(all. 3 - art. 1) (parte 1)
                             Allegato 3
        NORME TECNICHE GENERALI PER IL RIUTILIZZO DI RESIDUI
            DERIVANTI DA CICLI DI PRODUZIONE O DI CONSUMO
                      IN UN PROCESSO PRODUTTIVO
1.  CARTA E CARTONE.
1.1   Tipologia: residui e avanzi di carta e cartone non selezionati;
     cartaccia mista non selezionata.
      1.1.1        Provenienza:  raccolta  differenziata di R.S.U. in
          appositi   contenitori;   altre   raccolte   differenziate;
          attivita' produttive o di servizio.
      1.1.2       Caratteristiche del residuo: materiali cartacei con
          eventuale  presenza  di  materiali  non  utilizzabili,  non
          rispondenti alle norme CEPAC-CEPI.
      1.1.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  selezione e
          separazione di vari  tipi  di  carta  e  cartoni  presenti,
          deinchiostrazione  se  richiesta, eventuale eliminazione di
          impurezze (vetro, plastica, metalli, inerti) e di materiali
          contaminati da sostanze tossiche-nocive come  definite  nel
          comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
          Gli scarti solidi originati dalla fase di trattamento e non
          destinati  al  riutilizzo  restano  assoggettati  al D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      1.1.4       Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  materiali
          cartacei misti o selezionati con materiali non utilizzabili
          max  1%; materiali cellulosici deinchiostrati con materiali
          non utilizzabili max 1%.
1.2     Tipologia: residui non  selezionati  misti  di  imballaggi  e
     contenitori,  cartone  o  carta  Kraft ondulata non imbianchita,
     cartone o carta Kraft increspata, cartoni laminati.
      1.2.1           Provenienza:   cicli   di   consumo   (raccolte
          differenziate); attivita' produttive o di servizio.
      1.2.2     Caratteristiche del residuo: materiali cartacei misti
          con eventuale presenza di materiali non  utilizzabili,  non
          rispondenti alle norme CEPAC-CEPI.
      1.2.3    Tipo di attivita' e prescrizioni: eventuale selezione,
          separazione  di  vari  tipi  di  carta  e cartoni presenti,
          deinchiostrazione se richiesta, eventuale  eliminazione  di
          impurezze (vetro, plastica, metalli, inerti) e di materiali
          contaminati  da  sostanze tossiche-nocive come definite nel
          comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
          Gli scarti solidi originati dalla fase di trattamento e non
          destinati al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      1.2.4        Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: materiali
          cartacei misti o selezionati con presenza di materiali  non
          utilizzabili  max  1%; materiali cellulosici deinchiostrati
          con materiali non utilizzabili max 1%.
1.3   Tipologia: residui di tabulato con autocopiante.
      1.3.1    Provenienza: attivita' produttive o di servizio.
      1.3.2.       Caratteristiche del residuo: materiale cellulosico
          con autocopiante  in  percentuali  rilevanti  tali  da  non
          rispettare la classifica della lista delle qualita' europee
          delle   carte   da   macero,   con  eventuale  presenza  di
          contaminanti  occasionali,  non  rispondenti   alle   norme
          CEPAC-CEPI.
      1.3.3          Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  eventuale
          separazione ed eliminazione di impurezze occasionali.
          Gli scarti solidi originati dalla fase di trattamento e non
          destinati al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      1.3.4      Caratteristiche del prodotto dal Tipo di attivita' e
          prescrizioni:  materiali  cartacei  con  autocopiante,  con
          impurezze max 1%.
1.4   Tipologia: residui di carta autocopiante.
      1.4.1    Provenienza: attivita' produttive o di servizio.
      1.4.2.      Caratteristiche del residuo: sfridi, reflui e fogli
          di carta  per  modulistica  con  autocopiante,  bianca  e/o
          colorata,    con   eventuali   presenza   di   contaminanti
          occasionali, non rispondenti alle norme CEPAC-CEPI.
      1.4.3        Tipo  di  attivita'  e   prescrizioni:   eventuale
          separazione ed eliminazione di impurezze occasionali.
          Gli scarti solidi originati dalla fase di trattamento e non
          destinati  al  riutilizzo  restano  assoggettati  al D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      1.4.4       Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  materiali
          cartacei  con  autocopiante, con materiali non utilizzabili
          max 1%.
2.  VETRO INTEGRO O IN ROTTAMI.
2.1    Tipologia: vetro di scarto ed altri  residui  e  frammenti  di
     vetro; rottami di vetro grezzo.
      2.1.1        Provenienza:  cicli  di produzione e di consumo da
          raccolta differenziata in appositi  contenitori  e/o  altre
          raccolte differenziate.
      2.1.2        Caratteristiche  del  residuo: vetro di scarto con
          l'esclusione dei vetri da  tubi  raggio-catodici  ed  altri
          vetri  radioattivi, esclusione frazione vetrosa contaminata
          da sostanze  tossiche-nocive  come  definite  nel  comma  3
          dell'art. 1 del decreto 438/94.
      2.1.3        Tipo di attivita' e prescrizioni: cernita manuale,
          vagliatura,  frantumazione  e/o  macinazione,   separazione
          metalli  magnetici,  asportazione  pneumatica dei materiali
          leggeri,  separazione  automatica  metalli  non  magnetici,
          separazione automatica corpi opachi.
          Gli scarti solidi originati dalla fase di trattamento e non
          destinati  al  riutilizzo  restano  assoggettati  al D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      2.1.4      Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  pronto  al
          forno, che per il vetro comune ha la composizione seguente:
          umidita' 3%, frazione sottovaglio inferiore a 3 mm 50 kg/t,
          metalli  magnetici  20  g/t, metalli non magnetici 100 g/t,
          ceramica e/o porcellana 100 g/t, pietre 200 g/t,  materiali
          organici 1 kg/t.
2.2   Tipologia: vetro di scarto e frammenti di vetro.
      2.2.1        Provenienza:  raccolte  differenziate  da  residui
          ospedalieri.
      2.2.2.  Caratteristiche  del   residuo:   vetro   comune,   con
          esclusione  della  frazione vetrosa dei residui ospedalieri
          speciali;  solo  contenitori  di  soluzioni  per  infusioni
          (fleboclisi), con esclusione dei contenitori di emoderivati
          e   di   farmaci  antiblastici;  solo  da  reparti  che  li
          utilizzino a fini terapeutici e clinici (con esclusione dei
          reparti infettivi); privi di cannule e/o  di  aghi  per  la
          somministrazione.
      2.2.3    Tipo di attivita' e prescrizioni: cernita, vagliatura,
          frantumazione    e/o   macinazione,   separazione   metalli
          magnetici, asportazione pneumatica dei  materiali  leggeri,
          separazione  automatica  metalli non magnetici, separazione
          automatica corpi opachi.
          Gli scarti solidi originati dalla fase di trattamento e non
          destinati al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      2.2.4     Caratteristiche del prodotto ottenuto: residuo pronto
          al forno, che  per  il  vetro  comune  ha  la  composizione
          seguente:   umidita' 3%, frazione sottovaglio inferiore a 3
          mm 50 kg/t, metalli magnetici 20 g/t, metalli non magnetici
          100 g/t, ceramica e/o porcellana 100 g/t, pietre  200  g/t,
          materiali organici 1 kg/t.
2.3   Tipologia: residui di fibre di vetro.
      2.3.1    Provenienza: raccolta selettiva attivita' produttive e
          di servizio (demolizione edifici).
      2.3.2    Caratteristiche del residuo: vetro comune in fibre.
      2.3.3        Tipo  di  attivita'  e prescrizioni: macinazione e
          compattazione.
          Emissioni gassose  nel  rispetto  del  D.P.R.  n.  203  del
          24/5/88 e D.M.  Ambiente del 12/7/90.
          Gli  scarti  solidi  originati dalla fase di trattamento, e
          non destinati al riutilizzo, restano assoggettati al D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      2.3.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto: residuo  pronto
          al  forno,  che  per  il  vetro  comune  ha la composizione
          seguente:  umidita' 3%, frazione sottovaglio inferiore a  3
          mm 50 kg/t, metalli magnetici 20 g/t, metalli non magnetici
          100  g/t,  ceramica e/o porcellana 100 g/t, pietre 200 g/t,
          materiali organici 1 kg/t; con  esclusione  della  frazione
          vetrosa   contaminata   da  sostanze  tossiche-nocive  come
          definite nel comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
2.4    Tipologia: vetro di scarto e frammenti di  vetro;  rottami  di
     vetro misto grezzo.
      2.4.1       Provenienza: cicli di produzione e/o altre raccolte
          differenziate.
      2.4.2.   Caratteristiche del residuo: vetro di scarto.
      2.4.3     Tipo di attivita' e  prescrizioni:  cernita  manuale,
          vagliatura,   frantumazione  e/o  macinazione,  separazione
          metalli magnetici, asportazione  pneumatica  dei  materiali
          leggeri,  separazione  automatica  metalli  non  magnetici,
          separazione automatica corpi opachi.
          Gli  scarti  originati  dalla  fase  di  trattamento  e non
          destinati al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.
          915/82 e successive modifiche ed integrazioni.
      2.4.4     Caratteristiche del prodotto ottenuto: residuo pronto
          al forno  che  per  il  vetro  comune  ha  la  composizione
          seguente:   umidita' 3%, frazione sottovaglio inferiore a 3
          mm 50 kg/t, metalli magnetici 20 g/t, metalli non magnetici
          100 g/t, ceramica e/o porcellana 100 g/t, pietre  200  g/t,
          materiali  organici  1  kg/t; con esclusione della frazione
          vetrosa  contaminata  da  sostanze   tossiche-nocive   come
          definite nel comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
3.  METALLI FERROSI
3.1   Tipologia: residui non selezionati misti costituiti da sfridi e
     scarti  di  materiali  singoli;  rottami  di lingotti di ferro o
     acciaio  rifusi,  residui  e  rottami  di  ghisa,   di   acciaio
     inossidabile,  di  altri  acciai  legati,  di  ferro  o  acciaio
     stagnato, non rispondenti alla classificazione CECA.
      3.1.1      Provenienza: impianti per la  produzione  di  ghisa,
          impianti  per  la  produzione  di  acciaio  al carbonio, di
          acciai basso-legati, di acciai inossidabili.
      3.1.2     Caratteristiche del residuo: il residuo  deve  essere
          non o poco ossidato, esente da scaglie e scorie, da metalli
          non  ferrosi,  e  costituito  da materiali ferrosi privi di
          prodotti  tossici-nocivi  come  specificati  nel  comma   3
          dell'art. 1 del decreto 438/94.
      3.1.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni: selezione ed
          eventuale lavaggio chimico-fisico.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92.
      3.1.4        Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  rottami
          metallici adatti a rifusione.
3.2      Tipologia:  residui  non  selezionati  misti  costituiti  da
     trucioli, ritagli schegge, residui di vergello, barra,  lamiera,
     profilati,  fili  non  rivestiti,  macinati, limatura, ritagli e
     frantumi sia in rotoli che no, rottami di ferro e acciaio  usato
     per  rotaie provenienti da lavorazioni meccaniche (tornitura) di
     prodotti di materiale ferroso, di ghisa, di acciaio al carbonio,
     di acciaio basso-legato, di acciaio inossidabile, dell'industria
     metalmeccanica, non rispondenti alla classificazione CECA.
      3.2.1        Provenienza:  operazioni  di  tornitura  e   altre
          lavorazioni metalmeccaniche.
      3.2.2        Caratteristiche  del  residuo:  residui non o poco
          ossidati esenti da metalli non ferrosi e loro  leghe,  come
          pure  da  scaglie,  scorie  di  riscaldamento,  o  da altri
          materiali provenienti da industrie chimiche, provenienti da
          operazioni manuali o da macchine  automatiche.  Il  residuo
          puo'  avere  un  contenuto  limitato  di  oli  e  grassi di
          macchina.
      3.2.3       Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  selezione  e
          filtrazione  o centrifugazione per la separazione dell'olio
          trattenuto.
          Gli scarti solidi originati dalle fasi di trattamento e non
          destinati al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.
          915/82 e successive modificazioni ed integrazioni.
      3.2.4        Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  rottami
          metallici adatti a rifusione.
3.3   Tipologia: carcasse di autoveicoli, di apparecchi  domestici  e
     di apparecchiature e macchinari post-consumo.
      3.3.1    Provenienza: attivita' industriali e post-consumo.
      3.3.2      Caratteristiche del residuo: autoveicoli, apparecchi
          domestici,  apparecchiature  e   macchinari   destinati   a
          dismissione.
      3.3.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  prima della
          demolizione devono essere recuperati i componenti  estranei
          come:  batterie auto, olii, fluidi frigoriferi, ecc; devono
          essere  inoltre  separati  gli pneumatici e i componenti di
          plastica laddove non strettamente vincolanti con  il  resto
          della  struttura;  frantumazione  del residuo e separazione
          della parte metallica da quella non metallica.
      3.3.4       Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  materiali
          ferrosi  privi  di  sostanze  tossiche  e  nocive  come  da
          specifica CECA 51.
3.4    Tipologia: residui costituiti  da  imballaggi,  fusti,  latte,
     vuoti,  lattine  di  materiali ferrosi e acciaio anche stagnato,
     non rispondenti alla classificazione CECA e con olii residui  in
     quantita' superiori allo 0,1% in peso.
      3.4.1        Provenienza:  attivita'  industriali, attivita' di
          servizi comprendente anche  la  raccolta  differenziata  da
          rifiuti urbani.
      3.4.2        Caratteristiche  del  residuo:  i  residui possono
          contenere tracce di  materiali  estranei  anche  tossici  e
          nocivi, da sottoporre a successivo trattamento.
      3.4.3        Tipo di attivita' e prescrizioni: lavaggio chimico
          fisico   per   eliminare   le   sostanze   estranee   anche
          tossiche-nocive  come  definite nel comma 3 dell'art. 1 del
          decreto 438/94 eventualmente presenti nei residui indicati.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92.
      3.4.4      Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  contenitori
          metallici adatti a rifusione.
3.5   Tipologia: rottami ferrosi da RSU.
      3.5.1     Provenienza: impianti di selezione o di incenerimento
          di RSU.
      3.5.2         Caratteristiche  del  residuo:  rottami   ferrosi
          contenenti  una  piccola percentuale di inerti, metalli non
          ferrosi, plastiche, etc.
      3.5.3    Tipo di attivita' e prescrizioni: trattamento a  secco
          o ad umido per l'eliminazione di sostanze estranee.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      3.5.4       Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  materiali
          ferrosi privi di sostanze tossiche-nocive come definite nel
          comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
3.6   Tipologia: scaglie di laminazione.
      3.6.1        Provenienza:  impianti  di  depurazione  acque  di
          laminazione,  impianti  di  colata  continua,  impianti  di
          trafilazione di industria siderurgica e metallurgica.
      3.6.2    Caratteristiche del residuo: ossidi di ferro (quasi al
          95%), silice allumina e ossidi minori (quasi al 5%).
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      3.6.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) produzione siderurgica;
          b) fonderie di ghisa e cubilotti;
          c) produzione di manufatti di cemento;
          d) cementifici (gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90).
      3.6.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto: ghisa, acciaio,
          cemento nelle forme usualmente commercializzate.
4.  METALLI NON FERROSI
4.1.   Tipologia: residui misti non selezionati costituiti da sfridi,
     scarti, residui e rottami  di  tungsteno,  molibdeno,  tantalio,
     cobalto,   bismuto,   cadmio,  zirconio,  antimonio,  manganese,
     berillio, cromo, germanio, vanadio, afnio, indio, niobio, renio,
     gallio, tallio, torio e terre rare,  selenio,  tellurio  e  loro
     leghe (zama, lega saldante).
      4.1.1        Provenienza:  industrie  di lavorazioni primaria e
          secondaria del singolo metallo o lega.
      4.1.2    Caratteristiche del residuo: i residui possono  essere
          in barre, lamiere, profili grezzi, lavorati o danneggiati e
          sfridi  e ritagli: il residuo deve essere esente da scaglie
          e scorie, da materiali o leghe ferrose,  da  altri  metalli
          non  ferrosi,  non tossico-nocivo come definito nel comma 3
          dell'art. 1  del  decreto  438/94,  esclusi  i  metalli  su
          indicati;  puo'  contenere  una  certa quantita' residua di
          sostanze lubrificanti residui della precedente lavorazione.
      4.1.3    Tipo di attivita' e prescrizioni: selezione;  lavaggio
          chimico-fisico se necessario.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92 e 133/92.
      4.1.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: residui di
          singoli metalli, misti od in lega non  tossico-nocivi,  con
          eventuale presenza di sostanze lubrificanti in tracce.
4.2    Tipologia: residui costituiti da ossidi di metalli non ferrosi
     (Zn, Pb, Cu, Cd) mescolati o no, con ossidi  di  ferro  e  altri
     ossidi minori.
      4.2.1        Provenienza:  impianti  di  abbattimento  fumi  di
          acciaieria da forno elettrico, dei forni di  fusione  degli
          ottoni, dei forni di fusione del rame primario e rottame di
          rame,  dei  forni  di  fusione  del piombo secondario e sue
          leghe.
      4.2.2      Caratteristiche del residuo:  residuo  polverulento,
          costituito  principalmente da ossidi di metalli non ferrosi
          (si applicano le prescrizioni di  cui  all'allegato  6  del
          D.M.  Ambiente del 12/7/90), pellettizzato, fango palabile,
          a seconda del tipo di impianto di abbattimento utilizzato.
      4.2.3        Tipo di attivita' e prescrizioni: lavaggio chimico
          fisico declorurante.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92.
      4.2.4       Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  polveri,
          pellets o fanghi palabili idonei a riciclo.
4.3      Tipologia:  residuo  di  fanghi  palabili a base di pastello
     solfato contenente piombo e zolfo.
      4.3.1    Provenienza: ciclo di produzione del piombo secondario
          a partire delle batterie per autotrazione esauste.
      4.3.2         Caratteristiche  del  residuo:  fanghi   palabili
          contenenti  Pb  da 70 a 71%, S da 6 a 7%, Sb da 0,5 a 0,7%,
          sul secco.
      4.3.3     Tipo di attivita' e prescrizioni:  riduzione  diretta
          nella   fonderia  del  piombo,  riciclo  al  ciclo  termico
          primario del piombo, impianto di depurazione del piombo.
          Gli effluenti aeriformi nel rispetto del  D.P.R.  203/88  e
          D.M.  Ambiente del 12/7/90.
      4.3.4       Caratteristiche del prodotto ottenuto: piombo nelle
          forme usualmente commercializzate.
4.4   Tipologia: schiumature di rame e sue leghe.
      4.4.1    Provenienza: forno di fusione del rame secondario.
      4.4.2         Caratteristiche  del  residuo:   residuo   solido
          agglomerato a base di Cu, Pb, Zn, Ni, Sn.
      4.4.3      Tipo di attivita' e prescrizioni: metallurgia per il
          recupero del rame e/o altri metalli in lega.
          Gli effluenti aeriformi nel rispetto del  D.P.R.  203/88  e
          D.M.  Ambiente del 12/7/90.
      4.4.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: rame e sue
          leghe nelle forme usualmente commercializzate.
4.5   Tipologia: catalizzatori esausti a base di: nichel,  ossido  di
     nichel,  nichel/molibdeno,  nichel  raney,  molibdeno,  cobalto,
     cobalto/molibdeno,   ossido   di   manganese,    rame,    ferro,
     zinco/ferro, silicoalluminati.
      4.5.1        Provenienza:  da industria chimica, petrolchimica,
          petrolifera, farmaceutica.
      4.5.2    Caratteristiche del residuo: i  catalizzatori  possono
          essere  in  forma  solida  omogenea, non omogenea o fangosa
          palabile, contenenti residui chimici di diversa  natura  ad
          esclusione  di  qualsiasi  traccia  dei  seguenti  elementi
          contaminanti:  PCB,  PCT,  PCDD  e  in  particolare   delle
          sostanze  di  tossicita'  e  cumulabilita'  particolarmente
          elevata di cui alla tab. A2 dell'all. 1 del D.M.  12/7/90.
      4.5.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  lavaggio  e
          disattivazione   ai   fini   della  sicurezza;  trattamento
          termico; processo idrometallurgico di  estrazione  per  via
          umida dei metalli contenuti nelle ceneri.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      4.5.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: metalli in
          forma spugnosa con elevato grado di purezza.
4.6   Tipologia: polveri contenenti rame e zinco.
      4.6.1    Provenienza: impianti di abbattimento polveri  e  fumi
          dei  forni fusori di rame e leghe; impianti di preparazione
          delle torniture.
      4.6.2       Caratteristiche del  residuo:  materiali  solidi  e
          polveri  fini  e grossolane contenenti rame, zinco e cadmio
          fino al 70% di ciascuno.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      4.6.3       Tipo di  attivita'  e  prescrizioni:  raffinerie  o
          fonderie di seconda fusione, idrometallurgia.
      4.6.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: rame e sue
          leghe nelle forme usualmente commercializzate.
4.7     Tipologia: scorie saline  da  forno  rotativo  per  alluminio
     secondario, non rispondenti allo standard UNI 10297/12.
      4.7.1        Provenienza: industria metallurgica dell'alluminio
          (impianto di riciclo con forno rotativo  dei  sottoprodotti
          (rottami) di fusione dell'alluminio).
      4.7.2        Caratteristiche  del  residuo:  residuo costituito
          essenzialmente dal 5 al 10% di granella di  alluminio,  dal
          40  al 50% di sali di cloruro di sodio o cloruro di sodio e
          potassio e dal 40 al 50% di composti alluminosi insolubili.
      4.7.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          - macinazione con mulino a impatto e a  martelli  e  vaglio
          per la separazione della granella di alluminio;
          -  dissoluzione  acquosa  in  tamburi  lavatori  o  vasconi
          circolari con agitatore per la dissoluzione dei sali;
          -  pirotrattamento  e  successivo   trattamento   dei   gas
          formatisi nella dissoluzione (NH3, H2, CH4), mediante torre
          di lavaggio alcalino;
          -  separazione  tramite  filtrazione  dei  composti  ossidi
          insolubili da inviare ai cementifici; lavaggio del  residuo
          con  acqua  per l'eliminazione delle acque madri ("composto
          alluminoso");
          -  cristallizzazione  e  successiva  separazione   mediante
          centrifugazione del sale dalle acque madri.
          Le   acque  madri  vengono  mandate  al  trattamento  acque
          necessario per il riciclo.
          Per tutti i precedenti trattamenti  gli  effluenti  liquidi
          nel rispetto della legge n. 319/76 e successive modifiche e
          integrazioni  e  decreto  legislativo  132/92 e 133/92; gli
          effluenti aeriformi nel rispetto del D.P.R. 203/88  e  D.M.
          Ambiente  del  12/7/90;  Gli  scarti solidi originati dalle
          fasi di trattamento e non destinati al  riutilizzo  restano
          assoggettati al D.P.R. 915/82 e successive modificazioni ed
          integrazioni.
      4.7.4        Caratteristiche del prodotto ottenuto: granella di
          alluminio, sali e residuo denominato "composto  alluminoso"
          insolubile; vedi punto 4.9.
4.8     Tipologia: scorie di alluminio, non rispondenti allo standard
     UNI 10297/12.
      4.8.1        Provenienza:  industria metallurgica; produzione e
          fusione di leghe di alluminio.
      4.8.2     Caratteristiche del residuo: il residuo  presenta  la
          seguente   composizione:   da  10  a  25%  di  granella  di
          alluminio; da 10 a  20%  di  altri  metalli  (Fe,  Cu,  Zn,
          acciaio  inox,  ecc.);  da  30  a  50% di miscele di ossidi
          metallici (in prevalenza A12O3); 0+10% di cloruri di  sodio
          e potassio.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      4.8.3        Tipo  di attivita' e prescrizioni: macinazione con
          mulino a impatto e a martelli e vaglio per  la  separazione
          della granella di alluminio, degli altri metalli presenti e
          delle  polveri  contenenti  prevalentemente A12O3 (maggiore
          80%).
          Gli effluenti aeriformi nel rispetto del  D.P.R.  203/88  e
          D.M.    Ambiente  del  12/7/90; Gli scarti solidi originati
          dalle fasi di trattamento e  non  destinati  al  riutilizzo
          restano   assoggettati   al   D.P.R.  912/82  e  successive
          modificazioni ed integrazioni.
      4.8.4     Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  granella  di
          alluminio,  altri  metalli e polveri di allumina con tenori
          variabili di cloruri.
4.9   Tipologia: composto alluminoso.
      4.9.1        Provenienza:  impianto  di  lavaggio  del  residuo
          insolubile  proveniente  dagli  impianti di trattamento dei
          sottoprodotti di fusione dell'alluminio (vedi punto 4.7.3 e
          4.8.5).
      4.9.2       Caratteristiche del  residuo:  contenuto  di  A12O3
          maggiore 60%, di C1 minore 1%, di umidita' 15-30%.
      4.9.3        Tipo  di  attivita'  e prescrizioni: cementerie in
          percentuale dall'1 al 2%  della  miscela  complessiva  (gli
          effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e D.M.
          Ambiente del 12/7/90).
      4.9.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:  cemento  nelle
          forme usualmente commercializzate.
4.10  Tipologia: batterie esauste.
      4.10.1    Provenienza: raccolta differenziata.
      4.10.2   Caratteristiche del residuo: batterie esauste.
      4.10.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          -  scassettatura  per separare la parte metallica (griglia)
          dal pastello;
          - separazione dell'elettrolito;
          -  separazione  idrogravimetrica  per  ottenere  il  piombo
          metallico.
          Per  tutti i predetti trattamenti gli effluenti liquidi nel
          rispetto della legge n. 319/76  e  successive  modifiche  e
          integrazioni  e  decreto  legislativo  132/92 e 133/92; Gli
          scarti solidi originati dalle fasi  di  trattamento  e  non
          destinati  al  riutilizzo  restano  assoggettati  al D.P.R.
          915/82  e   successive   modificazioni   ed   integrazioni;
          stoccaggio  provvisorio  e movimentazione in accordo con la
          DI 27/7/84.
      4.10.4       Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  piombo,
          ebanite, polipropilene, pastello solfato.
4.11  Tipologia: schiume di rame.
      4.11.1     Provenienza: impianto  di  decuprazione  del  piombo
          d'opera.
      4.11.2      Caratteristiche  del residuo: solido polverulento a
          base di Pb, Cu, Zn e tracce di metalli preziosi.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      4.11.3   Tipo di attivita' e prescrizioni: processo di  fusione
          del piombo secondario.
      4.11.4      Caratteristiche del prodotto ottenuto: piombo nelle
          forme usualmente commercializzate.
4.12  Tipologia: polveri di molatura di metalli duri.
      4.12.1   Provenienza: produzione di manufatti metallo duro.
      4.12.2   Caratteristiche del residuo: polveri umide con metalli
          duri e diamante.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      4.12.3    Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  essiccamento  in
          forno, miscelazione, pressatura e sinterizzazione.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      4.12.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:  manufatti  di
          metallo duro.
4.13  Tipologia: ferro da cernita calamita.
      4.13.1      Provenienza:  operazioni  di  deferrizzazione della
          preparazione  della  tornitura  e  trattamento  scorie   di
          ottone.
      4.13.2       Caratteristiche  del  residuo:  materiale  ferroso
          contenente eventualmente Cu 2-35% e Zn 10-40%.
      4.13.3     Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  raffinerie  o
          fonderie di 2› fusione; idrometallurgia.
      4.13.4     Caratteristiche del prodotto ottenuto: acciaio nelle
          forme usualmente commercializzate.
4.14  Tipologia: ceneri povere di Zn.
      4.14.1       Provenienza:  processo  di  zincatura   ad   umido
          dell'acciaio.
      4.14.2     Caratteristiche del residuo: blocchi disomogenei con
          contenuto in  Zn  maggiore  50%  e  costituiti  da  ossidi,
          ossicloruri e cloruri di Zn e altri metalli (es: Fe).
      4.14.3      Tipo di attivita' e prescrizioni: attacco acido per
          solubizzare i  composti  dello  zinco  e  altri  metalli  e
          successiva cristallizzazione dei sali di Zn.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90;  Gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      4.14.4     Caratteristiche del prodotto ottenuto: sali di zinco
          organici ed inorganici.
4.15  Tipologia: polveri fini bagnate di Zn.
      4.15.1   Provenienza: abbattimento a umido delle polveri fini.
      4.15.2    Caratteristiche del residuo: fanghiglia  palabile  di
          umidita' da 10 a 40% e Zn (sul secco) maggiore 60%.
      4.15.3      Tipo di attivita' e prescrizioni: attacco acido per
          solubizzare i  composti  dello  zinco  e  altri  metalli  e
          successiva cristallizzazione dei sali di Zn.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90;  Gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      4.15.4     Caratteristiche del prodotto ottenuto: sali di zinco
          in forma cristallina.
4.16  Tipologia: rottame e manufatti di leghe a base di rame e zinco.
      4.16.1   Provenienza: demolizioni di scaldabagni,  autovetture,
          camion, etc.
      4.16.2    Caratteristiche del residuo: residuo con composizione
          media pari a:
          - Cu             da 50 a 60%;
          - Zn             da  5 a 20%;
          - Pb             da  1 a 12%;
          - Sn             da  1 a  9%.
      4.16.3      Tipo  di  attivita'  e   prescrizioni:   produzione
          metallurgica;  processo  di  fusione  del ciclo termico del
          rame secondario.
      4.16.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto: rame,  zinco  e
          leghe nelle forme usualmente commercializzate.
4.17    Tipologia:  ceneri  a  base  prevalente di rame da caldaia di
     recupero.
      4.17.1    Provenienza: pulizia caldaia di  recupero  del  ciclo
          termico del rame.
      4.17.2      Caratteristiche  del residuo: solido polverulento a
          base di Cu, Pb, Zn
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      4.17.3     Tipo di  attivita'  e  prescrizioni:  ciclo  termico
          secondario del rame.
      4.17.4      Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: rame e sue
          leghe nelle forme usualmente commercializzate.
4.18  Tipologia: polveri di zinco da lavorazioni di recupero.
      4.18.1   Provenienza: impianti di produzione polveri di zinco.
      4.18.2    Caratteristiche del residuo:  polveri  di  zinco  con
          presenza di grumi di altri metalli.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      4.18.3         Tipo   di   attivita'   e   prescrizioni:  ciclo
          idrometallurgico primario dello zinco.
      4.18.4    Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  zinco  nelle
          forme usualmente commercializzate.
4.19   Tipologia: residuo tipografico a base principalmente di piombo
     e altri metalli.
      4.19.1   Provenienza: attivita' tipografiche e di stamperia.
      4.19.2   Caratteristiche del residuo: solido a base di:
          - Pb            da 60 a 90%
          - Sn            da  2 a  8%
          - Sb            da  5 a 30%.
      4.19.3      Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  processo  di
          rifusione nella metallurgia secondaria del piombo.
      4.19.4      Caratteristiche del prodotto ottenuto: piombo nelle
          forme usualmente commercializzate.
4.20  Tipologia: pallini di piombo residui.
      4.20.1   Provenienza: impianti di tiro al piattello.
      4.20.2    Caratteristiche del residuo: pallini  di  piombo  (Pb
          98-99%;  altri  metalli quali Sb, As, Cr e N1 1-2%) residui
          da raccolta su terreno, con eventuale presenza  di  residui
          di terra ed arbusti.
      4.20.3       Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  lavaggio  e
          vagliatura per l'eliminazione  dei  contaminanti  estranei.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92 e 133/92.
          Gli scarti solidi originati dalle fasi di trattamento e non
          destinati  al  riutilizzo  restano  assoggettati  al D.P.R.
          915/82 e successive modificazioni ed integrazioni.
      4.20.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  pallini  di
          piombo esenti da residuo estranei.
4.21  Tipologia: terra di rame e di ottone.
      4.21.1    Provenienza: operazioni di movimentazione del rottame
          di rame e di ottone.
      4.21.2      caratteristiche  del  residuo:   materiale   minuto
          contenente Cu dal 10 all'80% e Zn dal 10 al 40%.
      4.21.3      Tipo  di  attivita'  e prescrizioni: fonderia di 2›
          fusione; idrometallurgia.
      4.21.4    Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  rame  e  sue
          leghe nelle forme usualmente commercializzate.
4.22  Tipologia: residuo di trattamento di scorie di ottone.
      4.22.1     Provenienza: impianto di trattamento delle scorie di
          ottone.
      4.22.2   Caratteristiche del residuo: polveri medie a  base  di
          Cu e Zn raccolte al filtro; parti ferrose
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      4.22.3      Tipo  di  attivita' e prescrizioni: metallurgia dei
          ferrosi per le parti ferrose; metallurgia per  il  recupero
          del Cu e dello Zn per quelle non ferrose.
          Gli  effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e
          D.M.  Ambiente del 12/7/90.
      4.22.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto: acciaio, rame e
          zinco nelle forme usualmente commercializzate.
4.23  Tipologia: spezzoni di cavo di alluminio ricoperto.
      4.23.1.  Provenienza: scarti industriali o  da  demolizione  di
          linee elettriche.
      4.23.2     caratteristiche del residuo: fili o cavi o trecce di
          alluminio puro o in lega  ricoperti  con  gomma,  plastica,
          tessuto o altro materiale asportabile.
      4.23.3       Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  lavorazione
          meccanica   o   pirotrattamento   per   asportazione    del
          rivestimento.
          Gli  effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e
          D.M.  Ambiente del 12/7/90.
          Gli scarti solidi originati e non destinati  al  riutilizzo
          restano assoggettati al DPR 915/82 e successive modifiche e
          integrazioni
      4.23.4      Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto: alluminio
          conforme a UNI 10297/2.
4.24   Tipologia: spezzoni di  cavo  di  rame  ricoperti  con  gomma,
     plastica o altro materiale
      4.24.1     Provenienza: dismissione linee elettriche, linee per
          telecomunicazione, apparati elettrici ed elettrotecnici.
      4.24.2      Caratteristiche  del  residuo:  spezzoni  di   cavo
          rivestiti    da    isolanti    costituiti    da   materiali
          termoplastici, elastomerici, carta impregnata con olio.
      4.24.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:  pirotrattamento  o
          trattamento meccanico per asportazione del rivestimento.
          Gli  effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e
          D.M.  Ambiente del 12/7/90.
          Gli scarti solidi originati e non destinati  al  riutilizzo
          restano assoggettati al DPR 915/82 e successive modifiche e
          integrazioni.
      4.24.4         Caratteristiche   del  prodotto  ottenuto:  rame
          normalizzato come granulato da UNI 9945/7.
5.  METALLI PREZIOSI
5.1     Tipologia: bagni, lavaggi, fanghi galvanici, resine a scambio
     ionico,   soluzioni    fotografiche,    fanghi    da    processi
     cinefotoradiografici  contenenti metalli preziosi (oro, argento,
     platino, iridio, osmio, palladio, rodio e rutenio) e  ceneri  di
     incenerimento puliture di industria dei metalli preziosi.
      5.1.1    Provenienza: processi di elettrodeposizione di metalli
          preziosi;  attivita'  cinefotoradiografiche  e  lavorazione
          specchi; industria lavorazione metalli preziosi in genere.
      5.1.2       Caratteristiche  del  residuo:  soluzioni  acquose,
          fanghi, ceneri e resine a scambio ionico contenenti metalli
          preziosi  e solfati, fosfati, solfiti, cloruri, tiosolfati,
          nitrati  e  cianuri  inorganici  e  gelatine  fotografiche,
          fanghi, ceneri e resine a scambio ionico.
      5.1.3        Tipo  di  attivita' e prescrizioni: precipitazione
          chimica  e   calcinazione,   estrazione   pirometallurgica,
          raffinazione idrometallurgica.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90;  gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      5.1.4        Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  metalli
          preziosi (Au, Ag, Pt, Pd,  Rh)  sotto  forma  di  lingotti,
          spugna, polveri o sali.
5.2   Tipologia: residui costituiti da pellicole, carte e filtri (con
     lana di ferro) di cinefotoradiografia.
      5.2.1    Provenienza: attivita' cinefotoradiografica.
      5.2.2        Caratteristiche del residuo: carte e plastiche con
          lana di ferro contenenti, di norma oltre il 35% di argento.
      5.2.3     Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  pirotrattamento,
          fusione  delle ceneri, raffinazione per via elettrolitica o
          idrometallurgica; in alternativa separazione  dei  sali  di
          argento mediante dissoluzione chimica, lavaggio della carta
          e plastica.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90;  gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      5.2.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: argento in
          lingotti o graniglia;  scarti  di  plastica;  soluzioni  di
          argento.
5.3      Tipologia:  rottami  metallici e plastici contenenti metalli
          preziosi (Au, Ag, Pt, Pd, Rh, Ru, Ir, ecc.).
      5.3.1    Provenienza: processi di elettrodeposizione di metalli
          preziosi.
      5.3.2       Caratteristiche del  residuo:  anime  metalliche  e
          plastiche contenenti oltre l'1% di metallo prezioso.
      5.3.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni: dissoluzione
          precipitazione   chimica   e    calcinazione,    estrazione
          pirometallurgica, raffinazione idrometallurgica.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90;  gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      5.3.4        Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  metalli
          preziosi (Au, Ag, Pt, Pd,  Rh)  sotto  forma  di  lingotti,
          spugna, polveri o sali.
5.4      Tipologia:  marmitte  catalitiche esauste contenenti metalli
     preziosi.
      5.4.1       Provenienza:  industria  automobilistica;  officine
          riparazione e rottamazione autoveicoli.
      5.4.2        Caratteristiche  del residuo: involucro in acciaio
          contenente un supporto inerte con Pt, Pd e Rh.
      5.4.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  separazione
          dall'involucro in acciaio.
      5.4.4        Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  rottame
          metallico; catalizzatore esausto.
5.5   Tipologia: catalizzatori esausti a base di: Pt, Pd, Rh, Ru, Ir,
     Au, Ag, etc. su supporto inerte di carbone, allumina,  silicati,
     zeolite,  carbonato  di  calcio,  solfato  di  bario,  materiale
     refrattario, etc.
      5.5.1      Provenienza: da  industria  chimica,  petrolchimica,
          petrolifera, farmaceutica, marmitte catalitiche dismesse.
      5.5.2      Caratteristiche del residuo: i catalizzatori possono
          essere in forma solida omogenea,  non  omogenea  o  fangosa
          palabile,  contenenti  residui chimici di diversa natura ad
          esclusione  di  qualsiasi  traccia  dei  seguenti  elementi
          contaminanti:   PCB,  PCT,  PCDD  e  in  particolare  delle
          sostanze  di  tossicita'  e  cumulabilita'  particolarmente
          elevata di cui alla tab. A2 dell'all. 1 del D.M.  12/7/90.
      5.5.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  lavaggio  e
          disattivazione ai fini della sicurezza; trattamento termico
          (gli effluenti aeriformi nel rispetto del D.P.R.  203/88  e
          D.M.  Ambiente  del  12/7/90); processo idrometallurgico di
          estrazione per  via  umida,  od  equivalente,  dei  metalli
          contenuti nelle ceneri.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92 e 133/92.
          Gli scarti solidi originati dalle fasi di trattamento e non
          destinati  al  riutilizzo  restano  assoggettati  al D.P.R.
          915/82 e successive modificazioni ed integrazioni.
      5.5.4        Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  metalli
          preziosi puri in forma usualmente commercializzata.
5.6   Tipologia: rottami elettrici ed elettronici  contenenti  e  non
     metalli preziosi.
      5.6.1        Provenienza:  industria  componenti  elettrici  ed
          elettronici; installazione  e  riparazione  apparecchiature
          elettroniche.
      5.6.2        Caratteristiche  del residuo: oggetti di pezzatura
          variabile, costituiti  da  parti  in  resine  sintetiche  e
          metalli assiemati, alcune con riporto di metalli preziosi.
      5.6.3          Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  eventuale
          disassemblaggio    per    separazione    dei     componenti
          riutilizzabili  tal  quali;  pirotrattamento, macinazione e
          fusione    delle    ceneri,    raffinazione     per     via
          idrometallurgica.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90.  Gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      5.6.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: componenti
          selezionati; ceneri contenenti  metalli  preziosi  e  altri
          metalli ferrosi e non ferrosi.
5.7   Tipologia: puliture di industrie dei metalli preziosi.
      5.7.1     Provenienza: pulizia, manutenzione locali, macchinari
          ed impianti dell'industria lavorazioni metalli preziosi.
      5.7.2    Caratteristiche del residuo: residui  assimilabili  ai
          R.S.U.  (tute  da  lavoro,  stracci  di  pulizia,  frazioni
          cartacee, polveri di casa e  sfridi  di  metalli  preziosi,
          segature di legno, abrasivi di pulizia, filtri dei circuiti
          di   aspirazione  aria,  fanghi  da  filtrazione  acque  di
          lavaggio) contenenti dallo 0,1% al 10% di metalli  preziosi
          ed altri metalli ferrosi e non ferrosi.
      5.7.3       Tipo di attivita' e prescrizioni: pirotrattamento e
          macinazione    delle     ceneri;     eventuale     processo
          idrometallurgico di estrazione.
          Gli  effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e
          D.M.   Ambiente del  12/7/90;  gli  effluenti  liquidi  nel
          rispetto  della  legge  n.  319/76 e successive modifiche e
          integrazioni e decreto legislativo  132/92  e  133/92;  gli
          scarti  solidi  originati  dalle  fasi di trattamento e non
          destinati al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.
          915/82 e successive modificazioni ed integrazioni.
      5.7.4         Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  ceneri
          contenenti metalli preziosi e altri metalli ferrosi  e  non
          ferrosi;  metalli  preziosi  puri  nelle  forme  usualmente
          commercializzate.
5.8   Tipologia: residui costituiti da refrattari, crogioli e  scorie
     vetrose di fusione dei metalli preziosi.
      5.8.1        Provenienza:  fusione  e  lavorazione  dei metalli
          preziosi.
      5.8.2   Caratteristiche   del  residuo:  materiali  refrattari,
          crogioli usati e scorie vetrose a base di silicati, borati,
          carbonati ed  ossidi,  contenenti  oltre  0,1%  di  metalli
          preziosi (Au, Ag, Pt, Pd,) e non ferrosi.
      5.8.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni: macinazione,
          vagliatura     e     trattamento     pirometallurgico     o
          idrometallurgico.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90.  Gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      5.8.4        Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  metalli
          preziosi sotto forma di lingotti, spugna, polveri o sali.
5.9   Tipologia: pile all'ossido di argento esauste.
      5.9.1    Provenienza: raccolta differenziata.
      5.9.2      Caratteristiche del residuo:  involucro  in  acciaio
          contenente ossido di argento oltre l'1%.
      5.9.3        Tipo  di attivita' e prescrizioni: macinazione con
          separazione dell'involucro, fusione od estrazione chimica o
          idrometallurgica.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R.  203/88  e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90. Gli scarti
          solidi originati dalle fasi di trattamento e non  destinati
          al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82 e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      5.9.4       Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  acciaio;
          argento in forma di lingotti, spugne, polveri o sali.
5.10   Tipologia: residui di saldature, paste conduttrici ed amalgame
     dentali contenenti argento.
      5.10.1      Provenienza:  lavorazione  del   vetro,   industria
          automobilistica;   saldatura   metalli   preziosi   e  non;
          laboratori odontotecnici.
      5.10.2     Caratteristiche del  residuo:  saldature,  paste  ed
          amalgame, e loro contenitori, con oltre l'1% di argento.
      5.10.3       Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  fusione  ed
          estrazione per via idrometallurgica.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R.  203/88  e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90. Gli scarti
          solidi originati dalle fasi di trattamento e non  destinati
          al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82 e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      5.10.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto:  argento  sotto
          forma di lingotti, spugne, polveri o sali.
6.  RESINE ARTIFICIALI E SINTETICHE
6.1   Tipologia: resine esauste.
      6.1.1      Provenienza: industria chimica e processi chimici in
          altri settori industriali.
      6.1.2        Caratteristiche del residuo: polimeri stirenici ed
          altri  polimeri   con   contaminanti   di   processo,   non
          tossico-nocivi  come  definiti  nel comma 3 dell'art. 1 del
          decreto 438/94.
      6.1.3       Tipo di  attivita'  e  prescrizioni:  lavaggio  e/o
          bonifica    da    contaminanti   di   processo;   eventuale
          macinazione.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R.  203/88  e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90; gli scarti
          solidi originati dalle fasi di trattamento e non  destinati
          al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82 e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      6.1.4       Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  macinati
          polimerici   bonificati   e   con   eventuali  contaminanti
          occasionali in tracce.
6.2   Tipologia: frazione plastica da R.S.U., da R.A.U. e da raccolta
     differenziata.
      6.2.1      Provenienza: selezione da R.S.U.  o  R.A.;  raccolte
          differenziate.
      6.2.2        Caratteristiche  del  residuo: materiali plastici,
          compresi teli e sacchetti, non tossico-nocivi come definiti
          nel comma 3  dell'art.  1  del  decreto  438/94,  di  varia
          composizione  e  forma con eventuale presenza di residui di
          altra natura.
      6.2.3      Trattamento e  prescrizioni:  eventuale  separazione
          merceologica: macinazione e/o granulazione con lavaggio per
          separazione dei residui di altra natura.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90;  gli  scarti
          solidi  originati dalle fasi di trattamento e non destinati
          al riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82  e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      6.2.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: macinati o
          granulati plastici con eventuali  contaminanti  occasionali
          in tracce.
6.3   Tipologia: residui di film di polietilene BD.
      6.3.1    Provenienza: serre agricole e pacciamatura.
      6.3.2     Caratteristiche del residuo: spezzoni o teloni interi
          di etilene polimerizzato  100%,  nero  o  trasparente,  con
          eventuali additivi anti U.V.
      6.3.3        Tipo  di attivita' e prescrizioni: macinazione e/o
          granulazione con lavaggio  e  separazione  di  contaminanti
          occasionali (terriccio, ramaglie, ecc.).
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e 133/92; gli scarti solidi originati dalle fasi di
          trattamento  e  non   destinati   al   riutilizzo   restano
          assoggettati al D.P.R. 915/82 e successive modificazioni ed
          integrazioni.
      6.3.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: macinati o
          granulati plastici con eventuali  contaminanti  occasionali
          in tracce.
6.4   Tipologia: sfridi, scarti e residui di polietilene tereftalato.
      6.4.1            Provenienza:   industria  della  produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.4.2       Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,  manufatti  fuori  norma,  ecc.  di PET. Eventuale
          presenza di altri polimeri, cariche, pigmenti, additivi.
      6.4.3      Tipo di attivita' e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione  e  lavaggio  con  eventuale separazione degli
          inquinanti.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.4.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: macinati o
          granulati di PET con eventuali contaminanti occasionali  in
          tracce.
6.5         Tipologia:  sfridi,  scarti  e  residui  di  polibutilene
     tereftalato.
      6.5.1          Provenienza:  industria   della   produzione   o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.5.2        Caratteristiche  del  residuo:  granuli, trucioli,
          ritagli,  manufatti  fuori  norma,  ecc.  di   polibutilene
          tereftalato.
          Eventuale  presenza  di  altri polimeri, cariche, pigmenti,
          additivi.
      6.5.3      Tipo di attivita' e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti  liquidi nel rispetto della legge n. 39/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.5.4      Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  macinati  o
          granulati   di   polibutilene   tereftalato  con  eventuali
          contaminanti occasionali in tracce.
6.6   Tipologia: sfridi, scarti e residui di policarbonati.
      6.6.1          Provenienza:  industria   della   produzione   o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.6.2        Caratteristiche  del  residuo:  granuli, trucioli,
          ritagli, manufatti fuori norma, ecc. di policarbonati.
          Eventuale presenza di cariche, pigmenti, additivi.
      6.6.3      Tipo di attivita' e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.6.4      Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  macinati  o
          granulati   di  policarbonati  con  eventuali  contaminanti
          occasionali in tracce.
6.7   Tipologia: sfridi, scarti e residui di polifenili solfuri.
      6.7.1            Provenienza:   industria  della  produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.7.2       Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli, manufatti fuori norma, ecc. di polifenili solfuri.
          Eventuale  presenza  di  altri polimeri, cariche, pigmenti,
          additivi.
      6.7.3      Tipo di attivita' e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.7.4      Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  macinati  o
          granulati  di polifenili solfuri con eventuali contaminanti
          occasionali in tracce.
6.8   Tipologia: sfridi, scarti e residui di  plastiche  paraffiniche
     (C10-C13).
      6.8.1            Provenienza:   industria  della  produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.8.2       Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,   manufatti   fuori   norma,   ecc.  di  plastiche
          paraffiniche  (C10-C13).  Eventuale   presenza   di   altri
          polimeri, cariche, pigmenti, additivi.
      6.8.3        Tipo  di attivita' e prescrizioni: macinazione e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.8.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: macinati o
          granulati di plastiche paraffiniche (C10-C13) con eventuali
          contaminanti occasionali in tracce.
6.9     Tipologia: sfridi,  scarti  e  residui  di  poliuretano  (non
     contenente CFC).
      6.9.1            Provenienza:   industria  della  produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.9.2        Caratteristiche  del  residuo:  ritagli,   rifili,
          manufatti  fuori norma, ecc. di poliuretano (non contenente
          CFC).   Eventuale  presenza  di  altri  polimeri,  cariche,
          pigmenti, additivi.
      6.9.3          Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  lavaggio;
          macinazione e/o granulazione  e  lavaggio  con  separazione
          degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.9.4      Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  macinati  o
          granulati   di   poliuretano   con  eventuali  contaminanti
          occasionali in tracce.
6.10  Tipologia: sfridi, scarti e residui di polivinil alcool.
      6.10.1        Provenienza:   industria   della   produzione   o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.10.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli, manufatti fuori norma, ecc. di polivinil alcool.
          Eventuale  presenza  di  altri polimeri, cariche, pigmenti,
          additivi.
      6.10.3    Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.10.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  macinati  o
          granulati  di  polivinil  alcool con eventuali contaminanti
          occasionali in tracce.
6.11    Tipologia:  sfridi,  scarti  e  residui   di   polisiloxalani
     (siliconi).
      6.11.1         Provenienza:   industria   della   produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.11.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,  manufatti  fuori  norma,  ecc.  di polisiloxalani
          (siliconi).    Eventuale  presenza  di  cariche,  pigmenti,
          additivi.
      6.11.3      Tipo  di  attivita' e prescrizioni: macinazione e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.11.4      Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: macinati o
          granulati di  polisiloxalanni  con  eventuali  contaminanti
          occasionali in tracce.
6.12  Tipologia: sfridi, scarti e residui di polivinil butirrato.
      6.12.1         Provenienza:   industria   della   produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.12.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli, manufatti fuori norma ecc. di polivinil butirrato.
          Eventuale  presenza  di  altri polimeri, cariche, pigmenti,
          additivi.
      6.12.3    Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.12.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  macinato  o
          granulato di polivinil butirrato con eventuali contaminanti
          occasionali in tracce.
6.13  Tipologia: sfridi, scarti e residui di polivinile acetato.
      6.13.1         Provenienza:   industria   della   produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.13.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli, manufatti fuori norma, ecc. di polivinile acetato.
          Eventuale  presenza  di  altri polimeri, cariche, pigmenti,
          additivi.
      6.13.3    Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 E D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.13.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  macinato  o
          granulato  di polivinile acetato con eventuali contaminanti
          occasionali in tracce.
6.14    Tipologia:  sfridi,  scarti,  e  residui  di  politereftalati
     fluorati.
      6.14.1         Provenienza:   industria   della   produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.14.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,  manufatti  fuori  norma,  ecc. di politereftalati
          fluorati.  Eventuale presenza di altri  polimeri,  cariche,
          pigmenti, additivi.
      6.14.3      Tipo  di  attivita' e prescrizioni: macinazione e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.14.4      Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: macinato o
          granulato  di  politereftalati   fluorati   con   eventuali
          contaminanti occasionali in tracce.
6.15  Tipologia: sfridi, scarti e residui di resine urea-formaldeide.
      6.15.1         Provenienza:   industria   della   produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.15.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,    manufatti   fuori   norma,   ecc.   di   resine
          urea-formaldeide.   Eventuale presenza di  altri  polimeri,
          cariche, pigmenti, additivi.
      6.15.3      Tipo  di  attivita' e prescrizioni: macinazione e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.15.4      Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: macinati o
          granulati  di   resine   urea-formaldeide   con   eventuali
          contaminanti occasionali in tracce.
6.16        Tipologia:   sfridi,   scarti   e   residui   di   resine
     fenolo-formaldeide.
      6.16.1        Provenienza:   industria   della   produzione   o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.16.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,   manufatti   fuori   norma,   ecc.   di   resine,
          fenolo-formaldeide.   Eventuale presenza di altri polimeri,
          cariche, pigmenti, additivi.
      6.16.3    Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.16.4      Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: macinato o
          granulato  di  resine  fenolo-formaldeide   con   eventuali
          contaminanti occasionali in tracce.
6.17        Tipologia:   sfridi,   scarti   e   residui   di   resine
     melanine-formaldeidi.
      6.17.1        Provenienza:   industria   della   produzione   o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.17.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,   manufatti   fuori   norma,   ecc.   di    resine
          melanine-formaldeidi.      Eventuale   presenza   di  altri
          polimeri, cariche, pigmenti, additivi.
      6.17.3    Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.17.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  macinato  o
          granulato  di  resine  melanine-formaldeidi  con  eventuali
          contaminanti occasionali in tracce.
6.18  Tipologia: sfridi, scarti e residui di resine epossidiche.
      6.18.1        Provenienza:   industria   della   produzione   o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.18.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli, manufatti fuori norma, ecc. di resine epossidiche.
          Eventuale presenza di altri  polimeri,  cariche,  pigmenti,
          additivi.
      6.18.3      Tipo  di  attivita' e prescrizioni: macinazione e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.18.4      Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: macinato o
          granulato di resine epossidiche con eventuali  contaminanti
          occasionali in tracce.
6.19  Tipologia: sfridi, scarti e residui di resine alchiliche.
      6.19.1         Provenienza:   industria   della   produzione  o
          trasformazione delle materie plastiche.
      6.19.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli,  trucioli,
          ritagli,  manufatti fuori norma, ecc. di resine alchiliche.
          Eventuale presenza di altri  polimeri,  cariche,  pigmenti,
          additivi.
      6.19.3      Tipo  di  attivita' e prescrizioni: macinazione e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli effluenti aeriformi nel  rispetto  del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.19.4      Caratteristiche  del  prodotto ottenuto: macinato o
          granulato di resine alchiliche con  eventuali  contaminanti
          occasionali in tracce.
6.20  Tipologia: scaglie di alcool polivinilico.
      6.20.1   Provenienza: industria chimica.
      6.20.2   Caratteristiche del residuo: alcool polivinilico da 97
          a  99%;  dimetilformammide  da  0,5  a  1%; nerofumo 0,05%,
          esente da contaminanti  tossici-nocivi  come  definiti  nel
          comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
      6.20.3      Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni: produzione di
          collanti ed adesivi.
      6.20.4    Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  collanti  ed
          adesivi nelle forme usualmente commercializzate.
6.21  Tipologia: polveri di "buffing".
      6.21.1      Provenienza:  processo  di  smerigliatura  di  "non
          tessuto".
      6.21.2    Caratteristiche del residuo: polveri  a  composizione
          poliestere da 63 a 73%, poliuretano da 27 a 37%.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      6.21.3      Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni: produzione di
          pannelli fonoassorbenti e termoisolanti.
      6.21.4      Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  pannelli
          fonoassorbenti   e  termoisolanti  nelle  forme  usualmente
          commecializzate.
6.22  Tipologia: cascami di tessuto "non tessuto".
      6.22.1     Provenienza:  industria  di  produzione  del  feltro
          greggio e tintoria del "non tessuto".
      6.22.2   Caratteristiche del residuo: solido di varia pezzatura
          e  composizione  variabile  di  poliestere  + polistirolo o
          poliestere + poliuretano (non contenente CFC).
      6.22.3   Tipo di attivita' e prescrizioni: triturazione.
          Effluenti aeriformi nel rispetto del D.P.R. 203/88  e  D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      6.22.4      Caratteristiche del prodotto ottenuto: triturato di
          tessuto non tessuto con eventuali contaminanti  occasionali
          in tracce.
6.23  Tipologia: residui di Polipropilene.
      6.23.1      Provenienza: impianto di trattamento delle batterie
          esauste.
      6.23.2   Caratteristiche del residuo: polipropilene frantumato,
          con tracce di acido solforico.
      6.23.3     Tipo di  attivita'  e  prescrizioni:  macinazione  o
          granulazione e lavaggio.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e  133/92; gli effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90.
      6.23.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  macinato  o
          granulato   di  polipropilene  con  eventuali  contaminanti
          occasionali in tracce.
6.24  Tipologia: gruppo cartuccia toner per stampante laser.
      6.24.1     Provenienza: raccolta  differenziata  da  parte  dei
          distributori.
      6.24.2    Caratteristiche del residuo: contenitore in materiale
          plastico  e  metallico   con   tracce   di   toner,   senza
          etichettatura "tossico-nocivi".
      6.24.3      Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  verifica  di
          funzionalita' e ricarica del toner.
          Gli scarti solidi originati dalle fasi di trattamento e non
          destinati  al  riutilizzo  restano  assoggettati  al D.P.R.
          915/82 e successive modificazioni ed integrazioni.
      6.24.4   caratteristiche del prodotto ottenuto: contenitore  in
          materiale   plastico   e  metallico  con  toner,  idoneo  a
          riutilizzo.
6.25  Tipologia: ebanite da recupero batterie al piombo esauste.
      6.25.1    Provenienza: impianto di recupero  del  piombo  dalle
          batterie esauste.
      6.25.2      Caratteristiche  del  residuo:  solido in pezzatura
          variabile costituito da ebanite - 96% e vetro 1,4%.
      6.25.3     Tipo di  attivita'  e  prescrizioni:  ciclo  termico
          primario dello Zn.
          Gli  effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e
          D.M.  Ambiente del 12/7/90.
      6.25.4     Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  materiale
          riducente in parziale sostituzione di altri riducenti.
6.26  Tipologia: polimetilmetacrilato da scarti industriali.
      6.26.1           Provenienza:   impianti   di   produzione   di
          polimetilmetacrilato.
      6.26.2      Caratteristiche  del  residuo:  granuli  (2-3  mm),
          trucioli   (8  mm),  ritagli,  materozze,  pezzi  finiti  o
          semilavorati   fuori   specifica   con   composizione    di
          polimetilmetacrilato  (80%  minimo), altri polimeri cariche
          pigmenti adesivi e impurita' (20%).
      6.26.3    Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  macinazione  e/o
          granulazione e lavaggio con separazione degli inquinanti.
          Effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92.
      6.26.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  macinato  o
          granulato    di    polimetilmetacrilato    con    eventuali
          contaminanti occasionali in tracce adatto al riutilizzo per
          la produzione di polimetilmetacrilato.
6.27  Tipologia: contenitori in plastica usati (anche  corrispondente
     alla  voce  della  CCIAA di Potenza "contenitori in plastica non
     usati").
      6.27.1     Provenienza: attivita'  produttive  e  di  servizio,
          centri di sperimentazione.
      6.27.2     Caratteristiche del residuo: contenitori in PVC e PE
          di varia forma e dimensioni.
      6.27.3     Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  bonifica  e/o
          macinazione.
          Effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92.
      6.27.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto: contenitori  in
          plastica;  macinato  o  granulato di PVC o PE con eventuali
          contaminanti occasionali.
7.  RESIDUI DI FIBRE, FILATI E TESSUTI
7.1   Tipologia: residui costituiti da sacchi e teli di juta e sisal.
      7.1.1     Provenienza: industrie tessili; raccolta da attivita'
          di servizio.
      7.1.2    Caratteristiche del residuo: tessuti per  imballaggio,
          non  contaminati  dalle  sostanze descritte nell'allegato 1
          del D.P.R.  915/82.
      7.1.3      Tipo di  attivita'  e  prescrizioni:  sfilacciatura,
          garnettatura e confezionatura.
      7.1.4     Caratteristiche del prodotto ottenuto: sacchi, teli o
          sfilacciati di juta e/o sisal.
8.  RESIDUI INERTI E ASSIMILABILI
8.1   Tipologia: residui di conchiglie.
      8.1.1        Provenienza:  pulizia  arenili; industria prodotti
          ittici.
      8.1.2    Caratteristiche del residuo: conchiglie con  eventuale
          presenza  di  materiali estranei (sabbia, alghe, plastiche,
          ecc.).
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.1.3       Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  selezione  e
          lavaggio.
          Gli  effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni e  decreto  legislativo
          132/92  e 133/92; gli scarti solidi originati dalle fasi di
          trattamento  e  non   destinati   al   riutilizzo   restano
          assoggettati al D.P.R. 915/82 e successive modificazioni ed
          integrazioni.
      8.1.4        Caratteristiche  del prodotto ottenuto: conchiglie
          esenti da materiali estranei.
8.2   Tipologia: conglomerato bituminoso.
      8.2.1    Provenienza: attivita' di scarifica del manto stradale
          mediante fresatura a freddo.
      8.2.2    Caratteristiche del residuo: residuo solido costituito
          da bitume ed inerti.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.2.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:   produzione
          conglomerato   bituminoso   "vergine"  a  caldo  (effluenti
          aeriformi nel rispetto del D.P.R. 203/88  e  D.M.  Ambiente
          del 12/7/90); uso per sottofondi stradali.
      8.2.4       Caratteristiche del prodotto ottenuto: conglomerato
          bituminoso.
8.3   Tipologia: fanghi di perforazione.
      8.3.1       Provenienza: attivita'  di  trivellazione  pali  di
          fondazione  su  terreno  vergine;  ricerca  e  coltivazione
          idrocarburi; ricerca e coltivazione geotermica.
      8.3.2        Caratteristiche  del  residuo:  fango  a  base  di
          acqua/bentonite,      di     acqua/bentonite/barite,     di
          olio/organo-smectiti/barite  con  eventuale   presenza   di
          terriccio.
      8.3.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) produzione dei laterizi, previa eventuale disidratazione
          (il  test di cessione deve rientrare nei limiti della tab A
          della legge  n.    319/76)  (gli  effluenti  aeriformi  nel
          rispetto del D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90);
          b) copertura rifiuti in discarica (il test di cessione deve
          rientrare  nei  limiti  della  tab A della legge n. 319/76;
          rilascio olio minore 5 mg).
      8.3.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) laterizi nelle forme usualmente commercializzate.
          b) residuo tal quale come descritto al punto 8.3.2.
8.4   Tipologia: calci di defecazione.
      8.4.1        Provenienza: attivita' industriali dello zucchero,
          dell'alcool e del lievito.
      8.4.2       Caratteristiche  del  residuo:  residuo  costituito
          essenzialmente  da  carbonato  di  calcio (70%) con silice,
          allumina,  ossido  di  ferro  (quasi  al10%)   e   sostanze
          organiche   (proteine,   pectina,  etc.),  derivante  dalla
          filtrazione di sughi zuccherini dopo trattamento con  calce
          e anidride carbonica.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.4.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) cementifici previa eventuale disidratazione.
          b)  riutilizzo  per  ripristini ambientali previa eventuale
          disidratazione;
          c) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali,  previa
          eventuale disidratazione;
          d)   neutralizzazione  di  acque  acide,  previa  eventuale
          disidratazione;
          e) produzione dei laterizi nell'impasto,  previa  eventuale
          disidratazione.
          Per  ogni  tipo  di  attivita'  gli  effluenti  liquidi nel
          rispetto della legge n. 319/76  e  successive  modifiche  e
          integrazioni e decreto legislativo 132/92 e 133/92.
      8.4.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) cemento nelle forme usualmente commercializzate;
          b) c) d) residuo tal quale come descritto al punto 8.4.2;
          e) laterizi nelle forme usualmente commercializzate.
8.5      Tipologia: residui costituiti da pietrisco di vagliatura del
     calcare.
      8.5.1      Provenienza: attivita' industriali  dello  zucchero,
          dell'alcool, del lievito e dell'estrazione del calcare.
      8.5.2        Caratteristiche  del  residuo: frammenti di pietra
          calcarea e terriccio di cava, non utilizzati.
          Si applicano le prescrizioni  di  cui  all'allegato  6  del
          D.M. Ambiente del 12/7/90.
      8.5.3    Tipo di attivita' e prescrizioni: macinazione solo per
          il riutilizzo come reagente desolforante dei fumi.
          Effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.5.4     Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  frammenti  o
          macinati di pietra calcarea.
8.6   Tipologia: scarti di vagliatura latte di calce.
      8.6.1        Provenienza: attivita' industriali dello zucchero,
          dell'alcool e del  lievito;  industria  chimica;  industria
          della calce.
      8.6.2        Caratteristiche del residuo: miscela di carbonato,
          ossido e  idrossido  di  calcio  (quasi  al82%)  e  silice,
          allumina e ossido di ferro (quasi al18%).
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.6.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali;
          b) attivita' di ripristino ambientale e paesaggistico;
          c) utilizzo come reagente per la desolforazione dei fumi di
          combustione;
          e) produzione leganti e materiali da costruzione;
          f) produzione conglomerati e manufatti per edilizia;
          g)  cementifici  (gli  effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R.  203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90).
      8.6.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) b) c) residuo tal quale come descritto al punto 8.6.2;
          d) leganti e materiali da costruzione,
          e) conglomerati e  manufatti  per  l'edilizia  nelle  forme
          usualmente commercializzate;
          f) cemento nelle forme usualmente commercializzate.
      8.7        Tipologia: calchi provenienti dalla produzione della
          ceramica; calchi in gesso esausti.
      8.7.1      Provenienza: attivita' di  produzione  di  manufatti
          igienico sanitari in vitreous-china e fire-clays; attivita'
          scultoree.
      8.7.2       Caratteristiche del residuo: manufatti in gesso con
          eventuale armatura metallica incorporata.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.7.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a)  cementifici  previa  frantumazione  dei   manufatti   e
          separazione  della parte metallica (gli effluenti aeriformi
          nel rispetto  del  D.P.R.    203/88  e  D.M.  Ambiente  del
          12/7/90);
          b) utilizzo per sottofondi e rilevati stradali;
          c)  produzione  di  materiale  e  manufatti per l'edilizia,
          previa frantumazione  dei  manufatti  e  separazione  della
          parte metallica.
      8.7.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) cemento nelle forme usualmente commercializzate;
          b) residuo tal quale come descritto al punto 8.7.2;
          c) materiale e manufatti per l'edilizia.
8.8.  Tipologia: sfridi di produzione di pannelli di gesso.
      8.8.1        Provenienza:  industria  di produzione pannelli in
          gesso.
      8.8.2      Caratteristiche del residuo:  sfridi  di  gesso  con
          eventuali fibre cellulosiche o metalliche incorporate.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.8.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) utilizzo per rilevati e sottofondi stradali;
          b)  cementifici  (gli  effluenti aeriformi nel rispetto del
          D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90).
      8.8.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) residuo tal quale come descritto al punto 8.8.2;
          b) cemento nelle forme usualmente commercializzate:
8.9        Tipologia:  residui  da  abbattimento  fumi  di  industrie
     siderurgiche (silica fumes).
      8.9.1         Provenienza:  attivita'  di  fusione   di   leghe
          ferro-silicio mediante forni ad arco elettrico.
      8.9.2     Caratteristiche del residuo: polveri finissime aventi
          di norma la seguente composizione: SiO2 da 92 a 94%,  Fe2O3
          da  1  a 1,5%, A12O3 da 0,1 a 0,15%, CaO da 0,8 a 1,2%, MgO
          da 0,8 a 1,2%, alcali da 0,5 a 1% non  tossico-nocivo  come
          definito nel comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.9.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) cementifici;
          b) prodotto per l'edilizia;
          c)   impianti   di  inertizzazione  rifiuti  industriali  e
          tossico-nocivi.
      8.9.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) cemento nelle forme usualmente commercializzate;
          b) prodotti per l'edilizia
          c) rifiuti inertizzati per invio in discariche.
8.10  Tipologia: sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa.
       8.10.1  Provenienza: attivita' di produzione di laterizi e  di
          argilla espansa.
      8.10.2      Caratteristiche del residuo: frammenti di materiale
          argilloso cotto, con eventuale presenza di metalli pesanti,
          nel caso in cui nell'impasto siano stati utilizzati  fanghi
          industriali ed urbani od oli di scarto.
      8.10.3   Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) cementifici (effluenti aeriformi nel rispetto del D.P.R.
          203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90);
          b)  produzione  ceramica  (effluenti aeriformi nel rispetto
          del D.P.R.  203/88 e D.M. Ambiente del 12/7/90);
          c) utilizzo per rilevati e sottofondi stradali;
          d) utilizzo per ripristini ambientali
          Con riferimento alle voci c) e  d),  nel  caso  in  cui  le
          argille  espanse  e gli sfridi di laterizi vengano prodotti
          utilizzando nell'impasto fanghi industriali  ed  urbani  ed
          oli  di  scarto,  per  i  metalli compresi nell'allegato al
          D.P.R. 915/82 l'eluato del test di cessione deve  rientrare
          nei  limiti  fissati  dalla  tab.  A  della  legge 319/76 e
          successive modifiche e integrazioni. Sono  fatte  salve  le
          prescrizioni vigenti a tutela delle falde acquifere.
      8.10.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) cemento nelle forme usualmente commercializzate;
          b)     prodotti    ceramici    nelle    forme    usualmente
          commercializzate;
          c) d) residuo tal quale come descritto al punto 8.10.2.
8.11  Tipologia: terra da coltivo, derivante da pulizia di  materiali
     vegetali eduli e dalla battitura della lana sucida.
      8.11.1      Provenienza:  industria agroalimentare in genere ed
          industria laniera.
      8.11.2   Caratteristiche del residuo: terriccio  con  eventuali
          parti vegetali e sostanze organiche.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.11.3   Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) utilizzo per ripristini ambientali;
          b) utilizzo per rilevati e sottofondi stradali;
          c) produzione ceramica e dei laterizi.
      8.11.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) b) residuo tal quale come descritto al punto 8.11.2;
          c)  manufatti  ceramici  o  laterizi nelle forme usualmente
          commercializzate.
8.12  Tipologia: detriti di perforazione.
      8.12.1     Provenienza:  attivita'  di  trivellazione  pali  di
          fondazione  su  terreno  vergine;  ricerca  e  coltivazione
          idrocarburi; ricerca e coltivazione geotermica.
      8.12.2   Caratteristiche del residuo: detriti con  presenza  di
          acqua/bentonite,         di         acqua/bentonite/barite,
          olio/organo-smectiti-barite.
      8.12.3     Tipo di  attivita'  e  prescrizioni:  a)  ripristino
          ambientale;  il  test di cessione deve rientrare nei limiti
          della tab A della legge n. 319/76 e successive modifiche  e
          integrazioni,  fatte salve le prescrizioni vigenti a tutela
          delle falde acquifere;
          b) copertura rifiuti in discariche:  il  test  di  cessione
          deve  rientrare  nei  limiti  della  tab  A  della legge n.
          319/76; rilascio olio minore uguale 5 mg/1.
      8.12.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) b) residuo tal quale come descritto al punto 8.12.2.
8.13    Tipologia:  residui  costituiti  da  laterizi,   intonaci   e
     calcestruzzo armato e non, purche' privi di amianto.
      8.13.1   Provenienza: frantumazione di materiali di demolizione
          e costruzione.
      8.13.2      Caratteristiche  del  residuo: materiale inerte con
          eventuale presenza di rottami ferrosi  e  isolanti  escluso
          amianto.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.13.3      Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni: macinazione e
          separazione dell'eventuale rottame ferroso  e  degli  altri
          materiali isolanti.
          Effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.13.4     Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  materiale
          inerte   a   granulometria   variabile;  eventuali  rottami
          ferrosi.
8.14  Tipologia: residui e rottami di cermets.
      8.14.1   Provenienza: industria della metallurgia  delle  leghe
          non ferrose, rottamazione di componenti di apparecchiature.
      8.14.2      Caratteristiche  del  residuo: residui e rottami di
          materiali  compositi  costituiti  generalmente   da   fibre
          ceramiche  (allumina,  carburo di silicio, grafite, ecc.) e
          metalli  (alluminio,  titanio,  magnesio,  ecc.),   escluso
          amianto.
      8.14.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  produzione
          metallurgica dei metalli non ferrosi.
      8.14.4      Caratteristiche  del prodotto ottenuto: metalli non
          ferrosi nelle forme usualmente commercializzate.
8.15  Tipologia: residui di lavorazione di  rocce  da  cava,  escluso
     rottame e cocciame di travertino.
      8.15.1   Provenienza: attivita' estrattiva.
      8.15.2      Caratteristiche  del  residuo:  materiale inerte in
          pezzatura e forma varia, comprese le polveri.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.15.3      Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni:  cementifici;
          ripristino   ambientale;   realizzazione   di   rilevati  e
          sottofondi stradali; conglomerati cementizi.
      8.15.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto:  cemento  nelle
          forme  usualmente  commercializzate; residuo tal quale come
          descritto al punto 8.15.2; conglomerati cementizi.
8.16  Tipologia: sfridi e scarti di ceramica con smalto crudo.
      8.16.1    Provenienza: fabbricazione di prodotti  di  ceramica,
          mattoni, mattarelle e materiali di costruzione.
      8.16.2      Caratteristiche  del  residuo: piastrelle di scarto
          ricoperte con smalto crudo.
      8.16.3     Tipo di attivita'  e  prescrizioni:  produzione  dei
          prodotti ceramici previa macinazione.
          Gli  effluenti  aeriformi  nel rispetto del D.P.R. 203/88 e
          D.M.  Ambiente del 12/7/90.
      8.16.4      Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  prodotti
          ceramici nelle forme usualmente commercializzate.
8.17  Tipologia: silicato bicalcico.
      8.17.1      Provenienza:  industria  produzione di magnesio con
          processo silicotermico.
      8.17.2   Caratteristiche del residuo: secco: polvere grigia con
          granulometria minore di 3  mm;  idrato:  contenuto  d'acqua
          minore del 40 % e granulometria variabile.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      8.17.3   Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) produzione di calce idraulica;
          b) realizzazione di rilevati e sottofondi stradali
          c) produzione di conglomerati per l'edilizia;
          d) neutralizzazione acque reflue, se esente da elementi non
          abbattibili dal depuratore;
          e)  produzione  di  leganti  per  ricoperture  ambientali e
          impermeabilizzazione di discariche esauste.
          Per i punti b) ed e) per i metalli  compresi  nell'allegato
          al  D.P.R.    915/82  l'eluato  del  test  di cessione deve
          rientrare nei limiti  fissati  dalla  tab.  A  della  legge
          319/76  e  successive  modifiche e integrazioni. Sono fatte
          salve  le  prescrizioni  vigenti  a  tutela   delle   falde
          acquifere.
      8.17.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) calce idraulica nelle forme usualmente commercializzate;
          b) d) residuo tal quale come descritto al punto 8.17.2;
          c) conglomerati per l'edilizia;
          e) legante.
9.  SCARTI E RESIDUI DI CUOIO E PELLAME
9.1   Tipologia: scarti e residui di pelli trattate con cromo.
      9.1.1    Provenienza: industria conciaria.
      9.1.2        Caratteristiche  del  residuo:  solido agglomerato
          fibroso.
      9.1.3    Tipo di attivita' e prescrizioni: solubilizzazione con
          saponificazione delle sostanze organiche.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e 133/92; gli scarti solidi originati dalle fasi  di
          trattamento   e   non   destinati   al  riutilizzo  restano
          assoggettati al D.P.R. 915/82 e successive modificazioni ed
          integrazioni.
    9.1.4        Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  riconciante
          costituito a polipeptidi e solfonati aromatici in soluzione
          sciropposa in presenza di cromo.
9.2         Tipologia:  trucioli  ed  altri  residui  di  cuoio  (  o
     prevalentemente  di  cuoio)  non  adatti  alla  manifattura   di
     articoli di cuoio.
      9.2.1    Provenienza: industria calzaturiera, della pelletteria
          e dell'abbigliamento in genere, industria conciaria.
      9.2.2          Caratteristiche  del  residuo:  filamenti  corti
          arricciati di tessuto fibroso collagenico.
      9.2.3    Tipo di attivita' e prescrizioni: impastati con  altre
          materie  (lattice)  in  macchine  impastatrici, essiccati e
          bobinati in rulli; oppure trattamento di parziale  idrolisi
          con essiccamento e vagliatura.
Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76 e successive
     modifiche  e integrazioni e decreto legislativo 132/92 e 133/92;
     effluenti aeriformi  nel  rispetto  del  D.P.R.  203/88  e  D.M.
     Ambiente  del 12/7/90; gli scarti solidi originati dalle fasi di
     trattamento e non destinati al riutilizzo  restano  assoggettati
     al D.P.R. 915/82 e successive modificazioni ed integrazioni.
      9.2.4          Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:  cuoio
          rigenerato, cuoio torrefatto.
9.3   Tipologia: scarti solidi conciati al vegetale.
      9.3.1    Provenienza: fasi di spaccatura, rasatura,  rifilatura
          e  smerigliatura  dell'industria  conciaria  e  del settore
          manifatturiero.
      9.3.2       Caratteristiche del  residuo:  ritagli  di  tessuto
          fibroso collagenico di dimensioni variabili.
      9.3.3        Tipo  di  attivita'  e  prescrizioni: idrolisi con
          successiva essiccazione e vagliatura.
          Gli effluenti liquidi nel rispetto della legge n. 319/76  e
          successive  modifiche  e integrazioni e decreto legislativo
          132/92 e  133/92;  effluenti  aeriformi  nel  rispetto  del
          D.P.R.  203/88  e  D.M.  Ambiente  del  12/7/90, gli scarti
          solidi originati dalle fasi di trattamento e non  destinati
          al  riutilizzo  restano  assoggettati  al  D.P.R.  915/82 e
          successive modificazioni ed integrazioni.
      9.3.4         Caratteristiche  del  prodotto  ottenuto:   cuoio
          rigenerato.
9.4   Tipologia: residui di smerigliatura e rasatura.
      9.4.1            Provenienza:   industria  conciaria,  fase  di
          smerigliatura e/o rasatura.
      9.4.2     Caratteristiche del residuo: polvere piu' o meno fine
          e/o residui di pellame non tossico-nocivi come definiti nel
          comma 3 dell'art. 1 del decreto 438/94.
          Si applicano le prescrizioni di cui all'allegato 6 del D.M.
          Ambiente del 12/7/90.
      9.4.3    Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) produzione del cuoio ricostruito;
          b) produzione delle colle;
          c) produzione di cartoni speciali.
      9.4.4    Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a) articoli di cuoio ricostituito;
          b) colle nelle forme usualmente commercializzate;
          c)    cartoni    speciali    nelle     forme     usualmente
          commercializzate.
10. SCARTI E TRUCIOLI DI LEGNO NON TRATTATO
10.1      Tipologia:   scarti  solidi  ligneo-cellulosici  (ramaglie,
     potature, cortecce, sarmenti, paglia, stocchi,  tutoli,  pule  e
     lolle).
      10.1.1      Provenienza:  potature  piante erbose; attivita' di
          sgranatura  ed  essiccazione  di  cereali;  crivettatura  e
          pulizia sementi.
      10.1.2            Caratteristiche    del   residuo:   materiale
          ligneo-cellulosico.
      10.1.3   Tipo di attivita' e prescrizioni: industria del legno.
      10.1.4    Caratteristiche del prodotto  ottenuto:  manufatti  a
          base legno nelle forme usualmente commercializzate.
10.2  Tipologia: scarti di legno da demolizioni edili.
      10.2.1   Provenienza: industria edile.
      10.2.2      Caratteristiche  del  residuo:  legno in spezzoni o
          manufatti, con possibili  presenze  di  polveri  di  natura
          inerte.
      10.2.3   Tipo di attivita' e prescrizioni:
          a) falegnameria e carpenteria;
          b) produzione cartaria;
          c) produzione di pannelli;
          previo eventuale lavaggio.
      10.2.4   Caratteristiche del prodotto ottenuto:
          a)   manufatti   a   base   legno  nelle  forme  usualmente
          commercializzate;
          b) carta manufatti nelle forme usualmente commercializzate;
          c)  pannelli   di   particelle   nelle   forme   usualmente
          commercializzate.
10.3  Tipologia: black liquor.
      10.3.1   Provenienza: industria del pannello di fibra di legno;
          cartiere.
      10.3.2   Caratteristiche del residuo: soluzioni acquose ad alto
          contenuto di lignina (circa 35%).
      10.3.3      Tipo  di  attivita'  e prescrizioni: produzione del
          pannello.
      10.3.4    Caratteristiche del  prodotto  ottenuto:  panelli  di
          particelle nelle forme usualmente commercializzate.
11. SCARTI E TRUCIOLI DI LEGNO TRATTATO
11.1  Tipologia: sfridi di pannelli di particelle di legno.
      11.1.1      Provenienza:  industria del pannello; industria del
          mobile e della falegnameria.
      11.1.2   Caratteristiche del residuo e limiti di accettabilita'
          per le sostanze pericolose: residuo ad elevato contenuto in
          legno (maggiore 80%) con presenza di colla secca (quasi  al
          9%) e di indurente secco (quasi all'0,5%).
      11.1.3      Tipo  di  attivita'  e prescrizioni: produzione del
          pannello di  particelle  previa  cippatura  (gli  effluenti
          aeriformi  nel  rispetto  del D.P.R. 203/88 e D.M. Ambiente