(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                      Al Ministro dell'interno
   Il sig. Candido Giangrande e' stato eletto consigliere del  comune
di  Squinzano (Lecce) nelle consultazioni amministrative del 6 giugno
1993.
   Il predetto amministratore, in  data  27  luglio  1993,  e'  stato
tratto in arresto in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in
carcere,  emesso  dal  giudice  per le indagini preliminari presso il
tribunale di Lecce, essendo  stati  ravvisati,  nei  suoi  confronti,
gravi  elementi  di  responsabilita'  in  ordine ai reati di cui agli
articoli 416-bis, primo e quarto comma, 640- bis e 61, n. 7, 81 e 61,
n. 2, del codice penale, e all'art. 4, n.  5,  del  decreto-legge  10
luglio 1982, n. 429.
   Inoltre,  il  medesimo  risulta  aver  riportato  due condanne per
emissione di  assegni  a  vuoto  ed  una  condanna,  a  mesi  uno  di
reclusione  e  L.  1.000.000  di  multa per la violazione dell'art. 4
della legge 7 agosto 1982, n. 516.
   Il comportamento del sopracitato amministratore e la  sua  attuale
posizione  processuale,  nonche'  la  gravita'  dei  reati  ascritti,
appaiono in contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il
medesimo e' preposto e, certo, sono incompatibili con le esigenze  di
decoro, di dignita' e prestigio della carica di consigliere.
   La  permanenza,  inoltre,  del sig. Candido Giangrande all'interno
del civico consesso  rischia  di  compromettere  la  legalita'  e  la
trasparenza  dell'azione  amministrativa del comune di Squinzano, con
possibile pericolo di turbativa dell'ordine pubblico.
   Il prefetto  di  Lecce,  accertato  il  configurarsi  dell'ipotesi
prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato
proposta  per  l'adozione del provvedimento di rimozione del predetto
amministratore dalla carica di consigliere del comune di Squinzano e,
nelle more, con provvedimento n.  387/R  Gab.  del  10  luglio  1993,
ritenuti  sussistenti  motivi  di  grave ed urgente necessita', ne ha
disposto la sospensione dalla carica suddetta.
   Nella  precedente  amministrazione,  peraltro,  il  sig.   Candido
Giangrande era stato rimosso dalla carica di consigliere, con decreto
del  Ministro  dell'interno,  datato  21  novembre 1991, ricorrendo i
presupposti di cui all'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142.
   Tutto cio' premesso, si ritiene che sussistano le  condizioni  per
addivenire  alla  rimozione  del sig. Candido Giangrande dalla carica
sopracitata, ricorrendo la fattispecie dei  gravi  motivi  di  ordine
pubblico disciplinata dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142.
   Mi  pregio,  pertanto,  di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del
suddetto amministratore dalla carica di  consigliere  del  comune  di
Squinzano (Lecce).
    Roma, 26 agosto 1993
                                  p. Il direttore generale: ROMAGNOLI