ALLEGATO A STUDIO "AGGIORNAMENTO ED ADEGUAMENTO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DELLE ACQUE NELLA REGIONE ABRUZZO" Parte I "Fabbisogno di acqua per uso potabile": RAPPORTO GENERALE. ANNESSO n. 1.1 : Tabelle dati per argomento. " n. 1.2a: Schede comunali Provincia de L'Aquila. " n. 1.2b: " " " di Teramo. " n. 1.2c: " " " di Pescara. " n. 1.2d: " " " di Chieti. ALLEGATO n. 1.1: Diagramma del rapporto di variazione della popolazione residente nei periodi 71-81 e 81-91. Linee di tendenza; " n. 1.2: Diagramma delle classi di tendenza all'invecchiamento; " n. 1.3: Diagramma degli indici di affollamento; " n. 1.4: Utenze Enel fino a 3 Kw 3: rapporto "residenti" e "totali"; " n. 1.5: Analisi di II livello. Carta di sintesi di alcune componenti considerate. Scala 1: 200.000. " " 1.6 a/d: Carta degli insediamenti industriali, turistici e dei perimetri irrigui Scala 1: 200.000. Parte II "Le fonti di alimentazione": RAPPORTO GENERALE. ANNESSO n. 2.1: Stazioni di Interesse del Servizio Idrografico: Dati idrogeologici. " n. 2.2: Dati caratteristici: sorgenti con Qm > 1 l/s pozzi e perforazioni con Qm > 3 l/sec. " n. 2.3 a/d: Catasto delle fonti di alimentazione. Schede monografiche delle fonti in uso. " n. 2.4: Catasto delle fonti di alimentazione. Schede monografiche delle fonti proposte. " n. 2.5: Schede di valutazione della vulnerabilita' e del rischio all'inquinamento. " n. 2.6: Schede monografiche principali sorgenti non utilizzate di interesse locale. " n. 2.7: Schede di valutazione economicita' di utilizzo. " n. 2.8: Monografie dei corsi d'acqua interessati da prelievi di acqua superficiale da potabilizzare. ALLEGATO n. 2.1: Carta dei bacini idrografici e dei principali acquiferi alluvionali studiati. " n. 2.2: Carta dei topoieti e delle stazioni termo- pluviometriche. " n. 2.3: Schema idrogeologico. " n. 2.4: Carta di sintesi dei punti d'acqua. " n. 2.5: Carta indice: Unita' idrogeologiche e territori comunali. ALLEGATO n. 2.6: Carta indice: Bacini idrografici e territori comunali. " n. 2.7: Cartografia dei corsi d'acqua interessati dai prelievi. " n. 2.8.1/13: "Carta dei punti d'acqua". Parte III "Gli schemi idrici": - RAPPORTO GENERALE ALLEGATO n. 3.1: Rete acquedottistica regionale Stato di fatto (1993. Scala 1: 200.000. Schemi territoriali: ALLEGATO n. 3.2.1: Acquedotti Chiarino, Gran Sasso sud, Acqua Oria, Ferriera " n. 3.2.2: Acquedotto Ex Cit e locali. " n. 3.2.3: " Rio Pago. n. 3.2.4: " Verrecchie. " n. 3.2.5: " Rio Sonno. " n. 3.2.6: " Pantanecce. " n. 3.2.7: " Gizio e locali. " n. 3.2.8: " Fonte Suriente e locali. " n. 3.2.9: " Ruzzo. " n. 3.2.10: " Tavo e Nora. " n. 3.2.11: " Giardino - La Morgia. " n. 3.2.12: " Val di Foro e Rocca di Ferro. " n. 3.2.13: " del Verde. " n. 3.2.14: " dell'Avello. " n. 3.2.15: " del Sinello. " n. 3.2.16: " Capovallone. ALLEGATO n. 3.3: Previsione del PRGA nel quadro degli acquedotti allora esistenti. Scala 1: 200.000. ALLEGATO n. 3.4: Schemi acquedottistici ipotizzati dal P.S. 29. Scala 1: 200.000. ALLEGATO n. 3.5: Schemi idrici di variante al PRGA vigente. Scala 1: 200.000. Variante al PRGA - Schemi idraulici: ALLEGATO n. 3.6.1: Schema Idrico Area Aquilana. " n. 3.6.2: " " Gizio. " n. 3.6.3: " " Area Barrea, Altopiano Cinquemiglia, " Campo di Giove, Scanno Villalago " n. 3.6.4: " " Area Marsica. " n. 3.6.5: " " Verrecchie. " n. 3.6.6: " " Pantanecce. " n. 3.6.7: " " Area Campotosto. " n. 3.6.8: " " Area Ruzzo. " n. 3.6.9: " " Area Tavo-Nora. " n. 3.6.10: " " Area Giardino-Val di Foro. " n. 3.6.11: " " Area Verde. " n. 3.6.12: " " Area Capovallone e Surienze. ----> vedere schemi a pag. 9 del S.O. <---- PREMESSA Le attivita' di ricerca sviluppate riguardano: - il fabbisogno di acqua ad uso potabile; - le fonti di alimentazione e la loro protezione; - gli schemi idrici. Lo studio si e' svolto sotto il controllo ed in base alle direttive di un'apposita Commissione di Coordinamento Tecnico- Scientifico. I dati e le informazioni rilevati, nonche' i risultati e le conclusioni cui si e' pervenuti, sono contenuti in tre specifici Rapporti Generali, in 13 Annessi e 46 Allegati. L'ATTUALE RETE ACQUEDOTTISTICA REGIONALE INQUADRATA NELLA SUA EVOLUZIONE NEL TEMPO Prima del 1950, in conseguenza soprattutto dell'assetto orografico ed idrogeologico del territorio abruzzese, i maggiori impianti acquedottistici risultavano disposti nel versante orientale (acquedotto del Ruzzo, del Tavo, della Nora, dell'Orfento, dell'Avello, della Val di Foro, di Rocca di Ferro, del Sinello), mentre in quella occidentale si avevano essenzialmente numerosi piccoli acquedotti a gravita' a servizio di uno o pochi abitati. Nell'area aquilana l'unico acquedotto con ampia area di servizio era quello di Riosonno. Detti acquedotti svolgevano un servizio insufficiente distribuendo complessivamente una portata di circa 800 l/sec. In tale situazione la Cassa per il Mezzogiorno imposto' e dette avvio al cosi' detto "Piano di Normalizzazione Idrica", alla cui base fu posta, tra l'altro, un'indagine capillare sulla effettiva consistenza del patrimonio sorgentizio. Determinato il fabbisogno idrico all'anno 2000, con dotazioni pro- capite variabili tra 80 e 250 l/abxgiorno, furono quindi ridisegnati gli schemi di alimentazione idropotabile, con l'individuazione di nuovi complessi a largo raggio (acquedotti del Giardino, del Verde, di Capo Vallone, della Ferriera), cui venne assegnata la funzione, non secondaria, di disimpegnare dagli acquedotti consortili esistenti i centri abitati piu' bassi, destinando le portate, in tal modo svincolate, ai centri a piu' alta quota. Contemporaneamente veniva progettata ed avviata la sistemazione, la ricostruzione o il potenziamento della maggior parte degli acquedotti esistenti (Tavo, Nora, Val di Foro, ecc.). Per gli acquedotti del versante orientale vennero inoltre previste le interconnessioni, tra acquedotti limitrofi, per rendere il sistema nel suo complesso piu' flessibile e sicuro. La portata che si prevedeva di erogare era di circa 3200 l/sec, con circa 2000 l/sec da reperire a mezzo di nuove captazioni. Nel 1963 fu redatto dal Ministero dei LL.PP. il Piano Regolatore Generale degli Acquedotti, per la previsione e la programmazione organica dei nuovi interventi acquedottistici con riferimento temporale al 2015. Con tale Piano, per la prima volta in Italia, veniva affrontato il problema dell'approvvigionamento idropotabile su scala nazionale e con uniformita' di criteri, secondo direttive tendenti ad eliminare ogni possibile arbitrarieta' derivante da soluzioni unilaterali o inadeguate dovute ad iniziative di singoli Comuni e Consorzi. Si giunse in tal modo alla previsione di un insieme organico di opere basato sulla univocita' dei criteri informativi, sia tecnici che economici, fra i quali meritano di essere ricordati i seguenti di carattere piu' generale: - "l'approvvigionamento idrico deve soddisfare tutte le esigenze della moderna vita civile della popolazione prevedibile in un cinquantennio"; - "lo studio delle singole opere deve mirare preferenzialmente a realizzare acquedotti ad ampio raggio e cioe' a servizio di vasti territori delimitati in base a criteri di tecnica e di economia, senza alcuna preclusione riguardante limiti territoriali di Comune, di Provincia o di Regione". Col P.R.G.A. furono quindi ipotizzate, per ogni Comune, le popolazioni residenti e fluttuanti al 2015, le dotazioni unitarie ed i conseguenti fabbisogni, le fonti di alimentazione con le rispettive portate da riservare e gli acquedotti da servire (nuovi o esistenti da potenziare). La popolazione prevista al citato orizzonte temporale risultava cosi' definita: Popolazione residente Popolazione Totale collina montagna totale fluttuante 990.400 442.800 1.433.200 284.005 1.717.205 Le "dotazioni di orientamento pro-capite" vennero fissate con valori variabili dai 120 ai 300 l/abxgiorno a seconda dell'ampiezza demografica dei vari Comuni. Veniva inoltre stabilita per la popolazione fluttuante giornaliera una dotazione di 100 l/abxgiorno e per quella fluttuante stagionale di 200 l/abxgiorno. Si ricorda che con il termine di "dotazione di orientamento" si intese indicare una dotazione "che corrispondesse ad una misura ritenuta sufficiente per le normali necessita' dell'uso civile sobriamente soddisfatto, senza ovviamente porre dei limiti assoluti all'uso dell'acqua, che nell'aspetto economico di bene di consumo tende di per se a dilatarsi nel tempo, soprattutto dove il predetto elemento sia disponibile a basso costo". Le previsioni di cui si e' riferito, allora formulate dal P.R.G.A., attualmente risultano in molti casi superate dall'evolversi delle situazioni locali, e cio' soprattutto per l'incremento delle presenze turistiche e per i maggiori consumi unitari di acqua, elementi tutti modificatisi piu' rapidamente di quanto ipotizzato. Gia' con gli interventi eseguiti dalla "Cassa" negli anni '70, con il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, furono d'altronde progettate e realizzate opere in difformita' al P.R.G.A. Nel 1975 la "Cassa" modificava quindi le modalita' di intervento nelle Regioni meridionali con l'istituzione del Progetti Speciali. Il PS29, relativo agli "Schemi idrici dell'Appennino centro- meridionale", affrontava quindi nuovamente in modo organico il problema dell'adeguamento delle strutture acquedottistiche presenti in Abruzzo, tenuto conto delle previsioni del P.R.G.A. e per far fronte alle nuove situazioni emergenti. In conclusione, l'attuale configurazione della rete acquedottistica regionale e' il risultato del progressivo e costante adeguamento della ridotta rete iniziale alle variate esigenze idropotabili dei centri serviti e delle popolazioni. La stessa si compone dei seguenti acquedotti, alcuni dei quali risultano tra loro interconnessi: Chiarino, Gran Sasso Sud, Acqua Oria, Ferriera, Rio Pago, Verrecchie, Riosonno, Pantanecce, Gizio, Ruzzo, Tavo, Nora, Giardino, Val di Foro, Rocca di Ferro, Verde, Avello, Sinello, Capovallone. Le previsioni del fabbisogno sono passate dagli 800 l/sec del 1950, ai 3600 del Piano di Normalizzazione della "Cassa" (previsione per l'anno 2000), ai 4841 l/sec del P.R.G.A. (anno di riferimento 2015), ai 9572 previsti dal PS29 (anno di riferimento 2016). L'attuale rete acquedottistica regionale distribuisce una portata media annua calcolata per il giorno di massimo consumo in circa 7500 l/sec. La portata cosi' distribuita risulta peraltro in moltissimi casi insufficiente a soddisfare la domanda che si verifica specialmente in conseguenza delle presenze turistiche. IL FABBISOGNO DI ACQUA AD USO POTABILE Il procedimento di analisi adottato e' stato basato essenzialmente sulla valutazione della popolazione di punta possibile, quella cioe' presente nei singoli Comuni nel giorno di massimo consumo, attraverso l'analisi della capacita' ricettiva del patrimonio abitativo privato dei Comuni stessi, oltre che di quella alberghiera ed extralberghiera. Tale capacita' essendo stata a sua volta posta in rapporto anche alle caratteristiche socio-economiche e vocazionali dei Comuni medesimi, definite attraverso la ricerca analitica di tutta una serie di elementi relativi alla popolazione ed alle sue caratteristiche strutturali, osservate anche in senso dinamico, alle attivita' economiche ed alla dinamica occupazionale, ai fattori fisici ed infrastrutturali, influenti sui processi di sviluppo. Dati di base e loro analisi - Popolazione residente: acquisizione dei dati, analisi delle variazioni, definizione di linee di tendenza. Il periodo preso in esame per l'analisi delle informazioni rela- tive all'andamento nel tempo della popolazione residente nei 305 Comuni d'Abruzzo va dal 1971 al 1991. I residenti nell'intero territorio regionale negli anni di riferimento ammontano a: 1971 = 1.166.690 variazione 71-81 = 4.38% 1981 = 1.217.791 variazione 81-91 = 2.13% 1991 = 1.243.690 Le variazioni della popolazione residente dei singoli Comuni nei due periodi considerati poste a confronto tra loro danno luogo a piu' combinazioni alle quali e' stato dato un significato diverso in rapporto alle dinamiche di sviluppo. - Caratteristiche e dinamica strutturale della popolazione: indici di vecchiaia, classi di tendenza all'invecchiamento, indici di degrado della situazione demografica. Per esprimere le osservazioni in questione in modo sintetico in termini sia assoluti che comparativi, si e' fatto ricorso al calcolo di due indici: l'indice di vecchiaia e l'indice di degrado della situazione demografica. Il primo, normalmente ricorrente in analisi del tipo di quella in questa sede sviluppata, e' stato esaminato dal piu' interessante punto di vista dinamico, con la definizione di classi di tendenza all'invecchiamento. Si ricorda brevemente che: - l'indice di vecchiaia e' dato dal rapporto percentuale tra individui della popolazione residente con l'eta' maggiore di 65 anni e inferiore di 14 anni, ed esprime quindi il livello di invecchiamento della popolazione stessa. I valori estremi calcolati per i singoli Comuni sono compresi tra 22 e 690, rispetto a quello medio regionale che e' uguale ad 80; - le classi di tendenza all'invecchiamento indicano la velocita' di variazione dell'indice di vecchiaia in un determinato periodo di tempo ed esprimono quindi l'evolversi dell'assetto strutturale della popolazione. Tra il 1971 ed il 1981 si e' determinato, a livello regionale, un incremento dell'indice di vecchiaia del 68%: per i singoli Comuni i valori osservati variano tra -74% e +440%; - l'indice di degrado della situazione demografica e' un indice piu' complessivo, che tiene conto delle classi di ampiezza demografica dei singoli Comuni, della variazione di popolazione residente, dell'indice di vecchiaia e consente, tra l'altro, di ipotizzare capacita' o perdita di "impulsi" di ripresa dei processi di sviluppo. - Il patrimonio abitativo Per ogni Comune si e' proceduto al rilevamento del patrimonio abitativo: in particolare, delle stanze al netto dei servizi. Per evidenziare la capacita' ricettiva del patrimonio abitativo e' stato elaborato il confronto tra i dati relativi alla popolazione residente e quelli concernenti il numero totale di stanze per individuare il tipo di tendenza insediativa (residenziale, turistica, ecc.). Il rapporto stanze totali/popolazione residente, definito come indice di affollamento teorico, indica inoltre la disponibilita' di stanze per residente; lo stesso a livello regionale risulta eguale a 0.94 per il 1971, 1.35 per il 1981 e 1.63 per il 1991. A livello comunale tale valore non scende mai al di sotto di 1.00, raggiungendo valori anche molto elevati per i Comuni turistici, specialmente di montagna. Per una verifica delle ipotesi cosi' sviluppate sono stati utilizzati, alcuni dati forniti dall'ENEL sulle utenze dei residenti e dei non residenti e le relative tipologie, per singolo Comune e per il periodo 1981-1990. - Attivita' economiche: livelli e dinamica occupazionale L'analisi ha riguardato il rapporto addetti/popolazione residente, il confronto tra la variazione di addetti e quella della popolazione residente, con il calcolo del relativo rapporto di variazione, la definizione di tendenze del rapporto popolazione residente/addetti. Queste ultime, rilette congiuntamente ai risultati delle altre indagini, costituiscono efficaci indicatori dei trends di sviluppo dei singoli Comuni. - Il settore turistico Si e' proceduto al rilevamento dei posti letto delle strutture ricettive di base o alberghiere e di quelle extralberghiere e ad una indagine presso le Aziende Autonome di Soggiorno, che hanno in tal senso fornito utili indicazioni, anche se non omogenee, sugli "arrivi" e sulle "presenze" dell'ultimo decennio. Dai dati rilevati e' risultato che l'apparato ricettivo abruzzese e' in modo prevalente basato sulla componente di tipo residenziale privato (seconde case o case-camere affitto), come d'altronde e' dimostrato dagli elevati valori degli "indici di affollamento teorico" di cui si e' riferito in precedenza. E' stata inoltre svolta un'analisi della capacita' ricettiva delle strutture alberghiere ed extralberghiere rapportata ai Km di costa dei principali centri balneari abruzzesi e di quelli della provincia di Forli' e di alcuni della provincia di Ascoli Piceno. Dagli stessi e' risultato l'elevato divario con le localita' romagnole ed una complessiva inferiorita' anche nei confronti di quelle marchigiane, tanto piu' marcata procedendo verso la parte meridionale della costa abruzzese. - Gli insediamenti industriali Per l'individuazione dei principali insediamenti industriali l'attenzione e' stata essenzialmente rivolta agli Agglomerati dei Consorzi per le A.S.I. ed i N.I., rilevandone le principali caratteristiche di interesse. - Fattori influenti sui processi di sviluppo Sono stati rilevati ed analizzati con riferimento a ciascun Comune una serie di fattori che si ritengono direttamente influenti sui processi di sviluppo e che, in ogni caso, ne costituiscono "indicatori" oggettivamente rilevabili. Gli stessi sono stati raggruppati in due categorie fondamentali, suddivise in componenti, cosi' come di seguito indicato: 1) Assetto fisico: altimetria, elementi fisiografici, dissesto idrogeologico e sismicita', paesaggio, vegetazione naturale, utilizzazione del suolo 2) Assetto socio-ambientale: attivita' caratterizzanti l'insediamento, origine e sviluppo urbano, enfrastrutture di collegamento, aree attrezzate, aree produttive, emergenze storico- culturali-artigianali, aree protette o vincolate Classificazione dei Comuni dal punto di vista socio-economico Dall'analisi degli elementi relativi alla popolazione residente, al patrimonio abitativo, ai livelli occupazionali, all'assetto fisico, all'assetto socio-ambientale, si e' proceduto alla classificazione dei singoli Comuni secondo le seguenti fondamentali tipologie: urbano ad alto livello di urbanizzazione, urbano a medio livello di urbanizzazione, residenziale, turistico nella fascia costiera, turistico nelle zone interne, semirurale, rurale, periferico o marginale delle aree interne o montane. E' stata inoltre prevista, in limitati casi, una caratterizzazione composta da una tipologia fondamentale ed una secondaria. Calcolo della popolazione di punta all'attualita' Gli elementi posti per il calcolo della popolazione di punta totale all'attualita' dei singoli Comuni risultano strettamente connessi all'inquadramento classificatorio che e' stato dato. La popolazione di punta totale e' stata infatti calcolata come somma di quella presente nel periodo di punta o "giorno di massimo consumo" nel patrimonio abitativo privato, definita come popolazione equivalente di punta, e nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. La popolazione equivalente e' stata calcolata attraverso la definizione di un coefficiente di affollamento di punta, caratteristico di ciascuna delle tipologie insediative individuate. La popolazione di punta totale e' stata calcolata in circa 2.300.000 persone. Una prima verifica dei risultati cosi' ottenuti e' stata svolta attraverso l'analisi dei dati delle utenze domestiche ENEL, relative al periodo 1981-1990. Per i 293 Comuni per i quali l'ENEL ha fornito i dati al 1990 le utenze risultano pari a 547.749; attribuendo al rapporto persone/utenze il valore 4 si ottiene lo stesso valore di una punta della popolazione prima indicato. Proiezione della popolazione residente Dei metodi tradizionalmente impiegati nell'operare tali previsioni si e' quindi ritenuto opportuno di non applicare quelli basati su modelli previsivi ancorati appunto alla componente naturale della popolazione residente nei singoli Comuni. Gli stessi richiedono infatti la definizione di non facili ipotesi evolutive delle citate componenti naturali della dinamica demografica, quali la fecondita' (che a livello nazionale sembra mostrare l'esaurimento del trend decrescente e che rimane pur sempre legata a fattori sociali e modelli culturali piuttosto che ad eventi maramente biologici) e la mortalita' (che con la tendenza all'incremento della vita media andrebbe in qualche modo riconsiderata e non piu' ritenuta irrilevante per il suo carattere di costante ma lenta modificazione). Inoltre detti modelli, certamente validi in passato in situazioni di piu' ridotto movimento delle popolazioni anche tra territori limitrofi, perdono attualmente di significato in condizioni di estrema mobilita', rimanendo quindi significativi soltanto per ambiti territoriali estesi almeno a livello regionale, se non nazionale. Ne risulta immediata la scelta di criteri e di procedimenti alternativi secondo cui svolgere l'analisi previsionale in argomento, per la quale si pongono come ipotesi percorribili o l'applicazione dei trends attuali ai periodi futuri, il che sottintende l'adozione di un quadro di sviluppo globale irrigidito negli schemi attuali, o il ricorso al disegno di piu' articolati scenari futuri, basati sul "possibile" o "l'auspicabile". Nel primo caso verrebbe certamente a determinarsi la sclerotizzazione della presenza di aree forti e di aree marginali, con un progressivo ed ulteriore divergere dei rispettivi assetti socio-economici; nel secondo caso si andrebbe verso forme progressive di riequilibrio territoriale. La scelta di un processo logico previsionale che tenga conto dei due possibili percorsi di analisi, o quanto meno che tenda a definire l'attenuarsi dei trends attuali, sembrerebbe allora meglio rispondere alle piu' moderne tendenze di politica di uso e di assetto del territorio. Nella Regione Abruzzo, per la verita', l'assetto orografico e morfologico del territorio, non certo modificabile, anche se nell'epoca attuale riconducibile di fatto a livelli di piu' ridotta influenza sui processi di sviluppo, sembra comunque facilitare sia l'interpretazione dell'assetto territoriale oggi rilevabile, sia la formulazione di ipotesi sulla evoluzione futura. Sulla base delle considerazioni svolte si e' quindi preferito ancorare l'ipotesi previsionale relativa alla popolazione residente alle osservazioni in precedenza fatte circa le linee di tendenza individuate. Dette linee di tendenza risultano d'altronde strettamente connesse, come si e' verificato anche con le analisi svolte, alle di- verse destinazioni ed alla variata organizzazione del territorio, alle occasioni di lavoro realizzate, alle variate abitudini della popolazione, rispecchiando implicitamente e conseguendo in modo globale a tutti quei fattori, compresi evidentemente anche quelli relativi alla componente naturale della popolazione, che determinano i processi di dinamica demografica. Le procedure automatizzate di calcolo predisposte a tal fine risultano quindi differenziate a seconda delle linee di tendenza individuate e di cui si e' detto e tendono a determinare, attraverso una progressiva attenuazione delle dinamiche osservate, situazioni di maggiore equilibrio. Quanto sopra in rapporto all'ipotesi che l'assetto territoriale raggiunto in ambito regionale debba ritenersi gia' sufficientemente evoluto o comunque prossimo a quello "possibile" e, quindi, nelle linee generali, complessivamente caratterizzato da una certa stabilita'. Per una verifica dei risultati in tal modo ricavati si e' quindi proceduto ad un confronto degli stessi, riaggregati a livello regionale, con quelli analoghi di un recente studio realizzato dall'ISTAT allo stesso livello, ma anche inquadrato nel contesto nazionale, e nel quale sono sviluppate, secondo i modelli tradizionali, alcune ipotesi alternative. L'ordine di grandezza dei risultati ottenuti con i differenti tipi di approccio risultano congruenti. Secondo le previsioni di progetto la popolazione residente futura risulta come appresso indicata: al 2000 residenti n. 1.280.026 variazione 2.46 al 2010 residenti n. 1.311.534 variazione 2.10 al 2020 residenti n. 1.339.122 variazione 1.63 al 2030 residenti n. 1.360.916 Proiezione della popolazione di punta In aderenza ai criteri adottati per il calcolo della popolazione di punta all'attualita', la prima fase della ricerca e' consistita nella definizione di un procedimento previsionale per l'individuazione del patrimonio abitativo privato ipotizzabile al 2000, 2010, 2020 e 2030. Tale procedimento e' risultato quindi necessariamente collegato, in primo luogo, alle proiezioni della popolazione residente e condizionato dal constatato elavato livello del patrimonio abitativo gia' presente all'attualita'. I valori degli indici di affollamento teorico calcolati per i singoli Comuni, con un valore medio regionale dell'indice '91 pari a 1.63, indicano infatti chiaramente tale situazione, che mostra punte locali di valore assoluto e prossime a condizioni di possibile squilibrio nei periodi di punta in rapporto alle necessita' di servizi, generalmente forniti dai residenti. Si e' pertanto posto come seconda ipotesi un parziale riequilibrio della situazione oggi rilevabile, sia pure in un progressivo miglioramento della disponibilita' abitativa, derivante, tra l'altro, da possibili piu' diffusi e favorevoli tenori di vita della popolazione. I valori medi dell'indice di affollamento teorico dell'intera Regione risultano quindi, in base alle proiezioni fatte, variabili da 1.70 al 2000, a 1.74 al 2010, a 1.78 al 2020, a 1.81 al 2030. La popolazione di punta totale assume quindi i seguenti valori: 1991 = 2.309.649 2000 = 2.395.483 incremento 3.72% 2010 = 2.483.944 incremento 3.69% 2020 = 2.558.223 incremento 2.99% 2030 = 2.613.684 incremento 2.17% L'andamento risulta coerente con le ricercate situazioni di maggiore equilibrio. La variazione 1991-2030 e' pari al 13.16%. La valutazione del trend di sviluppo turistico che ne consegue risulta coerente con l'impostazione dello studio e verificata anche, ad esempio, in rapporto al valore dell'incremento delle "utenze ENEL non residenti" nel decennio 1981-'90, pari, addirittura, all'89%. Riconsiderando, inoltre, il rapporto posti letto/Km di costa delle localita' balneari abruzzesi e delle altre analoghe considerate, si e' infine ipotizzato come possibile un progressivo riequilibrio, anche in tale settore, tra le differenti forme di ricettivita' turistica, attualmente sbilanciata in modo notevole verso il tipo "seconda casa", "casa-camere affitto". In tal senso si e' posta l'ipotesi del raggiungimento al 2030 di una situazione all'incirca collocata tra la piu' elevata delle Marche (San Benedetto del Tronto con 2230 posti letto/Km) e la piu' bassa dalla Romagna (Misano Adriatica con 5200 posti letto/Km), pari a circa 300 posti letto/Km di costa, che andrebbero quindi ad incrementare, al di fuori di una stretta corrispondenza con i singoli ambiti comunali, la popolazione turistica prevedibile in futuro. Come si dira' in seguito per i relativi fabbisogni si e' prevista un'apposita dotazione aggiuntiva calcolata per Km di costa. ALLEGATO A STUDIO "AGGIORNAMENTO ED ADEGUAMENTO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DELLE ACQUE NELLA REGIONE ABRUZZO" Le dotazioni unitarie di progetto Il consumo idrico unitario per usi civili, espresso in litri al giorno per abitante, risulta influenzato da vari fattori ed e' riportabile a due componenti fondamentali: - il consumo derivante dal soddisfacimento dei fabbisogni idrici domestici e familiari, legati ai bisogni primari e dipendenti da fattori climatici, dal livello di benessere economico, ecc.; - il consumo relativo al soddisfacimento dei fabbisogni idrici collettivi ed urbani, relativi ai servizi pubblici (ospedali, scuole, caserme, ecc.) ed a quelli commerciali, alle strutture produttive presenti, ecc., connesso alla consistenza demografica di ogni singolo centro, al relativo grado di urbanizzazione, al livello dei citati servizi pubblici e privati. Il consumo in argomento, per un dato centro, varia inoltre in modo piu' o meno sensibile anche al variare delle stagioni. Va inoltre considerato un terzo tipo di consumo, definibile come consumo strutturale, derivante dalle inevitabili perdite delle adduzioni e delle reti di distribuzione. A dette perdite, definite anche come "fisiologiche", viene assegnato un valore ammissibile pari al 10% della portata assegnata all'utente. In conclusione, le dotazioni unitarie assunte per il "giorno di massimo consumo", distinte per dimensione del centro abitato, per uso domestico e per i servizi pubblici, per la popolazione residente e per i turisti, risultano dalla tabella che segue: Dotazioni unitarie per gli utenti residenti Classi di ampiezza Usi domestici Servizi Totale assunto demografica (l/ab/g) (l/ab/g) (1/ab/g) (n.abitanti) (1) (2) (3) % di (1) < 5000 250 10 25 275 > 5000 e < 10000 300 30 90 390 > 10000 e < 50000 300 60 180 480 > 50000 300 100 300 600 Per i centri turistici - dotazione per la popolazione turistica = dotazione residenti - dotazione per i servizi: 100% Il fabbisogno ai livelli temporali di progetto Dai risultati degli studi condotti per la previsione del numero degli utenti agli orizzonti temporali di progetto e dall'assegnazione agli stessi delle dotazioni unitarie e' scaturita quindi l'entita' della domanda e delle portate che si rende necessario distribuire ai singoli Comuni. A livello regionale si ha la seguente situazione della domanda relativa al "giorno di massimo consumo". Domanda (l/sec) Anno Popolazione residente Popolazione Turistica Totale (l/sec) (l/sec) (l/sec) 1991 6571 5187 11758 2000 6791 5614 12405 2010 6979 5914 12893 2020 7154 6248 13402 2030 7288 6438 13726 A fronte della domanda come sopra indicata risulta una disponibilita' attuale di risorse idropotabili, derivata da sorgenti o da emungimenti di acque sotterranee, pari, come gia' rappresentato, a circa 7500 l/sec. Dal confronto con i dati prima esposti si evince pertanto che, ad esempio, nel 2030, mentre le attuali captazioni risulterebbero sufficienti a soddisfare la domanda degli abitanti residenti, si avrebbe un deficit di oltre 6000 l/sec in corrispondenza dei "giorni di massimo consumo". Tale deficit all'attualita' risulta comunque gia' superiore ai 4000 l/sec. Nelle tabelle che seguono si riporta il bilancio al 2030, tra domanda del "giorno di massimo consumo" e risorse attualmente disponibili, disaggregato per Provincie e per la fascia costiera. Bilanci al 2030 Bilancio Regionale - giorno di massimo consumo Provincia Domanda Erogazione '90 Deficit (l/sec) (l/sec) (l/sec) Residenti Totale L'Aquila 1714 3157 2450 707 Teramo 1662 3765 1059 2706 Pescara 1792 3038 1723 1315 Chieti 2120 3766 2268 1498 TOTALE REGIONE 7288 13726 7500 6226 Bilancio fascia costiera - giorno di massimo consumo Zona Costiera Domanda Erogazione '90 Deficit (l/sec) (l/sec) (l/sec) Residenti Totale Teramo 708 2397 610 1787 Pescara 1094 2034 1077 957 Chieti 783 1875 810 1065 TOTALE COSTA 2585 6306 2497 3809 Il confronto tra le due tabelle evidenzia come circa il 50% del deficit regionale prevedibile al 2030 rispetto alle risorse attualmente distribuite sia riferibile alla sola fascia costiera, comprendente i soli Comuni rivieraschi. Va considerato, infine, che quanto sopra non tiene conto del supposto, possibile sviluppo della ricettivita' alberghiera, come gia' detto, ipotizzato in circa 3000 posti letto per Km di costa in base allo stato di fatto di territori similari (Marche, Romagna). Tale sviluppo si ritiene peraltro subordinato alla definizione di specifici piani di settore. A fronte di tale eventuale ulteriore domanda si e' comunque ipotizzata, come possibile, una erogazione lungo la fascia costiera, senza precisi recapiti finali, di altri 10 l/sec per Km di costa, a favore appunto di insediamenti turistici al momento non localizzabili, per un totale di 1192 l/sec. Per i centri turistici della provincia di L'Aquila si ha invece la seguente situazione, sempre riferita al confronto tra erogazione attuale e domanda al 2030: Bilancio centri turistici aquilani - giorno di massimo consumo (2030) Domanda Erogazione '90 Deficit (l/sec) (l/sec) (l/sec) Residenti Totale 118 944 417 527 La presente variante al P.R.G.A. deve tendere inoltre alla individuazione di soluzioni progettuali che consentano di soddisfare la domanda dei vari Comuni anche in occasione di possibili riduzioni delle portate in sorgente. Si ricorda a riguardo come negli anni '87-'90, a causa del perdurare della scarsita' di precipitazioni e del ridotto innevamento, si ebbero sensibili abbassamenti dei livelli piezometrici delle falde acquifere, per cui in alcuni casi si dovette anche ricorrere alla perforazione di pozzi a ridosso delle emergenze sorgive per intercettare la falda al di sotto della quota naturale di sfioro. Se si formula l'ipotesi che le disponibilita' delle sorgenti si riducano mediamente del 30%, il deficit delle tre province costiere salirebbe, ad esempio, a 4500 l/sec circa. Di quanto sopra si e' quindi tenuto conto in sede di definizione degli Schemi Idrici. L'ulteriore previsione di una portata aggiuntiva di 300 l/sec per Provincia, da considerare quale "portata strategica" per utenze industriali esigenti di acqua potabile, completa infine il quadro della domanda ipotizzato nel presente studio per l'intero territorio abruzzese. LE FONTI DI ALIMENTAZIONE Per lo studio delle fonti di alimentazione in essere o da utilizzarsi in rapporto alle ipotesi di adeguamento ed aggiornamento del P.R.G.A., si e' proceduto in primo luogo al censimento, all'acquisizione, alla verifica ed alla formazione di archivi di tutte le informazioni presenti nel materiale disponibile, riguardante: - gli elementi di idrologia: pluviometria, termometria, nivometria ed idrometria; - gli studi di geologia generale e di idrogeologia, riferiti sia alle situazioni litostratigrafiche e strutturali presenti nell'area in esame, che alla definizione dei principali motivi di condizionamento della circolazione idrica sotterranea; - la localizzazione dei punti d'acqua (circa 9200 sorgenti e 2350 pozzi) e la loro caratterizzazione. Le successive elaborazioni fondamentali sono costituite essenzialmente: - nella perimetrazione dei singoli bacini idrografici, con attribuzione agli stessi dei punti d'acqua censiti; - in uno studio idrologico per il calcolo dei volumi di afflusso meteorico; - nel riesame, nella perimetrazione e descrizione delle singole Unita' idrogeologiche e relative articolazioni strutturali (sub- unita', sub-strutture ed aree di alimentazione) presenti nel territorio in esame, con attribuzione alle stesse dei punti d'acqua censiti. Le Unita' idrogeologiche comprendono quelle di piu' rilevante interesse dei rilievi carbonatici, e quelle delimitabili nelle piane interne e nelle aree golenali dei principali corsi d'acqua; - nel calcolo del bilancio idrologico delle singole Unita' idrogeologiche e delle loro singole articolazioni strutturali; - nella formazione di un catasto delle fonti (sorgenti e pozzi) utilizzate e di quelle proposte, comprendenti tutte le informazioni di interesse e disponibili, ivi compresa la valutazione della vulnerabilita' e del rischio all'inquinamento e la perimetrazione delle aree di salvaguardia. I bilanci idrologici calcolati, come detto, per le singole Unita' Idrogeologiche, hanno fornito un quadro sufficientemente significativo e realistico delle acque sotterranee presenti nella Regione Abruzzo. Nella tabella che segue si riporta una sintesi dei valori ricavati per le risorse idriche sotterranee fondamentali del territorio abruzzese. Valutazione delle risorse idriche sotterranee Unita' idrogeologiche dei rilievi carbonatici 3 6 Risorse idriche (m /ax10 ) | | | | | Unita' | Entrate | Uscite | Disponibilita' | Idrogeologiche | | | residue | | | | | |infiltrazione | portate | travasi | | | | sorgive | esterni | | | | | | | Montagna dei | | | | | fiori | 25 | 15 | 9 | 14 | | | | | | Gran Sasso | | | | | M. Sirente | 827 | 699 | 155 | 343 | | | | | | Monte Velino | | | | | Monte Cornacchia| | | | | M. della Meta | 1282 | 1055 | 240 | 543 | | | | | | M. Marsicano | | | | | M. Godi | 241 | 120 | 70 | 80 | | | | | | Monte Morrone | | | | | M. Genzana | | | | | M. Greco | 370 | 297 | 73 | 113 | | | | | | Maiella | 238 | 217 | 21 | 32 | | | | | | Simbruini | | | | | Ernici | 1596 | 1280 | 305 | 560 | | | | | Unita' idrogeologiche delle piane interne e delle aree golenali 3 6 Disponibilita' (m /ax10 ) Piana del Fucino 126 Piana del Sangro 18 Fiume Vomano 13 Fiume Foro 2 Fiume Saline 0 Fiume Pescara 7 Fiume Sangro 10 Fiume Sinello 2 Fiume Trigno 6 L'entita' delle risorse idriche cosi' calcolate all'interno del territorio regionale, sia complessive che disponibili, lascerebbe intendere, ad una prima lettura, l'inesistenza di problemi di approvvigionamento idropotabile, l'eventuale utilizzo di dette risorse non intaccando oltretutto le "riserve" e non determinando quindi alterazioni alle caratteristiche delle falde idriche sotterranee. I problemi si determinano chiaramente nel momento in cui si passa all'esame delle relative condizioni di emergenza e della loro localizzazione in rapporto ai centri da servire. Tutte le situazioni note sono state comunque censite e rappresentate nei vari documenti predisposti, fornendo un quadro esaustivo della materia trattata in rapporto alle conoscenze attuali. DEFINIZIONE DEGLI SCHEMI IDRICI DELLA VARIANTE AL P.R.G.A. VIGENTE Considerazioni generali Alla base dell'analisi e dei calcoli svolti per l'individuazione e la definizione degli Schemi idrici di variante al P.R.G.A. vigente sono stati posti alcuni concetti o vincoli fondamentali, quali: - la ricerca e la definizione di un "sistema acquedottistico" dotato della maggiore flessibilita' possibile, capace di sopperire a possibili locali esigenze non prevedibili, di consentire l'esclusione di una o piu' fonti idriche momentaneamente non idonee all'uso senza penalizzare eccessivamente l'utenza; - la previsione di alimentazione del maggior numero possibile di Comuni con l'allacciamento alla rete acquedottistica regionale, tenuto conto dell'esigenza di garantire un rifornimento idropotabile piu' efficiente, economico e sicuro, considerati anche i sempre maggiori rischi di inquinamento delle fonti e le specifiche normative sempre piu' vincolanti, lasciando agli acquedotti locali ed alle rel- ative fonti, salvo alcune eccezioni, una funzione preminente di "soccorso"; - l'economicita' delle soluzioni da adottare, tenuto anche conto delle attivita' e dei costi di manutenzione e gestione degli impianti; - la salvaguardia del patrimonio ambientale. Per operare quindi il confronto tra le varie soluzioni in tal senso ipotizzate, basate anche su differenti valori delle dotazioni unitarie e, quindi, della domanda complessiva, si e' proceduto per ambiti territoriali, tenuto preliminarmente conto di quelli attualmente serviti da uno stesso acquedotto o schema acquedottistico, e sviluppando specifiche simulazioni sino al ridisegno di massima della rete acquedottistica nei suoi aspetti tecnici fondamentali. La soluzione adottata, articolata in 16 Schemi Idrici, e' basata sulla assunzione dei valori della "domanda" che si riassume in quanto segue per provincia e secondo gli orizzonti temporali di progetto (per il dettaglio a livello Comunale si rinvia alle tabelle riportate nella descrizione dei singoli Schemi). Domanda (l/sec) | Provincia | 1991 | 2000 | 2010 | 2020 | 2030 | | | | | | | | | | | | | | | | | | | L'Aquila | 2748 | 2889 | 3000 | 3091 | 3157 | | | | | | | Teramo | 3169 | 3404 | 3547 | 3672 | 3765 | | | | | | | Pescara | 2605 | 2730 | 2836 | 2951 | 3038 | | | | | | | Chieti | 3236 | 3382 | 3510 | 3688 | 3766 | | | | | | | TOTALE REGIONE | 11758 | 12405 | 12893 | 13402 | 13726 | | | | | | In aggiunta alla domanda base cosi' definita, che si riferisce al "giorno di massim consumo", nella soluzione adottata si e' inoltre tenuto conto di una possibile domanda integrativa derivante dall'ipotesi, gia' descritta anche nelle sue motivazioni, di un particolare sviluppo delle ricettivita' alberghiera delle localita' marine, a fronte del quale si e' quindi supposta l'erogazione lungo la fascia costiera, senza precisi recapiti, di ulteriori 10 l/sec per Km di costa (complessivi 1192 l/sec). Come ultima previsione integrativa si e' posta inoltre quella della messa a disposizione, per ciascuna provincia, di altri 300 l/sec per esigenze idropotabili dell'industria. Alcune considerazioni ed ipotesi tecniche fondamentali che hanno condizionato le scelte operate vengono di seguito sinteticamente proposte. Provincia di L'Aquila Le risorse idropotabili gia' in uso nella provincia risultano inferiori non di molto a quelle occorrenti per soddisfare le esigenze idropotabili al 2030 di gran parte dei Comuni in essa ricadenti. Quanto sopra ad eccezione dei centri di quota, dove le sorgenti presentano ridotti valori di portata, e per i quali, scartare per motivi tecnici ed economici soluzioni basate su adduzioni con sollevamento di acque da sorgenti o falde a bassa quota, si ipotizza il ricorso al prelievo ed alla potabilizzazione delle acque degli invasi di Campotosto e Barrea. La cronica mancanza di acqua in detti centri, soprattutto in coincidenza con le presenze turistiche, impone infatti l'adozione di soluzioni nuove e definitive, che tendano al completo soddisfacimento delle esigenze della popolazione interessata. Gli impianti di potabilizzazione saranno previsti a moduli per consentire un progressivo adeguamento alla domanda, integrando le portate derivate dalle sorgenti in uso. L'inserimento negli Schemi Idrici di fonti non ancora o solo parzialmente utilizzate, quali le sorgenti Capo Vera e La Sponga, quelle del Gruppo Raiano e le falde del Fucino, puo' garantire, inoltre, il rifornimento idropotabile anche in periodi di emergenza per siccita' o per messa fuori esercizio di alcune sorgenti. Province di Teramo, Pescara e Chieti Si e' calcolato al 2030, un deficit di circa 5500 l/sec, valutato con le portate delle sorgenti a regime. Tale deficit deriva soprattutto dalle presenze turistiche dei centri costieri, e sarebbe destinato ad aumentare ove si decidesse l'erogazione di maggiori portate per soddisfare la domanda integrativa di cui si e' detto. Per il reperimento delle portate occorrenti sono state pertanto esaminate alcune possibili soluzioni alternative, riportabili alle tre ipotesi seguenti: - incremento delle portate derivate dalle captazioni in esercizio (essenzialmente da sorgenti); - captazioni di sorgenti o emungimento da falde idriche sotterranee non utilizzate; - impiego di acque superficiali opportunamente potabilizzate. In rapporto alla prima ipotesi sono emersi alcuni problemi essenziali, legati alle possibili modificazioni delle condizioni di equilibrio dei flussi idrici sotterrenei, alla funzionalita' delle attuali opere di presa ed alla capacita' di trasporto delle relative strutture acquedottistiche. Per incrementare le portate derivate dalle fonti in uso si dovrebbe intervenire con emungimenti piu' o meno spinti, provocando, quasi sicuramente, nei periodi di maggiore richiesta dell'utenza, discreti abbassamenti del livello piezometrico delle falde alimentanti, con il rischio di compromettere, in particolare, la funzionalita' delle opere di captazione. Va considerato che elevati prelevamenti di acque sorgive, specialmente se concentrati in un unico bacino idrografico, potrebbero ripercuotersi anche sulle condizioni morfologiche, idrauliche ed ambientali delle porzioni di rete idrografica di valle, anche se e' da supporre, in rapporto alle portate in gioco, con modificazioni certamente trascurabili. L'ampliamento delle opere di captazione, con la derivazione di portate piu' elevate, condurrebbe inoltre alla necessaria integrazione delle condotte anche nelle zone di origine degli acquedotti, considerata la capacita' di trasporto assegnata a gran parte delle esistenti strutture acquedottistiche. La seconda soluzione ha come presupposto l'individuazione di aree ricche di emergenze naturali, localizzate in posizione favorevole rispetto alle aree da servire, che consentano il prelevamento dei volumi di acqua occorrenti senza determinare pertubazioni al regime delle falde idriche alimentanti. Dall'esame dei risultati ottenuti con l'indagine idrogeologica risulta che fonti idriche di notevole importanza e con le caratteristiche suddette, solo in piccola parte utilizzate a scopo idropotabile, sono presenti soprattutto nella zona di testata e lungo il Fiume Tirino, a Capo Pescara e nell'area tra Taranta Peligna e Lettopalena, al margine sud-orientale della Maiella. Si ricorda al riguardo che, come gia' in precedenza fatto presente, il P.R.G.A. del 1963 prevedeva la realizzazione dell'acquedotto Tirino, stabilendo sulle omonime sorgenti una riserva di 1038 l/sec. La terza soluzione non comporta particolari problemi di ordine tecnico per la realizzazione di impianti di potabilizzazione lungo alcuni corsi d'acqua del versante adriatico, e cio' sia in rapporto all'entita' delle portate fluenti lungo gli stessi, naturalmente o in funzione di un'opportuna azione di regolazione degli invasi esistenti, sia per la possibilita' di impianto di tali strutture in posizione economicamente e tecnicamente favorevole per la successiva distribuzione delle acque derivate e trattate. Non ritenuta quindi al momento perseguibile la prima delle ipotesi formulate, considerato per contro realizzabile senza ulteriori verifiche un campo pozzi nell'area sopra indicata al margine della Maiella, l'approfondimento dell'analisi ha riguardato essenzialmente il confronto tra l'ipotesi captazione emergenze dell'alto Pescara e l'ipotesi potabilizzatori. E' stata inoltre valutata anche una soluzione mista od integrata tra le due precedenti. Per il loro confronto si e' quindi fatto riferimento ai vantaggi ed alle conseguenze che le stesse potrebbero comportare sul piano ambientale, costruttivo e gestionale; oltre, ovviamente, ai relativi aspetti economici. Quanto sopra non senza aver preliminarmente preso atto di una differenza sostanziale tra le ipotesi di lavoro sviluppate, e cioe' che l'adozione dell'ipotesi captazione emergenze comporta la distribuzione di acque naturalmente potabili e di ottima qualita' (provenendo dai massicci carbonatici), mentre con l'ipotesi potabilizzatori si ha la distribuzione, anche se sostanzialmente limitata ai mesi estivi, di acqua potabilizzata e di acqua di sorgente. Tale aspetto e' stato peraltro considerato essenzialmente di tipo "socio-culturale" e, quindi, non proponibile come elemento di vincolo o di condizionamento rispetto alle scelte tecnico-economiche da operare. C'e' da precisare che le acque di sorgente, comunque, sono sottoposte alla disinfezione. Aspetti ambientali Ipotesi captazione emergenze (Gruppi Tirino, San Calisto e Santa Liberata - Capo Pescara) - nel periodo di maggiore consumo comporta la sottrazione di una portata variabile a seconda delle ipotesi di domanda tra circa 3 e 4 mc/sec lungo l'intero corso del fiume Pescara e del fiume Tirino suo affluente di monte. Le portate naturali di tali corsi d'acqua, gia' comunque notevolmente alterate in estesi tronchi dalle utilizzazioni in corso, hanno valori che, di norma, si ritengono sufficienti a garantire gli assetti morfologici ed idraulici dei corsi d'acqua stessi ed a salvaguardare gli aspetti ambientali e paesaggistici. Alcuni problemi potrebbero determinarsi in anni di particolare siccita' specialmente nei tronchi fluviali di monte; - potrebbe contrastare con la norma di cui al punto d dell'art. 3 dell'Ordinanza Ministeriale del 22.04.1993 del Ministero dell'Ambiente (Misure di salvaguardia nell'ambito del territorio ricadente nel perimetro provvisorio del Parco Nazionale Gran Sasso - Monti della Laga), ove della stessa se ne dia un'interpretazione estensiva, facendo cioe' riferimento anche alle aree di alimentazione delle manifestazioni sorgentizie diverse; - si renderebbe necessaria la realizzazione di un acquedotto di grosso diametro lungo le intere vallate dei fiumi Tirino e Pescara, con notevoli problemi di impatto sulle componendi ambientali e paesaggistiche. Ipotesi potabilizzatori - comporta la derivazione di acqua dai fiumi Vomano, Pescara e Sangro, e, pertanto, con prelevamenti della portata occorrente da tre diversi corsi d'acqua. Le derivazioni, da prevedersi inoltre, in rapporto alle esigenze di distribuzione ed alle opere idroelettriche dell'ENEL, nei tronchi vallivi di detti corsi d'acqua lungo i quali transitano comunque le portate piu' elevate, determinerebbero certamente minori rischi di alterazione degli equilibri ambientali per quanto riguarda il fiume Pescara, e rischi controllabili per il fiume Vomano e del fiume Sangro. Va considerato infatti che a monte di questi ultimi impianti ipotizzati sono ubicati gli invasi di Campotosto e di Casoli, costituenti serbatoi di riserva. Le acque da trattare sarebbero prelevate dai canali terminali di scarico delle centrali idroelettriche, ottimizzando il rapporto fra acque disponibili ed esigenze potabili, idroelettriche e igienico- ambientali dei corsi d'acqua; - un beneficio indiretto alle condizioni ambientali dei corsi d'acqua potrebbe derivare, proprio per la presenza di simili impianti, dai maggiori controlli che certamente si renderebbero necessari per il rispetto delle norme della legge n. 319 del 10.05.1976 (riguardante gli scarichi), tenuto conto di quanto previsto dalla legge n. 515 del 3.07.1982 concernente i corpi idrici (qualita' delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile). Aspetti costruttivi - nella "ipotesi captazione emergenze" si renderebbe necessario costruire, come gia' detto, le opere di captazione e di adduzione, con un acquedotto di grosso diametro, comportante non indifferenti problemi costruttivi, ivi compresi quelli di scelta del tracciato; - in tale "ipotesi" per ottenere i primi risultati occorrerebbe realizzare il nuovo acquedotto almeno fino a Chieti-Pescara, per erogare agli altri centri rivieraschi parte delle portate attualmente addotte ed in tal modo rese disponibili; - con la "ipotesi potabilizzatori" gli interventi potrebbero avere inizio in tre zone diverse con benefici piu' immediati su differenti aree. La costruzione dei potabilizzatori andrebbe inoltre prevista per lotti successivi, da programmare in funzione dell'evolversi della domanda. Problemi gestionali - le acque fluenti lungo il fiume Tirino ed il fiume Pescara vengono utilizzate, tra l'altro, per la produzione di energia elettrica: per la sottrazione di acqua nella "ipotesi captazione emergenze" si renderebbe quindi necessario indennizzare l'ENEL; - nella "ipotesi potabilizzatori" le acque verrebbero invece derivate, come ricordato, a valle dei salti idroelettrici ed in assenza di altri vincoli. In conclusione, l'analisi svolta, e sopra sintetizzata nei punti essenziali, ha condotto, anche sulla base di un confronto economico, alla soluzione che prevede, come aspetto che maggiormente la caratterizza, la realizzazione di tre impianti di potabilizzazione sui fiumi Vomano, Pescara e Sangro, opere destinate essenzialmente ad integrare le portate sorgive e di falda nei mesi estivi di maggior consumo. Descrizione degli Schemi idrici di variante al P.R.G.A. vigente Sulla base delle caratteristiche dell'attuale rete acquedottistica regionale, della domanda e della distribuzione territoriale delle risorse idriche attualmente in uso o utilizzabili, si e' proceduto: - alla ridefinizione di Schemi Idrici attraverso i quali determinare l'ottimizzazione della distribuzione delle risorse idropotabili attualmente in uso o da utilizzare tenuto conto delle interconnessioni gia' esistenti e tendendo all'allacciamento alla rete acquedottistica regionale, in tutte le situazioni tecnicamente ed economicamente possibili, di centri attualmente serviti da acquedotti locali; - all'analisi delle modalita' di funzionamento di detti Schemi nelle situazioni limiti ipotizzabili (portata a regime e portata di magra delle fonti di alimentazione, domanda del giorno di massimo consumo), definendo in tali differenti "situazioni di progetto" la distribuzione ottimale e gli interscambi, ove previsti, ivi compresi i possibili interscambi tra Schemi Idrici limitrofi. Gli Schemi Idrici definiti sono appresso elencati, con l'indicazione della domanda al 1991 ed al 2030 relativa al "giorno di massimo consumo", e di quella integrativa che, ove ipotizzata, viene specificata a parte. | | Domanda | Domanda base | Domanda | | al 1991 | al 2030 | integrativa | | (l/sec) | (l/sec) | (l/sec) | | | | | Schema Idrico Area Aquilana | 697 | 785 | 100 | | | | | Schema Idrico Gizio | 268 | 278 | 100 | | | | | Schema Idrico Area Barrea | 103 | 113 | - | | | | | Schema Idrico Altipiano | | | | delle Cinquemiglia | 295 | 350 | - | | | | | Schema Idrico Area Campo di | | | | Giove | 65 | 79 | - | | | | | Schema Idrico | | | | Scanno-Villalago | 66 | 82 | - | | | | | Schema Idrico Area Marsica | 771 | 955 | 100 | | | | | Schema Idrico Verrecchie | 283 | 304 | - | | | | | Schema Idrico Pantanecce | 82 | 90 | - | | | | | Schema Idrico Area | | | | Campotosto | 189 | 201 | - | | | | | Schema Idrico Area Ruzzo | 2372 | 2690 | 585 | | | | | Schema Idrico Tavo-Nora | 642 | 903 | - | | | | | Schema Idrico Area Giardino- | | | | Val di Foro | 3458 | 4257 | 675 | | | | | Schema Idrico Area Verde | 2108 | 2267 | 832 | | | | | Schema Idrico Capovallone | 191 | 197 | - | | | | | Schema Idrico Surienze | 56 | 55 | - | | | | Per i Comuni di Capestrano, Bussi sul Tirino, Popoli, Caramanico Terme, Salle e Sant'Eufemia e Maiella viene previsto il mantenimento degli attuali acquedotti. Cio' in rapporto alla soddisfacente situazione per quanto riguarda sia le fonti di alimentazione utilizzate che le strutture acquedottistiche in esercizio. La domanda (l/sec) relativa a detti Comuni risulta la seguente: Domanda Domanda al 1991 al 2030 Capestrano 10 10 Bussi sul Tirino 15 16 Popoli 27 28 Caramanico Terme 45 50 Salle 4 4 Sant'Eufemia a Maiella 11 12 Gli Schemi Idrici risultano rappresentati nel loro insieme nella carta alla scala 1:200.000 di All. n. 3.5, Schemi Idrici di Variante al P.R.G.A. vigente, allegata alla Parte III dello studio, nella quale sono indicati i tracciati acquedottistici esistenti, i nuovi acquedotti, i perimetri delle aree di comperenza dei singoli Schemi Idrici proposti, le relative fonti di alimentazione con l'indicazione del numero di catalogazione e dei valori di portata a regime ed in magra, gli interscambi previsti. Gli elementi tecnici di dettaglio di detti Schemi risultano in particolare dalle tavole (schemi idraulici) annesse alle specifiche note illustrative appresso riportate (ELEMENTI DESCRITTIVI DEGLI SCHEMI IDRICI DI VARIANTE AL PRGA). Dette tavole comprendono, tra l'altro, tutti gli elementi relativi alle fonti di alimentazione, alle modalita' di distribuzione ed alle portate distribuite nella ipotesi limite del "giorno di massimo consumo" ed all'orizzonte temporale di progetto piu' lontano (anno 2030) e nella situazione con sorgenti a regime. Nelle tavole in argomento, per alcune sorgenti, generalmente corrispondenti a fonti di alimentazione di acquedotti locali, non e' specificato un valore di portata derivata: le stesse costituiscono fonti di riserva o soccorso. Nelle stesse note sono poi esposti per i singoli Schemi, in forma descrittiva e tabellare, ulteriori elementi con riferimento: - al territorio di competenza specificato anche rispetto ai dati previsionali, per Comune e totali, relativi alla popolazione ed alla corrispondente domanda: - alle fonti di alimentazione previste ed ai relativi valori di acqua captata, sempre con riferimento al giorno di massimo consumo e rispetto alle seguenti simulazioni o "situazioni di progetto" (per la portata di magra si e' calcolato un valore pari al 70% della portata di regime): - portate sorgenti a regime - domanda base - portata sorgenti a regime - domanda complessiva - portata sorgenti in magra - domanda base - portata sorgenti in magra - domanda complessiva ALLEGATO A STUDIO "AGGIORNAMENTO ED ADEGUAMENTO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DELLE ACQUE NELLA REGIONE ABRUZZO" ELENCO DEGLI ABITANTI E RELATIVE FONTI DI ALIMENTAZIONE | | | | | | | |FONTI DI ALIMENTAZIONE DA | | | | UTILIZZARE | | | | | | |Fabbisogno| | | | | idrico | | | | | potabile | Denominazione | | Cod.| Comuni | al 2030 | schema idrico |N.ord. |ISTAT| (AQ) | (l/sec) | |Schema | | | | | | | | | | |66001|ACCIANO | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66002|AIELLI | 11 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66003|ALFEDENA | 17 |AREA BARREA | 6 | | | | | |66004|ANVERSA DEGLI ABRUZZI | 4 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66005|ATELETA | 10 |ALTIPIANO DELLE | 7 | | | |CINQUEMIGLIA | | | | | | |66006|AVEZZANO | 276 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66007|BALSORANO | 20 |PANTANECCE | 3 | | | | | |66008|BARETE | 6 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |66009|BARISCIANO | 18 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66010|BARREA | 10 |AREA BARREA | 6 | | | | | |66011|BISEGNA | 5 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66012|BUGNARA | 5 |GIZIO | 4 | | | | | |66013|CAGNANO AMITERNO | 14 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |66014|CALASCIO | 3 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66015|CAMPO DI GIOVE | 64 |AREA CAMPO DI GIOVE | 8 | | | | | |66016|CAMPOTOSTO | 34 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |66017|CANISTRO | 7 |PANTANECCE | 3 | | | | | |66018|CANSANO | 4 |AREA CAMPO DI GIOVE | 8 | | | | | |66019|CAPESTRANO | 10 |LOCALE | 17 | | | | | |66020|CAPISTRELLO | 38 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66021|CAPITIGNANO | 7 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |66022|CAPORCIANO | 4 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66023|CAPPADOCIA | 67 |VERRECCHIE | 2 | | | | | |66024|CARAPELLE CALVISIO | 2 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66025|CARSOLI | 69 |VERRECCHIE | 2 | | | | | |66026|CASTEL DEL MONTE | 6 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66027|CASTEL DI IERI | 4 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66028|CASTEL DI SANGRO | 102 |ALTIPIANO DELLE | 7 | | | |CINQUEMIGLIA | | | | | | |66029|CASTELLAFIUME | 7 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66030|CASTEL VECCHIO | 3 |AREA AQUILANA | 1 | |CALVISIO | | | | | | | | |66031|CASTELVECCHIO SUBEQUO | 10 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66032|CELANO | 125 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66033|CERCHIO | 10 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66034|CIVITA D'ANTINO | 10 |PANTANECCE | 3 | | | | | |66035|CIVITELLA ALFEDENA | 5 |AREA BARREA | 6 | | | | | |66036|CIVITELLA ROVETO | 21 |PANTANECCE | 3 | | | | | |66037|COCULLO | 5 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66038|COLLARMELE | 8 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66039|COLLELONGO | 9 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66040|COLLEPIETRO | 4 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66041|CORFINIO | 7 |GIZIO | 4 | | | | | |66042|FAGNANO ALTO | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66043|FONTECCHIO | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66044|FOSSA | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66045|GAGLIANO ATERNO | 4 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66046|GIOIA DEI MARSI | 13 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66047|GORIANO SICOLI | 5 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66048|INTRODACQUA | 12 |GIZIO | 4 | | | | | |66049|L'AQUILA | 541 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66050|LECCE NEI MARSI | 11 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66051|LUCO DEI MARSI | 35 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66052|LUCOLI | 64 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66053|MAGLIANO DE'MARSI | 29 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66054|MASSA D'ALBE | 14 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66055|MOLINA ATERNO | 4 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66056|MONTEREALE | 25 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |66057|MORINO | 14 |PANTANECCE | 3 | | | | | |66058|NAVELLI | 6 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66059|OCRE | 6 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66060|OFENA | 7 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66061|OPI | 11 |AREA BARREA | 6 | | | | | |66062|ORICOLA | 8 |VERRECCHIE | 2 | | | | | |66063|ORTONA DEI MARSI | 9 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66064|ORTUCCHIO | 14 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66065|OVINDOLI | 69 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66066|PACENTRO | 11 |AREA CAMPO DI GIOVE | 8 | | | | | |66067|PERETO | 7 |VERRECCHIE | 2 | | | | | |66068|PESCASSEROLI | 52 |AREA BARREA | 6 | | | | | |66069|PESCINA | 39 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66070|PESCOCOSTANZO | 42 |ALTIPIANO DELLE | 7 | | | |CINQUEMIGLIA | | | | | | | | | | | | | |FONTI DI ALIMENTAZIONE DA | | | | UTILIZZARE | | | | | | |Fabbisogno| | | | | idrico | | | | | potabile | Denominazione | | Cod.| Comuni | al 2030 | schema idrico |N.ord. |ISTAT| (AQ) | (l/sec) | |Schema | | | | | | | | | | |66071|PETTORANO SUL GIZIO | 11 |GIZIO | 4 | | | | | |66072|PIZZOLI | 25 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |66073|POGGIO PICENZE | 9 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66074|PRATA D'ANSIDONIA | 6 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66075|PRATOLA PELIGNA | 51 |GIZIO | 4 | | | | | |66076|PREZZA | 9 |GIZIO | 4 | | | | | |66077|RAIANO | 16 |GIZIO | 4 | | | | | |66078|RIVISONDOLI | 73 |ALTIPIANO DELLE | 7 | | | |CINQUEMIGLIA | | | | | | |66079|ROCCACASALE | 5 |GIZIO | 4 | | | | | |66080|ROCCA DI BOTTE | 5 |VERRECCHIE | 2 | | | | | |66081|ROCCA DI CAMBIO | 27 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66082|ROCCA DI MEZZO | 90 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66083|ROCCA PIA | 3 |ALTIPIANO DELLE | 7 | | | |CINQUEMIGLIA | | | | | | |66084|ROCCARASO | 120 |ALTIPIANO DELLE | 7 | | | |CINQUEMIGLIA | | | | | | |66085|SAN BENEDETTO DEI | 20 |AREA MARSICA | 5 | |MARSI | | | | | | | | |66086|SAN BENEDETTO IN | 3 |AREA AQUILANA | 1 | |PERILLIS | | | | | | | | |66087|SAN DEMETRIO NE' | 3 |AREA AQUILANA | 1 | |VESTINI | | | | | | | | |66088|SAN PIO DELLE CAMERE | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66089|SANTE MARIE | 13 |VERRECCHIE | 2 | | | | | |66090|SANTEUSANO FORCONESE | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66091|SANTO STEFANO DI | 2 |AREA AQUILANA | 1 | |SESSANIO | | | | | | | | |66092|SAN VINCENZO VALLE | 18 |PANTANECCE | 3 | |ROVETO | | | | | | | | |66093|SCANNO | 68 |SCANNO - VILLALAGO | 15 | | | | | |66094|SCONTRONE | 4 |AREA BARREA | 6 | | | | | |66095|SCOPPITO | 16 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66096|SCURCOLA MERSICANA | 25 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66097|SECINARO | 5 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66098|SULMONA | 152 |GIZIO | 4 | | | | | |66099|TAGLIACOZZO | 135 |VERRECCHIE | 2 | | | | | |66100|TIONE DEGLI ABRUZZI | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66101|TORNIMPARTE | 12 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66102|TRASACCO | 45 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66103|VILLALAGO | 14 |SCANNO - VILLALAGO | 15 | | | | | |66104|VILLA SANTA LUCIA | 3 |AREA AQUILANA | 1 | |DEGLI ABRUZZI | | | | | | | | |66105|VILLA SANTANGELO | 5 |AREA AQUILANA | 1 | | | | | |66106|VILLA VALLELONGA | 7 |AREA MARSICA | 5 | | | | | |66107|VILLETTA BARREA | 14 |AREA BARREA | 6 | | | | | |66108|VITTORITO | 10 |GIZIO | 4 | | | | | | | | | | | | |FONTI DI ALIMENTAZIONE DA | | | |UTILIZZARE | | | | | | |Fabbisogno| | | | | idrico | | | | | potabile | Denominazione | | Cod.| Comuni | al 2030 | schema idrico |N.ord. |ISTAT| (TE) | (l/sec) | |Schema | | | | | | | | | | |67001|ALBA ADRIATICA | 332 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67002|ANCARANO | 11 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67003|ARSITA | 5 |AREA TAVO-NORA | 11 | | | | | |67004|ATRI | 37 |AREA TAVO-NORA | 11 | | | | | |67005|BASCIANO | 14 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67006|BELLANTE | 59 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67007|BISENTI | 15 |AREA TAVO-NORA | 11 | | | | | |67008|CAMPLI | 59 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67009|CANZANO | 9 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67010|CASTEL CASTAGNA | 4 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67011|CASTELLALTO | 100 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67012|CASTELLI | 14 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67013|CASTIGLIONE MESSER | 15 |AREA TAVO-NORA | 11 | |RAIMONDO | | | | | | | | |67014|CASTILENTI | 11 |AREA TAVO-NORA | 11 | | | | | |67015|CELLINO ATTANASIO | 19 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67016|CERMIGNANO | 11 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67017|CIVITELLA DEL TRONTO | 47 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67018|COLLEDARA | 11 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67019|COLONNELLA | 19 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67020|CONTROGUERRA | 15 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67021|CORROPOLI | 23 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67022|CORTINO | 9 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |67023|CROGNALETO | 15 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |67024|FANO ADRIANO | 12 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |67025|GIULIANOVA | 295 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67026|ISOLA DEL GRAN SASSO | 66 |AREA RUZZO | 10 | |D'ITALIA | | | | | | | | |67027|MONTEFINO | 9 |AREA TAVO-NORA | 11 | | | | | |67028|MONTORIO AL VOMANO | 53 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67029|MORRO D'ORO | 20 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67030|MOSCIANO SANT'ANGELO | 60 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67031|NERETO | 23 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67032|NOTARESCO | 60 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67033|PENNA SANT'ANDREA | 12 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67034|PIETRACAMELA | 17 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |67035|PINETO | 277 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |67036|ROCCA SANTA MARIA | 7 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |67037|ROSETO DEGLI ABRUZZI | 290 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67038|SANTEGIDIO ALLA | 42 |AREA RUZZO | 10 | |VIBRATA | | | | | | | | |67039|SANT'OMERO | 32 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67040|SILVI | 616 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |67041|TERAMO | 365 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67042|TORANO NUOVO | 13 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67043|TORRICELLA SICURA | 16 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67044|TORTORETO | 289 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67045|TOSSICIA | 9 |AREA RUZZO | 10 | | | | | |67046|VALLE CASTELLANA | 30 |AREA DI CAMPOTOSTO | 9 | | | | | |67047|MARTINSICURO | 298 |AREA RUZZO | 10 | | | | | | | | | | | | |FONTI DI ALIMENTAZIONE DA | | | |UTILIZZARE | | | | | | |Fabbisogno| | | | | idrico | | | | | potabile | Denominazione | | Cod.| Comuni | al 2030 | schema idrico |N.ord. |ISTAT| (PE) | (l/sec) | |Schema | | | | | | | | | | |68001|ABBATEGGIO | 4 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68002|ALANNO | 21 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68003|BOLOGNANO | 8 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68004|BRITTOLI | 5 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68005|BUSSI SUL TIRINO | 16 |LOCALE | 17 | | | | | |68006|CAPPELLE SUL TAVO | 28 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68007|CARAMANICO TERME | 50 |LOCALE | 17 | | | | | |68008|CARPINETO DELLA NORA | 5 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68009|CASTIGLIONE A CASAURIA| 8 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68010|CATIGNANO | 10 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68011|CEPAGATTI | 57 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68012|CITTA' SANT'ANGELO | 175 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68013|CIVITAQUANA | 10 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68014|CIVITELLA CASANOVA | 13 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68015|COLLECORVINO | 40 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68016|CORVARA | 3 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68017|CUGNOLI | 10 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68018|ELICE | 13 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68019|FARINDOLA | 14 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68020|LETTOMANOPPELLO | 12 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68021|LORETO APRUTINO | 66 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68022|MANOPPELLO | 36 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68023|MONTEBELLO DI BERTONA | 7 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68024|MONTESILVANO | 462 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68025|MOSCUFO | 22 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68026|NOCCIANO | 10 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68027|PENNE | 98 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68028|PESCARA | 1397 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68029|PESCOSANSONESCO | 4 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68030|PIANELLA | 81 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68031|PICCIANO | 9 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68032|PIETRANICO | 5 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68033|POPOLI | 28 |LOCALE | 17 | | | | | |68034|ROCCAMORICE | 9 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68035|ROSCIANO | 20 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68036|SALLE | 4 |LOCALE | 17 | | | | | |68037|SANT'EUFEMIA A MAIELLA| 12 |LOCALE | 17 | | | | | |68038|SAN VALENTINO IN | 12 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | |ABRUZZO CITERIORE | |DI FORO | | | | | | |68039|SCAFA | 35 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68040|SERRAMONACESCA | 12 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68041|SPOLTORE | 151 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68042|TOCCO DA CASAURIA | 16 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68043|TORRE DE' PASSERI | 22 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68044|TURRIVALIGNANI | 7 |AREA GIARDINO - VAL | 12 | | | |DI FORO | | | | | | |68045|VICOLI | 5 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | |68046|VILLA CELIERA | 6 |AREA TAVO - NORA | 11 | | | | | | | | | | | | |FONTI DI ALIMENTAZIONE DA | | | |UTILIZZARE | | | | | | |Fabbisogno| | | | | idrico | | | | | potabile | Denominazione | | Cod.| Comuni | al 2030 | schema idrico |N.ord. |ISTAT| (CH) | (l/sec) | |Schema | | | | | | | | | | |69001|ALTINO | 20 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69002|ARCHI | 15 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69003|ARI | 11 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69004|ARIELLI | 8 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69005|ATESSA | 59 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69006|BOMBA | 10 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69007|BORRELLO | 5 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69008|BUCCHIANICO | 39 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69009|MONTEBELLO SUL SANGRO | 2 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69010|CANOSA SANNITA | 10 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69011|CARPINETO SINELLO | 4 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69012|CARUNCHIO | 7 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69013|CASACANDITELLA | 11 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69014|CASALANGUIDA | 8 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69015|CASALBORDINO | 176 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69016|CASALINCONTRADA | 21 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69017|CASOLI | 29 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69018|CASTEL FRENTANO | 34 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69019|CASTELGUIDONE | 4 |SURIENZE | 16 | | | | | |69020|CASTIGLIONE MESSER | 14 |SURIENZE | 16 | |MARINO | | | | | | | | |69021|CELENZA SUL TRIGNO | 8 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69022|CHIETI | 396 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69023|CIVITALUPARELLA | 4 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69024|CIVITELLA MESSER | 10 |AREA VERDE | 13 | |RAIMONDO | | | | | | | | |69025|COLLEDIMACINE | 3 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69026|COLLEDIMEZZO | 11 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69027|CRECCHIO | 17 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69028|CUPELLO | 25 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69029|DOGLIOLA | 4 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69030|FARA FILIORUM PETRI | 15 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69031|FARA SAN MARTINO | 12 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69032|FILETTO | 10 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69033|FOSSACESIA | 110 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69034|FRAINE | 5 |SURIENZE | 16 | | | | | |69035|FRANCAVILLA AL MARE | 581 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69036|FRESAGRANDINARIA | 9 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69037|FRISA | 13 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69038|FURCI | 9 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69039|GAMBERALE | 5 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69040|GESSOPALENA | 16 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69041|GISSI | 12 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69042|GIULIANO TEATINO | 9 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69043|GUARDIAGRELE | 58 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69044|GUILMI | 5 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69045|LAMA DEI PELIGNI | 13 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69046|LANCIANO | 199 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69047|LENTELLA | 5 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69048|LETTOPALENA | 5 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69049|LISCIA | 8 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69050|MIGLIANICO | 36 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69051|MONTAZZOLI | 9 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69052|MONTEFERRANTE | 3 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69053|MONTELAPIANO | 3 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69054|MONTENERODOMO | 7 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69055|MONTEODORISIO | 13 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69056|MOZZAGROGNA | 15 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69057|ORSOGNA | 51 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69058|ORTONA | 230 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69059|PAGLIETA | 26 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69060|PALENA | 13 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69061|PALMOLI | 9 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69062|PALOMBARO | 11 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69063|PENNADOMO | 4 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69064|PENNAPIEDIMONTE | 5 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69065|PERANO | 11 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69066|PIZZOFERRATO | 32 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69067|POGGIOFIORITO | 9 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69068|POLLUTRI | 17 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69069|PRETORO | 19 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | | | | | | | | |FONTI DI ALIMENTAZIONE DA | | | |UTILIZZARE | | | | | | |Fabbisogno| | | | | idrico | | | | | potabile | Denominazione | | Cod.| Comuni | al 2030 | schema idrico |N.ord. |ISTAT| (CH) | (l/sec) | |Schema | | | | | | | | | | |69070|QUADRI | 6 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69071|RAPINO | 12 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69072|RIPA TEATINA | 35 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69073|ROCCAMONTEPIANO | 12 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69074|ROCCA SAN GIOVANNI | 47 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69075|ROCCASCALEGNA | 9 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69076|ROCCASPINALVETI | 11 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69077|ROIO DEL SANGRO | 3 |SURIENZE | 16 | | | | | |69078|ROSELLO | 5 |SURIENZE | 16 | | | | | |69079|SAN BUONO | 10 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69080|SAN GIOVANNI LIPIONI | 4 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69081|SAN GIOVANNI TEATINO | 75 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69082|SAN MARTINO SULLA | 7 |AREA VERDE | 13 | |MARRUCCINA | | | | | | | | |69083|SAN SALVO | 208 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69084|SANT MARIA IMBARO | 11 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69085|SANT'EUSANIO DEL | 14 |AREA VERDE | 13 | |SANGRO | | | | | | | | |69086|SAN VITO CHIETINO | 99 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69087|SCERNI | 23 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69088|SCHIAVI DI ABRUZZO | 16 |SURIENZE | 16 | | | | | |69089|TARANTA PELIGNA | 5 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69090|TOLLO | 24 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69091|TORINO DI SANGRO | 56 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69092|TORNARECCIO | 14 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69093|TORREBRUNA | 8 |SURIENZE | 16 | | | | | |69094|TORREVECCHIA TEATINA | 18 |AREA GIARDINO-VAL DI | 12 | | | |FORO | | | | | | |69095|TORRICELLA PELIGNA | 14 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69096|TREGLIO | 8 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69097|TUFILLO | 4 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69098|VACRI | 12 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69099|VASTO | 368 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69100|VILLALFONSINA | 8 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69101|VILLAMAGNA | 15 |AREA VERDE | 13 | | | | | |69102|VILLA SANTA MARIA | 13 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69103|PIETRAFERRAZZANA | 2 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | |69104|FALLO | 3 |CAPOVALLONE | 14 | | | | | ALLEGATO A STUDIO "AGGIORNAMENTO ED ADEGUAMENTO DEL PIANO REGOLATORE GENERALE DELLE ACQUE NELLA REGIONE ABRUZZO" ELENCO DELLE FONTI DA UTILIZZARE E RELATIVE PORTATE DA RISERVARE | | | |N.ord.| Denominazione schema idrico | Fonti di alimentazione |Schema| | | | | | | | | 1 | AREA AQUILANA | GALLERIA SUD | | | CHIARINO I | | | SAN GIULIANO | | | ACQUA ORIA | | | CAPO VERA | | | Da schema idrico AREA MARSICA | | | | 2 | VERRECHIE | VERRECHIE | | | S.TI LIRI | | | alla Regione LAZIO | | | | 3 | PANTANECCE | PANTANECCE | | | LA SPONGA | | | | 4 | GIZIO | GIZIO II | | | Gruppo RAIANO | | | | 5 | AREA MARSICA | RIOSONNO | | | F.NA GRANDA | | | FERRIERA | | | PULCIARA | | | RIO PAGO | | | TASSI I | | | RIANZA II | | | FORMAROTTA | | | C.P. TRASACCO | | | C.P. VENERE | | | C.P. CELANO | | | C.P. LECCE NEI MARSI | | | a Schema idrico AREA AQUILANA | | | | 6 | AREA BARREA | Potabilizzatore BARREA | | | | 7 | ALTIPIANO DELLE CINQUEMIGLIA| ACQUA SURIENTE I | | | C.P. PIZZO DI CODA | | | C.P. CASTEL DI SANGRO | | | (e S. LIBERATA) | | | | 8 | AREA CAMPO DI GIOVE | C.P. CAMPO DI GIOVE | | | | 9 | AREA DI CAMPOTOSTO | Potabilizz. CAMPOTOSTO | | | | 10 | AREA RUZZO | GALLERIA NORD | | | VACELIERA ALTA | | | VACELIERA BASSA | | | FOSSACECA II | | | MESCATORE | | | FOSSACECA I | | | Potabilizzatore VOMANO | | | | 11 | AREA TAVO - NORA | VITELLO D'ORO | | | MORTELLO D'ANGRI | | | PIETRA ROSSA | | | da Sch.Idr. GIARDINO-VAL DI | | | FORO | | | | 12 | AREA GIARDINO-VAL DI FORO | GIARDINO | | | LA MORGIA | | | GALLERIA FORO | | | ROCCA DI FERRO | | | Potabilizzatore PESCARA | | | a Schema Idrico TAVO-NORA | | | a Schema Idrico AREA VERDE | | | | 13 | AREA VERDE | GRUPPO VERDE | | | GRUPPO AVELLO | | | SINELLO I | | | C.P. TARANTA PELIGNA | | | C.P. LETTOPALENA | | | Potabilizzatore SANGRO | | | da S. Idr. GIARDINO-VAL DI | | | FORO | | | SEGUE | | | | |N.ord.| Portate da | Portate da | Portate da |Schema| derivare a | derivare in | riservare (l/sec) | | regime (l/sec) | magra (l/sec) | | | | | | | | | | 1 | 500 | 350 | 500 | | 100 | 70 | 100 | | 20 | 14 | 20 | | 155 | 200 | 200 | | 100 | 246 | 246 | | 10 | 10 | | | | | | 2 | 107 | 63 | 107 | | 235 | 279 | 279 | | (38) | (38) | | | | | | 3 | 81 | 57 | 81 | | 9 | 33 | 33 | | | | | 4 | 278 | 278 | 278 | | 100 | 100 | 100 | | | | | 5 | 100 | 70 | 100 | | 114 | 80 | 114 | | | | | | 196 | 137 | 196 | | 80 | 56 | 80 | | 15 | 0 | 15 | | 15 | 0 | 15 | | 5 | 0 | 5 | | 300 | | | | 36 | | | | 50 | | | | 154 | 712 | 712 | | (10) | (10) | | | | | | 6 | 113 | 113 | 113 | | | | | 7 | 110 | 110 | 110 | | 60 | 60 | 60 | | 180 | 180 | 180 | | | | | | | | | 8 | 79 | 79 | 79 | | | | | 9 | 201 | 201 | 201 | | | | | 10 | 900 | 630 | 900 | | | | | | | | | | | | | | | | | | 175 | 122 | 175 | | 2200 | 2523 | 2523 | | | | | 11 | | | | | 546 | 382 | 546 | | 25 | 18 | 25 | | 332 | 503 | | | | | | | | | | 12 | 1095 | 1095 | 1095 | | 150 | 105 | 150 | | 550 | 385 | 550 | | 40 | 28 | 40 | | 3499 | 3922 | 3922 | | (332) | (503) | | | (70) | (100) | | | | | | 13 | 1050 | 735 | 1050 | | 50 | 35 | 50 | | 40 | 28 | 40 | | | | | | 500 | 350 | 500 | | 1389 | 1851 | 1851 | | 70 | 100 | | | | | | | | | | | | |N.ord.| Denominazione schema idrico | Fonti di alimentazione |Schema| | | | | | | | | 14 | CAPOVALLONE | CAPO VALLONE | | | ACQUAVIVA FONTANELLA | | | C.P. PALENA | | | | 15 | SCANNO-VILLALAGO | CAPODACQUA | | | | 16 | SURIENZE | SURIENZE | | | | 17 | Acquedotti a servizio | | | singoli Comuni | | | | | | Capestrano | PRESCIANO | | Bussi sul Tirino | SAMBUCO | | Caramanico Terme | AMADESCA | | | AMATRICE II | | Popoli | S. CALLISTO III | | Salle | F.TEFRATTE | | Sant'Eufemia a Maiella | CAMPATA | | | SEGUE | | | | |N.ord.| Portate da | Portate da | Portate da |Schema| derivare a | derivare in | riservare (l/sec) | | regime (l/sec) | magra (l/sec) | | | | | | | | | | 14 | 42 | 29 | 42 | | 63 | 68 | 68 | | 92 | 100 | 100 | | | | | 15 | 82 | 82 | 82 | | | | | 16 | 55 | 55 | 55 | | | | | 17 | | | | | | | | | | | | | 10 | 10 | 10 | | 16 | 16 | 16 | | | | | | 50 | 50 | 50 | | 28 | 28 | 28 | | 4 | 4 | 4 | | 12 | 12 | 12 | | | |