Art. 4. Dopo l'art. 247, ultimo dello statuto della scuola di perfezionamento in scienze attuariali e con il conseguente spostamento della numerazione degli articoli successivi vengono inseriti i seguenti nuovi articoli relativi al riordinamento della scuola di specializzazione in archeologia. Sezione IV SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE E DI PERFEZIONAMENTO ANNESSE ALLA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA Scuola di specializzazione in archeologia Art. 248. - E' istituita presso l'Universita' degli studi di Torino la scuola di specializzazione in archeologia per la formazione degli operatori scientifici del patrimonio culturale. La scuola ha lo scopo di approfondire la preparazione scientifica nel campo delle discipline archeologiche e di fornire le competenze professionali finalizzate alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. La scuola rilascia il diploma di specialista in archeologia (con l'indicazione dell'indirizzo seguito). Art. 249. - Sono previsti i seguenti indirizzi di specializzazione: archeologia preistorica e protostorica; archeologia classica; archeologia tardo-antica e medievale; archeologia orientale. L'indirizzo orientale si articola su cinque curricula caratterizzati da almeno cinque insegnamenti o moduli specifici nei seguenti ambiti: a) Egitto; b) Vicino Oriente antico; c) India, Iran e Asia Centrale; d) Estremo Oriente; e) Islam. Art. 250. - La scuola ha la durata di tre anni. In base alle strutture e alle attrezzature disponibili, la scuola e' in grado di accettare il numero massimo di iscritti determinato in otto per ciascun anno di corso e complessivamente di ventiquattro iscritti per l'intero corso di studi. Art. 251. - All'attuazione delle attivita' didattiche provvedono le facolta' di lettere e filosofia e il dipartimento di scienze antropologiche, archeologiche e storico-territoriali dell'Universita' di Torino. Art. 252. - Il concorso di ammissione e' per esami e titoli. L'esame consiste: a) in una prova scritta su un tema attinente alla cultura generale del settore; b) in una prova pratica, o sul terreno, o su riproduzioni fotografiche, o su originali; c) in una prova orale, sempre sulle tematiche del settore. Il candidato dovra' dar prova di conoscere le lingue antiche attinenti all'indirizzo in cui si specializza e almeno due lingue straniere moderne che abbiano rilevanza per gli studi del settore. Art. 253. - Sono ammessi alle prove per ottenere l'iscrizione i laureati in lettere della facolta' di lettere e filosofia, in materie letterarie, in conservazione dei beni culturali (con indirizzo archeologico), nonche' i laureati in architettura. Sono altresi' ammessi coloro che siano in possesso di titoli di studio conseguito presso universita' straniere ed equipollenti, ai sensi dell'art. 382 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, a quelli richiesti nel comma precedente. Art. 254. - Le discipline da utilizzare per le diverse specializzazioni sono raggruppate nelle seguenti aree: A) Area delle metodologie e delle tecniche: 1) archeologia subacquea; 2) archeometria; 3) bioarcheologia; 4) elementi di informatica; 5) esegesi delle fonti letterarie; 6) metodologia e tecnica dello scavo; 7) metrologia antica; 8) museologia e museografia; 9) rilievo e analisi tecnica dei monumenti antichi; 10) teorie e tecniche del restauro; 11) topografia antica; 12) disegno e rilievo; 13) tecniche automatiche di rilevamento e rappresentazione. B) Area dell'archeologia preistorica e protostorica: 1) archeologia e antichita' celtiche; 2) archeologia e antichita' egee; 3) archeologia e antichita' sarde; 4) ecologia preistorica; 5) paleontologia del Quaternario; 6) paleontologia umana; 7) paletnologia; 8) preistoria e protostoria dell'Africa; 9) preistoria e protostoria dell'Asia; 10) preistoria e protostoria europea; 11) preistoria e protostoria del vicino Oriente; 12) paleodemografia. C) Area dell'archeologia classica: 1) archeologia e storia dell'arte greca; 2) archeologia e storia dell'arte romana; 3) archeologia e storia dell'arte tardo antica; 4) archeologia fenicia e punica; 5) archeologia dell'Italia preromana; 6) archeologia delle province romane; 7) archeologia e antichita' teatrali; 8) epigrafia e antichita' greche e romane; 9) etruscologia; 10) numismatica greca e romana; 11) storia dell'urbanistica e dell'architettura greca e romana; 12) archeologia cristiana. D) Area dell'archeologia tardo-antica e medievale: 1) archeologia tardo antica e alto medievale; 2) archeologia e storia dell'arte medievale; 3) archeologia e storia dell'arte paleocristiana e bizantina; 4) archeologia e storia dell'arte partica e sasanide; 5) archeologia e storia dell'arte islamica; 6) epigrafia e antichita' paleocristiane e medievali; 7) numismatica e sfragistica medievale; 8) paleografia e diplomatica; 9) storia dell'urbanistica e dell'architettura medievale; 10) storia della citta' e del territorio. E) Area dell'archeologia orientale: a) Curriculum egittologico-africanistico: antichita' copte; antichita' sudanesi ovv. antichita' nubiane; archeologia ed antichita' etiopiche; archeologia egiziana; ** archeologia e storia dell'arte greca e romana; egittologia; papirologia; preistoria e protostoria dell'Africa. b) Curriculum vicino-orientale: archeologia del vicino Oriente ovv. archeologia e storia del vicino Oriente antico; archeologia fenicio-punica; * archeologia partico-sasanide; * archeologia e storia dell'arte iranica; assirologia; ittitologia; * preistoria e protostoria dell'Asia ovv. protostoria euroasiatica. c) Curriculum indo-iranico: * archeologia partico-sasanide; * archeologia e storia dell'arte dell'Asia centrale; * archeologia e storia dell'arte dell'Asia sud-orientale; archeologia e storia dell'arte dell'India; ** archeologia e storia dell'arte greca e romana; * archeologia e storia dell'arte iranica; epigrafia indiana; epigrafia iranica; numismatica indo-iranica; * preistoria e protostoria dell'Asia ovv. protostoria euroasiatica. d) Curriculum estremo-orientale: archeologia e storia dell'arte cinese; archeologia e storia dell'arte coreana; * archeologia e storia dell'arte dell'Asia centrale; * archeologia e storia dell'arte dell'Asia sud-orientale; archeologia e storia dell'arte giapponese; numismatica estremo-orientale; * preistoria e protostoria dell'Asia ovv. protostoria euroasiatica. e) Curriculum islamico: ** archeologia medioevale; * archeologia partico-sasanide; archeologia e storia dell'arte musulmana; epigrafia islamica; numismatica islamica; storia dell'arte bizantina; storia dell'arte copta. * Comune ad altro/i curriculum/a. ** Comune ad altro indirizzo. F) Area giuridica: 1) elementi di diritto amministrativo; 2) estimo; 3) legislazione dei beni culturali; 4) legislazione internazionale comparata dei beni culturali; 5) legislazione urbanistica. Art. 255. - Nell'arco dei tre anni vengono tenuti complessivamente dieci (o piu') insegnamenti, distribuiti sulla base di un piano di studi formulato all'inizio del primo anno e approvato dal consiglio della scuola. Il consiglio della scuola delibera ogni anno quali insegnamenti attivare, nel rispetto delle norme di legge e delle regole indicate. Le lezioni saranno integrate da seminari e conferenze, nonche' da esercitazioni, attivita' applicativa, sopralluoghi e viaggi di istruzione. Gli insegnamenti saranno svolti secondo il seguente rapporto: cinque (o piu') fra le discipline dell'area dell'indirizzo prescelto; due (o piu') fra le discipline dell'area delle metodologie e delle tecniche; due (o piu') fra le discipline di due differenti aree di diversa specializzazione; uno (o piu') fra le discipline dell'area giuridica. Lo specializzando e' tenuto a seguire al primo anno cinque insegnamenti, due almeno dei quali composti con discipline dell'ambito di specializzazioneprescelto. Gli altri insegnamenti saranno distribuiti a seconda delle specifiche esigenze dei piani di studi. L'attivita' didattica comprende per ogni anno 500 ore da distribuire fra cicli di lezioni, seminari, esercitazioni, attivita' pratiche guidate. Alle attivita' pratiche dovranno essere dedicate non meno di 250 ore. I corsi possono essere articolati in moduli: ciascun modulo e' costituito da piu' programmi monografici di discipline, scelte nell'ambito delle diverse aree, integrantesi a costituire una unita' organica di formazione. I programmi monografici sono affidati a piu' docenti ognuno dei quali svolge il suo ciclo di lezioni coordinate, nel tema e nei tempi, con quelle degli altri docenti dello stesso modulo. Il modulo e' affidato a un docente che, oltre a svolgere il proprio programma, coordina quello degli altri docenti. Ciascun insegnamento, comunque, dovra' avere un unico titolare. Art. 256. - Gli specializzandi possono trascorrere, su deliberazione del consiglio della scuola, un periodo di studio all'estero sulla base dei programmi predisposti in dipendenza di appositi accordi con istituzioni scientifiche italiane e/o straniere. Il profitto della permanenza all'estero viene valutato nell'esame generale dell'anno. Nel corso del terzo anno gli allievi potranno fare un tirocinio presso una soprintendenza ai beni culturali, programmato e organizzato dalla scuola d'intesa con le competenti autorita'. La frequenza delle lezioni, delle conferenze, dei seminari, delle esercitazioni, nonche' la partecipazione alle attivita' pratiche sono obbligatorie. Art. 257. - Gli allievi parteciperanno a scavi programmati e organizzati della scuola d'intesa con le competenti autorita'. Lo scavo verra' condotto da uno o piu' professori della scuola che cureranno l'addestramento degli allievi. Art. 258. - L'Universita', su proposta del consiglio della scuola, stipula convenzioni con enti pubblici o privati con finalita' di sovvenzionamento di ricerche e di utilizzazione di strutture extra universitarie in ambito territoriale e regionale, per lo svolgimento delle attivita' di formazione degli specializzandi ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980 e del decreto del Presidente della Repubblica n. 162/1982. Tra gli enti pubblici di cui al comma precedente, vanno considerati prioritariamente gli enti pubblici a base territoriale. Art. 259. - La commissione per l'esame di diploma e' costituita dal direttore della scuola, che la presiede, e da altri sei membri. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Torino, 28 gennaio 1993 Il rettore: DIANZANI