(all. 3 - art. 1)
                                                  |                 |
                                                  |      All. 2a    |
                                                  |                 |

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|               FABBISOGNI IDRICO-POTABILI: RELAZIONE               |
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            Comitato Tecnico per la gestione delle acque
                      della Regione Basilicata


                     Fabbisogni Idrico-Potabile

                              RELAZIONE

1 - Premesse
   Il Piano  Regolatore  Generale  degli  Acquedotti,  approvato  con
Decreto  Ministeriale  del  16.3.1967  e  pubblicato  sulla  Gazzetta
Ufficiale numero 148 del 15.6.1967, ha mostrato, in questo periodo di
applicazione,  numerose  lacune,  essendo  stati  trascurati   alcuni
notevoli  fattori  di sviluppo, che nel corso degli ultimi anni hanno
fatto salire notevolmente i fabbisogni idrici.
   Inoltre lo stesso Piano non ha tenuto  conto  di  alcuni  tipi  di
fabbisogni  connessi  con attivita' caratteristiche della Basilicata,
come in appresso si specifichera'.
   Il fenomeno dello sviluppo e' risultato ancora  piu'  appariscente
in  Basilicata,  essendo  quest'ultima  Regione  in  sempre crescente
evoluzione sociale ed  economica  e  ancora  di  piu'  lo  sara'  nei
prossimi  anni  con  la  realizzazione  dei  programmi  gia'  avviati
dall'Ente Regione.
   Si e' reso percio' indispensabile condurre uno  studio  che,  alla
luce  dei  piu'  recenti  sviluppi  dei  consumi, tenesse conto delle
effettive necessita'.
   Le previsioni di  portata  del  Piano  Regolatore  Generale  degli
Acquedotti,  dopo  pochi  anni dall'entrata in vigore della legge e a
distanza di ben 30 anni  dalla  scadenza  di  validita'  dal  "Piano"
stesso, si sono mostrate inadeguate a soddisfare i fabbisogni idrici.
   A conferma di cio' in moltissimi Comuni Lucani i consumi sono gia'
uguali  o  addirittura  superiori  a  quelli  che il Piano Regolatore
prevede al 2015.

2 - Necessita' Idriche.
   Per una migliore analisi delle necessita' idrico-potabili si  sono
suddivise  queste  ultime col criterio che segue, tenendo soprattutto
presenti le caratteristiche socio-economiche peculiari della  Regione
Basilicata:
- a)  fabbisogni idrico potabili per gli agglomerati urbani;
-   b)     fabbisogni  idrico  potabili  connessi  con  le  attivita'
industriali;
-  c)    fabbisogni  idrico  potabili  connessi  con   le   attivita'
turistiche;
- d)  fabbisogni idrico potabili connessi con le attivita' agricole.
   Inoltre poiche' lo scopo del presente studio e' quello di giungere
a delle nuove previsioni di portata, cui dimensionare le nuove opere,
e'  utile anche tener conto che con le condotte che convogliano acqua
per uso potabile  si  prevede  anche  di  alimentare  alcune  piccole
industrie  di  tipo  particolare (quali Centrali del Latte, Industrie
Conserviere, Pastifici, ecc.) per  le  quali  l'acqua  necessaria  ai
cicli  di  lavorazione  deve  avere caratteristiche potabili ed altre
industrie  di  modesta  entita'  che,  pur   non   richiedono   acqua
necessariamente  potabile  per  i loro processi, in mancanza di altre
fonti  di  approvvigionamento  dovranno  attingere  dagli  acquedotti
potabili ubicati nella zona.
   Pertanto  nel  conteggio  totale  delle  portate  ad  uso potabile
verranno anche inserite tali necessita' industriali.
2.1 Fabbisogni Idrico - Potabile per gli Agglomerati Urbani.
   Questo tipo di fabbisogno  idrico  e'  stato  previsto  dal  Piano
Regolatore  Generale degli Acquedotti, sulla base delle previsioni al
2015 sugli abitanti di ciascun  Comune,  tenuto  conto  di  dotazioni
variabili  da  un minimo di 120 l./ab.g. per i piccoli centri fino ad
un massimo di 350 l/ab.g. per grossi abitati quali Potenza e Matera.
   Queste   dotazioni   pero'   si   sono   mostrate    assolutamente
insufficienti gia' con l'aggiornamento del piano effettuato nel 1975.
   Infatti,  fu  svolta  una approfondita indagine sui consumi idrici
degli  abitati  lucani,  mettendo  a  confronto  i  volumi  di  acqua
registrati nei giorni di massimo consumo con quelli assegnati dal pi-
ano regolatore degli acquedotti.
   Fu  messo  cosi' in evidenza che abitati quali Senise, S. Giorgio,
Colobraro, Tursi, Bernalda, Nova  Siri,  sull'acquedotto  del  Frida;
Chiaromonte,  e  Francavilla sul Sinni per l'acquedotto del Caramola;
Spinoso, Armento, Corleto Perticara, Gallicchio, Accettura, S. Mauro,
Olivero, Grassano,  Garaguso,  Salandra  e  Grottole  sull'acquedotto
dell'Agri  e  Vaglio,  Cancellara,  Oppido, Genzano, Banzi, Acerenza,
Forenza, Brindisi di Montagna,  Trivigno,  Campomaggiore,  Tricarico,
sull'Acquedotto  del  Basento,  nonche'  Trecchina  e Maratea per gli
acquedotti minori, avevano gia' nel 1975 superato le  previsioni  del
Piano Regolatore al 2015.
   Il   notevole   incremento   dei  consumi  rilevato  dall'indagine
statistica che si e'  dimostrato  sempre  piu'  evidente  negli  anni
successivi,   si   ritiene  sia  dovuto  oltre  alla  gia'  accennata
insufficienza delle dotazioni del P.R.G.A. (specialmente nelle  punte
estive)  che  tende  a  crescere  con legge esponenziale, anche ad un
fenomeno particolarmente accentuato in Basilicata.
   E' noto infatti che nelle terre del Sud le migrazioni,  sia  verso
l'interno che verso l'esterno, hanno raggiunto livelli considerevoli.
   E'  quindi inevitabile che, nei periodi di ferie ed in particolare
in agosto, il rientro degli emigrati accresce notevolmente il  numero
degli abitanti dei piccoli Paesi.
   L'entita'  di tali presenze e' facilmente spiegabile col fatto che
non solo rientrano gli  emigrati,  ma  con  loro  giungono  ai  paesi
d'origine  le  loro  famiglie  formatesi  all'estero, nonche' amici e
famigliari attratti dal clima ancora salubre e incontaminato di certi
paesi lucani di montagna.
   Un altro fattore che  nel  P.R.G.A.  e'  stato  trascurato  e'  la
presenza  in alcuni abitati (quali Stigliano, Chiaromonte, Tricarico,
Policoro) di grossi complessi ospedalieri  che  hanno  necessita'  di
notevoli  quantitativi d'acqua, non solo per la particolare attivita'
che vi si svolge, ma anche per il rilevante numero di presenze che lo
stesso comporta.
   Come si puo' notare dai dati riportati nell'allegata tab. n. 8 non
tutti gli abitati hanno potuto usufruire di erogazione continua nelle
24 ore.
   Alcuni di essi anzi hanno avuto soltanto ore di erogazione.
   Allo scopo quindi di avere dei dati omogenei e confrontabili si e'
studiata la possibilita' di ragguagliare i consumi parziali a  quelli
di 24 ore secondo quasnto esposto nel paragrafo seguente.
2.1.1. Determinazione dei coefficienti di ragguaglio
   Come   innanzi   accennato,  per  poter  proseguire  nello  studio
statistico dei consumi idrici degli abitati della Basilicata e' sorta
la necessita' di determinare un  coefficiente  moltiplicatore,  detto
coefficiente  di  ragguaglio, in modo tale da stabilire quale sarebbe
stato il consumo che si sarebbe registrato in quello  abitato  se  si
fosse avuta una erogazione continua.
   Per fare cio' si sono presi in esame alcuni abitati, i quali hanno
la  caratteristica di aver avuto nella stessa stagione estiva periodi
con erogazione continua e periodi con erogazione ridotta.
   Si e' avuta inoltre l'accortezza di non prendere in esame reti ur-
bane che presentassero particolari anomalie (reti  insufficienti  con
zone   scarsamente   alimentate  o  reti  che  effettuano  erogazioni
saltuarie tra le varie zone dell'abitato).
   I consumi presi a base per la determinazione dei coefficienti sono
riferiti quindi alla  stessa  stagione  estiva  (periodo  di  massimo
consumo) e calcolati sulla media di 5 giorni.
   Dai rapporti di tali consumi si sono ottenuti i coefficienti cosi'
come elencati nella tabella che segue.

                         CONSUMO IDRICO mc.

|                   |            |            |              |      |
|  ABITATO          | Erogazione | Erogazione | Coefficiente |      |
|                   |            |            |              | ore  |
|                   | di 24 ore  |  ridotta   |              |      |
|                   |            |            |              |      |
|                   |            |            |              |      |
| 1 Gorgoglione     |       74   |       33   |     2,25     |   5  |
|                   |            |            |              |      |
| 2 Pomarico        |      767   |      468   |     1,64     |   7  |
|                   |            |            |              |      |
| 3 Pietragalla     |      450   |      310   |     1,45     |   8  |
|                   |            |            |              |      |
| 4 Gallicchio      |      216   |      127   |     1,70     |   8  |
|                   |            |            |              |      |
| 5 Matera          |    15180   |     9500   |     1,60     |  10  |
|                   |            |            |              |      |
| 6 Banzi           |      380   |      235   |     1,62     |  11  |
|                   |            |            |              |      |
| 7 Pomarico        |      819   |      522   |     1,57     |  12  |
|                   |            |            |              |      |
| 8 Pisticci        |     2624   |     1670   |     1,57     |  12  |
|                   |            |            |              |      |
| 9 Ferrandina      |     1600   |     1100   |     1,45     |  13  |
|                   |            |            |              |      |
| 10 Bernalda       |     1914   |     1380   |     1,40     |  13  |
|                   |            |            |              |      |
| 11 Acerenza       |      480   |      340   |     1,41     |  14  |
|                   |            |            |              |      |
| 12 Pisticci       |     2624   |     1716   |     1,53     |  15  |
|                   |            |            |              |      |
| 13 Pisticci       |     2624   |     1770   |     1,48     |  16  |
|                   |            |            |              |      |
| 14 Albano         |      210   |      150   |     1,40     |  16  |
|                   |            |            |              |      |
   Come   si  puo'  notare  il  coefficiente  moltiplicatore  dipende
essenzialmente  dalle  ore  di   erogazione   ed   e'   assolutamente
indipendente dal numero degli abitati.
   Conoscendo pertanto le ore di erogazione di un abitato (servito da
una  rete  idrica  senza particolari anomalie) ed il consumo di punta
estivo, si puo' calcolare con sufficiente approssimazione il  consumo
che avrebbe se l'erogazione fosse continua.
   I  valori  ottenuti  si  sono  riportati nel grafico allegato alla
presente relazione.
   Da  tale  diagramma  e'  possibile  ricavare  con  precisione   il
coefficiente per qualunque numero di ore di erogazione.
   Con  i criteri su esposti si sono ricavati i valori elencati nella
colonna "consumi ragguagliati" delle schede e delle tabelle allegate.
2.1.1 Fabbisogni per gli usi civili
   I risultati ottenuti dall'indagine  statistica,  con  i  ragguagli
ricavati  applicando  il metodo del paragrafo precedente, si sono in-
fine raggruppati nelle tabelle allegate alla relazione: una  relativa
ai soli centri abitati (tab. 8), l'altra stessa anche all'intero agro
(tab. 9).
   Si  e' voluta estendere l'indagine sui consumi oltre che al centro
urbano,  anche  all'agro  dei  vari  Comuni,  allo  scopo  di   poter
confrontare  piu' facilmente i risultati con i dati forniti dal Piano
Regolatore che indica le portate relative a tutto il  territorio  del
Comune.
   Come  si  puo'  notare gli incrementi percentuali contengono anche
valori di +192,34% e -68,31% rispetto a quelli previsti dal P.R.G.A.
   Pero'  tali  valori  cosi'  eccezionali  risentono   ciascuno   di
particolari  condizioni, di cui fa cenno nella colonna "Osservazioni"
della citata Tabella.
   Ad esempio il valore  riscontrato  per  la  citta'  di  Matera  di
-68,31%  (inferiore  cioe'  a  quello  di Piano Regolatore) si spiega
facilmente se si tiene conto che numerose iniziative e  richieste  di
aumento   di   dotazione   non   venivano  accolte  per  mancanza  di
disponibilita' di acqua.
   In  considerazione  di  tali  fatti,  le  punte accentuate si sono
volutamente scartate; vedi il caso di Rotondella nel cui  consumo  e'
incluso quello della zona agricola della Trisaia; il caso di Grottole
che  comprende  ad  uso potabile-industriale dello stabilimento AGIP,
cosi' di Maratea il cui consumo eccessivo e' da attribuirsi  in  gran
parte  al  notevolissimo  afflusso  turistico  ed  infine  il caso di
Potenza, che ha molte zone di campagna alla periferia della Citta non
ancora alimentate.
   Scartando quindi tali punte anomale, si e' constatata una media di
incrementi percentuali alquanto significativa.
   Tale incremento e' sicuramente suscettibile di  ulteriore  aumento
negli  anni  futuri,  sia  per  il  sempre  maggiore  sviluppo socio-
economico della Regione, sia  per  l'ulteriore  sviluppo  delle  reti
idriche e delle utenze.
   Per  tener  conto  degli effettivi fabbisogni potabili, proiettati
all'anno 2015, si sono adottate le seguenti dotazioni idriche:
   -  per abitati fino a 5000 abitati 250 l/ab. giorno
   -  per abitati con piu' di 5000 abitati 350 l/ab. giorno
   -  Potenza e Matera 600 l/ab. giorno
   La popolazione residente all'anno 2015 nei singoli  centri  urbani
e'  stata  determinata  sulla  base dei dati dei censimenti rilevanti
negli anni 1971 e 1981.
   Per i comuni in cui il numero di abitanti e' risultato, negli anni
passati, costante o in decremento, si  e'  adottato  il  criterio  di
determinare   la   popolazione   al  2015  incrementando  del  5%  la
popolazione censita nell'anno 1981.
   Per i comuni invece in cui  si  e'  registrato  un  incremento  di
popolazione,  il  numero  di  abitanti  prevedibili  al 2015 e' stato
ricavato determinando la curva di regressione, ed estrapolando i dati
stessi al 2015.
   Per ciascun  comune  si  e'  tenuto  conto  anche  delle  esigenze
potabili  della  popolazione  fluttuante  connessa  con  le attivita'
svolte ed in particolare dall'acqua potabile necessaria per i  centri
di servizio quali Ospedali, scuole, caserme ed altri istituti.
   I dati relativi a tali fabbisogni sono riportati nell'allegato.
   La  portata  complessiva  per  gli usi civili e' risultata di 3511
l/s.
   Essa e' stata incrementata del 15% per tener conto  delle  normali
perdite  che si riscontrano nelle reti raggiungendo il valore di 4039
l/s.
2.2 Fabbisogni Idrico Potabili connessi con le Attivita' Industriali
   E' noto che negli  ultimi  anni  trascorsi  e'  stato  avviato  in
Basilicata  un  processo  di industrializzazione, che dopo periodi di
incertezza si va ora consolidando anche a seguito degli  insediamenti
previsti dalla legge n. 219.
   E'  quindi  indispensabile,  per  favorire  lo  sviluppo di questo
processo,   creare   le   necessarie   infrastrutture   ed   adeguare
convenientemente i servizi.
   Primo  fra  tutti,  elemento  indispensabile  e'  l'acqua. L'acqua
infatti non solo  entra  a  far  parte  di  quasi  tutti  i  processi
industriali  ma  viene richiesta in quantita' sempre maggiore per usi
potabili, non solo sui posti di lavoro per uso degli addetti (servizi
igienici  cucine, mense, servizi speciali, ecc.), ma anche nei centri
limitrofi e negli agglomerati che molte volte sorgono nelle immediate
vicinanze degli stabilimenti quali ad  esempio  il  grosso  complesso
residenziale dell'ANIC di Pisticci.
   In  questo studio si tralasciano i fabbisogni di acque di processo
gia' dettagliatamente analizzati  e  dedotti  nel  marzo  1970  nella
"Indagine  sui  Fabbisogni  di  acqua  da destinare all'industria nel
territorio della Basilicata", redatti dall'EAAP.
   Il fabbisogno di acqua potabile occorrente per  gli  addetti  alle
industrie,  e'  stato determinato, per ciascun comune, sulla base dei
dati forniti dal Dipartimento  Attivita'  Produttive  della  Regione,
relativi alla popolazione impiegata nel settore produttivo 1981.
   Tali  valori,  per  tener conto di un possibile incremento al 2015
sono stati aumentati del 20%.
   Il fabbisogno idrico potabile e' stato  quindi  determinato  sulla
base della dotazione idrica di litri 250/giorno X addetto.
   Sulla  base dei dati forniti dai Comuni per le aree industriali di
Potenza e Matera,  si  e'  tenuto,  inoltre,  in  conto  l'ubicazione
territoriale   delle   industrie   di   maggior  rilievo,  anche  con
riferimento alle recenti realizzazioni avvenute con la legge n.  219,
individuando,  in  particolare, quelle industrie che hanno bisogno di
acqua potabile per i processi produttivi quali sono, ad  esempio,  le
industrie alimentari.
   Le  zone  industriali  e  artigianali  di maggior rilievo che sono
state evidenziate sono le seguenti:
1  POTENZA
   -  Potenza
   -  Baragiano
   -  Pescopagano
   -  S. Angelo L.F.
   -  Tito
2  -  Lavello
   -  Palazzo S.G.
3  VAL D'AGRI
   -  Viggiano
   -  Tramutola
4  -  Senise
5  -  Maratea
6  VITALBA
   -  Atella
   -  Rionero in V.
7  VAL BASENTO
   -  Calciano
   -  Grottole
   -  Garaguso
   -  Ferrandina
   -  Miglionico
   -  Pisticci
   -  Pomarico
   -  Salandra
   -  Tricarico
8  MATERA
   -  Jesce
   -  La Martella
9  COSTA JONICA
   -  Bernalda
   -  Nova Siri
   -  Policoro
   -  Rotondella
   -  Scanzano
10  -  Irsina
   I fabbisogno idrici potabili connessi con le attivita' industriali
sono  stati,  in  genere  attribuiti  ai comuni nel cui territorio si
svolgono dette attivita'.
   Nel caso invece di aree industriali distinte dai centri abitati, i
fabbisogni idrici sono stati attribuiti a dette  aree  da  schemi  di
acquedotti prossimi ad esse.
   A  ciascun  comune e' stata, inoltre attribuita una portata idrica
per far fronte alle esigenze delle attivita' artigianali e di piccole
industrie secondo quanto riportato nella tabella allegata n. 3b.
   La portata idrica complessiva  per  le  attivita'  industriali  e'
stata valutata in 606 l/s.
   Essa tiene conto dell'acqua potabile necessaria per le lavorazioni
di industrie alimentari previste nei seguenti territori ed ammontante
a  circa  400  l/s:  Potenza,  Lavello,  Palazzo, Senise, Val d'Agri,
Matera, Costa Ionica, Val Basento.
   La differenza 606-400 = 206 l/s corrisponde  alla  portata  idrica
destinata agli addetti alle attivita' industriali.
   Con  tale portata si potra' infatti, far fronte alle necessita' di
circa 71.000 addetti.
   La portata idrica di 606 l/s e' stata anch'essa  incrementata  del
15%  per  tener  conto  delle  perdite  raggiungendo  cosi' il valore
complessivo di 698 l/s.
   La  tabella  che  segue  riassume  i  fabbisogni   idrico-potabili
connessi con le attivita' di tipo Industriale.
Comuni in prov. di POTENZA               all. 2-b             325 l/s
Comuni in prov. di MATERA                all. 2-b             201 l/s

                                                              526 l/s
Zone Industriali
Val Basento                              sch. 4/3             100 l/s
                                         all. 3-b
Costa Ionica                             sch. 4/4              37 l/s
                                         all. 3-b
Zona Ind.le di Lavello e Palazzo         sch. 4/8              35 l/s
                                         all. 3-b
                                                              172 l/s
Il fabbisogno totale ammonta pertanto a                       698 l/s
   Per  i  singoli  comuni  si  sono  considerati  anche i fabbisogni
necessari per le piccole industrie.
   Essi  riguardano,  come  si  e'  detto,  i   fabbisogni   connessi
essenzialmente con attivita' artigianali.
   Le  portate assegnate ai singoli comuni, per tali necessita', sono
state determinate proporzionalmente al numero di addetti impiegati in
tali attivita', apportando opportune correzioni sulla  base  di  tali
assunti all'esercizio delle reti da parte dell'EAAP.
   La  portata complessiva e' risultata di 618 l/s, ovvero di 711 l/s
e considerando l'incremento del 15% per perdite.
2.3  -  Fabbisogni  idrico-potabile   connessi   con   le   attivita'
      turistiche.
   Da  alcuni  anni  la  Basilicata  sta  diventando meta di correnti
turistiche, anche notevole, attratte dai paesaggi montani e litoranei
ancora incontaminati.
   E'  quindi  in  atto  un  considerevole  incremento  di  tutte  le
attivita'  connesse  con il turismo, attivita' largamente incentivate
ed appoggiate da  tutti  gli  organi  preposti  allo  sviluppo  della
Regione.
   A  cura  del  Dipartimento Attivita' Produttive della Regione sono
state individuate le zone a forte vocazione turistica,  ed  e'  stato
prevista la ricettivita' alberghiera ed extralberghiera in dette aree
per l'anno 2015.
   Esse sono:
A)  Zone interne:
    Vulture
    Sirino
    Medio Basento
    Pollino
    Sellata - Volturino
    Materano
B)  Zone Costiere
    Litorale Jonico
    Maratea
   Ma  gia'  oggi  alcune di queste zone, come quella di Maratea, del
Litorale Jonico  e  del  Vulture,  sono  ampliamente  frequentate  da
notevoli  masse  turistiche,  essendo,  gia'  dotate  di una discreta
attrezzatura e ricettivita',  e  quindi  hanno  bisogno  di  notevoli
quantitativi di acqua potabile.
   Una  volta  individuate queste zone di sviluppo, sono state elabo-
rate le previsioni del movimento turistico, prevedendo il numero  dei
turisti, sia stanziali che escursionisti allegato n.
   Si  e' quindi assegnata una dotazione idrica di 200 litri/abitante
X giorno per i turisti escursionisti, mentre per i turisti  stanziali
si  e'  operata  una  distinzione  tra  zone costiere e zone interne,
assegnando alle prime una dotazione di 500 litri/abitante x giorno ed
alle altre 350 litri/abitante x giorno.
   Tali dotazioni sono state adottate in base  a  dati  Regionali  ad
esperienze  dell'E.A.A.P.  sui  comuni  delle zone turistiche e sulla
base delle dotazioni assegnate in recenti progettazioni.
   In  tal  modo  si e' ottenuto un fabbisogno idrico potabile per il
turismo all'anno 2015 di 1144 l/s comprensivo delle maggiorazioni del
15% per tener conto delle normali perdite di esercizio.
   Il numero di presenze turistiche alle quali si dovra' far  fronte,
sulla base dei dati assunti dagli Uffici Regionali sono le Seguenti:

|                       |                    |                      |
|                       |     STANZIALI      |     ESCURSIONISTI    |
|                       |                    |                      |
|                       |         N.         |           N.         |
|                       |                    |                      |
|                       |                    |                      |
| Provincia di Potenza  |                    |                      |
|                       |                    |                      |
|    Zone Interne       |       38.000       |        19.000        |
|                       |                    |                      |
|    Zone Costiere      |       18.000       |         9.000        |
|                       |                    |                      |
|                       |                    |                      |
| Provincia di Matera   |                    |                      |
|                       |                    |                      |
|    Zone Interne       |       17.000       |         8.000        |
|                       |                    |                      |
|    Zone Costiere      |       84.000       |        42.000        |
|                       |                    |                      |
2.4 Fabbisogni idrico-potabili connessi con le Attivita' agricole
   A  seguito del rapido processo di trasformazione fondiaria in atto
in Basilicata, terre prime arse ed infruttuose, cominciano ora a dare
i frutti  sperati,  grazie  alla  irrigazione,  alla  meccanizzazione
agricola ed alle nuove tecniche di coltivazione.
   Naturalmente   l'incremento   di   tale  attivita'  potra'  essere
mantenuto sempre che si creino le necessarie condizioni per  favorire
l'insediamento rurale.
   L'acqua  potabile e', per la gente dei campi, l'elemento prima per
la residenza sul luogo, fattore indispensabile per il  raggiungimento
di  quel  livello  di  vita,  il cui miraggio tende oggi giorno a far
abbandonare le campagne per la piu' comoda vita dei centri urbani.
   Evidente conferma di quanto asserito e' lo sviluppo  straordinario
lungo   la   fascia   Costiera   Jonica,   divenuto   rigoglioso  col
sopraggiungere dell'acqua potabile ed irriqua.
   E' opportuno quindi,  in  un  bilancio  delle  necessita'  idrico-
potabili tenere in debito conto i fabbisogni connessi con lo sviluppo
dell'agricoltura.
   A  tale  scopo  si  sono  presi in considerazione i dati elaborati
dagli Uffici della Programmazione circa lo sviluppo nella Basilicata,
nonche' i dati  forniti  dall'Ufficio  Statistiche  della  Camera  di
Commercio di Potenza.
   Sulla  base  dei  dati  disponibili  e'  stata  determinata  per i
singoli,   comuni,   la   portata   occorrente   per   gli    addetti
all'agricoltura e per gli usi zootecnici, tenendo conto delle realta'
gia' esistenti sul territorio e delle possibilita' di sviluppo.
   Gli  addetti  complessivi  considerati nel piano ammontano a circa
66.000 di cui 45.000 in Provincia di Potenza e 21.000 in Provincia di
Matera.
   Il patrimonio zootecnico da servire  e'  stato  stimato  in  circa
600.000  capi  di  cui circa 120.000 capi grossi e circa 480.000 capi
piccoli. Assegnando una dotazione di litri  al  giorno  250  per  gli
addetti,  di  100  litri  al  giorno  per i capi grandi e 50 litri al
giorno per i capi piccoli si e' determinata la portata complessiva di
612 l/s che incrementata del 15%,  per  tener  conto  delle  perdite,
raggiunge il valore di 705 l/s.
2.5 Riepilogo fabbisogni idrici
   I  fabbisogni  idrico  potabili della Regione Basilicata, all'anno
2015, ammontano a litri/sec. 7634 cosi' distinti:
-  Usi Civili                   Litri/sec.                       4039
-  Turismo                          "                            1144
-  Agricoltura                      "                             705
-  Industrie                        "                             698
-  Piccole Industrie                "                             711
     Sommano                       l/s                           7297
   A tale portata occorre aggiungere l/s 347 destinati alle zone  ove
sorgono le sorgenti di maggiore rilievo.
   Negli schemi del piano sono stati considerati 1/s 218 destinati ad
altre Regioni e precisamente:
   REGIONE CALABRIA
   1a diramazione
   Albidona, Castroreggio, Oriolo Calabro, Plataci            30 l/s
   2a diramazione
   Canna, Nocara                                              27 l/s
   3a diramazione
   Montegiordano, Rocca Imperiale                             31 l/s
                                                              88 l/s
   REGIONE PUGLIA
   Ginosa Marina                                                 130
Il fabbisogno complessivo previsto nel Piano ammonta a l/s 7862

     ---->  Vedere Allegati da Pag. 41 a Pag. 99 del S.O.  <----


    ---->  Vedere Allegati da Pag. 100 a Pag. 157 del S.O.  <----