(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel consiglio comunale di Cerenzia (Catanzaro) - al quale la legge
assegna quindici membri -  si  e'  venuta  a  determinare  una  grave
situazione  di  crisi  a  causa delle dimissioni rassegnate, in tempi
diversi, da otto consiglieri.
   Il prefetto di Catanzaro, ritenendo essersi  verificata  l'ipotesi
prevista  dal  comma  1, lettera b), n. 2, dell'art. 39 della legge 8
giugno 1990, n.  142,  ha  proposto  lo  scioglimento  del  consiglio
comunale  sopracitato,  disponendone, nel contempo, con provvedimento
n. 724/Gab. del 6 aprile 1994, la  sospensione,  con  la  conseguente
nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune.
   Considerato  che  nel  suddetto ente non puo' essere assicurato il
normale funzionamento degli  organi  e  dei  servizi,  essendo  stata
superata  la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio non
puo' rinnovarsi per  surrogazione,  si  ritiene  che,  nella  specie,
ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Cerenzia (Catanzaro) ed alla nomina del
commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona  del
dott. Alfonso Manfrida.
    Roma, 29 aprile 1994
                                     Il Ministro dell'interno: CIAMPI