| | | All. 2a | | | | | | FABBISOGNI IDRICO-POTABILI: RELAZIONE | | | Comitato Tecnico per la gestione delle acque della Regione Basilicata Fabbisogni Idrico-Potabile RELAZIONE 1 - Premesse Il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti, approvato con Decreto Ministeriale del 16.3.1967 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 148 del 15.6.1967, ha mostrato, in questo periodo di applicazione, numerose lacune, essendo stati trascurati alcuni notevoli fattori di sviluppo, che nel corso degli ultimi anni hanno fatto salire notevolmente i fabbisogni idrici. Inoltre lo stesso Piano non ha tenuto conto di alcuni tipi di fabbisogni connessi con attivita' caratteristiche della Basilicata, come in appresso si specifichera'. Il fenomeno dello sviluppo e' risultato ancora piu' appariscente in Basilicata, essendo quest'ultima Regione in sempre crescente evoluzione sociale ed economica e ancora di piu' lo sara' nei prossimi anni con la realizzazione dei programmi gia' avviati dall'Ente Regione. Si e' reso percio' indispensabile condurre uno studio che, alla luce dei piu' recenti sviluppi dei consumi, tenesse conto delle effettive necessita'. Le previsioni di portata del Piano Regolatore Generale degli Acquedotti, dopo pochi anni dall'entrata in vigore della legge e a distanza di ben 30 anni dalla scadenza di validita' dal "Piano" stesso, si sono mostrate inadeguate a soddisfare i fabbisogni idrici. A conferma di cio' in moltissimi Comuni Lucani i consumi sono gia' uguali o addirittura superiori a quelli che il Piano Regolatore prevede al 2015. 2 - Necessita' Idriche. Per una migliore analisi delle necessita' idrico-potabili si sono suddivise queste ultime col criterio che segue, tenendo soprattutto presenti le caratteristiche socio-economiche peculiari della Regione Basilicata: - a) fabbisogni idrico potabili per gli agglomerati urbani; - b) fabbisogni idrico potabili connessi con le attivita' industriali; - c) fabbisogni idrico potabili connessi con le attivita' turistiche; - d) fabbisogni idrico potabili connessi con le attivita' agricole. Inoltre poiche' lo scopo del presente studio e' quello di giungere a delle nuove previsioni di portata, cui dimensionare le nuove opere, e' utile anche tener conto che con le condotte che convogliano acqua per uso potabile si prevede anche di alimentare alcune piccole industrie di tipo particolare (quali Centrali del Latte, Industrie Conserviere, Pastifici, ecc.) per le quali l'acqua necessaria ai cicli di lavorazione deve avere caratteristiche potabili ed altre industrie di modesta entita' che, pur non richiedono acqua necessariamente potabile per i loro processi, in mancanza di altre fonti di approvvigionamento dovranno attingere dagli acquedotti potabili ubicati nella zona. Pertanto nel conteggio totale delle portate ad uso potabile verranno anche inserite tali necessita' industriali. 2.1 Fabbisogni Idrico - Potabile per gli Agglomerati Urbani. Questo tipo di fabbisogno idrico e' stato previsto dal Piano Regolatore Generale degli Acquedotti, sulla base delle previsioni al 2015 sugli abitanti di ciascun Comune, tenuto conto di dotazioni variabili da un minimo di 120 l./ab.g. per i piccoli centri fino ad un massimo di 350 l/ab.g. per grossi abitati quali Potenza e Matera. Queste dotazioni pero' si sono mostrate assolutamente insufficienti gia' con l'aggiornamento del piano effettuato nel 1975. Infatti, fu svolta una approfondita indagine sui consumi idrici degli abitati lucani, mettendo a confronto i volumi di acqua registrati nei giorni di massimo consumo con quelli assegnati dal pi- ano regolatore degli acquedotti. Fu messo cosi' in evidenza che abitati quali Senise, S. Giorgio, Colobraro, Tursi, Bernalda, Nova Siri, sull'acquedotto del Frida; Chiaromonte, e Francavilla sul Sinni per l'acquedotto del Caramola; Spinoso, Armento, Corleto Perticara, Gallicchio, Accettura, S. Mauro, Olivero, Grassano, Garaguso, Salandra e Grottole sull'acquedotto dell'Agri e Vaglio, Cancellara, Oppido, Genzano, Banzi, Acerenza, Forenza, Brindisi di Montagna, Trivigno, Campomaggiore, Tricarico, sull'Acquedotto del Basento, nonche' Trecchina e Maratea per gli acquedotti minori, avevano gia' nel 1975 superato le previsioni del Piano Regolatore al 2015. Il notevole incremento dei consumi rilevato dall'indagine statistica che si e' dimostrato sempre piu' evidente negli anni successivi, si ritiene sia dovuto oltre alla gia' accennata insufficienza delle dotazioni del P.R.G.A. (specialmente nelle punte estive) che tende a crescere con legge esponenziale, anche ad un fenomeno particolarmente accentuato in Basilicata. E' noto infatti che nelle terre del Sud le migrazioni, sia verso l'interno che verso l'esterno, hanno raggiunto livelli considerevoli. E' quindi inevitabile che, nei periodi di ferie ed in particolare in agosto, il rientro degli emigrati accresce notevolmente il numero degli abitanti dei piccoli Paesi. L'entita' di tali presenze e' facilmente spiegabile col fatto che non solo rientrano gli emigrati, ma con loro giungono ai paesi d'origine le loro famiglie formatesi all'estero, nonche' amici e famigliari attratti dal clima ancora salubre e incontaminato di certi paesi lucani di montagna. Un altro fattore che nel P.R.G.A. e' stato trascurato e' la presenza in alcuni abitati (quali Stigliano, Chiaromonte, Tricarico, Policoro) di grossi complessi ospedalieri che hanno necessita' di notevoli quantitativi d'acqua, non solo per la particolare attivita' che vi si svolge, ma anche per il rilevante numero di presenze che lo stesso comporta. Come si puo' notare dai dati riportati nell'allegata tab. n. 8 non tutti gli abitati hanno potuto usufruire di erogazione continua nelle 24 ore. Alcuni di essi anzi hanno avuto soltanto ore di erogazione. Allo scopo quindi di avere dei dati omogenei e confrontabili si e' studiata la possibilita' di ragguagliare i consumi parziali a quelli di 24 ore secondo quasnto esposto nel paragrafo seguente. 2.1.1. Determinazione dei coefficienti di ragguaglio Come innanzi accennato, per poter proseguire nello studio statistico dei consumi idrici degli abitati della Basilicata e' sorta la necessita' di determinare un coefficiente moltiplicatore, detto coefficiente di ragguaglio, in modo tale da stabilire quale sarebbe stato il consumo che si sarebbe registrato in quello abitato se si fosse avuta una erogazione continua. Per fare cio' si sono presi in esame alcuni abitati, i quali hanno la caratteristica di aver avuto nella stessa stagione estiva periodi con erogazione continua e periodi con erogazione ridotta. Si e' avuta inoltre l'accortezza di non prendere in esame reti ur- bane che presentassero particolari anomalie (reti insufficienti con zone scarsamente alimentate o reti che effettuano erogazioni saltuarie tra le varie zone dell'abitato). I consumi presi a base per la determinazione dei coefficienti sono riferiti quindi alla stessa stagione estiva (periodo di massimo consumo) e calcolati sulla media di 5 giorni. Dai rapporti di tali consumi si sono ottenuti i coefficienti cosi' come elencati nella tabella che segue. CONSUMO IDRICO mc. | | | | | | | ABITATO | Erogazione | Erogazione | Coefficiente | | | | | | | ore | | | di 24 ore | ridotta | | | | | | | | | | | | | | | | 1 Gorgoglione | 74 | 33 | 2,25 | 5 | | | | | | | | 2 Pomarico | 767 | 468 | 1,64 | 7 | | | | | | | | 3 Pietragalla | 450 | 310 | 1,45 | 8 | | | | | | | | 4 Gallicchio | 216 | 127 | 1,70 | 8 | | | | | | | | 5 Matera | 15180 | 9500 | 1,60 | 10 | | | | | | | | 6 Banzi | 380 | 235 | 1,62 | 11 | | | | | | | | 7 Pomarico | 819 | 522 | 1,57 | 12 | | | | | | | | 8 Pisticci | 2624 | 1670 | 1,57 | 12 | | | | | | | | 9 Ferrandina | 1600 | 1100 | 1,45 | 13 | | | | | | | | 10 Bernalda | 1914 | 1380 | 1,40 | 13 | | | | | | | | 11 Acerenza | 480 | 340 | 1,41 | 14 | | | | | | | | 12 Pisticci | 2624 | 1716 | 1,53 | 15 | | | | | | | | 13 Pisticci | 2624 | 1770 | 1,48 | 16 | | | | | | | | 14 Albano | 210 | 150 | 1,40 | 16 | | | | | | | Come si puo' notare il coefficiente moltiplicatore dipende essenzialmente dalle ore di erogazione ed e' assolutamente indipendente dal numero degli abitati. Conoscendo pertanto le ore di erogazione di un abitato (servito da una rete idrica senza particolari anomalie) ed il consumo di punta estivo, si puo' calcolare con sufficiente approssimazione il consumo che avrebbe se l'erogazione fosse continua. I valori ottenuti si sono riportati nel grafico allegato alla presente relazione. Da tale diagramma e' possibile ricavare con precisione il coefficiente per qualunque numero di ore di erogazione. Con i criteri su esposti si sono ricavati i valori elencati nella colonna "consumi ragguagliati" delle schede e delle tabelle allegate. 2.1.1 Fabbisogni per gli usi civili I risultati ottenuti dall'indagine statistica, con i ragguagli ricavati applicando il metodo del paragrafo precedente, si sono in- fine raggruppati nelle tabelle allegate alla relazione: una relativa ai soli centri abitati (tab. 8), l'altra stessa anche all'intero agro (tab. 9). Si e' voluta estendere l'indagine sui consumi oltre che al centro urbano, anche all'agro dei vari Comuni, allo scopo di poter confrontare piu' facilmente i risultati con i dati forniti dal Piano Regolatore che indica le portate relative a tutto il territorio del Comune. Come si puo' notare gli incrementi percentuali contengono anche valori di +192,34% e -68,31% rispetto a quelli previsti dal P.R.G.A. Pero' tali valori cosi' eccezionali risentono ciascuno di particolari condizioni, di cui fa cenno nella colonna "Osservazioni" della citata Tabella. Ad esempio il valore riscontrato per la citta' di Matera di -68,31% (inferiore cioe' a quello di Piano Regolatore) si spiega facilmente se si tiene conto che numerose iniziative e richieste di aumento di dotazione non venivano accolte per mancanza di disponibilita' di acqua. In considerazione di tali fatti, le punte accentuate si sono volutamente scartate; vedi il caso di Rotondella nel cui consumo e' incluso quello della zona agricola della Trisaia; il caso di Grottole che comprende ad uso potabile-industriale dello stabilimento AGIP, cosi' di Maratea il cui consumo eccessivo e' da attribuirsi in gran parte al notevolissimo afflusso turistico ed infine il caso di Potenza, che ha molte zone di campagna alla periferia della Citta non ancora alimentate. Scartando quindi tali punte anomale, si e' constatata una media di incrementi percentuali alquanto significativa. Tale incremento e' sicuramente suscettibile di ulteriore aumento negli anni futuri, sia per il sempre maggiore sviluppo socio- economico della Regione, sia per l'ulteriore sviluppo delle reti idriche e delle utenze. Per tener conto degli effettivi fabbisogni potabili, proiettati all'anno 2015, si sono adottate le seguenti dotazioni idriche: - per abitati fino a 5000 abitati 250 l/ab. giorno - per abitati con piu' di 5000 abitati 350 l/ab. giorno - Potenza e Matera 600 l/ab. giorno La popolazione residente all'anno 2015 nei singoli centri urbani e' stata determinata sulla base dei dati dei censimenti rilevanti negli anni 1971 e 1981. Per i comuni in cui il numero di abitanti e' risultato, negli anni passati, costante o in decremento, si e' adottato il criterio di determinare la popolazione al 2015 incrementando del 5% la popolazione censita nell'anno 1981. Per i comuni invece in cui si e' registrato un incremento di popolazione, il numero di abitanti prevedibili al 2015 e' stato ricavato determinando la curva di regressione, ed estrapolando i dati stessi al 2015. Per ciascun comune si e' tenuto conto anche delle esigenze potabili della popolazione fluttuante connessa con le attivita' svolte ed in particolare dall'acqua potabile necessaria per i centri di servizio quali Ospedali, scuole, caserme ed altri istituti. I dati relativi a tali fabbisogni sono riportati nell'allegato. La portata complessiva per gli usi civili e' risultata di 3511 l/s. Essa e' stata incrementata del 15% per tener conto delle normali perdite che si riscontrano nelle reti raggiungendo il valore di 4039 l/s. 2.2 Fabbisogni Idrico Potabili connessi con le Attivita' Industriali E' noto che negli ultimi anni trascorsi e' stato avviato in Basilicata un processo di industrializzazione, che dopo periodi di incertezza si va ora consolidando anche a seguito degli insediamenti previsti dalla legge n. 219. E' quindi indispensabile, per favorire lo sviluppo di questo processo, creare le necessarie infrastrutture ed adeguare convenientemente i servizi. Primo fra tutti, elemento indispensabile e' l'acqua. L'acqua infatti non solo entra a far parte di quasi tutti i processi industriali ma viene richiesta in quantita' sempre maggiore per usi potabili, non solo sui posti di lavoro per uso degli addetti (servizi igienici cucine, mense, servizi speciali, ecc.), ma anche nei centri limitrofi e negli agglomerati che molte volte sorgono nelle immediate vicinanze degli stabilimenti quali ad esempio il grosso complesso residenziale dell'ANIC di Pisticci. In questo studio si tralasciano i fabbisogni di acque di processo gia' dettagliatamente analizzati e dedotti nel marzo 1970 nella "Indagine sui Fabbisogni di acqua da destinare all'industria nel territorio della Basilicata", redatti dall'EAAP. Il fabbisogno di acqua potabile occorrente per gli addetti alle industrie, e' stato determinato, per ciascun comune, sulla base dei dati forniti dal Dipartimento Attivita' Produttive della Regione, relativi alla popolazione impiegata nel settore produttivo 1981. Tali valori, per tener conto di un possibile incremento al 2015 sono stati aumentati del 20%. Il fabbisogno idrico potabile e' stato quindi determinato sulla base della dotazione idrica di litri 250/giorno X addetto. Sulla base dei dati forniti dai Comuni per le aree industriali di Potenza e Matera, si e' tenuto, inoltre, in conto l'ubicazione territoriale delle industrie di maggior rilievo, anche con riferimento alle recenti realizzazioni avvenute con la legge n. 219, individuando, in particolare, quelle industrie che hanno bisogno di acqua potabile per i processi produttivi quali sono, ad esempio, le industrie alimentari. Le zone industriali e artigianali di maggior rilievo che sono state evidenziate sono le seguenti: 1 POTENZA - Potenza - Baragiano - Pescopagano - S. Angelo L.F. - Tito 2 - Lavello - Palazzo S.G. 3 VAL D'AGRI - Viggiano - Tramutola 4 - Senise 5 - Maratea 6 VITALBA - Atella - Rionero in V. 7 VAL BASENTO - Calciano - Grottole - Garaguso - Ferrandina - Miglionico - Pisticci - Pomarico - Salandra - Tricarico 8 MATERA - Jesce - La Martella 9 COSTA JONICA - Bernalda - Nova Siri - Policoro - Rotondella - Scanzano 10 - Irsina I fabbisogno idrici potabili connessi con le attivita' industriali sono stati, in genere attribuiti ai comuni nel cui territorio si svolgono dette attivita'. Nel caso invece di aree industriali distinte dai centri abitati, i fabbisogni idrici sono stati attribuiti a dette aree da schemi di acquedotti prossimi ad esse. A ciascun comune e' stata, inoltre attribuita una portata idrica per far fronte alle esigenze delle attivita' artigianali e di piccole industrie secondo quanto riportato nella tabella allegata n. 3b. La portata idrica complessiva per le attivita' industriali e' stata valutata in 606 l/s. Essa tiene conto dell'acqua potabile necessaria per le lavorazioni di industrie alimentari previste nei seguenti territori ed ammontante a circa 400 l/s: Potenza, Lavello, Palazzo, Senise, Val d'Agri, Matera, Costa Ionica, Val Basento. La differenza 606-400 = 206 l/s corrisponde alla portata idrica destinata agli addetti alle attivita' industriali. Con tale portata si potra' infatti, far fronte alle necessita' di circa 71.000 addetti. La portata idrica di 606 l/s e' stata anch'essa incrementata del 15% per tener conto delle perdite raggiungendo cosi' il valore complessivo di 698 l/s. La tabella che segue riassume i fabbisogni idrico-potabili connessi con le attivita' di tipo Industriale. Comuni in prov. di POTENZA all. 2-b 325 l/s Comuni in prov. di MATERA all. 2-b 201 l/s 526 l/s Zone Industriali Val Basento sch. 4/3 100 l/s all. 3-b Costa Ionica sch. 4/4 37 l/s all. 3-b Zona Ind.le di Lavello e Palazzo sch. 4/8 35 l/s all. 3-b 172 l/s Il fabbisogno totale ammonta pertanto a 698 l/s Per i singoli comuni si sono considerati anche i fabbisogni necessari per le piccole industrie. Essi riguardano, come si e' detto, i fabbisogni connessi essenzialmente con attivita' artigianali. Le portate assegnate ai singoli comuni, per tali necessita', sono state determinate proporzionalmente al numero di addetti impiegati in tali attivita', apportando opportune correzioni sulla base di tali assunti all'esercizio delle reti da parte dell'EAAP. La portata complessiva e' risultata di 618 l/s, ovvero di 711 l/s e considerando l'incremento del 15% per perdite. 2.3 - Fabbisogni idrico-potabile connessi con le attivita' turistiche. Da alcuni anni la Basilicata sta diventando meta di correnti turistiche, anche notevole, attratte dai paesaggi montani e litoranei ancora incontaminati. E' quindi in atto un considerevole incremento di tutte le attivita' connesse con il turismo, attivita' largamente incentivate ed appoggiate da tutti gli organi preposti allo sviluppo della Regione. A cura del Dipartimento Attivita' Produttive della Regione sono state individuate le zone a forte vocazione turistica, ed e' stato prevista la ricettivita' alberghiera ed extralberghiera in dette aree per l'anno 2015. Esse sono: A) Zone interne: Vulture Sirino Medio Basento Pollino Sellata - Volturino Materano B) Zone Costiere Litorale Jonico Maratea Ma gia' oggi alcune di queste zone, come quella di Maratea, del Litorale Jonico e del Vulture, sono ampliamente frequentate da notevoli masse turistiche, essendo, gia' dotate di una discreta attrezzatura e ricettivita', e quindi hanno bisogno di notevoli quantitativi di acqua potabile. Una volta individuate queste zone di sviluppo, sono state elabo- rate le previsioni del movimento turistico, prevedendo il numero dei turisti, sia stanziali che escursionisti allegato n. Si e' quindi assegnata una dotazione idrica di 200 litri/abitante X giorno per i turisti escursionisti, mentre per i turisti stanziali si e' operata una distinzione tra zone costiere e zone interne, assegnando alle prime una dotazione di 500 litri/abitante x giorno ed alle altre 350 litri/abitante x giorno. Tali dotazioni sono state adottate in base a dati Regionali ad esperienze dell'E.A.A.P. sui comuni delle zone turistiche e sulla base delle dotazioni assegnate in recenti progettazioni. In tal modo si e' ottenuto un fabbisogno idrico potabile per il turismo all'anno 2015 di 1144 l/s comprensivo delle maggiorazioni del 15% per tener conto delle normali perdite di esercizio. Il numero di presenze turistiche alle quali si dovra' far fronte, sulla base dei dati assunti dagli Uffici Regionali sono le Seguenti: | | | | | | STANZIALI | ESCURSIONISTI | | | | | | | N. | N. | | | | | | | | | | Provincia di Potenza | | | | | | | | Zone Interne | 38.000 | 19.000 | | | | | | Zone Costiere | 18.000 | 9.000 | | | | | | | | | | Provincia di Matera | | | | | | | | Zone Interne | 17.000 | 8.000 | | | | | | Zone Costiere | 84.000 | 42.000 | | | | | 2.4 Fabbisogni idrico-potabili connessi con le Attivita' agricole A seguito del rapido processo di trasformazione fondiaria in atto in Basilicata, terre prime arse ed infruttuose, cominciano ora a dare i frutti sperati, grazie alla irrigazione, alla meccanizzazione agricola ed alle nuove tecniche di coltivazione. Naturalmente l'incremento di tale attivita' potra' essere mantenuto sempre che si creino le necessarie condizioni per favorire l'insediamento rurale. L'acqua potabile e', per la gente dei campi, l'elemento prima per la residenza sul luogo, fattore indispensabile per il raggiungimento di quel livello di vita, il cui miraggio tende oggi giorno a far abbandonare le campagne per la piu' comoda vita dei centri urbani. Evidente conferma di quanto asserito e' lo sviluppo straordinario lungo la fascia Costiera Jonica, divenuto rigoglioso col sopraggiungere dell'acqua potabile ed irriqua. E' opportuno quindi, in un bilancio delle necessita' idrico- potabili tenere in debito conto i fabbisogni connessi con lo sviluppo dell'agricoltura. A tale scopo si sono presi in considerazione i dati elaborati dagli Uffici della Programmazione circa lo sviluppo nella Basilicata, nonche' i dati forniti dall'Ufficio Statistiche della Camera di Commercio di Potenza. Sulla base dei dati disponibili e' stata determinata per i singoli, comuni, la portata occorrente per gli addetti all'agricoltura e per gli usi zootecnici, tenendo conto delle realta' gia' esistenti sul territorio e delle possibilita' di sviluppo. Gli addetti complessivi considerati nel piano ammontano a circa 66.000 di cui 45.000 in Provincia di Potenza e 21.000 in Provincia di Matera. Il patrimonio zootecnico da servire e' stato stimato in circa 600.000 capi di cui circa 120.000 capi grossi e circa 480.000 capi piccoli. Assegnando una dotazione di litri al giorno 250 per gli addetti, di 100 litri al giorno per i capi grandi e 50 litri al giorno per i capi piccoli si e' determinata la portata complessiva di 612 l/s che incrementata del 15%, per tener conto delle perdite, raggiunge il valore di 705 l/s. 2.5 Riepilogo fabbisogni idrici I fabbisogni idrico potabili della Regione Basilicata, all'anno 2015, ammontano a litri/sec. 7634 cosi' distinti: - Usi Civili Litri/sec. 4039 - Turismo " 1144 - Agricoltura " 705 - Industrie " 698 - Piccole Industrie " 711 Sommano l/s 7297 A tale portata occorre aggiungere l/s 347 destinati alle zone ove sorgono le sorgenti di maggiore rilievo. Negli schemi del piano sono stati considerati 1/s 218 destinati ad altre Regioni e precisamente: REGIONE CALABRIA 1a diramazione Albidona, Castroreggio, Oriolo Calabro, Plataci 30 l/s 2a diramazione Canna, Nocara 27 l/s 3a diramazione Montegiordano, Rocca Imperiale 31 l/s 88 l/s REGIONE PUGLIA Ginosa Marina 130 Il fabbisogno complessivo previsto nel Piano ammonta a l/s 7862 ----> Vedere Allegati da Pag. 41 a Pag. 99 del S.O. <---- ----> Vedere Allegati da Pag. 100 a Pag. 157 del S.O. <----