(all. 1 - art. 1)
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel consiglio comunale di Matino  (Lecce)  -  al  quale  la  legge
assegna  trenta  membri  -  si  e'  venuta  a  determinare  una grave
situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate  in  data  29
novembre  1993,  da  dodici  consiglieri,  che si aggiungono a quelle
presentate in precedenza  da  altri  quattro  componenti  del  civico
consesso.
  Il  prefetto  di  Lecce,  ritenendo  essersi  verificata  l'ipotesi
prevista dal comma 1, lettera b), n. 2, dell'art. 39  della  legge  8
giugno  1990,  n.  142,  ha  proposto  lo  scioglimento del consiglio
comunale sopracitato, disponendone, nel contempo,  con  provvedimento
n.  3216/13.1/Gab.  del  30  novembre  1993,  la  sospensione, con la
conseguente nomina del commissario per la  provvisoria  gestione  del
comune.
   Considerato  che  il  suddetto  ente non puo' essere assicurato il
normale funzionamento degli  organi  e  dei  servizi,  essendo  stata
superata  la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio non
puo' rinnovarsi per  surrogazione,  si  ritiene  che,  nella  specie,
ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del   consiglio  comunale  di  Matino  (Lecce)  ed  alla  nomina  del
commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona  del
rag. Angelo Sorino.
    Roma, 10 gennaio 1994
                                    Il Ministro dell'interno: MANCINO