ALLEGATO Al Ministro dell'interno Il sig. Vincenzo Pece e' stato eletto consigliere del comune di Bernalda (Matera) nelle consultazioni amministrative del 6 maggio 1990. Il predetto amministratore e' stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Matera, in data 22 marzo 1993, in quanto gravemente indiziato del reato di concussione continuata commesso in qualita' di assessore. Il comportamento del sopracitato amministratore e la sua attuale posizione processuale penale appaiono in contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il medesimo e' preposto e, certo, sono incompatibili con le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio della carica di consigliere. La permanenza, inoltre, del sig. Vincenzo Pece all'interno del civico consesso rischia di compromettere la legalita' e la trasparenza dell'azione amministrativa del comune di Bernalda, con possibile pericolo di turbativa dell'ordine pubblico. Il prefetto di Matera, accertato il configurarsi dell'ipotesi prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato proposta per l'adozione del provvedimento di rimozione del predetto amministratore della carica di consigliere del comune di Bernalda e, nelle more, con provvedimento n. 316/R/GAB. del 15 aprile 1993, ritenuti sussistenti motivi di grave ed urgente necessita', ne ha disposto la sospensione dalla carica suddetta. Tutto cio' premesso, si ritiene che ricorrano le condizioni per addivenire alla rimozione del sig. Vincenzo Pece dalla carica sopracitata, ricorrendo la fattispecie dei gravi motivi di ordine pubblico prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del suddetto amministratore dalla carica di consigliere del comune di Bernalda (Matera). Roma, 1 giugno 1993 Il direttore generale: SORGE