Art. 2. 
  1. Entro sei mesi dalla data di  entrata  in  vigore  del  presente
decreto, e' emanato, nella forma di cui  all'articolo  17,  comma  1,
della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta  del  Presidente  del
Consiglio dei Ministri,  di  concerto  con  il  Ministro  dei  lavori
pubblici, il  regolamento  per  la  disciplina  del  procedimento  di
approvazione  dei  progetti  e  del  controllo  sulla  costruzione  e
l'esercizio delle dighe,  contenente,  in  particolare,  disposizioni
relative ai seguenti punti: 
    a) forme e termini per la presentazione  delle  domande  e  della
inerente documentazione; 
    b) riparto di competenze fra uffici centrali e uffici  periferici
del Servizio nazionale dighe; 
    c) casi e modi  dell'acquisizione  del  parere  della  competente
sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici; 
    d) termini, forme e criteri dell'istruttoria; 
    e) forma  e  contenuto  dei  provvedimenti  dell'amministrazione,
anche con riferimento alla possibilita' di atti  interlocutori  e  di
approvazioni  parziali,   ovvero   condizionate   all'osservanza   di
prescrizioni; 
    f) potere di emanare atti generali contenenti norme tecniche; 
    g)  potere  di  prescrivere  interventi  di  manutenzione  e   di
adeguamento  ed  altri  interventi  finalizzati   a   migliorare   le
condizioni di sicurezza delle opere,  nonche'  i  relativi  tempi  di
esecuzione; 
    h) presentazione di una periodica perizia tecnica sullo stato  di
conservazione e di manutenzione delle opere; 
    i) poteri ispettivi del Servizio nazionale  dighe,  relativamente
all'esecuzione delle opere ed alla conservazione e manutenzione delle
dighe e relativi impianti. 
  2. Fino alla data di entrata in vigore del regolamento  di  cui  al
comma 1, continuano ad avere applicazione  il  regolamento  approvato
con decreto del Presidente della  Repubblica  1'  novembre  1959,  n.
1363, e le disposizioni tecniche ed amministrative emanate sulla base
di  questo,  salve  le  innovazioni  apportate   dalla   legislazione
successiva quanto al riparto di attribuzioni fra gli uffici statali e
regionali. Nei casi di minore importanza il Servizio nazionale  dighe
puo' consentire l'applicazione parziale delle norme suddette.