(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Il  consiglio comunale di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) e' stato
sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 4  giugno
1993,  per  la  durata  di  mesi  diciotto,  ai sensi dell'art. 1 del
decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, convertito, con  modificazioni,
dalla  legge  22  luglio  1991,  n.  221,  essendo  stati riscontrati
fenomeni  di  infiltrazione  e   condizionamento   da   parte   della
criminalita' organizzata.
   Dalle   risultanze  degli  interventi  di  risanamento  effettuati
emerge, come evidenziato dal prefetto di Napoli con relazione in data
28 febbraio 1995, che la radicata situazione di illegalita',  che  ha
permeato  per  lunghi  anni  la  gestione politico-amministrativa del
comune  di  San  Giuseppe  Vesuviano,  ed  il  degrado  ambientale  e
culturale, che caratterizza il territorio e lo stesso tessuto sociale
del paese, hanno rallentato l'azione di recupero dell'amministrazione
della  cosa  pubblica  ai  criteri  di legalita' e di buon andamento,
assolutamente disattesi dal disciolto consiglio comunale.
   Sulla base degli accertamenti svolti  dai  competenti  organi,  e'
emerso  che  l'azione  di  risanamento  avviata  continua  ad  essere
pervicacemente ostacolata  dalla  situazione  di  illegalita'  e  dal
degrado ambientale e culturale che caratterizzano il territorio.
   Sono,  infatti, ancora attivi gruppi di potere, legati ad ambienti
affaristici  malavitosi,  che  tentano   di   operare   pressioni   e
condizionamenti  tali  da  rallentare  la  definizione  di iniziative
strategiche  per  la   ripresa   della   vita   democratica   ed   il
ristabilimento di una corretta amministrazione.
   L'opera   della   commissione   straordinaria   ha  consentito  il
raggiungimento di importanti obiettivi  sulla  via  del  risanamento,
soprattutto mediante l'approvazione, ai sensi dell'art. 4 della legge
11  febbraio  1994,  n.  108,  del  piano delle priorita' che prevede
investimenti per ingenti somme. Ed  e'  proprio  sulla  realizzazione
delle  opere  pubbliche  che  si  incentra  l'attenzione  delle forze
criminali,  tuttora   operanti   sul   territorio,   che   mirano   a
riconquistare  e  piegare ai propri illegittimi fini quel settore dal
quale sono state estromesse.
   E' essenziale pertanto che i lavori  previsti  nel  piano  possano
essere condotti dall'organo straordinario ad uno stato di avanzamento
tale,   da   evitare   distorsioni  e  manipolazioni  che  potrebbero
vanificare gli sforzi intrapresi dalla commissione.
   Inoltre, e' in corso di definizione la procedura per l'appalto del
servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani,  con  un  sostanziale
abbattimento    dei    costi   di   gestione   dello   stesso,   che,
concretizzandosi in una riduzione delle unita' lavorative, allo stato
impiegate  presso  la   ditta   attualmente   affidataria,   potrebbe
comportare turbativa dell'ordine pubblico.
   L'analisi  della  realta'  locale  evidenzia, per il conseguimento
dell'obiettivo      di      riorganizzazione      e       risanamento
dell'amministrazione,  la necessita' di un maggior lasso di tempo per
far emergere la parte sana della  comunita',  che  sia  in  grado  di
esprimere,  attraverso  i  propri  organi rappresentativi, la propria
libera determinazione ed il programma di rinnovamento.
   Per   le   suesposte  considerazioni,  si  ritiene  necessario  un
ulteriore intervento dello Stato per  assicurare  il  buon  andamento
della  amministrazione  di  San  Giuseppe  Vesuviano  ed  il regolare
funzionamento dei servizi ad essa affidati,  mediante  l'applicazione
dell'istituto della proroga della gestione commissariale, finalizzata
ad  attestare la rispondenza dell'azione amministrativa alle esigenze
della collettivita' ed alla tutela degli interessi primari,  nonche',
a  consentire  l'effettuazione  di  nuove  elezioni  libere  da  ogni
condizionamento malavitoso.
   La  valutazione  della  situazione  in  concreto  riscontrata   in
relazione  alla persistenza dell'influenza criminale rende necessario
che il periodo di proroga della gestione commissariale sia  protratto
fino al massimo consentito dalla legge.
   Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione
dell'art.  2  del decreto-legge 20 dicembre 1993, n. 529, convertito,
senza modificazioni, dalla legge 11 febbraio 1994, n. 108,  vista  la
citata  relazione del prefetto di Napoli, si formula rituale proposta
per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale
di San Giuseppe Vesuviano (Napoli) per il periodo di sei mesi.
    Roma, 2 marzo 1995
                                 Il Ministro dell'interno: BRANCACCIO