(all. 3 - art. 1)
                                                           ALLEGATO 2
DETERMINAZIONE QUANTITATIVA DELLE CONCENTRAZIONI DI FIBRE DI AMIANTO
                   AERODISPERSE IN AMBIENTI INDOOR
 A) Microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF).
   1A) Procedura per campionamento e analisi:
     a)  Filtri  di  prelievo: esteri misti di cellulosa, da 25 mm di
diametro  grigliati,  con  porosita'  tra  0,8   e   1,2   micrometri
((Micron)m).
     b)  Portafiltri:  metallici  con  estensione metallica oppure in
materiale plastico conduttore.
     c) Supporto cellulosico: su di esso deve essere posto il  filtro
di campionamento (pad).
     d)  Flusso  di prelievo: il flusso puo' variare fra 1 l/min e 12
l/min, deve essere costante durante tutto il tempo di  campionamento,
controllato all'inizio e alla fine di ogni prelievo e mantenuto entro
(Piu'  o  Meno) 10%. Per ridurre i tempi di campionamento puo' essere
utilizzato un flusso piu' alto senza per altro inficiare l'efficienza
di campionamento.
     e) Volume da prelevare:  deve  essere  di  almeno  480  litri  o
maggiore. Il campionamento dovrebbe assicurare almeno una densita' di
fibre  sul  filtro  vicina  alle  20 ff/mm(Elevato al Quadrato) (vedi
punto m). Nel caso in cui  il  filtro  di  campionamento  sia  troppo
carico  di  particolato  si  possono  prelevare,  in  parallelo  o in
sequenza, due campioni da almeno 240 litri ciascuno.
     f)  Preparazione  del  campione  (vetrini):  la   procedura   e'
descritta  nel  metodo indicato dalla Dir. CEE 83/477 (1); (vapori di
acetone  e  triacetina).  Per  diminuire  il  tempo  necessario  alla
completa  diafanizzazione,  dopo  la  applicazione  della  triacetina
(normalmente di ca. 24 ore), si puo' scaldare il  preparato  (vetrino
piu'  coprioggetto)  per  15  minuti  a  circa  50›C  su  una piastra
riscaldante.
     g) Campi microscopici da esaminare: devono  essere  200  per  un
campione di 480 litri (nel caso di due campioni da 240 litri ciascuno
posti  a  ca. 4 metri di distanza, si esaminano 200 campi ciascuno ed
il risultato si riporta a 480 litri e 200 campi). Quando si e' potuto
prelevare un volume d'aria maggiore di 480 litri (fino ad un  massimo
di  2000  litri) puo' essere ridotto il numero di campi da esaminare.
Un campo microscopico corrisponde all'area reticolo di Walton-Beckett
(a 500 x e' 0.00785 mm(Elevato al Quadrato)).
     h) Criteri di conteggio per la MICROSCOPIA OTTICA  IN  CONTRASTO
Dl FASE: criteri descritti nella Dir. CEE 83/477 (1).
(Nota:  Questi  criteri impongono di considerare qualunque particella
di forma allungata avente lunghezza  >  5  (Micron)m,  diametro  <  3
(Micron)m e rapporto lunghezza/diametro > 3:1; tuttavia in molti casi
un  analista  esperto puo' distinguere, sulla base di caratteristiche
morfologiche specifiche, o usando  filtri  polarizzatori  incrociati,
particelle allungate non di amianto. In tal caso occorre riportare in
dettaglio sia il numero di fibre totali conteggiate, sia il numero di
fibre  non  ritenute  di  amianto,  indicando  i  criteri  distintivi
impiegati).
     l)  Filtri  bianchi:  uno  ogni  25  filtri usati (batch) oppure
almeno  il  10%  del  totale  dei  filtri  usati  per  l'insieme  dei
campionamenti. Il valore del numero di fibre riscontrate in un numero
di campi eguali a quello esaminato nei campioni non deve mai superare
3  fibre,  in  caso  contrario  si  deve  presumere  una  sorgente di
contaminazione che occorrera' individuare ed  eventualmente  scartare
l'intero set di filtri.
     m)  Variabilita'  del  metodo: Nell'ambito di un laboratorio che
esegue continuativamente analisi di campioni applicando il metodo del
filtro a membrana per le fibre di amianto, e' stato  sperimentalmente
riscontrato  un  coefficiente di variazione (CV) intralaboratorio che
puo' essere rappresentato dalla relazione:
                                                    2
     CV = (radice quadrata)(N+(0.2 (moltiplicato) N)  ) / N
dove N = numero fibre trovate nel numero  di  campi  ispezionati.  Il
limite  fiduciario  superiore  (LFS)  e  inferiore  (LFI) nel caso di
campioni con densita' di fibre inferiore a ca.  20  ff/mm(Elevato  al
Quadrato) possono essere calcolati dalle seguenti relazioni:
   LFI = N - 1,3(moltiplicato)CV(moltiplicato)N
   LFS = N + 2,3(moltiplicato)CV(moltiplicato)N
     n) Calcolo della concentrazione C:
    C  (ff/litro)  =  (10(elevato a 6)(moltiplicato) N (moltiplicato)
(moltiplicato)D(Elevato  a   2)   /   (V(moltiplicato)n(moltiplicato)
(moltiplicato)d(Elevato al Quadrato))
dove: N = n. di fibre contate in totale (su un solo filtro o su 2
          filtri);
      n = n. di campi del reticolo esaminati su un solo filtro (200 o
          meno in funzione del volume totale prelevato);
      D = in mm, diametro effettivo del filtro (filtro da 25 mm di
          diametro);
      d = in micron, e' il diametro del reticolo di Walton Beckett
         (100 micrometri);
      V = in litri, il volume di aria prelevato (su un solo filtro o
          su due filtri).
     o)   Presentazione   dei  risultati:  In  aggiunta  al  dato  di
concentrazione, per ogni campione deve essere allegato il  rispettivo
modulo  di  conteggio  rigorosamente  completo  in  ogni sua parte, e
sottoscritto dall'analista.
   2A) Direttiva 83/477/CEE  (1)  -  Metodo  di  riferimento  per  le
misurazioni del tenore dell'amianto nell'aria nel luogo di lavoro:
     a)  I  campioni  sono  prelevati  nella zona di respirazione dei
singoli lavoratori: cioe' entro una semisfera di 300 mm di raggio che
si estende dinanzi alla faccia del lavoratore e  misurata  a  partire
dal punto di mezzo di una linea congiungente le sue orecchie.
     b)  Si  usano  filtri  a  membrana  (esteri misti di cellulosa o
nitrato di cellulosa) di  porosita'  tra  0,8  e  1,2  (Micron)m  con
reticolo stampato e con diametro di 25 mm.
     c)  Si usa un portafiltro a faccia aperta provvisto di cappuccio
metallico cilindrico, estendentesi tra 33  mm  e  44  mm  davanti  al
filtro e che permetta l'esposizione di un'area circolare di almeno 20
mm di diametro. Durante l'uso il cappuccio e' rivolto verso il basso.
     d)  Si usa una pompa portatile a batteria, portata sulla cintura
o in una tasca del  lavoratore.  Il  flusso  deve  essere  esente  da
pulsazioni e la portata regolata inizialmente a 1 l/min (Piu' o Meno)
5%. Durante il periodo di campionamento la portata e' mantenuta entro
(Piu' o Meno) 10% della portata iniziale.
     e)  Il tempo di campionamento e' misurato con una tolleranza del
2%.
     f) Il carico di fibre ottimale sui filtri e' compreso tra 100  e
400 fibre/mm(Elevato al Quadrato).
     g)  In  ordine di preferenza l'intero filtro, o un suo segmento,
posto su un vetrino da microscopio, e' reso trasparente  mediante  il
metodo acetone-triacetina e coperto con vetrino coprioggetti.
     h)  Per  il  conteggio e' usato un microscopio binoculare con le
seguenti caratteristiche:
     Illuminazione Koehler.
     Un  condensatore  ABBE  o  acromatico  a   contrasto   di   fase
incorporato  nel  complesso  posto  sotto  al  piatto  portaoggetti e
montato  con  possibilita'   di   centraggio   e   messa   a   fuoco.
L'aggiustamento   del   centraggio   per  il  contrasto  di  fase  e'
indipendente dal meccanismo di centraggio del condensatore.
     Un obiettivo acromatico a contrasto di fase positivo parafocale,
a 40 ingrandimenti, con un'apertura numerica compresa tra 0,65 e 0,70
e con assorbimento dell'anello di fase compreso tra 65 e 85%.
     Oculari a compensazione a 12,5 ingrandimenti. Almeno un  oculare
deve  permettere  l'inserimento di un reticolo ed essere del tipo con
messa a fuoco.
     Un  reticolo  oculare  circolare  Walton-Beckett  che  abbia  un
diametro  apparente sul piano oggetto di 100 (Micron)m (Piu' o Meno)2
(Micron)m quando si usano l'obiettivo e l'oculare indicati, e che sia
controllato con un micrometro dell'oggetto.
     i)  Il  microscopio  e'  montato  secondo  le   istruzioni   del
fabbricante  e  il  limite  di  rivelabilita' controllato mediante un
"vetrino di prova per contrasto di fase". Quando siano usati nel modo
specificato dal fabbricante si deve poter vedere fino al codice 5 sui
vetrini di prova AIA e sino al blocco 5 sul vetrino di prova  HSE/NPL
Mark  2.  Tale  procedura  deve  essere  effettuata  all'inizio della
giornata di lavoro.
     l) Il conteggio dei campioni e' effettuato secondo  le  seguenti
regole:
     Per   fibra  da  contare  si  intende  qualunque  particella  di
lunghezza  >  5(Micron)m,   diametro   <   3(Micron)(m   e   rapporto
lunghezza/diametro  >  3:1 che non sia in contatto con una particella
con diametro massimo maggiore di 3 (Micron)m.
     Le fibre da contare che hanno le sue estremita' entro l'area del
reticolo devono essere contate come un'unica fibra; una fibra  avente
una sola estremita' all'interno di tale area deve essere contata come
mezza fibra.
     Le  aree  del  reticolo  per il conteggio devono essere scelte a
caso all'interno della superficie esposta al filtro.
     Un agglomerato di fibre che appaia compatto e intero  in  uno  o
piu'  punti  della  sua lunghezza, ma appaia diviso in trefoli (fibra
ramificata) in altri, deve essere contato come fibra se  e'  conforme
al  primo  trattino  del  presente  punto;  il  diametro  e' misurato
attraverso la parte intera e non quella ramificata.
     In qualsiasi altro agglomerato di fibre in cui le singole  fibre
si  tocchino  o  si  incrocino (fascio), queste devono essere contate
individualmente     ogniqualvolta     possano     essere     distinte
sufficientemente  per  stabilire  che sono conformi al primo trattino
del  presente  punto. Se non e' possibile distinguere nessuna singola
fibra rispondente a tale definizione, il fascio deve  essere  contato
come  un'unica  fibra,  sempre  che sia conforme nel suo complesso al
primo trattino del presente punto.
     Se piu' di un ottavo di un area del reticolo e'  coperto  da  un
agglomerato  di  fibre  e/o  particelle,  tale area del reticolo deve
essere scartata  ed  un'altra  area  deve  essere  esaminata  per  il
conteggio.
     Si devono contare 100 fibre con un minimo di 20 aree di reticolo
o esaminare 100 aree di reticolo.
     m)  Il  numero medio di fibre per reticolo deve essere calcolato
dividendo il numero delle fibre contate per il numero delle  aree  di
reticolo  esaminate.  Il contributo al risultato finale del conteggio
dovuto a segni del filtro o a contaminazione deve essere inferiore  a
3  fibre  per  100  aree di reticolo ed essere determinato con filtri
"bianchi".
  B) Microscopia elettronica a scansione (SEM).
   1B) Procedura per campionamento e analisi:
     a) Filtri di prelievo: membrana in policarbonato  (NPF)  da  0.8
(Micron)m  di  porosita', 25 mm di diametro (per il deposito usare la
faccia piu' lucida).
(Nota: Per ridurre la carica elettrostatica presente  nelle  membrane
NPF,  puo'  essere utile ricoprirle preventivamente con uno strato di
carbone, sotto vuoto, da ambedue le parti. Tale strato dovrebbe avere
uno spessore non superiore a circa 100 nm.).
     b) Supporto cellulosico: membrane in esteri misti  di  cellulosa
(o nitrato) da 3-8 (Micron)m di porosita', 25 mm di diametro.
     c)  Portafiltri: metallici con estensione metallica in materiale
conduttivo o costruiti interamente in materiali conduttivi.
     d) Flusso di prelievo: il flusso deve essere tale da  assicurare
una velocita' lineare sulla faccia esposta della membrana pari a 0.35
m/sec (Piu' o Meno) 10%. La velocita' lineare minima di 0.35 m/sec e'
necessaria  per  campionamenti  che  avvengono in presenza di elevata
velocita' dell'aria circostante il punto di prelievo (es. aria aperta
o forti correnti d'aria).
   Non e' indispensabile in luoghi chiusi dove la velocita' dell'aria
e' molto ridotta. In tal caso i parametri condizionanti sono il tempo
di prelievo e l'intasamento del  filtro,  restando  fisso  il  volume
totale di ca. 30001.
   Con filtri (o membrane) aventi diametro 25 mm e diametro effettivo
di  prelievo  compreso  tra  20  e  22 mm, il flusso di prelievo deve
essere compreso tra 6 e  9  l/min  (Piu'  o  Meno)  10%  e  mantenuto
costante  durante  il  tempo  di prelievo. Il flusso di prelievo puo'
essere   superiore   per   ridurre   i   tempi   di    campionamento,
compatibilmente  con  l'effetto di intasamento della membrana. Quando
tale effetto faccia abbassare il flusso al di sotto di circa 6 l/min,
e' opportuno interrompere il campionamento, annotando  il  volume  di
aria campionato (vedi il successivo punto).
     e)  Volume  di  aria  da  prelevare: il metodo prevede un volume
minimo di campionamento  pari  a  circa  3000  litri  su  di  un'area
effettiva di circa 315 mm(Elevato al Quadrato) (diametro effettivo di
ca. 20 mm).
   Se la portata di prelievo e' di circa 8 l/min, il tempo necessario
sara'  di  circa  6  ore.  Usando portate maggiori si puo' ridurre il
tempo di campionamento (vedi punto d).
   Se non  e'  possibile  prelevare  3000  litri  su  di  una  stessa
membrana,  a  causa dell'eccessiva perdita di carico o dell'eccessivo
deposito di particelle, si possono prelevare 2 campioni da circa 1500
litri ciascuno e quindi considerare i risultati analitici  di  questi
sommandoli  come se fossero riferiti ad un unico campione di ca. 3000
litri.  Tale  procedura  puo'  essere  applicata  anche  a   campioni
prelevati con flussi di campionamento piu' elevati.
     f)  Preparazione  dei  campioni:  si  prepara  una  basetta  sul
portacampioni o stub  (normalmente  di  Alluminio)  spalmando  strati
successivi  di  sospensione  di  grafite.  Quando  l'ultimo strato e'
ancora umido, si stende una porzione del filtro  di  prelievo  (NPF),
ritagliata  con  attenzione,  evitando  la  caduta  della polvere ivi
depositata (per un portacampioni tipo Cambridge o Philips  in  Al  e'
sufficiente  ritagliare un quarto del filtro di prelievo). Durante la
deposizione della porzione di filtro sulla  grafite  occorre  evitare
quanto  piu' possibile la formazione di bolle d'aria. La preparazione
si completa saldando, ove necessario, alcuni punti  dei  bordi  della
porzione  di filtro con grafite, usando una punta sottile (ad esempio
bastoncini di legno appuntiti).  Successivamente  a  questa  fase  il
campione  sullo  stub  viene ricoperto con uno strato di oro di circa
25-50 nm, in uno "sputter coater". In caso di necessita' di  eseguire
la   microanalisi  a  dispersione  di  energia  (EDXA)  con  maggiore
accuratezza e' opportuno eseguire il ricoprimento con carbone per uno
strato di ca. 100 nm.
     g) Condizioni  strumentali:  le  condizioni  di  lavoro  al  SEM
possono  essere  diverse  per  le  differenti  marche  di microscopi,
tuttavia esse devono essere tali da permettere la  individuazione  di
fibre aventi almeno 0.2 micrometri di diametro.
   I  parametri  che influenzano la visibilita' o la microanalisi per
l'identificazione delle fibre sono:
    il voltaggio di accelerazione (VA): risulta soddisfacente  un  VA
compreso tra 20 e 30 KV.
    l'angolo  di  tilt:  quando  viene  usato  un  angolo  elevato e'
necessario  operare  una  correzione  per  la  determinazione   della
lunghezza  delle  fibre,  inoltre,  in  questo  caso si possono avere
problemi di messa a fuoco.
   Come raccomandazione generale occorre aggiustare l'angolo di  tilt
in  modo  da avere una buona resa microanalitica (S (> o =) 3 (radice
quadrata)B, dove: S (segnale) = P (altezza del picco)  -  B  (altezza
del  fondo))  e  una  buona  visibilita'  per  le  fibre piu' sottili
(intorno a 0.2 microns).
   La distanza di lavoro: essa influenza sia la resa  microanalitica,
che  la visibilita'. In genere i SEM sono gia' ottimizzati rispetto a
questo parametro.
   Diametro  del  raggio  elettronico:  un  diametro   piu'   elevato
determina  un conteggio di raggi X maggiore, una buona intensita' del
segnale, una risoluzione dell'immagine scarsa. Occorre  scegliere  le
condizioni di compromesso piu' soddisfacenti.
   L'allineamento   del   raggio,  l'astigmatismo,  la  apertura,  il
contrasto e la luminosita' dello  schermo,  devono  essere  impostate
sperimentalmente per assicurare una adeguata visibilita'.
   Da  notare  che  le  dimensioni dello schermo, ovvero del campo di
osservazione, possono essere diverse usando il modo  "RASTER"  oppure
"TV".
     h)  Campi  microscopici  da  esaminare:  poiche'  la  superficie
corrispondente ad un campo di lettura  (modo  "TV")  a  2000x  circa,
corrisponde   a   circa  2540  (Micron)m(Elevato  al  Quadrato),  per
esplorare approssimativamente 1 mm(Elevato al Quadrato) di superficie
del filtro occorre osservare 400-450  campi.  Nel  caso  in  cui  per
raggiungere  i  3000  litri siano stati prelevati 2 campioni da circa
1500 litri, su ciascun filtro si devono  esplorare  400-450  campi  e
quindi si esprimeranno i risultati come indicato al punto 13.
     i) Criteri di conteggio: vengono contate le fibre di lunghezza >
5  (Micron)m,  diametro < 3 (Micron)m e rapporto lunghezza/diametro >
3:1.
   Tutte  le  fibre  che  giacciono  completamente  entro  l'area  di
conteggio  (area del campo a 2000 x corrispondente allo schermo posto
nella posizione TV) vengono contate come una fibra.
   Le fibre che sono  a  cavallo  dei  bordi  dello  schermo  vengono
contate come 1/2 fibra.
   I campi di lettura devono essere scelti in modo da esplorare tutta
la superficie del campione, evitando la sovrapposizione dei campi (e'
consigliabile  stabilire  un  percorso sistematico a forma di "greca"
operando sulle manopole degli assi x e y).
   Un fascetto (fibra splittata) viene considerato come una fibra, se
e' conforme alle definizioni, il diametro deve essere misurato  nella
zona non separata di esso.
   Le  fibre  in  un  agglomerato  vengono  contate  singolarmente se
vengono  sufficientemente  distinte  (anche  ad  alto  ingrandimento)
purche'  soddisfino le dimensioni indicate nelle definizioni (in ogni
caso si deve indicare il numero di agglomerati trovato).
   Se piu' di 1/8 dell'area  di  conteggio  (campo)  e'  occupata  da
agglomerati di fibre o particelle, il campo viene respinto.
     l) Filtri bianchi: almeno 2 membrane per ogni scatola di filtri,
o  il  10%  dei  campioni prelevati. Per filtro bianco si intende una
membrana che abbia seguito tutte  le  varie  fasi  del  campionamento
(montata  nel  portafiltro, portata sul luogo di prelievo, aperta per
il  tempo  necessario  al  prelievo,  ma  senza  fare  passare   aria
attraverso  di  essa)  e quindi riportata, chiusa nel portafiltri, in
laboratorio. I valori ottenuti dall'analisi  dei  bianchi  non  hanno
influenza  sul  limite di rilevabilita' del metodo, ma servono per il
controllo della eventuale contaminazione delle membrane vergini.
     m)  Identificazione  delle  fibre:  l'analisi  elementare  viene
realizzata tramite lo spettrometro a raggi X a dispersione di energia
(EDXS).
   Le  condizioni  strumentali del SEM (distanza di lavoro, angolo di
tilt, diametro del raggio elettronico,  voltaggio  di  accelerazione,
apertura  dei  condensatori,  ampiezza  del  canale - generalmente e'
preferibile  una  ampiezza  di  10  eV/canale,  ma   possono   essere
utilizzate  ampiezze  diverse comprese tra 10 e 50 eV/canale -, tempo
di integrazione) devono essere aggiustate in modo tale da fornire uno
spettro sufficientemente chiaro su una fibra di crisotilo standard di
0.2 (Micron)m di diametro.
   Cio'  significa  che  per  i  picchi del Mg e del Si devono essere
contemporaneamente soddisfatte le relazioni:
 
              S > 3(radice quadrata)B, (S+B) / B > 2:1
 
dove: S (segnale) + B (fondo) = altezza del picco (P).
   In termini pratici e' soddisfacente  che  i  picchi  di  Mg  e  Si
(crisotilo), Si e Fe (crocidolite e amosite), Mg, Si, Ca (tremolite),
siano  sufficientemente  evidenziabili  al  di  sopra del fondo in un
tempo di integrazione compreso tra 30 e 100 secondi.
     n) Variabilita' del  metodo:  se  si  assume  una  distribuzione
casuale  di  tipo Poissoniano delle fibre sulla membrana di prelievo,
per un volume campionato di ca. 3000 litri (su un solo  filtro  o  su
due da 1500 litri ciascuno) e per una superficie del filtro esaminata
pari  a  ca.  1  mm(Elevato  al  Quadrato) il ritrovamento di 1 fibra
corrisponde a ca. 100 F/m(Elevato al Cubo).
   Assumendo valida una distribuzione  Poissoniana,  con  il  95%  di
probabilita' il numero medio di fibre per mm(Elevato al Quadrato) sul
filtro  sara'  compreso  tra  0.025 F/mm(Elevato al Quadrato) (limite
fiduciario inferiore o LFI) e 5.6 F/mm(Elevato al  Quadrato)  (limite
fiduciario  superiore  o  LFS)  e  cioe' tra 2.5 e 560 F/m(Elevato al
Cubo) (vedi tabelle della distribuzione  di  Poisson).  Per  0  fibre
trovate  in ca. 1 mm(Elevato al Quadrato), le tabelle indicano che il
valore superiore della distribuzione Poissoniana  e'  pari  a  ca.  4
fibre/mm(Elevato  al  Quadrato) e cioe' una concentrazione pari a ca.
400 F/m(Elevato al Cubo).
     o) Espressione dei risultati:
 
C = (n(moltiplicato)(pi greco)(moltiplicato)d(Elevato al Quadrato)) /
    / (4(moltiplicato)N(moltiplicato)A(moltiplicato)V)
 
   C = Fibre/m(Elevato al Cubo);
   n = n. di fibre conteggiate su  un  solo  filtro  da  3000  litri,
oppure  su  due filtri da circa 1500 litri ciascuno. Nel caso che sia
disponibile un solo filtro (con meno di 3000 litri) ci  si  riferira'
solo a questo, tenendo conto che il LAA sara' diverso;
   N =n. di campi esaminati su ogni filtro;
   d = diametro effettivo del filtro di prelievo in metri;
   A = area di un campo a 2000 x circa, in m(Elevato al Quadrato);
   V = volume prelevato in m(Elevato al Cubo).
____________
  (1)   Recepita  con  decreto  legislativo  n.  277  del  15/8/1991,
pubblicata nel Supplemento Ordinario n. 53 alla Gazzetta Ufficiale n.
200 del 27/8/1991.