(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel  consiglio comunale di Rosarno (Reggio Calabria) - al quale la
legge assegna venti membri - si e' venuta  a  determinare  una  grave
situazione  di  crisi a causa delle dimissioni rassegnate, in data 26
maggio 1994, da dieci consiglieri.
   Il prefetto  di  Reggio  Calabria,  ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi  prevista  dall'art.  39,  comma 1, lettera b), n. 2, della
legge 8  giugno  1990,  n.  142,  ha  proposto  lo  scioglimento  del
consiglio  comunale  sopracitato,  disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento n. 923/94/Gab. del 9 giugno 1994, la  sospensione,  con
la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del
comune.
   Considerato  che  nel  suddetto ente non puo' essere assicurato il
normale funzionamento degli  organi  e  dei  servizi,  essendo  stata
superata  la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio non
puo' rinnovarsi per  surrogazione,  si  ritiene  che,  nella  specie,
ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale  di Rosarno (Reggio Calabria) ed alla nomina
del commissario per la provvisoria gestione del comune nella  persona
del dott. Giuseppe Priolo.
    Roma, 5 luglio 1994
                                     Il Ministro dell'interno: MARONI