ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Tuglie (Lecce) - al quale la legge assegna venti membri - si e' venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate, in data 29 ottobre 1994, da dieci consiglieri. Il prefetto di Lecce, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 39, comma 1, lettera b), n. 2), della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 3058/13.1/Gab. del 2 novembre 1994, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerato che nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo stata superata la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio non puo' rinnovarsi per surrogazione, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Tuglie (Lecce) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Fabio Colapinto. Roma, 4 febbraio 1995 Il Ministro dell'interno: BRANCACCIO