(all. 1 - art. 1)
                                                           ALLEGATO 1
ZONE DI AIUTO STABILITE DALLA DECISIONE DELLA COMMISSIONE DELLE
   COMUNITA'  EUROPEE  IN  DATA  10  MAGGIO  1989  PER  LE QUALI SONO
   PREVISTE SPECIFICHE FORME DI  INTERVENTO  PER  LO  SVILUPPO  DELLE
   PICCOLE E MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI.
Provincia di Asti:
   Bubbio,   Cassinasco,  Cessole,  Loazzolo,  Mombaldone,  Monastero
Bormida, Olmo Gentile, Roccaverano,  San  Giorgio  Scarampi,  Serole,
Sessame, Vesime.
Provincia di Alessandria:
   Cartosio,   Cassinelle,   Castelletto  d'Erro,  Cavatore,  Denice,
Malvicino, Merana, Molare,  Montechiaro  d'Acqui,  Morbello,  Pareto,
Ponzone, Spigno Monferrato.
Provincia di Cuneo:
   Albaretto  della  Torre,  Arguello,  Belvedere  Langhe, Benevello,
Bergolo,   Bonvicino,   Borgomale,   Bosia,   Bossolasco,   Camerana,
Castelletto  Uzzone,  Castellino  Tanaro,  Castino,  Cerreto  Langhe,
Ciglie',  Cissone,  Cortemilia,  Cravanzana,   Feisoglio,   Gonregno,
Gottasecca,  Igliano,  Lequio  Berria, Levice, Marsaglia, Mombarcaro,
Monesiglio, Murazzano, Niella Belbo, Paroido, Perletto, Pezzolo Valle
Uzzone, Prunetto, Roascio, Rocca Ciglie', Rocchetta Belbo, Sale delle
Langhe, Saliceto, San Benedetto  Belbo,  Serravalle  Langhe,  Somano,
Torre Bormida, Torresina.
Provincia di Venezia:
   Campolongo  Maggiore, Ceggia, Chioggia, Cona, Eraclea, Fossalta di
Piave, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, San Dona' di  Piave,
Torre di Mosto.
Provincia di Padova:
   Agna,   Anguillara  Veneta,  Arqua'  Petrarca,  Arre,  Arzergande,
Bagnoli  di  Sopra,  Baone,  Barbona,  Battaglia  Terme,  Borgoricco,
Bovolenta,  Brugine,  Campo San Martino, Camposampiero, Campodarsego,
Campodoro, Candiana,  Carceri,  Carmignano  di  Brenta,  Carrara  San
Giorgio,   Carrara  Santo  Stefano,  Cartura,  Cascale  di  Scodosia,
Castelbaldo,   Cinto   Euganeo,   Cittadella,   Codevigo,   Conselve,
Correzzola,  Curtarolo,  Este, Fontaniva, Galliera Veneta, Galzignano
Terme, Gazzo, Grantorto, Granze, Legnaro, Loreggia,  Lozzo  Atestino,
Masera'   di  Padova,  Masi,  Massanzago,  Megliadino  San  Fidenzio,
Megliadino San Vitale, Merlara,  Monselice,  Montagnana,  Ospedaletto
Euganeo,  Pernumia,  Piacenza  d'Adige, Piazzola sul Brenta, Piombino
Dese,  Piove  di  Sacco,  Polverara,  Ponso,  Pontelongo,  Pozzonovo,
Saletto,  San  Giorgio  delle  Pertiche,  San  Giorgio  in Bosco, San
Martino di Lupari, San Pietro in  Gu,  San  Pietro  Viminario,  Santa
Giustina in Colle, Santa Margherita d'Adige, Sant'Elena, Sant'Urbano,
Sant'Angelo   di  Piove  di  Sacco,  Solesino,  Stanghella,  Terrassa
Padovana,  Tombolo,   Trebaseleghe,   Tribano,   Urbana,   Vescovana,
Vighizzolo  d'Este,  Vigodarzere,  Vigonza,  Villa  del  Conte, Villa
Estense, Villafranca Padovana, Villanova di Camposampiero, Vo.
Provincia di Rovigo:
   Ariano nel  Polesine,  Bagnolo  di  Po,  Canaro,  Castelguglielmo,
Castelnuovo  Bariano,  Ceneselli, Corbola, Costa di Rovigo, Ficarolo,
Fiesso  Umbertiano,  Frassinelle  Polesine,  Gavello,  Giacciano  con
Baruchella,   Loreo,  Lusia,  Melara,  Papozze,  Pettorazza  Grimani,
Polesella,  Rosolina,  San  Bellino, San Martino di Venezze, Stienta,
Trecenta, Villadose, Villanova Marchesana.
Provincia di Treviso:
   Cessalto, Chiarano, Cimadolmo,  Fontanelle,  Gorgo  al  Monticano,
Mansue',  Meduna di Livenza, Motta di Livenza, Oderzo, Ormelle, Ponte
di Piave, Portobuffole', Salgareda, San Paolo  di  Piave,  Zenson  di
Piave.
Provincia di Lucca:
   Camporgiano,  Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di
Garfagnana,   Fosciandora,   Gallicano,   Giuncugnano,    Minucciano,
Molazzana,  Piazza  al  Serchio,  Pieve  di  Fosciana,  San Romano in
Garfagnana, Sillano, Vagli di Sotto, Vergemoli, Villa Collemandina.
  Provincia di Grosseto:
   Totalita'.
Provincia di Siena:
   Abbadia  San  Salvatore,  Castiglione   d'Orcia,   Piancastagnaio,
Radicofani.
Provincia di Ascoli Piceno:
   Totalita'.
Provincia di Macerata:
   Acquacanina,  Apiro,  Belforte  del Chienti, Bolognola, Caldarola,
Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo
sul Nera, Cessapalombo,  Cingoli,  Colmurano,  Fiastra,  Fiordimonte,
Fiuminata,   Gagliole,   Gualdo,  Loro  Piceno,  Monte  San  Martino,
Montecavallo,   Muccia,   Penna   San   Giovanni,    Pieve    Torina,
Pievebovigliana,  Pioraco,  Poggio  San Vicino, Ripe San Ginesio, San
Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro,
Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Ussita, Visso.
Provincia di Ancona:
   Belvedere  Otrense,  Castelbellino,  Castelplanio,   Cupramontana,
Filottrano,   Iesi,   Maiolati   Spontini,  Monsano,  Monte  Roberto,
Montecarotto, Morro d'Alba, Poggio San Marcello,  San  Marcello,  San
Paolo di Iesi, Santa Maria Nuova, Staffolo.
Provincia di Frosinone:
   Acquafondata,   Acuto,  Alatri,  Alvito,  Amaseno,  Aquino,  Arce,
Arnara, Arpino, Atina, Ausonia, Belmonte  Castello,  Boville  Ernica,
Broccostella, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri, Castelliri,
Castelnuovo Parano, Castro dei Volsci, Castrocielo, Ceprano, Cervaro,
Colfelice,  Colle  San  Magno,  Collepardo,  Coreno Ausonio, Esperia,
Falvaterra, Filettino, Fiuggi,  Fontana  Liri,  Fontechiari,  Fumone,
Gallinaro,  Giuliano  di  Roma, Guarcino, Monte San Giovanni Campano,
Morolo,  Paliano,  Pastena,  Pescosolido,  Picinisco,  Pico,  Piglio,
Pignataro   Interamna,  Pofi,  Posta  Fibreno,  Ripi,  Rocca  d'Arce,
Roccasecca, San Biagio Saracinisco, San Donato  Val  di  Comino,  San
Giorgio  a  Liri,  San  Giovanni  Incarico,  San  Vittore  del Lazio,
Santopadre, Sant'Ambrogio sul Garigliano, Sant'Andrea del Garigliano,
Sant'Apollinare,   Sant'Elia   Fiumerapido,   Serrone,    Settefrati,
Sgurgola,  Strangolagalli,  Supino, Terelle, Torre Caietani, Torrice,
Trevi nel Lazio, Trivigliano,  Vallecorsa,  Vallemaio,  Vallerotonda,
Veroli,  Vicalvi,  Vico  nel  lazio,  Villa  Santa Lucia, Villa Santo
Stefano, Villalatina, Viticuso.
Provincia di Rieti:
   Accumoli,   Amatrice,   Antrodoco,  Ascrea,  Belmonte  in  Sabina,
Borbona, Borgo Velino, Borgorose, Casaprota, Castel di  Tora,  Castel
Sant'Angelo,  Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove,
Concerviano,  Fiamignano,  Longone  Sabino,  Marcetelli,  Micigliano,
Monteleone   Sabino,   Nespolo,  Orvinio,  Paganico,  Pescorocchiano,
Petrella  Salto,  Poggio  Moiano,  Posta,  Pozzaglia  Sabino,   Rocca
Sinibalda, Scandriglia, Torricella in Sabina, Turania, Varco Sabino.
Provincia di Viterbo:
   Acquapendente,  Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in Teverina,
Blera, Bolsena, Calcata, Capodimonte, Capranica,  Carbognano,  Castel
Sant'Elia,  Castiglione  in  Teverina,  Civita  Castellana, Civitella
d'Agliano, Corchiano, Fabrica di  Roma,  Faleria,  Farnese,  Gallese,
Gradoli,  Graffignano,  Grotte  di  Castro, Ischia di Castro, Latera,
Lubriano,  Marta,  Montefiascone,  Monterosi,  Nepi,  Onano,   Oriolo
Romano,   Orte,   Proceno,   San  Lorenzo  Nuovo,  Sutri,  Valentano,
Vasanello, Vejano, Vignanello, Villa San Giovanni in Tuscia.
Provincia di Latina:
   Bassiano, Campodimele, Castelforte, Cori,  Fondi,  Formia,  Gaeta,
Itri,  Lenola,  Maenza,  Monte San Biagio, Norma, Prossedi, Priverno,
Rocca Massima, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci,  Sermoneta,  Sezze,
Sonnino, Sperlonga, Spigno Saturnia, Terracina.
CIRCOLARE 27 giugno 1992.
  Modalita' per la presentazione delle domande di contributo ai sensi
del  decreto  27  giugno  1992 a favore delle piccole e medie imprese
industriali ubicate nelle zone di cui all'obiettivo  5b  (Regolamento
CEE 24 giugno 1988, n. 2052 - Sviluppo zone rurali).
1)   REQUISITI   DEI   SOGGETTI  BENEFICIARI,  INVESTIMENTI  E  SPESE
AMMISSIBILI.
   1.1) Il superamento del limite  massimo  anche  di  uno  solo  dei
requisiti    dimensionali   previsti   dal   decreto   del   Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato, di concerto con  il
Ministro   del  tesoro  del  27  giugno  1992  (numero  dipendenti  e
fatturato)  determina  l'inquadramento  dell'impresa   nella   fascia
dimensionale superiore o l'esclusione dalle agevolazioni.
   1.2)   Sono   ammissibili   alle   agevolazioni   i  programmi  di
investimento realizzati dopo il 6 giugno  1990  e  non  oltre  il  31
dicembre 1994.
   Gli investimenti si intendono realizzati ove risulti che:
    l'impresa abbia sostenuto le spese ammesse;
    i beni siano stati tutti consegnati;
    le opere siano state tutte realizzate.
   Sono  esclusi  i  programmi  di  investimento le cui voci di spesa
siano state fatturate totalmente o parzialmente prima  del  6  giugno
1990.
   1.3)  L'impresa  richiedente  il  contributo  deve  presentare  un
programma di  investimenti  concernente  una  o  piu'  unita'  locali
ubicate  nelle  zone  elencate  in  allegato al citato decreto del 27
giugno 1992.
   Il programma  deve  essere  caratterizzato  da  almeno  una  delle
seguenti finalita':
     a)  nascita  di  nuove  imprese  o realizzazione di nuove unita'
produttive, intendendo per  tali  quelle  costituite  o  avviate  non
anteriormente al 6 giugno 1990;
     b) riconversione industriale, intendendo per tale l'introduzione
di  produzioni  appartenenti  a  comparti  merceologici  diversi  nei
riguardi della produzione  complessiva  dell'impresa,  attraverso  la
modificazione dei cicli produttivi esistenti;
     c)    miglioramento   dell'impatto   ambientale   dei   processi
produttivi,  attraverso  l'adozione  di   tecnologie   che   riducano
significativamente  le emissioni inquinanti dell'attivita' produttiva
sull'ambiente;
     d)  introduzione   di   tecnologie   innovative   nei   processi
produttivi, attraverso il rinnovo e l'aggiornamento tecnologico degli
impianti.
   1.4) Sono escluse dalle agevolazioni le spese:
     a)  diverse  da  quelle  previste dall'art. 3, quarto comma, del
citato decreto;
     b) relative  ad  investimenti  non  direttamente  funzionali  al
programma agevolabile;
     c)   destinate   ad   interventi  di  manutenzione  ordinaria  e
straordinaria;
     d) concernenti opere di urbanizzazione primaria o secondaria;
     e) relative ad investimenti realizzati mediante commesse interne
od oggetto di autofatturazione;
     f) relative ad imposte, spese notarili, interessi passivi, oneri
accessori, trasporto, imballaggio collaudo e montaggio;
     g) destinate all'acquisizione di macchinari usati  o  installati
presso impresa diversa da quella richiedente;
     h)   relative   all'attivita'   commerciale  dell'impresa  (es.:
automezzi per il trasporto dei prodotti,  sala  mostra  ecc.)  o  non
direttamente  connesse all'attivita' produttiva (es.: apparecchiature
e programmi per la contabilita' aziendale, corsi  di  formazione  del
personale, vitto e alloggio istruttori ecc.).
   1.5)  Per  i  beni  importati in Italia direttamente dalle imprese
richiedenti, il costo e' determinato sulla base del tasso  di  cambio
della  valuta di fatturazione risultante dalla relativa dichiarazione
definitiva di importazione.
   1.6)  I  costi  sono  riconosciuti  al  netto  dell'IVA.  Per   le
operazioni  di  locazione  finanziaria,  nonche'  per  quelle a norma
dell'art. 1523 del codice civile o della legge 28 novembre  1965,  n.
1329,  viene  riconosciuto  il  costo  del  bene  al  netto dell'IVA,
indipendentemente dal costo complessivo dell'operazione, sempreche' i
relativi contratti siano stati stipulati dopo il 6 giugno 1990.
2) MODALITA' DI CONCESSIONE DEL CONTRIBUTO.
   2.1) La concessione del contributo deve essere chiesta con domanda
in carta legale resa  come  dichiarazione  sostitutiva  dell'atto  di
notorieta' ai sensi degli articoli 4 e 20 della legge 4 gennaio 1968,
n.  15  dal  rappresentante legale dell'impresa, secondo lo schema di
cui all'allegato 1 C.
   La domanda deve essere inviata al  Ministero  dell'industria,  del
commercio  e  dell'artigianato  in triplice copia (un originale e due
fotocopie non autenticate). Un'ulteriore copia deve essere trasmessa,
per conoscenza, al competente assessorato della regione interessata.
   La domanda deve essere trasmessa a mezzo di  raccomandata  postale
con  avviso  di  ricevimento  entro il termine perentorio di sessanta
giorni  a  decorrere  dalla  data  di  pubblicazione  nella  Gazzetta
Ufficiale  del  citato  decreto  27  giugno  1992  e  della  presente
circolare.
   2.2)  Unitamente  alla  domanda  deve  essere inviata la relazione
tecnico-descrittiva  degli  investimenti  sottoscritta   dal   legale
rappresentante  dell'impresa  e  redatta  secondo  lo  schema  di cui
all'allegato 2 C.
   Le domande di  concessione  del  contributo  non  corredate  della
relazione  tecnico-descrittiva degli investimenti o che non riportino
una o piu' delle dichiarazioni  previste  nell'apposito  schema  sono
inammissibili.
   Il  Ministero  si  riserva, comunque, di richiedere ogni ulteriore
documento o chiarimento  ritenuto  necessario  per  il  completamento
dell'istruttoria.  In tal caso la relativa documentazione deve essere
trasmessa entro il termine di quarantacinque  giorni  dalla  data  di
ricezione della richiesta ministeriale.
   Decorso  detto  termine,  qualora la documentazione risulti ancora
incompleta, o non esauriente, le istanze potranno essere proposte  al
Comitato di cui all'art. 4, comma 11, del citato decreto ministeriale
27 giugno 1992, con parere negativo.
   2.3)  La  domanda  di  concessione  e'  sottoposta  all'esame  del
predetto Comitato. Il Comitato valuta l'ammissibilita' delle  domande
e    propone    al   Ministro   dell'industria,   del   commercio   e
dell'artigianato  la  graduatoria  delle  richieste  agevolabili  per
ciascuna  regione.  Il  Comitato  delibera nel rispetto dei requisiti
prioritari indicati dal citato art.  4,  adottando,  ove  necessario,
ulteriori criteri di priorita'.
   Il Ministero da' comunicazione del parere del Comitato all'impresa
che,   entro  novanta  giorni  dalla  ricezione  della  comunicazione
medesima, invia la documentazione indicata nell'allegato 3 C.
   Il Ministero, sulla base delle proposte del  Comitato,  verificata
la  validita'  e  la corrispondenza della predetta documentazione con
quanto precedentemente dichiarato dall'impresa, e tenuto conto  delle
risorse  finanziarie  per ciascuna zona, concede o nega il contributo
e, in caso positivo, resta in attesa della domanda di liquidazione.
3) MODALITA' DI LIQUIDAZIONE ED EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO.
   3.1) La domanda di liquidazione del contributo puo' essere inviata
soltanto a seguito dell'avvenuta  realizzazione  degli  investimenti,
che  non  possono  essere  tipologicamente diversi da quelli previsti
nelle domande di concessione, ai sensi del precedente  punto  1.2,  e
deve  essere  predisposta  in  carta  legale secondo lo schema di cui
all'allegato 1 L. La  domanda  deve  essere  trasmessa  al  Ministero
dell'industria,  del  commercio  e dell'artigianato in triplice copia
(un originale e due fotocopie non autenticate) mediante  raccomandata
postale  con  avviso  di  ricevimento entro il termine del 31 gennaio
1995.
   3.2) La liquidazione  dei  contributi  e'  disposta  con  appositi
decreti    del    Ministro    dell'industria,    del    commercio   e
dell'artigianato.
   3.3) In conformita'  ai  decreti  di  liquidazione,  l'I.G.F.O.R.,
Ispettorato generale per l'amministrazione del Fondo di rotazione per
l'attuazione   delle   politiche   comunitarie,  operante  presso  il
Ministero del  tesoro,  Ragioneria  generale  dello  Stato,  effettua
l'erogazione dei contributi sulla base di quanto disposto dall'art. 5
della  legge  16  aprile  1987,  n. 183, e dal decreto del Presidente
della  Repubblica  29 dicembre 1988, n. 568. L'erogazione della quota
parte di contributo a carico della  Comunita'  economica  europea  e'
subordinata all'avvenuto accredito delle relative risorse al suddetto
Fondo di rotazione.
   3.4)  Qualora il programma oggetto del contributo venga realizzato
in misura pari o superiore al 50% del costo complessivamente ammesso,
ma non risulti ultimato entro il termine del  31  dicembre  1994,  il
contributo  concesso sara' proporzionalmente ridotto a condizione che
sia comunque sostanzialmente raggiunta una  delle  finalita'  di  cui
all'art.  3,  comma  1,  del  decreto interministeriale del 27 giugno
1992.
   3.5)  L'effettiva  realizzazione  degli  investimenti  ammessi   a
contributo sara' verificata tramite ispezioni effettuate a cura degli
organi  centrali  o  periferici  del  Ministero  dell'industria,  del
commercio e dell'artigianato.
   Nel caso di finanziamenti bancari pari  ad  almeno  il  50%  degli
investimenti  oggetto  del  contributo, la realizzazione degli stessi
puo' essere attestata dall'istituto finanziatore.
                                     Il direttore generale: AMMASSARI