(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel  consiglio  comunale  di  Scafa  (Pescara)  si  e'  venuta   a
determinare  una  grave  situazione di crisi a causa delle dimissioni
rassegnate dal sindaco in data 18 maggio 1992, che  hanno  comportato
la decadenza dell'intera giunta.
   Il consiglio suddetto si e' dimostrato incapace di provvedere alla
ricostituzione  dei  normali  organi  di  amministrazione  dell'ente;
infatti, le sedute del 16 giugno, 11 e  17  luglio  1992  risultavano
infruttuose.
   Scaduto, pertanto, il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990,
n.  142,  e  constatato  che  non  puo'  essere assicurato il normale
funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione  del
sindaco  e  della  giunta,  il  prefetto  di  Pescara  ha proposto lo
scioglimento del consiglio comunale, del quale ha disposto,  intanto,
la  sospensione,  con  la conseguente nomina di un commissario per la
provvisoria gestione del comune.
   Considerata la carenza del suddetto consiglio comunale  in  ordine
ad  un  tassativo  adempimento  prescritto  dalla  legge di carattere
essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene
che nella specie ricorrano gli estremi  per  far  luogo  al  proposto
scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre  alla firma della S.V.Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Scafa  (Pescara)  ed  alla nomina di un
commissario straordinario per  la  provvisoria  gestione  del  comune
nella persona del dott. Luigi Jannucci.
    Roma, 15 settembre 1992
                                    Il Ministro dell'interno: MANCINO