445. Santiago del Cile, 5 febbraio 1998 Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e le Nazioni Unite/Commissione Economica per l'America Latina e i Caraibi, relativo al Progetto: "Prevenzione di disastri naturali in America Latina e nei Caraibi", con due Allegati (Entrata in vigore: 5 febbraio 1988) TRADUZIONE NON UFFICIALE ACCORDO TRA IL GOVERNO ITALIANO E LE NAZIONI UNITE CONSIDERANDO che il Governo Italiano (di seguito designato come ("il Governo") e la Commissione economica per l'America Latina ed i Caraibi per conto delle Nazioni Unite (in appresso designata come "ECLAC"), hanno convenuto di cooperare all'attuazione di un progetto di cooperazione tecnica su "La prevenzione delle calamita' naturali in America Latina e nei Caraibi (Prima fase)" (Annesso A); CONSIDERANDO che il Governo Italiano ha fatto conoscere la sua disponibilita' a fornire fondi per far fronte ai costi dei progetti sulla base del bilancio del progetto (Annesso A). CONSIDERANDO che e' stato convenuto tra l'ECLAC ed il Governo che l'ECLAC sara' responsabile, ai sensi del presente Accordo, della gestione dei fondi forniti dal Governo per far fronte ai costi del progetto. PERTANTO l'ECLAC ed il Governo convengono qui di seguito quanto segue: Articolo I 1. Il Governo, secondo le modalita' di cui al paragrafo 2 di seguito, pone a disposizione dell'ECLAC la somma di 146.900 dollari USA e l'ECLAC utilizzera' questi fondi per far fronte ai costi come indicato dall'Annesso A. 2. Il Governo, in conformita' con la tabella di pagamento stabilita all'Annesso B del presente Accordo, depositera' i predetti fondi in valute convertibili per uso illimitato, sul conto per i fondi comuni del Progetto ECLAC N. 015-001784 presso la Chemical Bank, Filiale Nazioni Unite, New York, N. Y. 10017. 3. L'ECLAC istituira' un fondo comune, secondo i Regolamenti e le Regole finanziarie delle Nazioni Unite, per ricevere ed amministrare detti fondi. 4. Il Fondo comune ed il progetto con esso finanziato saranno gestiti dall'ECLAC in conformita' con i regolamenti, le regole e le direttive in vigore presso le Nazioni Unite. Di conseguenza, sara' assunto e gestito del personale, e saranno stipulati contratti in conformita' con le disposizioni di tali regolamenti, regole e direttive. 5. In conformita' con le regole finanziarie delle Nazioni Unite, l'ECLAC investira' in depositi a breve i contributi al fondo comune indicato all'Articolo I del presente Accordo, fino a quando non sia necessario del denaro contante. Il reddito generato da tali depositi sara' accreditato dall'ECLAC su un conto partitario generale. Gli interessi maturati su tale fondo saranno utilizzati dall'ECLAC per fini da concordarsi tra l'ECLAC ed il Governo. 6. Tutti i conti e gli estratti finanziari dovranno essere valutati in dollari USA. Articolo II 1. Il fondo comune sara' gravato degli oneri sostenuti dall'ECLAC nell'esercizio delle sue attivita', in base al presente Accordo. 2. Sul fondo comune sara' inoltre addebitato il 13 per cento di tutte le spese pagate con i fondi comuni, tale percentuale essendo un onere incluso nei servizi di sostegno al programma forniti dall'ECLAC nella realizzazione delle attivita' finanziarie secondo il fondo comune. 3. Inoltre il fondo comune sara' addebitato di un importo equivalente all'uno (1) per cento della retribuzione o del salario netto delle persone assunte dall'ECLAC, la cui assunzione e' finanziata mediante il fondo comune, in modo tale da costituire una riserva per la copertura di qualsiasi ricorso per morte, lesioni o malattie avvenute durante il servizio, secondo le regole, i regolamenti o i contratti in vigore presso le Nazioni Unite; tale riserva non sara' rimborsata al Governo. Articolo III 1. L'ECLAC iniziera' e continuera' a svolgere operazioni in base al presente Accordo nel momento in cui ricevera' i contributi in conformita' con la tabella di pagamenti stabilita all'Annesso B. 2. L'ECLAC non assumera' alcun impegno eccedente gli importi specificati per le spese di cui all'Annesso A. 3. Qualora sopravvengano spese non previste, l'ECLAC sottoporra' al Governo un bilancio preventivo supplementare, indicante gli ulteriori finanziamenti necessari. Se tali ulteriori finanziamenti non saranno disponibili, l'assistenza fornita al progetto in base al presente accordo potra' essere ridotta o, se necessario, l'ECLAC potra' porvi fine. In nessun caso l'ECLAC si assumera' qualunque responsabilita' eccedente i fondi a disposizione nel fondo comune. Articolo IV Potra' essere intrapresa una valutazione delle attivita' finanziate con tale fondo comune, in termini da concordarsi tra il Governo e l'ECLAC. Articolo V Il presente fondo comune sara' soggetto esclusivamente alle proce- dure di revisione dei conti interne ed esterne stabilite nei Regolamenti, Regole e Direttive Finanziarie delle Nazioni Unite. Articolo VI L'ECLAC fornira' al Governo i seguenti estratti e le seguenti relazioni preparati secondo le procedure contabili e di rendiconto delle Nazioni Unite: (a) Una relazione annuale sull'avanzamento ed un estratto finanziario indicante le entrate e le uscite, nonche' una previsione di spesa fino alla fine del progetto, concernente i fondi forniti dal Governo; (b) Un rapporto finale ed un estratto finanziario nei sei mesi successivi alla data di scadenza o di cessazione del presente Accordo. Articolo VII L'ECLAC notifichera' il Governo quando, d'avviso dell'ECLAC, gli scopi per i quali il fondo comune e' stato istituito sono stati realizzati. Si riterra' che la data di detta notifica sia la data di scadenza del presente Accordo, con riserva di un criterio di continuita', secondo l'articolo IX, ai fini degli scopi ivi enunciati. Articolo VIII Al presente Accordo potra' essere posto fine da ciascuna Parte, con un preavviso scritto di 30 giorni inviato all'altra parte, con riserva di un criterio di continuita', secondo l'articolo IX, ai fini degli scopi ivi enunciati. Articolo IX Alla cessazione o allo scadere del presente Accordo ai sensi dell'articolo VII o VIII, i fondi continueranno ad essere trattenuti dall'ECLAC fino a quando non si sia fatto fronte, con tali fondi, a tutte le spese incorse dall'ECLAC. Successivamente, ogni eccedenza rimasta nel fondo comune sara' gestita secondo le indicazioni del Governo. Articolo X Il presente Accordo entrera' in vigore all'atto della sua firma. Articolo XI IN FEDE DI CHE, i sottoscritti, a tal fine debitamente autorizzati, hanno firmato il presente Accordo in tre originali in lingua inglese a Santiago, Cile, il 5 febbraio 1988. Per il Governo Italiano Per la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'America Latina ed i Caraibi ANNESSO A PROPOSTA DI PROGETTO PRESENTATA DALLA COMMISSIONE ECONOMICA PER L'AMERICA LATINA ED I CARAIBI AL GOVERNO ITALIANO Titolo del Progetto: Prevenzione delle Calamita' Naturali in America Latina ed ai Caraibi (Prima fase) Portata geografica: Regionale Sito del Progetto: Santiago, Cile Durata: 12 mesi Data d'inizio (proposta): Febbraio 1988 Bilancio preventivo stimato: US$ 310,900 - Governo Italiano US$ 146,900 - ECLAC (in beni e US$ 164,000 servizi) Agenzia esecutrice: Commissione Economica per l'America Latina ed i Caraibi (ECLAC) Agenzia di cooperazione: Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) PREVENZIONE DELLE CALAMITA NATURALI IN AMERICA LATINA E NEI CARAIBI (PRIMA FASE) 1. Situazione e giustificativi I fenomeni naturali di origine meteorologica e geologica, di intensita' variabile, sono all'origine di calamita' nei paesi dell'America Latina e dei Caraibi. La Commissione Economica delle Nazioni Unite in America Latina e nei Caraibi (ECLAC) ha fornito analisi dettagliate sulle conseguenze economiche e sociali delle principali calamita' verificatesi nella regione negli ultimi quindici anni. Queste analisi includono i terremoti a Managua, Nicaragua (1972), nel Guatemala (1976) e in Messico (1985) nonche' l'eruzione e conseguente inondazione di fango del vulcano Nevado del Ruiz in Colombia (1985), come pure degli uragani Fifi nell'Honduras (1974) David e Frederick nei Caraibi (1979) e le inondazioni e la siccita' causate dal fenomeno El Nino in Bolivia, Ecuador e Peru nel 1982-1983 1/. Possono essere tratteggiate le seguenti conclusioni dopo aver analizzato le informazioni disponibili riguardo al tipo ed al valore delle perdite sociali ed economiche imposte da questi considerevoli calamita' nella regione: I seguenti effetti generali sono comuni a tutti i tipi di calamita' naturali: - un numero significativo di vittime, il che riduce sostanzialmente la capacita' gia' limitata di potenziale umano addestrato nei paesi lesi; - una importante riduzione della disponibilita' di alloggi e di strutture sanitarie ed educative, il che peggiora le condizioni deficitarie della regione ancor prima dell'evenienza di altre calamita'; - una riduzione temporanea del reddito degli strati sociali a basso reddito, ed un corrispondente aumento della sotto occupazione e dei tassi di disoccupazione gia' elevati; - l'interruzione temporanea delle forniture idriche e sanitarie, dell'elettricita', delle comunicazioni e dei servizi di trasporto; - carenze provvisorie di approvvigionamento di derrate alimentari e di materie prime per la produzione agricola ed industriale. A seconda dell'origine dei fenomeni naturali che causano la calamita' naturale; - le calamita' naturali di origine meteorologica - come inondazioni, uragani e siccita' - coprono di solito un'area assai piu' estesa di quelle di origine geologica; - a causa della densita' di popolazione, il numero delle vittime causato dalle calamita' naturali di origine geologica - come i terremoti - tende ad essere piu' elevato che nel caso di avvenimenti causati da fenomeni meteorologici; - le perdite patrimoniali - a livello fisico e a livello sociale - causate dai terremoti sono in genere assai piu' elevate di quelle causate dalle inondazioni; - le perdite di produzione e quelle indirette, al contrario, tendono ad essere piu' elevate in caso di inondazione e di siccita'. A seconda della dimensione e della diversificazione dei danni all'economia del paese, le perdite secondarie immediate causate da calamita' naturali includono: - un calo della crescita economica e del miglioramento delle condizioni sociali in generale; - un incremento del disavanzo del settore pubblico a causa di spese impreviste per i soccorsi, e di minori entrate fiscali; - un deterioramento della situazione della bilancia dei pagamenti dovuto alla riduzione delle esportazioni ed agli aumenti nelle importazioni di materiali per i soccorsi e per il ripristino immediato; - un aumento degli indici del costo della vita (inflazione) causati da carenze di merci essenziali e da speculazione. - nei casi analizzati, gli effetti a breve delle calamita' naturali sono stati superati mediante operazioni di soccorso e di ripristino immediato, condotte dai governi dei paesi danneggiati, con l'assistenza della comunita' internazionale. Tali sforzi tuttavia hanno pesantemente gravato sulla limitata capacita' di tali paesi di far fronte alle spese improvvise e non preventivate causate dalla calamita'. Per quanto riguarda gli effetti secondari, essi hanno implicazioni a lungo termine e la loro soluzione ha spesso richiesto grandi sacrifici da parte dei governi danneggiati. Di fatto, e' stato possibile provvedere al ripristino definitivo ed alla ricostruzione solo attraverso una combinazione dei seguenti provvedimenti: - riorientamento delle risorse fiscali esistenti e dei risparmi interni; - ristrutturazione dei prestiti esistenti; - ottenimento di nuovi finanziamenti esteri; - Tali misure hanno causato il differimento o la cancellazione di progetti di sviluppo grandemente necessari che erano stati inclusi in piano di sviluppo a lungo termine gia' approvati. Il miglioramento delle condizioni sociali ed economiche e' stato in tal modo differito se non addirittura impedito. Le cose sono complicate dal fatto che i predetti effetti non sono indotti unicamente dalle calamita' piu' gravi. Di fatto, calamita' naturali meno gravi danneggiano la regione in maniera analoga ed anche piu' frequente. Si puo' dichiarare che in media varie migliaia di vite e circa 1200 milioni di dollari USA all'anno, vengono persi nella regione a causa di calamita' naturali. Le conseguenze dirette ed indirette, sociali ed economiche delle calamita' nella regione sono a tal punto impressionanti ed i rimedi agli effetti secondari tanto costosi da pregiudicare lo sviluppo economico a medio ed a lungo termine. Dovrebbero pertanto essere intrapresi senza indugio sforzi per ridurre la vulnerabilita' della regione. Sotto questo aspetto, anche se i fenomeni naturali che danno origine alle calamita' non possono essere evitati, e' possibile prendere provvedimenti per ridimensionare le loro conseguenze ad un livello piu' facilmente governabile ed in tal modo contribuire allo sviluppo a lungo termine. Tali provvedimenti, sia pure costosi di per se', rappresentano tuttavia solo una piccolissima parte del livello attuale di perdite sopra descritte. Tali misure si riferiscono alla pianificazione per la prevenzione delle calamita' ed alla preparazione alle attivita' (di soccorso). Le misure per la prevenzione delle calamita' sono destinate a prevenire che i fenomeni naturali causino o risultino in calamita', o perlomeno a limitare le loro conseguenze. Un primo gruppo di misure di prevenzione e' legato alla previsione dei fenomeni naturali ed all'allarme relativo, ed e' basato su uno studio scientifico completo dei fenomeni naturali - la loro intensita', la loro distribuzione nel tempo e geografica - che possono dar luogo a calamita'. Tali misure includono la messa in op- era di circuiti di monitoraggio dello sviluppo e dell'evoluzione degli eventi meteorologici, e la realizzazione di sistemi di allarme tempestivo nelle vicinanze degli insediamenti umani. Il secondo gruppo di misure di prevenzione si riferisce all'adozione di regolamenti tecnici e legislativi, come leggi zonali basate sull'analisi della vulnerabilita' e rilevamenti dei parametri di costruzione per accertare che gli edifici siano atti a sostenere gli effetti previsti dei fenomeni naturali. Tali misure comprendono altresi' l'addestramento e la formazione della popolazione per renderla consapevole dei rischi di calamita' e delle esigenze di prevenzione. Vi sono due principali settori nei quali agire con riferimento alla pianificazione collegata alle calamita'. Innanzitutto la pianificazione materiale dovrebbe includere delle analisi sulla vulnerabilita' alle calamita' di tutte le opere di sviluppo su vasta scala - compresi gli insediamenti dell'uomo - al fine di decidere la loro ubicazione ottimale e definire le caratteristiche anti- calamita'. In secondo luogo la pianificazione dello sviluppo a lungo termine dovrebbe includere gli effetti potenziali delle calamita' come una nuova variante - tenendo debitamente in considerazione il bisogno di un programma di soccorso in caso di calamita' e di misure contingenti da adottare - nonche' delle esigenze di ripristino e di ricostruzione che seguono tutte le principali calamita'. Infine, lo stato di preparazione alla calamita' implica l'adozione di provvedimenti per organizzare e facilitare le operazioni di salvataggio e di soccorso in casi di calamita'. Cio' comprende la formulazione di piani di emergenza, la creazione di organizzazioni di soccorso efficaci, la formazione del personale per queste attivita', l'immagazzinaggio degli approvvigionamenti, e la costituzione di fondi per i soccorsi. 2. Il Progetto Le sopra descritte attivita', preliminari alle calamita', hanno una portata assai ampia. Di seguito e' illustrato un progetto di cooperazione tecnica che include le attivita' con un migliore rendimento rispetto ai costi. Il progetto intende assistere i paesi dell'America Latina e dei Caraibi nel migliorare ed espandere i loro sistemi di prevenzione e le loro strutture nei confronti di calamita' naturali di origine meteorologica, e nell'adottare una metodologia standardizzata ed appropriata per la valutazione dei danni causati dalle calamita' naturali di ogni genere. Il progetto mira a consentire la fornitura di perizie altamente specializzate ed a promuovere la cooperazione orizzontale tra i paesi della regione. Per la realizzazione del progetto, viene proposta una metodologia a fasi. Nella prima fase della durata di un anno, verrebbero determinati i fabbisogni ed i dispositivi esistenti nell'area geografica, e la possibilita' di stipulare accordi tra i paesi sul modo migliore di cooperare riguardo al problema in oggetto. Nella seconda fase - di durata ancora indeterminata - si provvederebbe a migliorare le condizioni mediante la formazione delle persone e la progettazione di sistemi di previsione idro-meteorologica in bacini fluviali selezionati nell'area geografica. a) Obiettivi L'obiettivo a lungo termine del progetto' la riduzione dell'impatto economico e sociale delle calamita' naturali nella regione mediante la progettazione e l'attuazione di misure e di sistemi di prevenzione. Gli obiettivi a breve del progetto sono i seguenti: - migliorare ed espandere i sistemi e le strutture di previsione idro-meteorologica nell'area geografica, - sviluppare una metodologia uniforme per la valutazione dei danni derivanti da calamita' naturali. b) Risultati previsti: Nella prima fase del progetto, dovranno essere conseguiti i seguenti risultati: i) Un'analisi completa delle intese e dei dispositivi esistenti connessi con la previsione idro-meteorologica nell'area geografica: ii) proposte ed accordi vertenti su: - il potenziamento della formazione destinata alle persone addette alla previsione idro-meteorologica; - la selezione di bacini fluviali dove preparare la progettazione di sistemi di previsione idro-meteorologica; - l'accresciuta cooperazione tecnica tra i paesi della regione; iii) Un manuale che illustri una metodologia uniforme e globale per la valutazione dei danni. Nella seconda fase del progetto, dovranno essere attuate le proposte sopra convenute per il miglioramento della previsione idro- meteorologica nell'area geografica. c) Programma di Attivita' Le seguenti attivita' dovranno essere attuate per la durata di 12 mesi nella prima fase del progetto: Trimestre 1 2 3 4 i) Verifica sul terreno dei provvedimenti attuati e dei dispositivi per la previsione idro-meteorologica nell'area geografica, compreso: disponibilita' di personale addestrato e di strutture di formazione; sistemi esistenti e richiesti di previsione idro-meteorologica; potenziale per una cooperazione orizzontale X X X ii) Formulazione di proposte per migliorare la formazione delle persone e selezionare i bacini fluviali da includere nella seconda fase del progetto X X iii) Seminario regionale per discutere, e concordare, la portata della seconda fase del progetto e le modalita' di cooperazione orizzontale X iv) Preparazione di un manuale bilingue - spagnolo/ inglese sulla metodologia per la valutazione dei danni. X X X X Al termine della prima fase del progetto, dovra' essere elaborata una proposta per la seconda fase ai risultati ottenuti ed agli accordi conclusi. Si ritiene che tale proposta debba descrivere le modalita' piu' appropriate e redditizie per la formazione delle persone, e per progettare sistemi di previsione idrometeorologica nell'area geografica. Essa dovra' dar rilievo in modo particolare alla cooperazione orizzontale tra i paesi dell'area geografica, al supporto ai sistemi esistenti ed all'utilizzo delle strutture di formazione disponibili anche al di fuori dell'area. d) Materiali e servizi richiesti Sarebbe necessario un contributo esterno di dollari USA 146,900 per finanziare: consulenze altamente specializzate (22 mesi lavorativi) per le analisi sul terreno e la preparazione del manuale; i viaggi di servizio all'interno dell'area geografica; lo svolgimento di un seminario; e la pubblicazione del manuale e di altra documentazione (Vedere Tabella 1). L'Agenzia esecutrice e l'Agenzia Associata di esecuzione per il progetto assegneranno un totale di 24 ore lavorative fornite dal loro personale, per dare le direttive essenziali e sostegno. Inoltre esse forniranno sedi, servizi di segretariato, strutture di comunicazione e di riunione come previsto dal progetto. Questo contributo in beni e servizi si prevede ammonti a dollari USA 164.000. I paesi della regione forniranno tutti i dati di base disponibili compresi i rapporti tecnici sulla previsione idro-meteorologica. Oltre a cio', essi metteranno a disposizione personale tecnico omologo appropriato, nonche' spazio per ufficio e supporto logistico, ove richiesto. e) Quadro istituzionale Il progetto sara' eseguito dalla Commissione economica per l'America Latina ed i Caraibi (ECLAC). L'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) sara' l'Agenzia associata per l'esecuzione del progetto. I governi dell'America Latina e dell'area dei Caraibi, hanno affidato all'ECLAC con numerosi mandati, responsabilita' connesse alla valutazione dei danni causati dalle calamita' naturali, la valutazione ed il monitoraggio degli effetti delle calamita' sull'evoluzione economica, la pianificazione e per il ripristino, la ricostruzione, nonche' la promozione della prevenzione delle calamita'. Fin dal 1970, l'ECLAC ha accumulato una validissima esperienza ed ha sviluppato una particolare metodologia di lavoro su queste questioni, che verrebbe pienamente messa a profitto nell'esecuzione del progetto. L'OMM ha una consolidata esperienza per quanto riguarda la previsione idro-meteorologica, avendo cooperato con paesi selezionati dell'area per l'installazione di sistemi speciali. L'ECLAC e l'OMM hanno lavorato in stretto contatto nell'area negli ultimi vent'anni, su questioni inerenti allo sviluppo ed alla pianificazione delle risorse idriche nonche' alla prevenzione delle calamita' naturali. Ciascuna organizzazione contribuira' con il suo specifico settore di consulenza e di competenza al fine di garantire l'esito positivo del progetto. TABELLA 1 Bilancio preventivo del progetto relativo ad un contributo extra budgetario da parte del Governo italiano ------------------------------------------------------------------- Voce Mesi lavorativi Dollari USA ------------------------------------------------------------------- Personale addetto al progetto 22 92.000 1. Esperto in idrologia 6 20.000 2. Esperto in meteorologia 6 20.000 3. Consulenti sulla metodologia per la valutazione dei danni 10 39.000 4. Viaggi di servizio 13.000 Seminario regionale 25.000 Costi di stampa e di traduzione del manuale 13.000 Sub-totale 130.000 Costi di sostegno al programma 16.900 Totale 146.900 RIFERIMENTI 1/ Vedere i seguenti documenti ECLAC: Valutazione dei danni e ripercussioni del terremoto di Managua sull'economia del Nicaragua, 1973; Rapporto sui danni e le conseguenze dell'uragano Fifi sull'economia dell'Honduras, 1974; Danni causati dal terremoto all'economia del Guatemala e loro conseguenze sullo sviluppo economico e sociale, 1976, Repubblica Dominicana; Le conseguenze degli uragani David e Frederick sull'economia e le condizioni di vita, 1979; Rapporto sugli effetti dell'Uragano Davi nell'Isola di Dominica, 1979; Le calamita' naturali del 1982-1983 in Bolivia, Ecuador e Peru (E/CEPAL/G 1274), 1983; Danni causati dal terremoto nel Messico e sue ripercussioni sull'economia del paese (LC/G.1367); Vedere anche, Nazioni Unite, La calamita' naturale del Vulcano Nevado del Ruiz (S/M1.1), 1985. 2/ Vedere Jovel R., Conseguenze economiche e sociali delle recenti principali calamita' naturali in America Latina e nei Caraibi; esigenza di prevenzione e di pianificazione. Seminario internazionale sulla pianificazione dello sviluppo regionale e per la prevenzione delle calamita', Giappone, Settembre 1986. ANNESSO B Tabella dei pagamenti Il Governo italiano depositera' il contributo di cui al paragrafo uno dell'Articolo I dell'accordo amministrativo mediante un pagamento in soluzione unica immediatamente dopo la firma del presente accordo da entrambe le Parti. 446. Roma, 17 giugno 1988 Accordo sulla cooperazione allo sviluppo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine con Annessi A e B e Protocollo (Entrata in vigore: 17 agosto 1994) TRADUZIONE NON UFFICIALE ACCORDO SULLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA D'ITALIA ED IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DELLE FILIPPINE Il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica delle Filippine (successivamente indicati come le Parti Contraenti) nel fermo desiderio di rafforzare ulteriormente le attuali relazioni amichevoli tra i due Paesi e di condividere i comuni valori di pace e di democrazia attraverso la promozione dello sviluppo sociale ed economico dei loro Paesi, hanno convenuto quanto segue: Articolo I Le Parti contraenti coopereranno nel rafforzare le relazioni esistenti tra i loro Paesi ed a tal fine si concederanno reciprocamente assistenza e si forniranno le necessarie agevolazioni ai fini di una positiva attuazione delle attivita' di cooperazione allo sviluppo, entro i limiti delle loro leggi, dei loro regolamenti e delle loro risorse. Articolo II Nell'ambito del presente Accordo, la Parte Italiana mettera' a disposizione l'assistenza scientifica, tecnica e finanziaria volta a consolidare e ad attuare i programmi di sviluppo reciprocamente convenuti, in conformita' con la crescita economica, sociale e culturale delle Filippine, che includera' tra l'altro: a. Incoraggiamento ed assistenza per un sano sviluppo del commercio e dell'industria: b. sviluppo delle risorse umane; c. conservazione dell'ambiente naturale ed una efficace utilizzazione delle risorse energetiche; d. Incoraggiamento ed intensificazione della produzione di derrate alimentari; e. istituzione di meccanismi e di strutture per il potenziamento dello sviluppo sociale, in particolar modo di quello rurale; f. promozione di programmi sanitari; g. miglioramento delle comunicazioni e dei servizi di trasporto; f. promozione della ricerca di base ed applicata e dello sviluppo. Articolo III La cooperazione allo sviluppo tra le Parti contraenti verra' attuata mediante progetti specifici nell'ambito di programmi organici e globali reciprocamente convenuti tra le Parti contraenti. Il programma indichera' il tipo di assistenza finanziaria (i.e. doni, crediti agevolati, bilancia dei pagamenti e forme di supporto per il bilancio) necessaria per ciascun progetto, che dovra' preferibilmente essere sotto forma di doni. La cooperazione allo sviluppo consistera' inoltre di provvedimenti volti a far fronte a situazioni di emergenza. I progetti previsti nel presente paragrafo prevedono un'assistenza oltre al regolare aiuto tecnico ed economico. Articolo IV La Parte contraente concludera' un accordo separato per ciascun progetto di cooperazione in conformita' con l'Articolo III. Nell'ambito degli obiettivi specifici di ciascun progetto, ed in conformita' con questi, il Governo della Repubblica Italiana, dietro richiesta del Governo della Repubblica delle Filippine, si impegnera' a fornire, su base di dono quanto segue: a. Esperti, volontari e cooperanti italiani; b. informazioni scientifiche e tecniche; c. formazione tecnica e professionale per i cittadini delle Filippine mediante la concessione di borse di studio; d. attrezzature, materiali e servizi; e. indagini, studi di fattibilita' e studi di progettazione tecnica pertinenti ai programmi di sviluppo economico nelle Filippine. Articolo V Ciascun esperto, volontario o cooperante proposto dal Governo della Repubblica italiana in conformita' con l'articolo IV (a) si assicurera' il nulla osta del Governo della Repubblica delle Filippine prima della sua partenza per le Filippine. L'esperto, il volontario o il cooperante ottempereranno alle leggi ed ai regolamenti del Governo della Repubblica delle Filippine ed eserciteranno le loro funzioni in conformita' con il regolamento interno stipulato nell'intesa applicabile relativa al progetto di cooperazione. Dietro consultazione con il Governo della Repubblica Italiana, il Governo della Repubblica delle Filippine potra' richiedere il richiamo o la sostituzione di esperti, volontari o cooperanti, qualora la loro opera dovesse rivelarsi insoddisfacente. Dietro consultazione con il Governo della Repubblica delle Filippine, il Governo della Repubblica italiana potra' in qualsiasi momento richiamare ogni esperto volontario o cooperante. Se le Parti contraenti lo riterranno necessario, l'esperto sara' sostituito il prima possibile. Articolo VI Il Governo della Repubblica delle Filippine indennizzera' ed esonerera' il Governo della Repubblica italiana, le societa' italiane ed il personale italiano da ogni responsabilita' civile per atti od omissioni che avvengano durante l'esercizio delle loro funzioni nell'eseguire ogni specifico progetto stabilito in base a qualunque accordo sussidiario, salvo per quanto riguarda gli atti derivanti da grave negligenza o da cattiva condotta internazionale delle societa' italiane o del personale italiano. Articolo VII L'Ambasciata della Repubblica italiana sara' prontamente notificata di ogni arresto o detenzione, per qualsivoglia motivo, di esperti italiani o di membri delle loro famiglie, o di procedimenti penali istituiti contro di essi. Articolo VIII In caso di crisi internazionali, agli esperti italiani ed ai membri delle loro famiglie saranno concesse agevolazioni di rimpatrio riconosciute a livello internazionale. Articolo IX Nell'esercizio delle loro funzioni, gli esperti italiani opereranno sotto le direttive generali del Governo della Repubblica delle Filippine o delle istituzioni o organizzazioni filippine a cui sono assegnati. Essi si conformeranno alle leggi, ai regolamenti ed alle direttive eventualmente in vigore, a seconda dei casi, nelle Filippine. Il Governo della Repubblica delle Filippine garantira' che agli esperti, ai volontari ed ai cooperanti sia concesso un trattamento non meno favorevole di quello concesso al personale analogo straniero di cooperazione tecnica che opera nelle Filippine. Articolo X Gli esperti nominati dal Governo della Repubblica italiana usufruiranno dei privilegi e delle immunita' elencate all'Annesso "A", secondo l'Articolo 5, paragrafo 1). Articolo XI Il Governo della Repubblica italiana, nel fornire borse di studio in conformita' con l'Articolo IV (c), fornira' ai beneficiari filippini quanto segue: a. spese di viaggio per l'andata dalle Filippine al luogo di formazione professionale e ritorno, nonche' le spese per ogni altro viaggio che possa essere richiesto dal programma di formazione. b. diarie, indennita' di alloggio e di vestiario e assicurazione medica per la durata del programma di formazione. Articolo XII Le attrezzature e le forniture che il Governo della Repubblica italiana fornira' per ogni progetto convenuto in base al presente Accordo, diverranno di proprieta' del Governo della Repubblica delle Filippine al loro arrivo nel territorio delle Filippine e saranno utilizzate ai fini di detto progetto. Al Governo della Repubblica italiana non sara' applicata alcuna tassa, dazio o onere fiscale imposto nelle Filippine su tali attrezzature e forniture. Gli altri obblighi dei due Governi per quanto concerne tali attrezzature e forniture sono definiti all' Annesso "B" del presente Accordo. Articolo XIII Il presente Accordo e' complementare agli impegni internazionali delle Parti contraenti e non li pregiudichera' in alcun modo. Articolo XIV Le Parti contraenti si consulteranno a vicenda per agevolare l'attuazione del presente Accordo. I rappresentanti delle Parti contraenti si incontreranno ogni due anni o quando necessario, per valutare lo stato di avanzamento dei progetti di cooperazione allo sviluppo intrapresi secondo il presente Accordo. Articolo XV Il presente Accordo entrera' in vigore alla data in cui le Parti contraenti si saranno notificate a vicenda l'espletamento degli adempimenti giuridici a tal fine richiesti. Articolo XVI Le Parti contraenti possono emendare il presente Accordo per mezzo di consultazioni reciproche mediante scambio di note. Il presente Accordo rimarra' in vigore per un periodo di cinque (5) anni rinnovabile automaticamente per periodi di un (1) anno, salvo se una delle Parti contraenti vi pone fine mediante preavviso scritto indirizzato all'altra Parte con almeno sei (6) mesi di anticipo. Nonostante la cessazione del presente Accordo, i programmi ed i progetti gia' in corso non saranno pregiudicati, ma continueranno fino al loro completamento, salvo diversa decisione delle Parti contraenti. Fatto a Roma il 17 giugno 1988 in due copie originali in lingua inglese, entrambi i testi essendo parimenti autentici. Per il Governo della Per il Governo della Repubblica Italiana Repubblica delle Filippine ANNESSO "A" Il Governo della Repubblica delle Filippine si impegna, per quanto riguarda gli esperti resi disponibili dal Governo della Repubblica italiana, a fornire i seguenti privilegi ed immunita', fatte salve le leggi ed i regolamenti in vigore: 1. Esonerare gli esperti dalla tassazione e da ogni altro onere fiscale sugli emolumenti, retribuzioni ed altre indennita' ricevute dal Governo della Repubblica italiana; 2. autorizzare l'esperto ad importare i seguenti effetti personali e casalinghi in esenzione da ogni dazio d'importazione e doganale: a. un'automobile o motociclo personale; b. un sistema completo per musica ad alta fedelta'; c. un frigorifero ed un congelatore; d. una lavatrice; e. piccoli elettrodomestici e loro accessori; f. attrezzature e strumenti professionali; g. un televisore ed un video registratore; h. un condizionatore d'aria; i. un'attrezzatura completa fotografica e per riprese cinematografiche; g. Una cucina elettrica o a gas; j. ragionevoli quantitativi di farmaci particolari. 3. a l'importazione in esenzione doganale, fino ad un limite ragionevole, di parti di ricambio e di sostituzione di effetti personali e casalinghi importati in base al paragrafo (2), quando il funzionamento di detti articoli sia sostanzialmente danneggiato ed i pezzi di ricambio locali non siano disponibili sul mercato; 4. a consentire l'esportazione di articoli personali e casalinghi e di articoli importati ai sensi dei paragrafi (2) e (3), al momento della partenza definitiva dalle Filippine degli esperti e delle loro famiglie. Nel caso in cui tali articoli siano venduti localmente a persone che non usufruiscono dell'esenzione, dovranno essere pagate le tasse locali. 5. a concedere all'esperto ed ai loro dipendenti, senza oneri, i visti d'ingresso necessari ed ogni permesso e/o autorizzazione richiesta, come pure l'esenzione dai visti d'immigrazione e da altri dazi previsti. ANNESSO "B" Obblighi relativi alle attrezzature ed alle forniture messe a disposizione dal Governo della Repubblica italina. 1. Il Governo della Repubblica italiana s'impegna a: a. consegnare queste attrezzature e forniture al Governo della Repubblica delle Filippine o ai suoi rappresentanti, C.I.F. (costo compreso il nolo e l'assicurazione) e C. e F. (costo e nolo) in un porto delle Filippine convenuto di comune accordo; b. notificare al Governo della Repubblica delle Filippine ogni data prevista di arrivo di tali attrezzature, nel periodo piu' breve, e a far seguire la polizza di carico pertinente; c. sostituire senza onere ed il prima possibile, le attrezzature e le forniture smarrite o danneggiate durante il trasporto verso il porto di destinazione qualora tali perdite o danni siano superiori al dieci percento del valore C. e F. della spedizione. 2. Il Governo della Repubblica delle Filippine s'impegna a: a. notificare al Governo della Repubblica Italiana riguardo alla documentazione richiesta per le procedure di sdoganamento dell'Ufficio doganale; b. prendere tutte le misure necessarie per garantire il rapido rilascio, da parte dell'Ufficio doganale, delle attrezzature e delle forniture dopo che gli organi di attuazione abbiano pagato le spese e le tariffe applicabili. PROTOCOLLO Nel firmare l'Accordo sulla cooperazione allo sviluppo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica delle Filippine, le Parti contraenti convengono di concludere un accordo separato per quanto riguarda i volontari ed i cooperanti che saranno forniti al Governo della Repubblica delle Filippine, dietro richiesta di quest'ultimo, dal Governo della Repubblica italiana e per il suo tramite, nonche' per quanto riguarda le iniziative realizzate dalle organizzazioni non-governative italiane (ONG) accreditate dal Ministero italiano degli Affari Esteri. In attesa della firma di detto Accordo, lo status dei volontari e dei cooperanti sara' regolamentato dagli specifici accordi presi per ogni progetto di cooperazione. Per quanto riguarda l'Articolo IV (a) dell'Accordo sulla Cooperazione allo Sviluppo, la designazione di esperti, di volontari e/o di cooperanti avverra' secondo le priorita' convenute in ciascun caso dalle Parti contraenti. Il presente Protocollo non abroga o inficia alcuna altra disposizione dell'Accordo sulla Cooperazione allo Sviluppo. Per il Governo della Per il Governo della Repubblica Italiana Repubblica delle Filippine 447. Roma, 2 maggio 1991 Convenzione in materia di rapporti finanziari e valutari tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino, con Atto aggiuntivo corredato da Processo Verbale firmato a Roma il 4 marzo 1994 (Entrata in vigore: 1 aprile 1994) CONVENZIONE IN MATERIA DI RAPPORTI FINANZIARI E VALUTARI TRA LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA DI SAN MARINO La Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino. Vista la Convenzione italo-sammarinese di Amicizia e Buon Vicinato del 31 marzo 1939 ed i successivi Accordi Aggiuntivi: Considerata la peculiarita' dei rapporti tra di esse esistenti, nonche' la particolare situazione geografica della Repubblica di San Marino; Riconosciuta l'opportunita' - nell'interesse reciproco di un ulteriore miglioramento delle relazioni in atto - di assicurare alla Repubblica di San Marino la possibilita' di regolare in maniera autonoma il libero movimento, sotto il profilo valutario, delle merci, dei servizi e dei capitali fra i due Paesi; hanno convenuto quanto segue: 1. La Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino si impegnano, sotto il profilo valutario, a non ostacolare il libero movimento di merci, servizi e capitali tra i due Paesi, fermo restando quanto detto nel successivo punto 4. 2. La Repubblica italiana si impegna a riconoscere alle persone fisiche e giuridiche residenti in San Marino la stessa posizione valutaria riconosciuta alle persone fisiche e giuridiche residenti in Italia. 3. La Repubblica di San Marino si impegna a recepire sostanzialmente nel proprio ordinamento la normativa valutaria italiana comprese le clausole di salvaguardia, adeguandolo con la tempestivita' richiesta dalle circostanze ai mutamenti dell'ordinamento valutario italiano prontamente comunicati alla controparte. 4. Le Autorita' sammarinesi si impegnano ad evitare, nelle forme ritenute piu' opportune che, nei rapporti delle istituzioni creditizie e finanziarie, aventi sede legale o dipendenze in San Marino, con residenti italiani si creino, sotto i vari profili, condizioni concorrenziali distorsive rispetto a quelle presenti in Italia. La verifica del costante mantenimento di un quadro disciplinare che realizzi detto obiettivo e' demandata ad un Comitato di contatto costituito, da una parte, dalle Autorita' valutarie competenti della Repubblica di San Marino e, dall'altra, dai rappresentanti designati dal Ministero del Tesoro e dalla Banca d'Italia; il Comitato si riunisce di regola una volta l'anno e comunque su richiesta di una delle Parti. Ove necessario, potranno far parte di detto Comitato le altre Amministrazioni eventualmente interessate. 5. Al fine di assicurare un corretto e ordinato funzionamento delle istituzioni creditizie e finanziarie, le Autorita' sammarinesi si impegnano a mantenere un adeguato sistema di vigilanza. 6. Ai fini dell'esercizio dell'attivita' di controllo ad essi demandata, l'Organo di vigilanza di San Marino e la Banca d'Italia possono procedere allo scambio di dati ed informazioni sulla struttura e sull'operativita' delle istituzioni vigilate. I dati e le informazioni cosi' acquisiti sono tutelati, nei limiti previsti da ciascun ordinamento, dal segreto d'ufficio. 7. Nel comune interesse dei due Paesi, le Autorita' sammarinesi si impegnano ad adottare, nelle forme ritenute piu' opportune, gli strumenti idonei a perseguire le finalita' proprie della normativa emanata dall'Italia in materia di monitoraggio fiscale, di riciclaggio e contenimento dell'uso del contante nelle transazioni. A tal fine, verra' costituita una Commissione Mista della quale faranno parte le Amministrazioni di volta in volta interessate. 8. La presente Convenzione e' corredata, per la parte valutaria, di un apposito Atto Aggiuntivo, considerato di essa parte integrante. 9. La presente Convenzione avra' durata illimitata, salvo denuncia di una delle Parti con preavviso di sei mesi. Essa entrera' in vigore il primo giorno del mese successivo a quello dell'ultima comunicazione del completamento delle procedure interne. Fatto a Roma il 2 Maggio 1991 PER PER LA REPUBBLICA ITALIANA LA REPUBBLICA DI SAN MARINO ATTO AGGIUNTIVO ALLA "CONVENZIONE IN MATERIA DI RAPPORTI FINANZIARI E VALUTARI TRA LA REPUBBLICA ITALIANA E LA REPUBBLICA DI SAN MARINO" In relazione alla "Convenzione in materia di rapporti finanziari e valutari tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino" di pari data, le Parti convengono quanto segue: 1. L'Istituto di Credito Sammarinese potra' svolgere un'attivita' in valuta uguale a quella svolta in Italia dalle aziende di credito che godono della qualifica valutaria abilitata ad operativita' piena. 2. Le aziende di credito sammarinesi, nell'ambito della normativa valutaria vigente, possono svolgere attivita' valutaria con l'autorizzazione dell'Istituto di Credito Sammarinese. L'Istituto di Credito Sammarinese potra' riconoscere anche la qualifica valutaria di banca abilitata ad operativita' piena, previo accordo con le competenti Autorita' italiane circa i criteri da applicare ad ogni singolo istituto di credito, ferma restando la corrispondenza degli ambiti operativi a quelli vigenti in Italia. 3. L'Autorita' valutaria della Repubblica di San Marino fornira' all'Ufficio Italiano dei Cambi, in forma aggregata secondo le richieste di quest'ultimo, i dati e le notizie che l'Ufficio medesimo riterra' necessario acquisire, anche con cadenza periodica, in merito alle operazioni effettuate nel settore valutario dall'Istituto di Credito Sammarinese, dalle aziende di credito sammarinesi, ovvero da altri soggetti residenti in San Marino. L'Ufficio Italiano dei Cambi fornira' in forma aggregata alla Autorita' valutaria della Repubblica di San Marino, secondo le richieste di quest'ultima, i dati e le notizie relative alle operazioni del settore valutario effettuate nel territorio della Repubblica italiana da soggetti residenti in San Marino. I problemi operativi che si dovessero di volta in volta presentare potranno essere risolti sulla base di contatti tra l'Autorita' valutaria competente sammarinese e l'Ufficio Italiano dei Cambi. A tal fine, l'Autorita' valutaria della Repubblica di San Marino approntera', nelle forme ritenute piu' opportune, un adeguato sistema di informazioni e di controllo sulle operazioni in valuta effettuate in San Marino, sostanzialmente analogo a quello vigente in Italia. 4. Restano di competenza delle Autorita' sammarinesi i procedimenti sanzionatori valutari a carico di persone fisiche e giuridiche residenti in San Marino, per le violazioni ivi commesse. Fatto a Roma il 2 Maggio 1991 PER PER LA REPUBBLICA ITALIANA LA REPUBBLICA DI SAN MARINO Ministero degli Affari Esteri PROCESSO VERBALE L'operativita' delle disposizioni di cui all'Atto Aggiuntivo alla Convenzione in materia di rapporti finanziari tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino del 2 maggio 1991 avverra' successivamente all'accertamento da parte della Commissione di cui all'art. 7 della Convenzione, del rispetto degli impegni previsti dagli artt. 3 e 7 della Convenzione citata, nonche' dell'attivazione di una efficace procedura di cooperazione amministrativa che garantisca lo scambio di informazioni tra le competenti Autorita' italiane e le competenti Autorita' di San Marino ai fini del monitoraggio fiscale e del riciclaggio e contenimento dell'uso del contante nelle transazioni, secondo modalita' che verranno definite dalla Commissione stessa. La predetta Commissione procedera' a superiore accertamento entro tre mesi dal suo insediamento. L'avvenuta soddisfacente realizzazione delle condizioni di cui sopra dovra' risultare da uno scambio di comunicazioni tra i due Governi. Per quanto concerne in particolare le disposizioni di cui all'articolo 3 della Convenzione, la Repubblica di San Marino conferma il proprio impegno ad adeguare in via continuativa le disposizioni normative interne a quelle italiane con la massima immediatezza e comunque entro e non oltre le ventiquattro ore dalla ricezione della relativa comunicazione da parte delle competenti autorita' italiane. Roma, 4 marzo 1994 Il Ministro degli Affari Esteri Il Segretario di Stato della Repubblica italiana per gli Affari Esteri della Repubblica di San Marino 448. Managua, 24 settembre 1991 Accordo per la costituzione di un fondo di contropartita degli aiuti alimentari tra Italia e Nicaragua per un programma di sviluppo sociale nella IV regione del Paese, con Allegati A e B (Entrata in vigore: 24 settembre 1991) ACCORDO PER LA COSTITUZIONE DI UN FONDO DI CONTROPARTITA DEGLI AIUTI ALIMENTARI FRA ITALIA E NICARAGUA PER UN PROGRAMMA DI SVILUPPO SOCIALE NELLA IV REGIONE DEL PAESE NICARAGUA, 24 Settembre 1991 ACCORDO In occasione dell'Incontro Bilaterale del 7 giugno 1990, a seguito della Conferenza sugli aiuti internazionali al Nicaragua, la Delegazione Italiana presieduta dall'Ambasciatore Paolo Galli e la Delegazione Nicaraguense presieduta dal Vice Ministro degli Esteri Noel Vidaurre, hanno concordato l'invio da parte italiana di un Aiuto Alimentare al Nicaragua per un valore di 7.000 milioni di Lire Italiane. Desiderando precisare le regole che reggeranno la gestione, il controllo e l'autorizzazione di questo fondo, entrambe le parti hanno concordato quanto segue: ARTO. 1 COMPONENETE DEGLI AIUTI 1. Gli aiuti saranno composti da: - frumento di grano duro per un valore di 1.000 milioni di Lire Italiane - pasta alimentare per un valore di 1.000 milioni di Lire Italiane - olio di soia per un valore di 5.000 milioni di Lire Italiane. 2. I valori indicati si riferiscono al mercato italiano. ARTO. 2 UTILIZZAZIONE DEGLI AIUTI 1. Con il prodotto netto ricavato dalla vendita degli aiuti italiani, Nicaragua si impegna a stabilire un fondo di Contropartita, da destinare al finanziamento di un Programma per lo Sviluppo Sociale nella IV Regione del Paese, articolato secondo le linee generali espresse nell'Allegato B. ARTO. 3 AUTORITA' RESPONSABILI 1. Il Nicaragua designa il Ministero per la Cooperazione Esterna come Organismo responsabile del compimento degli obblighi in virtu' del presente Accordo. 2. L'Italia designa la propria Ambasciata in Managua come Organismo responsabile del compimento dei propri obblighi in virtu' del presente Accordo. ARTO. 4 VENDITA E DETERMINAZIONE DEL VALORE DEGLI AIUTI 1. La determinazione del valore effettivo degli aiuti sara' calcolato moltiplicando la quantita' netta arrivata al Porto Nicaraguense per il prezzo commerciale prevalente nel mercato mondiale alla data dello sdoganamento dei prodotti, che potra' essere dedotta dalla data della polizza. Da questo valore si potra' dedurre il costo relativo all'immagazzinaggio e al trasporto dei prodotti all'interno del Paese, che si stima approssimativamente equivalente al 20% del valore dei prodotti stessi. 2. Il Governo del Nicaragua, per mezzo del Ministero per la Cooperazione Esterna, designera' i commercializzatori dei prodotti donati. ARTO. 5 COSTITUZIONE E UTILIZZAZIONE DEL FONDO DI CONTROPARTITA 1. Entro sei mesi dalla consegna dei prodotti, il Governo del Nicaragua attraverso il Ministero per la Cooperazione Esterna, procedera' all'apertura di un Conto Bancario intestato: "Fondo di Contropartita Italia / Nicaragua per il Programma per lo Sviluppo Sociale nella IV Regione del Paese" secondo le condizioni specificate nell'Allegato A. 2. Il Fondo di Contropartita sara' utilizzato solo ed esclusivamente per la copertura delle spese locali per l'attuazione di un "Programma per lo Sviluppo Sociale nella IV Regione del Paese" secondo i Piani Spese approvati dal Comitato di Gestione come illustrato nell'articolo 8. 3. Il Governo del Nicaragua si impegna ad esonerare le tasse portuali, imposte sull'importazione, spese di immagazzinaggio ed altre imposte pubbliche, beni di consumo e servizi, connessi alla realizzazione del programma. Non si applica questa disposizione se l'acquisizione dei beni di consumo o le spese relative ai servizi si effettuano sul mercato locale. 4. Il Ministero per la Cooperazione Esterna fornira' rapporti mensili sulla situazione del Fondo e sui Piani di recupero del fondo dall'Ambasciata d'Italia. ARTO. 6 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL PROGRAMMA 1. La struttura organizzativa del Programma si articolera' nelle seguenti strutture e funzioni: - Un Comitato di Gestione - Un Direttore del Programma, come Capo di una struttura esecutiva, nominato dal Ministero per la Cooperazione Esterna - Un Supervisore dell'Amministrazione del Fondo, nominato dall'Ambasciata d'Italia, che e' il Direttore del Programma GRANADA. 2. Al Comitato di Gestione compete: - La gestione finanziaria e l'amministrazione del Fondo di Contropartita - La elaborazione delle linee di intervento operative del Programma per lo Sviluppo Sociale nella IV Regione del Paese - Il controllo della esecuzione di tutte le decisioni inerenti alla costituzione e alla gestione del Fondo di Contropartita. 3. Al Direttore del Programma, d'accordo con il Comitato di Gestione, corrisponde: - La gestione di una struttura esecutiva per la realizzazione dei Sub-Progetti previsti dal Programma - La emissione degli ordini di pagamento d'accordo con il Supervisore dell'Amministrazione. Il Direttore del Programma rispondera' al Comitato di Gestione di tutti gli ordini di pagamento emessi, oltre a tutte le altre decisioni inerenti l'esecuzione operativa del Programma. 4. Al Supervisore dell'Amministrazione del Fondo, che per l'Ambasciata d'Italia e' il Capo del Programma GRANADA o un suo rappresentante, d'accordo con il Comitato di Gestione compete: - Il controllo della corretta amministrazione del Fondo - Le autorizzazioni degli ordini di pagamento emessi dal Direttore del Programma. Il Supervisore dell'Amministrazione rispondera' del controllo dell'Amministrazione del fondo e degli ordini di pagamento autorizzati, al Ministero per la Cooperazione Esterna e all'Ambasciata d'Italia. ARTO. 7 COMPOSIZIONE DEL COMITATO DI GESTIONE 1. Il Comitato sara' formato: - Per parte Italiana, dal Capo Progetto del Programma GRANADA o da un suo rappresentante, con funzioni di Supervisore dell'Amministrazione del Fondo - Per parte Nicaraguense da un rappresentante del Ministero per la Cooperazione Esterna, con funzioni di Direttore del Programma, e da un rappresentante del Ministero di Finanza. 2. Il Comitato sara' presieduto dal rappresentante del Ministero per la Cooperazione Esterna. ARTO. 8 MODALITA' DI GESTIONE DEL FONDO DI CONTROPARTITA E DI ESECUZIONE DEL PROGRAMMA 1. Il Comitato di Gestione dovra' approvare il "Programma per lo Sviluppo Sociale nella IV Regione del Paese" d'accordo con le linee generali espresse nell'Allegato B e dovra' proporre precise indicazioni: - Sulle linee di intervento operative che distinguono il Programma in generale e i Sub-Progetti in cui si articola in particolare - Sui Sub-Progetti specifici sui quali il Programma stesso si articola - Sulle previsioni di spesa per la realizzazione dei Sub- Progetti. 2. All'inizio di ogni semestre il Comitato di Gestione dovra' approvare un Piano Spese Preventivo semestrale coerente con l'articolazione in Sub-Progetti, specificata dal Programma. Ogni Piano Spesa Semestrale dovra' chiaramente indicare: - Il valore delle spese per ognuna delle voci - Il calendario delle spese - Il Sub-Progetto a cui le spese si riferiscono. 3. Gli ordini di pagamento si potranno autorizzare esclusivamente in base ai Piani Spese Semestrali approvati, saranno eseguiti dal Direttore del Programma e dovranno essere autorizzati dal Supervisore della Amministrazione. 4. Alla fine di ogni semestre il comitato di Gestione dovra' ratificare le spese sostenute nel semestre in un Piano Consultivo delle spese semestrali. 5. Il Comitato di Gestione dovra' riunirsi almeno due volte ogni sei mesi e ogni volta che uno dei membri che lo compongono lo richieda formalmente. ARTO. 9 CONTROLLO SULLA GESTIONE DEL FONDO DI CONTROPARTITA 1. Oltre al controllo diretto eseguito attraverso il Supervisore dell'Amministrazione, si prevedera' un controllo indiretto che si realizzera' per mezzo della trasmissione della documentazione sotto indicata al Ministero per la Cooperazione Esterna e all'Ambasciata d'Italia, da parte del Comitato di Gestione e della Banca in cui sara' depositato il Fondo, rispettivamente. 1.1 Il Comitato di Gestione dovra' fornire regolarmente copia dei seguenti documenti: - Programma per lo Sviluppo Sociale nella IV Regione del Paese (Piani Operativi Semestrali) - Piani Operativi Consultivi, ogni qualvolta approvati - Ordini di pagamento emessi dal Direttore del Programma e dal Supervisore dell'Amministrazione. 1.2 La Banca dovra' trasmettere un rapporto mensile riportando i movimenti della valuta registrati nel corso del mese sul C/C del Fondo di Contropartita. 2. Il Comitato di Gestione dovra' inoltre dare rapidamente risposta alle ulteriori richieste formali di informazione e documentazione inerenti la gestione del Fondo di Contropartita, che provengano dal Ministero per la Cooperazione Esterna e dall'Ambasciata d'Italia. 3. Analogamente, il Direttore del Programma ed il Supervisore dell'Amministrazione del Fondo dovranno rapidamente fornire le informazioni ed i chiarimenti, facilitando l'accesso alla contabilita' del Fondo di Contropartita, formalmente richiesti, all'Ambasciata d'Italia y/o al Ministero per la Cooperazione Esterna. ARTO. 10 IMPEGNI GENERALI 1. IL Nicaragua e l'Italia garantiranno che il presente Accordo sia rispettato e fra le parti esistera' uno scambio reciproco di informazioni. 2. Il Nicaragua ed Italia accettano e concordano che gli Allegati A e B del presente Accordo facciano parte integrante dello stesso. ARTO. 11 SOSPENSIONI 1. La parte Italiana, previe consultazioni con le Autorita' Nicaraguensi, potra' richiedere la sospensione dell'erogazione dei fondi depositati nella Banca prescelta, in caso si verifichino anomalie che riguardino: - Il deposito dei fondi raccolti attraverso la vendita dei prodotti italiani, nel Conto del Fondo di Contropartita - La gestione, controllo e utilizzazione del Fondo di Contropartita - La assunzione di qualsiasi altro impegno preso in base al presente Accordo. 2. La erogazione del fondo potra' essere riattivata dopo la correzione delle anomalie riscontrate. ARTO. 12 COMUNICAZIONI 1. Qualsiasi documento o comunicazione emesso dal Nicaragua o dall'Italia in base al presente Accordo sara' inviata per iscritto ai seguenti indirizzi: ITALIA : Sede dell'Ambasciata d'Italia in Managua NICARAGUA : Sede del Ministero per la Cooperazione Esterna in Managua ARTO. 13 EMENDAMENTI 1. Il presente Accordo potra' essere modificato di comune intesa in qualsiasi momento, mediante lo scambio di note fra le parti sottoscriventi. ARTO. 14 ENTRATA IN VIGORE E DURATA 1. Il presente Accordo entrera' in vigore al momento della firma e restera' in vigore tutto il periodo necessario alla completa utilizzazione del Fondo di Contropartita. Per il Governo del Nicaragua Per il Governo d'Italia Dottor Erwin Krugger Dottor Luigi Mercolini Ministero Cooperazione Ambasciatore d'Italia Esterna a Managua ALLEGATO"A" ACCORDO RELATIVO AL CONTO BANCARIO DEL FONDO DI CONTRO PARTITA FRA ITALIA, NICARAGUA ED IL BANCO CENTRALE DEL NICARAGUA. Entrambi i Governi ed il "Banco Central de Nicaragua" concordano ed approvano la seguente procedura relativa al Conto Bancario del Fondo di Contropartita 1. Il Conto Bancario del Fondo di Contropartita sara' costituito dal Banco Centrale de Nicaragua, con le seguenti condizioni: - Sara' intestato al Fondo di Contropartita per il Programma per lo Sviluppo Sociale nella IV Regione del Paese" - Sara' intestato al Ministero per la Cooperazione Esterna - La Moneta sara' il Cordoba (Moneta Locale) - Gli ordini di pagamento, per essere validi, dovranno essere firmati congiuntamente dal Direttore del Programma e dal Supervisore dell'Amministrazione. 2. Il Banco Centrale del Nicaragua si impegna a trasmettere al Ministero per la Cooperazione Esterna e all'Ambasciata d'Italia, un rapporto mensile che riporti i movimenti di valuta registrati nel corso del mese sul Conto Bancario del Fondo di Contropartita. 3. Le Autorita' Nicaraguensi firmatarie si impegnano ad adottare misure per la salvaguardia del fondo in caso di svalutazione del Cordobas (Moneta Nazionale), dal momento in cui si firma il presente Accordo. ALLEGATO "B" LINEE GENERALI DEL "PROGRAMMA PER LO SVILUPPO SOCIALE NELLA IV REGIONE DEL PAESE" 1. FINALITA' E OBIETTIVI GENERALI Il presente Programma prevede come finalita' generale la crescita della occupazione in un area geografica limitata, attraverso l'approfondimento e la sperimentazione di metodologie di sviluppo locale integrato; questo significa che gli interventi attraverso i quali si articola il programma in appogio agli strati sociali sui quali pesa maggiormente l'effetto della crisi economica e delle misure governative destinate a contenerle, non vogliono essere considerate azioni nell'ambito dell'emergenza, bensi' sono strategie che, a medio termine sono proiettate verso una forma di uscita della riproduzione dell'emarginazione socio-economica e della Poverta'. In termini operativi la filosofia del Programma da' maggior rilievo all'attuazione individuale o comunitaria delle risorse umane, per permettere che i vincoli che caratterizzano un determinato contesto sociale possano trasformarsi in risorse, piuttosto che alla dislocazione di appoggi finanziari per il sostentamento esclusivo di strutture produttive gia' consol- idate. Il programma si propone in sostanza concretizzare i seguenti obiettivi primari: - Migliorare le condizioni di vita, in termini economici ed igienico-sanitari, sia di ampie fasce della popolazione che riempiono le periferie dei centri urbani, sia delle componenti rurali che, in progressiva diminuzione si trovano in condizioni piu' sfavorevoli nell'ambito delle potenzialita' di generare entrate e delle opportunita' di usufruire dei servizi. - Appoggiare e rafforzare, sotto un'ottica di promozione sociale della figura dell'impresario, il tessuto economico- produttivo locale, soprattutto per quanto riguarda le cooper- ative e le micro-piccole imprese. Il Programma contempla altresi' il raggiungimento di alcuni obiettivi secondari. - Aumentare la confidenza e la consapevolezza delle possibilita' di produzione attraverso di proprie azioni, risultati concreti e visibili per risolvere i problemi, sia individualmente sia come membro di una comunita'. - Migliorare, come compito delle Istituzioni locali, Municipi principalmente, la capacita' organizzativa della distribuzione e della attivazione delle risorse disponibili, in materia che le stesse Istituzioni possano giocare un ruolo attivo ed autonomo nella pianificazione e nella gestione dei processi di sviluppo. La collocazione di detti obiettivi ad un livello secondario non deriva da una minore importanza, bensi' dal fatto che si adottano metodologie determinate per la realizzazione degli obiettivi primari. Per la stessa natura degli obiettivi secondari sara' opportuno l'utilizzo di metodologie participative, nel senso di rendere partecipi alla gestione delle azioni del programma, iniziando dalla sua formulazione, gli individui e le parti sociali coinvolte, nei differenti livelli, nelle azioni del programma. 2. SUB-PROGETTI OPERATIVI Per la realizzazione degli obiettivi citati, il Programma si struttura in tre Sub-Progetti distinti: SUB-PROGETTO OCCUPAZIONE Il Sub-Progetto vuole orientarsi principalmente verso la realizzazione del primo obiettivo del programma, con la creazione di opportunita' di lavoro temporaneo per i disoccupati, e/o appartenenti ad altre categorie a rischio di emarginazione sociale (in particolare: giovani, portatori di handicap, invalidi di guerra, rimpatriati). La modalita' operativa prevede la realizzazione di opere di risanamento ambientale e di infrastrutture di utilita' pubblica, inoltre, dove e' possibile e conveniente, coinvolgere la mano d'opera, pagandola secondo i parametri del salario minimo, in progetti, di formazione professionale, specifici. SUB-PROGETTO IMPRESE Con lo scopo di raggiungere il secondo obiettivo del Programma, il Sub-Progetto promuove attivita' soprattutto nei settori: Co- operative, piccole e micro imprese, a differenti livelli: produttivo, mercato del lavoro, istituzionale ed associativo. Si tratta, specificando: - A livello delle imprese di promuovere l'appoggio finanziario e l'assistenza tecnica ai progetti di ristrutturazione o di creazione di nuove imprese, privilegiando i progetti che, per contenuti tecnologici, produttivi o di coinvolgimento sociale, si propongano come particolarmente innovatori per il contesto locale. - A livello del mercato del lavoro, creare una fluidita' della richiesta e della offerta di lavoro, attraverso un monitoraggio del livello della richiesta, che va dal semplice apporto di informazioni fino alla formazione della mano d'opera. - A livello delle Istituzioni e delle Associazioni delle Imprese, promuovere e coordinare il dibattito e la collaborazione fra le stesse, per la soluzione di problemi concreti, e, primo fra tutti l'accesso al credito ed ai servizi alle imprese, secondariamente per lo studio, realizzato in equipe, delle strategie e dei possibili programmi tesi alla crescita ed allo sviluppo. SUB-PROGETTO VALUTAZIONE Il terzo ed ultimo Sub-Progetto, e' differente dai precedenti e non vuole perseguire obiettivi che implichino interventi precisi sulla realta' locale. Il Sub-Progetto si configura invece come un'attivita' interna al Programma, alla valutazione del programma stesso, ponendosi come meccanismo retroattivo di informazione, per permettere la correzione delle modalita' degli interventi: - Fra i differenti livelli di articolazione fra i Sub-Progetti da un lato, o come valutazione degli stessi in termini di efficienza. - Fra le azioni iniziate e gli effetti che le stesse ottengono nel contesto sociale, dall'altro, o come valutazione in termini di efficacia. In pratica il Sub-Progetto si articola in attivita' di: - Indagine sulla struttura del sistema sociale, nell'ambito produttivo nel quale opera il Programma, per la definizione di uno status di referenze in base al quale valutare gli effetti delle azioni sviluppate che serviranno per una maggiore precisione delle orientazioni delle stesse azioni. - Analisi, catalogazione e rendiconto sistematici delle risorse impiegate, degli obiettivi operativi, di volta in volta individuati e, successivamente, delle attivita' iniziate, delle metodologie adottate e, infine, degli ostacoli e delle difficolta' incontrate. - Osservazione dei risultati ottenuti: da una parte, in termine di impatto delle azioni realizzate e di riscontro dei risultati sperati a quelli realmente raggiunti, dall'altra in termini di esportabilita' e di riproducibilita' degli stessi, attraverso la costruzione di modelli di intervento, sufficientemente fondamentati dal punto di vista teorico oltre che empirico. 449. Citta' del Guatemala, 3 marzo 1992 Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo del Guatemala per la costituzione di un fondo derivante dalla monetizzazione delle forniture inerenti al programma "Fornitura di prodotti ed attrezzature al piccolo produttore agricolo" (Entrata in vigore: 3 marzo 1992) AMBASCIATA D'ITALIA ACCORDO PER LA COSTITUZIONE DI UN FONDO DERIVANTE DALLA MONETIZZAZIONE DELLE FORNITURE INERENTI AL PROGRAMMA "FORNITURA DI PRODOTTI E ATTREZZATURE AL PICCOLO PRODUTTORE AGRICOLO" Con riferimento al Programma di Cooperazione "FORNITURA DI PRODOTTI E ATTREZZATURE AL PICCOLO PRODUTTORE AGRICOLO", 2 fase, previsto nel Protocollo Bilaterale sottoscritto a Citta' del Guatemala il 12 aprile 1988, finanziato a dono per l'ammontare di 11 miliardi di Lire dal Governo della Repubblica d'Italia, le parti, rappresentate rispettivamente: il Guatemala dal Ministero di Agricoltura, Allevamento e Alimentazione (MAGA) e l'Italia dall'Ambasciata d'Italia a Citta' del Guatemala, concordano su quanto segue: 1 COMPOSIZIONE DEL DONATIVO Il valore del donativo 'e di 11 miliardi di Lire, consegnato al Governo del Guatemala come segue: 5,650 milioni di Lire per il 1991, 2.900 milioni per il 1992 e 2.450 milioni per il 1993. La composizione del donativo viene descritta nell'Allegato 1. 2 IMPEGNI DEL GUATEMALA In conformita' all'Accordo Quadro di Cooperazione Tecnica Bilaterale, il Governo del Guatemala si impegna a concedere l'esenzione da diritti doganali e da qualsiasi altra imposta o tassa sull'importazione, inclusa l'IVA sui servizi portuali e di trasporto. 3 DETERMINAZIONE DEL VALORE DELLE FORNITURE La determinazione del valore effettivo delle forniture sara' calcolata moltiplicando la quantita' netta pervenuta al Porto di destinazione per il valore indicato nella fattura. Da questo valore si dedurra' il costo relativo alle spese per immagazzinaggio, trasporto e altre spese amministrative che comporta la monetizzazione dei prodotti nell'interno del paese. il quale si calcola approssimativamente pari ad un massimo del 15%. 4 MONETIZZAZIONE DEL DONATIVO Il Governo della Repubblica del Guatemala designa il Ministero dell'Agricoltura, Allevamento e Alimentazione quale ente incaricato della commercializzazione delle forniture tramite il Programma di Distribuzione di Prodotti e Attrezzature per l'Agricoltura (PRODINEA), i cui prezzi di commercializzazione saranno stabiliti per mezzo di decreti ministeriali, in coordinamento con il Comitato di Gestione. Con il ricavato netto ottenuto dalla vendita delle forniture inviati dal Governo d'Italia, il Governo del Guatemala si impegna a costituire un fondo per il finanziamento dei progetti di sviluppo agricolo concordati tra i due governi nell'ambito del Comitato di Gestione. Il fondo sara' costituito sul conto numero 111317-4 aperto presso il Banco di Guatemala (BANGUAT), entro il mese successivo alla firma del presente Accordo, fino a estinzione della monetizzazione totale. In base al Decreto Governativo 492-91, il Banco Nazionale di Sviluppo Agricolo (BANDESA) sara' l'ente che ricevera' i pagamenti e li versera' settimanalmente sul conto sopraindicato. Il Fondo potra' essere utilizzato unicamente ed esclusivamente per le spese locali dei programmi stabiliti dal Comitato di Gestione. 5 COMITATO DI GESTIONE 1) Tutte le decisioni inerenti all'assegnazione dei fondi corrispondono al Comitato di Gestione. 2) Il Comitato di Gestione sara' composto: - Da parte dell'Italia da un rappresentante designato dall'Ambasciata d'Italia in Guatemala e dal Direttore Italiano del Progetto. - Da parte del Guatemala da: - Un rappresentante del Ministero delle Finanze Pubbliche; - Un rappresentante della Segreteria Generale della Pianificazione Economica (SEGEPLAN); - Un rappresentante del Ministero dell'Agricoltura, Allevamento e Alimentazione (MAGA); - Il Direttore Nazionale del Progetto. 3) La Segreteria del Comitato sara' a carico del Direttore Nazionale del PRODINEA. 4) Il Comitato verra' costituito 15 giorni dopo la firma del presente Accordo. 6 INDIVIDUAZIONE DEI PROGETTI BENEFICIARI DEL FONDO Il Comitato di Gestione, in base alle proposte trasmesse dal Governo guatemalteco e alle valutazioni manifestate dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Repubblica Italiana, individuera' i progetti beneficiari del fondo. La decisione dovra' risultare da uno scambio di note che formera' parte integrale del presente Accordo. 7 AMMINISTRAZIONE DEL FONDO Il Comitato di Gestione dovra' approvare un preventivo di spese, su base trimestrale e altresi' una relazione trimestrale di esecuzione e avanzamento dei progetti, forniti dal MAGA. Le relazioni approvate dal Comitato saranno trasmesse trimestralmente al MAGA, SEGEPLAN, Ministero delle Finanze Pubbliche e all'Ambasciata d'Italia a Citta' del Guatemala. Il Comitato di Gestione dovra' riunirsi per lo meno due volte per semestre ed ogni volta che uno dei membri integranti lo solleciti. 8 ENTRATA IN VIGORE E DURATA DELL'ACCORDO Il presente Accordo entrera' in vigore al momento della firma e permarra' valido fino all'utilizzazione completa del Fondo. 9 MODIFICHE ED EMENDAMENTI Il presente Accordo potra' essere in ogni momento modificato o emmendato tramite lettere di intesa che saranno parte integrante del presente Accordo. L'AMBASCIATORE D'ITALIA MINISTRO DI AGRICOLTURA, Francesco Marcello Ruggirello ALLEVAMENTO E ALIMENTAZIONE Adolfo Boppel Carrera Guatemala, 3 marzo 1992 RIPARTIZIONE ANNUALE DEI PRODOTTI PER L'AGRICOLTURA ____________________________________________________________________ | DESCRIZIONE | 1 ANNO |_________________|__________________________________________________ | PRODOTTI PER | Quantita' prezzo totale | L'AGRICOLTURA | unitario x 000 L. |_________________|__________________________________________________ | | |1) FERTILIZZANTI | | (in tons) | | | |UREA | |NPK 15.15.15 | 6,500 400,000 2,600,000 |NPK 20.20.0 | |NPK 10.20.20 | 195 1,330,000 259,350 |_________________|__________________________________________________ | | 2,859,350 |_________________|__________________________________________________ | | | 2) ANTIPARASSI- | | TARI | | (in Kg) | |_________________| | | Benalaxil 4% |+ ossicloruro di |rame 33% 45,650 16,500 753,225 |Zineb puro 70% 25,210 6,000 151,260 |Ossicloruro di |rame 51,3% 11,350 5,300 60,155 |Dimetoato 40% 9,400 8,600 80,840 |Simazina 22% + |atrazina 36% 23,613 6,500 153,485 |Cipermwetrina |o permetrina |6-7% 21,450 18,200 390,390 |____________________________________________________________________ | 1,589,355 | _____________ |A) TOTALE PRODOTTI PER L'AGRICOLTURA: 4,448,705 |____________________________________________________________________ SEGUE ____________________________________________________________________ | DESCRIZIONE | 2 ANNO |_________________|__________________________________________________ | PRODOTTI PER | Quantita' prezzo totale | L'AGRICOLTURA | unitario x 000 L. |_________________|__________________________________________________ | | |1) FERTILIZZANTI | | (in tons) | | | |UREA | 4,000 380,000 1,520,000 |NPK 15.15.15 | |NPK 20.20.0 | 2,070 440,000 910,800 |NPK 10.20.20 | |_________________|__________________________________________________ | 2,430,800 | | _____________ | 2,430,800 |____________________________________________________________________ SEGUE ____________________________________________________________________ | DESCRIZIONE | 3 ANNO |_________________|__________________________________________________ | PRODOTTI PER | Quantita' prezzo totale | L'AGRICOLTURA | unitario x 000 L. |_________________|__________________________________________________ | | |1) FERTILIZZANTI | | (in tons) | | | |UREA | 3,900 380,000 1,482,000 |NPK 15.15.15 | |NPK 20.20.0 | 1,905 440,000 838,200 |NPK 10.20.20 | |_________________|__________________________________________________ | 2,320,200 |____________________________________________________________________ | |____________________________________________________________________ | 2,320,200 | _____________ | |____________________________________________________________________ SEGUE ____________________________________ | DESCRIZIONE | TOTALE GENERALE |_________________|__________________ | PRODOTTI PER | | L'AGRICOLTURA | |_________________|__________________ | | |1) FERTILIZZANTI | | (in tons) | | | |UREA | 3,002,000,000 |NPK 15.15.15 | 2,600,000,000 |NPK 20.20.0 | 1.749,000,000 |NPK 10.20.20 | 259,350,000 |_________________|__________________ | | 7,610,350,000 |_________________|__________________ | | | 2) ANTIPARASSI- | | TARI | | (in Kg) | |_________________| | | Benalaxil 4% |+ ossicloruro di |rame 33% 753,225,000 |Zineb puro 70% 151,260,000 |Ossicloruro di |rame 51,3% 60,155,000 |Dimetoato 40% 80,840,000 |Simazina 22% + |atrazina 36% 153,484,500 |Cipermwetrina |o permetrina |6-7% 390,390,000 |____________________________________ | 1,589,354,500 | _____________ | 9,199,704,500 |____________________________________ RIPARTIZIONE ANNUALE ASSISTENZA TECNICA ____________________________________________________________________ |DESCRIZIONE | 1 ANNO | | |_______________|___________________________________________________ |ASSISTENZA |Quantita' prezzo totale |TECNICA | mesi/uomo unitario x 000 L. |_______________|___________________________________________________ | PERSONALE | | CAPO PROGETTO | 6 14,500,000 87,000 |Esperto | |titoiatra | |ESPERTO JUNIOR | |Fitoiatra e | |nutrizione del | |suolo | 6 87,000 | | | CORSO DI | | FORMAZIONE | |Stages in | |Italia | | | |Coordinamento | |_______________|____________________________________________________ | | _________________ |B) TOTALE ASSISTENZA TECNICA 87,000 |____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ |DESCRIZIONE | 2 ANNO | | |_______________|___________________________________________________ |ASSISTENZA |Quantita' prezzo totale |TECNICA | mesi/uomo unitario x 000 L. |_______________|___________________________________________________ | PERSONALE | | CAPO PROGETTO | 12 14,500,000 174,000 |Esperto | |titoiatra | |ESPERTO JUNIOR | 12 12,500,000 150,000 |Fitoiatra e | |nutrizione del | |suolo | 24 324,000 | | | CORSO DI | | FORMAZIONE | |Stages in | |Italia | 6 10,000,000 60,000 | | |Coordinamento | 5,000 |_______________|____________________________________________________ | 6 65,000 |____________________________________________________________________ | 389,000 |____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ |DESCRIZIONE | 3 ANNO | | |_______________|___________________________________________________ |ASSISTENZA |Quantita' prezzo totale |TECNICA | mesi/uomo unitario x 000 L. |_______________|___________________________________________________ | PERSONALE | | CAPO PROGETTO | 6 14,500,000 87,000 |Esperto | |titoiatra | |ESPERTO JUNIOR | |Fitoiatra e | |nutrizione del | |suolo | 6 87,000 | | | CORSO DI | | FORMAZIONE | |Stages in | |Italia | | | |Coordinamento | |_______________|____________________________________________________ | |____________________________________________________________________ | 87,000 |____________________________________________________________________ ___________________________________ |DESCRIZIONE | TOTALE GENERALE | | |_______________|___________________ |ASSISTENZA | Totale |TECNICA | x 000 ΒΆ |_______________|___________________ | PERSONALE | | CAPO PROGETTO | 348,000 |Esperto | |titoiatra | |ESPERTO JUNIOR | 150,000 |Fitoiatra e | |nutrizione del | |suolo | 498,000 | | | CORSO DI | | FORMAZIONE | |Stages in | |Italia | 60,000 | | |Coordinamento | 5,000 |_______________|___________________ | 65,000 |___________________________________ | 563,000 |___________________________________ RIPARTIZIONE ANNUALE DI MATERIALI, ATTREZZATURE E MEZZI DI TRASPORTO ___________________________________________________________________ |DESCRIZIONE | 1 ANNO | | |_______________|___________________________________________________ |MATERIALE | Quantita' prezzo totale |ATTREZZATURE | (unita') unitario x 000 L. |_______________|___________________________________________________ |1) MATERIALE | |PROTETTIVO | |Maschere o | |carbone attivo | |gettabili | 16,270 3,100 50,437 |Pomate | |protettive | 14,143 3,500 49,501 |Occhiale | |trattamento | 4,785 5,100 24,404 |Stivali (paia) | 4,000 20,000 80,000 |Tute in cotone | 1,341 23,000 30,843 |_______________|___________________________________________________ | | 235,184 |_______________|___________________________________________________ | | |2) ATTREZZATURE| |Pompe a spalla | |manuali 16lt | 5,882 68,000 399,976 |Motocoltivatori| |diesel 12 HP | |con: fresa, | 28 10,156,000 284,368 |assolcatore| |arato reversi- | |bile + carriale| |200 lt con | |gancio di | |traino al | |motocoltivatore| |motopompa con | |tubi di mandata| |pescaggio + | |rimorchio | |_______________|___________________________________________________ | | 684,344 |_______________|___________________________________________________ | | |3) MEZZI DI | |TRASPORTO | |Pick-up tipo | |"Turbo Daily | |40.10 WM" Fiat | |per distribu- | |zione prodotti.| 2 62,000,000 124,000 |Incluso: | |dogana, assi- | |curazione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno Vetture | |tipo "Panda4x4"| |per la rete di | |assistenza | |tecnica | 2 18,000,000 36,000 |Incluso: | |dogana, assicu-| |razione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno | |_______________|___________________________________________________ | | 160,000 | | _________________ | |C) TOTALE MATERIALI 1,079,528 | |ATTREZZATURE E MEZZI DI TRASPORTO |_______________|___________________________________________________ _______________________________________________________ |DESCRIZIONE | 2 ANNO | | |_______________|_______________________________________ |MATERIALE | Quantita' prezzo totale |ATTREZZATURE | (unita') unitario x 000 L. |_______________|_______________________________________ |1) MATERIALE | |PROTETTIVO | |Maschere o | |carbone attivo | |gettabili | |Pomate | |protettive | |Occhiale | |trattamento | |Stivali (paia) | |Tute in cotone | |_______________|_______________________________________ | | |_______________|_______________________________________ | | |2) ATTREZZATURE| |Pompe a spalla | |manuali 16lt | |Motocoltivatori| |diesel 12 HP | |con: fresa, | |assolcatore| |arato reversi- | |bile + carriale| |200 lt con | |gancio di | |traino al | |motocoltivatore| |motopompa con | |tubi di mandata| |pescaggio + | |rimorchio | |_______________|_______________________________________ | | |_______________|_______________________________________ | | |3) MEZZI DI | |TRASPORTO | |Pick-up tipo | |"Turbo Daily | |40.10 WM" Fiat | |per distribu- | |zione prodotti.| |Incluso: | |dogana, assi- | |curazione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno Vetture | |tipo "Panda4x4"| |per la rete di | |assistenza | |tecnica | |Incluso: | |dogana, assicu-| |razione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno | |_______________|_______________________________________ | | |_______________|_______________________________________ | | | | |_______________|_______________________________________ _______________________________________________________ |DESCRIZIONE | 3 ANNO | | |_______________|_______________________________________ |MATERIALE | Quantita' prezzo totale |ATTREZZATURE | (unita') unitario x 000 L. |_______________|_______________________________________ |1) MATERIALE | |PROTETTIVO | |Maschere o | |carbone attivo | |gettabili | |Pomate | |protettive | |Occhiale | |trattamento | |Stivali (paia) | |Tute in cotone | |_______________|_______________________________________ | | |_______________|_______________________________________ | | |2) ATTREZZATURE| |Pompe a spalla | |manuali 16lt | |Motocoltivatori| |diesel 12 HP | |con: fresa, | |assolcatore| |arato reversi- | |bile + carriale| |200 lt con | |gancio di | |traino al | |motocoltivatore| |motopompa con | |tubi di mandata| |pescaggio + | |rimorchio | |_______________|_______________________________________ | | |_______________|_______________________________________ | | |3) MEZZI DI | |TRASPORTO | |Pick-up tipo | |"Turbo Daily | |40.10 WM" Fiat | |per distribu- | |zione prodotti.| |Incluso: | |dogana, assi- | |curazione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno Vetture | |tipo "Panda4x4"| |per la rete di | |assistenza | |tecnica | |Incluso: | |dogana, assicu-| |razione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno | |_______________|_______________________________________ | | |_______________|_______________________________________ | | | | |_______________|_______________________________________ _______________________________________________________ |DESCRIZIONE |TOTALE | |GENERALE |_______________|_______________________________________ |MATERIALE | |ATTREZZATURE | |_______________|_______________________________________ |1) MATERIALE | |PROTETTIVO | |Maschere o | |carbone attivo | |gettabili | 50,437,000 |Pomate | |protettive | 49,500,500 |Occhiale | |trattamento | 24,403,500 |Stivali (paia) | 80,000,000 |Tute in cotone | 30,843,000 |_______________|_______________________________________ | | 235,184,000 |_______________|_______________________________________ | | |2) ATTREZZATURE| |Pompe a spalla | |manuali 16lt | 399,976,000 |Motocoltivatori| |diesel 12 HP | 284,368,000 |con: fresa, | |assolcatore| |arato reversi- | |bile + carriale| |200 lt con | |gancio di | |traino al | |motocoltivatore| |motopompa con | |tubi di mandata| |pescaggio + | |rimorchio | |_______________|_______________________________________ | | 684,344,000 |_______________|_______________________________________ | | |3) MEZZI DI | |TRASPORTO | |Pick-up tipo | |"Turbo Daily | |40.10 WM" Fiat | |per distribu- | |zione prodotti.| 124,000,000 |Incluso: | |dogana, assi- | |curazione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno Vetture | |tipo "Panda4x4"| |per la rete di | |assistenza | |tecnica | 36,000,000 |Incluso: | |dogana, assicu-| |razione, | |ricambi e | |assistenza per | |1 anno | |_______________|_______________________________________ | | 160,000,000 |_______________|_______________________________________ | | | | 1,079,528,000 |_______________|_______________________________________ TOTALE GENERALE FORNITURA E ASSISTENZA TECNICA 10,842,232,500 450 Santa Fe di Bogota', 30 ottobre 1992 Ampliamento del Programma di cooperazione tecnica e scientifica tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Repubblica di Colombia per l'istituzione nella citta' di Santa Fe di Bogota' di un centro Colombo-Italiano di formazione professionale di tecnici nella progettazione di prodotti e di processi metalmeccanici (Entrata in vigore: 3 marzo 1993) AMPLIAMENTO DEL PROGRAMMA DI COOPERAZIONE TECNICA E SCIENTIFICA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI COLOMBIA PER L'ISTITUZIONE NELLA CITTA' DI SANTA FE DI BOGOTA' DI UN CENTRO COLOMBO ITALIANO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DI TECNICI NELLA PROGETTAZIONE DI PRODOTTI E DI PROCESSI METALMECCANICI IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA DI COLOMBIA In attuazione del Convegno di Cooperazione Tecnica e Scientifica sottoscritto da entrambi i Governi il 30 marzo 1971 e tenendo conto che: 1. Come realizzazione del Programma di Cooperazione Tecnica e Scientifica sottoscritto il 29 marzo 1985 dai Governi di Colombia ed Italia fu equipaggiato e messo in funzione il Centro Colombo Italiano di Formazione Professionale, il cui obiettivo e' la formazione di Tecnici Specializzati nella progettazione e fabbricazione di prodotti e di processi metalmeccanici con macchine utensili a controllo numerico computerizzato. 2. In data 26 dicembre 1988, mediante lettera CTI/2/1113, il Governo colombiano attraverso il Departamento Nacional de Planeacion sollecito' la cooperazione del Governo italiano per l'ampliamento del Programma di Cooperazione Tecnica e Scientifica per istituire nella citta' di Santa Fe di Bogota' un Centro Colombo Italiano di formazione professionale di tecnici nella progettazione di prodotti e processi metalmeccanici. 3. In data 23 maggio 1990, mediante nota 1663 l'Ambasciata d'Italia informava il Governo Colombiano dell'approvazione dell'ampliamento del Programma da parte del Governo Italiano. Hanno concordato sottoscrivere il presente ampliamento del Programma secondo i seguenti articoli: ARTICOLO I OGGETTO 1. Le due Parti uniranno i loro sforzi per contribuire al consolidamento del Programma di Cooperazione Tecnica e Scientifica sottoscritto il 29 marzo 1985, il cui obiettivo e' adeguare, equipaggiare e mettere in funzione il Centro Colombo Italiano, situato a Santa Fe di Bogota', per attendere a livello nazionale alla specializzazione di istruttori, tecnici ed ingegneri nella programmazione ed uso di macchine; progettazione, sviluppo e fabbricazione di prodotti metalmeccanici, con macchine utensili a controllo numerico computerizzato (CNC); dare assistenza tecnica alle imprese e divulgare tecnologia CNC. Sono previste pertanto le seguenti attivita': 1.1 Formazione in Colombia ed all'estero di istruttori del SENA nelle tecnologie complementari del controllo numerico computerizzato. 1.2 Acquisto e spedizione di utensili, parti di ricambio ed accessori per gli equipaggiamenti gia' installati e funzionanti nel Centro Colombo Italiano. 1.3 Acquisto, spedizione, installazione, messa in servizio e collaudo di nuove macchine ed equipaggiamenti descritti nel Piano di Operazioni. 1.4 Trasferimento di tecnologia a funzionari tanto del SENA come dell'industria, per mezzo di esperti e consulenti inviati dalla Parte Italiana. 1.5 Dare assistenza tecnica e divulgare tecnologia. 1.6 Fomentare la cooperazione tecnica internazionale tra paesi in via di sviluppo nell'ambito della formazione professionale sulle tecnologie del Controllo Numerico Computerizzato. 2. La cooperazione tra le due Parti sara' effettiva per un periodo di 24 (ventiquattro) mesi contati a partire dall'entrata in vigore stabilita dall'Articolo XIV del presente Programma. ARTICOLO II ENTITA' ESECUTRICI 1. La Parte Colombiana nomina il Servicio Nacional de Aprendizaje, SENA, come responsabile dell'esecuzione del presente Programma. 2. In base alle richieste della Parte Colombiana da Parte Italiana l'esecuzione delle attivita' descritte nel Piano di Operazioni a cui si fa riferimento nell'Articolo VII del Programma saranno svolte dalla Societa' ITALIAN M3T, eccettuate quelle citate nei paragrafi 3. e 5. che sono di pertinenza della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano. ARTICOLO III CONTRIBUTO ITALIANO 1. Macchine ed Attrezzature: 1.1 ITALIAN M3T si impegna all'acquisto e spedizione CIF porto colombiano, delle macchine e delle attrezzature di tipo industriale. Questa fornitura comprendera' i manuali tecnici, gli accessori ed i ricambi selezionati unitamente dal SENA e da ITALIAN M3T e che permettano un adeguato funzionamento del Centro. 1.2 ITALIAN M3T si impegna a fornire, CIF porto colombiano gli accessori, i ricambi e gli utensili per le macchine gia' installate nel Centro Colombo Italiano, basandosi sulle priorita' stabilite dalle entita' esecutrici. La lista delle macchine e delle attrezzature suddette e' riportata nel Piano di Operazioni. 1.3 ITALIAN M3T si impegna a fornire i servizi di supervisione, assistenza tecnica ed addestramento per il montaggio, collaudo e messa in servizio di dette macchine ed attrezzature. I costi relativi a biglietti aerei, stipendi del personale ed assicurazione per l'invio dei tecnici italiani per questo servizio, saranno a carico dell'ITALIAN M3T, che assicurera' altresi' le istruzioni necessarie per la manutenzione di detta dotazione come pure i manuali d'uso e manutenzione delle attrezzature. 2. Infrastruttura del Centro: La ITALIAN M3T si fara' carico dei costi corrispondenti all'elaborazione dei documenti relativi all'adeguamento del Centro, dei disegni e delle specifiche tecniche, in modo da poter collocare ed installare le nuove apparecchiature. 3. Esperti: 3.1 La Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano inviera' per un periodo di due (2) anni un esperto in qualita' di Direttore Tecnico italiano, il quale si fara' garante dell'assistenza tecnica al Centro Colombo Italiano appoggiando continuamente l'opera del Direttore colombiano del Centro. 3.2 La stessa Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo inviera' un massimo di quattro (4) Esperti (per un totale di circa 8 mesi/uomo), per il trasferimento della tecnologia del controllo numerico computerizzato (programmazione, progettazione assistita del computer, operazioni con macchine CNC; sistemi flessibili di manifattura e loro processi; politica dell'automazione; assistenza tecnica nella produzione metalmeccanica; divulgazione della tecnologia CNC applicata alla fabbricazione di beni durevoli, ecc.). La direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo si fara' carico di tutti i costi relativi all'invio degli Esperti: stipendi, assicurazione, trasporto e quant'altro richieda la loro permanenza a Santa Fe di Bogota'. 4. Formazione degli omologhi colombiani: ITALIAN M3T si fara' carico altresi' dell'organizzazione, gestione dei corsi, vitto ed alloggio, biglietti aerei Colombia- Italia, trasporto locale in Italia e assicurazione. 5. Fondo di accantonamento: La Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano istituisce un "Fondo di accantonamento" con il fine di rispondere a necessita' di manutenzione straordinaria per mezzo dell'invio di tecnici specializzati e di parti di ricambio non reperibili in Colombia. Il totale dei costi del contributo italiano per le attivita' suddette e' di Lit. 3.317.210.000 (tremiliardi trecentodiciassettemilioni duecentodiecimila Lire italiane). ARTICOLO IV IL CONTRIBUTO COLOMBIANO Come contributo al Programma la Parte Colombiana per mezzo del SENA si impegna: 1. Trasporto e nazionalizzazione delle macchine e delle attrezzature: Farsi carico dei costi della mano d'opera necessaria per il posizionamento e l'installazione delle macchine cosi' come i costi relativi al ricevimento, assicurazione, trasporto e nazionalizzazione delle attrezzature, utensili, accessori e ricambi oggetto del presente Programma (Articolo III, punti 1.1 e 1.2) dal porto colombiano di sbarco alle installazioni del Centro Colombo Italiano. 2. Personale: 2.1 Assicurare un adeguato organigramma che permetta un buon funzionamento del Centro. 2.2 Inviare in Italia, per i corsi di formazione, i funzionari selezionati in base ai profili inviati da ITALIAN M3T. 2.3 Addestrare in Colombia il personale che posteriormente partecipera' ai corsi in Italia, all'uso della lingua italiana, del computer, delle tecnologie base della progettazione e delle lavorazioni meccaniche. 2.4 Farsi carico dei costi complementari di trasferta dei funzionari del SENA secondo le norme del Governo colombiano e la regolamentazione del SENA in materia. 3. Obblighi nei confronti dei Tecnici ed Esperti italiani: 3.1 Farsi carico dei costi di permanenza in Colombia, consistenti in vitto, alloggio e trasporto interno dei Tecnici inviati dalla Parte Italiana per l'istallazione, messa in servizio, collaudo e assistenza in garanzia delle attrezzature. 3.2 Farsi carico dei costi di trasporto e di trasferta in Colombia, conformemente con le disposizioni del SENA, degli Esperti italiani che viaggeranno da Santa Fe di Bogota' ad altre citta' colombiane per lo svolgimento di attivita' previste nell'esercizio delle loro funzioni. 4. Infrastrutture del Centro: Coprire le spese relative all'adeguamento necessario per l'installazione delle attrezzature che permettano il funzionamento del Centro, d'accordo con i documenti che saranno inviati da ITALIAN M3T, secondo l'Articolo III Contributo italiano part. 2. 5. Altri contributi: 5.1 Fornire i materiali di consumo e gli utensili necessari per lo sviluppo delle attivita' del Centro e per la manutenzione delle attrezzature con eccezione della dotazione a carico della parte italiana. 5.2 Fornire gli opportuni mezzi finanziari che garantiscano lo svolgimento delle attivita' del Centro. 5.3 Acquistare le attrezzature necessarie per la dotazione di un Laboratorio di Controllo Qualita', basandosi sulle specifiche tecniche o cataloghi tecnici inviati da ITALIAN M3T. Il totale dei costi del contributo colombiano per le voci sopraddette e' di $ 575.422.326.00 (cinquecentosettantacinquemilioni quattrocentoventiduemila trecentoventisei Pesos colombiani). ARTICOLO V DIREZIONE ED ORGANIZZAZIONE DEL PROGRAMMA 1. La responsabilita' della direzione del Programma, da Parte Colombiana, sara' dell'Oficina de Cooperacion Tecnica Internacional del SENA, che concorda con le altre entita' la miglior utilizzazione dello stesso. La Societa' ITALIAN M3T, nominera', a sua volta, uno dei suoi funzionari come Responsabile italiano del Programma. 2. Il Responsabile italiano del Programma rappresentera' in Colombia la Societa' ITALIAN M3T e sara' responsabile, nei confronti delle Autorita' italiane del corretto uso della contribuzione italiana. 3. Il Responsabile italiano del Programma operera' di comune accordo con l'Oficina de Cooperacion Tecnica Internacional del SENA. 4. Il SENA, fornira' al Responsabile italiano del Programma tutte quelle informazioni che siano ritenute necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni all'interno del Programma. ARTICOLO VI COMITATO DI COORDINAMENTO 1. Sara' istituito un Comitato di Coordinamento costituito da: - Un rappresentante del Departamento Nacional de Planeacion - Un rappresentante della Division Industrial del SENA - Un rappresentante dell'Ambasciata d'Italia - Un rappresentante dell'Oficina de Cooperacion Tecnica Internacional del SENA - Il Responsabile italiano del Programma, rappresentante dell'ITALIAN M3T - Un rappresentante della D.G.C.S., Ministero degli Affari Esteri italiano, da nominare tra gli esperti italiani addetti al Programma od altro analogo presenti in Colombia o nell'area circostante. I rappresentanti del Departamento Nacional de Planeacion e dell'Ambasciata d'Italia assumeranno la Presidenza del Comitato alternativamente ogni sei (6) mesi. 2. Le funzioni di questo Comitato saranno: - Effettuare una supervisione generale del Programma - Approvare il Piano di Operazioni - Esaminare ed approvare le modifiche del Piano di Operazioni - Esaminare gli stati di avanzamento - Raccomandare i mezzi necessari per assicurare un efficiente svolgimento delle attivita' del Programma. 3. Il Comitato si riunira' per lo meno ogni sei (6) mesi e si potra' riunire straordinariamente su richiesta di uno dei suoi membri. Alle riunioni del Comitato potranno essere inviati con diritto di parola ma non di voto il Direttore italiano ed il Direttore colombiano del Centro. ARTICOLO VII PIANO DI OPERAZIONI 1. Le entita' esecutrici, ITALIAN M3T e SENA stabiliranno di comune accordo un Piano di Operazioni indicando nel dettaglio il contributo di ciascuna delle Parti. 2. Il Piano di Operazioni dovra' comprendere un preventivo specifico per ogni punto di contributo di entrambe le Parti, la gestione del fondo di accantonamento; il numero ed il profilo degli esperti italiani; le funzioni del Direttore Tecnico italiano; la formazione in Italia'; le missioni colombiane in Italia; un cronogramma delle attivita' e gli altri dettagli che si coonsiderano necessari per un adeguato svolgimento di questo Programma. 3. Il Piano di Operazioni formera' parte integrante di questo Programma. Qualsiasi modifica o correzione si voglia introdurre dovra' essere approvato dal Comitato di Coordinamento. ARTICOLO VIII CONDIZIONI DOGANALI DELLE MACCHINE E DELLE ATTREZZATURE E STATUS DEL PERSONALE ITALIANO Il personale, le macchine e le attrezzature inviate dal Governo italiano per questo Programma godranno di privilegi ed immunita' previste dagli Articoli IV e V del Convegno di Cooperazione Tecnica e Scientifica sottoscritto tra i due Governi il 30 marzo 1971. ARTICOLO IX RELAZIONI Nel corso del Programma, il Centro Colombo Italiano elaborera' relazioni semestrali sullo stato di avanzamento delle attivita'. Al termine del Programma si elaborera' una relazione finale. Tutte le relazioni prodotte saranno in lingua spagnola e saranno rimesse a tutti gli organismi che compongono il Comitato di Coordinamento il quale li inviera' ai Ministeri competenti per mezzo dell'Oficina de Cooperacion Tecnica Internacional del SENA. ARTICOLO X INFORMAZIONI RISERVATE Tutte le informazioni prodotte o in relazione con il Programma saranno di proprieta' del Servicio Nacional de Aprendizaje, SENA e non potranno essere trasmesse a terzi senza previa autorizzazione. ARTICOLO XI FORZA MAGGIORE Nessuna delle Parti sara' responsabile di fronte all'altra per danneggiamenti o perdite di qualunque natura dei quali possa soffrire l'altra Parte come conseguenza di ritardi o inadempienze del Programma per cause di forza maggiore o caso fortuito, debitamente comprovate dal Comitato di Coordinamento. ARTICOLO XII SUBCONTRATTI La Societa' ITALIAN M3T non potra' subcontrattare in tutto o in parte l'esecuzione dei servizi oggetto del presente Programma. Non si considera come subcontratto l'assegnazione di attivita' specializzate ad altre persone o entita' che non costituiscano parte preponderante del Programma. La responsabilita' sara' in ogni caso della Societa' ITALIAN M3T. L'eventuale assegnazione di attivita' ad altri da parte dell'ITALIAN M3T sara' sottoposta alla previa autorizzazione della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri italiano. ARTICOLO XIII CONTROVERSIE Qualsiasi differenza concernente l'interpretazione o realizzazione di questo Programma che non possa essere risolta dalle Entita' Esecutrici dovra' essere presentata al Comitato di Coordinamento e, nel caso non sia risolta, ai rappresentanti dei rispettivi Governi per la conciliazione. ARTICOLO XIV ENTRATA IN VIGORE E DURATA Questo Programma, una volta firmato, entrera' in vigore il giorno nel quale la Parte Italiana comunichi all'altra Parte l'avvenuto perfezionamento dei procedimenti previsti dal proprio ordinamento, avra' una durata di ventiquattro (24) mesi e sara' tacitamente rinnovato per il periodo necessario. Firmato in Santa Fe di Bogota', addi' trenta ottobre millenovecentonovantadue, in due testi originali in italiano e in spagnolo, entrambi facenti ugualmente fede. PER IL GOVERNO DELLA PER IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA REPUBBLICA DI COLOMBIA Filippo Anfuso Wilma Zafra Turbay Ambasciatore d'Italia Viceministro degli Affari Esteri Incaricata delle funzioni del Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri _________________________________________ | | | PROYECTO DE AMPLIACION | | PROGETTO DI AMPLIAMENTO | | CENTRO COLOMBO ITALIANO | | "AMERIGO VESPUCCI" | | | |_________________________________________| PLAN DE OPERACIONES PIANO OPERATIVO SENA - ITALIAN M3T SANTAFE DE BOGOTA - COLOMBIA 1. INFORMAZIONI GENERALI 1.1 NOME DEL PROGRAMMA: Ampliamento del Programma di Cooperazione Tecnica e Scientifica tra il Governo della Repubblica di Colombia e il Governo della Repubblica Italiana per la costituzione nella citta' di Bogota' di un Centro Colombo-Italiano di formazione professionale di tecnici nella progettazione di prodotti e processi metalmeccanici. 1.2 SEDE DEL PROGRAMMA: Regionale di Bogota' y Cundinamarca. Centro Colombo-Italiano "Amerigo Vespucci" 1.3 ENTITA' GOVERNATIVE INTERESSATE: in Colombia: - Dipartimento Nazionale per la Pianificazione in Italia: - Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo 1.4 ENTITA' ESECUTRICI in Colombia: - Servicio Nacional de Aprendizaje - SENA in Italia: - ITALIAN M3T 1.5 OBIETTIVO DEL PROGRAMMA: Le parti uniranno gli sforzi per contribuire al consolidamento del Programma di Cooperazione Tecnica e Scientifica, firmato il 29 marzo del 1985, la cui finalita' era adeguare, equipaggiare e porre in marcia il Centro Colombo-Italiano, ubicato nella citta' di Bogota' per attendere, con copertura nazionale, alla specializzazione di istruttori, tecnici ed ingegneri in programmazione ed operazione con macchine, nella progettazione, sviluppo e fabbricazione di prodotti metalmeccanici con macchine e Controllo Numerico Computerizzato (CNC). 1.6 DURATA DEL PROGRAMMA: 24 mesi 1.7 CONTRIBUTI: Apporto del Governo Colombiano: $ 575.422.326.00 di pesos Apporto del Governo Italiano: Lit. 3.317.210.000 di Lire Italiane. 2. DEFINIZIONE IN DETTAGLIO DI MACCHINE ED ATTREZZATURE Per completare il Centro Colombo Italiano e renderlo piu' funzionale ed operativo, i rappresentanti del SENA e della ITALIAN M3T concordano di includere nell'ampliamento le seguenti macchine ed attrezzature: 2.1 NUOVE MACCHINE ED ATTREZZATURE: 2.1.1 FRESATRICE VERTICALE CON COPIATORE TRIDIMENSIONALE A CNC. 2.1.2 TORNIO A CNC, CON TORRETTA MOTORIZZATA IN DUE POSTI 2.1.3 RETTIFICATRICE PER SUPERFICI CILINDRICHE CON MISURATORE ELETTRONICO 2.1.4 MACCHINA DI MISURA TRIDIMENSIONALE CON CONTROLLO ELETTRONICO ASSISTITO DA COMPUTER 2.1.5 RUGOSIMETRO DIGITALE Dette macchine ed attrezzature avranno le seguenti caratteristiche: - Complete di accessori, utensili e ricambi - Alimentazione elettrica: tensione 220V, frequenza 60Hz - Con relativi manuali e materiale didattico - Schemi meccanici, elettrici, idraulici ed elettronici 2.2 ACCESSORI, UTENSILI E PARTI DI RICAMBIO PER LE MACCHINE GIA' INSTALLATE NEL CENTRO 2.2.1 Per la FRESATRICE OERLIKON FB2H * Supporto per albero portafresa * Albero portafresa completi: diametro 22-27-32 mm - 1" * Interfaccia di comunicazione RS232 per connessione alla sala di Programmazione CNC * Ampliamento della memoria del CNC MACS 500 fino a 64 Kb * Ricambi elettronici 2.2.2 Per la Rettificatrice in piano ROSA E.12 * Set di carte elettroniche * Set di cuscinetti * Set di elettrovalvole * Bilanciatore dinamico * Testina di misura Marposs 2.2.3 Per Affilatrice TACCHELLA mod. 4AM * Dispositivo completo per affilatura di raggi cod. U 4.13 * Dispositivo completo per rettifica di interni cod. U.5.03/5 * Serie completa di bride di fissaggio, cod. U.5/10/9 * Plateau universale a sei scanalature, completo * Mandrino per interni completo cod. MP 5.04/1 2.2.4 Per tornio DONZELLI T415 CNC * Autocentrante automatico a 4 griffe * n. 2 Contropunte girevoli 2.2.5 Per centro di lavoro MANDELLI Regent 1001 * n. 30 Portautensili, cono ISO 50 completi di utensili * n. 20 Cassette per CNC PLASMA 2.2.6 Per Robot COMAU SMART * Set di carte elettroniche 2.2.7 Per centro di lavoro COMAU MSR5 * Set di ricambi meccanici, elettrici ed elettronici. 2.2.8 Per tornio CNC COMAU GEMINI * Set di ricambi meccanici, elettrici ed elettronici. 2.2.9 Per robot di misura SPERONI VIR 800 * Set di palpatori con dispositivi di misura 2.2.10 Per sistema CAD-CAM * Plotter a tamburo formato AO, con accessori per il collegamento con le stazioni VAX2000 e con il materiale di consumo (carta, penne, ecc,) * Materiale di consumo per il plotter esistente 2.2.11 Per il sistema de presotting SPERONI STP56 * Dispositivo di montaggio degli utensili per il nuovo tornio e la nuova fresatrice. 2.2.12 Per la sala di Programmazione Automatica dei CNC * Materiale di consumo per i plotter esistenti (penne, inchiostri, carta, ecc.) * n. 1 nuovo plotter A3 * Postprocessors per il collegamento con il nuovo tornio e la nuova fresatrice. * n. 2 Personal Computer OLIVETTI ultima versione. * n. 2 Coprocessori matematici 8087 * n. 1 Stampante EPSON 1050 * n. 1 Stampante LASER HP 2.2.13 Per i Controlli numerici ECS * n. 2 CNC Didattici ECS 2300 * n. 1 CNC Didattico ECS 2300/2500 * Set di carte elettroniche di ricambio per CNC ECS 2300 y 2500 * Corso di formazione per i CNC ECS 2300 e 2500 3. MACCHINE ED ATTREZZATURE DI FORNITURA COLOMBIANA In base all'articolo IV paragrafo 5.3 dell'Ampliamento del Programma il SENA dovra' acquistare gli equipaggiamenti necessari per montare un "LABORATORIO DI CONTROLLO QUALITA'", in base alle specifiche tecniche inviate dall'ITALIAN M3T e in base alla regolamentazione nazionale Colombiana in materia. 4. INSTALLAZIONE, MONTAGGIO, MESSA IN MARCIA E COLLAUDO DELLE MACCHINE ED ATTREZZATURE. Il SENA si fara' carico dei costi di trasporto e nazionalizzazione delle macchine e delle attrezzature. Una volta che le macchine siano arrivate nel Centro, ITALIAN M3T fornira' i servizi di supervisione, assistenza tecnica ed addestramento per il montaggio e la messa in marcia e collaudo di dette macchine ed attrezzature. Per lo svolgimento di questa attivita' inviera' 12 tecnici piu' un supervisore al montaggio per una presenza totale di 240 giorni/uomo. Le spese per i biglietti aerei, remunerazione e assicurazione per l'invio dei tecnici Italiani per detti servizi saranno a carico