(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel consiglio comunale  di  Trevico  (Avellino),  rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del 21 novembre 1993, composto dal sindaco e
da   dodici  consiglieri,  si  e'  venuta  a  determinare  una  grave
situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate,  in  data  1
marzo  1995,  dallo  stesso  sindaco  e  da  sette  membri  del corpo
consiliare.
   Il prefetto di Avellino, ritenendo  essersi  verificata  l'ipotesi
prevista  dall'art.  39,  comma  1,  lettera b), n. 2), della legge 8
giugno 1990, n.  142,  ha  proposto  lo  scioglimento  del  consiglio
comunale  sopracitato,  disponendone, nel contempo, con provvedimento
n. 341/13.2/Gab. del 1 marzo 1995, la sospensione, con la conseguente
nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune.
   Considerato che nel suddetto ente non puo'  essere  assicurato  il
normale  funzionamento  degli  organi  e  dei  servizi, essendo stata
superata la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio  non
puo'  rinnovarsi  per  surrogazione,  si  ritiene  che, nella specie,
ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla  firma  della  S.V.  Ill.ma
l'unito  schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento
del consiglio comunale di  Trevico  (Avellino)  ed  alla  nomina  del
commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona dell
dott. Mario La Montagna.
    Roma, 2 marzo 1995
                                 Il Ministro dell'interno: BRANCACCIO