Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Pianiga (Venezia) si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco in data 28 maggio 1993, che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta. Il consiglio suddetto si e' dimostrato incapace di provvedere alla ricostituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente; infatti, le sedute del 7 e 25 giugno e del 26 luglio 1993 risultavano infruttuose. Scaduto, pertanto il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, e constatato che non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione del sindaco e della giunta, il prefetto di Venezia ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 28/Gab. del 3 agosto 1993, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerata la carenza del suddetto consiglio comunale in ordine ad un tassativo adempimento prescritto dalla legge, di carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Pianiga (Venezia) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Enrico Caterino. Roma, 9 settembre 1993 Il Ministro dell'interno: MANCINO