ALLEGATO Al Ministro dell'interno Il sig. Umberto Di Felice e' stato eletto consigliere del comune di Pescara nelle consultazioni amministrative del 6 maggio 1990. Il predetto amministratore e' stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice per le indagini preliminari di Pescara, in data 21 aprile 1993, in quanto gravemente indiziato del reato di concussione in concorso. Il comportamento del sopracitato amministratore e la sua attuale posizione processuale penale appaiono in contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il medesimo e' preposto e, certo, sono incompatibili con le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio della carica di consigliere. La permanenza, inoltre, del sig. Umberto Di Felice all'interno del civico consesso rischia di compromettere la legalita' e la trasparenza dell'azione amministrativa del comune di Pescara, con possibile pericolo di turbativa dell'ordine pubblico. Il prefetto di Pescara, accertato il configurarsi dell'ipotesi prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato proposta per l'adozione del provvedimento di rimozione del predetto amministratore dalla carica di consigliere del comune di Pescara e, nelle more, con provvedimento n. 1870/13.28.1 Gab. del 22 aprile 1993, ritenuti sussistenti motivi di grave ed urgente necessita', ne ha disposto la sospensione dalla carica suddetta. Tutto cio' premesso, si ritiene che sussistano le condizioni per addivenire alla rimozione del sig. Umberto Di Felice dalla carica sopracitata, ricorrendo la fattispecie dei gravi motivi di ordine pubblico prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del suddetto amministratore dalla carica di consigliere del comune di Pescara. Roma, 10 maggio 1993 Il direttore generale: SORGE