ALLEGATO Al Ministro dell'interno Il sig. Giancarlo De Simoni e' stato eletto consigliere del comune di Tessennano (Viterbo) nelle consultazioni elettorali del 6 maggio 1990, e, successivamente, nominato sindaco. Il predetto amministratore risulta coinvolto in diversi procedimenti penali per violazione degli articoli 81, 323 del codice penale (abuso di ufficio nella gestione del servizio di scuolabus comunale), articoli 340 e 61, comma 9, del codice penale (interruzione di pubblico servizio con abuso di potere), art. 323 del codice penale (abuso di ufficio in una vicenda legata a lavori pubblici attribuiti a societa' di cui il sindaco sarebbe il principale interessato), art. 594 del codice civile (ingiuria) e per violazione del decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1982, n. 915, in merito all'apertura, non autorizzata, di una discarica in territorio comunale. Risultano, altresi', a carico del sig. Giancarlo De Simoni numerose denunce, alcune delle quali non ancora definite e altre estinte per intervenuta amnistia. Inoltre, il comportamento del sindaco ha creato situazioni di forte conflittualita' all'interno dell'amministrazione comunale che sono sfociate anche in denunce all'autorita' giudiziaria, con grave pregiudizio per il prestigio dell'ente. Da ultimo, ha assunto particolare rilievo il provvedimento con cui il sindaco, in data 16 febbraio 1995, ha ingiunto alla guardia municipale di allontanarsi dal comune. Detto provvedimento, attualmente al vaglio dell'autorita' giudiziaria, ha ingenerato vasta e negativa eco nell'opinione pubblica perche' assunto in violazione delle norme in materia di personale. La rilevanza degli elencati pregiudizi penali denota l'assenza di quelle qualita' di serieta', affidabilita' e prestigio che caratterizzano la posizione di un amministratore comunale, con il conseguente venir meno del rapporto fiduciario con la popolazione locale ed evidenzia, altresi', una gestione personalistica, svincolata dal rispetto delle fondamentali norme giuridiche. Il comportamento del sopracitato amministratore e la sua attuale posizione processuale penale appaiono in contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il medesimo e' preposto e, certo, sono incompatibili con le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio connesse alla carica ricoperta. La permanenza, inoltre, del sig. Giancarlo De Simoni nelle cariche di consigliere e sindaco del comune di Tessennano inquina il regolare svolgimento dell'azione amministrativa, compromettendone la legalita' e la trasparenza e ingenerando grave pericolo di turbativa dell'ordine pubblico. Il prefetto di Viterbo, accertato il configurarsi dell'ipotesi prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato proposta per l'adozione del provvedimento di rimozione del predetto amministratore dalle cariche dallo stesso ricoperte e, nelle more, con provvedimento n. 992/13-1/Gab. del 17 febbraio 1995, ritenuti sussistenti motivi di grave ed urgente necessita', ne ha disposto la sospensione. Tutto cio' premesso, si ritiene che sussistano le condizioni per addivenire alla rimozione del sig. Giancarlo De Simoni dalle cariche di consigliere e sindaco del comune di Tessennano (Viterbo), ricorrendo la fattispecie dei motivi di ordine pubblico disciplinata dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del suddetto amministratore dalle cariche ricoperte nel comune di Tessennano (Viterbo). Roma, 20 febbraio 1995 Il direttore generale dell'Amministrazione civile: SORGE