ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Fermo (Ascoli Piceno), si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da cinque assessori su otto in carica, che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta, in data 12 marzo 1993. Il consiglio suddetto si e' dimostrato incapace di provvedere alla ricostituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente; infatti le sedute del 29 marzo, 21 aprile e del 10 e 11 maggio 1993 risultavano infruttuose. Scaduto, pertanto, il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990, n. 142 e constatato che non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, per la mancata elezione del sindaco e della giunta, il prefetto di Ascoli Piceno ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, del quale ha disposto, nelle more, con provvedimento n. 822/13-4/Gab. del 12 maggio 1993, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerata la persistente carenza del suddetto consiglio comunale in ordine ad un tassativo adempimento prescritto dalla lege, di carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene che nella specie ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Fermo (Ascoli Piceno), ed alla nomina del commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Lucio Pisano. Roma, 15 luglio 1993 Il Ministro dell'interno: MANCINO