ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno) si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da cinque assessori in tempi diversi, che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta. Il consiglio suddetto si e' dimostrato incapace di provvedere alla ricostituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente; infatti, le sedute del 21, 22 e 23 giugno 1993, risultavano infruttuose. Peraltro, prima dello scadere del termine ultimo per il rinnovo degli organi, otto dei venti consiglieri, assegnati al comune della legge, rassegnavano le dimissioni, aggiungendosi al decesso di un altro membro del civico consesso avvenuto in data 1 gennaio 1992 ed alle precedenti dimissioni di un altro consigliere presentate l'8 febbraio 1992. Il prefetto di Ascoli Piceno, ritenendo essersi verificate le ipotesi previste dal comma 1, lettera b), n. 1 e n. 2 dell'art. 39 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 721/13-4/Gab. del 25 giugno 1993, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Si ritiene che, nella specie, non potendo essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi del suddetto comune, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno) ed alla nomina del commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune nella persona della dott.ssa Anna Gargiulo. Roma, 30 agosto 1993 Il Ministro dell'interno: MANCINO