(all. 1 - art. 1) (parte 2)
l'acquisizione  della  lingua  a livello non consapevole strutturando
situazioni motivanti e, in seguito,  puo'  guidare  lo  studente  nel
processo  di  formalizzazione  in  modo  da  farlo giungere a gestire
sempre piu' autonomamente il proprio apprendimento.
  Nelle attivita' di ascolto e' importante accertare se  e  in  quale
misura  il  testo  viene  compreso.  Da qui discende la necessita' di
un'attenta selezione del materiale da  proporre.  Le  difficolta'  di
comprensione, infatti, non si limitano ad aspetti di ordine lessicale
e  sintattico,  ma includono la distanza del testo dalla realta' (sia
linguistica che culturale) dello studente  e  la  sua  incapacita'  a
mettere  in atto strategie appropriate. E' pertanto utile abituarlo a
identificare il contesto sulla base di elementi extralinguistici e ad
attivare strategie di ascolto differenziate.  Infatti lo studente,  a
seconda  del  tipo  di  testo  e dello scopo per cui lo ascolta, puo'
focalizzare l'attenzione su elementi diversi,  quali  la  situazione,
l'argomento, l'atteggiamento dei parlanti, le informazioni principali
e quelle specifiche.
  La  produzione orale si favorisce dando allo studente la piu' ampia
opportunita' di usare la lingua straniera in  attivita'  comunicative
in   coppia   o  in  gruppo:  giochi  linguistici,  drammatizzazione,
simulazione, role-play ecc. Le attivita' comunicative richiedono  che
si  privilegi  l'efficacia  della  comunicazione  e  che si tollerino
errori  di  carattere  formale.  Sarebbe   infatti   controproducente
interrompere  l'esposizione  dello  studente per correggere errori di
questo tipo. Si puo' intervenire in un  secondo  tempo,  coinvolgendo
nella correzione lo studente con il suo sottogruppo o l'intero gruppo
classe.  Se  e'  stata  fatta una registrazione si puo' utilizzare il
riascolto.
  Nel  contesto  comunicativo   assume   particolare   rilevanza   il
consolidamento  di  un  sistema  fonologico corretto e funzionale. E'
importante che lo studente si renda conto che una pronuncia scorretta
del fonema  puo'  interferire  nel  processo  di  comunicazione,  che
un'intonazione  non appropriata puo' stravolgere il significato di un
enunciato e che il contorno intonativo, diverso da lingua  a  lingua,
trasmette anche le dimensioni affettive del discorso.
  Nelle  attivita'  di lettura, analogamente a quanto si e' detto per
le attivita' di ascolto, le conoscenze extralinguistiche  influenzano
notevolmente  la comprensione del testo. Tuttavia il testo scritto ha
caratteristiche  di  permanenza  che  consentono   l'attivazione   di
particolari  strategie  per  favorire  la  comprensione, basate sulla
verifica delle ipotesi formulate prima della  lettura  e  durante  la
stessa. E' pertanto utile sollecitare aspettative e ipotesi sul testo
ed  utilizzare  varie tecniche di lettura a seconda dei diversi scopi
ai quali e' finalizzata e che possono essere:
- la lettura globale, per la comprensione dell'argomento generale del
testo;
- la lettura esplorativa, per la ricerca di informazioni specifiche;
- la lettura analitica, per  la  comprensione  piu'  dettagliata  del
testo.
  Per  far  cogliere  il  signficato  del  testo  puo'  essere  utile
ricorrere  ad  una  lettura  silenziosa,  accompagnata  da  attivita'
individuali o di gruppo.
  Nella  produzione  scritta  il  legame  tra  abilita'  ricettive  e
produttive e' molto stretto; partendo  dalla  lettura  e  riflettendo
sulle  caratteristiche  del  testo, lo studente ha la possibilita' di
individuare la specificita' del  codice  scritto,  di  analizzare  le
peculiarita'  delle  diverse  tipologie testuali e di identificare le
regolarita' nella loro organizzazione.  Un  approccio  efficace  allo
scritto puo' essere garantito da questo lavoro propedeutico.
Esistono  varie  attivita'  che  aiutano a siluppare l'abilita' della
scrittura: quelle di carattere manipolativo permettono l'acquisizione
di automatismi linguistici  e  sono  propedeutiche  ad  attivita'  di
carattere  funzionale  che  abituano lo studente a tenere conto delle
caratteristiche dei vari tipi di  testo  e  che  richiedono  maggiore
autonomia.  Possono  servire  allo scopo la scrittura di paragrafi su
modelli dati, le composizioni guidate, le riformulazioni di testi con
modifica di alcune variabili della situazione,  il  completamento  di
racconti, le composizioni libere ecc.
  Le   attivita'  che  consentono  l'integrazione  di  piu'  abilita'
avvicinano ulteriormente lo studente ad un uso reale della lingua.
Sono utili per  questo  scopo  esercizi  di  tipo  cloze,  dettati  e
completamento di minisituazioni. Ma vi sono anche altre attivita' che
posseggono un carattere piu' comunicativo. Per esempio:
- prendere appunti da un testo orale;
- prendere appunti da un testo scritto;
- ricostruire un testo da appunti presi;
- riferire oralmente o per iscritto il contenuto di un dialogo;
- riassumere testi orali e scritti;
- effettuare interviste sulla base di questionari predisposti.
  Il  riassunto  ha  particolare rilevanza formativa perche' mette in
gioco  diverse  competenze,  tra  le  quali  l'individuazione   degli
elementi  essenziali  del  testo  e  l'uso  di  strutture sintattiche
complesse per la  produzione  di  un  testo  di  arrivo  sintetico  e
coerente.
  Quanto  al  dettato, che coinvolge le abilita' di comprensione e di
produzione, e' importante che si basi su lessico noto,  sia  letto  a
velocita' normale e sia scandito per segmenti significativi.
  Il  consolidamento  della  competenza  comunicativa  richiede,  nel
biennio, una maggior consapevolezza delle regole del sistema rispetto
a  quanto  appreso  alla  scuola  media  e  implica  un'analisi  piu'
articolata  delle  componenti  la  comunicazione,  dei  meccanismi di
coesione  testuale,  delle  differenze  tra  codice  scritto e codice
orale, delle funzioni della lingua e della sua variabilita'.
  La  riflessione  sulla  lingua  -  realizzata  di  norma  su   base
comparativa con l'italiano e con eventuali altre lingue ed effettuata
sulla  base  dei testi - non costituisce un processo isolato rispetto
alle attivita' che promuovono lo sviluppo delle abilita' linguistiche
ne' si limita solo alla presentazione di meccanismi  formali,  ma  e'
volta  a  far scoprire l'organizzazione dei concetti che sottendono i
meccanismi stessi.
  La consapevolezza della specificita' della cultura straniera, in un
confronto sistematico con  quella  italiana,  puo'  essere  raggiunta
tramite la riflessione linguistica e tramite l'analisi dei testi.
Nel  primo  caso si opera a livello morfosintattico (es.: sistema dei
pronomi personali, modalita' del verbo ecc.) e lessico-semantico (es.
diversi modi di classificare  e  definire  fenomeni  reali  e  regole
sociali).   Nel   secondo   caso  l'analisi  dei  testi  concerne  le
informazioni  implicite  ed  esplicite  relative  a  vari  aspetti  e
problemi della realta' straniera.
  Integrando  ove  possibile  la grammatica formale con la grammatica
nozionale, centrata sul significato, si riesce a spiegare  tutta  una
serie  di  fenomeni   linguistici che difficilmente potrebbero essere
chiariti in altro modo. Allo scopo di evitare  disorientamento  nello
studente  e'  auspicabile  una  stretta collaborazione, soprattutto a
livello metodologico e terminologico, fra docenti di lingua straniera
e docenti di italiano.
  Il dizionario, soprattuto monolingue,  e'  un  utile  strumento  di
lavoro  per  l'arricchimento  lessicale  e  per  il  controllo  della
correttezza ortografica, morfologica e della  pronuncia,  purche'  lo
studente  abbia acquisito le tecniche indispensabili per una efficace
consultazione.
  La  tecnologia  mette   a   disposizione   validi   strumenti   per
l'apprendimento    delle    lingue    straniere:   audioregistratore,
videoregistratore, laboratorio linguistico, elaboratore, TV ecc..  Il
laboratorio  linguistico  e'  utile per lo sviluppo delle abilita' di
comprensione nonche' per un corretto  apprendimento  della  struttura
fonologica della lingua e per la acquisizione di automatismi.
L'elaboratore  e'  un  validissimo supporto per l'apprendimento della
correttezza ortografica, per lo sviluppo delle abilita' di lettura  e
di scrittura, per il consolidamento della competenza linguistica, per
gli  interventi  di  recupero e per la verifica. Software flessibile,
software didattico valido e sistemi autore offrono  possibilita'  di-
verse d'intervento.
  La verifica puo' avvalersi sia di procedure sistematiche e continue
(griglie  di  osservazione ecc.) sia di momenti piu' formalizzati con
prove di tipo oggettivo e soggettivo.
  Le prove oggettive, utili per la verifica delle abilita' ricettive,
non sono invece funzionali alla  verifica  degli  aspetti  produttivi
della   competenza   comunicativa,  per  la  quale  e'  consigliabile
avvalersi di prove soggettive. Le variabili da controllare in  queste
prove  sono  numerose ed e' pertanto opportuno partire da una griglia
contenente  una  serie  di  parametri  che   riducano   l'inevitabile
soggettivita' della loro lettura.
  Prove  di  tipo  discreto o fattoriale - necessarie soprattutto nei
primi tempi per la verifica dei  singoli  elementi  della  competenza
linguistica  -  sono  utili  solo  se  vengono  integrate da altre di
carattere globale, volte  a  verificare  la  competenza  comunicativa
dello  studente  in riferimento sia ad abilita' isolate (comprensione
dell'orale o dello  scritto,  produzione  orale  o  scritta)  sia  ad
abilita' integrate (conversazione, risposta a lettere, appunti ecc.).
  L'analisi   dell'errore   e'  parte  essenziale  della  verifica  e
rappresenta uno strumento diagnostico fondamentale per  impostare  le
attivita'  di  recupero: a questo proposito e' importante distinguere
tra semplice sbaglio (deviazione non sistematica dalla norma ai  vari
livelli  sul  piano dell'esecuzione) ed errore (vera e propria lacuna
nella competenza linguistica o comunicativa).
                         DIRITTO ED ECONOMIA
FINALITA' SPECIFICHE
  Il corso di Diritto e di Economia promuove e sviluppa:
1. la comprensione della realta' sociale attraverso la conoscenza dei
principali aspetti giuridici ed  economici  dei  rapporti  sociali  e
delle regole che li organizzano;
2.  l'acquisizione  di competenze nell'uso del linguaggio giuridico e
di quello economico, anche come parte  della  competenza  linguistica
complessiva;
3. la consapevolezza della dimensione storica della norma giuridica e
delle  teorie  economiche  per  capire  le costanti e gli elementi di
relativita' e di dipendenza rispetto al contesto  socio-culturale  in
cui si e' inseriti;
4.   l'educazione   civile,   civica   e   socio-politica  attraverso
l'esperienza, fatta anche nella scuola, di vivere  in  relazione  con
gli  altri    in  una  prospettiva  di  rispetto,  di  tolleranza, di
responsabilita' e di solidarieta'.
Riferimenti generali
  L'introduzione dell'insegnamento di Diritto ed Economia  nei  primi
due  anni  della  secondaria  superiore  risponde  ad una esigenza di
formazione  del  cittadino  in  quanto  tale  e   non   ha   funzione
strettamente  propedeutica a successivi studi triennali di indirizzo,
anche di quelli orientati in senso professionalizzante.
  L'insieme delle finalita' elencate caratterizza il corso  non  come
giustapposizione  di  due discipline, ma come integrazione di esse in
una serie di tematiche che partono da realta' vicine agli studenti  e
si  sviluppano  -  senza contraddire la logica intrinseca di ciascuna
disciplina - fino ad arrivare a problematiche istituzionali.
                         DIRITTO ED ECONOMIA
               OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI
                     OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
  Alla fine del corso lo studente deve dimostrare di essere in  grado
di:
1.  riconoscere,  spiegare  e utilizzare il linguaggio economico e il
linguaggio giuridico necessari ad ogni cittadino;
2. individuare le essenziali  categorie  concettuali  del  diritto  e
dell'economia;
3. interpretare il testo costituzionale identificando:
   3.1.  le radici storiche, le matrici culturali ed i valori ad esse
sottesi, la strutturazione formale ed il  funzionamento  reale  della
Costituzione:
   3.2.  le  istituzioni  in  cui si articola l'ordinamento giuridico
dello Stato;
4. conoscere i settori di attivita' prevalenti  sul  territorio  e  i
fondamentali operatori del sistema economico;
5. descrivere il ruolo dello Stato nell'economia;
6.  consultare  in  modo  autonomo  i  testi e le fonti giuridiche ed
economiche;
7.  confrontare  soluzioni  giuridiche  e   modelli   economici   con
situazioni reali;
8.  distinguere  tra  il  valore  cogente  della  norma positiva e la
storicita' delle soluzioni giuridiche, nonche'  tra le  potenzialita'
e i limiti degli schemi interpretativi dei sistemi economici.
                              CONTENUTI
                               DIRITTO
1.   Origine   e   funzioni   del   diritto:   istituzioni   e  norma
nell'evoluzione storica della societa'.
2. Giustizia e diritto.
3. Soggetti, oggetti e relazioni nell'esperienza giuridica.
4.   L'affermarsi   dei   diritti   umani.    Uguaglianza    formale,
partecipazione  e  uguaglianza  sostanziale.  Qualita'  della  vita e
diritto all'ambiente.
5. Dallo Stato di diritto allo Stato sociale. Problemi e prospettive.
6. Caratteri e principi fondamentali della Costituzione italiana.
7. La Costituzione  della  Repubblica:  sviluppo  della  persona  tra
liberta'  e solidarieta'; diritti e doveri del cittadino nei rapporti
civili, etico-sociali,  economici  e  politici.  Approfondimento  dei
seguenti temi: famiglia, scuola, lavoro, ambiente.
8.  L'ordinamento  dello Stato italiano: organi costituzionali e loro
principali funzioni. Le autonomie locali con riferimento allo Statuto
della Regione di appartenenza.
9. Stato italiano e Organizzazioni internazionali.
                              ECONOMIA
1. Il problema economico. Rapporto tra  societa'  umana,  ambiente  e
risorse. Origine ed evoluzione dei sistemi economici moderni.
2. Descrizione del sistema economico.
   2.1. Famiglie: reddito, consumo, risparmio.
   Imprese: produzione, scambio, investimenti.
   Stato: servizi pubblici e tributi.
   Resto del Mondo: importazioni ed esportazioni.
   2.2. Flussi reali e flussi monetari.
3. Produzione e mercati. Strutture, processi produttivi, tecnologie.
   Il ruolo dell'innovazione. I prezzi, coordinamento dello scambio
e ripartizione del reddito.
4. Il reddito nazionale: nozione e componenti; indici quantitativi e
qualita' della vita.
5. Processi di crescita e squilibri dello sviluppo. Occupazione e
disoccupazione. Evoluzione storica dell'intervento dello Stato
nell'economia.
6. Integrazione economica europea.
7.   Sviluppo   e   sottosviluppo.   Interdipendenze  internazionali.
Ambiente e sviluppo sostenibile.
8. Economia e giustizia. L'indirizzo costituzionale.
                         DIRITTO ED ECONOMIA
                       INDICAZIONI SPECIFICHE
  Una  corretta  impostazione  didattica  di  questo  insegnamento si
configura come un percorso che:
- motiva allo studio delle  due  discipline  partendo  dall'interesse
dell'adolescente  per  i  problemi  del  contemporaneo  e  della vita
associata;
- prende  lo  spunto  da  situazioni  che  rientrano  nell'esperienza
individuale, familiare e sociale dello studente;
-   passa,   attraverso   approssimazioni  successive,  da  una  fase
descrittiva  del  fenomeno  a   progressive   concettualizzazioni   e
generalizzazioni;
-  risale  in  seguito  a  sistemazioni,  individuazioni di categorie
generali,  formulazioni  di  principi,  enunciazioni   di   tendenze,
inquadramenti storici complessivi;
- applica i principi ricavati a situazioni nuove rispetto a quelle di
partenza;
-  utilizza  al massimo documenti e testi originali, da affiancare ai
manuali (Costituzione, I conti degli Italiani);
- valorizza l'aspetto problematico ed il dibattito socio-culturale  e
politico sempre in atto rispetto alle discipline trattate.
  Per  la  verifica  degli apprendimenti e' opportuno servirsi, oltre
che di forme orali, anche  di  esercitazioni  scritte  opportunamente
strutturate  (test,  questionari,  prove  oggettive) o libere (saggi,
relazioni, riassunti, schemi).
                         SCIENZE DELLA TERRA
FINALITA' SPECIFICHE
  L'insegnamento di Scienze della Terra si propone di far acquisire:
1. la consapevolezza dell'importanza che le conoscenze di base  delle
scienze  della  Terra rivestono per la comprensione della realta' che
ci circonda, con particolare riguardo al  rapporto  tra  salvaguardia
degli equilibri naturali e qualita' della vita;
2.  la  comprensione  degli  ambiti  di  competenza e dei processi di
costruzione delle conoscenze specifici  delle  scienze  della  Terra,
anche nel contesto di problematiche pluridisciplinari;
3.  la  comprensione  delle relazioni che intercorrono tra le scienze
della Terra e le altre discipline scientifiche, anche in  riferimento
alle attivita' umane;
4.  la consapevolezza del carattere sistemico della realta' geologica
ai diversi livelli di scala;
5. il consolidamento e lo sviluppo della  capacita'  di  lettura  del
territorio   nei  suoi  aspetti  naturali  ed  antropici,  attraverso
l'applicazione consapevole dei processi  di  indagine  caratteristici
delle scienze della Terra;
6.  la  comprensione  dell'importanza  delle  risorse che l'uomo trae
dalla   Terra,   anche   in   rapporto   ai   problemi    conseguenti
all'utilizzazione di quelle esauribili e di quelle rinnovabili;
7.  la  consapevolezza  della  necessita'  di  assumere atteggiamenti
razionali e lungimiranti per interventi di previsione, prevenzione  e
difesa  dai  rischi  geologici,  nell'ambito  della  programmazione e
pianificazione del territorio;
8.  un  atteggiamento  di  riflessione  critica   sull'attendibilita'
dell'informazione   diffusa  dai  mezzi  di  comunicazione  di  massa
nell'ambito   delle   scienze   della    Terra,    con    particolare
discriminazione tra fatti, ipotesi e teorie scientifiche consolidate.
                         SCIENZE DELLA TERRA
               OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI
                     OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO*
  Al termine del corso lo studente deve dimostrare di essere in grado
di:
1.   utilizzare  in  modo  appropriato  e  significativo  un  lessico
geologico fondamentale, commisurato al livello  di  una  divulgazione
scientifica generica;
2.  utilizzare  le  conoscenze  acquisite  su  litosfera, atmosfera e
idrosfera per impostare su basi  razionali  i  termini  dei  problemi
ambientali;
3.  raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette,
sia mediante consultazioni di manuali e  di  testi)  e  porli  in  un
contesto  coerente  di  conoscenze  e  in  un  quadro  plausibile  di
interpretazione;
4. individuare in modo corretto,  nell'esame  di  fenomeni  geologici
complessi, le variabili essenziali, il relativo ruolo e le reciproche
relazioni;
5.  comprendere  sia  la  funzionalita'  esplicativa sia i limiti dei
modelli interpretativi di fenomeni geologici complessi;
6. individuare categorie per caratterizzare oggetti geologici (rocce,
minerali, fossili, ecc...) sulla base di analogie e differenze;
7. riconoscere nella realta' quanto raffigurato  da  illustrazioni  e
carte e viceversa;
_____________
  *  Gli obiettivi da 1 a 8 sono trasversali a tutti i contenuti; gli
obiettivi da 9 a 15 sono riferiti a contenuti specifici.
_____________
8. prospettare procedure di  indagine  per  acquisire  conoscenze  su
fenomeni geologici semplici;
9.  descrivere  i  possibili effetti dei fenomeni sismici e vulcanici
sul territorio e i comportamenti individuali  piu'  adeguati  per  la
protezione personale;
10.  descrivere  i principali problemi inerenti la risorsa acqua e il
suo uso su basi razionali;
11. raccogliere ed elaborare dati per  caratterizzare  le  condizioni
climatiche  della  regione  di  residenza  e individuare le relazioni
esistenti fra tali condizioni, l'idrografia, le forme del rilievo, lo
sviluppo di suoli e le coperture vegetali;
12. descrivere le piu' evidenti caratteristiche geomorfologiche della
regione di residenza, riferendole in  modo  appropriato  agli  agenti
responsabili   del  modellamento  del  paesaggio,  e  individuare  le
eventuali modificazioni  prodotte  o  indotte  dall'intervento  umano
sull'ambiente;
13.  distinguere,  nell'ambito  di semplici situazioni geologiche che
possono assumere carattere di rischio, quali eventi siano prevedibili
e quali imprevedibili, quali siano naturali  e  quali  determinati  o
indotti dalle attivita' umane;
14.  inquadrare  le attivita' sismiche, vulcaniche e tettoniche in un
contesto piu' ampio di dinamica terrestre;
15. distinguere  tra  risorse  esauribili  e  risorse  rinnovabili  e
descrivere  le possibili conseguenze sull'ambiente dello sfruttamento
delle risorse materiali ed energetiche.
                              CONTENUTI
1. LE SCIENZE DELLA TERRA
  a) I rapporti Uomo-Terra.
  b) Gli ambiti di studio: litosfera, idrosfera, atmosfera.
  c) Le conoscenze geologiche come supporto ai processi di decisione.
  d) I modi di produzione della conoscenza delle scienze della Terra.
2. MANIFESTAZIONI DELLA DINAMICA TERRESTRE: VULCANI E TERREMOTI
  a) Vulcani: distribuzione e tipologia dell'attivita' vulcanica.
  b)  Attivita'  vulcanica  e  uomo:  risorse  energetiche  e rischio
vulcanico.
  c) I prodotti del consolidamento dei fusi: dalle rocce effusive  al
processo magmatico.
  d) Attivita' sismica e uomo: rischio sismico.
3. IDROSFERA E ATMOSFERA
  a)  Acque  marine e acque continentali: serbatoi e flussi a diversi
valori di scala.
  b) L'acqua come risorsa: distribuzione, accumulo e sfruttamento.
  c) L'atmosfera come sistema dinamico.
  d) L'acqua nell'aria.
  e) Il ciclo dell'acqua.
  f) Tempo meteorologico e clima.
  g) Il motore della dinamica atmosferica  e  del  ciclo  dell'acqua:
posizioni reciproche Terra-Sole e flusso energetico Sole-Terra.
4. IL MODELLAMENTO DELLA SUPERFICIE TERRESTRE
  a) L'effetto degli agenti atmosferici e dell'acqua superficiale sui
materiali     rocciosi:     degradazione,     erosione,    trasporto,
sedimentazione.
  b) Dai sedimenti al processo sedimentario.
  c)  I  processi  morfogenetici  e  il  paesaggio  come   risultante
sistemica.
  d) Suolo e protezione del suolo.
  e)  L'attivita' antropica come fattore predisponente e determinante
di processi superficiali.
  f) I rischi geomorfologici e idrogeologici.
5. DAI FENOMENI AI MODELLI
  a) La dinamica globale e la teoria della tettonica a placche.
  b) Processi tettonici ai diversi livelli di scala.
  c) La dinamica globale e il problema dell'interno della Terra.
  d) I dati sismici, gravimetrici e chimici per  la  costruzione  del
modello della struttura interna della Terra.
6. IL PASSATO DELLA TERRA
  a) Dal tempo storico al tempo geologico.
  b)  Principi  e  criteri  per  la  ricostruzione della storia della
Terra.
  c) L'evoluzione della Terra e l'evoluzione dei viventi.
7. LE RISORSE MINERARIE
  a) Processi di concentrazione dei materiali utili.
  b) Problemi legati allo sfruttamento delle risorse non rinnovabili.
  c) Problemi  ambientali  legati  allo  sfruttamento  delle  risorse
minerarie.
                         SCIENZE DELLA TERRA
                       INDICAZIONI SPECIFICHE
  La  scelta degli obiettivi ha privilegiato gli aspetti metodologici
e si e' orientata non solo all'acquisizione di conoscenze,  ma  anche
alla  riflessione  sui  modi di conseguirle. Dal punto di vista della
strategia, gli obiettivi  tendono  a  suggerire  una  metodologia  di
insegnamento motivante e coinvolgente.
  I  contenuti  sono  presentati  secondo una sequenza consigliabile,
anche se non  vincolante.  Nell'affrontare  i  contenuti  si  ritiene
opportuno, in linea di massima, privilegiare i problemi connessi alla
realta'  locale  o  nazionale.  Alla scelta e alla strutturazione dei
problemi e' essenziale dedicare la massima attenzione, perche' da  un
lato  sia  garantita l'adeguatezza sul piano cognitivo e, dall'altro,
sia favorito il contributo della spinta proveniente  dagli  interessi
degli    studenti,    componente    essenziale    della   motivazione
all'apprendimento.
  E' importante che gli itinerari didattici  prendano  avvio  da  una
situazione problematica creata da:
-  presentazione  di  fatti  e  fenomeni  dal  vero o tramite sussidi
didattici;
- curiosita' dello studente;
- suggerimenti del docente;
- ricerche e documenti relativi al territorio.
  E' necessario analizzare i problemi in modo  critico,  distinguendo
fra  osservazioni,  fatti,  ipotesi  e  teorie. Agli studenti bisogna
chiarire, per i singoli argomenti, la motivazione della scelta  e  il
livello di scala a cui si colloca il fenomeno trattato.
L'articolazione   degli  argomenti  richiede  l'inquadramento  in  un
contesto strutturato che faccia emergere i capisaldi concettuali e le
metodologie proprie delle scienze della Terra (il carattere sistemico
della realta'  geologica  ai  diversi  livelli  di  scala,  il  tempo
geologico,  la  ciclicita' di molti fenomeni geologici, il fondamento
empirico della conoscenza, il principio dell'attualismo).
Bisogna inoltre tenere presente di trattare i vari fenomeni geologici
in correlazione con i fenomeni biologici,  dando  il  giusto  rilievo
all'identificazione delle loro reciproche connessioni.
  In  questo  quadro  va  favorito  il  coinvolgimento  diretto degli
studenti in attivita' svolte individualmente o a gruppi, comprendenti
la  raccolta,  il   piu'   possibile   autonoma,   di   informazioni,
l'esecuzione  di rilevazioni e misure, l'individuazione di criteri di
classificazione, l'ordinamento dei dati (tabulazione, costruzione  di
grafici, semplici elaborazioni statistiche ecc.).
  Il  lavoro  di  campagna  e'  un'attivita' di particolare interesse
metodologico; evidenzia come  il  primo  grande  laboratorio  sia  il
territorio.  Per  la  costruzione  delle  conoscenze  e' fondamentale
l'osservazione dei fenomeni. Tuttavia, poiche' la lunghezza dei tempi
geologici non consente all'osservazione la possibilita' di percezione
delle  variazioni  verificatesi  nel  tempo,   si   rende   opportuna
l'integrazione   con   modelli   teorici  e  pratici.  Questi  ultimi
richiedono  una  struttura   logica   e   concettuale   adeguatamente
predisposta.
  Le attivita' pratiche offrono occasione per esercitarsi nell'uso di
alcuni   procedimenti   caratteristici  dell'indagine  scientifica  e
costituiscono un valido mezzo di coinvolgimento degli studenti.
  Non si puo' ovviamente ignorare l'opportunita' di ricorrere a mezzi
audiovisivi  per  illustrare   fenomeni   difficilmente   accessibili
all'osservazione diretta.
  Per   procedere  alla  verifica  degli  apprendimenti,  oltre  alle
interazioni    verbali    (interrogazioni,     discussioni),     sono
indispensabili  esercizi  scritti  di  relazione  e descrizione sulle
attivita' pratiche; sono anche  utili  forme  scritte  di  analisi  e
sintesi  di  brani  di  libri  di  testo  e  di articoli di riviste e
giornali. Tutto cio' serve a verificare la capacita' di  esporre  con
linguaggio rigoroso e appropriato gli argomenti studiati.
                              BIOLOGIA
                        FINALITA' SPECIFICHE
  Finalita' del corso di Biologia sono le seguenti:
1.  la  comprensione graduale, secondo il punto di vista scientifico,
dei  problemi  di  fondo,  metodologici  e  culturali,  posti   dalle
caratteristiche peculiari del fenomeno vita;
2.  l'acquisizione  di  alcune conoscenze essenziali ed aggiornate in
vari campi  della  biologia,  che  vanno  dalla  biochimica  e  dalla
genetica alla fisiologia, alla patologia e alla ecologia;
3.  l'acquisizione  di  determinate conoscenze sulla specie umana, in
salute e in malattia;
4. la strutturazione, in un quadro di rigorosa scientificita',  delle
informazioni di tipo biologico possedute dagli studenti;
5.  l'introduzione  all'uso  delle  espressioni  scientifiche proprie
della biologia,  chiarendo  il  significato  dei  singoli  termini  e
stimolando l'arricchimento linguistico.
Riferimenti generali
  Dato  costitutivo  della  struttura  del  corso  e' che la biologia
possiede, su basi metodologiche  e  storiche,  una  caratterizzazione
scientifica  propria e distinta, che deve la sua ragione fondamentale
alla peculiarita' del fenomento vita.
  In molti campi della biologia si e' avuto  recentemente  un  grande
sviluppo.   Innovazioni   biotecnologiche  interessano  la  medicina,
l'agricoltura,  l'alimentazione  e  la  produzione  industriale   con
effetti di profondo cambiamento sulla vita umana e sull'ambiente.
L'acquisizione   di   conoscenze  biologiche  aggiornate  stimola  la
partecipazione  a  tali  processi  di  cambiamento  e  favorisce   la
formazione di coscienze vigili ed attente agli equilibri biologici ed
ambientali,  in  vista  di  un effettivo miglioramento della qualita'
della vita.
  Le conoscenze sulla specie umana favoriscono inoltre il processo di
formazione della propria personalita' e di un positivo  rapporto  con
gli altri e con l'ambiente.
  Non  puo'  trascurarsi  il  fatto che molti risultati della ricerca
biologica vengono interiorizzati da parte dei giovani, spesso in modo
disordinato, attraverso  i  mezzi  di  comunicazione  di  massa  e  i
discorsi quotidiani; grandi sono quindi i rischi di superficialita' e
di  manipolazioni ascientifiche ed acritiche. La scuola ha il compito
di intervenire per assicurare un  apprendimento  della  biologia  che
acquisisca  e  mantenga  carattere  di  rigorosa scientificita' anche
nell'espressione linguistica.
                              BIOLOGIA
               OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI
                     OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
  Lo studente alla fine del corso deve dimostrare di essere in  grado
di:
1.  rilevare,  descrivere, rappresentare, spiegare le caratteristiche
fondamentali degli esseri viventi, ai  diversi  livelli:  molecolare,
cellulare, organismico, ecosistemico;
2.  rilevare  le  caratteristiche qualitative di strutture biologiche
anche attraverso l'uso di semplici dispositivi di osservazione;
3. rilevare ed elaborare le caratteristiche quantitative di strutture
e processi  biologici  attraverso  l'uso  di  semplici  strumenti  di
misurazione e di elaborazione dati;
4.  comunicare  i  risultati  riguardanti le caratteristiche studiate
attraverso forme di espressione orale, scritta, grafica;
5.  spiegare  ed  usare  autonomamente  i  termini  specifici   della
biologia;
6. descrivere il rapporto tra strutture e funzioni ai diversi livelli
di organizzazione;
7.   descrivere   gli   aspetti  unitari  fondamentali  dei  processi
biologici;
8.  individuare  le  caratteristiche  funzionali  fondamentali  della
cellula e riconoscerle negli organismi pluricellulari;
9.  indicare  per  alcune funzioni fondamentali le corrispondenze tra
processi ai livelli cellulare ed organismico e  processi  al  livello
molecolare;
10.  descrivere  e  spiegare  diversi  criteri per la classificazione
biologica;
11. descrivere la specie come fondamentale categoria tassonomica;
12. ricostruire il percorso filogenetico  dei  vertebrati  fino  alla
specie umana;
13. descrivere i caratteri distintivi della specie umana;
14. individuare i piu' semplici meccanismi di regolazione omeostatica
e riconoscere la differenza fra salute e malattia;
15.  descrivere  le relazioni tra i cicli biologici ed i grandi cicli
della natura;
16. individuare le interazioni tra mondo vivente e non vivente, anche
con riferimento all'intervento umano;
17. valutare autonomamente l'impatto delle  innovazioni  tecnologiche
in ambito biologico ed ambientale.
                              CONTENUTI
1. Peculiarita' della vita. Diversita'  degli  organismi,  viventi  e
loro divenire. Interazioni tra mondo vivente e non vivente.
Adattamento. Le comunita' biologiche.
2. Caratteristiche unitarie dei fenomeni biologici. Teoria cellulare.
Le   cellule:   strutture   e   funzioni.  Cellule  procariotiche  ed
eucariotiche. Pluricellularita'.
3. Materiali di costruzione delle cellule.  Biomolecole.  Metabolismo
cellulare.  Il flusso dell'energia per la vita. Il progetto biologico
e la sua codificazione.
4. Ciclo di divisione  cellulare.  Riproduzione  e  differenziamento.
Trasmissione  dei caratteri ereditari. Cromosomi e geni. Variabilita'
del patrimonio ereditario. Distribuzione dei geni nelle popolazioni.
5. Evoluzione biologica. Criteri per  la  classificazione  biologica.
La   specie   e  le  altre  categorie  tassonomiche.  Filogenesi  dei
vertebrati.  La  specie  umana.   Il   ciclo   biologico   dell'uomo.
L'omeostasi,  le  sue  alterazioni  ed  i  concetti  di  salute  e di
malattia.
6.  L'ambiente  come  sistema  complesso.  Ecosistemi   strutture   e
funzioni.  Le attivita' umane e l'ambiente. Tutela della vita umana e
dell'ambiente.
Nota generale
  I contenuti indicati per il corso sono suddivisi in sei gruppi.  In
sede  di  programmazione  essi  possono essere sviluppati secondo gli
itinerari didattici ritenuti piu' opportuni dal docente. Una corretta
impostazione metodologica e' richiesta per garantire costantemente la
organicita' e la coerenza nella trattazione di  tali  contenuti,  che
sono da considerarsi fondamentali.
Note specifiche
Le  osservazioni che seguono riguardano, nell'ordine e separatamente,
i sei gruppi di contenuti.
1. La natura vivente viene trattata  inizialmente  in  modo  globale,
privilegiando  il  momento osservativo, al fine di far acquisire allo
studente  un'adeguata  immagine  della  realta'  biologica  nel   suo
complesso.
E' opportuno chiarire i rapporti di interdipendenza tra gli organismi
e i livelli trofici.
2.  Prima  di  trattare delle caratteristiche unitarie della vita, e'
opportuno  introdurre  alcuni  principi   generali   di   metodologia
scientifica  applicata  alla   biologia, con qualche riferimento alla
storia della medesima.
3. Per la comprensione del fenomeni biologici  a  questo  livello  si
devono   fornire  opportune  informazioni  e  si  deve  ricorrere  ad
appropriati modelli per  superare  i  problemi  legati  all'eventuale
mancanza di adeguate conoscenze chimico-fisiche.
Trattando  della  trasmissione del progetto codificato nella sequenza
DNA-RNA-proteine, si puo' eventualmente  introdurre  il  concetto  di
informazione biologica.
4.  A questo livello, la trattazione del differenziamento si limita a
rendere evidente, attraverso esempi opportunamente  scelti,  come  le
cellule si modifichino in rapporto a funzioni specializzate.
E'  opportuno  limitare  la  trattazione della distribuzione dei geni
nelle popolazioni al contenuto della legge di Hardy-Weinberg e al suo
significato in rapporto alle teorie evolutive.
5. Puo' essere interessante trattare, prima di sviluppare i contenuti
di questo gruppo, i problemi dell'origine della vita.
Presentando  la  specie  umana,  e'  significativo  sottolineare   la
continuita'  filogenetica  con gli altri vertebrati e al tempo stesso
mettere in evidenza il peculiare adattamento umano e la cultura.
Trattando del ciclo biologico della specie  umana,  si  possono  dare
informazioni  sulla  sessualita'  e  sulla  procreazione e si possono
illustrare le modificazioni dell'organismo alle varie eta'.
Con riferimento alla regolazione omeostatica si  possono  trattare  i
sistemi di difesa naturale contro le malattie.
Si possono infine inserire indicazioni di igiene personale e sociale,
con particolare riguardo alle tossicodipendenze.
La discussione di problemi ampi e delicati, connessi alla trattazione
di  alcuni  degli argomenti sopra indicati, quali la sessualita' e le
tossicodipendenze,  dovrebbe  comunque  rientrare  in   un   progetto
educativo   globale   che   preveda  il  coinvolgimento  responsabile
dell'intero Consiglio di classe e delle famiglie,  nel  rispetto  del
grado di maturazione psico-fisica dei singoli studenti.
6. E' possibile prospettare un quadro sistemico ampio degli organismi
viventi nell'ambiente, nel quale si inserisce la specie umana con una
peculiarita' dovuta alla sua evoluzione culturale.
Va  sottolineato il grande potenziale di trasformazione dell'ambiente
acquisito dall'uomo attraverso lo  sviluppo  tecnologico,  con  cenni
alle biotecnologie.
Non dovrebbe trascurarsi, a proposito delle innovazioni tecnologiche,
un  richiamo  alle prospettive ed ai problemi, anche etici, posti dal
loro sviluppo.
                              BIOLOGIA
                       INDICAZIONI SPECIFICHE
  L'apprendimento dei principali metodi e dei risultati della ricerca
biologica,  anche  se  proporzionato  evidentemente  all'eta'   degli
studenti  e  alle scelte di indirizzo, deve sempre essere condotto su
basi rigorosamente scientifiche. In particolare va messo in  evidenza
il   procedimento  caratteristico  delle  scienze  sperimentali,  che
prevede una continua interazione tra elaborazione teorica e  verifica
empirica.  Anche  l'apprendimento  va  raggiunto  sia  attraverso  la
trattazione  teorica   sia   attraverso   semplici   sperimentazioni.
Un'attenzione alla visione storica dello sviluppo della biologia puo'
offrire  l'opportunita'  di metterne meglio in evidenza i problemi di
fondo, metodologici e culturali.
  La complessita' dei fenomeni biologici richiede adatte procedure di
osservazione, di misurazione, di impianto delle sperimentazioni e  di
analisi  dei  risultati,  differenziate  per  i  diversi  livelli  di
organizzazione degli esseri viventi. Da cio' deriva  l'importanza  di
una impostazione anche sperimentale dell'insegnamento, mediante l'uso
diretto e programmato del laboratorio da parte degli studenti.
Alcuni semplici strumenti, tra cui un microscopio e un elaboratore di
dati,  sono  gia' sufficienti a consentire l'esecuzione di esperienze
su contenuti fondamentali del programma.
  E'  molto  importante  guidare  gli  studenti  a osservare fenomeni
biologici    direttamente    sul    territorio,    evidenziando    la
interdipendenza  tra  i  fenomeni osservati e le componenti abiotiche
del territorio stesso. A tale scopo sono utili le visite  guidate  in
parchi naturali e in aree protette.
  Gli   studenti  vanno  sollecitati  a  intraprendere  attivita'  di
indagine  e  guidati  nelle  operazioni  di  raccolta,   ordinamento,
rappresentazione, elaborazione e sistemazione dei dati di cui vengono
in  possesso  e  nella  interpretazione  di  essi  in base a semplici
modelli esplicativi.  La comunicazione dei risultati  raggiunti  puo'
essere fatta attraverso grafici, disegni e modelli materiali.
  Il  corso  e'  suddiviso  in  sei  gruppi di contenuti, che possono
essere percorsi con flessibilita', sempre perseguendo la  organicita'
e  la  coerenza  nella strategia didattica utilizzata. Qualsiasi essa
sia, si ritiene necessario che il docente  ne  faccia  partecipi  gli
studenti che, in tal modo, possono riconoscersi nel processo.
  Gli  strumenti  che  possono  essere  usati  per  la  verifica  del
raggiungimento degli obiettivi si possono ricondurre ai seguenti.
  Test per la verifica di obiettivi  specifici  relativi  a  segmenti
curricolari  limitati:  essi permettono di saggiare in tempi brevi il
livello di acquisizione  di  contenuti  e  il  possesso  di  abilita'
semplici,  e  quindi di individuare le capacita' non acquisite per le
quali progettare interventi di recupero.
  Interrogazioni, intese come  discussioni  aperte  anche  all'intera
classe,  relazioni  scritte  e orali, questionari, per la verifica di
obiettivi relativi a piu' ampi segmenti curricolari: essi  permettono
di  valutare  l'acquisizione  di  contenuti  piu' vasti e il grado di
raggiungimento  di  obiettivi  piu'  complessi;   inoltre   diventano
occasione  di  confronto interno sulla formazione culturale raggiunta
attraverso gli argomenti trattati.
  Schede e relazioni del  lavoro  compiuto,  per  la  verifica  delle
attivita'   di  tipo  sperimentale  condotte  in  laboratorio  o  nel
territorio: esse sono impostate includendo, in successione logica, la
descrizione del  materiale  di  sperimentazione,  la  raccolta  e  la
elaborazione  dei  dati  sperimentali, l'interpretazione del fenomeno
studiato, la progettazione di ulteriori sperimentazioni.
                          EDUCAZIONE FISICA
                        FINALITA' SPECIFICHE
  L'insegnamento  di  Educazione  fisica  si  propone   le   seguenti
finalita':
1.   l'armonico   sviluppo   corporeo   e  motorio  dell'adolescente,
attraverso il miglioramento delle qualita' fisiche e neuromuscolari;
2. la maturazione della coscienza relativa alla propria  corporeita',
sia  come    disponibilita'  e  padronanza motoria sia come capacita'
relazionale, per superare le difficolta' e le contraddizioni  tipiche
dell'eta' adolescenziale;
3.  l'acquisizione  di una cultura delle attivita' di moto e sportive
che tenda a promuovere la pratica motoria come costume di vita  e  la
coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati, che lo sport
assume nell'attuale societa';
4.  la  scoperta  e  l'orientamento  delle  attitudini  personali nei
confronti di attivita' sportive specifiche e di attivita' motorie che
possano tradursi in capacita' trasferibili al campo lavorativo e  del
tempo libero;
5.  l'evoluzione  e  il  consolidamento  di una equilibrata coscienza
sociale, basata sulla consapevolezza di  se'  e  sulla  capacita'  di
integrarsi  e  differenziarsi  nel e dal gruppo, tramite l'esperienza
concreta di contatti socio-relazionali soddisfacenti.
Riferimenti generali
  L'educazione  mediante  il  movimento  contribuisce  allo  sviluppo
integrale  della  personalita'  e  si  avvale sia dell'educazione del
corpo intesa come sviluppo e conservazione ottimale del medesimo  sia
dell'educazione  al corpo intesa come atteggiamento positivo verso il
corpo stesso.
  L'insegnamento dell'Educazione fisica  nei  primi  due  anni  della
secondaria  superiore,  cioe'  nel periodo iniziale dell'adolescenza,
deve tener conto dei rapidi ed intensi cambiamenti  psico-fisici  che
avvengono  in  questa eta', della grande disomogeneita' di situazioni
personali, delle significative differenze esistenti fra i due sessi e
della variabilita' del processo evolutivo individuale.
  E' comunque essenziale che ogni studente sia guidato ad ottenere un
significativo miglioramento delle conoscenze, delle capacita' e delle
competenze motorie rispetto alla propria situazione iniziale.
                          EDUCAZIONE FISICA
               OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E CONTENUTI
                     OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO*
  Lo studente al termine del biennio deve dimostrare
  a) un significativo miglioramento della sua capacita' di:
1.  tollerare  un  carico  di  lavoro  submassimale  per   un   tempo
prolungato;
2.  vincere  resistenze  rappresentate  dal carico naturale e/o da un
carico addizionale di entita' adeguata;
3. compiere azioni  semplici  e/o  complesse  nel  piu'  breve  tempo
possibile;
4.   eseguire   movimenti   con  l'escursione  piu'  ampia  possibile
nell'ambito del normale raggio di movimento articolare;
5. avere disponibilita' e controllo segmentario;
6. realizzare movimenti complessi adeguati  alle  diverse  situazioni
spazio temporali;
7.  attuare  movimenti  complessi  in  forma  economica in situazioni
variabili;
8. svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedono
la conquista, il mantenimento ed il recupero dell'equilibrio;
_________
  * Gli obiettivi da 1 a 4 si riferiscono all'ambito  delle  qualita'
fisiche,  da  5 a 8 alla funzionalita' neuromuscolare, da 9 a 11 alle
capacita' operative e sportive. Gli  obiettivi  12  e  13  riguardano
l'aspetto teorico-pratico.
_________
  b) di essere in grado di:
9.  conoscere  e  praticare,  nei  vari  ruoli, almeno due discipline
individuali e due sport di squadra;
10. esprimersi con il corpo  ed  il  movimento  in  funzione  di  una
comunicazione interpersonale;
11.  trasferire  capacita' e competenze motorie in realta' ambientali
diversificate, la' dove e' possibile;
12.  conoscere  le  norme  elementari  di comportamento ai fini della
prevenzione degli infortuni ed in caso di incidenti;
13. organizzare  le  conoscenze  acquisite  per  realizzare  progetti
motori autonomi e finalizzati.
                              CONTENUTI
1. Attivita' ed esercizi a carico naturale.
2. Attivita' ed esercizi di opposizione e resistenza.
3.  Attivita'  ed  esercizi con piccoli attrezzi e ai grandi attrezzi
codificati e non codificati.
4.  Attivita'  ed  esercizi  di  rilassamento,   per   il   controllo
segmentario   ed   inter   segmentario,   per   il   controllo  della
respirazione.
5. Attivita' ed esercizi eseguiti in varieta' di ampiezza, di  ritmo,
in situazioni spazio-temporali variate.
6.  Attivita'  ed  esercizi  di  equilibrio  in  situazioni dinamiche
complesse ed in volo.
7. Attivita' sportive individuali. Due specialita' da scegliere  fra:
atletica   leggera,   ginnastica   artistica,   ginnastica   ritmica,
pattinaggio, nuoto, sci ecc..
8. Attivita' sportive di squadra. Due specialita' da  scegliere  fra:
pallacanestro, pallavolo, calcio, pallamano ecc..
9. Organizzazione di attivita' ed arbitraggio degli sport individuali
e di squadra.
10.  Attivita' tipiche di ambiente naturale (ove e' possibile): sport
di orientamento, escursioni, campeggio, vela ecc..
11. Attivita' espressive codificate e non codificate.
12. Ideazione, progettazione e  realizzazione  di  attivita'  motorie
finalizzate derivanti dall'attivita' svolta.
13.  Informazioni  sulla  teoria  del  movimento  e sulle metodologie
dell'allenamento relative alle attivita'.
14. Esercitazioni di assistenza diretta  e  indiretta  relative  alle
attivita' svolte.
15.  Conoscenze  essenziali  sulle  norme  di  comportamento  per  la
prevenzione degli infortuni e in caso d'incidente.
Note generali
1. La lista non prevede una distinzione in attivita'  fondamentali  e
complementari  in  quanto  la  scelta  di  una  attivita' puo' essere
condizionata dalla situazione ambientale e dai mezzi disponibili.
2. Le attivita' elencate devono essere utilizzate tenendo  conto  che
ciascuna  di  esse, a seconda della metodologia adottata, puo' essere
utile al conseguimento di obiettivi diversi.
                          EDUCAZIONE FISICA
                       INDICAZIONI SPECIFICHE
  Nell'insegnamento    dell'educazione    fisica     vanno     tenute
preliminarmente   presenti   due   indicazioni   generali  ugualmente
importanti: da un  lato  la  necessita'  di  valutare  la  situazione
iniziale  degli  studenti  nei confronti degli obiettivi che dovranno
essere conseguiti e, dall'altro, l'esigenza di individuare  modalita'
diverse  nell'applicazione  del  programma  unico  in  relazione alle
differenze esistenti tra i due sessi.
  Indicazioni piu' specifiche  per  i  singoli  gruppi  di  obiettivi
possono essere le seguenti.
Miglioramento delle qualita' fisiche
  Una  scelta  adeguata  di  attivita' motorie protratte nel tempo in
situazione prevalentemente aerobica secondo oculati carichi crescenti
e/o adeguatamente intervallati (metodo  continuativo  -  alternato  o
intervallato  - Jogging - Cross-promenade - situazioni sportive ecc.)
promuove il miglioramento della resistenza.
  Per lo sviluppo della forza il docente deve  porre  attenzione,  in
particolare,    alla   forza   veloce   e   resistente,   utilizzando
prevalentemente  il  carico  naturale  o  bassi  carichi  addizionali
(20/30%  del  peso corporeo), in esecuzioni dinamiche, non escludendo
nessun settore corporeo.
  L'incremento della velocita' si puo' ottenere  ricorrendo  a  prove
ripetute  su  brevi  distanze  (25/30m)  e  a  tutta  quella gamma di
esercizi interessanti i diversi distretti corporei che favoriscono il
miglioramento della rapidita'  di  esecuzione.  Sono  altresi'  utili
esercizi  che,  esigendo  dal  soggetto  una  risposta immediata allo
stimolo  esterno  (uditivo,  visivo  e   tattile),   favoriscono   il
miglioramento della velocita' di reazione.
  La  mobilita'  articolare,  nel  rispetto  dell'eta' auxologica, e'
favorita da movimenti ampi ed  eseguiti  con  intervento  attivo  del
soggetto.
Affinamento delle funzioni neuromuscolari
  La  presa  di  coscienza  e l'elaborazione di tutte le informazioni
spaziali,  temporali  e  corporee  e  il  conseguente  controllo  del
movimento,  costituiscono un passaggio fondamentale per l'affinamento
delle funzioni neuromuscolari. E' pertanto opportuno scegliere fra  i
contenuti una vasta gamma di attivita' individuali e di gruppo, con e
senza attrezzi (piccoli e grandi, codificati e non).
  Tali attivita', utilizzate in forme variate e sempre piu' complesse
e  in  situazioni  diversificate  e inusuali, favoriscono un continuo
affinamento delle funzioni di equilibrio e di coordinazione  per  una
sempre  piu'  efficace  rappresentazione mentale del proprio corpo in
azione.
Acquisizione delle capacita' operative e sportive
  Per lo sviluppo delle capacita' operative  nei  vari  ambiti  delle
attivita'  motorie  si  devono  privilegiare  le  situazioni-problema
implicanti l'autonoma ricerca di soluzioni e favorire il passaggio da
un approccio globale a una sempre maggiore precisione  anche  tecnica
del movimento.
  Un'adeguata  utilizzazione  delle  diverse  attivita'  permette  di
valorizzare la personalita' dello  studente,  generando  interessi  e
motivazioni  specifiche  utili  a  scoprire e orientare le attitudini
personali  che  ciascuno  deve  sviluppare  nell'ambito  a  lui  piu'
congeniale.  A  tal fine il docente puo' anche cogliere e valorizzare
stimoli culturali legati alla tradizione e alle realta' locali.
  La pratica degli sport individuali e di squadra, anche  quando  as-
sume  carattere  di  competitivita',  deve realizzarsi in armonia con
l'istanza educativa, sempre prioritaria, in  modo  da  promuovere  in
tutti  gli  studenti, anche nei meno dotati, l'abitudine alla pratica
motoria e sportiva. Le molteplici opportunita'  offerte  dallo  sport
favoriscono  l'assunzione  di  ruoli  diversi  e  di  responsabilita'
specifiche (di arbitraggio, organizzativi, progettuali),  promuovendo
una  maggiore  capacita' di decisione, giudizio e autovalutazione. In
particolari  situazioni  ambientali  e  strutturali  possono  trovare
spazio  anche  sport  quali lo sci, il nuoto, il pattinaggio, la vela
ecc..
  L'attivita'  motoria  realizzata  in  ambiente naturale e da questo
caratterizzata tende alla unificazione  di  esperienze  e  conoscenze
derivanti  da  discipline  diverse  e  costituisce  occasione  per il
recupero di un rapporto corretto dell'uomo con l'ambiente.
  Per l'attivita' espressiva, il passaggio da  attivita'  globale  di
tipo  espressivo-comunicativo  codificata  e  non  codificata a varie
tecniche di comunicazione  non  verbale  consente  allo  studente  di
leggere  criticamente i messaggi corporei propri, gli altrui e quelli
utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa.
Aspetto teorico-pratico
  E' importante che il docente, cogliendo gli spunti emergenti  nello
svolgimento  dell'attivita'  didattica,  non  tralasci di spiegare le
norme elementari di comportamento ai  fini  della  prevenzione  degli
infortuni   e  della  prestazione  dei  primi  soccorsi  avvalendosi,
eventualmente, della collaborazione di  Enti  e  strutture  che,  nel
territorio, abbiano specifica competenza.
  Per conquistare una consolidata cultura del movimento e dello sport
che  si  traduca  in costume di vita, lo studente deve interiorizzare
principi e valori ad essi  collegati.  Cio'  puo'  essere  conseguito
mediante  informazioni sulla teoria del movimento e sulle metodologie
dell'allenamento  costantemente  correlate  con  l'attivita'  pratica
svolta.
  Per  quanto  riguarda  la  verifica  e'  opportuno  tener conto che
all'interno  di  ogni  singolo  obiettivo  deve  essere  valutato  il
significativo  miglioramento  conseguito da ogni studente. Al termine
"significativo"  si  attribuisce  un  duplice  valore:   una   misura
quantitativa,  se  e'  possibile  la  definizione precisa del livello
raggiungibile all'interno di un  obiettivo;  un'indicazione  soltanto
qualitativa,   se   tale   definizione   non  e'  quantificabile.  Va
sottolineato, infatti, che la prestazione  motoria  umana  appartiene
alla  categoria delle produzioni complesse, categoria per la quale e'
difficile definire costantemente criteri oggettivi.
  Il docente puo' far ricorso oltre che alla pratica delle  attivita'
sportive, individuali e di squadra, a prove di valutazione ormai note
e/o  a  prove  multiple per la valutazione di qualita' e funzioni di-
verse.
                              PROGRAMMI
                   DELL'AREA COMUNE DEL TERZO ANNO
                              ITALIANO
Finalita' dell'insegnamento
  Le indicazioni programmatiche per l'insegnamento dell'italiano  per
la classe terza degli istituti professionali puntano a far coincidere
caratteri  ed  esigenze fra di loro profondamente diversificate, fino
al punto che possono considerarsi opposte.
  Si  tratta,  infatti,  da  una  parte  di  designare  uno  sviluppo
programmatico   che  abbia  valenza  conclusiva,  ponendosi,  quindi,
nell'ottica di una  visione  finale,  panoramica,  concludente  degli
argomenti    proposti,   e   dall'altra   di   delineare   un'ipotesi
programmatoria che consenta un proficuo inserimento nelle classi suc-
cessive, all'alunno che intenda  realizzare  un  proseguimento  degli
studi.
  Si  e'  pertanto  ritenuto di operare non in entrambe le direzioni,
cosa che sarebbe stata difficile e forse  anche  non  producente,  ai
fini   di  una  corretta  impostazione  culturale  del  programma  in
questione, ma proponendosi  una  direzione  che  avesse  una  valenza
compensativa in entrambe le opzioni didattico-culturali che la classe
finisce implicitamente con l'avere.
  Si  osserva  in  via  preliminare che lo studio dell'italiano nella
classe terza non puo'  non  porsi  come  proseguimento  dello  studio
impostato  nel  biennio,  per  la  qual  cosa  il  primo obiettivo da
raggiungere  consiste  nel  rafforzamento  e   consolidamento   delle
finalita'  gia'  poste  e  perseguite  nel  biennio  stesso. Pertanto
finalita' piu' specifiche  da  perseguire  nell'ambito  della  classe
terza   possono   essere   in  primo  luogo  l'approfondimento  della
riflessione sulla lingua, parlata e scritta, che deve  collocarsi  in
prospettive di opportuna creativita', almeno in ordine alle attivita'
specificatamente  connesse  con  il  profilo professionale che questo
tipo di istruzione mira a disegnare. Accanto a questa finalita' vanno
registrate poi anche le seguenti:
  - organizzare l'interesse, che  le  letture  fatte  nel  corso  del
biennio  hanno  suscitato,  in  forme articolate, che consentano, pur
tenendo conto dei limiti temporali rappresentati dalla durata  di  un
solo  anno,  di  sviluppare  un  approccio  diacronico con la vicenda
letteraria   italiana,    vista    soprattutto    come    espressione
dell'evoluzione storica e sociale di una civilta' nel suo divenire;
  -  organizzare le capacita' di "lettura" di un testo che attraverso
il  biennio   sono   state   stimolate,   trasferendole   sul   piano
dell'analisi,  intesa  come  ricerca  e  riconoscimento delle valenze
socio-culturali che ciascun testo implica ed esprime;
  - sviluppare  le  capacita'  critiche  dell'alunno,  attraverso  la
valutazione   dei   documenti  linguistico-letterari  esaminati,  per
giungere ad una piu' generale capacita'  di  espressione  di  proprie
valutazioni personali in ordine a fatti e problemi;
  -  mettere  l'alunno  in  condizione  di  recepire  l'esistenza  di
diversita' ideologiche e culturali, nel tempo e  nello  spazio,  allo
scopo   di  fargli  acquisire,  al  di  la'  di  una  organicita'  di
conoscenze, il rispetto per la pluralita' delle idee.
                           LINEE OPERATIVE
  Nello sviluppo del  programma  del  terzo  anno  si  propone,  come
momento   essenziale  di  attenzione  e  di  lavoro,  la  verifica  e
l'approfondimento degli itinerari metodologici avviati nel corso  del
biennio  in  ordine  all'educazione linguistica, della quale dovranno
essere ulteriormente perfezionati processi di formazione  soprattutto
nella  conoscenza  della struttura della lingua e nell'organizzazione
del lessico.
  In tale contesto si ritiene di fondamentale importanza, anche nella
prospettiva  di  una  sempre  piu'   specifica   acquisizione   delle
competenze   professionali,   l'avviamento   all'uso  del  linguaggio
specialistico, soprattutto relativamente a:
  - corrispondenza commerciale;
  - relazioni su lavori d'ufficio;
  - rapporti epistolari con Enti pubblici o privati.
  In ordine a tale modalita' di comunicazione e ad altre che potranno
essere opportunamente individuate, dovranno  essere  svolte  numerose
esercitazioni  scritte, di intesa con i docenti di lingue straniere e
di laboratorio trattamento testi.
  Per  quanto concerne la irrinunciabile prospettiva della educazione
letteraria, il programma di italiano del terzo anno deve  tendere  ad
una  sistemazione in grandi linee storiche degli approcci conoscitivi
e di sensibilita' che nel corso del  biennio  sono  stati  realizzati
tutte  le  volte che il privilegiato cammino metodologico-linguistico
ha determinato incontri con testi e momenti della vicenda  letteraria
italiana.
  Tale sistemazione non puo', ovviamente, aspirare ad una compiutezza
che  nasca  da  un  percorso  minutamente  diacronico, ma puo' invece
costruirsi attraverso approcci modulari con autori  di  opere  (lette
nella  loro  integrita'  o  in  scelte ampiamente rappresentative) di
diversi momenti storici.
  D'altra parte l'articolazione del programma, che risulta abbastanza
libera e programmabile in funzione di singole  specifiche  situazioni
didattico-culturali  e  che  si  colloca  intorno  a "rose" di autori
distinte in funzione dei vari momenti dello svolgimento storico della
nostra vicenda letteraria, puo' essere concepita  e  interpretata  in
una duplice ottica.
  Si  tratta,  da  una parte di costruire un itinerario culturale che
abbia  senso  di  completezza,  rispettando  nello  stesso  tempo  la
capacita'  programmatoria  e  i  limiti temporali ai quali si e' gia'
fatto cenno e dall'altra di consentire  un  approccio  con  pagine  e
personaggi    della   vicenda   letteraria   che   si   pongano   con
caratteristiche minimali di compiutezza,  evitando  frammentarismi  e
particolarismi  che  corrono  il  rischio  di  risultare  snaturanti,
soprattutto per chi non  abbia  successive  occasioni  didattiche  di
ulteriore   rapporto   con   la   valenza  complessiva  della  storia
letteraria.
  Nell'ambito della programmazione didattica si  sceglieranno  almeno
cinque autori, e per ciascun autore una parte significativa della sua
produzione,  in  modo tale che almeno un autore sia tratto tra quelli
rappresentativi del periodo pre-rinascimentale, uno  tra  quelli  del
periodo  che  va  dal Rinascimento al Settecento e tre tra quelli del
periodo che va dall'Ottocento all'Eta' contemporanea.
  La  conoscenza  dell'autore  va   autonomamente   approfondita   in
relazione  alla  sua evoluzione, ma anche finalizzata all'inserimento
nel contesto storico-ambientale.
  La  lettura  delle  opere  deve   caratterizzarsi   attraverso   la
puntualita'  dell'interpretazione,  la  conoscenza  della  formazione
critica fondamentale, il collegamento con le altre opere dello stesso
autore e con le altre espressioni artistiche coeve.
  Sara'   infine   necessario   che,   sempre    nell'ambito    della
programmazione  didattica, sia recuperata, ove opportuno e possibile,
la realta' culturale del  territorio  acquisendone  i  risvolti  piu'
validi.
                               STORIA
  La  definizione  di  linee  programmatiche per l'insegnamento della
storia nel terzo anno, presenta problematiche analoghe e parallele  a
quelle  che  gia'  si  sono  accennate nella premessa metodologica al
programma di italiano, sia in relazione ai ristretti spazi  temporali
disponibili,   sia  in  relazione  alla  duplice  valenza  educativo-
didattica che il monoennio non puo' avere.
  Fortunatamente,   per   quanto   riguarda   la   storia,    l'ampia
articolazione  tematica  prevista  dai programmi del biennio fornisce
una piattaforma cognitiva abbastanza ricca ed organizzata,  che,  nei
casi   in  cui  sia  stata  realizzata  una  efficace  programmazione
didattico-educativa,  potrebbe  consentire di supporre l'esistenza di
una visione complessiva dello svolgimento  delle  principali  realta'
storiche.
  Nella  prospettiva della realizzazione di una visione culturale, da
una parte organicamente  complessiva  e  dall'altra  concretamente  e
approfonditamente  riferita  a singoli specifici contenuti cognitivi,
il programma di storia verra' sviluppato  in  articolata  connessione
con  quello di italiano e si realizzera' attraverso l'approfondimento
dei periodi e momenti storici  relativi  agli  autori,  coerentemente
scelti in sede di programmazione didattica per l'italiano.
  E'  appena  il  caso di aggiungere che un siffatto taglio operativo
potra' trovare validita' e concretezza di risultati  solo  attraverso
un  coerente  taglio  metodologico,  che  privilegi  gli  aspetti  di
fenomenologia socio-culturale delle  vicende  storiche,  continuando,
del resto, in tal senso l'impostazione metodologica del biennio.
  Infatti  solo  la  collocazione dei previsti approfondimenti in una
tale ottica metodologica consentira' di evitare improponibili visioni
parziali o settoriali dei problemi, fenomeni e momenti esaminati, per
giungere invece ad una visione complessiva  nella  quale  il  singolo
dato approfonditamente acquisito si ricomponga in superiore unita' in
prospettiva di vicenda civile.
                          LINGUA STRANIERA
Finalita' dell'insegnamento
L'insegnamento   delle  lingue  straniere  nel  terzo  anno  tende  a
consolidare  ed  affinare  le  competenze  linguistiche  teoriche   e
pratiche,  descrittive  e  comunicative  acquisite dallo studente nel
corso  del  biennio;  concorre  all'approfondimento  delle  tematiche
culturali, sociali e istituzionali tipiche delle singole societa'; si
caratterizza  per l'analisi delle situazioni e dei contesti operativi
in cui l'uso appropriato  dei  linguaggi  settoriali  e  tecnici  del
linguaggio  primario  si  integrano  funzionalmente  in  relazione al
perseguimento di scopi speciali.
La particolare collocazione al termine del ciclo  breve  del  sistema
scolastico  e  la  funzione  preparatoria rispetto a moduli formativi
successivi  (scolastici,  regionali  o  aziendali)   evidenziano   la
peculiarita' e l'importanza di questo particolare momento educativo.
L'insegnamento  delle  lingue  straniere contribuisce alla formazione
generale, umana e culturale dello studente mediante il  perseguimento
e   il   conseguimento  di  competenze  comunicativo-relazionali  che
approfondiscono, completano e precisano le potenzialita' ricettive  e
produttive  delle abilita' orali e scritte indicate tra gli obiettivi
del biennio.
La  valenza  formativa  dell'insegnamento  linguistico   si   traduce
nell'acquisizione    della  consapevolezza della funzione strumentale
della lingua in relazione alla conoscenza e all'interpretazione della
realta', alla partecipazione, all'interscambio comunicativo sul piano
cognitivo e affettivo,  allo  sviluppo  di  capacita'  di  analisi  e
sintesi e di modalita' di pensiero rigoroso e creativo.
L'analisi  comparata  dei  significati  culturali  di  cui  la lingua
straniera e'  portatrice,  favorisce  lo  sviluppo  della  curiosita'
intellettuale,  della  consapevolezza  critica e della tolleranza nei
confronti delle diversita' dei sistemi  sociali,  delle  istituzioni,
della varieta' dei costumi, delle consuetudini, degli atteggiamenti e
degli  stili  di  comportamento  che caratterizzano la qualita' della
vita nei diversi paesi.
Il raccordo funzionale con il curriculum  e  l'attivita'  pedagogico-
didattica del biennio e il sapiente impiego delle moderne metodologie
e   tecnologie   didattiche   consentiranno   di   concentrare  nella
crucialita' del terzo anno il conseguimento di  obiettivi  altrimenti
perseguibili soltanto con molta gradualita'.
Risulteranno   indispensabili,   insieme  con  l'aggiornamento  degli
insegnanti e l'alto  livello  della  qualita'  dell'insegnamento,  la
pratica della programmazione e la metodologia interdisciplinare.
Obiettivi
Il   curriculum  del  terzo  anno  ricapitola  finalita',  obiettivi,
contenuti e metodologie del biennio unitario, dai risultati formativi
del  quale  prende  avvio  l'iter  della  programmazione;  fonda   la
specificita'  della  tassonomia  dei  suoi contenuti, delle nozioni e
delle funzioni sullo stretto collocamento  interdisciplinare  con  le
discipline afferenti agli specifici settori operativi.
Al  termine del terzo anno, lo studente dovrebbe aver consolidato gli
obiettivi  specificati  per  il  biennio,  acquisito  una  conoscenza
generale   della  lingua  di  livello  intermedio  e  una  competenza
comunicativo-relazionale che lo  metta  in  grado  di  raggiungere  i
seguenti obiettivi:
- comprendere espressioni d'uso quotidiano e professionale, sia dalla
viva  voce  dell'insegnante,  sia  da materiale registrato, inferendo
eventuali elementi lessicali ignoti dal contesto linguistico e  dalla
situazione, anche simulata, di comunicazione;
- sostenere una conversazione, esprimendosi con efficacia funzionale,
accettabile    correttezza    formale    (grammaticale,   fonologica,
intonativa)  e  proprieta'  lessicale   su   argomenti   generali   e
professionali;
-  sviluppare  l'abilita'  di lettura estensiva ed intensiva di testi
autentici di tipo generale (es. tratti da quotidiani o riviste) o  di
tipo   professionale   specifico   (es.  telex,  telegrammi,  lettere
commerciali,   istruzioni,    modulistica,    itinerari    turistici,
pubblicazioni  specializzate  ecc.)  caratterizzati  dalla  monosemia
della terminologia tecnica;
- comunicare per iscritto, con  rispetto  delle  regole  del  sistema
morfosintattico,  proprieta'  lessicale  generale e specifica, vigile
contenimento delle interferenze della lingua  madre;  (rielaborazione
scritta di appunti, riassunti di materiali orali e scritti, redazione
di telex, telegrammi, lettere).
Abilita' ricettive
Le abilita' di comprensione orale e di lettura saranno sviluppate, da
un   lato   coerentemente   con   gli   obiettivi  e  le  indicazioni
metodologiche del biennio e,  dall'altro,  con  la  caratterizzazione
marcata  dei  messaggi e del lessico propri dei settori professionali
specifici.
Si abituera' lo studente a comprendere testi orali e scritti di  tipo
formativo,  descrittivo,  regolativo  o  prescrittivo,   espositivo o
argomentativo e narrativo, sia di contenuto generale, sia  di  natura
professionale:    conversazioni    anche   telefoniche,   istruzioni,
relazioni, descrizioni, richieste di informazioni, ecc.
  Abilita' produttive
  Coerentemente  con gli obiettivi e le indicazioni metodologiche del
biennio e  in  relazione  alla  specificita'  degli  argomenti  e  di
linguaggi  propri  dei  settori  professionali a cui il terzo anno in
particolare  prepara,  si  svilupperanno   le   abilita'   produttive
dell'espressione  orale  e  scritta. Oltre alle caratteristiche della
scorrevolezza e scioltezza, gia' annoverate  tra  gli  obiettivi  del
biennio,   la   produzione  orale  e  scritta  evidenziera'  maggiore
flessibilita' e correttezza formale.
  L'uso funzionale della lingua si estendera' a contesti situazionali
propri dell'attivita' lavorativa nei settori specifici operativi.
  A partire dalle attivita' svolte per lo  sviluppo  delle  attivita'
ricettive  si impegneranno gli alunni in esercizi di rielaborazione e
reimpiego creativo degli elementi  linguistici  acquisiti.  Si  fara'
largo  uso  di  attivita'  di  "role play" per abituare gli alunni ad
usare la  lingua  con  disinvoltura  in  una  ampia  gamma  di  ruoli
speciali. Si promuovera' la consapevolezza delle varieta' stilistiche
e   dei   diversi   gradi  di  riprodurle  nell'uso  linguistico  con
adeguamento al contesto di situazione.
  I   materiali    linguistici    autentici    registrati    (nastri,
videocassette, film, notiziari, interviste, trasmissioni radiofoniche
e televisive) di carattere quotidiano e professionale, utilizzati per
lo  sviluppo delle abilita' di comprensione all'ascolto costituiranno
le  occasioni  per   motivare   la   partecipazione   da   situazioni
realistiche,  mediante  produzioni di propri testi e messaggi orali e
scritti. L'impegno in  attivita'  complesse  del  mondo  del  lavoro,
esperienze  di  interazione  scuola-lavoro  comportera'  lo  sviluppo
contemporaneo ed integrato di piu' abilita' e competenze.
Indicazioni metodologiche
  L'insegnamento come processo e interazione  didattica  comporta  la
centralita'  dell'alunno che apprende e dell'insegnante che, mediante
l'assunzione di una molteplicita' di ruoli ("informant", "motivator",
conduttore, guida), fornisce  all'alunno  ogni  opportunita'  perche'
possa  usare  la  lingua  correttamente  e  funzionalmente,  in  modo
efficace e realistico  in  una  varieta'  di  situazioni  e  contesti
generali  e  professionali. In quanto strumento per lo svolgimento di
compiti specifici e attivita' lavorative, la lingua straniera  verra'
insegnata  ed  appresa  operativamente nel perseguimento di obiettivi
pratici, nell'esplicamento di funzioni di ordine generale e  riferite
alla soluzione di problemi professionali.
Coerentemente  con  l'impostazione metodologica dell'insegnamento del
biennio,  si  fara'  uso  quasi  esclusivo  della  lingua   straniera
nell'interazione   didattica,   sia  nel  rapporto  docente-alunno  e
docente-classe, sia nell'attivita' di coppia e nel lavoro di gruppo.
Si fara' largo uso di varie tecniche di animazione  nel  contesto  di
attivita'  finalizzate alla produzione e all'interscambio di messaggi
formalmente corretti che assolvano a  precise  funzioni  comunicative
d'ordine generale e professionale.
  La  riflessione sulla lingua straniera comportera' il confronto con
le strutture della lingua madre,  l'acquisizione  consapevole  di  un
sistema  morfosintattico  e  fonologico gia' impiegato operativamente
nel corso dell'acquisizione della competenza comunicativa.
Quest'ultima comporta la conoscenza dell'appropriatezza delle diverse
forme linguistiche al tema, alle circostanze spazio-temporali e  alle
relazioni di ruolo degli interlocutori che caratterizzano il contesto
situazionale in cui si realizza la comunicazione.
  Lo studente consolidera' la cosapevolezza dell'importanza di un uso
appropriato  della  pronuncia,  del  ritmo e dell'intonazione ai fini
dell'espressione  completa  del  significato,  mediante  l'ascolto  e
l'imitazione   di  modelli  autentici.  La  correzione  degli  errori
nell'uso del codice orale non interrompera' la fase della produzione,
ma si porra' come  autocorrezione  al  momento  del  riascolto  della
registrazione della prestazione individuale.
L'autovalutazione sara' favorita dall'impiego sistematico dei sussidi
audiovisivi.
  L'alunno  sara'  educato  a comprendere e ad utilizzare le varieta'
linguistiche in cui si realizza l'interazione tra la lingua comune  e
la microlingua settoriale.
  Nello  sviluppare  l'abilita'  di  lettura  e interpretazione di un
testo scritto e l'abilita' di comprensione di  messaggi  parlati,  si
dovra'  muovere  possibilmente dal gia' noto, dagli interessi e dalle
esperienze degli alunni per estendere progressivamente il campo degli
argomenti  e  delle  situazioni.  La  lettura  del  testo  scritto  e
l'ascolto  del  testo  parlato  saranno  preceduti  da  un momento di
preparazione, prelettura o preascolto, volto a stimolare  l'interesse
e a favorire la comprensione.
  La  scelta  di testi autentici d'attualita' tratti dalla produzione
giornalistica,  di  difficolta'  compatibile  con   il   livello   di
competenza  linguistica  dell'alunno,  consentira'  a quest'ultimo di
accedere alla viva originalita' culturale del paese straniero e  alla
nozione di "relativismo culturale".
  Conformemente   alla   metodologia   adottata   nel   biennio,   si
applicheranno  ai  testi  scelti  le  consuete  tecniche  di  lettura
silenziosa   e   rapida   (lettura   estensiva,   "skimming",   volta
all'individuazione di informazioni specifiche)  e  lettura  intensiva
mirante  alla  comprensione  di  ogni  elemento  rilevante  sul piano
semantico, strutturale e  fonologico,  analisi  testuale  e  commento
linguistico.  Si  sottolinea  l'importanza della rapidita' di lettura
nella situazione di  lavoro.  La  redazione  di  prove  oggettive  di
valutazione  di  lettura rapida fissera' i tempi di esecuzione; per i
test di "skimming" saranno formulate domande  riguardanti  i  momenti
salienti  del  discorso;  per  i  test  di  "scanning"  si propongono
all'alunno le domande anteriormente alla lettura  del  testo  con  il
valore   di   istruzioni   relative   alla  ricerca  di  informazioni
specifiche. Analogamente, ogni aspetto della  competenza  linguistica
sara' oggetto di verifica mediante test fattoriali. La verifica della
capacita'  di  comprensione  e  produzione  di  testi  caratterizzati
dall'impiego di linguaggi settoriali e per scopi speciali riguardera'
il lessico, le strutture morfosintattiche, le  funzioni  attivate  e,
per  il  codice  scritto,  la  coesione  e  la  coerenza testuale. La
verifica riguardera' le singole abilita' produttive  e  ricettive  in
relazione  ai  codici  orale e scritto, oppure la integrazione di di-
verse abilita'.
  Alle esercitazioni di tipo integrato coinvolgimenti  piu'  abilita'
(comprensione  all'ascolto,  appunti  e successiva relazione, ad es.)
faranno puntuale riscontro appositi  test  di  verifica  globale.  La
valutazione  formativa  "in itinere" e la valutazione sommativa o fi-
nale contribuiranno al processo di autovalutazione dell'alunno.
  Coerentemente  con le indicazioni gia' date per il biennio e con la
variante della maggiore specificita' del  linguaggio  settoriale,  si
utilizzera' il dettato di brani di contenuto tecnico e professionale,
letti  con  ritmo e intonazione normali, si analizzeranno i testi con
attenzione alle idee dominanti, alla gerarchia delle  informazioni  e
ai   meccanismi   di  coesione  testuale,  si  studiera'  il  sistema
morfosintattico su base comparativa in relazione  allo  studio  delle
funzioni   della   comunicazione   linguistica.   La   collaborazione
metodologica tra i docenti in  lingue  straniere  e  di  italiano  si
estendera' ai docenti di materie tecniche e professionali per il loro
contributo settoriale all'educazione linguistica generale. Risultera'
indispensabile    la    pratica   della   programmazione   collegiale
dell'attivita' didattica.
  La  qualita'  dell'insegnamento  dipende  dalla  cultura  e   dalla
didattica  dell'insegnante, dalla autenticita' della lingua che parla
e dei modelli che propone, dagli interessi e dalle motivazioni che sa
suscitare, dall'efficacia delle metodologie che  impiega  nell'azione
educativa.  L'insegnamento  delle  lingue  straniere trae giovamento,
forse piu'  di  ogni  altro  insegnamento,  dai  sussidi  audiovisivi
prodotti  dalla  tecnologia  contemporanea. Risultano particolarmente
efficaci ai fini  della  simulazione  di  situazioni  e  contesti  di
attivita' lavorativa gli stessi strumenti utilizzati gia' nel biennio
per  lo  sviluppo  delle  abilita'  linguistiche  e  la fissazione di
strutture  fonologiche  e  morfosintattiche:   il   magnetofono,   il
videoregistratore,   la   televisione,  il  laboratorio  linguistico.
Quest'ultimo, ad esempio,  consente  la  perfetta  simulazione  della
conversazione telefonica. Il mezzo televisivo rende anche il contesto
paralinguistico, ad esempio la espressione del volto a sostegno dello
schema intonativo del discorso. Con tutti questi sussidi e' possibile
arrestare  il  flusso  dei  suoni  e  delle  immagini, frazionarlo in
segmenti  ripetibili,  concentrarsi  su  singoli  suoni  e  immagini,
compiere  a  nastro  fermo, inferenze, fare previsioni in ordine allo
sviluppo della sequenza narrativa,  partecipare  ad  una  discussione
controllata,  assumere  ruoli ad imitazione dei modelli, trasferire i
segmenti di lingua appresi ad  altre  situazioni  ("follow-up  activ-
ities"   individuali,   di   coppia   o  di  gruppo).  Sara'  compito
dell'insegnante programmare l'alternanza tra l'attivita'  in  aula  e
l'attivita' in laboratorio e stabilire i tempi di impiego dei sussidi
audiovisivi nell'economia della lezione.
L'impiego   dell'elaboratore  elettronico  e  del  relativo  software
applicativo, ai fini dell'acquisizione  dell'abilita'  di  lettura  e
scrittura  ortograficamente  corretta  e  per interventi di recupero,
risulta  favorito  dalle  competenze  contemporaneamente   sviluppate
dall'alunno  in  informatica  e,  ove  previsto,  nel  laboratorio di
trattamento testi. L'eventuale impiego del  docente  madre-linguista,
sia  in  autonomia,  sia  in compresenza, e' subordinato alla pratica
obbligatoria della programmazione congiunta con il  docente  titolare
di classe.
Contenuti
L'accertamento  preliminare dei livelli di competenza raggiunti dagli
alunni nel corso del biennio (mediante i consueti strumenti oggettivi
di rilevazione, test di ingresso ecc.) consentira', da  un  lato,  di
individualizzare   l'insegnamento  e  dall'altro,  di  consolidare  e
potenziare la competenza comunicativa  gia'  acquisita  e  proseguire
l'approccio  integrato alla cultura straniera. Si svilupperanno tutti
gli  elementi  essenziali  della  comunicazione  gia' indicati per il
biennio, dalle funzioni linguistiche ai ruoli  sociali,  ai  contesti
situazionali, all'atteggiamento psicologico dei parlanti.
Al  tempo  stesso,  la  sistematicita' della riflessione sulla lingua
garantira'  il   possesso   sicuro   del   sistema   morfosintattico,
indispensabile sostegno all'attivita' di testi linguistici generali e
tecnici di chi opera in ambienti e situazioni di lavoro.
L'impiego  di materiali linguistici autentici, nel codice orale e nel
codice scritto, l'uso di macrofunzioni specifiche e l'esercizio delle
abilita' produttive e ricettive  di  base  in  contesti  simulati  di
situazioni professionali, consentiranno l'acquisizione da parte degli
alunni  di una competenza linguistica generale e speciale fondata nel
concreto e conseguita nell'attivita' procedurale.
Si sottolinea la validita' generale delle finalita', degli  obiettivi
e  delle  indicazioni  metodologiche,  in  relazione  alla educazione
linguistica degli operatori dei vari indirizzi.
Si  adegueranno,  pertanto,  i  contenuti  alla  specificita'   della
situazione  d'impegno  dei relativi linguaggi settoriali. Ad esempio,
nel settore industriale si utilizzeranno strumenti  didattici,  quali
cataloghi,  articoli  specializzati, manuali d'uso delle attrezzature
ed apparecchiature scientifiche. Per il settore alberghiero,  invece,
prevarra'  la  conoscenza  comunicativa  che  rendera'  possibile  il
contatto con la clientela straniera.
               PROGRAMMA DI MATEMATICA ED INFORMATICA
                                                           CLASSE III
OBIETTIVI
Il presente programma mira ad inserire le competenze  raggiunte  alla
fine del biennio nell'ambito proprio della specializzazione.
Al termine del terzo anno l'allievo dovra dimostrare di:
-  possedere  le  nozioni  e i procedimenti indicati e padroneggiarne
l'organizzazione soprattutto sotto l'aspetto concettuale;
- sapere condurre concretamente personali procedimenti  di  deduzione
ed induzione;
-  avere  compreso  il  valore  strumentale  della  matematica per lo
sviluppo delle altre scienze e nelle applicazioni tecnologiche;
- sapere elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente  metodi
di calcolo e strumenti informatici;
-  sapere  affrontare situazioni problematiche di natura applicativa,
scegliendo in  modo  flessibile  e  personalizzato  le  strategie  di
approccio.
INDICAZIONI METODOLOGICHE
I  contenuti  di  seguito  indicati  seguendo  il metodo adottato nel
programma per il biennio, di cui il presente programma e il  naturale
proseguimento  sono  distribuiti per TEMI, allo scopo di dare risalto
ai concetti fondamentali attorno a cui si aggregano i vari argomenti.
Come e suggerito nel programma per il biennio, il docente  avra  cura
di predisporre il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce
analogie  e  connessioni  tra  argomenti appartenenti a temi diversi,
allo  scopo  di  realizzarne  l'integrazione  e  di  facilitarne   la
comprensione da parte degli allievi.
Nel ribadire le indicazioni metodologiche riportate nel programma del
biennio,  si insiste sull'opportunita che l'insegnamento sia condotto
per problemi; si prospetti  cioe'  una  situazione  problematica  che
stimoli  i giovani dapprima a formulare ipotesi di soluzione mediante
il  ricorso  non  solo  alle conoscenze gia' possedute, ma anche alla
intuizione ed alla  fantasia,  quindi  a  ricercare  un  procedimento
risolutivo  e  scoprire  le  relazioni matematiche che sottostanno al
problema.
Si raccomanda comunque che nella risoluzione dei problemi sia  curato
non  soltanto  l'aspetto  strumentale  della  matematica,  ma anche e
soprattutto l'aspetto formativo.
Ai fini della  formazione  professionale  degli  allievi  il  docente
terra'  presenti  le  connessioni  della matematica con le discipline
tecniche di  indirizzo  e  dara  a  ciascun  argomento  uno  sviluppo
adeguato alla sua importanza nel contesto di queste discipline.
In  ogni  caso la realta operativa costituira il punto di riferimento
della trattazione, in modo da dotare il giovane di  abilita  connesse
alla  modellizzazione  di  semplici  situazioni  problematiche  ed al
trattamento di dati, e quindi condurlo ad operare razionalmente e con
consapevolezza.
L'uso  dell'elaboratore   elettronico   sara   via   via   potenziato
utilizzando  strumenti  e metodi propri dell'informatica nei contesti
matematici che vengono progressivamente sviluppati.
Cio consente anche, mediante la realizzazione di procedure di calcolo
non attuabili  con  elaborazione  manuale,  il  consolidamento  delle
nozioni teoriche via via apprese.
CONTENUTI
Nel  quadro riportato di seguito sono indicati gli argomenti dei temi
che dovranno essere introdotti nel programma di matematica  dei  vari
indirizzi.
Tema n. 1 Geometria del piano e dello spazio
a) Piano cartesiano: ellisse, iperbole.
b) Le trasformazioni geometriche nel piano: omotetie e similitudini.
c)  Incidenza,  parallelismo,  ortogonalita  nello  spazio. Angoli di
rette e piani, angoli diedri, triedi. Solidi notevoli.
d) Il problema della misura: lunghezza, area e volume.
Le  coniche  saranno  definite  come  luoghi  geometrici  e  le  loro
equazioni   saranno   riferite   a   sistemi   di   assi   cartesiani
opportunamente scelti.
L'introduzione delle trasformazioni per similitudine, che prosegue il
tema delle trasformazioni lineari nel piano, tendera' a fare recepire
all'allievo il concetto  del  progressivo  ampliamento  dei  relativi
gruppi  di  trasformazioni  e  a  fare  vedere come le proprieta' che
caratterizzano le varie figure vanno restringendosi man mano  che  si
passa dalla geometria della congruenza a quella della similitudine.
Il  programma di geometria classica e completato con l'enunciazione e
la dimostrazione delle  principali  proprieta'  dello  spazio  e  dei
solidi  elementari,  per  le quali comunque si fara' ampio ricorso ad
ammissioni di carattere intuitivo.
Il problema della misura  sard  affrontato  con  un  approccio  molto
generale,  con  particolare  riferimento  al  calcolo della lunghezza
della  circonferenza  e  dell'area  del  cerchio,  e  potra'   essere
inquadrato anche sotto il profilo storico.
Tema n. 2 Insiemi numerici
a) Numeri complessi e loro rappresentazione grafica.
b) Sistemi lineari.
L'introduzione  dei numeri complessi si avvarra' anche dell'uso delle
coordinate  polari  e  sara  accompagnata   da   numerose   e   varie
applicazioni;  ad  esempio,  le  radici  nesime  dell'unita' potranno
essere collegate con il problema di inscrivere un  poligono  regolare
di n lati in una circonferenza.
Tema n. 3 Funzioni ed equazioni
a)   Potenze  ad  esponente  razionale  e  reale.  Logaritmi  e  loro
proprieta'.
Equazioni esponenziali e logaritmiche.
b) Funzioni circolari. Equazioni goniometriche.
c) Risoluzione dei triangoli. Teorema del coseno e teorema dei seni.
Gli esercizi di  applicazione  dei  Concetti  di  esponenziale  e  di
logaritmo  e quelli sulle relative equazioni saranno limitati ai casi
piu' semplici; per il calcolo del logaritmo di un numero o del numero
di dato logaritmo si fara' ricorso a strumenti automatici di calcolo.
E opportuno che negli esercizi sulle equazioni goniometriche  non  si
ecceda nella complessita' e ripetitivita' delle equazioni stesse. Per
la  determinazione  dei  valori  delle  funzioni  goniometriche ci si
avvarra' di strumenti automatici di calcolo.
Nella risoluzione dei triangoli si fara'  esclusivamente  ricorso  al
teorema del coseno ed al teorema dei seni.
Tema n. 4 Analisi numerica
a) Progressione aritmetica e geometrica.
Successione numerica e limite di una successione. Il numero pi greco.
b) Interpolazione. Integrazione numerica.
Ai  valori  approssimati di pi greco si perverra' attraverso l'uso di
strurnenti automatici di calcolo. Gli argomenti di  analisi  numerica
riportati sono rappresentativi di problemi risolubili mediante metodi
costruttivi che permettono con una precisione arbitraria in un numero
finito  di passi eseguibili da un calcolatore la determinazione delle
loro  soluzioni.  Poiche  i  calcolatori  operano  nel  discreto   e'
necessario  tenere  conto, nell'analizzare i diversi metodi proposti,
del fenomeno della propagazione degli errori.
I metodi  numerici  si  avvarranno  dell'acquisizione  intuitiva  dei
concetti   di   derivata  e  di  integrale,  ottenuta  attraverso  la
rappresentazione grafica di una funzione.
Tema n. 5 Elementi di matematica finanziaria
a) Situazioni economiche e principio di equivalenza finanziaria.
b) Rendite ed ammortamenti.
Nell'affrontare  problemi  di  carattere  economico   -   finanziario
l'attenzione  sara'  principlmente rivolta alle procedure e ai metodi
matematici.
Si evidenziera', inoltre, il significato economico connesso alle  di-
verse operazioni.
Sara'  evitata  la  risoluzione  di  problemi  che richiedano calcoli
particolarmente laboriosi e ripetitivi per i quali  si  ricorrera'  a
strumenti automatici di calcolo.
Tema n. 6 Elementi di informatica
a) Insiemi di dati e loro strutture notevoli.
b) Procedure ricorsive e loro rapporto con le procedure iterative.
c) Ampliamento delle strutture dei linguaggi.
d) Pacchetti applicativi.
Nel  trattare  le  procedure  ricorsive il docente si preoccupera' di
applicarle a semplici contesti  concreti  e  di  evidenziare  sia  la
differenza concettuale con le procedure iterative, sia l'opportunita'
di scegliere tra le une e le altre.
Sara'  rafforzata  la  conoscenza  dei  linguaggi  di  programmazione
studiati nel biennio in modo da dominarne le strutture e le procedure
fondamentali.
La presentazione di pacchetti applicativi,  scelti  in  funzione  del
livello  di  competenza degli alunni, costituira' utile occasione per
rafforzare  in  contesti  concreti  l'esercizio  di  controllo  della
coerenza tra problema, metodo di risoluzione e strumenti adottati.
TEMA              1        2       3         4       5         6
argomento      a b c d    a b    a b c      a b     a b     a b c d
Edile          * * * *      *    * * *      * *             * *   *
Meccanico      * * * *      *    * * *      * *             * * * *
Trasporti      *   * *      *    * * *        *             * *   *
Chimico        *   *             * * *        *             *     *
Elettrico/
Elettronico    *   *      * *    * * *        *             * * * *
Abbigliamento
/Moda          * * *             * * *        *             *     *
Servizi
sociali        *   *             *            *     * *     *     *
E.A.T.
Gestione Az.   * *          *    *          * *     * *     * * * *
E.A.T.
Impresa Turis. * *               *            *     * *     *     *
Albergh.
Cucina/Sala    *                 *                  * *     *     *
Albergh.
Serv. Segret.  *                 *           * *    * *     *     *
Agrario        *   *        *    * * *         *    * *     * *   *
                                                           CLASSE III
ORARIO SETTIMANALE DI MATEMATICA
        ED INFORMATICA
INDUSTRIA E ARTIGIANATO
indirizzi:  edile                                3 ore settimanali
            meccanico                            3 ore settimanali
            trasporti                            3 ore settimanali
            chimico                              2 ore settimanali
            elettrico/elettronico                3 ore settimanali
            abbigliamento/moda                   2 ore settimanali
SERVIZI
indirizzi:  servizi sociali                      2  ore settimanali
            economico - aziendale - turistico
              (gestione aziendale)               4 ore settimanali
              (impresa turistica)                2 ore settimanali
            alberghiero
              (cucina/salabar)                   2 ore settimanali
              (servizi segreteria)               3 ore settimanali
AGRICOLTURA
Indirizzi:  agrario                              3 ore settimanali
PROVE:      scritta e orale negli indirizzi con 3 o 4 ore settimanali
            orale negli indirizzi con 2 ore settimanali
                          EDUCAZIONE FISICA
  Nel  terzo anno vengonmo ripresi e approfonditi finalita' obiettivi
e contenuti del programma del biennio.