(Allegato D)
                             ALLEGATO D 
 
                          ANALISI DEL LATTE 
 
   1.  Tutte  le  analisi  del  latte  devono  essere  effettuate  in
laboratori ufficialmente autorizzati. 
   2. I campioni di  latte  devono  essere  prelevati  osservando  le
seguenti condizioni: 
     a) i capezzoli devono essere  disinfettati  precedentemente  con
alcool al 70%; 
     b) durante la riempitura  i  tubi  devono  essere  mantenuti  in
posizione iclinata; 
     c) i campioni di latte devono essere prelevati all'inizio  della
mungitura, dopo l'eliminazione dei primi getti di ogni capezzolo; 
     d) un campione dev'essere prelevato su ogni quarto mammario;  il
latte di tali campioni non puo' essere mescolato; 
     e) ogni campione deve comportare almeno 10 ml di latte; 
     f) qualora sia necessario un conservativo, si  dovra'  impiegare
l'acido borico allo 0,5%; 
     g) ogni tubo dev'essere  munito  di  etichetta  comprendente  le
seguenti indicazioni: 
     il numero del contrassegno auricolare o  qualsiasi  altro  mezzo
d'identificazione dell'animale; 
     la designazione del quarto mammario; 
     la data e l'ora del prelevamento; 
     h)  i  campioni  devono  essere  accompagnati  da  un  documento
contenente le seguenti indicazioni: 
     il nome e l'indirizzo del veterinario ufficiale; 
     il nome e l'indirizzo del proprietario; 
     gli elementi di identificazione dell'animale; 
     lo stadio di lattazione. 
   3. L'analisi del latte dev'essere praticata non  oltre  30  giorni
prima del carico e deve sempre  comportare  un  esame  batteriologico
nonche' un White Side Test (WST) o un California-Mastiris-Test (CMT). 
   I risultati di ambedue gli esami  devono  essere  negativi,  fatte
salve le seguenti disposizioni: 
     a) se il risultato dell'esame batteriologico e' positivo - anche
in mancanza di uno stato infiammatorio  caratteristico  -  mentre  il
risultato del WST o del CMT e' negativo, deve  essere  effettuato  un
secondo esame batteriologico almeno quaranta giorni dopo -  entro  il
termine di trenta giorni summenzionato.  Questo  secondo  esame  deve
stabilire: 
      aa) la scomparsa dei germi patogeni; 
      bb) l'assenza di antibiotici. 
     Inoltre,  l'assenza  di  uno  stato  infiammatorio  deve  essere
accertata da un nuovo WST (o un nuovo CMT) che  deve  dare  risultato
negativo; 
     b) qualora il risultato dell'esame batteriologico sia  negativo,
mentre il WST (o CMT) e' positivo, si  deve  procedere  ad  un  esame
citologico completo che deve dare risultato negativo. 
   4. L'esame batteriologico deve comportare: 
     a) l'inseminazione del latte, su agar con sangue  di  bue  o  di
montone in piastre di Petri; 
     b) l'inseminazione del latte in terreno  TKT  o  in  terreno  di
Edwars. L'esame batteriologico ha lo scopo di identificare  qualsiasi
germe patogene e non puo'  essere  limitato  a  mettere  in  evidenza
streptococchi e stafilococchi specificamente patogeni. A tale  scopo,
l'identificazione   delle   colonie   sospette,   ottenute   mediante
inseminazione sui terreni suddetti, deve essere  effettuata  mediante
le classiche  tecniche  batteriologiche  di  differenziazione,  quali
l'uso del terreno di Chapman per l'identificazione dei  stafilococchi
e di vari terreni selettivi per l'isolamento degli enterobatteri. 
   5. L'esame citologico completo e' destinato a mettere in evidenza,
eventualmente,    uno     stato     infiammatorio     caratteristico,
indipendentemente da qualsiasi sintomo clinico. 
   Questo stato infiammatorio viene rilevato  quando  la  numerazione
leucocitaria secondo la tecnica  di  Breed  raggiunge  1  milione  di
leucociti per ml e il rapporto tra  mononucleati  e  polinucleati  e'
inferiore a 0,5.