e prospettive. 6. Caratteri e principi fondamentali della Costituzione italiana. 7. La Costituzione della Repubblica: sviluppo della persona tra liberta' e solidarieta'; diritti e doveri del cittadino nei rapporti civili, etico-sociali, economici e politici. Approfondimento dei seguenti temi: famiglia, scuola, lavoro, ambiente. 8. L'ordinamento dello Stato italiano: organi costituzionali e loro principali funzioni. Le autonomie locali con riferimento allo Statuto della Regione di appartenenza. 9. Stato italiano e Organizzazioni internazionali. ECONOMIA 1. Il problema economico. Rapporto tra societa' umana, ambiente e risorse. Origine ed evoluzione dei sistemi economici moderni. 2. Descrizione del sistema economico. 2.1. Famiglie: reddito, consumo, risparmio. Imprese: produzione, scambio, investimenti. Stato: servizi pubblici e tributi. Resto del Mondo: importazioni ed esportazioni. 2.2. Flussi reali e flussi monetari. 3. Produzione e mercati. Strutture, processi produttivi, tecnologie. Il ruolo dell'innovazione. I prezzi, coordinamento dello scambio e ripartizione del reddito. 4. Il reddito nazionale: nozione e componenti; indici quantitativi e qualita' della vita. 5. Processi di crescita e squilibri dello sviluppo. Occupazione e disoccupazione. Evoluzione storica dell'intervento dello Stato nell'economia. 6. Integrazione economica europea. 7. Sviluppo e sottosviluppo. Interdipendenze internazionali. Ambiente e sviluppo sostenibile. 8. Economia e giustizia. L'indirizzo costituzionale. DIRITTO ED ECONOMIA INDICAZIONI SPECIFICHE Una corretta impostazione didattica di questo insegnamento si configura come un percorso che: - motiva allo studio delle due discipline partendo dall'interesse dell'adolescente per i problemi del contemporaneo e della vita associata; - prende lo spunto da situazioni che rientrano nell'esperienza individuale, familiare e sociale dello studente; - passa, attraverso approssimazioni successive, da una fase descrittiva del fenomeno a progressive concettualizzazioni e generalizzazioni; - risale in seguito a sistemazioni, individuazioni di categorie generali, formulazioni di principi, enunciazioni di tendenze, inquadramenti storici complessivi; - applica i principi ricavati a situazioni nuove rispetto a quelle di partenza; - utilizza al massimo documenti e testi originali, da affiancare ai manuali (Costituzione, I conti degli Italiani); - valorizza l'aspetto problematico ed il dibattito socio-culturale e politico sempre in atto rispetto alle discipline trattate. Per la verifica degli apprendimenti e' opportuno servirsi, oltre che di forme orali, anche di esercitazioni scritte opportunamente strutturate (test, questionari, prove oggettive) o libere (saggi, relazioni, riassunti, schemi). SCIENZE DELLA TERRA FINALITA' SPECIFICHE L'insegnamento di Scienze della Terra si propone di far acquisire: 1. la consapevolezza dell'importanza che le conoscenze di base delle scienze della Terra rivestono per la comprensione della realta' che ci circonda, con particolare riguardo al rapporto tra salvaguardia degli equilibri naturali e qualita' della vita; 2. la comprensione degli ambiti di competenza e dei processi di costruzione delle conoscenze specifici delle scienze della Terra, anche nel contesto di problematiche pluridisciplinari; 3. la comprensione delle relazioni che intercorrono tra le scienze della Terra e le altre discipline scientifiche, anche in riferimento alle attivita' umane; 4. la consapevolezza del carattere sistemico della realta' geologica ai diversi livelli di scala; 5. il consolidamento e lo sviluppo della capacita' di lettura del territorio nei suoi aspetti naturali ed antropici, attraverso l'applicazione consapevole dei processi di indagine caratteristici delle scienze della Terra; 6. la comprensione dell'importanza delle risorse che l'uomo trae dalla Terra, anche in rapporto ai problemi conseguenti all'utilizzazione di quelle esauribili e di quelle rinnovabili; 7. la consapevolezza della necessita' di assumere atteggiamenti razionali e lungimiranti per interventi di previsione, prevenzione e difesa dai rischi geologici, nell'ambito della programmazione e pianificazione del territorio; 8. un atteggiamento di riflessione critica sull'attendibilita' dell'informazione diffusa dai mezzi di comunicazione di massa nell'ambito delle scienze della Terra, con particolare discriminazione tra fatti, ipotesi e teorie scientifiche consolidate. SCIENZE DELLA TERRA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO* Al termine del corso lo studente deve dimostrare di essere in grado di: 1. utilizzare in modo appropriato e significativo un lessico geologico fondamentale, commisurato al livello di una divulgazione scientifica generica; 2. utilizzare le conoscenze acquisite su litosfera, atmosfera e idrosfera per impostare su basi razionali i termini dei problemi ambientali; 3. raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette, sia mediante consultazioni di manuali e di testi) e porli in un contesto coerente di conoscenze e in un quadro plausibile di interpretazione; 4. individuare in modo corretto, nell'esame di fenomeni geologici complessi, le variabili essenziali, il relativo ruolo e le reciproche relazioni; 5. comprendere sia la funzionalita' esplicativa sia i limiti dei modelli interpretativi di fenomeni geologici complessi; 6. individuare categorie per caratterizzare oggetti geologici (rocce, minerali, fossili, ecc...) sulla base di analogie e differenze; 7. riconoscere nella realta' quanto raffigurato da illustrazioni e carte e viceversa; _____________ * Gli obiettivi da 1 a 8 sono trasversali a tutti i contenuti; gli obiettivi da 9 a 15 sono riferiti a contenuti specifici. _____________ 8. prospettare procedure di indagine per acquisire conoscenze su fenomeni geologici semplici; 9. descrivere i possibili effetti dei fenomeni sismici e vulcanici sul territorio e i comportamenti individuali piu' adeguati per la protezione personale; 10. descrivere i principali problemi inerenti la risorsa acqua e il suo uso su basi razionali; 11. raccogliere ed elaborare dati per caratterizzare le condizioni climatiche della regione di residenza e individuare le relazioni esistenti fra tali condizioni, l'idrografia, le forme del rilievo, lo sviluppo di suoli e le coperture vegetali; 12. descrivere le piu' evidenti caratteristiche geomorfologiche della regione di residenza, riferendole in modo appropriato agli agenti responsabili del modellamento del paesaggio, e individuare le eventuali modificazioni prodotte o indotte dall'intervento umano sull'ambiente; 13. distinguere, nell'ambito di semplici situazioni geologiche che possono assumere carattere di rischio, quali eventi siano prevedibili e quali imprevedibili, quali siano naturali e quali determinati o indotti dalle attivita' umane; 14. inquadrare le attivita' sismiche, vulcaniche e tettoniche in un contesto piu' ampio di dinamica terrestre; 15. distinguere tra risorse esauribili e risorse rinnovabili e descrivere le possibili conseguenze sull'ambiente dello sfruttamento delle risorse materiali ed energetiche. CONTENUTI 1. LE SCIENZE DELLA TERRA a) I rapporti Uomo-Terra. b) Gli ambiti di studio: litosfera, idrosfera, atmosfera. c) Le conoscenze geologiche come supporto ai processi di decisione. d) I modi di produzione della conoscenza delle scienze della Terra. 2. MANIFESTAZIONI DELLA DINAMICA TERRESTRE: VULCANI E TERREMOTI a) Vulcani: distribuzione e tipologia dell'attivita' vulcanica. b) Attivita' vulcanica e uomo: risorse energetiche e rischio vulcanico. c) I prodotti del consolidamento dei fusi: dalle rocce effusive al processo magmatico. d) Attivita' sismica e uomo: rischio sismico. 3. IDROSFERA E ATMOSFERA a) Acque marine e acque continentali: serbatoi e flussi a diversi valori di scala. b) L'acqua come risorsa: distribuzione, accumulo e sfruttamento. c) L'atmosfera come sistema dinamico. d) L'acqua nell'aria. e) Il ciclo dell'acqua. f) Tempo meteorologico e clima. g) Il motore della dinamica atmosferica e del ciclo dell'acqua: posizioni reciproche Terra-Sole e flusso energetico Sole-Terra. 4. IL MODELLAMENTO DELLA SUPERFICIE TERRESTRE a) L'effetto degli agenti atmosferici e dell'acqua superficiale sui materiali rocciosi: degradazione, erosione, trasporto, sedimentazione. b) Dai sedimenti al processo sedimentario. c) I processi morfogenetici e il paesaggio come risultante sistemica. d) Suolo e protezione del suolo. e) L'attivita' antropica come fattore predisponente e determinante di processi superficiali. f) I rischi geomorfologici e idrogeologici. 5. DAI FENOMENI AI MODELLI a) La dinamica globale e la teoria della tettonica a placche. b) Processi tettonici ai diversi livelli di scala. c) La dinamica globale e il problema dell'interno della Terra. d) I dati sismici, gravimetrici e chimici per la costruzione del modello della struttura interna della Terra. 6. IL PASSATO DELLA TERRA a) Dal tempo storico al tempo geologico. b) Principi e criteri per la ricostruzione della storia della Terra. c) L'evoluzione della Terra e l'evoluzione dei viventi. 7. LE RISORSE MINERARIE a) Processi di concentrazione dei materiali utili. b) Problemi legati allo sfruttamento delle risorse non rinnovabili. c) Problemi ambientali legati allo sfruttamento delle risorse minerarie. SCIENZE DELLA TERRA INDICAZIONI SPECIFICHE La scelta degli obiettivi ha privilegiato gli aspetti metodologici e si e' orientata non solo all'acquisizione di conoscenze, ma anche alla riflessione sui modi di conseguirle. Dal punto di vista della strategia, gli obiettivi tendono a suggerire una metodologia di insegnamento motivante e coinvolgente. I contenuti sono presentati secondo una sequenza consigliabile, anche se non vincolante. Nell'affrontare i contenuti si ritiene opportuno, in linea di massima, privilegiare i problemi connessi alla realta' locale o nazionale. Alla scelta e alla strutturazione dei problemi e' essenziale dedicare la massima attenzione, perche' da un lato sia garantita l'adeguatezza sul piano cognitivo e, dall'altro, sia favorito il contributo della spinta proveniente dagli interessi degli studenti, componente essenziale della motivazione all'apprendimento. E' importante che gli itinerari didattici prendano avvio da una situazione problematica creata da: - presentazione di fatti e fenomeni dal vero o tramite sussidi didattici; - curiosita' dello studente; - suggerimenti del docente; - ricerche e documenti relativi al territorio. E' necessario analizzare i problemi in modo critico, distinguendo fra osservazioni, fatti, ipotesi e teorie. Agli studenti bisogna chiarire, per i singoli argomenti, la motivazione della scelta e il livello di scala a cui si colloca il fenomeno trattato. L'articolazione degli argomenti richiede l'inquadramento in un contesto strutturato che faccia emergere i capisaldi concettuali e le metodologie proprie delle scienze della Terra (il carattere sistemico della realta' geologica ai diversi livelli di scala, il tempo geologico, la ciclicita' di molti fenomeni geologici, il fondamento empirico della conoscenza, il principio dell'attualismo). Bisogna inoltre tenere presente di trattare i vari fenomeni geologici in correlazione con i fenomeni biologici, dando il giusto rilievo all'identificazione delle loro reciproche connessioni. In questo quadro va favorito il coinvolgimento diretto degli studenti in attivita' svolte individualmente o a gruppi, comprendenti la raccolta, il piu' possibile autonoma, di informazioni, l'esecuzione di rilevazioni e misure, l'individuazione di criteri di classificazione, l'ordinamento dei dati (tabulazione, costruzione di grafici, semplici elaborazioni statistiche ecc.). Il lavoro di campagna e' un'attivita' di particolare interesse metodologico; evidenzia come il primo grande laboratorio sia il territorio. Per la costruzione delle conoscenze e' fondamentale l'osservazione dei fenomeni. Tuttavia, poiche' la lunghezza dei tempi geologici non consente all'osservazione la possibilita' di percezione delle variazioni verificatesi nel tempo, si rende opportuna l'integrazione con modelli teorici e pratici. Questi ultimi richiedono una struttura logica e concettuale adeguatamente predisposta. Le attivita' pratiche offrono occasione per esercitarsi nell'uso di alcuni procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica e costituiscono un valido mezzo di coinvolgimento degli studenti. Non si puo' ovviamente ignorare l'opportunita' di ricorrere a mezzi audiovisivi per illustrare fenomeni difficilmente accessibili all'osservazione diretta. Per procedere alla verifica degli apprendimenti, oltre alle interazioni verbali (interrogazioni, discussioni), sono indispensabili esercizi scritti di relazione e descrizione sulle attivita' pratiche; sono anche utili forme scritte di analisi e sintesi di brani di libri di testo e di articoli di riviste e giornali. Tutto cio' serve a verificare la capacita' di esporre con linguaggio rigoroso e appropriato gli argomenti studiati. BIOLOGIA FINALITA' SPECIFICHE Finalita' del corso di Biologia sono le seguenti: 1. la comprensione graduale, secondo il punto di vista scientifico, dei problemi di fondo, metodologici e culturali, posti dalle caratteristiche peculiari del fenomeno vita; 2. l'acquisizione di alcune conoscenze essenziali ed aggiornate in vari campi della biologia, che vanno dalla biochimica e dalla genetica alla fisiologia, alla patologia e alla ecologia; 3. l'acquisizione di determinate conoscenze sulla specie umana, in salute e in malattia; 4. la strutturazione, in un quadro di rigorosa scientificita', delle informazioni di tipo biologico possedute dagli studenti; 5. l'introduzione all'uso delle espressioni scientifiche proprie della biologia, chiarendo il significato dei singoli termini e stimolando l'arricchimento linguistico. Riferimenti generali Dato costitutivo della struttura del corso e' che la biologia possiede, su basi metodologiche e storiche, una caratterizzazione scientifica propria e distinta, che deve la sua ragione fondamentale alla peculiarita' del fenomento vita. In molti campi della biologia si e' avuto recentemente un grande sviluppo. Innovazioni biotecnologiche interessano la medicina, l'agricoltura, l'alimentazione e la produzione industriale con effetti di profondo cambiamento sulla vita umana e sull'ambiente. L'acquisizione di conoscenze biologiche aggiornate stimola la partecipazione a tali processi di cambiamento e favorisce la formazione di coscienze vigili ed attente agli equilibri biologici ed ambientali, in vista di un effettivo miglioramento della qualita' della vita. Le conoscenze sulla specie umana favoriscono inoltre il processo di formazione della propria personalita' e di un positivo rapporto con gli altri e con l'ambiente. Non puo' trascurarsi il fatto che molti risultati della ricerca biologica vengono interiorizzati da parte dei giovani, spesso in modo disordinato, attraverso i mezzi di comunicazione di massa e i discorsi quotidiani; grandi sono quindi i rischi di superficialita' e di manipolazioni ascientifiche ed acritiche. La scuola ha il compito di intervenire per assicurare un apprendimento della biologia che acquisisca e mantenga carattere di rigorosa scientificita' anche nell'espressione linguistica. BIOLOGIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Lo studente alla fine del corso deve dimostrare di essere in grado di: 1. rilevare, descrivere, rappresentare, spiegare le caratteristiche fondamentali degli esseri viventi, ai diversi livelli: molecolare, cellulare, organismico, ecosistemico; 2. rilevare le caratteristiche qualitative di strutture biologiche anche attraverso l'uso di semplici dispositivi di osservazione; 3. rilevare ed elaborare le caratteristiche quantitative di strutture e processi biologici attraverso l'uso di semplici strumenti di misurazione e di elaborazione dati; 4. comunicare i risultati riguardanti le caratteristiche studiate attraverso forme di espressione orale, scritta, grafica; 5. spiegare ed usare autonomamente i termini specifici della biologia; 6. descrivere il rapporto tra strutture e funzioni ai diversi livelli di organizzazione; 7. descrivere gli aspetti unitari fondamentali dei processi biologici; 8. individuare le caratteristiche funzionali fondamentali della cellula e riconoscerle negli organismi pluricellulari; 9. indicare per alcune funzioni fondamentali le corrispondenze tra processi ai livelli cellulare ed organismico e processi al livello molecolare; 10. descrivere e spiegare diversi criteri per la classificazione biologica; 11. descrivere la specie come fondamentale categoria tassonomica; 12. ricostruire il percorso filogenetico dei vertebrati fino alla specie umana; 13. descrivere i caratteri distintivi della specie umana; 14. individuare i piu' semplici meccanismi di regolazione omeostatica e riconoscere la differenza fra salute e malattia; 15. descrivere le relazioni tra i cicli biologici ed i grandi cicli della natura; 16. individuare le interazioni tra mondo vivente e non vivente, anche con riferimento all'intervento umano; 17. valutare autonomamente l'impatto delle innovazioni tecnologiche in ambito biologico ed ambientale. CONTENUTI 1. Peculiarita' della vita. Diversita' degli organismi, viventi e loro divenire. Interazioni tra mondo vivente e non vivente. Adattamento. Le comunita' biologiche. 2. Caratteristiche unitarie dei fenomeni biologici. Teoria cellulare. Le cellule: strutture e funzioni. Cellule procariotiche ed eucariotiche. Pluricellularita'. 3. Materiali di costruzione delle cellule. Biomolecole. Metabolismo cellulare. Il flusso dell'energia per la vita. Il progetto biologico e la sua codificazione. 4. Ciclo di divisione cellulare. Riproduzione e differenziamento. Trasmissione dei caratteri ereditari. Cromosomi e geni. Variabilita' del patrimonio ereditario. Distribuzione dei geni nelle popolazioni. 5. Evoluzione biologica. Criteri per la classificazione biologica. La specie e le altre categorie tassonomiche. Filogenesi dei vertebrati. La specie umana. Il ciclo biologico dell'uomo. L'omeostasi, le sue alterazioni ed i concetti di salute e di malattia. 6. L'ambiente come sistema complesso. Ecosistemi strutture e funzioni. Le attivita' umane e l'ambiente. Tutela della vita umana e dell'ambiente. Nota generale I contenuti indicati per il corso sono suddivisi in sei gruppi. In sede di programmazione essi possono essere sviluppati secondo gli itinerari didattici ritenuti piu' opportuni dal docente. Una corretta impostazione metodologica e' richiesta per garantire costantemente la organicita' e la coerenza nella trattazione di tali contenuti, che sono da considerarsi fondamentali. Note specifiche Le osservazioni che seguono riguardano, nell'ordine e separatamente, i sei gruppi di contenuti. 1. La natura vivente viene trattata inizialmente in modo globale, privilegiando il momento osservativo, al fine di far acquisire allo studente un'adeguata immagine della realta' biologica nel suo complesso. E' opportuno chiarire i rapporti di interdipendenza tra gli organismi e i livelli trofici. 2. Prima di trattare delle caratteristiche unitarie della vita, e' opportuno introdurre alcuni principi generali di metodologia scientifica applicata alla biologia, con qualche riferimento alla storia della medesima. 3. Per la comprensione del fenomeni biologici a questo livello si devono fornire opportune informazioni e si deve ricorrere ad appropriati modelli per superare i problemi legati all'eventuale mancanza di adeguate conoscenze chimico-fisiche. Trattando della trasmissione del progetto codificato nella sequenza DNA-RNA-proteine, si puo' eventualmente introdurre il concetto di informazione biologica. 4. A questo livello, la trattazione del differenziamento si limita a rendere evidente, attraverso esempi opportunamente scelti, come le cellule si modifichino in rapporto a funzioni specializzate. E' opportuno limitare la trattazione della distribuzione dei geni nelle popolazioni al contenuto della legge di Hardy-Weinberg e al suo significato in rapporto alle teorie evolutive. 5. Puo' essere interessante trattare, prima di sviluppare i contenuti di questo gruppo, i problemi dell'origine della vita. Presentando la specie umana, e' significativo sottolineare la continuita' filogenetica con gli altri vertebrati e al tempo stesso mettere in evidenza il peculiare adattamento umano e la cultura. Trattando del ciclo biologico della specie umana, si possono dare informazioni sulla sessualita' e sulla procreazione e si possono illustrare le modificazioni dell'organismo alle varie eta'. Con riferimento alla regolazione omeostatica si possono trattare i sistemi di difesa naturale contro le malattie. Si possono infine inserire indicazioni di igiene personale e sociale, con particolare riguardo alle tossicodipendenze. La discussione di problemi ampi e delicati, connessi alla trattazione di alcuni degli argomenti sopra indicati, quali la sessualita' e le tossicodipendenze, dovrebbe comunque rientrare in un progetto educativo globale che preveda il coinvolgimento responsabile dell'intero Consiglio di classe e delle famiglie, nel rispetto del grado di maturazione psico-fisica dei singoli studenti. 6. E' possibile prospettare un quadro sistemico ampio degli organismi viventi nell'ambiente, nel quale si inserisce la specie umana con una peculiarita' dovuta alla sua evoluzione culturale. Va sottolineato il grande potenziale di trasformazione dell'ambiente acquisito dall'uomo attraverso lo sviluppo tecnologico, con cenni alle biotecnologie. Non dovrebbe trascurarsi, a proposito delle innovazioni tecnologiche, un richiamo alle prospettive ed ai problemi, anche etici, posti dal loro sviluppo. BIOLOGIA INDICAZIONI SPECIFICHE L'apprendimento dei principali metodi e dei risultati della ricerca biologica, anche se proporzionato evidentemente all'eta' degli studenti e alle scelte di indirizzo, deve sempre essere condotto su basi rigorosamente scientifiche. In particolare va messo in evidenza il procedimento caratteristico delle scienze sperimentali, che prevede una continua interazione tra elaborazione teorica e verifica empirica. Anche l'apprendimento va raggiunto sia attraverso la trattazione teorica sia attraverso semplici sperimentazioni. Un'attenzione alla visione storica dello sviluppo della biologia puo' offrire l'opportunita' di metterne meglio in evidenza i problemi di fondo, metodologici e culturali. La complessita' dei fenomeni biologici richiede adatte procedure di osservazione, di misurazione, di impianto delle sperimentazioni e di analisi dei risultati, differenziate per i diversi livelli di organizzazione degli esseri viventi. Da cio' deriva l'importanza di una impostazione anche sperimentale dell'insegnamento, mediante l'uso diretto e programmato del laboratorio da parte degli studenti. Alcuni semplici strumenti, tra cui un microscopio e un elaboratore di dati, sono gia' sufficienti a consentire l'esecuzione di esperienze su contenuti fondamentali del programma. E' molto importante guidare gli studenti a osservare fenomeni biologici direttamente sul territorio, evidenziando la interdipendenza tra i fenomeni osservati e le componenti abiotiche del territorio stesso. A tale scopo sono utili le visite guidate in parchi naturali e in aree protette. Gli studenti vanno sollecitati a intraprendere attivita' di indagine e guidati nelle operazioni di raccolta, ordinamento, rappresentazione, elaborazione e sistemazione dei dati di cui vengono in possesso e nella interpretazione di essi in base a semplici modelli esplicativi. La comunicazione dei risultati raggiunti puo' essere fatta attraverso grafici, disegni e modelli materiali. Il corso e' suddiviso in sei gruppi di contenuti, che possono essere percorsi con flessibilita', sempre perseguendo la organicita' e la coerenza nella strategia didattica utilizzata. Qualsiasi essa sia, si ritiene necessario che il docente ne faccia partecipi gli studenti che, in tal modo, possono riconoscersi nel processo. Gli strumenti che possono essere usati per la verifica del raggiungimento degli obiettivi si possono ricondurre ai seguenti. Test per la verifica di obiettivi specifici relativi a segmenti curricolari limitati: essi permettono di saggiare in tempi brevi il livello di acquisizione di contenuti e il possesso di abilita' semplici, e quindi di individuare le capacita' non acquisite per le quali progettare interventi di recupero. Interrogazioni, intese come discussioni aperte anche all'intera classe, relazioni scritte e orali, questionari, per la verifica di obiettivi relativi a piu' ampi segmenti curricolari: essi permettono di valutare l'acquisizione di contenuti piu' vasti e il grado di raggiungimento di obiettivi piu' complessi; inoltre diventano occasione di confronto interno sulla formazione culturale raggiunta attraverso gli argomenti trattati. Schede e relazioni del lavoro compiuto, per la verifica delle attivita' di tipo sperimentale condotte in laboratorio o nel territorio: esse sono impostate includendo, in successione logica, la descrizione del materiale di sperimentazione, la raccolta e la elaborazione dei dati sperimentali, l'interpretazione del fenomeno studiato, la progettazione di ulteriori sperimentazioni. EDUCAZIONE FISICA FINALITA' SPECIFICHE L'insegnamento di Educazione fisica si propone le seguenti finalita': 1. l'armonico sviluppo corporeo e motorio dell'adolescente, attraverso il miglioramento delle qualita' fisiche e neuromuscolari; 2. la maturazione della coscienza relativa alla propria corporeita', sia come disponibilita' e padronanza motoria sia come capacita' relazionale, per superare le difficolta' e le contraddizioni tipiche dell'eta' adolescenziale; 3. l'acquisizione di una cultura delle attivita' di moto e sportive che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita e la coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati, che lo sport assume nell'attuale societa'; 4. la scoperta e l'orientamento delle attitudini personali nei confronti di attivita' sportive specifiche e di attivita' motorie che possano tradursi in capacita' trasferibili al campo lavorativo e del tempo libero; 5. l'evoluzione e il consolidamento di una equilibrata coscienza sociale, basata sulla consapevolezza di se' e sulla capacita' di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo, tramite l'esperienza concreta di contatti socio-relazionali soddisfacenti. Riferimenti generali L'educazione mediante il movimento contribuisce allo sviluppo integrale della personalita' e si avvale sia dell'educazione del corpo intesa come sviluppo e conservazione ottimale del medesimo sia dell'educazione al corpo intesa come atteggiamento positivo verso il corpo stesso. L'insegnamento dell'Educazione fisica nei primi due anni della secondaria superiore, cioe' nel periodo iniziale dell'adolescenza, deve tener conto dei rapidi ed intensi cambiamenti psico-fisici che avvengono in questa eta', della grande disomogeneita' di situazioni personali, delle significative differenze esistenti fra i due sessi e della variabilita' del processo evolutivo individuale. E' comunque essenziale che ogni studente sia guidato ad ottenere un significativo miglioramento delle conoscenze, delle capacita' e delle competenze motorie rispetto alla propria situazione iniziale. EDUCAZIONE FISICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO* Lo studente al termine del biennio deve dimostrare a) un significativo miglioramento della sua capacita' di: 1. tollerare un carico di lavoro submassimale per un tempo prolungato; 2. vincere resistenze rappresentate dal carico naturale e/o da un carico addizionale di entita' adeguata; 3. compiere azioni semplici e/o complesse nel piu' breve tempo possibile; 4. eseguire movimenti con l'escursione piu' ampia possibile nell'ambito del normale raggio di movimento articolare; 5. avere disponibilita' e controllo segmentario; 6. realizzare movimenti complessi adeguati alle diverse situazioni spazio temporali; 7. attuare movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili; 8. svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedono la conquista, il mantenimento ed il recupero dell'equilibrio; _________ * Gli obiettivi da 1 a 4 si riferiscono all'ambito delle qualita' fisiche, da 5 a 8 alla funzionalita' neuromuscolare, da 9 a 11 alle capacita' operative e sportive. Gli obiettivi 12 e 13 riguardano l'aspetto teorico-pratico. _________ b) di essere in grado di: 9. conoscere e praticare, nei vari ruoli, almeno due discipline individuali e due sport di squadra; 10. esprimersi con il corpo ed il movimento in funzione di una comunicazione interpersonale; 11. trasferire capacita' e competenze motorie in realta' ambientali diversificate, la' dove e' possibile; 12. conoscere le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti; 13. organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti motori autonomi e finalizzati. CONTENUTI 1. Attivita' ed esercizi a carico naturale. 2. Attivita' ed esercizi di opposizione e resistenza. 3. Attivita' ed esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi codificati e non codificati. 4. Attivita' ed esercizi di rilassamento, per il controllo segmentario ed inter segmentario, per il controllo della respirazione. 5. Attivita' ed esercizi eseguiti in varieta' di ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporali variate. 6. Attivita' ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo. 7. Attivita' sportive individuali. Due specialita' da scegliere fra: atletica leggera, ginnastica artistica, ginnastica ritmica, pattinaggio, nuoto, sci ecc.. 8. Attivita' sportive di squadra. Due specialita' da scegliere fra: pallacanestro, pallavolo, calcio, pallamano ecc.. 9. Organizzazione di attivita' ed arbitraggio degli sport individuali e di squadra. 10. Attivita' tipiche di ambiente naturale (ove e' possibile): sport di orientamento, escursioni, campeggio, vela ecc.. 11. Attivita' espressive codificate e non codificate. 12. Ideazione, progettazione e realizzazione di attivita' motorie finalizzate derivanti dall'attivita' svolta. 13. Informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell'allenamento relative alle attivita'. 14. Esercitazioni di assistenza diretta e indiretta relative alle attivita' svolte. 15. Conoscenze essenziali sulle norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e in caso d'incidente. Note generali 1. La lista non prevede una distinzione in attivita' fondamentali e complementari in quanto la scelta di una attivita' puo' essere condizionata dalla situazione ambientale e dai mezzi disponibili. 2. Le attivita' elencate devono essere utilizzate tenendo conto che ciascuna di esse, a seconda della metodologia adottata, puo' essere utile al conseguimento di obiettivi diversi. EDUCAZIONE FISICA INDICAZIONI SPECIFICHE Nell'insegnamento dell'educazione fisica vanno tenute preliminarmente presenti due indicazioni generali ugualmente importanti: da un lato la necessita' di valutare la situazione iniziale degli studenti nei confronti degli obiettivi che dovranno essere conseguiti e, dall'altro, l'esigenza di individuare modalita' diverse nell'applicazione del programma unico in relazione alle differenze esistenti tra i due sessi. Indicazioni piu' specifiche per i singoli gruppi di obiettivi possono essere le seguenti. Miglioramento delle qualita' fisiche Una scelta adeguata di attivita' motorie protratte nel tempo in situazione prevalentemente aerobica secondo oculati carichi crescenti e/o adeguatamente intervallati (metodo continuativo - alternato o intervallato - Jogging - Cross-promenade - situazioni sportive ecc.) promuove il miglioramento della resistenza. Per lo sviluppo della forza il docente deve porre attenzione, in particolare, alla forza veloce e resistente, utilizzando prevalentemente il carico naturale o bassi carichi addizionali (20/30% del peso corporeo), in esecuzioni dinamiche, non escludendo nessun settore corporeo. L'incremento della velocita' si puo' ottenere ricorrendo a prove ripetute su brevi distanze (25/30m) e a tutta quella gamma di esercizi interessanti i diversi distretti corporei che favoriscono il miglioramento della rapidita' di esecuzione. Sono altresi' utili esercizi che, esigendo dal soggetto una risposta immediata allo stimolo esterno (uditivo, visivo e tattile), favoriscono il miglioramento della velocita' di reazione. La mobilita' articolare, nel rispetto dell'eta' auxologica, e' favorita da movimenti ampi ed eseguiti con intervento attivo del soggetto. Affinamento delle funzioni neuromuscolari La presa di coscienza e l'elaborazione di tutte le informazioni spaziali, temporali e corporee e il conseguente controllo del movimento, costituiscono un passaggio fondamentale per l'affinamento delle funzioni neuromuscolari. E' pertanto opportuno scegliere fra i contenuti una vasta gamma di attivita' individuali e di gruppo, con e senza attrezzi (piccoli e grandi, codificati e non). Tali attivita', utilizzate in forme variate e sempre piu' complesse e in situazioni diversificate e inusuali, favoriscono un continuo affinamento delle funzioni di equilibrio e di coordinazione per una sempre piu' efficace rappresentazione mentale del proprio corpo in azione. Acquisizione delle capacita' operative e sportive Per lo sviluppo delle capacita' operative nei vari ambiti delle attivita' motorie si devono privilegiare le situazioni-problema implicanti l'autonoma ricerca di soluzioni e favorire il passaggio da un approccio globale a una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento. Un'adeguata utilizzazione delle diverse attivita' permette di valorizzare la personalita' dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire e orientare le attitudini personali che ciascuno deve sviluppare nell'ambito a lui piu' congeniale. A tal fine il docente puo' anche cogliere e valorizzare stimoli culturali legati alla tradizione e alle realta' locali. La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando as- sume carattere di competitivita', deve realizzarsi in armonia con l'istanza educativa, sempre prioritaria, in modo da promuovere in tutti gli studenti, anche nei meno dotati, l'abitudine alla pratica motoria e sportiva. Le molteplici opportunita' offerte dallo sport favoriscono l'assunzione di ruoli diversi e di responsabilita' specifiche (di arbitraggio, organizzativi, progettuali), promuovendo una maggiore capacita' di decisione, giudizio e autovalutazione. In particolari situazioni ambientali e strutturali possono trovare spazio anche sport quali lo sci, il nuoto, il pattinaggio, la vela ecc.. L'attivita' motoria realizzata in ambiente naturale e da questo caratterizzata tende alla unificazione di esperienze e conoscenze derivanti da discipline diverse e costituisce occasione per il recupero di un rapporto corretto dell'uomo con l'ambiente. Per l'attivita' espressiva, il passaggio da attivita' globale di tipo espressivo-comunicativo codificata e non codificata a varie tecniche di comunicazione non verbale consente allo studente di leggere criticamente i messaggi corporei propri, gli altrui e quelli utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa. Aspetto teorico-pratico E' importante che il docente, cogliendo gli spunti emergenti nello svolgimento dell'attivita' didattica, non tralasci di spiegare le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni e della prestazione dei primi soccorsi avvalendosi, eventualmente, della collaborazione di Enti e strutture che, nel territorio, abbiano specifica competenza. Per conquistare una consolidata cultura del movimento e dello sport che si traduca in costume di vita, lo studente deve interiorizzare principi e valori ad essi collegati. Cio' puo' essere conseguito mediante informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie dell'allenamento costantemente correlate con l'attivita' pratica svolta. Per quanto riguarda la verifica e' opportuno tener conto che all'interno di ogni singolo obiettivo deve essere valutato il significativo miglioramento conseguito da ogni studente. Al termine "significativo" si attribuisce un duplice valore: una misura quantitativa, se e' possibile la definizione precisa del livello raggiungibile all'interno di un obiettivo; un'indicazione soltanto qualitativa, se tale definizione non e' quantificabile. Va sottolineato, infatti, che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle produzioni complesse, categoria per la quale e' difficile definire costantemente criteri oggettivi. Il docente puo' far ricorso oltre che alla pratica delle attivita' sportive, individuali e di squadra, a prove di valutazione ormai note e/o a prove multiple per la valutazione di qualita' e funzioni di- verse. PROGRAMMI DELL'AREA COMUNE DEL TERZO ANNO ITALIANO Finalita' dell'insegnamento Le indicazioni programmatiche per l'insegnamento dell'italiano per la classe terza degli istituti professionali puntano a far coincidere caratteri ed esigenze fra di loro profondamente diversificate, fino al punto che possono considerarsi opposte. Si tratta, infatti, da una parte di designare uno sviluppo programmatico che abbia valenza conclusiva, ponendosi, quindi, nell'ottica di una visione finale, panoramica, concludente degli argomenti proposti, e dall'altra di delineare un'ipotesi programmatoria che consenta un proficuo inserimento nelle classi suc- cessive, all'alunno che intenda realizzare un proseguimento degli studi. Si e' pertanto ritenuto di operare non in entrambe le direzioni, cosa che sarebbe stata difficile e forse anche non producente, ai fini di una corretta impostazione culturale del programma in questione, ma proponendosi una direzione che avesse una valenza compensativa in entrambe le opzioni didattico-culturali che la classe finisce implicitamente con l'avere. Si osserva in via preliminare che lo studio dell'italiano nella classe terza non puo' non porsi come proseguimento dello studio impostato nel biennio, per la qual cosa il primo obiettivo da raggiungere consiste nel rafforzamento e consolidamento delle finalita' gia' poste e perseguite nel biennio stesso. Pertanto finalita' piu' specifiche da perseguire nell'ambito della classe terza possono essere in primo luogo l'approfondimento della riflessione sulla lingua, parlata e scritta, che deve collocarsi in prospettive di opportuna creativita', almeno in ordine alle attivita' specificatamente connesse con il profilo professionale che questo tipo di istruzione mira a disegnare. Accanto a questa finalita' vanno registrate poi anche le seguenti: - organizzare l'interesse, che le letture fatte nel corso del biennio hanno suscitato, in forme articolate, che consentano, pur tenendo conto dei limiti temporali rappresentati dalla durata di un solo anno, di sviluppare un approccio diacronico con la vicenda letteraria italiana, vista soprattutto come espressione dell'evoluzione storica e sociale di una civilta' nel suo divenire; - organizzare le capacita' di "lettura" di un testo che attraverso il biennio sono state stimolate, trasferendole sul piano dell'analisi, intesa come ricerca e riconoscimento delle valenze socio-culturali che ciascun testo implica ed esprime; - sviluppare le capacita' critiche dell'alunno, attraverso la valutazione dei documenti linguistico-letterari esaminati, per giungere ad una piu' generale capacita' di espressione di proprie valutazioni personali in ordine a fatti e problemi; - mettere l'alunno in condizione di recepire l'esistenza di diversita' ideologiche e culturali, nel tempo e nello spazio, allo scopo di fargli acquisire, al di la' di una organicita' di conoscenze, il rispetto per la pluralita' delle idee. LINEE OPERATIVE Nello sviluppo del programma del terzo anno si propone, come momento essenziale di attenzione e di lavoro, la verifica e l'approfondimento degli itinerari metodologici avviati nel corso del biennio in ordine all'educazione linguistica, della quale dovranno essere ulteriormente perfezionati processi di formazione soprattutto nella conoscenza della struttura della lingua e nell'organizzazione del lessico. In tale contesto si ritiene di fondamentale importanza, anche nella prospettiva di una sempre piu' specifica acquisizione delle competenze professionali, l'avviamento all'uso del linguaggio specialistico, soprattutto relativamente a: - corrispondenza commerciale; - relazioni su lavori d'ufficio; - rapporti epistolari con Enti pubblici o privati. In ordine a tale modalita' di comunicazione e ad altre che potranno essere opportunamente individuate, dovranno essere svolte numerose esercitazioni scritte, di intesa con i docenti di lingue straniere e di laboratorio trattamento testi. Per quanto concerne la irrinunciabile prospettiva della educazione letteraria, il programma di italiano del terzo anno deve tendere ad una sistemazione in grandi linee storiche degli approcci conoscitivi e di sensibilita' che nel corso del biennio sono stati realizzati tutte le volte che il privilegiato cammino metodologico-linguistico ha determinato incontri con testi e momenti della vicenda letteraria italiana. Tale sistemazione non puo', ovviamente, aspirare ad una compiutezza che nasca da un percorso minutamente diacronico, ma puo' invece costruirsi attraverso approcci modulari con autori di opere (lette nella loro integrita' o in scelte ampiamente rappresentative) di diversi momenti storici. D'altra parte l'articolazione del programma, che risulta abbastanza libera e programmabile in funzione di singole specifiche situazioni didattico-culturali e che si colloca intorno a "rose" di autori distinte in funzione dei vari momenti dello svolgimento storico della nostra vicenda letteraria, puo' essere concepita e interpretata in una duplice ottica. Si tratta, da una parte di costruire un itinerario culturale che abbia senso di completezza, rispettando nello stesso tempo la capacita' programmatoria e i limiti temporali ai quali si e' gia' fatto cenno e dall'altra di consentire un approccio con pagine e personaggi della vicenda letteraria che si pongano con caratteristiche minimali di compiutezza, evitando frammentarismi e particolarismi che corrono il rischio di risultare snaturanti, soprattutto per chi non abbia successive occasioni didattiche di ulteriore rapporto con la valenza complessiva della storia letteraria. Nell'ambito della programmazione didattica si sceglieranno almeno cinque autori, e per ciascun autore una parte significativa della sua produzione, in modo tale che almeno un autore sia tratto tra quelli rappresentativi del periodo pre-rinascimentale, uno tra quelli del periodo che va dal Rinascimento al Settecento e tre tra quelli del periodo che va dall'Ottocento all'Eta' contemporanea. La conoscenza dell'autore va autonomamente approfondita in relazione alla sua evoluzione, ma anche finalizzata all'inserimento nel contesto storico-ambientale. La lettura delle opere deve caratterizzarsi attraverso la puntualita' dell'interpretazione, la conoscenza della formazione critica fondamentale, il collegamento con le altre opere dello stesso autore e con le altre espressioni artistiche coeve. Sara' infine necessario che, sempre nell'ambito della programmazione didattica, sia recuperata, ove opportuno e possibile, la realta' culturale del territorio acquisendone i risvolti piu' validi. STORIA La definizione di linee programmatiche per l'insegnamento della storia nel terzo anno, presenta problematiche analoghe e parallele a quelle che gia' si sono accennate nella premessa metodologica al programma di italiano, sia in relazione ai ristretti spazi temporali disponibili, sia in relazione alla duplice valenza educativo- didattica che il monoennio non puo' avere. Fortunatamente, per quanto riguarda la storia, l'ampia articolazione tematica prevista dai programmi del biennio fornisce una piattaforma cognitiva abbastanza ricca ed organizzata, che, nei casi in cui sia stata realizzata una efficace programmazione didattico-educativa, potrebbe consentire di supporre l'esistenza di una visione complessiva dello svolgimento delle principali realta' storiche. Nella prospettiva della realizzazione di una visione culturale, da una parte organicamente complessiva e dall'altra concretamente e approfonditamente riferita a singoli specifici contenuti cognitivi, il programma di storia verra' sviluppato in articolata connessione con quello di italiano e si realizzera' attraverso l'approfondimento dei periodi e momenti storici relativi agli autori, coerentemente scelti in sede di programmazione didattica per l'italiano. E' appena il caso di aggiungere che un siffatto taglio operativo potra' trovare validita' e concretezza di risultati solo attraverso un coerente taglio metodologico, che privilegi gli aspetti di fenomenologia socio-culturale delle vicende storiche, continuando, del resto, in tal senso l'impostazione metodologica del biennio. Infatti solo la collocazione dei previsti approfondimenti in una tale ottica metodologica consentira' di evitare improponibili visioni parziali o settoriali dei problemi, fenomeni e momenti esaminati, per giungere invece ad una visione complessiva nella quale il singolo dato approfonditamente acquisito si ricomponga in superiore unita' in prospettiva di vicenda civile. LINGUA STRANIERA Finalita' dell'insegnamento L'insegnamento delle lingue straniere nel terzo anno tende a consolidare ed affinare le competenze linguistiche teoriche e pratiche, descrittive e comunicative acquisite dallo studente nel corso del biennio; concorre all'approfondimento delle tematiche culturali, sociali e istituzionali tipiche delle singole societa'; si caratterizza per l'analisi delle situazioni e dei contesti operativi in cui l'uso appropriato dei linguaggi settoriali e tecnici del linguaggio primario si integrano funzionalmente in relazione al perseguimento di scopi speciali. La particolare collocazione al termine del ciclo breve del sistema scolastico e la funzione preparatoria rispetto a moduli formativi successivi (scolastici, regionali o aziendali) evidenziano la peculiarita' e l'importanza di questo particolare momento educativo. L'insegnamento delle lingue straniere contribuisce alla formazione generale, umana e culturale dello studente mediante il perseguimento e il conseguimento di competenze comunicativo-relazionali che approfondiscono, completano e precisano le potenzialita' ricettive e produttive delle abilita' orali e scritte indicate tra gli obiettivi del biennio. La valenza formativa dell'insegnamento linguistico si traduce nell'acquisizione della consapevolezza della funzione strumentale della lingua in relazione alla conoscenza e all'interpretazione della realta', alla partecipazione, all'interscambio comunicativo sul piano cognitivo e affettivo, allo sviluppo di capacita' di analisi e sintesi e di modalita' di pensiero rigoroso e creativo. L'analisi comparata dei significati culturali di cui la lingua straniera e' portatrice, favorisce lo sviluppo della curiosita' intellettuale, della consapevolezza critica e della tolleranza nei confronti delle diversita' dei sistemi sociali, delle istituzioni, della varieta' dei costumi, delle consuetudini, degli atteggiamenti e degli stili di comportamento che caratterizzano la qualita' della vita nei diversi paesi. Il raccordo funzionale con il curriculum e l'attivita' pedagogico- didattica del biennio e il sapiente impiego delle moderne metodologie e tecnologie didattiche consentiranno di concentrare nella crucialita' del terzo anno il conseguimento di obiettivi altrimenti perseguibili soltanto con molta gradualita'. Risulteranno indispensabili, insieme con l'aggiornamento degli insegnanti e l'alto livello della qualita' dell'insegnamento, la pratica della programmazione e la metodologia interdisciplinare. Obiettivi Il curriculum del terzo anno ricapitola finalita', obiettivi, contenuti e metodologie del biennio unitario, dai risultati formativi del quale prende avvio l'iter della programmazione; fonda la specificita' della tassonomia dei suoi contenuti, delle nozioni e delle funzioni sullo stretto collocamento interdisciplinare con le discipline afferenti agli specifici settori operativi. Al termine del terzo anno, lo studente dovrebbe aver consolidato gli obiettivi specificati per il biennio, acquisito una conoscenza generale della lingua di livello intermedio e una competenza comunicativo-relazionale che lo metta in grado di raggiungere i seguenti obiettivi: - comprendere espressioni d'uso quotidiano e professionale, sia dalla viva voce dell'insegnante, sia da materiale registrato, inferendo eventuali elementi lessicali ignoti dal contesto linguistico e dalla situazione, anche simulata, di comunicazione; - sostenere una conversazione, esprimendosi con efficacia funzionale, accettabile correttezza formale (grammaticale, fonologica, intonativa) e proprieta' lessicale su argomenti generali e professionali; - sviluppare l'abilita' di lettura estensiva ed intensiva di testi autentici di tipo generale (es. tratti da quotidiani o riviste) o di tipo professionale specifico (es. telex, telegrammi, lettere commerciali, istruzioni, modulistica, itinerari turistici, pubblicazioni specializzate ecc.) caratterizzati dalla monosemia della terminologia tecnica; - comunicare per iscritto, con rispetto delle regole del sistema morfosintattico, proprieta' lessicale generale e specifica, vigile contenimento delle interferenze della lingua madre; (rielaborazione scritta di appunti, riassunti di materiali orali e scritti, redazione di telex, telegrammi, lettere). Abilita' ricettive Le abilita' di comprensione orale e di lettura saranno sviluppate, da un lato coerentemente con gli obiettivi e le indicazioni metodologiche del biennio e, dall'altro, con la caratterizzazione marcata dei messaggi e del lessico propri dei settori professionali specifici. Si abituera' lo studente a comprendere testi orali e scritti di tipo formativo, descrittivo, regolativo o prescrittivo, espositivo o argomentativo e narrativo, sia di contenuto generale, sia di natura professionale: conversazioni anche telefoniche, istruzioni, relazioni, descrizioni, richieste di informazioni, ecc. Abilita' produttive Coerentemente con gli obiettivi e le indicazioni metodologiche del biennio e in relazione alla specificita' degli argomenti e di linguaggi propri dei settori professionali a cui il terzo anno in particolare prepara, si svilupperanno le abilita' produttive dell'espressione orale e scritta. Oltre alle caratteristiche della scorrevolezza e scioltezza, gia' annoverate tra gli obiettivi del biennio, la produzione orale e scritta evidenziera' maggiore flessibilita' e correttezza formale. L'uso funzionale della lingua si estendera' a contesti situazionali propri dell'attivita' lavorativa nei settori specifici operativi. A partire dalle attivita' svolte per lo sviluppo delle attivita' ricettive si impegneranno gli alunni in esercizi di rielaborazione e reimpiego creativo degli elementi linguistici acquisiti. Si fara' largo uso di attivita' di "role play" per abituare gli alunni ad usare la lingua con disinvoltura in una ampia gamma di ruoli speciali. Si promuovera' la consapevolezza delle varieta' stilistiche e dei diversi gradi di riprodurle nell'uso linguistico con adeguamento al contesto di situazione. I materiali linguistici autentici registrati (nastri, videocassette, film, notiziari, interviste, trasmissioni radiofoniche e televisive) di carattere quotidiano e professionale, utilizzati per lo sviluppo delle abilita' di comprensione all'ascolto costituiranno le occasioni per motivare la partecipazione da situazioni realistiche, mediante produzioni di propri testi e messaggi orali e scritti. L'impegno in attivita' complesse del mondo del lavoro, esperienze di interazione scuola-lavoro comportera' lo sviluppo contemporaneo ed integrato di piu' abilita' e competenze. Indicazioni metodologiche L'insegnamento come processo e interazione didattica comporta la centralita' dell'alunno che apprende e dell'insegnante che, mediante l'assunzione di una molteplicita' di ruoli ("informant", "motivator", conduttore, guida), fornisce all'alunno ogni opportunita' perche' possa usare la lingua correttamente e funzionalmente, in modo efficace e realistico in una varieta' di situazioni e contesti generali e professionali. In quanto strumento per lo svolgimento di compiti specifici e attivita' lavorative, la lingua straniera verra' insegnata ed appresa operativamente nel perseguimento di obiettivi pratici, nell'esplicamento di funzioni di ordine generale e riferite alla soluzione di problemi professionali. Coerentemente con l'impostazione metodologica dell'insegnamento del biennio, si fara' uso quasi esclusivo della lingua straniera nell'interazione didattica, sia nel rapporto docente-alunno e docente-classe, sia nell'attivita' di coppia e nel lavoro di gruppo. Si fara' largo uso di varie tecniche di animazione nel contesto di attivita' finalizzate alla produzione e all'interscambio di messaggi formalmente corretti che assolvano a precise funzioni comunicative d'ordine generale e professionale. La riflessione sulla lingua straniera comportera' il confronto con le strutture della lingua madre, l'acquisizione consapevole di un sistema morfosintattico e fonologico gia' impiegato operativamente nel corso dell'acquisizione della competenza comunicativa. Quest'ultima comporta la conoscenza dell'appropriatezza delle diverse forme linguistiche al tema, alle circostanze spazio-temporali e alle relazioni di ruolo degli interlocutori che caratterizzano il contesto situazionale in cui si realizza la comunicazione. Lo studente consolidera' la cosapevolezza dell'importanza di un uso appropriato della pronuncia, del ritmo e dell'intonazione ai fini dell'espressione completa del significato, mediante l'ascolto e l'imitazione di modelli autentici. La correzione degli errori nell'uso del codice orale non interrompera' la fase della produzione, ma si porra' come autocorrezione al momento del riascolto della registrazione della prestazione individuale. L'autovalutazione sara' favorita dall'impiego sistematico dei sussidi audiovisivi. L'alunno sara' educato a comprendere e ad utilizzare le varieta' linguistiche in cui si realizza l'interazione tra la lingua comune e la microlingua settoriale. Nello sviluppare l'abilita' di lettura e interpretazione di un testo scritto e l'abilita' di comprensione di messaggi parlati, si dovra' muovere possibilmente dal gia' noto, dagli interessi e dalle esperienze degli alunni per estendere progressivamente il campo degli argomenti e delle situazioni. La lettura del testo scritto e l'ascolto del testo parlato saranno preceduti da un momento di preparazione, prelettura o preascolto, volto a stimolare l'interesse e a favorire la comprensione. La scelta di testi autentici d'attualita' tratti dalla produzione giornalistica, di difficolta' compatibile con il livello di competenza linguistica dell'alunno, consentira' a quest'ultimo di accedere alla viva originalita' culturale del paese straniero e alla nozione di "relativismo culturale". Conformemente alla metodologia adottata nel biennio, si applicheranno ai testi scelti le consuete tecniche di lettura silenziosa e rapida (lettura estensiva, "skimming", volta all'individuazione di informazioni specifiche) e lettura intensiva mirante alla comprensione di ogni elemento rilevante sul piano semantico, strutturale e fonologico, analisi testuale e commento linguistico. Si sottolinea l'importanza della rapidita' di lettura nella situazione di lavoro. La redazione di prove oggettive di valutazione di lettura rapida fissera' i tempi di esecuzione; per i test di "skimming" saranno formulate domande riguardanti i momenti salienti del discorso; per i test di "scanning" si propongono all'alunno le domande anteriormente alla lettura del testo con il valore di istruzioni relative alla ricerca di informazioni specifiche. Analogamente, ogni aspetto della competenza linguistica sara' oggetto di verifica mediante test fattoriali. La verifica della capacita' di comprensione e produzione di testi caratterizzati dall'impiego di linguaggi settoriali e per scopi speciali riguardera' il lessico, le strutture morfosintattiche, le funzioni attivate e, per il codice scritto, la coesione e la coerenza testuale. La verifica riguardera' le singole abilita' produttive e ricettive in relazione ai codici orale e scritto, oppure la integrazione di di- verse abilita'. Alle esercitazioni di tipo integrato coinvolgimenti piu' abilita' (comprensione all'ascolto, appunti e successiva relazione, ad es.) faranno puntuale riscontro appositi test di verifica globale. La valutazione formativa "in itinere" e la valutazione sommativa o fi- nale contribuiranno al processo di autovalutazione dell'alunno. Coerentemente con le indicazioni gia' date per il biennio e con la variante della maggiore specificita' del linguaggio settoriale, si utilizzera' il dettato di brani di contenuto tecnico e professionale, letti con ritmo e intonazione normali, si analizzeranno i testi con attenzione alle idee dominanti, alla gerarchia delle informazioni e ai meccanismi di coesione testuale, si studiera' il sistema morfosintattico su base comparativa in relazione allo studio delle funzioni della comunicazione linguistica. La collaborazione metodologica tra i docenti in lingue straniere e di italiano si estendera' ai docenti di materie tecniche e professionali per il loro contributo settoriale all'educazione linguistica generale. Risultera' indispensabile la pratica della programmazione collegiale dell'attivita' didattica. La qualita' dell'insegnamento dipende dalla cultura e dalla didattica dell'insegnante, dalla autenticita' della lingua che parla e dei modelli che propone, dagli interessi e dalle motivazioni che sa suscitare, dall'efficacia delle metodologie che impiega nell'azione educativa. L'insegnamento delle lingue straniere trae giovamento, forse piu' di ogni altro insegnamento, dai sussidi audiovisivi prodotti dalla tecnologia contemporanea. Risultano particolarmente efficaci ai fini della simulazione di situazioni e contesti di attivita' lavorativa gli stessi strumenti utilizzati gia' nel biennio per lo sviluppo delle abilita' linguistiche e la fissazione di strutture fonologiche e morfosintattiche: il magnetofono, il videoregistratore, la televisione, il laboratorio linguistico. Quest'ultimo, ad esempio, consente la perfetta simulazione della conversazione telefonica. Il mezzo televisivo rende anche il contesto paralinguistico, ad esempio la espressione del volto a sostegno dello schema intonativo del discorso. Con tutti questi sussidi e' possibile arrestare il flusso dei suoni e delle immagini, frazionarlo in segmenti ripetibili, concentrarsi su singoli suoni e immagini, compiere a nastro fermo, inferenze, fare previsioni in ordine allo sviluppo della sequenza narrativa, partecipare ad una discussione controllata, assumere ruoli ad imitazione dei modelli, trasferire i segmenti di lingua appresi ad altre situazioni ("follow-up activ- ities" individuali, di coppia o di gruppo). Sara' compito dell'insegnante programmare l'alternanza tra l'attivita' in aula e l'attivita' in laboratorio e stabilire i tempi di impiego dei sussidi audiovisivi nell'economia della lezione. L'impiego dell'elaboratore elettronico e del relativo software applicativo, ai fini dell'acquisizione dell'abilita' di lettura e scrittura ortograficamente corretta e per interventi di recupero, risulta favorito dalle competenze contemporaneamente sviluppate dall'alunno in informatica e, ove previsto, nel laboratorio di trattamento testi. L'eventuale impiego del docente madre-linguista, sia in autonomia, sia in compresenza, e' subordinato alla pratica obbligatoria della programmazione congiunta con il docente titolare di classe. Contenuti L'accertamento preliminare dei livelli di competenza raggiunti dagli alunni nel corso del biennio (mediante i consueti strumenti oggettivi di rilevazione, test di ingresso ecc.) consentira', da un lato, di individualizzare l'insegnamento e dall'altro, di consolidare e potenziare la competenza comunicativa gia' acquisita e proseguire l'approccio integrato alla cultura straniera. Si svilupperanno tutti gli elementi essenziali della comunicazione gia' indicati per il biennio, dalle funzioni linguistiche ai ruoli sociali, ai contesti situazionali, all'atteggiamento psicologico dei parlanti. Al tempo stesso, la sistematicita' della riflessione sulla lingua garantira' il possesso sicuro del sistema morfosintattico, indispensabile sostegno all'attivita' di testi linguistici generali e tecnici di chi opera in ambienti e situazioni di lavoro. L'impiego di materiali linguistici autentici, nel codice orale e nel codice scritto, l'uso di macrofunzioni specifiche e l'esercizio delle abilita' produttive e ricettive di base in contesti simulati di situazioni professionali, consentiranno l'acquisizione da parte degli alunni di una competenza linguistica generale e speciale fondata nel concreto e conseguita nell'attivita' procedurale. Si sottolinea la validita' generale delle finalita', degli obiettivi e delle indicazioni metodologiche, in relazione alla educazione linguistica degli operatori dei vari indirizzi. Si adegueranno, pertanto, i contenuti alla specificita' della situazione d'impegno dei relativi linguaggi settoriali. Ad esempio, nel settore industriale si utilizzeranno strumenti didattici, quali cataloghi, articoli specializzati, manuali d'uso delle attrezzature ed apparecchiature scientifiche. Per il settore alberghiero, invece, prevarra' la conoscenza comunicativa che rendera' possibile il contatto con la clientela straniera. PROGRAMMA DI MATEMATICA ED INFORMATICA CLASSE III OBIETTIVI Il presente programma mira ad inserire le competenze raggiunte alla fine del biennio nell'ambito proprio della specializzazione. Al termine del terzo anno l'allievo dovra dimostrare di: - possedere le nozioni e i procedimenti indicati e padroneggiarne l'organizzazione soprattutto sotto l'aspetto concettuale; - sapere condurre concretamente personali procedimenti di deduzione ed induzione; - avere compreso il valore strumentale della matematica per lo sviluppo delle altre scienze e nelle applicazioni tecnologiche; - sapere elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici; - sapere affrontare situazioni problematiche di natura applicativa, scegliendo in modo flessibile e personalizzato le strategie di approccio. INDICAZIONI METODOLOGICHE I contenuti di seguito indicati seguendo il metodo adottato nel programma per il biennio, di cui il presente programma e il naturale proseguimento sono distribuiti per TEMI, allo scopo di dare risalto ai concetti fondamentali attorno a cui si aggregano i vari argomenti. Come e suggerito nel programma per il biennio, il docente avra cura di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi. Nel ribadire le indicazioni metodologiche riportate nel programma del biennio, si insiste sull'opportunita che l'insegnamento sia condotto per problemi; si prospetti cioe' una situazione problematica che stimoli i giovani dapprima a formulare ipotesi di soluzione mediante il ricorso non solo alle conoscenze gia' possedute, ma anche alla intuizione ed alla fantasia, quindi a ricercare un procedimento risolutivo e scoprire le relazioni matematiche che sottostanno al problema. Si raccomanda comunque che nella risoluzione dei problemi sia curato non soltanto l'aspetto strumentale della matematica, ma anche e soprattutto l'aspetto formativo. Ai fini della formazione professionale degli allievi il docente terra' presenti le connessioni della matematica con le discipline tecniche di indirizzo e dara a ciascun argomento uno sviluppo adeguato alla sua importanza nel contesto di queste discipline. In ogni caso la realta operativa costituira il punto di riferimento della trattazione, in modo da dotare il giovane di abilita connesse alla modellizzazione di semplici situazioni problematiche ed al trattamento di dati, e quindi condurlo ad operare razionalmente e con consapevolezza. L'uso dell'elaboratore elettronico sara via via potenziato utilizzando strumenti e metodi propri dell'informatica nei contesti matematici che vengono progressivamente sviluppati. Cio consente anche, mediante la realizzazione di procedure di calcolo non attuabili con elaborazione manuale, il consolidamento delle nozioni teoriche via via apprese. CONTENUTI Nel quadro riportato di seguito sono indicati gli argomenti dei temi che dovranno essere introdotti nel programma di matematica dei vari indirizzi. Tema n. 1 Geometria del piano e dello spazio a) Piano cartesiano: ellisse, iperbole. b) Le trasformazioni geometriche nel piano: omotetie e similitudini. c) Incidenza, parallelismo, ortogonalita nello spazio. Angoli di rette e piani, angoli diedri, triedi. Solidi notevoli. d) Il problema della misura: lunghezza, area e volume. Le coniche saranno definite come luoghi geometrici e le loro equazioni saranno riferite a sistemi di assi cartesiani opportunamente scelti. L'introduzione delle trasformazioni per similitudine, che prosegue il tema delle trasformazioni lineari nel piano, tendera' a fare recepire all'allievo il concetto del progressivo ampliamento dei relativi gruppi di trasformazioni e a fare vedere come le proprieta' che caratterizzano le varie figure vanno restringendosi man mano che si passa dalla geometria della congruenza a quella della similitudine. Il programma di geometria classica e completato con l'enunciazione e la dimostrazione delle principali proprieta' dello spazio e dei solidi elementari, per le quali comunque si fara' ampio ricorso ad ammissioni di carattere intuitivo. Il problema della misura sard affrontato con un approccio molto generale, con particolare riferimento al calcolo della lunghezza della circonferenza e dell'area del cerchio, e potra' essere inquadrato anche sotto il profilo storico. Tema n. 2 Insiemi numerici a) Numeri complessi e loro rappresentazione grafica. b) Sistemi lineari. L'introduzione dei numeri complessi si avvarra' anche dell'uso delle coordinate polari e sara accompagnata da numerose e varie applicazioni; ad esempio, le radici nesime dell'unita' potranno essere collegate con il problema di inscrivere un poligono regolare di n lati in una circonferenza. Tema n. 3 Funzioni ed equazioni a) Potenze ad esponente razionale e reale. Logaritmi e loro proprieta'. Equazioni esponenziali e logaritmiche. b) Funzioni circolari. Equazioni goniometriche. c) Risoluzione dei triangoli. Teorema del coseno e teorema dei seni. Gli esercizi di applicazione dei Concetti di esponenziale e di logaritmo e quelli sulle relative equazioni saranno limitati ai casi piu' semplici; per il calcolo del logaritmo di un numero o del numero di dato logaritmo si fara' ricorso a strumenti automatici di calcolo. E opportuno che negli esercizi sulle equazioni goniometriche non si ecceda nella complessita' e ripetitivita' delle equazioni stesse. Per la determinazione dei valori delle funzioni goniometriche ci si avvarra' di strumenti automatici di calcolo. Nella risoluzione dei triangoli si fara' esclusivamente ricorso al teorema del coseno ed al teorema dei seni. Tema n. 4 Analisi numerica a) Progressione aritmetica e geometrica. Successione numerica e limite di una successione. Il numero pi greco. b) Interpolazione. Integrazione numerica. Ai valori approssimati di pi greco si perverra' attraverso l'uso di strurnenti automatici di calcolo. Gli argomenti di analisi numerica riportati sono rappresentativi di problemi risolubili mediante metodi costruttivi che permettono con una precisione arbitraria in un numero finito di passi eseguibili da un calcolatore la determinazione delle loro soluzioni. Poiche i calcolatori operano nel discreto e' necessario tenere conto, nell'analizzare i diversi metodi proposti, del fenomeno della propagazione degli errori. I metodi numerici si avvarranno dell'acquisizione intuitiva dei concetti di derivata e di integrale, ottenuta attraverso la rappresentazione grafica di una funzione. Tema n. 5 Elementi di matematica finanziaria a) Situazioni economiche e principio di equivalenza finanziaria. b) Rendite ed ammortamenti. Nell'affrontare problemi di carattere economico - finanziario l'attenzione sara' principlmente rivolta alle procedure e ai metodi matematici. Si evidenziera', inoltre, il significato economico connesso alle di- verse operazioni. Sara' evitata la risoluzione di problemi che richiedano calcoli particolarmente laboriosi e ripetitivi per i quali si ricorrera' a strumenti automatici di calcolo. Tema n. 6 Elementi di informatica a) Insiemi di dati e loro strutture notevoli. b) Procedure ricorsive e loro rapporto con le procedure iterative. c) Ampliamento delle strutture dei linguaggi. d) Pacchetti applicativi. Nel trattare le procedure ricorsive il docente si preoccupera' di applicarle a semplici contesti concreti e di evidenziare sia la differenza concettuale con le procedure iterative, sia l'opportunita' di scegliere tra le une e le altre. Sara' rafforzata la conoscenza dei linguaggi di programmazione studiati nel biennio in modo da dominarne le strutture e le procedure fondamentali. La presentazione di pacchetti applicativi, scelti in funzione del livello di competenza degli alunni, costituira' utile occasione per rafforzare in contesti concreti l'esercizio di controllo della coerenza tra problema, metodo di risoluzione e strumenti adottati. TEMA 1 2 3 4 5 6 argomento a b c d a b a b c a b a b a b c d Edile * * * * * * * * * * * * * Meccanico * * * * * * * * * * * * * * Trasporti * * * * * * * * * * * Chimico * * * * * * * * Elettrico/ Elettronico * * * * * * * * * * * * Abbigliamento /Moda * * * * * * * * * Servizi sociali * * * * * * * * E.A.T. Gestione Az. * * * * * * * * * * * * E.A.T. Impresa Turis. * * * * * * * * Albergh. Cucina/Sala * * * * * * Albergh. Serv. Segret. * * * * * * * * Agrario * * * * * * * * * * * * CLASSE III ORARIO SETTIMANALE DI MATEMATICA ED INFORMATICA INDUSTRIA E ARTIGIANATO indirizzi: edile 3 ore settimanali meccanico 3 ore settimanali trasporti 3 ore settimanali chimico 2 ore settimanali elettrico/elettronico 3 ore settimanali abbigliamento/moda 2 ore settimanali SERVIZI indirizzi: servizi sociali 2 ore settimanali economico - aziendale - turistico (gestione aziendale) 4 ore settimanali (impresa turistica) 2 ore settimanali alberghiero (cucina/salabar) 2 ore settimanali (servizi segreteria) 3 ore settimanali AGRICOLTURA Indirizzi: agrario 3 ore settimanali PROVE: scritta e orale negli indirizzi con 3 o 4 ore settimanali orale negli indirizzi con 2 ore settimanali EDUCAZIONE FISICA Nel terzo anno vengonmo ripresi e approfonditi finalita' obiettivi e contenuti del programma del biennio.