1B231 Attrezzature o impianti per la produzione, il recupero, l'estrazione, la concentrazione o la manipolazione del trizio ed apparecchiature come segue: a. unita' di refrigerazione ad idrogeno o ad elio in grado di raffreddare ad una temperatura inferiore o uguale a 23K (-250 C), con capacita' di assorbimento del calore superiore a 150 W, o b. sistemi di immagazzinamento e di purificazione dell'isotopo di idrogeno che impiegano idruri metallici come mezzo di immagazzinamento o di purificazione 1C MATERIALI 1C001 Materiali appositamente progettati per assorbire le onde elettromagnetiche, o polimeri intrinsecamente conduttori, come segue: N.B.: VEDERE ANCHE 1C101. a. materiali per l'assorbimento di frequenze superiori a 2 x 10(elevato 8) Hz e inferiori a 3 x 10(elevato 12) Hz, con l'esclusione dei materiali seguenti: NOTA: I materiali magnetici che permettono l'assorbimento delle onde elettromagnetiche, quando contenuti nelle vernici, sono sottoposti ad autorizzazione indipendentemente dalle disposizioni contenute in 1C001.a. 1. materiali assorbenti di tipo filiforme costituiti da fibre naturali o sintetiche, a carica non magnetica per consentire l'assorbimento 2. materiali assorbenti senza perdita magnetica e con superficie incidente non planare, comprendenti piramidi, coni, prismi e superfici spiraliformi 3. materiali assorbenti di tipo planare: a. costituiti da: 1. materiali in schiuma plastica (flessibili o non flessibili) a carica di carbonio, o materiali organici, compresi i leganti, in grado di produrre una eco che superi il 5% del valore dell'eco del metallo su larghezza di banda superiore al (piu' o meno) 15% della frequenza centrale dell'energia incidente, e non in grado di resistere a temperature superiori a 450K (177 C), o 2. materiali ceramici in grado di produrre una eco che superi il 20% del valore dell'eco del metallo su larghezza di banda superiore al (piu' o meno) 15% della frequenza centrale dell'energia incidente e non in grado di resistere a temperature superiori a 800K (527 C) Nota Tecnica: I campioni per le prove di assorbimento in 1C001.a.3.a dovranno essere di forma quadrata con un lato di almeno 5 lunghezze d'onda (corrispondente alla frequenza centrale) situati lontano dal campo prodotto dalla sorgente radiante. b. resistenza alla trazione inferiore a 7 x 10 (elevato 6) N/m(elevato 2), e c. resistenza alla compressione inferiore a 14 x 10(elevato 6) N/m(elevato 2) 4. materiali assorbenti di tipo planare costituiti da ferrite sinterizzata, con: a. gravita' specifica superiore a 4,4, e b. temperatura massima di funzionamento di 548K (275 C) b. materiali per l'assorbimento di frequenze superiori a 1,5 x0(elevato 14) Hz e 3,7x10(elevato 14) Hz e non trasparenti nel dominio visibile c. materiali polimerici intrinsecamente conduttivi con conduttivita' elettrica di volume superiore a 10.000 S/m (Siemens per metro) o resistivita' superficiale inferiore a 100 ohm/quadrato, basati su almeno uno dei polimeri seguenti: 1. polianilina 2. polipirrolo 3. politiofene 4. poli fenilene-vinilene, o 5. poli tienilene-vinilene Nota Tecnica: La conduttivita' elettrica di volume e la resistivita' superficiale sono determinate con l'ausilio della norma ASTM D-257 o norme equivalenti. 1C002 Leghe metalliche, polveri di leghe metalliche o materiali legati, come segue: N.B.: VEDERE ANCHE 1C202 NOTA: L'1C002 non sottopone ad autorizzazione le leghe metalliche, polveri di leghe metalliche o materiali legati per il rivestimento di substrati. a. leghe metalliche, come segue: 1. leghe di nichelio o di titanio sotto forma di alluminuri, come segue, in forme grezze o di semilavorati: a. alluminuri di nichelio contenenti in peso il 10% o piu' di alluminio b. alluminuri di titanio contenenti in peso il 12% o piu' di alluminio 2. leghe costituite da polveri o particelle di leghe metalliche specificate in 1C002.b, come segue: a. leghe di nichelio con: 1. vita fino alla rottura sotto sforzo di 10.000 ore o piu' alla temperatura di 923K (650 C) e sotto un carico di 550 Mpa, o 2. resistenza alla fatica oligociclica di 10.000 cicli o piu' a 823K (550 C) e sotto un carico massimo di 700 MPA b. leghe di niobio con: 1. vita fino alla rottura sotto sforzo di 10.000 ore o piu' alla temperatura di 1.073K (800 C) e sotto un carico di 400 MPa, o 2. resistenza alla fatica oligociclica di 10.000 cicli o piu' a 973K (700 C) e sotto un carico massimo di 700 MPa c. leghe di titanio con: 1. vita fino alla rottura sotto sforzo di 10.000 ore o piu' alla temperatura di 723K (450 C) e sotto un carico di 200 MPa, o 2. resistenza alla fatica oligociclica di 10.000 cicli o piu' a 723K (450 C) e sotto un carico massimo di 400 MPa d. leghe di alluminio aventi resistenza alla trazione: 1. uguale o superiore a 240 MPa a 473K (200 C), o 2. uguale o superiore a 415 MPa a 298K (25 C) e. leghe di magnesio aventi resistenza alla trazione uguale o superiore a 345 MPa e tasso di corrosione inferiore a 1 mm/anno in una soluzione acquosa di cloruro di sodio al 3% misurata conformemente alla norma ASTM G-31 o norme equivalenti Note Tecniche: 1. Le leghe metalliche specificate in 1C002.a. sono leghe contenenti una percentuale in peso del materiale indicato piu elevata rispetto a qualsiasi altro elemento. 2. La vita fino alla rottura sotto sforzo deve essere misurata conformemente alla norma ASTM E-139 o norme equivalenti. 3. La resistenza alla fatica oligociclica deve essere misurata conformemente alla norma ASTM E-606: Metodo raccomandato per la prova di resistenza alla fatica oligociclica ad ampiezza costante o norme equivalenti. La prova deve essere assiale con un rapporto di carico medio uguale a 1 e coefficiente di concentrazione dei carichi (Kg) uguale ad: 1.Il carico medio e' definito come carico massimo meno carico minimo diviso il carico massimo. b. polveri o particelle di leghe metalliche per i materiali specificati in 1C002.a, come segue: 1. costituite da uno qualsiasi dei sistemi di composizione seguenti: Nota Tecnica: Nelle formule che seguono X = uno o piu' elementi della lega a. leghe di nichelio (Ni-Al-X, Ni-X-Al), qualificate per parti o componenti di motori a turbina, cioe' con meno di tre particelle non metalliche (introdotte nel corso del processo di fabbricazione) con dimensioni superiori a 100 micrometri per 10 (elevato 9) particelle di lega b. leghe di niobio (Nb-Al-X o Nb-X-Al, Nb-Si-X o Nb-X-Si, Nb-Ti-X o Nb-X-Ti) c. leghe di titanio (Ti-Al-X o Ti-X-Al) d. leghe di alluminio (Al-Mg-X o Al-X-Mg, Al-Zn-X o Al-X-Zn, Al-Fe-X o Al-X-Fe), o e. leghe di magnesio (Mg-Al-X o Mg-X-Al), e 2. ottenute in ambiente controllato con uno qualsiasi dei processi seguenti: a. "atomizzazione sottovuoto" b. "atomizzazione a gas" c. "atomizzazione centrifuga" d. "tempra rapida" e. "tempra su cilindro" e "polverizzazione" f. "estrazione in fusione" e "polverizzazione", o g. "lega meccanica" c. materiali legati sotto forma di pagliuzze, nastri o bacchette sottili, non polverizzati, ottenuti in ambiente controllato con "tempra rapida", "tempra su cilindro" o "estrazione in fusione", utilizzati per la fabbricazione di polveri o di particelle di leghe metalliche specificate in 1C002.b 1C003 Metalli magnetici di qualsiasi tipo e forma, aventi almeno una delle caratteristiche seguenti: a. permeabilita' iniziale relativa di 120.000 o piu' e spessore di 0,05 mm o inferiore Nota Tecnica: La misura della permeabilita' iniziale deve essere effettuata sui materiali dopo completa ricottura b. leghe magnetostrittive con: 1. magnetostrizione di saturazione superiore a 5x10 (elevato 4), o 2. fattore di accoppiamento magnetomeccanico (k) superiore a 0,8, o c. strisce di leghe amorfe con: 1. composizione avente almeno il 75% in peso di ferro, cobalto o nichelio, e 2. induzione magnetica di saturazione (B(s)) di 1,6 T o superiore, e: a. spessore della striscia di 0,002 mm o inferiore, o b. resistivita' elettrica di 2x10(elevato -4) ohm cm o piu' 1C004 Leghe di uranio titanio o leghe di tungsteno con una "matrice" a base di ferro, nichelio o rame, con: a. densita' superiore a 17,5 g/cm(elevato 3) b. limite di elasticita' superiore a 1.250 MPa c. carico di rottura superiore a 1.270 MPa, e d. allungamento superiore all'8% 1C005 Conduttori "compositi" "superconduttori" di lunghezza superiore a 100 m o con massa superiore a 100 g. come segue: a. conduttori "compositi" "superconduttori" a filamenti multipli contenenti uno o piu' filamenti al niobio- titanio: 1. integrati in una "matrice" diversa da una "matrice" di rame o di una miscela base di rame, o 2. con sezione trasversale della superficie inferiore a 0,28x10(elevato -4) mm(elevato 2) (6 micrometri di diametro per i filamenti circolari) b. conduttori "compositi" "superconduttori" costituiti da uno o piu' filamenti "superconduttori" diversi dal niobio-titanio: 1. con "temperatura critica", ad induzione magnetica nulla, superiore a 9,85 K (-263,31 C) ma inferiore a 24 K (-249,16 C) 2. con sezione trasversale inferiore a 0,28 x 10 (elevato -4) mm(elevato 2), e 3. che restano nello stato "superconduttore" ad una temperatura di 4,2 K (-268,96 C), quando esposti ad un campo magnetico corrispondente ad una induzione magnetica di 12 T 1C006 Fluidi e sostanze lubrificanti, come segue: a. fluidi idraulici che contengono come ingredienti principali almeno uno dei composti o delle sostanze seguenti: 1. oli di idrocarburi sintetici od oli di idrocarburi al silicone con: NOTA: Ai fini dell'1C006.a.1, gli oli di idrocarburi al silicone contengono esclusivamente silicio, idrogeno e carbonio. a. punto di infiammabilita' superiore a 477 K (204 C) b. punto di scorrimento a 239 K (-34 C) o inferiore c. indice di viscosita' di 75 o piu', e d. stabilita' termica a 616 K (343 C), o 2. clorofluorocarburi con: NOTA: Ai fini dell'1C006.a.2, i clorofluorocarburi contengono esclusivamente carbonio, fluoro e cloro a. nessun punto di infiammabilita' b. temperatura di autoaccensione superiore a 977 K (704 C) c. punto di scorrimento a 219 K (-54 C) o inferiore d. indice di viscosita' di 80 o superiore, e e. punto di ebollizione a 473 K (200 C) o superiore b. sostanze lubrificanti contenenti come ingredienti principali almeno uno dei composti o sostanze seguenti: 1. eteri o tio-eteri di fenilene e di alchilfenilene o loro miscele contenenti piu' di due funzioni etere o tio-etere o loro miscele, o 2. fluidi fluorurati al silicone, aventi viscosita' cinematica, misurata a 298K (25 C), inferiore a 5.000 mm(elevato 2)/s (5.000 centistokes) c. fluidi di ammortizzamento o di flottazione aventi purezza superiore a 99,8%, contenenti meno di di 25 particelle di dimensione uguale o superiore a 200 micrometri per 100 ml e costituiti dall'85% almeno di uno dei composti o delle sostanze seguenti: 1. dibromotetrafluoroetano 2. policlorotrifluoroetilene (solo modificazioni oleose o cerose), o 3. polibromotrifluoroetilene Nota Tecnica: Ai fini dell'1C006: a. il punto di infiammabilita' e' determinato con il metodo Cleveland a vaso aperto, indicato nella norma ASTM D-92 o norme equivalenti b. il punto di scorrimento e' determinato con il metodo descritto nella norma ASTM D-97 o norme equivalenti c. l'indice di viscosita' e' determinato con il metodo descritto nella norma ASTM D-2270 o norme equivalenti d. la stabilita' termica e' determinata con il metodo seguente od altri metodi equivalenti: 20 ml di fluido da provare sono introdotti in una camera di acciaio inossidabile tipo 317 di 46 ml contenenti una sfera di ciascuno dei materiali seguenti: acciaio per utensili M-10, acciaio 52.100 e bronzo di qualita' marina (60% Cu, 39% Zn, 0,75% Sn), ciascuna sfera con diametro (nominale) di 12,5 mm. La camera e' pulita con azoto, sigillata alla pressione atmosferica e la temperatura viene portata a 644 K (piu' o meno) 6 K (271 piu' o meno 6 C) e mantenuta a questo livello per 6 ore. Il campione e' considerato termicamente stabile se al termine del processo sopra descritto sono verificate tutte le condizioni seguenti: 1. la perdita di peso per ciascuna sfera di metallo e' inferiore a 10mg/mm(elevato 2) della superficie della sfera 2. la diminuzione della viscosita' iniziale, stabilita a 311 K (38 C), e' inferiore al 25%, e 3. l'indice basico totale o di acidita' totale e' inferiore a 0,40 e. la temperatura di autoaccensione e' determinata con il metodo descritto nella norma ASTM E-659 o norme equivalenti 1C007 Materiali ceramici di base, materiali ceramici non "compositi", materiali "compositi" a "matrice" ceramica e materiali precursori, come segue: N.B.: VEDERE ANCHE 1C107. a. materiali di base di boruri di titanio semplici o complessi aventi un totale di impurita' metalliche, non comprese le aggiunte intenzionali, minori di 5.000 ppm., dimensione media della particella inferiore o uguale a 5 micrometri, e non piu' del 10% di particelle con piu' di 10 micrometri b. materiali ceramici non "compositi", sotto forma grezza o semilavorata, con l'esclusione degli abrasivi, composti di boruri di titanio con densita' uguale o superiore al 98% del valore teorico c. materiali "compositi" ceramica-ceramica, a "matrice" di vetro o di ossido, rinforzati con fibre corrispondenti a uno qualsiasi dei sistemi seguenti: 1. Si-N 2. Si-C 3. Si-Al-O-N, o 4. Si-O-N d. materiali "compositi" ceramica-ceramica, con o senza fase metallica continua, contenenti particelle o fasi in dispersione fine di qualsiasi materiale fibroso o di tipo filiforme, nei quali i carburi o nitruri di silicio, di zirconio o di boro costituiscono la "matrice" e. materiali precursori, (cioe' materiali speciali polimerici o metallo-organici), per la produzione di qualsiasi fase o fasi di materiali specificati in 1C007.c, come segue: 1. polidiorganosilani (per la produzione di carburo di silicio) 2. polisilazani (per la produzione di nitruro di silicio), o 3. policarbosilazani (per la produzione di ceramiche comprendenti componenti di silicio, di carbonio e di azoto) 1C008 Sostanze polimeriche non fluorurate, come segue: a. 1. bismalemmidi 2. poliammidi-immidi aromatiche 3. poliimmidi aromatiche 4. polieteriimmidi aromatiche aventi temperatura di transizione vetrosa (T(g)) superiore a 503 K (230 C) misurata con processo per via umida NOTA: L'1C008.a non sottopone ad autorizzazione le polveri non fondibili per stampaggio a pressione o le casseformi non fondibili a pressione. b. copolimeri cristalli liquidi termoplastici aventi una temperatura di ammollimento superiore a 523 K (250 C) misurata in conformita' alla norma ASTM D-648, metodo A, o norme equivalenti, con un carico di 1,82 N/mm(elevato 2), e composti da: 1. una delle sostanze seguenti: a. fenilene, bifenilene o naftalene, o b. metile, butile terziario o fenile sostituiti al fenilene, bifenilene o naftalene, e 2. uno degli acidi seguenti: a. acido tereftalico b. 6-idrossi-2-acido naftoico, o c. 4-acido idrossibenzoico c. poliarilene eteri chetoni, come segue: 1. polieteri eteri chetoni (PEEK) 2. polieteri chetoni chetoni (PEKK) 3. polieteri chetoni (PEK) 4. polieteri chetoni eteri chetoni chetoni (PEKEKK) d. poliarilene chetoni e. poliarilene solfuri, dove il gruppo arilene e' costituito da bifenilene, trifenilene o una loro combinazione f. polibifenileneteresolfonato 1C009 Composti fluorurati, non trattati, come segue: a. copolimeri di fluoruro di vinilidene aventi struttura cristallina beta del 75% o piu' senza stiramento b. poliimmidi fluorurati, contenenti 30% o piu' di fluoro combinato c. elastomeri di fosfazene fluorurato, contenenti 30% o piu' di fluoro combinato 1C010 "Materiali fibrosi o filamentosi" suscettibili di essere utilizzati in strutture o prodotti laminati "compositi" a "matrice" organica, a "matrice" metallica o a "matrice" di carbonio, come segue: N.B.: VEDERE ANCHE 1C210 a. "materiali fibrosi o filamentosi" organici (ad eccezione del polietilene) aventi le due caratteristiche seguenti: 1. "modulo specifico" superiore a 12,7x10(elevato 6)m, e 2. "carico di rottura specifico" superiore a 23,5x10 (elevato 4)m b. "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio, aventi le due caratteristiche seguenti: 1. "modulo specifico" superiore a 12,7x10(elevato 6)m, e 2. "carico di rottura specifico" superiore a 23,5x10 (elevato 4)m Nota Tecnica: Le proprieta' dei materiali descritti in 1C010.b devono essere determinate con il metodo SRM 12 fino a 17 raccomandato dalla SACMA, o norme equivalenti per il collaudo di cavi di filamenti, quale ad esempio Japanese Industrial Standard (JIS-R-7601, Paragrafo 6.6.2), e basate sulla media dei lotti. NOTA: L'1C010.b non sottopone ad autorizzazione tessuti costruiti con "materiali fibrosi e filamentosi" per la riparazione di prodotti laminati o di strutture di aerei, nei quali la dimensione dei singoli fogli non superi 50cm x 90cm. c. "materiali fibrosi o filamentosi" inorganici aventi le due caratteristiche seguenti: 1. "modulo specifico" superiore a 2,54 x 10(elevato 6)m, e 2. punto di fusione, di decomposizione o di sublimazione superiore a 1922 K (1649 C) in ambiente inerte NOTA: L'1C010.c non sottopone ad autorizzazione: 1. le fibre di allumina policristallina, polifasata e discontinua, a forma di fibre tagliate o di piastre irregolari, contenenti il 3% o piu' in peso di silice ed aventi "modulo specifico" inferiore a 10 x 10 (elevato 6)m 2. le fibre di molibdeno e leghe di molibdeno 3. le fibre di boro 4. le fibre ceramiche discontinue il cui punto di fusione, di decomposizione o di sublimazione in ambiente inerte e' inferiore a 2043 K (1770 C) d. "materiali fibrosi o filamentosi": 1. costituiti da uno degli elementi seguenti: a. polieteriimmidi specificati in 1C008.a, o b. materiali specificati in 1C008.b,c,d,e o f, o 2. costituiti da materiali specificati in 1C010.d.1.a o b e "miscelati" con altre fibre specificate in 1C010.a, b o c e. fibre impregnate di resina o di catrame (preimpregnati), fibre rivestite di metallo o di carbonio (preformati) o "preformati di fibre di carbonio", come segue: 1. costituite da "materiali fibrosi o filamentosi" specificati in 1C010.a,b o c, o 2. costituiti da "materiali fibrosi o filamentosi" organici o al carbonio, aventi tutte le caratteristiche seguenti: a. "carico di rottura specifico" superiore a 17,7 x 10 (elevato 4)m b. "modulo specifico" superiore a 10,15 x 10(elevato 6)m c. non specificati in 1C010.a o b, e d. temperatura di transizione vetrosa (T(g)) superiore a 383 K (110 C), quando impregnati con materiali specificati in 1C008 o 1C009.b o con resine fenoliche o epossidiche NOTA: L'1C010.e non sottopone ad autorizzazione "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio impregnati in una matrice di resina epossidica (preimpregnati) per la riparazione di prodotti laminati o di strutture di aerei, nei quali la dimensione dei singoli fogli preimpregnati non superi 50cm x 90cm. 1C101 Materiali e dispositivi per la riduzione di caratteristiche osservabili quali la riflettivita' radar, la segnatura utravioletta/infrarossa e la segnatura acustica, diversi da quelli specificati in 1C001, utilizzabili in "missili" e loro sottosistemi NOTE: 1. l'1C101 comprende: a. materiali strutturali e rivestimenti appositamente progettati per ridurre la riflettivita' radar b. rivestimenti, incluse le vernici, appositamente progettati per ridurre od adattare opportunamente la capacita' di emissione o di riflessione negli spettri a microonde, infrarosso o ultravioletto 2. l'1C101 non comprende i rivestimenti appositamente utilizzati per il controllo termico dei satelliti 1C107 Grafite e materiali ceramici, come segue: a. grafite a massa ricristallizzata a grani fini con densita' di massa uguale o superiore a 1,72 g/c(elevato 3), misurata a 288 K (15 C), grafiti ottenute per pirolisi, o grafiti rinforzate con fibre utilizzabili per ugelli di razzi e per punte di ogive di veicoli di rientro b. materiali ceramici compositi (con costante dielettrica inferiore a 6 per le frequenze comprese tra 100 Hz e 10.000 MHz), utilizzabili per cupole di protezione di antenne (radome) e ceramiche rinforzate al carburo di silicio non ossidate lavorabili a macchina utilizzabili per punte di ogive 1C115 Propellenti e costituenti chimici per propellenti come segue: a. sostanze propulsive: 1. polvere sferica di alluminio, diversa da quella specificata nell'Elenco dei Materiali di Armamento, con particelle di diametro uniforme inferiore a 500 micrometri e contenuto in alluminio uguale o superiore al 97% 2. combustibili metallici, diversi da quelli specificati nell'Elenco dei Materiali di Armamento, con particelle di dimensioni inferiori a 500 micrometri, aventi forme sferiche, atomizzate, sferoidali, in scaglie o macinate, costituite per il 97% o piu' da uno qualsiasi degli elementi seguenti: a. zirconio b. berillio c. boro d. magnesio e. zinco f. leghe dei metalli specificati dal punto a. fino a e., o g. metallo Misch 3. ossidanti liquidi, come segue: a. triossido di diazoto b. diossido di azoto/tetraossido di diazoto c. pentossido di diazoto b. sostanze polimeriche: 1. polibutadiene con radicali carbossilici terminali (CTPB) 2. polibutadiene con radicali ossidrilici terminali (HTPB), diverso da quello specificato nell'Elenco del Materiali di Armamento 3. polibutadiene - acido acrilico (PBAA) 4. polibutadiene - acido acrilico - acrilonitrile (PBAN) c. altri additivi e agenti per propellenti: 1. diisocianato di isoforone (IPDI) 2. butacene 3. trietileneglicoldinitrato (TEGDN) 4. 2-nitrodifenilammina NOTA: PER I PROPELLENTI E COSTITUENTI CHIMICI PER I PROPELLENTI NON SPECIFICATI IN 1C115, VEDERE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO. 1C116 Acciai Maraging (acciai generalmente caratterizzati da alto contenuto di nichelio, contenuto molto basso di carbonio e l'uso di elementi sostitutivi per ottenere una migliore tenuta all'invecchiamento) aventi carico di rottura uguale o superiore a 1500 MPa, alla temperatura di 293 K (20 C), sotto forma di fogli, lamiere o tubi con spessore delle lamiere o delle pareti uguale o inferiore a 5 mm N.B.: VEDERE ANCHE 1C216 1C117 Tungsteno, molibdeno e leghe di questi metalli sotto forma di particelle uniformemente sferiche o atomizzate di diametro uguale o inferiore a 500 micrometri con purezza uguale o superiore al 97% per la fabbricazione di componenti per motori a razzo, cioe' scudi termici, substrati di ugelli, colli di ugelli, e superfici di controllo della spinta del vettore 1C202 Leghe diverse da quelle specificate in 1C002.a.2.c o d come segue: a. leghe di alluminio aventi carico di rottura uguale o superiore a 460 MPa alla temperatura di 293 K (20 C), sotto forma di tubi o altre forme cilindriche piene (compresi forgiati) con diametro esterno superiore a 75 mm b. leghe di titanio aventi carico di rottura uguale o superiore a 900 MPa alla temperatura di 293 K (20 C), sotto forma di tubi o altre forme cilindriche piene (compresi i forgiati) con diametro esterno superiore a 75 mm Nota Tecnica: Il termine 'aventi' comprende le leghe prima o dopo il trattamento termico. 1C210 Materiali "fibrosi o filamentosi", diversi da quelli specificati in 1C010.a o b, come segue: a. materiali "fibrosi o filamentosi" al carbonio o aramidici aventi un "modulo specifico" uguale o superiore a 12,7x10 (elevato 6)m o un "carico di rottura specifico" uguale o superiore a 23,5x10(elevato 4)m b. materiali "fibrosi o filamentosi" di vetro aventi un "modulo specifico" uguale o superiore a 3,18x10(elevato 6)m e un "carico di rottura specifico" uguale o superiore a 7,62x10 (elevato 4)m 1C216 Acciaio Maraging diverso da quello specificato in 1C116, avente carico di rottura uguale o superiore a 2.050 MPa alla temperatura di 293 K (20 C) con l'esclusione delle forme nelle quali nessuna dimensione lineare superi 75 mm Nota Tecnica: Il termine 'avente' comprende l'acciaio Maraging prima o dopo il trattamento termico 1C225 Boro e composti di boro, miscele e materiali contenenti boro in cui il peso dell'isotopo di boro-10 e' piu' del 20% del peso totale del boro contenuto 1C226 Tungsteno come segue: parti costruite con tungsteno, carburo di tungsteno o leghe di tungsteno (contenuto del tungsteno superiore al 90%) aventi una massa maggiore di 20 Kg e una simmetria cilindrica della parte cava (compresi segmenti di cilindro) con diametro interno superiore a 100 mm ma inferiore a 300 mm, con l'esclusione delle parti appositamente progettate per essere utilizzate come contrappesi o collimatori a raggi gamma 1C227 Calcio (di elevata purezza) contenente in peso meno di 1.000 parti per milione di impurita' metalliche tranne il magnesio e meno di 10 parti per milione di boro 1C228 Magnesio (di elevata purezza) contenente in peso meno di 200 parti per milione di impurita' metalliche tranne il calcio e meno di 10 parti per milione di boro 1C229 Bismuto di elevata purezza (99,99% o superiore) con bassissimo contenuto di argento (minore di 10 parti per milione) 1C230 Berillio metallo, leghe contenenti in peso piu' del 50% di berillio, composti contenenti berillio e loro prodotti finiti, con l'esclusione: a. delle finestre di metallo per apparecchiature a raggi X b. delle forme di ossido finite o semilavorate, appositamente progettate per parti di componenti elettronici o come substrati per circuiti elettronici NOTA: Sono sottoposti ad autorizzazione anche gli scarti e gli avanzi contenenti il berillio sopra definito. 1C231 Afnio metallo, leghe e composti di afnio contenenti in peso piu' del 60% di afnio, e loro prodotti 1C232 Elio sotto qualsiasi forma isotopicamente arricchita in isotopo elio-3, miscelato o meno con altri materiali o contenuto in altre apparecchiature o dispositivi, con l'esclusione dei prodotti o dispositivi contenenti meno di 1 g di elio-3 1C233 Litio come segue: a. metallo, idruri o leghe contenenti leghe arricchito in isotopo 6 ((6)Li) con concentrazione superiore a quella esistente in natura (7,5% su base percentuale di atomi) b. tutti gli altri materiali contenenti litio arricchito in isotopo 6 (compresi composti, miscele e concentrati), con l'esclusione del litio arricchito in isotopo 6 incorporato in dosimetri termoluminescenti. N.B.: PER IL DEUTERURO DI LITIO-6 VEDERE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO. 1C234 Zirconio metallo, leghe contenenti in peso piu' del 50% di zirconio e composti nei quali il rapporto afnio/zirconio e' inferiore a 1/500 in peso e prodotti interamente fabbricati con questi elementi, con l'esclusione di zirconio in fogli o striscie con spessore non superiore a 0,10 mm NOTA: Sono sottoposti ad autorizzazione anche gli scarti e gli avanzi contenenti lo zirconio sopra definito. 1C235 Trizio, composti e miscele contenenti trizio nei quali il rapporto in atomi trizio/idrogeno e' superiore a 1/1.000, con l'esclusione dei prodotti o dispositivi contenenti non piu' di 40 Ci di trizio sotto qualsiasi forma chimica o fisica 1C236 Specie nucleari radioattive emettitrici di radiazioni alfa aventi un periodo di dimezzamento della radiazione uguale o superiore a 10 giorni ma inferiore a 200 anni, comprese le apparecchiature, i composti e le miscele contenenti tali spe- cie nucleari radioattive con attivita' totale alfa uguale o superiore a 1 Ci/Kg (37 GBq/kg), con l'esclusione dei dispositivi contenenti meno di 100 millicuries (3,7 GBq) di attivita' alfa per dispositivo 1C237 Radio-226, con l'esclusione del radio contenuto in applicazioni medicali 1C238 Trifluoruro di cloro (CIF(3)) 1C239 Esplosivi ad alto potenziale, diversi da quelli specificati nell'Elenco dei Materiali di Armamento o sostanze o miscele contenenti piu' del 2% di qualsiasi esplosivo con densita' dei cristalli superiore a 1,8g/cm(elevato 3) ed aventi una velocita' di detonazione superiore a 8.000 m/s N.B.: VEDERE ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI D'ARMAMENTO. 1C350 Prodotti chimici, che possono essere utilizzati come precursori per agenti tossicologici, come segue: N CAS 1. tiodiglicole 111-48-8 2. ossicloruro di fosforo 10025-87-3 3. metilfosfonato di dimetile (DMMP) 756-79-6 4. VEDERE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO PER IL DIFLUORURO DI METIL-FOSFONILE (DF) 676-99-3 5. dicloruro di metil-fosfonile 676-97-1 6. fosfito di dimetile 868-85-9 7. tricloruro di fosforo 7719-12-2 8. fosfito di trimetile 121-45-9 9. cloruro di tionile 7719-09-7 10. 3-idrossi-1-metilpiperidina 3554-74-3 11. cloruro di N,N-diisopropile-2-aminoetile 96-79-7 12. N,N-diisopropile-2-amminoetanetiolo 5842-07-9 13. chinuclidin -3 olo 1619-34-7 14. fluoruro di potassio 7789-23-3 15. 2-cloroetanolo 107-07-3 16. dimetilammina 124-40-3 17. etilfosfonato di dietile 78-38-6 18. N,N-dimetilfosforammidato di dietile 2404-03-7 19. fosfito di dietile 762-04-9 20. cloridrato di dimetilammina 506-59-2 21. dicloruro di etilfosfinile 1498-40-4 22. dicloruro di etilfosfonile 1066-50-8 23. difluoruro di etilfosfonile 753-98-0 24. acido fluoridrico 7664-39-3 25. benzilato di metile 76-89-1 26. dicloruro di metilfosfinile 676-83-5 27. N,N-diisopropile-2-amminoetanolo 96-80-0 28. alcool pinacolilico 464-07-3 29. VEDERE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTI PER IL 0-ETIL-2-DIISOPROPILAMMINO-ETIL- METILFOSFONATO (QL) 57856-11-8 30. fosfito di trietile 122-52-1 31. tricloruro di arsenico 7784-34-1 32. acido benzilico 76-93-7 33. metilfosfonito di dietile 15715-41-0 34. etilfosfonato di dimetile 6163-75-3 35. difluoruro di etilfosfinile 430-78-4 36. difluoruro di metilfosfinile 753-59-3 37. 3 chinuclidinone 3731-38-2 38. pentacloruro di fosforo 10026-13-8 39. pinacolone 75-97-8 40. cianuro di potassio 151-50-8 41. bifluoruro di potassio 7789-29-9 42. bifluoruro di ammonio 1341-49-7 43. bifluoruro di sodio 1333-83-1 44. fluoruro di sodio 7681-49-4 45. cianuro di sodio 143-33-9 46. trietanolammina 102-71-6 47. pentasolfuro di fosforo 1314-80-3 48. diisopropilammina 108-18-9 49. dietilamminoetanolo 100-37-8 50. solfuro di sodio 1313-82-2 51. monocloruro di zolfo 10025-67-9 52. dicloruro di zolfo 10545-99-0 53. cloridrato di trietanolammina 637-39-8 54. cloridrato di N,N-diisopropile-2- amminoetilcloruro 4261-68-1 1C351 Agenti patogeni per l'uomo, zoonosi e "tossine": a. virus, anche naturali, potenziati o modificati, sia in forma di colture vive isolate o come materiale comprendente materiale vivo intenzionalmente inoculato o contaminato con tali colture, come segue 1. virus Chikungunya 2. virus della febbre emorragica del Congo-Crimea 3. virus della febbre rompiossa o dengue 4. virus dell'encefalite orientale equina 5. virus di Ebola 6. virus di Hantaan 7. virus di Junin 8. virus della febbre di Lassa 9. virus della coriomeningite linfatica 10. virus Machupo 11. virus Marburg 12. virus del vaiolo delle scimmie 13. virus della febbre valle Rift 14. virus dell'encefalite da zecche (virus dell'encefalite russa primaverile-estiva) 15. virus del vaiolo 16. virus dell'encefalite equina venezuelana 17. virus dell'encefalite equina occidentale 18. virus del vaiolo bianco 19. virus della febbre gialla 20. virus dell'encefalite giapponese b. rickettsiae, anche naturali, potenziate o modificate, sia in forma di colture vive isolate o come materiale comprendente materiale vivo intenzionalmente inoculato o contaminato con tali colture, come segue: 1. coxiella brunetil 2. rickettsia quintana 3. rickettsia prowasecki 4. rickettsia rickettsii c. batteri, anche naturali, potenziati o modificati, sia in forma di colture vive isolate o come materiale comprendente materiale vivo intenzionalmente inoculato o contaminato con tali colture, come segue: 1. bacillus anthracis 2. brucella abortus 3. brucella melitensis 4. brucella suis 5. chlamydia psittaci 6. clostridium botulinum 7. francisella tularensis 8. pseudomonas mallei 9. pseudomanas pseudomallei 10. salmonella typhi 11. shigella dysenteriae 12. vibrio cholerae 13. yersinia pestis d. "tossine", come segue: 1. tossine botulinum 2. tossine Clostridium 3. conotossina 4. ricino 5. saxitossina 6. tossina Shiga 7. tossina dello staffilococco aureo 8. tetrodotossina 9. verotossina 10. microcistina (Cyanginosin) 1C352 Agenti patogeni per gli animali, come segue: a. virus, anche naturali, potenziati o modificati, sia in forma di colture vive isolate sia come materiale compreso il materiale vivo intenzionalmente inoculato o contaminato con tali colture, come segue: 1. virus della febbre suina africana 2. virus dell'influenza avicola, come segue: a. non caratterizzato, o b. appartenente a quelli definiti nella direttiva comunitaria 92/40/EC (O.J. L.6 23.1.92 pag. 19) ed aventi elevata patogenicita', come segue: 1. virus di tipo A con IVPI (indice di patogenicita' intravenosa) superiore a 1,2 nei polli di 6 settimane, o 2. virus di tipo A del sottotipo H5 o H7 per i quali la sequenza nucletide ha dimostrato amminoacidi multipli di base dal lato di sfaldatura di haemagglutinin 3. virus della lingua blu 4. virus della malattia del piede e della bocca 5. virus della malattia esantematica della capra 6. virus dell'herpes porcino (morbo di Aujeszky) 7. virus della febbre suina (virus della peste suina) 8. virus di Lissa 9. virus della malattia di Newcastle 10. virus della peste dei piccoli ruminanti 11. enterovirus porcino tipo 9 12. virus della peste bovina 13. virus della malattia esantematica delle pecore 14. virus della malattia di Teschen 15. virus della stomatite vescicolare b. batteri, anche naturali, potenziati o modificati, sia in forma di colture vive isolate sia come materiale compreso il materiale vivo intenzionalmente inoculato o contaminato con tali colture, come segue: 1. micoidi di micoplasma 1C353 "Microrganismi" geneticamente modificati, come segue: a. "microrganismi" modificati geneticamente o elementi genetici che contengono sequenze di acido nucleico asso- ciate alla patogenita' e derivati da organismi specificati in 1C351.a, b o c, o 1C352.a o b. b. "microrganismi" modificati geneticamente o elementi genetici che contengono sequenze di acido nucleico che codificano una qualsiasi delle "tossine" specificate in 1C351.d 1D SOFTWARE 1D001 "Software" appositamente progettato o modificato per lo "sviluppo", "produzione" o "utilizzazione" delle apparecchiature specificate in 1B001, 1B002 o 1B003 1D002 "Software" per lo "sviluppo" di prodotti laminati o di materiali "compositi" a "matrice" organica, a "matrice" metallica o a "matrice" di carbonio 1D101 "Software" appositamente progettato per l'"utilizzazione" dei prodotti specificati in 1B101 1D103 "Software" appositamente progettato per l'analisi di caratteristiche osservabili ridotte, quali riflettivita' ra- dar, segnatura ultravioletta/infrarossa e segnatura acustica 1D201 "Software" appositamente progettato per l'"utilizzazione" delle merci specificate in 1B201 1E TECNOLOGIA 1E001 "Tecnologia", in conformita' della Nota Generale della Tecnologia per lo "sviluppo" o la "produzione" di apparecchiature o materiali specificati in 1A001.b, 1A001.c, 1A002, 1A003, 1B o 1C 1E002 Altre "tecnologie": a. "tecnologia" per lo "sviluppo" o la "produzione" di polibenzotiazoli o polibenzossiazoli b. "tecnologia" per lo "sviluppo" e la "produzione" di composti fluoroelastomeri contenenti almeno un monomero di viniletere c. "tecnologia" per la progettazione o la "produzione" di materiali di base o di materiali ceramici non "compositi", come segue: 1. materiali di base aventi tutte le caratteristiche seguenti: a. una qualsiasi delle composizion1 seguenti: 1. ossidi semplici o complessi di zirconio e ossidi complessi di silicio o di alluminio 2. nitruri semplici di boro (forme cristalline cubiche) 3. carburi semplici o complessi di silicio o di boro, o 4. nitruri semplici o complessi di silicio b. totale di impurita' metalliche, escluse le aggiunte intenzionali, inferiore a: 1. 1.000 ppm. per gli ossidi semplici o i carburi semplici, o 2. 5.000 ppm. per i composti complessi o i nitruri semplici, e c. 1. dimensione della particella media uguale o inferiore a 5 micrometri, e non piu' del 10% delle particelle con dimensione superiore a 10 micrometri, o NOTA: Per l'ossido di zirconio, questi limiti sono rispettivamente 1 micrometro e 5 micrometri 2. a. placchette con il rapporto lunghezza -spessore superiore a 5 b. baffi con il rapporto lunghezza-diametro superiore a 10 per diametri inferiori a 2 micrometri, e c. fibre continue o tagliate con diametro inferiore a 10 micrometri 2. materiali ceramici non "compositi", "con l'esclusione degli abrasivi), composti da materiali descritti in 1E002.c. 1 d. "tecnologia" per la "produzione" di fibre poliammidi aromatiche e. "tecnologia" per l'installazione, la manutenzione o la riparazione di materiali specificati in 1C001 f. "tecnologia" per la riparazione di strutture "compos- ite", laminati o materiali specificati in 1A002, 1C007.c o 1C007.d NOTA: L'1E002.f non sottopone ad autorizzazione la tecnologia per la riparazione di strutture di "aerei civili" con impiego di "materiali fibrosi o filamentosi" al carbonio e resine epossidiche, contenuta nei manuali del costruttore degli aeromobili. 1E101 "Tecnologia", in conformita' alla Nota Generale della Tecnologia per l'"utilizzazione" di merci specificate in 1A102, 1B001, 1B101, 1B115, 1B116, 1C001, 1C101, 1C107, 1C115 fino a 1C117 1D101 o 1D103 1E102 "Tecnologia", in conformita' alla Nota Generale della Tecnologia per lo "sviluppo" di "software" specificato in 1D001, 1D101 o 1D103 1E103 "Tecnologia" per la regolazione di temperatura, pressione o atmosfera in autoclavi o idroclavi quando utilizzate per la produzione di materiali compositi o materiali compositi parzialmente lavorati 1E104 "Tecnologia" per la produzione di materiali derivati per pirolisi formati su stampo, anima o altro supporto a partire da gas precursori che si decompongono nella gamma di temperature da 1573 K (1300 C) a 3173 K (2900 C) e pressioni da 130 Pa a 20 kPa NOTA: L'1E104 comprende la tecnologia per la composizione dei gas precursori, della velocita' di flusso, e del controllo temporale del processo e dei relativi parametri. 1E201 "Tecnologia", in conformita' alla Nota Generale della Tecnologia per l'"utilizzazione" di merci specificate in 1A002, 1A202, 1A225, 1A226, 1A227, 1B201, 1B225 fino a 1B231, 1C002.a.2.c o d. 1C010.b, 1C202, 1C210, 1C216, 1C225 fino a 1C239 o 1D201 1E202 "Tecnologia", in conformita' alla Nota Generale della Tecnologia per lo "sviluppo" o la "produzione" di merci specificate in 1A202, 1A225, 1A226 o 1A227 1E203 "Tecnologia", in conformita' alla Nota Generale della Tecnologia per lo "sviluppo" di "software" specificato in 1D201 CATEGORIA 2 Trattamento e lavorazione dei materiali 2A APPARECCHIATURE, ASSIEMI E COMPONENTI Note Tecniche da 2A001 fino a 2A006: 1. DN rappresenta il prodotto del diametro del foro del cuscinetto in mm per la velocita' di rotazione del cuscinetto in giri/minuto. 2. Le temperature di funzionamento comprendono le temperature ottenute dopo l'arresto di un motore a turbina a gas. 2A001 Cuscinetti a sfere e cuscinetti a rulli pieni (con l'esclusione dei cuscinetti a rulli conici) aventi tolleranze specificate dal fabbricante secondo ABEC 7, ABEC 7P, ABEC 7T o norma ISO Classe 4 o migliori (o normne equivalenti), ed aventi almeno una delle caratteristiche seguenti: a. anelli, sfere o rulli costruiti con metallo Monel o berillio b. fabbricati per essere utilizzati a temperature di funzionamento superiori a 573 K (300 C) sia con l'impiego di materiali speciali, sia con trattamento termico speciale, o c. dotati di elementi di lubrificazione o modifiche di componenti che, secondo le specifiche del costruttore, sono appositamente progettati per consentire ai cuscinetti di funzionare a velocita' superiori a 2,3 milioni DN N.B.: PER I CUSCINETTI A FUNZIONAMENTO SILENZIOSO, VEDERE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO. 2A002 Altri cuscinetti a sfere e cuscinetti a rulli pieni (con l'esclusione dei cuscinetti a rulli conici) aventi tolleranze specificate dal fabbricante secondo ABEC 9, ABEC 9P o norma ISO Classe 2 o migliori (o norme equivalenti) 2A003 Cuscinetti a rulli conici pieni, aventi tolleranze specificate dal fabbricante secondo ANSI/AFBMA Classe 00 (in pollici) o Classe A (in mm) o migliori (o norme equivalenti) ed aventi una delle caratteristiche seguenti: a. dotati di elementi di lubrificazione o modifiche di componenti che, secondo le specifiche del costruttore, sono appositamente progettati per consentire ai cuscinetti di funzionare a velocita' superiori a 2,3 milioni DN, o b. fabbricati per essere utilizzati a temperature di funzionamento inferiori a 219 K(-54 C) o superiori a 423 (150 C) 2A004 Cuscinetti lubrificati a lamina di gas fabbricati per essere utilizzati a temperature di funzionamento uguali o superiori a 561 K (288 C) ed aventi capacita' di carico unitario superiore a 1 MPa 2A005 Sistemi di cuscinetti magnetici attivi 2A006 Cuscinetti con guarnizione di tessuto ad allineamento automatico o cuscinetti portanti a scorrimento con guarnizione di tessuto fabbricati per essere utilizzati a temperature di funzionamento inferiori a 219 K (-54 C) o superiori a 423 K (150 C) 2A007 Componenti per le merci specificate in 2A001 fino a 2A006, con l'esclusione delle sfere con tolleranze specificate dal costruttore secondo la ISO 3290 grado 5 o meno precise 2A225 Crogioli costruiti con materiali resistenti ai metalli attinidi liquidi, come segue: a. crogioli con un volume compreso tra 150 ml e 8 litri e costruiti o rivestiti con uno qualsiasi dei materiali seguenti aventi una purezza del 98% o superiore: 1. fluoruro di calcio (CaF2) 2. zirconato di calcio (Ca2 ZrO3) 3. solfuro di cerio (Ce2 S3) 4. ossido di erbio (Er2 O3) 5. ossido di afnio (HfO2) 6. ossido di magnesio (MgO) 7. lega nitruro di niobio-titanio-tungsteno (circa 50% Nb, 30% Ti, 20% W) 8. ossido di ittrio (Y2 O3) 9. ossido di zirconio (ZrO2) b. crogioli con un volume compreso tra 50 ml e 2 litri e costruiti o rivestiti con tantalio avente una purezza del 99,9% o superiore c. crogioli con un volume compreso tra 50 ml e 2 litri e costruiti o rivestiti con tantalio (avente una purezza del 98% o superiore ) ricoperti con carburo di tantalio, nitruro di tantalio o boruro di tantalio (o una loro qualsiasi combinazione) 2A226 Valvole di diametro uguale o superiore a 5 mm, con tenuta a soffietti interamente costruite o rivestite con alluminio, leghe di alluminio, nichelio o leghe contenenti il 60% o piu' di nichelio, a funzionamento mannuale o automatico 2B APPARECCHIATURE DI COLLAUDO, DI ISPEZIONE E DI PRODUZIONE NOTA: I sistemi interferometrici di misura senza retroazione a circuito chiuso od aperto, contenenti un "laser" per misurare gli errori di movimento del carrello delle macchine utensili, delle macchine di controllo dimensionale o di apparecchiature similari non sono sottoposti ad autorizzazione da 2B001 fino a 2B009. 2B001 Unita' di "controllo numerico", "carte di controllo di movimento" appositamente progettate per applicazioni di "controllo numerico" su macchine utensili, macchine utensili e loro componenti appositamente proggettate, come segue: Note Tecniche: 1. Gli assi di contornatura secondari paralleli, ad esempio un asse W su fresalesatrici orizzontali o un asse di rotazione secondario con l'asse di riferimento parallelo a quello dell'asse di rotazione principale, non sono conteggiati nel numero totale degli assi di contornatura. N.B.: Gli assi di rotazione non devono necessariamente ruotare su 360 . Un asse di rotazione puo' essere mosso da un dispositivo lineare, ad esempio una vite o una cremagliera. 2. La nomenclatura degli assi deve essere conforme alla norma internazionale ISO 841, "Macchine a controllo numerico - Nomenclatura degli assi e dei movimenti ". a. unita' di "controllo numerico" per macchine utensili, come segue, e loro componenti appositamente progettati: NOTA: Il 2B001.a non sottopone ad autorizzazione le unita' di "controllo numerico": a. modificate e incorporate in macchine non specificate in 2B001.c b. appositamente progettate per macchine non specificate in 2B001.c 1. coordinazione simultanea per interpolazione di piu' di 4 assi per "controllo di contornatura" 2. coordinazione simultanea per interpolazione di 2, 3 o 4 assi per "controllo di contornatura" e: a. capacita' di "trattamento in tempo reale" di dati per modificare, nel corso dell'operazione di lavorazione, la traiettoria dell'utensile, la velocita' di avanzamento ed i dati del mandrino per: 1. il calcolo e la modifica automatici dei dati del "programma pezzo" per la lavorazione, secondo due o piu' assi, a mezzo di cicli di misura e dell'accesso ai dati di base, o 2. il "controllo adattivo" con piu' di una variabile fisica misurata e trattamento a mezzo di un modello di calcolo (strategia) per modificare una o piu' istruzioni di lavorazione per l'ottimizzazione del processo b. capacita' di ricezione diretta (in linea) e di trattamento di dati di progettazione assistita da calcolatore (CAD) per la preparazione interna delle istruzioni macchina, o c. capacita', conformemente alle specifiche tecniche del costruttore di alloggiare, senza modifiche, carte supplementari che potrebbero consentire di portare il numero degli assi di interpolazione simultaneamente coordinati per il "controllo di contornatura", a livelli superiori ai limiti specificati in 2B001, anche se le unita' di "controllo numerico" non contengono tali carte supplementari b. "carte di controllo di movimento" appositamente progettate per macchine utensili ed aventi almeno una delle caratteristiche seguenti: 1. interpolazione di piu' di 4 assi 2. capacita' di "trattamento in tempo reale" descritta in 2B001.a.2.a, o 3. capacita' di ricevere e trattare dati di progettazione assistita da calcolatore (CAD) descritta in 2B001.a.2.b c. macchine utensili, come segue, per l'asportazione od il taglio di metalli, ceramiche o materiali composti che, conformemente alle specifiche tecniche del costruttore, possono essere equipaggiate con dispositivi elettronici per il "controllo di contornatura" simultaneo su due o piu' assi: 1. macchine utensili di tornitura, di rettifica, di fresatura o qualsiasi loro combinazione, aventi: a. due o piu' assi che possono essere coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura", e b. almeno una delle caratteristiche seguenti: 1. due o piu' assi rotanti di contornatura Nota Tecnica: L'asse c sulle rettificatrici a coordinate usato per assicurare la perpendicolarita' tra le mole e la superficie non e' considerato asse rotante di contornatura. 2. uno o piu' "mandrini basculanti" di contornatura NOTA: il 2B001.c.1.b.2 si applica solo alle macchine utensili di rettifica o di fresatura. 3. "eccentricita'" (spostamento assiale) in una rotazione del mandrino, minore (migliore) di 0,0006 mm lettura totale del misuratore NOTA: iL 2B001.c.1.b.3 si applica solo alle macchine utensili di tornitura. 4. "fuori rotondita' in una rotazione del mandrino, minore (migliore) di 0,0006 mm lettura totale del misuratore 5. precisioni di posizionamento con tutte le compensazioni disponibili, minori (migliori) di: a. 0,001 su qualsiasi asse di rotazione, o b.1 0,004 mm su uno qualsiasi degli assi lineari (posizionamento globale) per le macchine di rettifica b.2 0,006 mm su uno qualsiasi degli assi lineari (posizionamento globale) per le macchine di tornitura o di fresatura, o NOTA: Il 2B001.c.1.b.5 non sottopone ad autorizzazione le macchine utensili di fresatura o di tornitura aventi una precisione di posizionamento su un asse, con tutte le compensazioni disponibili, uguale o superiori a (peggiori di) 0,005 mm. Nota Tecnica: La precisione di posizionamento di macchine utensili a "controllo numerico" deve essere determinata e presentata in conformita' al paragrafo 2.13 della norma ISO/DIS 230/2, insieme con i requisiti seguenti: a. condizioni di prova (paragrafo 3): 1. per 12 ore prima e durante le misure, la macchina utensile e l'apparecchiatura di misura della precisione saranno tenute alla stessa temperatura ambiente. Durante il tempo precedente la misura, i carrelli della macchina saranno azionati continuamente nella stessa maniera in cui saranno effettuate le misure di precisione 2. le macchine saranno equipaggiate con tutte le compensazioni meccaniche, elettroniche o di software fornite con la macchina 3. la precisione delle apparecchiature di misura dovra' essere almeno quattro volte piu' precisa di quella prevista per la macchina utensile 4. l'alimentazione per la motorizzazione dei carrelli dovra' rispettare le condizioni seguenti: a. variazione della tensione di rete non superiore al + o - 10% della tensione nominale b. variazione della frequenza non superiore a + o - 2 Hz della frequenza normale c. nessuna mancanza di alimentazione o interruzione del servizio b. programma di prova (paragrafo 4) 1. la velocita' di avanzamento (velocita' dei carrelli) durante la misura dovra' risultare quella rapida trasversale N.B. Nel caso di macchine utensili per la generazione di superfici di qualita' ottica, la velocita' di avviamento dovra' essere uguale inferiore a 50 mm/min. 2. le misure dovranno essere effettuate in modo incrementale da un estremo all'altro della corsa dell'asse senza ritornare alla posizione di partenza per ciascun movimento fino alla posizione voluta 3. gli assi non sotto misura saranno posizionati a meta' corsa durante il collaudo di un asse c. presentazione dei risultati di prova (paragrafo 2): i risultati delle misure devono includere: 1. precisione di posizionamento (A), e 2. errore medio di inversione (B) c. 1. b. 6. a. precisione di posizionamento minore (migliore) di 0,007 mm, e b. movimento del carrello, per ogni carrello, per comandi inferiori a 0,5 micrometri a partire da fermo per un posizionamento entro il 20% del valore comandato Nota Tecnica: incremento minimo della prova del movimento (spostamento del carrello da fermo): Questa prova viene effettuata solo se la macchina utensile e' equipaggiata con una unita' di controllo il cui incremento minimo sia minore (migliore) di 0,5 micrometri. La macchina sara' preparata per la prova conformemente alla norma ISO 230/2 paragrafi 3.1, 3.2, 3.3. Effettuare la prova dell'incremento minimo su ogni asse della macchina utensile come segue: a. spostare due volte l'asse su almeno il 50% della corsa totale nei due sensi alla velocita' di avanzamento massima, alla velocita' rapida trasversale o in modo manuale b. attendere almeno 10 secondi c. con l'ingresso manuale dei dati inserire l'incremento minimo programmabile dell'unita' di controllo d. misurare il movimento dell'asse e. azzerare l'unita' di controllo portando a zero l'asservimento, azzerando o introducendo qualsiasi altro segnale (tensione) per azzerarlo f. ripetere cinque volte le operazioni dal punto b. ad e., due volte nella stessa direzione della corsa dell'asse e tre volte in direzione opposta per un totale di sei punti di prova g. se il movimento dell'asse e' compreso tra l'80% ed il 120% del valore di ingresso minimo programmabile per quattro dei sei punti di prova, la macchina e' sottoposta ad autorizzazione Per gli assi di rotazione, la misura deve essere effettuata ad una distanza di 200 mm. dal centro di rotazione. NOTE: 1. Il 2B001.c.1 non sottopone ad autorizzazione le macchine di rettifica esterna, interna, ed esterna-interna di cilindri, aventi tutte le caratteristiche seguenti: a. macchine rettificatrici senza centri (del tipo per profilatura) b. limitate alla rettifica di cilindri c. in grado di lavorare un pezzo con lunghezza o diametro esterno massimo di 150 mm d. coordinazione simultanea di solo 2 assi per "controllo di contornatura", e e. non aventi asse c di contornatura 2. Il 2B001.c.1 non sottopone ad autorizzazione le macchine appositamente progettate come rettificatrici a coordinate, aventi le due caratteristiche seguenti: a. assi limitati agli assi x, y, c ed a, essendo l'asse c utilizzato per assicurare le perpendicolarita' tra la mola e la superficie e l'asse a configurato per rettificare tamburi a camme, e b. "fuori rotondita' " del mandrino non minore (non migliore) di 0,0006 mm 3. Il 2B001.c.1 non sottopone ad autorizzazione le maccchine per affilare gli utensili o gli utensili di taglio aventi tutte le caratteristiche seguenti: a. spedite come sistemi completi con "software" appositamente progettato per la produzione di utensili o di utensili di taglio b. coordinazione simultanea di un massimo di due assi di rotazione per "controllo di contornatura" c. "fuori rotondita' " in un giro del mandrino non minore (non migliore) di 0,0006 mm lettura totale del misuratore, e d. "precisoni di posizionamento", con tutte le compensazioni disponibili, non minori (non migliori) di: 1. 0,004 mm lungo qualsiasi asse lineare per posizionamento globale, o 2. 0.001 su qualsiasa asse di rotazione c. 2. macchine a scarica elettrica del tipo a filo aventi possibilita' di coordinazione simultanea per "controllo di contornatura" su cinque o piu' passi c. 3. macchine a scarica elettrica diverse dal tipo a filo aventi possibilita' di coordinazione simultanea per "controllo di contornatura" su due o piu' assi di rotazione c. 4. macchine utensili per asportazione di metalli, ceramiche o materiali compositi: a. per mezzo di: 1. getti di acqua o di altri liquidi,compresi quelli utilizzanti additivi abrasivi 2. fascio elettronico,o 3. fascio "laser", e b. aventi due o piu' assi di rotazione che: 1. possono essere coordinati simultaneamente per "controllo di contornatura", e 2. abbiano una "precisone di posizionamento" minore (migliore) di 0,003 2B002 Macchine utensili non a "controllo numerici" per la produzione di superfici di qualita' ottica, come segue: a. macchine rotanti con utensili di taglio a punta singola ed aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. precisione di posizionamento del carrello minore (migliore) di 0,0005 mm per 300 mm di corsa 2. ripetibilita' di posizionamento bidirezionale del carrello minore (migliore) di 0,00025 mm per 300 mm di corsa 3. "fuori rotondita' " ed "eccentricita' " del mandrino minore (migliore) di 0,0004 mm lettura totale del misuratore 4. deviazione angolare del movimento del carrello (oscillazioone, rollio e beccheggio) minore (migliore) di 2 secondi di arco, lettura totale del misuratore sull'intera corsa,e 5. perpendicolarita' del carrello minore (migliore) di 0,001 mm per 300 mm di corsa NOTA TECNICA: La ripetibilita' di posizionamento bidirezionale (R) di un asse rappresenta il valore massimo della ripetibilita' di posizionamento in qualsiasi posizione lungo o intorno all'asse, determinata usando la procedura e nelle condizioni specificate nella parte 2.11 della norma ISO 230/2, 1988. b. fresatrici ad un solo tagliente aventi le due caratteristiche seguenti: 1. "fuori rotondita'" ed "eccentricita'" del mandrino minore (migliore) di 0,0004 mm lettura totale del misuratore, e 2. deviazione angolare del movimento del carrello (oscillazione, rollio e beccheggio) minore (migliore) di 2 secondi di arco, lettura totale del misuratore, sull'intera corsa 2B003 Macchine utensili a "controllo numerico" o manuale appositamente progettate per tagliare, finire, rettificare o levigare gli ingranaggi induriti conici o ad assi paralleli (R(c) = 40 o superiore) delle classi seguenti, loro componenti, controlli ed accessori appositamente progettati: a. ingranaggi conici induriti con qualita' di finitura migliore della qualita' AGMA 13 (equivalente alla ISO 1328 classe 4), o b. ingranaggi dritti a dentatura elicoidale e doppia -elicoidale, induriti, aventi passo diametrale superiore a 1.250 mm e larghezza del dente del 15% o piu' del passo diametrale, con qualita' di finitura uguale o migliore della qualita' AGMA 14 (equivalente alla ISO 1328 classe 3) 2B004 "Presse isostatiche" a caldo, come segue, e loro stampi, matrici, componenti, accessori e controlli appositamente progettati: N.B.: VEDERE ANCHE 2B104 e 2B204. a. aventi un ambiente termicamente controllato nella cavita' chiusa ed una cavita' di lavoro con diametro interno uguale o superiore a 406 mm, e b. aventi almeno una delle caratteristiche seguenti: 1. pressione di lavoro massima di 207 MPa 2. ambiente termicamente controllato a temperature superiori a 1.773 K (1.500 C), o 3. capacita' di impregnazione con idrocarburi ed eliminazione dei prodotti di decomposizione gassosa risultanti Nota Tecnica: La dimensione interna della cavita' di lavoro si riferisce alla dimensione della cavita' nella quale sono realizzate la temperatura e la pressione di lavoro senza considerare i dispositivi di montaggio. Tale dimensione sara' la piu' piccola tra il diametro interno della cavita' sotto pressione o il diametro interno della camera isolata del forno, a seconda di quale delle due cavita' e' inserita nell'altra. 2B005 Apparecchiature appositamente progettate per la deposizione, il processo ed il controllo durante il processo, di strati inorganici, rivestimenti e modificazioni superficiali, come segue, per substrati non elettronici mediante processi riportati nella Tavola I e le relative Note del 2E003.d, e loro componenti appositamente progettati per la movimentazione, posizionamento, manipolazione e controllo automatici: a. attrezzature di produzione per la deposizione in fase di vapore di elementi chimici (CVD) con "controllo a programma registrato" aventi le due caratteristiche seguenti: 1. processo modificato per: a. CVD pulsante b. decomposizione termica a nucleazione controllata (CNTD), o c. CVD intensificata per plasma o assistita da plasma, e 2. almeno una delle condizioni seguenti: a. comprendenti sifoni rotanti a vuoto spinto (minore o uguale a 0,01 Pa), o b. comprendenti un controllo di spessore dello strato in situ b. attrezzature di produzione con processo di impiantazione ionica con "controllo a programma registrato" con correnti di fascio uguali o superiori a 5 mA c. attrezzature di produzione con processo di deposizione fisica in fase di vapore per fascio elettronico (EB-PVD) con "controllo a programma registrato" comprendenti: 1. sistemi di alimentazione previsti per potenza superiore a 80 kW 2. un sistema di controllo a "laser" del livello del pozzetto liquido per regolare in modo preciso il ritmo di ingresso dei lingotti, e 3. un indicatore di velocita' basato su calcolatore funzionante sul principio della fotoluminescenza degli atomi ionizzati nel flusso evaporante per controllare la velocita' di deposizione di uno strato contenente due o piu' elementi d. attrezzature di produzione con processo di polverizzazione per plasma con "controllo a programma registrato" aventi almeno una delle caratteristiche seguenti: 1. funzionanti in atmosfera controllata a pressione ridotta (inferiore o uguale a 10 kPa misurata al di sopra e non oltre 300 mm dal polverizzatore della torcia) in una camera a vuoto in grado di produrre vuoto fino a 0,01 Pa prima del processo di polverizzazione, o 2. comprendenti un controllo di spessore dello strato in situ e. attrezzature di produzione con processo di deposizione per polverizzazione con "controllo a programma registrato" in grado di sopportare densita' di corrente uguali o superiori a 0,1 mA/mm(elevato 2) con velocita' di deposizione uguale o superiore a 15 micrometri/ora f. attrezzature di produzione con processo di deposizione per arco catodico con "controllo a programma registrato" comprendenti una griglia di elettromagneti per il controllo di direzione dell'area di impatto dell'arco, sul catodo g. attrezzature di produzione di placcatura ionica con "controllo a programma registrato" che permettono la misura in situ di una delle caratteristiche seguenti: 1. spessore del rivestimento sul substrato e controllo della velocita' di deposizione, o 2. caratteristiche ottiche NOTA: IL 2B005.g non sottopone ad autorizzazione le apparecchiature di rivestimento standard di placcatura ionica per utensili di taglio o di lavorazione. 2B006 Sistemi o apparecchiature di controllo dimensionale o di misura, come segue: a. macchine di controllo dimensionale con controllo a calcolatore, con "controllo numerico" o con "controllo a programma registrato" aventi le due caratteristiche seguenti: 1. due assi o piu', e 2. "incertezza di misura" della lunghezza secondo una dimensione uguale o minore (migliore) di (1,25 + L/1.000) micrometri misurata con un tastatore di "precisione" minore (migliore) di 0,2 micrometri (L rappresenta la lunghezza misurata espressa in millimetri) b. strumenti di misura dello spostamento lineare e angolare come segue: 1. strumenti di misura lineare aventi almeno una delle caratteristiche seguenti: a. sistemi di misura del tipo non a contatto con "risoluzione" uguale o minore (migliore) di 0,2 micrometri nella gamma di misura fino a 0,2 mm b. sistemi lineari trasformatori differenziali di tensione aventi le due caratteristiche seguenti: 1. "linearita'" uguale o minore (migliore) di 0,1% nella gamma di misura fino a 5 mm, e 2. deriva uguale o minore (migliore) di 0,1% al giorno alla temperatura normale dell'ambiente di collaudo di + o - K, 0 c. sistemi di misura aventi le due caratteristiche seguenti: 1. contenenti un "laser", e 2. in grado di mantenere per almeno 12 ore, entro + o - 1 K, della temperatura normale e ad una pressione normale: a. una "risoluzione a fondo scala di 0,1 micrometri o minore (migliore), e b. una "incertezza di misura" uguale o minore (migliore) di (0,2 + L/2.000) micrometri (L rappresenta la lunghezza misurata espressa in mm) 2. strumenti di misura angolari aventi "deviazione di posizione angolare" uguale o minore (migliore) di 0,00025 NOTA: Il 2B006.b.2 non sottopone ad autorizzazione gli strumenti ottici quali gli autocollimatori che utilizzano la luce collimata per rivelare lo spostamento angolare di uno specchio. c. sistemi per il controllo simultaneo lineare-angolare di semigusci, aventi le due caratteristiche seguenti: 1. "incertezza di misura" lungo un asse lineare qualsiasi uguale o minore (migliore) di 3,5 micrometri per 5 mm, e 2. " deviazione di posizione angolare" uguale o minore (migliore) di 0,02 d. apparecchiature per la misura delle irregolarita' delle superfici con sensibilita' di 0,5 nm o minore (migliore), che effettuano la misura della dispersione ottica in funzione dell'angolo Note Tecniche: 1. Il tastatore utilizzato per determinare l'"incertezza di misura" di un sistema di controllo dimensionale deve essere conforme a quello descritto nella norma VDI/VDE 2617 pari 2,3 e 4. 2. Tutti i valori di misura che compaiono in 2B006 rappresentano deviazioni positive e negative autorizzate rispetto al valore prescritto, cioe' non l'intera gamma. NOTE: 1. Le macchine utensili che possono essere usate come macchine di misura sono sottoposte ad autorizzazione se corrispondono ai criteri stabiliti per la funzione di macchine utensili o per la funzione di macchine di di misura o se oltrepassano tali limiti. 2. Una macchina descritta in 2B006 e' sottoposta ad autorizzazione se supera i valori limite in esso indicati in un punto qualsiasi della sua gamma di funzionamento. 2B007 "Robot", come segue, e loro unita' di controllo e "dispositivi di estremita'" appositamente progettati: N.B.: VEDERE ANCHE 2B207. a. aventi una capacita' di trattamento in tempo reale dell'immagine in tre dimensioni reali o di una analisi di scena in tre dimensioni reali al fine di creare o modificare "programmi" o dati numerici di programma NOTA: La limitazione della capacita' di analisi della scena non comprende l'approssimazione della terza dimensione tramite la ripresa della scena sotto un angolo prestabilito ne' una ridotta interpretazione della scala dei grigi per la percezione della profondita' o della trama nell'ambito degli obiettivi operativi approvati (2 e 1/2 D). b. appositamente progettati per rispondere alle norme nazionali di sicurezza relative ad ambienti contenenti esplosivi per armamenti, o c. appositamente progettati o classificati per resistere alle radiazioni al di la' di quanto correntemente necessario per sopportare le radiazioni ionizzanti di un normale ambiente industriale (cioe' industria non nucleare) 2B008 Assiemi, unita' o inserti appositamente progettati per le macchine utensili o per apparecchiature specificate in 2B006 o 2B007, come segue: a. assiemi mandrino, costituiti a livello di assieme minimo da mandrini e cuscinetti il cui movimento radiale ("fuori rotondita'") o assiale ("eccentricita'") dell'asse in un giro del mandrino e' minore (migliore) di 0,0006 mm, lettura totale del misuratore b. unita' di ritrasmissione di posizione di tipo lineare, (per esempio dispositivi di tipo induttivo, scale gradu- ate, sistemi a "laser" o all'infrarosso), aventi una "precisione" globale minore (migliore) di (aperta parentesi quadra) 800 + (600 x 10 (elevato 3) (chiusa parentesi quadra) nm (L rappresenta la lunghezza effettiva espressa in mm) c. unita' di ritrasmissione di posizione di tipo rotativo, cioe' dispositivi di tipo induttivo, scale graduate, sistemi a "laser" o all'infrarosso "aventi una "precisione" minore (migliore) di 0,00025 d. assiemi di guide di scorrimento costituiti a livello di assieme minimo di guide, basamento e carrello aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. oscillazione, rollio o beccheggio minore (migliore) di 2 secondi di arco, lettura totale del misuratore (Rif. ISO/DIS 230/1) su tutta la corsa 2. rettilineita' orizzontale minore (migliore) di 2 micrometri su una lunghezza di 300 mm, e 3. rettilineita' verticale minore (migliore) di 2 micrometri su una lunghezza di 300 mm e. inserti di utensili di taglio a punta singola di diamante, aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. in grado di effettuare tagli senza difetti e scheggiature non rilevabili neanche ad ingrandimenti di 400 volte in qualsiasi direzione 2. raggio di taglio compreso tra 0,1 e 5 mm, e 3. variazione del raggio di taglio minore (migliore di 0,002 mm, lettura totale del misuratore 2B009 Carte di circuiti stampati con componenti montati appositamente progettate e loro "software" o "tavole rotanti basculanti" o "mandrini basculanti" in grado di migliorare, conformemente alle specifiche tecniche del costruttore, le unita' di "controllo numerico", le macchine utensili o i dispositivi di retroazione fino ai livelli uguali o superiori a quelli specificati in 2B001 fino a 2B008 2B104 Apparecchiature e controlli di processo, progettati o modificati per l'addensamento e la pirolisi dei composti strutturali di ugelli per razzi e di ogive per veicoli di rientro NOTA: Le uniche "presse isostatiche" e forni specificati in 2B104 sono i seguenti: a. "presse isostatiche" diverse da quelle specificate in 2B004, aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. pressione massima di funzionamento uguale o superiore a 69 MPa 2. progettate per raggiungere e mantenere un ambiente a temperatura controllata uguale o superiore a 873 K (600 C), e 3. cavita' di lavoro con diametro interno uguale o maggiore di 254 mm b. forni per la deposizione in fase di vapore di elementi chimici, progettati o modificati per l'addensamento di compositi carbonio-carbonio 2B115 Macchine per fluotornitura, loro componenti appositamente progettati, come segue: N.B.: VEDERE ANCHE 2B215 a. previste per essere equipaggiate, sulla base delle specifiche tecniche del costruttore, con unita' di "controllo numerico" o unita' di controllo a calcolatore, anche se sprovviste di tali unita', e b. aventi piu' di due assi coordinati simultaneamente per il "controllo di contornatura" Nota Tecnica: Ai fini del 2B115 sono considerate macchine di fluotornitura anche le macchine che combinano la funzione di tornitura in lastra e di fluorotornitura. 2B116 Apparecchiature di collaudo a vibrazioni utilizzanti tecniche di controllo numeriche e loro apparecchiature di collaudo con retroazione o ad anello chiuso in grado di vibrare un sistema ad un valore efficace di 10 g o superiore tra 20 Hz e 2.000 Hz, e di impartire spinte di 50 kN o superiori 2B204 "Presse isostatiche", diverse da quelle spercificate in 2B004 o 2B104, in grado di assicurare una pressione di lavoro massima uguale o superiore a 69 MPa ed aventi una cavita' di lavoro con diametro interno superiore a 152 mm e loro matrici, stampi e controlli appositamente progettati 2B207 "Robot" e "dispositivi di estremita'", diversi da quelli specificati in 2B007, appositamente progettati per rispondere alle norme nazionali di sicurezza applicabili al maneggio di esplosivi ad alto potenziale (ad esempio rispondenti alla classifica del codice elettrico per gli esplosivi ad alto potenziale) e loro controlli appositamente progettati 2B215 Macchine di tornitura in lastra e macchine di fluotornitura, diverse da quelle specificate in 2B115, e loro mandrini di precisione per la formatura cilindrica progettati per sagomare rotori cilindrici di diametro interno compreso tra 75 mm e 400 mm, come segue: a. previste per essere equipaggiate, conformemente alle specifiche tecniche del costruttore con unita' di "controllo numerico" o di controllo a calcolatore, e b. aventi due o piu' assi coordinati simultaneamente per "controllo di contornatura" Nota Tecnica: Ai fini del 2B215 sono sottoposte ad autorizzazione le sole macchine di tornitura in lastra che combinano la funzione di tornitura in lastra e di fluotornitura. 2B225 Manipolatori a distanza per effettuare una traslazione meccanica delle azioni di un operatore umano tramite mezzi elettrici, idraulici o meccanici ad un braccio di lavoro e dispositivi terminali che possono essere usati per azioni a distanza nelle operazioni di separazione radiochimica e nelle "celle calde", come segue: a. aventi una capacita' di penetrazione uguale o superiore a 0,6 m. della parete della cella, o b. aventi capacita' di spostarsi sulla sommita' della parete di una cella di spessore uguale o superiore a 0,6 m 2B226 Forni ad induzione sottovuoto o in atmosfera controllata (gas inerte), in grado di funzionare a temperature superiori a 1.123 K (850 C) ed aventi bobine di induzione di diametro inferiore od uguale a 600 mm e loro alimentatori appositamente progettati aventi potenza di uscita uguale o superiore a 5 kW N.B.: VEDERE ANCHE 3B. Nota Tacnica: Il 2B226 non sottopone ad autorizzazione i forni progettati per il trattamento di fette di semiconduttori. 2B227 Forni metallurgici sottovuoto e in atmosfera controllata e di fusione come segue, e loro sistemi di controllo e monitoraggio a calcolatore appositamente configurati: a. forni ad arco di rifusione e di colata ad elettrodo consumabile di capacita' compresa tra 1.000 cm cubi e 20.000 cm cubi ed in grado di funzionare con temperature di colata superiori a 1.973 K (1.700 C) b. forni di fusione a fascio elettronico e forni ad atomizzazione a plasma e fusione con potenza di 50 kW o superiore ed in grado di funzionare con temperature di fusione superiori a 1.473 K (1.200 C) 2B228 Apparecchiature di assemblaggio e di fabbricazione di rotori, e mandrini e matrici di formatura di soffietti, come segue: a. apparecchiature di assemblaggio del rotore per l'assemblaggio delle sezioni del tubo, di diaframmi e di coperchi terminali del rotore di centrifughe a gas. Tali apparecchiature comprendono mandrini di precisione, morsetti e le macchine di accoppiamento per forzatura b. apparecchiature di raddrizzatura del rotore per l'allineamento delle sezioni del tubo rotore di centrifughe a gas su un asse comune NOTA: Normalmente tali apparecchiature consistono in sonde di misura di precisione collegate ad un calcolatore che controlla di conseguenza, ad esempio, l'azione di pistoni pneumatici usati per l'allineamento delle sezioni del tubo rotore. c. mandrini e matrici di formatura di soffietti, per la produzione di soffietti a spira singola (soffietti costruiti con leghe di alluminio ad alta resistenza, con acciaio maraging o materiali filamentosi ad alta resistenza), aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. diametro interno compreso tra 75 mm e 400 mm 2. lunghezza uguale o superiore a 12,7 mm, e 3. profondita' della singola spira maggiore di 2 mm 2B229 Macchine fisse o portatili, orizzontali o verticali, per il bilanciamento centrifugo su piu' piani, come segue: a. macchine di bilanciamento centrifugo progettate per il bilanciamento di rotori flessibili di lunghezza uguale o superiore a 600 mm ed aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. diametro del perno o dell'asse uguale o superiore a 75 mm 2. capacita' di massa compresa tra 0,9 e 23 kg, e 3. capacita' di bilanciamento con velocita' di rotazione superiori a 5.000 giri/min b. macchine di bilanciamento centrifugo progettate per il bilanciamento di componenti di rotori cilindrici cavi ed aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. diametro del perno uguale o superiore a 75 mm 2. capacita' di massa compresa da 0,9 e 23 kg 3. in grado di bilanciare fino ad uno sbilanciamento residuo uguale o migliore di 0,01 kg mm/kg per pi- ano, e 4. azionamento a cinghia 2B230 Strumenti in grado di misurare pressioni fino a 13 KPa con una precisione migliore dell'1% (a fondo scala) dotati di elementi sensibili alla pressione resistenti alla corrosione costruiti con nichelio, leghe di nichelio, bronzo fosforoso, acciaio inossidabile, alluminio o leghe dio alluminio 2B231 Pompe a vuoto con dimensione della sezione minima di ingresso uguale o superiore a 380 mm, velocita' di pompaggio uguale o superiore a 15.000 litri/s ed in grado di produrre un vuoto finale migliore di 13 mPa Nota Tecnica: Il vuoto finale e' determinato all'ingresso della pompa con l'ingresso della pompa completamente ostruito. 2B232 Cannoni multistadio a gas leggero od altri sistemi di cannoni ad alta velocita' (a bobina, elettromagnetici, elettrotermici od altri sistemi avanzati) in grado di accelerare proiettili ad una velocita' uguale o superiore a 2 km/s 2B350 Apparecchiature e mezzi di produzione di sostanze chimiche, come segue: a. contenitori in pressione, con o senza agitatori, di volume totale superiore a 0,1 m (esponente 3) ma inferiore a 15 m (esponente 3) b. serbatoi e contenitori di stoccaggio di volume totale superiore a 0,1 m(elevato 3) c. scambiatori di calore d. colonne di distillazione (comprese le colonne a riempimento) di diametro superiore a 0,1 m e. unita' di condensazione f. apparecchiature di degassificazione NOTA. Le apparecchiature elencate ai precedenti paragrafi da a. ad f. sono sottoposte ad autorizzazione solo quando tutte le superfici di contatto con le sostanze chimiche da trattare o da conservare sono costruite con uno dei materiali seguenti. a. nichelio o leghe contenenti in peso piu' del 40% di nichelio b. leghe contenenti in peso piu' del 25% di cromo c. vetro, o d. grafite (solo per gli scambi di calore) g. apparecchiature di riempimento manovrate a distanza aventi tutte le superfici in diretto contatto con il fluido costruite con uno qualsiasi dei materiali seguenti: 1. nichelio o leghe di nichelio contenenti in peso piu' del 40% di nichelio, o 2. leghe contenenti in peso piu' del 25% di nichelio e 20% di cromo h. valvole a soffietto, valvole a diaframma o valvole a doppia tenuta che incorporano una porta di rivelazione delle perdite, e tubazioni a pareti multiple che incorporano una porta di rivelazione delle perdite, aventi tutte le superfici in diretto contatto con il fluido costruite con uno qualsiasi dei materiali seguenti: 1. nichelio o leghe di nichelio contenenti in peso piu' del 40% di nichelio 2. leghe contenenti in peso piu' del 25% di nichelio e 20% di cromo, o 3. fluoropolimeri compresi il PTFE, PVDF e PFA i. pompe a soffietti o a diaframma a doppia tenuta, stagne, a comando magnetico aventi tutte le superfici in diretto contatto con il fluido costruite con uno qualsiasi dei materiali seguenti: 1. nichelio o leghe di nichelio contenenti in peso piu' del 40% di nichelio 2. leghe contenenti in peso piu' del 25% di nichelio e 20% di cromo 3. fluoropolimeri compresi il PTFE, PVDF e PFA, o 4. tantalio j. inceneritori progettati per la distruzione di agenti chimici specificati in 1C350, con attrezzature speciali per la manipolazione, aventi una temperatura media nella camera di combustione superiore a 1.273 K (1.000 C) e tutte le superfici di smaltimento dei rifiuti, in diretto contatto con tali prodotti, costruite o rivestite con uno qualsiasi dei materiali seguenti: 1. nichelio o leghe di nichelio contenenti in peso piu' del 40% di nichelio 2. leghe contenenti in peso piu' del 25% di nichelio e 20% di cromo, o 3. ceramica N.B.: VEDERE ANCHE L'ELENCO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO. 2B351 Sistemi di monitoraggio di gas tossico, aventi le caratteristiche seguenti: a. in grado di rilevare la presenza di agenti di guerra chimica e di sostanze chimiche specificate in 1C350, nonche' di fosforo, zolfo, fluoro, cloro o loro composti con concentrazione per elemento o per composto inferiore a 0,3 mg/m cubi di aria ed in grado di funzionare in modo continuo, o b. in grado di rivelare la presenza di composti aventi una funzione anticolinesterasi 2B352 Apparecchiature biologiche, come segue: a. mezzi di contenimento biologico completi a livello di contenimento P3, P4 Nota Tecnica: I livelli di contenimento P3 o P4 (BL3, BL4, L3, L4) sono specificati nel manuale WHO Laboratory Biosafety (Ginevra 1983). b. fermentatori, in grado di funzionare senza la propagazione di aerosol, aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. capacita' uguale o superiore a 300 litri 2. giunti a doppia o multipla tenuta entro l'area di contenimento del vapore, e 3. in grado di realizzare la sterilizzazione in situ in condizione di chiusura Nota Tecnica: I fermentatori includono i bioreattori, i chemostati ed i sistemi a flusso continuo. c. separatori centrifughi, in grado di effettuare una separazione continua senza la propagazione di aerosol, aventi tutte le caratteristiche seguenti: 1. flusso superiore a 100 l/h 2. componenti costruiti con acciaio inossidabile lucidato o titanio 3. giunti a doppia o multipla tenuta entro l'area di contenimento del vapore, e 4. in grado di realizzare la sterilizzazione in situ in condizione di chiusura Nota Tecnica: I separatori centrifughi includono i decantatori. d. apparecchiature di filtraggio a flusso incrociato progettate per la separazione continua senza la propagazione di aerosol, aventi le due caratteristiche seguenti: 1. dimensioni uguali o superiori a 5 m quadri, e 2. in grado di realizzare la sterilizzazione in situ e. apparecchiature di disidratazione per congelamento sterilizzabili a vapore con capacita' del condensatore superiore a 50 kg di ghiaccio in 24 ore e inferiore a 1.000 kg di ghiaccio in 24 ore f. apparecchiatura che incorpora o e' contenuta in alloggiamento di contenimento P3 o P4, come segue: 1. abiti protettivi interi o spezzati ventilati in modo indipendente 2. cabine o isolatori di sicurezza biologica che consentono di eseguire operazioni manuali all'interno pur fornendo un ambiente di protezione biologica equivalente alla classe III NOTA: Ai fini del 2B352.f.2 gli isolatori comprendono anche gli isolatori flessibili, contenitori asciutti, camere anaerobiche e celle a guanti. g. camere progettate per il confronto aerosol con "microorganismi" patogeni, virus o "tossine" ed aventi una capacita' superiore a 1 m(elevato 3) 2C MATERIALI Nessuno 2D SOFTWARE 2D001 "Software" appositamente proggettato o modificato per lo "sviluppo", "produzione" o "utilizzazione" di apparecchiature specificate in 2A001 fino a 2A007 o 2B001 fino a 2B009 2D002 "Software" specifico come segue: a. "software" destinato ad assicurare il "controllo adattivo" ed avente le due caratteristiche seguenti: 1. per "unita' flessibili di fabbricazione" composte almeno di apparecchiature descritte ai paragrafi b.1. e b.2. della definizione di "unita' flessibile di fabbricazione", e 2. in grado di creare o modificare con "trattamento in tempo reale" programmi o dati utilizzando segnali ottenuti simultaneamente per mezzo di almeno due tecniche di rilevazione quali: a. visione da macchina (misurazione ottica della distanza) b. immagine all'infrarosso c. immagine acustica (misurazione acustica della distanza) d. misura per contatto e. posizionamento inerziale f. misura della forza g. misura della coppia NOTA: Il 2D002 non sottopone ad autorizzazione il "soft- ware" che assicura solo la ripianificazione nel tempo di apparecchiature funzionalmente identiche all'interno di "unita' flessibili di fabbricazione" usando programmi pezzo pre-registrati e una strategia pre-registrata per la distribuzione dei suddetti programmi. b. "software" per dispositivi elettronici diversi da quelli descritti in 2B001.a o b che assicura la capacita' di "controllo numerico" delle apparecchiature specificate in 2B001 2D101 "Software" appositamente progettato per l'"utilizzazione" di apparecchiature specificate in 2B104, 2B115 o 2B116 N.B.: VEDERE ANCHE 9D004. 2D201 "Software" appositamente progettato per l'"utilizzazione" di apparecchiature specificate in 2B104, 2B207, 2B215, 2B227 o 2B229 2E TECNOLOGIA 2E001 "Tecnologia" in conformita' alla Nota Generale della Tecnologia per lo "sviluppo" di apparecchiature o di "soft- ware" specificati in 2A, 2B o 2D 2E002 "Tecnologia" in conformita' alla Nota Generale della Tecnologia per la "produzione" di apparecchiature specificate in 2A o 2B 2E003 Altra "tecnologia", come segue: a. "tecnologia" per: 1. lo "sviluppo" di grafica interattiva come elemento integrato alle unita' di "controllo numerico" per la preparazione o la modifica di programmi pezzo 2. lo "sviluppo" di generatori di istruzioni per macchine utensili (ad esempio programmi pezzo) a partire dai dati di progettazione residenti nelle unita' di "controllo numerico" 3. lo "sviluppo" del "software" di integrazione per l'incorporazione nelle unita' di "controllo numerico" di sistemi esperti per il supporto di decisioni ad un livello elevato delle operazioni in officina b. "tecnologia" per i processi di fabbricazione per la lavorazione dei metalli, come segue: 1. "tecnologia" per la progettazione di utensili, matrici o montaggi appositamente progettati per i processi seguenti: a. "formatura superplastica" b. "saldatura per diffusione" c. "stampaggio idraulico ad azione diretta" 2. dati tecnici consistenti in parametri o metodi di processo sotto elencati ed utilizzati per controllare: a. la "formatura superplastica" di leghe di alluminio, di leghe di titanio o "superleghe" 1. preparazione delle superfici 2. livello della deformazione 3. temperatura 4. pressione b. la "saldatura per diffusione" di "superleghe" o leghe di titanio: 1. preparazione delle superfici 2. temperatura 3. pressione c. lo "stampaggio idraulico ad azione diretta" di leghe di alluminio o leghe di titanio: 1. pressione 2. durata del ciclo d. l'"addensamento isostatico a caldo" di leghe di titanio, leghe di alluminio o superleghe" 1. temperatura 2. pressione 3. durata del ciclo c. "tecnologia" per lo "sviluppo" o la "produzione" di macchine di formatura idraulica per stiramento e loro matrici per la fabbricazione di strutture di cellule di aerei d. "tecnologia" per: - l'applicazione di rivestimenti inorganici per la ricopertura o la modifica della superficie, specificati nella colonna 3 della successiva Tavola I - su substrati non elettronici specificati nella colonna 2 della successiva Tavola I - con i processi specificati nella colonna 1 della successiva Tavola I e definiti nella Nota Tecnica. TAVOLA I - METODI DI DEPOSIZIONE 1. Processo di 2. Substrato 3. Rivestimento rivestimento(1) risultante A. Deposizione in Superleghe Alluminuri per passaggi fase di vapore interni. di elementi chimici (CVD) Ceramiche e vetri Silicluri a bassa dilatazio- Carburi ne (14) Strati dielettrici (15) Materiali compositi Silicluri, Carbonio-carbonio Carburi, in ceramica ed a Metalli refrattari matrice metallica Loro miscele (4) Strati dielettrici (15) Alluminuri Alluminuri legati (2) Carburo di tungsteno Carburi, cementato (16) Tungsteni, Carburo di silicio Loro miscele (4) Strati dielettrici (15) Molibdeno e Strati dielettrici (15) leghe di molibdeno Berillio e Strati dielettrici (15) leghe di berillio Materiali per Strati dielettrici (15) finestre di sensori (9) B. Deposizione fisica, in fase di vapore, per evaporazione termica (TE-PVD) B.1. Deposizione fisica, Superleghe Siliciuri legati in fase di vapore, Alluminuri legati (2) per fascio MCrAlX (5) elettronico Zirconi modificati (12) (EB-PVD) Siliciuri Alluminuri Loro miscele (4) Ceramiche e vetri Strati dielettrici (15) a bassa dilatazione (14) Acciaio MCrAlX (5) anticorrosione (7) Zirconi modificati (12) Loro miscele (4) 1. Processo di 2. Substrato 3. Rivestimento rivestimento (1) risultante B.1. (segue) Materiali compositi Siliciuri Carbonio-carbonio Carburi in ceramica ed a Metalli refrattari matrice metallica Loro miscele (4) Strati dielettrici (15) Carburo di tungsteno Carburi cementato (16) Tungsteno Carburo di silicio Loro miscele (4) Strati dielettrici (15) Molibdeno e Strati dielettrici (15) leghe di molibdeno Berillio e Strati dielettrici (15) leghe di berillio Boruri Materiali per Strati dielettrici (15) finestre di sensori (9) Leghe di titanio (13) Boruri Nitruri B.2. deposizione fisica, Ceramiche e vetri Strati dielettrici in fase di vapore, a bassa dilatazione (15) per riscaldamento ne (14) con resistenza, assistita da fascio Materiali compositi Strati dielettrici ionico (placcatura Carbonio-carbonio (15) ionica) in ceramica ed a matrice metallica Carburo di tungste- Strati dielettrici no cementato (16) (15) Carburo di silicio Molibdeno e Strati dielettrici leghe di molibdeno (15) Berillio e Strati dielettrici leghe di berillio (15) Materiali per Strati dielettrici finestre di sensori (15) (9) B.3: Deposizione fisica Ceramiche e vetri Siliciuri in fase di vapore a bassa dilatazione Strati dielettrici per evaporazione a (14) (15) "laser" Materiali compositi Strati dielettrici Carbonio-carbonio (15) in ceramica ed a matrice metallica 1. Processo di 2.Substrato 3.Rivestimento rivestimento (1) risultante B.3. (segue) Carburo di tungste- Strati dielettrici no cementato (16) (15) Carburo di silicio Molibdeno e Strati dielettrici leghe di molibdeno (15) Berillio e Strati dielettrici leghe di berillio (15) Materiali per Strati dielettrici (15) finestre di sensori Carbonio tipo diamante (9) B.4 Deposizione fisica Superleghe Siliciuri legali in fase di vapore Alluminuri legati (2) per arco catodico MCrAIX (5) Polimeri (11) e Boruri compositi a Carburi matrice organica Nitruri C. Cementazione in Materiali compositi Siliciuri cassetta (vedere Carbonio-carbonio Carburi par.A per in ceramica ed a Loro miscele (4) cementazione fuori matrice metallica cassetta (10) Leghe di titanio (13) Siliciuri Alluminuri Alluminuri legati (2) Metalli e leghe Siliciuri refrattari (8) Ossidi D. Polverizzazione Superleghe MCrAlX (5) a plasma Zirconi modificati (12) Loro miscele (4) Nichelio-grafite soggetto ad abrasione Ni-Cr-Al-Bentonite soggetto ad abrasione Al-Si-Poliestere soggetto ad abrasione Alluminuri legati (2) Leghe di MCrAlX (5) alluminio (6) Zirconi modificati (12) Siliciuri Loro miscele (4) Metalli e leghe Alluminuri refrattari (8) Siliciuri Carburi 1. Processo di 2. Substrato. 3. Rivestimento rivestimento (1) risultante D. (segue) Acciaio anticorro- MCrAlX (5) sione (7) Zirconi modificati (12) Loro miscele (4) Leghe di titanio (13) Carburi Alluminuri Siliciuri Alluminuri legati (2) Nichelio-grafite soggetto ad abrasione Ni-Cr-Al-Bentonite soggetto ad abrasione Al-Si-Poliestere soggetto ad abrasione E. deposizione ad Metalli e leghe Siliciuri fusi impasto liquido refrattari (8) Alluminuri fusi esclusi gli elementi riscaldatori per resistenze Materiali composti Siliciuri carbonio-carbonio Carburi in ceramica ed a Loro miscele (4) matrice metallica F. Deposizione per Superleghe Siliciuri legati polverizzazione Alluminuri legati (2) catodica Alluminuri modificati con metallo nobile (3) MCrAlX (5) Zirconi modificati (12) Platino Loro miscele (4) Ceramiche e vetri Siliciuri a bassa dilatazione Platino (14) Loro miscele (4) Strati dielettrici (15) Leghe di titanio (13) Boruri Nitruri Ossidi Siliciuri Alluminuri Alluminuri legati (2) Carburi Materiali composti Siliciuri Carbonio-carbonio Carburi in ceramica ed a Metalli refrattari matrice metallica Loro miscele (4) Strati dielettrici (15) 1. Processo di 2. Substrato 3. Rivestimento rivestimento (1) risultante F. (segue) Carburo di tungsteno Carburi cementato (16) Tungsteno Carburo di silicio Loro miscele (4) Strati dielettrici (15) Molibdeno e Strati dielettrici leghe di molibdeno (15) Berillio e Boruri leghe di berillio Strati dielettrici (15) Materiali per Strati dielettrici finestre di sensori (15) (9) Metalli e leghe Alluminuri refrattari (8) Silicuri Ossidi Carburi G.Impiantazione ionica Acciai per Aggiunte di cromo cuscinetti ad alta Tantalio o niobio temperatura (Columbium) Leghe di titanio (13) Boruri Nitruri Berillio e Boruri leghe di berillio Carburo di tungsteno Carburi cementato (16) Nitruri (i numeri in parentesi si riferiscono alle Note seguenti) TAVOLA I - NOTE: 1. Il termine 'processo di rivestimento' comprende sia strati originali, sia riparazione e rimessa a nuovo di strati. 2. Il termine di 'rivestimento di alluminuri legati' comprende i rivestimenti realizzati in piu' stadi nei quali uno o piu' elementi sono depositati prima o durante l'applicazione del rivestimento dell'alluminio anche se questi elementi sono depositati con altro processo di rivestimento. Esso non comprende comunque l'uso multiplo dei processi di 'cementazione in cassetta' in un solo stadio, per realizzare gli alluminuri legati. 3. Il termine 'rivestimento di alluminio modificato con un metallo nobile' comprende anche i rivestimenti realizzati in piu' stadi nei quali uno o piu' metalli nobili sono depositati con altro processo di rivestimento prima della applicazione del rivestimento dell'alluminio. 4. Le miscele consistono in materiali infiltrati, composizioni graduate, depositi simultanei e depositi multistrato e sono ottenute con uno o piu' dei processi di rivestimento specificati nella Tavola I. 5. MCrAIX rappresenta una lega in cui M equivale a cobalto. ferro, nichelio o combinazioni di questi elementi, ed X equivale ad afnio, ittrio, silicio tantalio in qualsiasi quantita' od altre aggiunte intenzionali superiori a 0,01% in peso in proporzioni e combinazioni diverse, con l'esclusione: a. dei rivestimenti di CoCrAIY contenenti meno del 22% in peso di cromo, meno del 7% in peso di alluminio e meno del 2% in peso di ittrio b. dei rivestimenti di CoCrAIY contenenti dal 22 al 24% in peso di cromo, dal 10 al 12% in peso di alluminio e dallo 0,5 allo 0,7% in peso di ittrio, o c. dei rivestimenti NiCrAIY contenenti dal 21 al 23% in peso di cromo, dal 10 al 12% in peso di alluminio e dallo 0,9 all'1,1% in peso di ittrio 6. Il termine 'leghe di alluminio', si riferisce a leghe aventi carico di rottura uguale o superiore a 190 MPa misurata alla temperatura di 293 K (20 C). 7. Il termine 'acciaio anticorrosione' si riferisce agli acciai AISI (American Iron and Steel Institute) della serie 300 o agli acciai corrispondenti a norme equivalenti. 8. I metalli refrattari consistono nei metalli seguenti e loro leghe: niobo (columbium), molibdeno, tungsteno e tantalio. 9. I materiali per finestre di sensori sono i seguenti: alluminia, silicio, germanio, solfuro di zinco, seleniuro di zinco, arseniuro di gallio ed i seguenti alogenuri metallici: ioduro di potassio, fluoruro di potassio o materiali per finestre di sensori aventi un diametro superiore a 40 mm per il bromuro di tallio ed il clorobromuro di tallio. 10. La tecnologia relativa alla cementazione in cassetta in una sola fase dei profili aerodinamici di un singolo pezzo non e' sottoposta ad autorizzazione della Categoria 2. 11. I polimeri sono i seguenti: poliimmidi, poliesteri, polisolfuri, policarbonati e poliuretani. 12. Per zirconi modificati, si intendono zirconi che hanno subito aggiunte di altri ossidi metallici, cioe' ossidi di calcio, di magnesio, di ittrio, di afnio, di terre rare, ecc. al fine di stabilizzare certe fasi cristallografiche e composizioni di queste fasi. I rivestimenti che servono da barriera termica costituiti da zirconi, modificati con l'aiuto di ossido di calcio o di magnesio per miscelazione o fusione, non sono sottoposti ad autorizzazione. 13. Le leghe di titanio si riferiscono alle leghe utilizzate nel campo aerospaziale, aventi carico di rottura uguale o superiore a 900 MPa, misurata a 293 K (20 C). 14. I vetri a bassa dilatazione si riferiscono a vetri aventi un coefficente di dilatazione termico uguale o inferiore a 1 x 10 (elevato -7) K (elevato -1) misurato a 293 K (20 C). 15. Gli strati dielettrici sono rivestimenti composti da piu' strati di materiali isolanti nei quali le proprieta' di interferenza di un assieme di diversi materiali aventi indici di rifrazione diversi sono utilizzati per riflettere, trasmettere od assorbire bende differenti di lunghezza d'onda. Gli strati dielettrici si riferiscono a piu' di 4 strati dielettrici o strati "compositi" dielettrico/metallo. 16. Il carburo di tungsteno cementato non comprende i materiali per utensili di taglio e di formatura consistenti in carburo di tungsteno/(cobalto, nichelio), carburo di titanio/(cobalto, nichelio), carburo di cromo/nichelio-cromo e carburo di cromo/nichelio. TAVOLA I - NOTE TECNICHE: I processi specificati nella colonna 1 della Tavola I sono definiti come segue: a. La deposizione in fase di vapore di elementi chimici (CVD) e' un processo di rivestimento per ricopertura o rivestimento con modifica della superficie per cui un metallo, una lega, un materiale "composito", un dielettrico o una ceramica e' depositato su uno strato riscaldato. I gas reagenti sono ridotti o combinati in prossimita' del substrato provocando il deposito del materiale elementare, della lega o del materiale composito sul substrato. L'energia necessaria a questa decomposizione o reazione chimica puo' essere fornita dal calore del substrato, da un plasma a scarica luminescente o da una radiazione "laser". N.B.: 1. La deposizione in fase di vapore di elementi chimici comprende i processi seguenti: deposizione fuori cassetta con flusso di gas diretto, deposizione in fase di vapore di elementi chimici ad impulsi (CVD), deposizione termica per nucleazione controllata (CNTD), deposizione in fase di vapore di elementi chimici migliorato a plasma o assistito da plasma. 2. Il termine cassetta indica un substrato immerso in una miscela di polveri. 3. I gas reagenti utilizzati nel processo fuori cassetta, sono ottenuti usando le stesse reazioni e parametri elementari del processo di cementazione in cassetta, tranne per il substrato da rivestire che non e' in contatto con la miscela di polveri. b. La deposizione fisica in fase di vapore per evaporazione termica (TEPVD) e' un processo di rivestimento per ricopertura sotto vuoto con pressione inferiore a 0,1 Pa per cui una sorgente di energia termica e' utilizzata per la vaporizzazione del materiale di rivestimento. Questo processo da' luogo alla condensazione o alla deposizione del materiale evaporato su substrati disposti in modo appropriato. L'aggiunta di gas alla camera sotto vuoto durante il processo di rivestimento al fine di sintetizzare i rivestimenti composti costituisce una variante corrente del processo. L'utilizzazione di fasci di ioni o di elettroni odi plasma, per attivare o assistere la deposizione del rivestimento e' anche una variante corrente di questa tecnica. Si possono anche utilizzare strumenti di controllo per misurare nel corso del processo le caratteristiche ottiche e lo spessore dei rivestimenti. Le tecniche specifiche di deposizione fisica in fase di vapore per evaporazione termica, sono le seguenti: 1. La deposizione fisica in fase di vapore per fascio di elettroni impiega un fascio di elettroni per riscaldare il materiale costituente il rivestimento e provocarne l'evaporizzazione. 2. La deposizione fisica in fase di vapore per riscaldamento tramite resistenza impiega resistenze elettriche come sorgenti di riscaldamento in grado di produrre un flusso controllato ed uniforme di materiali di rivestimento evaporati. 3. L'evaporazione a "laser" impiega fasci "laser" ad impulsi od in onda continua per riscaldare il materiale costituente il rivestimento. 4. La deposizione ad arco catodico impiega un catodo consumabile di materiale costituente il rivestimento che emette una scarica ad arco sulla superfice innescata da un contatto momentaneo con la massa. I movimenti controllati della formazione dell'arco attaccano la superficie del catodo creando un plasma fortemente ionizzato. L'anodo puo' essere sia un cono fissato sull'estremita' del catodo tramite un isolatore sia la camera stessa. La polarizzazione del substrato e' usata per la deposizione fuori della portata visiva. N.B.: Questa definizione non comprende la deposizione causale ad arco catodico con substrati non polarizzati. c. La placcatura ionica e' una variante particolare di un processo generale di deposizione fisica in fase di vapore per evaporazione termica (TEPVD) per cui una sorgente di ioni o un plasma e' utilizzato per ionizzare il materiale da depositare; una polarizzazione negativa viene applicata al substrato per facilitare l'estrazione dal plasma del materiale da depositare. L'introduzione di materiali reagenti, l'evaporazione di solidi all'interno della camera di trattamento e l'impiego di strumenti di controllo per misurare nel corso del processo le caratteristiche ottiche e lo spessore dei rivestimenti, sono varianti ordinarie di questo processo. d. La cementazione in cassetta e un processo di rivestimento con modifica della superficie o di un processo di rivestimento per ricopertura per cui un substrato viene immerso in una miscela di polveri (cassetta) comprendente: 1. Le polveri metalliche che devono essere depositate (generalmente alluminio, cromo, silicio o combinazioni di questi metalli) 2. Un attivatore (generalmente un sale alogenuro), e 3. Una polvere inerte (piu' frequentemente allumina). Il substrato e la miscela di polveri sono posti in una storta portata ad una temperatura compresa tra 1.030 K (757 C) e 1.375 K (1.102 C) per un tempo sufficiente a permettere la deposizione del rivestimento. e. La polverizzazione a plasma e' un processo di rivestimento per ricopertura per cui un cannone (torcia di vaporizzazione) che produce e controlla un plasma, riceve materiali di rivestimento sotto forma di polvere o filo, li fa fondere e li proietta su un substrato sul quale si forma un rivestimento integralmente aderente. La polverizzazione a plasma puo' essere una polverizzazione a bassa pressione o una polverizzazione a grande velocita' effettuata sotto l'acqua. N.B.: 1. Per bassa pressione si intende una pressione inferiore alla pressione atmosferica ambiente. 2. Per grande velocita' si intende una velocita' del gas in uscita dalla torcia superiore a 750 m/s calcolata a 293 K (20 C) e ad una pressione di 0,1 MPa. f. La deposizione ad impasto liquido e' un processo di rivestimento con modifica della superficie o un processo di rivestimento per