(Allegato B)
                             ALLEGATO B 
 
            NORME PER LA FABBRICAZIONE E L'UTILIZZAZIONE 
                 DELLE TUBERCOLINE BOVINE ED AVIARIE 
 
   1. Le tubercolinizzazioni controllate ufficalmente  devono  essere
effettuate  mediante  tubercoline   PPD   o   tubercoline   preparate
sinteticamente e concentrate a caldo ('tubercoline sintetiche'). 
   Lo  Stato  membro  che,  alla  data  di  adozione  della  presente
direttiva, impiega, per il  controllo  delle  tubercoline  cosiddette
'sintetiche',  una  tubercolina   standard   conforme   al   campione
internazionale  della  vecchia  tubercolina,  puo',  in  deroga  alle
disposizioni dell'allegato B, punto  1  della  direttiva  64/432/CEE,
continuare ad utilizzare questo metodo fino all'applicazione di norme
internazionali piu' perfezionate. 
   2.  Gli  standard  di  fabbricazione  per   il   controllo   delle
tubercoline PPD bovine e delle  tubercoline  cosiddette  'sintetiche'
devono essere titolati in  unita'  tubercoliniche  comunitarie  (UTC)
mediante prove biologiche secondo le norme  CEE  per  la  tubercolina
standard CEE. 
   3.  Gli  standard  di  fabbricazione  per   il   controllo   delle
tubercoline aviarie devono essere espressi in unita' internazionali e
titolati  per  via  biologica,  secondo  lo   strandard   CEE   della
tubercolina PPD aviaria. 
   4. Lo standard CEE per la tubercolina PPD bovina  e'  fornito  dal
'Centraal  Diergeneeskundig  Instituut',  Afdeling  Rotterdam,  Paesi
Bassi. 
   5. Lo standard  CEE  per  la  tubercolina  'sintetica'  bovina  e'
fornita dall''Institut Pasteur' di Parigi, Francia. 
   6. Lo standard CEE per la tubercolina aviaria e' fornito dal 'Cen-
tral Veterinary Laboratory', Weybridge, Surrey, Regno Unito. 
   7. Le tubercoline bovine devono essere preparate con uno dei ceppi
di Mycobacterium bovis indicati qui di seguito: 
     a) An5; 
     b) Vallee. 
   8. Le tubercoline aviarie devono  essere  preparate  con  uno  dei
ceppi di Mycobacterium avium indicati qui di seguito: 
     a) D4ER; 
     b) TB56. 
   9. Il pH delle tubercoline deve essere compreso fra 6,5 e 7,5. 
   10. Per quanto concerne l'aggiunta alle tubercoline di conservanti
antimicrobici o di  altre  sostanze,  deve  risultare  dimostrato,  a
giudizio dell'istituto statale responsabile del  controllo  ufficiale
della tubercolina, che tale  aggiunta  non  altera  l'innocuita'  ne'
l'efficacia del prodotto. 
   Le concentrazioni massime consentite per il fenolo e la  glicerina
sono le seguenti: 
     a) fenolo - 0,5% M/v; 
     b) glicerina - 10% v/v. 
   11. Superata con esito favorevole l'ultima prova di attivita', le 
tubercoline, conservate a temperature comprese fra 2 C e 8 C ed al 
riparo dalla luce, rimangono valide per tutta la durata  dei  periodi
sotto indicati: 
     a) tubercoline PPD liquide: due anni; 
tubercoline PPD liofilizzate: otto anni; 
     b) tubercoline 'sintetiche' diluite: due anni. 
   12. Nei rispettivi  Paesi,  gli  istituti  statali  seguenti  sono
incaricati del controllo ufficiale delle tubercoline: 
     a) Germania: Paul-Ehrlich-Institut, Frankfurt/Main; 
     b) Belgio: Institut d'hygiene et d'epidemiologie, rue J. Wytsman
14, B 1050 Bruxelles; 
     c) Francia: Laboratoire national des  medicaments  veterinaires,
Fougeres; 
     d) Granducato del Lussemburgo: Istituto del paese fornitore; 
     e) Italia: Istituto superiore di sanita', Roma; 
     f) Paesi Bassi: Centraal  Diergeneeskundig  Instituut,  Afdeling
Rotterdam; 
     g) Danimarca: Statens veterinaere  Serumlaboratorium,  Kobenhavn
V; 
     h) Irlanda: Istituto del paese fornitore; 
     i) Regno Unito: The Central  Veterinary  Laboratory,  Weybridge,
Surrey; 
     j) Grecia: Kthniat Inshtouton Loimvdvn Kai Parasiokvn  Noshmatan
1era odos75 Auhnai 301; 
     k)  Spagna:  Laboratorio  de  Sanidad  y  Produccion  Animal  de
Granada; 
     l) Portogallo: Laboratorio Naccional de Investigacao veterinaria
- Lisboa. 
   13. Ciascuna partita di tubercoline infialate e pronte  per  l'uso
deve essere oggetto di un controllo ufficiale. 
   14. Le tubercoline devono essere controllate con metodi  biologici
e chimici. 
   15. Le tubercoline devono essere sterili. Le prove  di  sterilita'
devono essere effettuate secondo le norme della farmacopea europea. 
   16. Le tubercoline devono risultare esenti da proprieta'  tossiche
od irritanti in base a una prova effettuata secondo  le  norme  della
farmacopea europea. 
   17. Le tubercoline devono essere sottoposte a  un'analisi  chimica
per determinare  l'esatta  concentrazione  della  glicerina  e/o  del
fenolo, nonche' la concentrazione di altri eventuali conservanti. 
   18. Una prova  di  non  sensibilizzazione  alla  tubercolina  deve
essere effettuata secondo le norme della farmacopea europea. 
   19. L'attivita' delle  tubercoline  deve  essere  valutata  con  i
metodi  biologici,  applicabili  alle  tubercoline  PPD  e  a  quelle
'sintetiche' e basati sul confronto delle tubercoline  in  esame  con
tubercoline standard. 
   20.    Il    contenuto    proteico    delle    tubercoline     PPD
(tubercoloproteina) si ottiene secondo  il  metodo  di  Kjeldahl.  Il
fattore di conversione dell'azoto in tubercoloproteine e' 6,25. 
   21. Lo standard CEE  per  la  tubercolina  'sintetica'  bovina  ha
un'attivita'  di  65.000  unita'  tubercoliniche  comunitarie   (UTC)
provvisorie per ml, e viene distribuito in fiale da 5 ml. 
   22. Lo standard CEE, per la tubercolina PPD bovina ha un'attivita'
di 50.000  UTC  per  mg  di  PPD,  e  viene  distribuito  alla  stato
liofilizzato in fiale contenenti 1,8 mg di PPD  (0,00002  mg  di  PPD
corrispondono  cioe'  ad  1  unita'  tubercolinica   comunitaria   di
attivita'). 
   23. La tubercolina PPD aviaria della norma CEE ha un'attivita'  di
50.000  unita'  internazionali  (UI)  per  mg  di  derivato  proteico
purificato essiccato e viene distribuita allo stato  liofilizzato  in
fiale contenenti 10 mg di PPD piu' 26,3  mg  di  sali  (0,0000726  mg
dello standard corrispondono cioe'  ad  1  unita'  internazionale  di
attivita'). 
   24. Le tubercoline che i fabbricanti presentano per  il  controllo
agli istituti statali di cui al  paragrafo  12  devono  essere  state
oggetto di una prova biologica  di  attivita'  in  paragone  con  gli
opportuni standard elencati ai paragrafi 2 e 3. 
   25. a) Prove di attivita' su cavie. 
   La prova deve essere effettuata su cavie albine di peso fra g  400
e  600.  Tali  cavie  devono  essere  in  buona  salute  al   momento
dell'inoculazione  della  tubercolina.  Per  ciascuna   prova   vanno
impiegate non meno di otto cavie. La prova deve essere  effettuata  a
non meno di un mese di distanza dalla sensibilizzazione. 
     aa) Per il controllo delle tubercoline bovine, le  cavie  devono
essere sensibilizzate con uno dei metodi seguenti: 
     1) iniezione di Mycobacterium bovis del ceppo  AN5,  ucciso  col
calore, in coadiuvante oleoso; 
     2) iniezione di  Mycobacterium  bovis  del  ceppo  AN5  vivo  in
emulsione salina fisiologica: 
     3) iniezione di vaccino BCG. 
     bb) Per il controllo delle tubercoline aviarie, le cavie  devono
essere sensibilizzate mediante inoculazione di 2 mg,  di  micobatteri
tubercolari del tipo aviario, uccisi col calore, sospesi in 0,5 ml di
paraffina  liquida   sterile,   ovvero   mediante   inoculazione   di
micobatteri tubercolari vivi del tipo  aviario  in  emulsione  salina
fisiologica, Il ceppo da impiegare e' quello del tipo aviario D4. 
     cc)  Qualunque  tubercolina  esaminata  deve   essere   titolata
mediante  inoculazione  intradermica  in  paragone  con   l'opportuna
tubercolina  standard,  impiegando  gruppi  di  cavie  opportunamente
sensibilizzate. 
   Le cavie devono essere tosate su due fianchi. La prova deve essere
effettuata  confrontando  le  reazioni  indotte  da  una   serie   di
inoculazioni intracutanee di dosi da 0,2 ml al massimo di  diluizioni
della tubercolina standard in soluzione  salina  isotonica  tamponata
contenente lo 0,0005% di Tween 80, con una  corrispondente  serie  di
inoculazioni della tubercolina in esame. Le diluizioni devono  essere
preparate in serie geometrica ed essere iniettate nelle cavie secondo
una distribuzione irregolare in quadrato latino (otto  iniezioni,  da
praticarsi in quattro punti su ciascun lato). Il diametro delle  aree
di reazione su ciascun lato deve essere misurato  e  registrato  dopo
24-28 ore. 
   Per ciascun  campione  di  tubercolina  sotto  prova  deve  essere
effettuata una valutazione dell'attivita' relativa e dei suoi  limiti
di  affidabilita',  basata  su  metodi  statistici,  impiegando  come
metametri i diametri delle aree di reazione  e  dei  logaritmi  delle
dosi. L'attivita' della tubercolina bovina in  esame  e'  accettabile
se, in base alla valutazione, ogni dose destinata ai bovini risulta 
contenere 2.000 UTC (+/- 25%). L'attivita' di qualunque 
tubercolina in esame deve essere espressa, secondo i casi, in  unita'
tubercoliniche comunitarie o in UI/ml. 
    b) Controllo dell'attivita' sui bovini. 
   Un controllo dell'attivita' delle tubercoline bovine  puo'  essere
effettuato periodicamente su bovini infetti da  tubercolosi  per  via
naturale o artificiale. Dette prove di attivita',  da  praticarsi  su
gruppi  di  bovini  tubercolotici,  devono  essere   effettuate   per
inoculazione intradermica della tubercolina in esame in quattro o sei
punti,  in  paragone  con  l'opportuno  standard;  l'attivita'  della
tubercolina deve essere valutata con  metodi  statistici  come  nella
prova su cavie. 
   26. Per l'etichettatura dei contenitori e degli  imballaggi  delle
tubercoline devono essere rispettate le seguenti norme. 
   L'etichetta  del  contenitore  e  quella  dell'imballaggio  devono
indicare: 
    - il nome del preparato: 
    - per i preparati liquidi, il volume totale del contenitore; 
    - il numero di unita' comunitarie o di unita' internazionali  per
ml o per mg; 
    - il nome del fabbricante; 
    - il numero della partita; 
    - per i preparati liofilizzati, la  natura  e  la  quantita'  del
liquido di ricostituzione. 
   L'etichetta del contenitore o dell'imballaggio deve indicare: 
    - data di scadenza; 
    - condizioni di conservazione; 
    - denominazione e, se possibile,  proporzione  di  ogni  sostanza
aggiunta; 
    - tipo di bacillo dal quale e' stata ricavata la tubercolina. 
   27. Dei laboratori comunitari designati conformemente  all'art.  3
verranno incaricati  di  controlli  complementari  delle  tubercoline
normalmente utilizzati nei  vari  Stati  membri  per  assicurare  che
l'attivita' di ciascuna di queste tubercoline sia conforme  a  quella
della corrispondente tubercolina standard comunitaria.  Tali  analisi
devono  essere  effettuate  su   bovini   tubercolotici,   su   cavie
opportunamente  sensibilizzate  e   mediante   appropriate   reazioni
chimiche. 
   28.  Sono  riconosciute  ufficialmente  le  seguenti  tecniche  di
intradermotubercolinizzazione: 
     a) intradermotubercolinizzazione unica: inoculazione singola  di
tubercolina bovina; 
     b)   intradermotubercolinizzazione   comparativa:   inoculazione
simultanea delle due tubercoline (aviaria e bovina). 
   29. La dose di tubercolina inoculata non deve essere inferiore: 
    1) a 2.000 UTC di tubercolina bovina; 
    2) a 2.000 u.i. di tubercolina aviaria. 
   Il volume di ciascuna dose non deve superare 0,2 ml. 
   30. La tubercolinizzazione deve essere  effettuata  inoculando  la
tubercolina, o le tubercoline, nella pelle  del  collo.  I  punti  di
inoculazione devono trovarsi al limite tra il terzo anteriore  ed  il
terzo mediano del collo. Quando nello stesso animale  vengono  inocu-
late ambedue le tubercoline il punto di iniezione  della  tubercolina
aviaria deve trovarsi a 10 cm circa dalla  cresta  del  collo  ed  il
punto di inoculazione della tubercolina bovina a 12,5 cm al di  sotto
di una linea approssimativamente parallela a quella delle  spalle,  o
su diversi punti del collo; negli animali giovani, sul cui collo  non
vi e' abbastanza spazio per effettuare le due inoculazioni a distanza
sufficiente sullo stesso lato, ciascuna inoculazione va praticata  su
uno dei due lati del collo, in punti identici, al  centro  del  terzo
mediano del collo. 
   31.    Tecnica    ed    interpretazione    delle    reazioni    di
tubercolinizzazione. 
 a) Tecnica. 
   Tosare e pulire i punti di inoculazione. Prendere fra il pollice e
l'indice  una  piega  di  pelle  in  ciascuna  delle  zone  depilate,
misurarne  lo  spessore  con  calibro  e  annotarne   il   risultato.
Introdurre obliquamente  negli  strati  piu'  profondi  della  pelle,
tenendo il taglio trasversale della punta rivolto verso l'esterno, un
ago corto sterile, collegato ad una siringa graduata caricata con  la
tubercolina   in   esame.   Iniettare   la   dose   di   tubercolina.
L'inoculazione e' avvenuta in modo corretto se la  palpazione  rivela
un piccolo gonfiore, delle dimensioni di un pisello, in ciascun punto
di inoculazione. A distanza di  22  ore  dall'inoculazione,  misurare
nuovamente lo spessore  della  piega  cutanea  in  ciascun  punto  di
inoculazione e annotarne il risultato. 
 b) Interpretazione delle reazioni. 
   -  L'interpretazione  delle  reazioni  deve  essere   fondata   su
osservazioni cliniche e sulla  registrazione  dell'aumento,  o  degli
aumenti,  dello  spessore  della   piega   cutanea   nei   punti   di
inoculazione, 72 ore dopo l'inoculazione della  tubercolina  o  delle
tubercoline; 
    ba) reazione negativa: si osserva solo un  gonfiore  circoscritto
con aumento di spessore della piega cutanea  non  superiore  a  2  mm
senza segni clinici,  quali  edema  diffuso  od  esteso,  esudazione,
necrosi, dolore o infiammazione dei dotti linfatici della  regione  o
dei linfonodi. 
    bb) reazione dubbia: non si osservano segni clinici del  tipo  di
quelli menzionati al punto ba),  e  l'aumento  dello  spessore  della
piega cutanea e' superiore a 2 mm ed inferiore a 4 mm. 
    bc) reazione positiva: si osservano segni  clinici  del  tipo  di
quelli menzionati al punto ba), si riscontra un aumento  di  4  mm  o
piu' dello spessore della piega cutanea nel punto di iniezione. 
   32. Interpretazione delle intradermotubercolinizzazioni ufficiali: 
    a) Intradermotubercolinizzazione singola: 
    positiva: reazione secondo la definizione del par. 31 bc); 
    dubbia: reazione secondo la definizione del par. 31 bb); 
    negativa: reazione secondo la definizione del par. 31 ba). 
   Gli animali per i  quali  l'intradermotubercolinizzazione  singola
non da' esito conclusivo devono essere sottoposti ad un'altra prova a
distanza di almeno quarantadue giorni. 
   Gli animali che non risultano  negativi  a  questa  seconda  prova
devono essere ritenuti positivi. 
   Gli         animali         che         risultano         positivi
all'intradermotubercolinizzazione singola possono  essere  sottoposti
ad un'intradermotubercolinizzazione comparativa. 
    b)    Intradermotubercolinizzazione    comparativa     per     il
riconoscimento degli allevamenti ufficialmente indenni da tubercolosi
e per il mantenimento di tale qualifica: 
    positiva: reazione bovina positiva, superiore di oltre 4 mm  alla
reazione alla tubercolina aviaria, ovvero presenza di segni clinici; 
    dubbia: reazione bovina positiva o dubbia, superiore da 1 a 4  mm
alla reazione alla tubercolina aviaria, ed assenza di segni clinici; 
    negativa:  reazione  bovina  negativa,  ovvero  reazione   bovina
positiva o dubbia, ma di intensita' pari o inferiore ad una  reazione
positiva o dubbia  alla  tubercolina  aviaria  ed  assenza  di  segni
clinici in ambedue i casi. 
   Gli   animali   per   i   quali    l'intradermotubercolinizzazione
comparativa non da' esito  conclusivo  devono  essere  sottoposti  ad
un'altra prova a distanza di almeno quarantadue giorni. 
   Gli animali che non risultano  negativi  a  questa  seconda  prova
devono essere ritenuti positivi. 
    c) Per gli allevamenti dove siano presenti animali per i quali si
ritenga che: 
    1)    abbiano    avuto    una    reazione    dubbia    ad     una
intradermotubercolinizzazionesingola, 
    2)  siano  risultati  positivi  all'intradermotubercolinizzazione
singola,  ma  che  sono  in  attesa  di  un   nuovo   controllo   per
intradermotubercolinizzazione comparativa, 
    3)    abbiano    avuto    una    reazione    dubbia    ad     una
intradermotubercolinizzazionecomparativa, 
   la qualifica di allevamento ufficialmente indenne da 'tubercolosi'
puo' essere sospesa fino al momento in  cui  sia  chiarito  lo  stato
degli animali di cui sopra. 
   33. Gli animali destinati  al  commercio  intracomunitario  devono
essere sottoposti a intradermotubercolinizzazione singola nei  trenta
giorni precedenti lo spostamento; gli animali che mostrano un aumento
dello spessore della piega cutanea superiore a 2 mm o la presenza  di
segni   clinici   non   possono   essere   ammessi    allo    scambio
intracomunitario. 
   Gli animali provenienti dagli  allevamenti  di  cui  al  par.  32,
lettera c), sono esclusi dagli scambi intracomunitari fino  a  quando
non sara'  stato  chiarito  lo  stato  sanitario  degli  animali  ivi
contemplati.