(all. 1 - art. 1)
                      Al Ministro dell'interno
   Il sig. Arturo Del Vecchio e' stato eletto consigliere del  comune
di Napoli nelle consultazioni amministrative del 7 giugno 1992.
   Il  predetto  amministratore,  gia' imputato del reato di abuso di
ufficio, e' stato raggiunto da un'ordinanza  di  custodia  cautelare,
emessa  dal  giudice  per  le  indagini  preliminari del tribunale di
Napoli, in data 3 maggio  1993,  essendo  stati  ravvisati  nei  suoi
confronti  gravi  indizi di colpevolezza per il reato di concussione,
ma si rendeva, inizialmente, irreperibile.
   In particolare,  il  sig.  Arturo  Del  Vecchio,  in  qualita'  di
assessore  alle  finanze  -  carica  ricoperta  all'epoca  dei  fatti
risalenti al 1992 - abusando del  suo  ufficio,  avrebbe  indotto  un
imprenditore  a  versargli una ingente somma per garantire lo sblocco
dei pagamenti relativi agli stati di  avanzamento  dei  lavori  della
linea   tranviaria  rapida  ed,  in  particolare,  per  garantire  il
pagamento al consorzio "L.T.R.-O.C." della penale di  venti  miliardi
di lire.
   Inoltre,  il  predetto  amministratore  e'  stato  colpito  da  un
ulteriore provvedimento di  custodia  cautelare,  emesso  in  data  5
maggio 1993, dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di
Napoli,  sempre  per  lo  stesso reato di cui all'art. 317 del codice
penale, in quanto, abusando della ua qualita'  di  vice  sindaco  del
comune  di  Napoli,  rivestita nel 1991, induceva il presidente della
"Partenopark" S.p.a. a consegnargli la somma di venti milioni di lire
per  facilitare  l'inizio  ed  il  proseguo   dei   lavori   per   la
realizzazione   di  dieci  parcheggi  affidati  in  concessione  alla
predetta societa'.
   Le gravi e reiterate violazioni di legge ascritte  al  sopracitato
amministratore e la sua attuale posizione processuale penale appaiono
in contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il medesimo
e'  preposto  e, certo, sono incompatibili con le esigenze di decoro,
di dignita' e di prestigio della carica di consigliere.
   La permanenza, inoltre, del sig. Arturo  Del  Vecchio  nel  civico
consesso  rischia  di  compromettere  la  legalita'  e la trasparenza
dell'azione amministrativa del comune di Napoli, con  grave  pericolo
di turbativa dell'ordine pubblico.
   Il  prefetto  di  Napoli,  accertato  il configurarsi dell'ipotesi
prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato
proposta per l'adozione del provvedimento di rimozione  del  predetto
amministratore  dalla  carica  di consigliere del comune di Napoli e,
nelle more, con provvedimento n. 3219/SdS/Gab./EE.LL.  del  6  maggio
1993,  ritenuti sussistenti motivi di grave ed urgente necessita', ne
ha disposto la sospensione.
   Tutto cio' premesso, si ritiene che sussistano le  condizioni  per
addivenire alla rimozione del sig. Arturo Del Vecchio dalla carica di
consigliere del comune di Napoli, ricorrendo la fattispecie dei gravi
motivi  di ordine pubblico prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno
1990, n. 142.
   Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma  della  S.V.  Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del
suddetto  amministratore  dalla  carica  di consigliere del comune di
Napoli.
    Roma, 2 luglio 1993
                                         Il direttore generale: SORGE