(all. 8 - art. 1)
                                465.
                 Santiago del Cile, 6 settembre 1994
    Accordo di cooperazione tra il Governo Italiano e le Nazioni
   Unite, Commissione Economica per l'America Latina e i Caraibi,
        relativo al Progetto "Gestione urbana in determinate
          citta' di medie dimensioni dell'America Latina",
                 con Allegato documento del Progetto
                (Entrata in vigore: 6 settembre 1994)
                      TRADUZIONE NON UFFICIALE
           ACCORDO DI COOPERAZIONE FRA IL GOVERNO ITALIANO
                         E LE NAZIONI UNITE
   PREMESSO  che il Governo italiano (qui di seguito denominato ( "il
Governo" ), rappresentato dall'Ambasciatore italiano a  Santiago  del
Cile, desidera collaborare con la Commissione Economica per l'America
Latina  ed  i  Caraibi  per conto delle Nazioni Unite (qui di seguito
denominata "CEPAL" ) rappresentata dal suo Segretario  Esecutivo,  in
attuazione  di un progetto di cooperazione tecnica dal nome "Gestione
delle aree urbane in alcune citta' medie dell'America Latina" (qui di
seguito denominato "il progetto" );
   PREMESSO che la CEPAL accoglie con favore la volonta' del  Governo
a  finanziare  il  progetto che verra' eseguito ed amministrato dalla
CEPAL come  specificato  nel  documento  di  progetto  che  e'  stato
sottoposto al Governo e che si trova in allegato al presente accordo,
di cui forma parte integrante;
   PREMESSO  che  il  Governo e la CEPAL sono fiduciosi del fatto che
faranno fronte alle responsabilita' che incomberanno loro al  momento
della  stipula  del  presente  accordo  in  uno spirito di amichevole
collaborazione e sulla base di reciproca comprensione;
   DI CONSEGUENZA la CEPAL ed il Governo  italiano  hanno  concordato
quanto segue:
                             Articolo I
                      Disposizioni finanziarie
   1.1  Il contributo del Governo per finanziare il costo globale del
progetto    ammonta    a    US$    870.552     (ottocentosettantamila
cinquecentocinquantadue  dollari  degli  Stati  Uniti  d'America),  e
verra' corrisposto in contributi annui per il 1994, 1995 e 1996  alla
CEPAL, in base alla seguente ripartizione: (a) US$ 259.674 durante il
1994;  (b)  US$  273.234 durante il 1995 e (c) US$ 337.644 durante il
1996.
   1.2 Il Governo prendera' provvedimenti per effettuare  rapidamente
la prima erogazione del finanziamento del progetto per l'anno 1994 in
conformita'  con  le proprie procedure interne.  La CEPAL spendera' i
fondi della prima tranche per attuare le attivita' del progetto  solo
dopo  che  il  presente  Accordo  sara'  stato  firmato.  Il  Governo
provvedera' alla seconda erogazione relativa  all'anno  1995  nonche'
alla  terza,  corrispondente  all'anno  1996,  dopo  aver  ricevuto e
valutato una relazione sullo stato di avanzamento -  in  base  ad  un
programma  di  relazioni periodiche sullo stato di avanzamento di cui
all'Articolo III infra  del  presente  accordo  -  ed  un  rendiconto
finanziario relativo alle spese sostenute per ciascuna somma versata.
   1.3.  Il  Governo  depositera' i fondi sopra menzionati in dollari
USA sul conto del Fondo Fiduciario del progetto CEPAL Nr.  015-001784
presso  la  Chemical Bank, Filiale delle Nazioni Unite, New York N.Y.
10017. Sui versamenti effettuati del Governo si  dovra'  fare  chiaro
riferimento al progetto per il quale essi vengono accreditati.
                             Articolo II
                Amministrazione del fondo fiduciario
   2.1. I fondi saranno amministrati in conformita' con le Norme ed i
Regolamenti finanziari delle Nazioni Unite e saranno soggetti a tutte
le  disposizioni  in  essi  contenute  in  materia  di  contabilita',
resoconti e valutazione dei fondi fiduciari. Tutta la contabilita'  e
le dichiarazioni finanziarie saranno espressi in dollari USA.
   2.2.  Al  Fondo  Fiduciario  saranno addebitate le spese sostenute
dalla CEPAL nello svolgimento delle attivita' del progetto di cui  al
presente  accordo.  Al  Fondo Fiduciario sara' altresi' addebitato il
tredici per cento (13%) di tutte le spese del Fondo Fiduciario;  tale
percentuale  costituira'  un  addebito  per  i servizi di sostegno al
programma forniti dalla CEPAL nell'attuazione del progetto.
   2.3 Nel caso in cui non tutti i fondi erogati siano impiegati  per
le  attivita'  programmate,  i  fondi  non  usufruiti saranno messi a
disposizione del Governo. Gli interessi maturati del fondo depositato
ai sensi del presente accordo potranno essere impiegati  dalla  CEPAL
per  contribuire  al  conseguimento  degli  specifici  obiettivi  del
progetto, anche ampliando alcune delle attivita', di concerto con  il
Governo e previa autorizzazione dello stesso.
                            Articolo III
                    Impiego dei fondi e relazioni
   3.1.  La CEPAL iniziera' e continuera' a condurre le operazioni di
cui  al  presente  accordo  e  secondo  le  modalita'  descritte  nel
programma  di lavoro del progetto dopo aver ricevuto il contributo ed
in base allo scadenzario dei versamenti di cui al precedente articolo
I. Tutti i versamenti della CEPAL saranno effettuati  in  conformita'
con  le  norme  ed  i regolamenti applicabili delle Nazioni Unite. La
CEPAL non assumera' impegni ne' effettuera' versamenti superiori alle
somme specificate per le  spese  di  cui  al  bilancio  del  progetto
approvato  dal  Governo  e fino a quando non saranno stati ricevuti i
fondi a copertura di tali impegni o versamenti.
   3.2. La CEPAL fornira' su base annua al Governo un  resoconto  dei
fondi  impiegati  per  il  progetto,  in conformita' con le procedure
standard delle Nazioni Unite. La CEPAL fornira' inoltre una stima dei
fondi necessari a coprire le spese per la realizzazione del  progetto
nel  periodo  annuale successivo e chiedera' al Governo di depositare
la somma relativa  a  detto  periodo.  Tutta  la  contabilita'  sara'
presentata in dollari USA.
   3.3.  Alla  fine  di ogni anno, la CEPAL fornira' al Governo ampie
relazioni sullo stato  di  avanzamento,  contenenti  una  dettagliata
descrizione  delle  attivita'  del  progetto,  ed una valutazione sui
risultati delle specifiche attivita' del progetto relative al periodo
esaminato nelle relazioni. Entro due  mesi  dal  completamento  delle
attivita'  del  progetto,  al  Governo dovra' pervenire un'esauriente
relazione finale.
                             Articolo IV
        Accordi aggiuntivi e composizione delle controversie
   4.1.   Le   parti   possono   addivenire   ad  accordi  ed  intese
supplementari  per  l'attuazione  del   progetto   che   si   ritenga
auspicabile  al fine di conseguire appieno gli obiettivi del progetto
stesso.
   4.2 Qualsiasi disputa, controversia  o  istanza  che  insorga  dal
presente  accordo  o  a causa di un inadempimento dello stesso, sara'
composta a meno che non venga risolta tramite negoziato  diretto,  in
conformita'  con le disposizioni del paragrafo VIII della Convenzione
sui privilegi e le immunita' delle Nazioni  Unite,  approvato  a  New
York il 13 febbraio 1946.
                             Articolo V
                          Durata e termine
   5.1.  Il presente Accordo entrera' in vigore alla firma apposta da
entrambe le parti e restera' vigente fino al completamento  di  tutte
le attivita' del progetto.
   5.2.  Il presente accordo puo' essere sospeso in qualsiasi momento
da una  delle  parti  con  preavviso  scritto  di  tre  mesi  inviato
all'altra parte.
   5.3. Nonostante la scadenza o la sospensione del presente accordo,
gli  obblighi assunti dalle parti nei confronti del personale addetto
al progetto saranno portati a  compimento  secondo  quanto  stabilito
dalle Norme e Regolamenti delle Nazioni Unite.
   IN FEDE DI QUANTO SOPRA, i rappresentanti legali delle parti sopra
indicate hanno firmato il presente accordo in tre originali in lingua
inglese a Santiago del Cile il 6 settembre 1994.
   (firmato)..................       (firmato).................
Per il Governo                     Per la Commissione
   italiano                      Economia per l'America
                                   Latina ed i Caraibi
Michelangelo Pisani                  Gert Rosenthal
  Ambasciatore                    Segretario Esecutivo
          PROPOSTA DI PROGETTO DELLA COMMISSIONE ECONOMICA
                  PER L'AMERICA LATINA ED I CARAIBI
                         AL GOVERNO ITALIANO
Titolo del progetto              GESTIONE DELLE AREE
                                 URBANE IN ALCUNE
                                 CITTA' MEDIE
                                 DELL'AMERICA LATINA
Numero del progetto              ITA/89/006/Rev. 5
Portata geografica               Regionale, America Latina
Luogo del perogetto              Santiago del Cile
Durata del progetto              36 mesi
Data d'inizio proposta           1993
Bilancio del progetto:          US$  1.530.552
- Governo Italiano               US$    870.552
- CEALC                          US$    660.000
Agenzia esecutrice               Commissione Economica per
                                 l'America Latina e i Caraibi
                                 (CEALC) con la sua Divisione
                                 per l'Ambiente e gli
                                 Insediamenti Umani
150793/RJ/RA/PJ
                GESTIONE DELLE AREE URBANE IN ALCUNE
                  CITTA' MEDIE DELL'AMERICA LATINA
             Descrizione sommaria del progetto proposto
   Negli  ultimi  decenni lo sviluppo in America Latina e nei Caraibi
ha  conosciuto  un   veloce   processo   di   urbanizzazione   e   di
concentrazione    nello   spazio   della   popolazione   nelle   aree
metropolitane ed in altre citta' medie.
   Contemporaneamente, un aspetto  significativo  della  politica  di
sviluppo   nella   regione   e'  stata  la  tendenza  dei  governi  a
centralizzare le procedure amministrative e  concentrare  le  risorse
finanziarie  assegnate  alla  gestione delle aree urbane.   In alcuni
paesi  una  serie  di  emendamenti  al  loro  quadro   giuridico   ed
istituzionale,  come  pure  le  riforme  fiscali,  hanno notevolmente
ridotto  l'autonomia  economica  ed  operativa  dei  governi  locali.
Pertanto  e'  frequente vedere casi in cui le autorita' locali hanno,
sulla carta, la responsabilita' principale della gestione delle  aree
urbane,  ma  che  in  pratica non sono in grado di espletare i propri
incarichi.
   Nonostante i limiti di cui sopra, e' chiaro che i  governi  locali
sono attualmente le istituzioni che offrono migliori opportunita' per
mettere  a  punto  un  sistema  rinnovato per l'amministrazione dello
sviluppo sociale ed economico  delle  aree  urbane.  Cio'  e'  dovuto
principalmente  ai mandati gia' in essere e al loro inserimento nella
comunita'.
   Inoltre,  gli   attuali   sviluppi   nella   regione   evidenziano
l'opportunita' che la decentralizzazione puo' offrire quale strategia
di  sviluppo, tantopiu' al livello di citta' di dimensioni intermedie
della regione, che stanno velocemente diventando  il  blocco  a  piu'
rapida  crescita  dei  sistemi di insediamento umano nella regione, e
dove i benefici dello sviluppo economico regionale e locale non  sono
ancora   accompagnati   dagli   aspetti   esteriori   negativi  degli
agglomerati metropolitani. Pertanto, la situazione generale  presenta
alle  agenzie  di cooperazione esigenze concrete relative a modelli e
sistemi per guidare i rapidi cambiamenti in atto nelle attribuzioni e
nella portata della gestione  delle  aree  urbane  e  che  i  governi
locali, con maggiori competenze, dovranno affrontare.
   Si  propone  un  progetto  di  cooperazione  tecnica,  al  fine di
esaminare   ed   attuare   soluzioni    alternative    ai    problemi
precedentemente descritti in sei citta' prescelte di medie dimensioni
della regione.
   L'obiettivo  di  sviluppo  del  progetto  e'  il miglioramento del
processo di gestione delle aree urbane nei paesi dell'America Latina,
all'interno delle loro strategie globali  socio-economiche  nazionali
di   sviluppo  sostenibile,  e  tenendo  presente  la  necessita'  di
garantire  uno  sviluppo equo ed una partecipazione democratica nella
gestione di insediamenti umani.
   Beneficiari  diretti  del  progetto  sono  i  responsabili  ed  il
personale  tecnico  ai  livelli  nazionale  e locale di governo, e di
istituti di ricerca della regione della CEALC. Le iniziative prese da
queste  organizzazioni,  a  loro  volta,  andranno  essenzialmente  a
vantaggio dei gruppi a basso reddito che vivono nelle aree urbane.
                GESTIONE DELLE AREE URBANE IN ALCUNE
                  CITTA' MEDIE DELL'AMERICA LATINA
                      1. Quadro di riferimento
a) Sviluppo degli insediamenti urbani nella regione
   Uno  degli aspetti dello sviluppo dell'America Latina degli ultimi
decenni e' stato il rapido processo di urbanizzazione, associato alla
tendenza verso una  concentrazione  nello  spazio  della  popolazione
nelle  capitali,  in  alcune  altre  aree  metropolitane  e, in minor
misura, in alcune citta' medie.  Tuttavia, negli ultimi  anni  queste
ultime sono diventate una nuova meta del processo migratorio, il che,
insieme con un elevato tasso di crescita della popolazione, da' luogo
a nuovi cambiamenti strutturali nella distribuzione della popolazione
nello  spazio.  Inoltre, cio' provoca tensioni ed un impatto negativo
sulle infrastrutture ed i servizi esistenti. (1)
   La popolazione  urbana  della  regione  e'  attualmente  di  quasi
quattro  volte superiore a quella degli anni '50. In proporzione alla
popolazione totale, e' passata dal 41% del 1950 a piu'  del  60%  del
1985.  Le  proiezioni per il 2000 prevedono una proporzione superiore
al 76%, ovvero 420 milioni di  persone.  (2)  Allo  stesso  tempo,  i
centri  urbani  diversi dalla capitale o dalla citta' piu' grande nei
paesi della regione costituiscono  circa  il  72%  del  totale  della
popolazione urbana (1990). Tale schema di partecipazione delle citta'
piccole   e  medie  nel  totale  della  popolazione  urbana  dovrebbe
continuare o aumentare in futuro.
   Negli ultimi  30  anni,  nella  regione  nel  suo  insieme  si  e'
verificato  un  ampliamento  del  processo  di  sviluppo dipendente e
periferico che - seppure  con  capacita'  produttive  e  tecnologiche
maggiori  -  ha accresciuto la sua vulnerabilita' ai fattori esterni.
Tra  gli  altri  elementi,  le  politiche   di   sostituzione   delle
importazioni   hanno   contribuito   ad   una   sempre  piu'  marcata
differenziazione fra le condizioni di vita nelle aree rurali e  nelle
citta'.  Tale processo ha dato l'avvio ad un aumento delle migrazioni
dalle  campagne  alle  citta',  il  che  ha  comportato  una  maggior
pressione sui centri urbani, ed in particolare in quelli piu' grandi.
   Un  altro  fenomeno  rilevante  durante questo periodo e' stata la
rapida concentrazione industriale in alcune  citta'  (in  molti  casi
capitali),   accompagnata   da   un  progressivo  approfondimento  di
differenze regionali all'interno dei paesi. Cio' ha anche portato  ad
accelerare il processo di metropolizzazione nella regione.
   Allo  stesso  tempo,  la  poverta'  ha continuato ad aumentare. Un
recente studio condotto dalla CEALC in 8 paesi dell'America Latina ha
rilevato che la poverta' urbana  e'  consistentemente  aumentata  nel
periodo  fra  il  1977  ed  il  1986. Pertanto, il numero di famiglie
povere nelle aree urbane in Argentina e' passato dal 7 al  12%  della
popolazione  urbana totale nel periodo 1980-1986.  In Peru' l'aumento
e' stato dal 35 al 45% per il periodo 1979-1980. (3) il medesimo stu-
dio  mostra  che  la  poverta'  sta  diventando un fenomeno urbano in
termini assoluti. Mentre solo nel 1970  il  37%  dei  poveri  abitava
nelle  citta',  si  calcola che verso la fine degli anni '80 i poveri
delle aree urbane rappresentavano il 57% del totale.

(1)  Vds. Gutman, Pablo, Ciudad y cambio tecnologico, IEU/ILPES Docu-
     ment Series, Santiago, Cile, 1989.
(2)  Vds. UNCHS (HABITAT), Global Report on Human Settlements,  1986,
     Oxford University Press, 1987.
(3)  Vds. CEALC, Magnitud de la pobreza en America Latina en los anos
     echenta, (LC/L. 533), 1990.
   Negli anni '70 e all'inizio degli anni '80, nella regione si  sono
registrati  sporadici  e brevi boom economici dovuti, in particolare,
ad un'ampia  presenza  di  valuta  pesante  proveniente  da  prestiti
esterni  ed  all'aumento  dei prezzi del petrolio greggio sui mercati
internazionali, di cui hanno  beneficiato  i  paesi  latino-americani
produttori  di  petrolio.  In  questi  casi,  il rapido progresso del
settore moderno era dovuto essenzialmente ai prestiti esteri,  mentre
i benefici della crescita in linea generale si concentravano in vasti
agglomerati urbani e, al loro interno, in quelle aree in cui vivono e
lavorano  i  gruppi  a  reddito piu' elevato, le cosiddette "isole di
modernismo". Gli investimenti pubblici  erano  in  ampia  proporzione
colti  a  modernizzare  le  aree  centrali  od  i quartieri a reddito
elevato, le  reti  stradali  ed  i  sistemi  di  comunicazione  e  di
trasporto  pubblico  sofisticati e ad alto costo. Una quota minore di
investimenti  e'  stata  destinata  all'ampliamento   dell'erogazione
dell'acqua  potabile, ai sistemi sanitari e ad altri servizi di base.
Pertanto, la situazione relativa alla fornitura di  infrastrutture  e
servizi  pubblici  per  la  maggior  parte  della  popolazione non e'
cambiata molto. Anzi, in alcuni casi e' peggiorata.
b) Politiche di gestione delle aree urbane
   Una caratteristica importante della politica di sviluppo  pubblico
nella  regione  e'  stata  la tendenza dei governi a centralizzare le
procedure amministrative  e  a  concentrare  le  risorse  finanziarie
assegnate    all'amministrazione    delle    aree    urbane.    Parte
dell'attuazione  delle  politiche  urbane  a  livello  nazionale   e'
consistita  nell'aumento di alcune istituzioni settoriali del governo
centrale per provvedere ai trasporti, ai servizi  sanitari  di  base,
agli  alloggi,  ai servizi per la comunita' ed a molti altri settori.
Tuttavia, negli ultimi anni si  e'  andato  registrando  un  sostegno
pubblico   e   politico  crescente  nei  confronti  dei  principi  di
decentralizzazione  e  del  rafforzamento  dei  governi  regionali  e
locali. Molti governi hanno avviato l'attuazione di queste politiche,
ma  le  iniziative  sono  spesso insufficienti e contraddittorie, con
provvedimenti a breve termine per ristrutturare il settore pubblico e
razionalizzare le spese fiscali. Pertanto, in alcuni paesi una  serie
di  emendamenti  al  quadro  giuridico ed istituzionale, come pure le
riforme fiscali, hanno notevolmente ridotto l'autonomia economica  ed
operativa dei comuni (governi locali).
   Data la situazione precedentemente descritta, e' frequente trovare
paesi  in  cui  le  autorita'  locali  sulla  carta sono responsabili
dell'amministrazione delle aree urbane, ma che in pratica non sono in
grado di assolvere i propri compiti e di attuare adeguati sistemi  di
pianificazione  e  di gestione delle aree urbane. Nonostante il fatto
che   tale   condizione   sia  in  molti  casi  la  norma,  e'  stata
ingiustamente usata per  concentrare  critiche  sui  governi  locali,
trascurando il fatto che la situazione descritta e' piu' il risultato
di politiche inadeguate o inesistenti volte a rafforzare le capacita'
gestionali  dei  governi  locali  che  un  fallimento dei principi di
gestione comunale dello sviluppo urbano.
   La condizione di cui  sopra  incoraggia  la  presenza  di  governi
locali  con capacita' istituzionali e risorse umane inadeguate, e con
tendenza ad applicare  strumenti  obsoleti  di  pianificazione  e  di
amministrazione    urbana,   che   spesso   esprimono   proposte   di
pianificazione e di gestione urbana in termini  fisici  formali,  con
scarsa  considerazione  per  aspetti  piu'  ampi  che condizionano la
dinamica urbana - quali l'attivita' economica e politiche di sviluppo
nazionali. I governi  locali  latino-americani  sono  altresi'  stati
lenti  nel  mettere  a punto ed attuare meccanismi operativi efficaci
per una  reale  partecipazione  della  comunita'  alle  decisioni  in
materia di sviluppo urbano.
   Infine,  e' doveroso segnalare la capacita', attualmente limitata,
dei  governi  comunali  di  coordinare  le  azioni  e  soddisfare  le
aspettative  dei  vari  agenti  sociali che partecipano allo sviluppo
delle  citta',  quali  le  imprese  delle  utenze,  gli   investitori
industriali e commerciali e le istituzioni governative centrali.
c)  Panoramica  aggiornata degli obiettivi di gestione delle aree ur-
   bane
   Il lavoro attualmente svolto dalla CEALC sui problemi  delle  aree
urabne  ha  reso piu' forte la convinzione che la gestione delle aree
urbane nella regione debba essere vista nel contesto di  un  processo
di  decentralizzazione in cui i governi locali (i comuni) svolgono un
ruolo fondamentale.
   Nonostante    le    molte    imperfezioni    del    processo    di
decentralizzazione  precedentemente  descritto,  e' innegabile che la
maggior parte dei paesi abbia avviato la sua  attuazione,  ovvero  la
stia  seriamente  prendendo  in  considerazione.  Si prevede che tale
processo proseguira' e si approfondira' in futuro,  dati  gli  sforzi
diffusi  di  ristrutturazione  della  pubblica  amministrazione  e di
consolidamento  delle  istituzioni  democratiche  con  un'accresciuta
partecipazione  dei  cittadini.  La  decentralizzazione  in  se'  non
rappresenta una soluzione ai problemi amministrativi  della  regione,
ma  costituisce  un  elemento  importante  nel  conseguimento di tale
obiettivo.
   La crisi dilagante del sistema della pubblica  amministrazione  ed
il ruolo meno incisivo dei governi nazionali, che si occupano solo di
questioni  prioritarie  a  breve  termine, sta costringendo i governi
locali ad assumere un ruolo di protagonisti per  quanto  riguarda  lo
sviluppo  urbano.  Di  conseguenza,  le  richieste dei cittadini sono
sempre maggiormente dirette all'attenzione  delle  autorita'  locali.
Nonostante  la  gia'  citata limitata capacita' dei governi locali di
assumere tale onere, risulta chiaramente  che,  allo  stato  attuale,
sono  le  istituzioni  che offrono maggiori opportunita' di mettere a
punto un sistema rinnovato per  la  gestione  dello  sviluppo  urbano
sociale  ed economico. Cio' e' dovuto principalmente ai loro mandati,
gia' in essere, ed al loro inserimento nella comunita'.
   Nel  succitato  contesto, gli obiettivi di gestione delle aree ur-
bane  comprenderebbero:  il  miglioramento  della   produttivita'   e
dell'efficienza  delle  aree  urbane;  la  promozione  dello sviluppo
economico e sociale e la garanzia della sostenibilita' dello sviluppo
urbano. Il progetto mira a fornire agli amministratori delle aree ur-
bane gli strumenti atti a superare gli ostacoli che si frappongono al
conseguimento di tali obiettivi.
   Il miglioramento della produttivita' e dell'efficienza delle  aree
urbane   si   collega,  in  generale,  alla  concezione  tradizionale
dell'amministrazione delle aree urbane, che normalmente rientra nelle
competenze dei governi locali. In questo caso,  pero',  e'  concepito
come  la  messa  a  disposizione  e  la  gestione  efficace di quegli
elementi fisici e  procedurali  che  fanno  funzionare  le  citta'  e
stimolano un ulteriore sviluppo, fra cui si annoverano elementi quali
le  infrastrutture  ed  i  servizi urbani, l'impiego della terra, gli
strumenti  giuridici  ed  istituzionali,  e  le  prassi  relative  al
funzionamento ed alla manutenzione.
   Il  secondo  obiettivo  - la promozione dello sviluppo economico e
sociale - attualmente non e' chiaramente percepito  come  un  compito
dei governi locali. Tuttavia, le autorita' locali dovranno pensare in
misura  maggiore  alle  citta'  in  termini  di  cellule  di sviluppo
economico e  sociale,  che  contribuiscono  allo  sviluppo  nazionale
globale.   Pertanto,   l'amministrazione  delle  aree  urbane  dovra'
assumere un ruolo di guida  in  settori  quali  la  promozione  degli
investimenti  nel  settore  produttivo ed altre attivita' economiche,
l'attuazione di programmi sociali ed  il  rafforzamento  dei  vincoli
economici con il suo hinterland e con la nazione nel suo insieme.
   Infine,  nel garantire la sostenibilita' dello sviluppo urbano, le
autorita' locali dovranno navigare in mari sconosciuti. Si sta appena
a comprendere con chiarezza quali sono i legami fra attivita' urbane,
l'ambiente e la qualita' della vita. Ai governi locali  si  chiedera'
di   riflettere   sui  rapporti  qualitativi  fra  questi  aspetti  e
l'applicazione di meccanismi atti a conseguire un equilibrio  fra  di
essi.
d) Lavoro precedente in materia e legami istituzionali
   La  CEALC, tramite la Divisione dell'Ambiente e degli Insediamenti
urbani, ha svolto un lavoro consistente sui problemi  della  gestione
delle  aree urbane fin dal 1985. Il normale programma di lavoro della
CEALC comprende attivita' su:
   i.    la decentralizzazione, la progettazione  e  la  gestione  di
        progetti  a  livello  locale,  la  pianificazione locale e la
        partecipazione delle comunita';
   ii.  la formazione delle risorse umane;
   iii. la formulazione di politiche e di  programmi  allo  scopo  di
        ridurre  la  poverta'  nelle  aree  urbane  e  migliorare  le
        condizioni degli insediamenti abusivi;
   iv.   i sistemi di informazione  sugli  insediamenti  umani,  allo
        scopo  di  sostenere  il  processo  decisionale politico e la
        pianificazione settoriale.
   Attualmente, la CEALC sta eseguendo un  progetto  di  cooperazione
tecnica per valutare gli ostacoli maggiori per la gestione delle aree
urbane  nella  regione  e  fornire  assistenza  diretta  agli aspetti
amministrativi a tre governi  comunali  di  citta'  medie.  L'attuale
giustificazione  si  base  su  alcuni  dei  risultati preliminari del
progetto. Il progetto  proposto  per  il  finanziamento  italiano  e'
pertanto  una  continuazione delle attivita' della CEALC nel settore,
ed e' imperniato sulla fornitura di assistenza tecnica alle autorita'
locali delle citta' medie.
   La CEALC sta anche coordinando le sue attivita', mentre  le  altre
organizzazioni  sono  impegnate  in  iniziative  complementari  nella
regione.  Pertanto,  la   CEALC   intrattiene   stretti   legami   di
collaborazione   con,   fra   gli  altri,  UNDP/Banca  Mondiale/UNHCS
(Habitat)  "Programma  di  Gestione  delle  Aree  Urbane"  e  con  il
programma  regionale  sui governi comunali dell'Unione Internazionale
delle Autorita' Locali (UIAL).
2. Il progetto di cooperazione tecnica
a) Obiettivi
   L'obiettivo di  sviluppo  del  progetto  e'  assistere  i  governi
dell'America  Latina  a migliorare il loro processo di gestione delle
aree urbane, nell'ambito delle loro  strategie  globali  di  sviluppo
sostenibile   socio-economico   nazionale,   e  tenendo  presente  la
necessita' di garantire una distribuzione equa dello sviluppo ed  una
partecipazione democratica alla gestione degli insediamenti umani.
   Obiettivo  immediato  e' la messa punto e l'attuazione di proposte
per modelli, sistemi e strumenti migliori di gestione delle aree  ur-
bane per le citta' medie dell'America Latina.
   Beneficiari  diretti  del  progetto  sono  i  responsabili  ed  il
personale tecnico ai livelli di governi nazionale e  locale,  nonche'
di istituti di ricerca della regione della CEALC. Le iniziative prese
da queste organizzazioni andranno a loro volta a favore dei gruppi di
popolazione a basso reddito che vivono nelle aree urbane.
b) Portata
   Al fine di conseguire i suoi obiettivi, il progetto deve avere due
componenti principali. Il primo componente riguarda una breve analisi
dell'evoluzione  delle  prassi  di  gestione  delle aree urbane nella
regione, al fine di aggiornare il quadro concettuale e gli  strumenti
amministrativi   sviluppati   dal  lavoro  della  CEALC.  Il  secondo
componente, ed il piu'  importante  si  riferisce  all'esecuzione  di
attivita' di assistenza tecnica in sei citta' medie della regione.
   L'impatto  del  progetto si estendera' sulle politiche nazionali e
locali, attraverso  la  messa  a  punto  di  direttive  per  tecniche
gestionali   migliori,   al  fine  di  promuovere  una  piu'  attenta
distribuzione nello spazio delle attivita' economiche ed uno sviluppo
su base sostenibile. Inoltre il progetto sviluppera'  principi  guida
per  introdurre il concetto di sviluppo equo nel processo di gestione
delle aree urbane e proporra' una  serie  di  meccanismi  alternativi
specifici  per  rendere fattibile il processo di cambiamento rapido e
positivo in questo settore.
   Partendo dal presupposto che il processo democratico  richiede  la
partecipazione della societa' in questione al livello di base e che i
rapporti  fra  il  governo  ed  i  suoi  cittadini  si esprimono piu'
efficacemente al livello locale - il  che  si  traduce  una  gestione
delle  aree  urbane  piu'  efficiente  - il progetto porra' l'accento
soprattutto  sull'analisi  del  concetto  di   partecipazione   della
comunita'  e  sull'adattamento  culturale  e  sociale  dei  metodi di
gestione.
c) Risultati ed attivita'
   Il progetto di cooperazione tecnica produrra' i seguenti risultati
concreti:
   i.   Proposte di direttive e strumenti per formulare prassi e pro-
       cedure di gestione delle aree urbane  adeguate  alle  esigenze
       specifiche delle aree urbane medie della regione; e
   ii.  Progettazione di sistemi e modelli migliori di gestione delle
       aree urbane per sei citta' medie scelte dell'America Latina.
   Al fine di conseguire tali risultati, le  attivita'  iniziali  del
progetto   comprenderanno   la  valutazione  delle  ipotesi  e  della
metodologia di ricerca applicata  nelle  attivita'  precedenti  della
CEALC in questo settore. Detta valutazione sara' integrata dall'esame
delle  tendenze e delle esperienze italiane ed europee nella gestione
delle citta' medie,  e  dalla  formulazione  di  raccomandazioni  per
l'inserimento  degli  aspetti  piu' importanti nella progettazione ed
esecuzione della ricerca del progetto.  Quest'ultima attivita'  sara'
eseguita  con  la partecipazione di consulenti italiani specializzati
nel campo dello sviluppo urbano e delle  amministrazioni  locali.  Il
consulente  servira'  altresi'  da  guida  alle attivita' globali del
progetto, soprattutto  nella  fase  di  formulazione  delle  proposte
attinenti  alle  prassi  e  procedure  di gestione delle aree urbane.
Queste attivita' del consulente saranno svolte in Italia e nel  corso
di apposite missioni nella regione.
   L'esperienza  italiana  sara'  introdotta in Cile anche tramite la
partecipazione  di  un  consulente  italiano,  che  fara'  parte  del
personale di coordinamento e di esecuzione della CEALC, con attivita'
di  ricerca,  supporto amministrativo, organizzazione e seguiti delle
attivita' del progetto.
   Dovranno essere eseguiti studi diagnostici  e  comparati  di  vari
casi  di  sviluppo  della gestione delle aree urbane in sei citta' da
scegliere fra i paesi dell'America Latina. (4) Il progetto  cerchera'
di  includere  almeno una citta' peruviana fra quelle da scegliere. A
tale riguardo, il progetto integrera' anche le iniziative  svolte  da
altri  progetti  eseguiti  nella  regione  con il sostegno di agenzie
internazionali di cooperazione multilaterali e bilaterali.
   Gli studi saranno svolti da squadre di consulenti nazionali, quale
parte di un accordo da  concludere  con  le  autorita'  locali  delle
citta'  da  studiare.  L'intento  e' quello di svolgere gli studi dei
casi "all'interno" dei comuni. Pertanto, le valutazioni  da  produrre
serviranno  da diagnosi accurata delle attuali condizioni di gestione
delle aree urbane, come pure da strumenti strategici che le autorita'
locali dovranno impiegare al momento di  definire  le  priorita'  per
rafforzare  le loro capacita' gestionali ed orientare le loro attuali
strategie di sviluppo. Gli studi sono pertanto  gia'  considerati  un
risultato iniziale per fornire sostegno diretto alle autorita' locali
interessate nella definizione delle loro strategie di sviluppo.
   Alla  fine  di  ciascuno  studio  dei  casi, il progetto svolgera'
seminari nazionali, al fine di valutare i risultati,  individuare  le
aree  di intervento prioritarie e formulare proposte per le attivita'
di collaborazione tecnica da svolgere nella seconda  fase.  Oltre  al
gruppo   di   ricerca   ed   alle   autorita'   locali,  ai  seminari
parteciperanno altri agenti coinvolti nello sviluppo delle citta': il
settore   privato,   organizzazioni   della   comunita',    politici,
accademici,  agenzie  governative  centrali e regionali ed altri, fra
cui potra' essere incluso il consulente italiano.
   Lo  svolgimento  dei  seminari  nazionali  sara'  seguito  da  una
Riunione Regionale per valutare i risultati globali della prima  fase
del  progetto.  Gli  obiettivi  principali  della  riunione  sono  il
confronto dei risultati ottenuti negli studi dei casi, lo svolgimento
di un'analisi critica e comparata della metodologia di lavoro seguita
dai gruppi di ricerca e dalle autorita' locali,  l'individuazione  di
aree  comuni  che  richiedono  assistenza  esterna  e  la  ricerca di
priorita' da sottoporre alla loro attenzione  e  la  definizione  dei
mezzi  piu'  efficaci  per fornire tale assistenza tecnica nel quadro
delle fasi successive del progetto.
   In  base  alle  conclusioni  degli  studi   dei   casi   ed   alle
raccomandazioni della riunione regionale, nelle sei citta' oggetto di
studio  deve  essere  intrapreso un lavoro specifico nella prima fase
del progetto, al fine di definire i sistemi ed i modelli di  gestione
delle  aree  urbane  piu'  adeguati alle loro specifiche esigenze. Il
progetto fornira' sostegno  tecnico  diretto  alle  citta'  nel  loro
tentativo  di  migliorare  i  loro  processi  gestionali,  in base ai
risultati del progetto.
   Poiche'  la  fornitura  di  assistenza  tecnica  alle  citta'  che
partecipano  si  basera'  sulla  domanda esistente, si prevede che le
attivita' di cooperazione tecnica del progetto  si  avvarranno  delle
seguenti componenti:
a)  Elaborazione  di strumenti e procedure gestionali di applicazione
   generale, nella forma di manuali, direttive e/o altro software;
b)   sostegno   tecnico    diretto    da    parte    di    consulenti
   nazionali/internazionali nell'introduzione ed applicazione di tali
   strumenti alle autorita' locali che partecipano al progetto;
c) sostegno tecnico diretto da parte di consulenti nazionali ed altro
   personale  del  progetto  alle autorita' locali, per migliorare le
   procedure gestionali;
d)  assistenza   tecnica   nell'elaborazione   delle   richieste   di
   finanziamento  per una piu' ampia attuazione di migliori procedure
   amministrative.
   Oltre alla formulazione di proposte e direttive  per  la  gestione
delle  aree  urbane,  il  progetto  divulghera'  anche  fra  i  paesi
dell'America Latina e dei Caraibi  politiche  e  strategie  esistenti
sulla gestione delle aree urbane e la promozione delle citta' medie.
   Mentre  all'inizio  delle  operazioni  del  progetto dovra' essere
preparato un programma di lavoro dettagliato, il  seguente  programma
di  attivita'  fornisce  una  panoramica iniziale dell'attuazione del
progetto.

(4)  Le  citta'  saranno  scelte  fra  le  seguenti,   prendendo   in
    considerazione   criteri   di   equa   distribuzione  geografica,
    dimensioni, interesse del governo e massiccia rappresentativita':
    Belem e Curitiba in Brasile; Cali e Manizales  in  Colombia;  San
    Jose' nel Costa Rica; Cochabamba e Sucre in Bolivia; Barquisimeto
    in  Venezuela;  Cuzco e Arequipa in Peru'; Concepcion e Temuco in
    Cile; Mendoza in Argentina; Quetzaltenango in Guatemala e Leon  e
    Tijuana in Messico.

Risultati ed attivita'         Responsabile      Anno/trimestre
                                                  1a   2a    3a

Attivita' preparatorie            CEALC             AA
del progetto: formula-
zione di piani di lavo-
ro dettagliati, mandato
per gli studi dei casi,
accordi con i governi lo-
cali, selezione ed assun-
zione di esperti e consu-
lenti
1. Proposte sulle diretti-
   ve e sugli strumenti per
   migliorare i processi di
   gestione delle aree urbane
   per le citta' medie della
   regione:
a) Esame del quadro concet-         CEALC             AA
   tuale e criteri per la           Esperto
   analisi delle esperienze         Consulente
   di gestione delle aree           internaz.
   urbane                           Consulente
                                    italiano
b) Studi di casi in sei             Consulente        AA      B
   citta' medie selezio-            nazionale
   nate dell'America
   Latina
c) Seminari nazionali per           Esperto                   BB
   presentare e discutere           Consulente
   le diagnosi degli stu-           italiano
   di dei casi
d) Analisi comparata de-            CEALC                     BB
   gli studi dei casi               Esperto
   nazionali                        Consulenti
                                    internaz./
                                    nazionali
                                    Consulente
                                    italiano

Risultati ed attivita'         Responsabile      Anno/trimestre
                                                  1a   2a    3a

e) Formulazione di pro-        CEALC                  B
   poste sulle diretti-        Esperto
   ve e gli strumenti          Consulenti
   per prassi e proce-         internaz./
   dure di gestione del-       nazionali
   le aree urbane              Consulente
                               italiano
f) Seminario regionale         CEALC                  B
   frequentato da fun-         Esperto
   zionari governativi         Consulente
   per la gestione del-        italiano
   le aree urbane per
   discutere le propo-
   ste e definire le
   attivita' di coopera-
   zione tecnica
2. Progettazione di sistemi
   e modelli migliori di ge-
   stione delle aree urbane
   per sei citta' medie della
   America Latina
a) Coordinamento con citta'    CEALC                  B
   e conclusione di accor-     Esperto
   di di cooperazione con
   i governi locali interes-
   sati
b) Cooperazione tecnica per    CEALC                         CCC
   la progettazione di mo-     Esperto
   delli e sistemi al fine     Consulenti
   di ottenere migliori        internaz.
   processi gestionali in      Consulenti
   sei citta'                  nazionali
c) Formulazione di pro-        CEALC                         CCC
   grammi per l'attuazio-      Esperto
   ne di sistemi e modelli,    Consulenti
   definizione delle ne-       internaz.
   cessita' di finanziamento

Risultati ed attivita'         Responsabile      Anno/trimestre
                                                  1a   2a    3a

   e cooperazione per la
   preparazione di richie-
   ste di finanziamento
3. Promozione ed esecuzione                      AAAA    BBBB  CCCC
   di attivita' di cooperazio-
   ne tecnica orizzontale fra
   le autorita' governative lo-
   cali ed altre istituzioni
   attinenti
d) Quadro istituzionale
   Il  progetto  di  cooperazione  tecnica  sara' diretto ed eseguito
direttamente dalla Commissione  Economica  delle  Nazioni  Unite  per
l'America Latina ed i Caraibi (CEALC). La sua Divisione dell'Ambiente
e  degli  Insediamenti Umani - tramite l'unita' congiunta CEALC/UNCHS
sugli Insediamenti Umani - assumera' la guida per  le  attivita'  del
progetto.    Dato   l'approccio   multidisciplinare   richiesto   per
l'esecuzione   del   progetto,   la   CEALC   assegnera'    personale
professionista  proveniente  da  altre  unita'  importanti,  quali lo
Sviluppo Economico, lo  Sviluppo  Sociale  e  le  Divisioni  Sviluppo
Industriale e Tecnologia.
   La  CEALC  designera'  -  su  base  part-time - il Direttore della
Divisione  dell'Ambiente  e  degli  Insediamenti  Umani  ed  il  Capo
dell'Unita'   degli   Insediamenti   Umani,  al  fine     di  fornire
l'orientamento globale ed il collegamento infra-istituzionale per  il
progetto.  Dovra'  essere  assunto  un  esperto  latino-americano  di
gestione delle aree urbane, quale Coordinatore del Progetto, al  fine
di  fornire la guida richiesta dal progetto. I contributi del governo
italiano saranno impiegati per  far  risiedere  in  Cile  un  esperto
italiano,  che  fornira'  supporto  amministrativo  ed  operativo  al
progetto,  per  quanto  riguarda  in  particolare  le  attivita'   di
follow-up,   il   coordinamento   del   personale  del  progetto,  il
collegamento con l'agenzia di cooperazione italiana, l'elaborazione e
redazione  di  documenti,  l'assistenza,  il   coordinamento   e   la
registrazione   di  seminari  nazionali  ecc.  Si  ritiene  che,  per
soddisfare i requisiti richiesti da tale posizione, sia necessario un
livello  professionale  giovane,  con  una  laurea  nei  settori   di
architettura,   pianificazione,  economia  o  ingegneria,  mentre  e'
altresi' auspicabile e/o alternativa una specializzazione nelle  aree
dell'economia  urbana,  dell'urbanistica, degli strumenti di gestione
delle aree urbane, dello sviluppo e pianificazione delle aree urbane.
   Inoltre, dovranno essere  assunti  consulenti  internazionali  per
analisi  specifiche e cooperazione tecnica, ed un consulente italiano
con esperienza altamente specializzata  nel  settore  della  gestione
delle  aree  urbane  e settori collegati, al fine di partecipare allo
sviluppo concettuale ed alle attivita' di cooperazione tecnica.
   Al fine di svolgere gli studi di casi previsti  ed  il  lavoro  di
cooperazione  tecnica  richiesta  nella fase di applicazione pratica,
verranno assunti alcuni consulenti nazionali  aventi  stretti  legami
con  le  autorita'  locali,  al  fine  di formare capacita' locali su
questioni di gestione delle aree urbane e divulgare i  risultati  del
progetto.
   Pertanto,  ai fini dell'esecuzione del progetto, sara' organizzato
un gruppo di lavoro speciale, che  comprendera'  personale  CEALC  ed
esperti nazionali ed internazionali per il progetto.
   I  governi locali delle citta' che saranno incluse nelle attivita'
del progetto forniranno il personale, le informazioni e le  strutture
fisiche necessarie ad eseguire il progetto.
   La  CEALC  concludera' gli accordi necessari con i governi locali,
laddove devono essere intrapresi studi ed attivita'  di  cooperazione
tecnica.  Poiche'  il  progetto  cerchera'  in  ogni  modo di fornire
supporto tecnico pratico ai  governi  locali  partecipanti,  dovranno
essere  conclusi opportuni accordi di cooperazione specifica, al fine
di garantire la tempestiva esecuzione delle attivita' del progetto.
d) Contributi richiesti
   Al Governo italiano  viene  richiesto  un  contributo  di  870.552
dollari  USA  per  finanziare le seguenti componenti del progetto (V.
Tavola 1): 30 mesi-lavoro per un Coordinatore del Progetto:   esperto
di   gestione   delle  aree  urbane;  10  mesi-lavoro  di  consulenti
internazionali; 84 mesi-lavoro di consulenti nazionali; 3 mesi-lavoro
di un consulente italiano con esperienza  in  questioni  di  gestione
delle  aree  urbane;  circa  12  mesi-lavoro  di un esperto residente
italiano; 36 mesi-lavoro di un programmatore  di  computer;  missioni
ufficiali  dell'esperto  del  progetto  e  del  consulente  italiano;
seminari nazionali ed un  seminario  internazionale;  attrezzatura  e
forniture  per  elaborazione  dati; riproduzione di documenti e spese
miste e spese di supporto amministrativo.
   In quanto agenzia  esecutrice  del  progetto,  la  CEALC  fornira'
contributi in natura per un valore di 660.000 dollari USA (V.  Tavola
2),  comprendenti 18 mesi-lavoro di personale per l'orientamento e la
supervisione  globale  del  progetto;  36  mesi-lavoro  di  personale
proveniente  da  varie  divisioni;  spazio, strutture d'ufficio e per
computer, nonche' servizi e infrastrutture di conferenza, servizi  di
riproduzione  e  redazione  di  documenti, contributi per le missioni
degli esperti del progetto e risorse per 6  mesi-lavoro  dell'esperto
principale del progetto.
   I  governi locali - i beneficiari finali del progetto - dovrebbero
fornire contributi in natura che dovrebbero comprendere il  personale
necessario,   strutture   fisiche,  informazioni  di  base  ed  altre
strutture che possono essere necessarie a garantire il  successo  del
progetto.  Attualmente  non e' disponibile nessuna quantificazione di
tali contributi. (5)

(5)  Stime dettagliate di questi contributi in natura dovranno essere
     incluse negli accordi di cooperazione che saranno  conclusi  fra
     la  CEALC  ed  i  governi  locali  prima  di  dare  inizio  alle
     operazioni del progetto.
                              Tavola 1
BILANCIO DEL PROGETTO COMPRENDENTE IL CONTRIBUTO DEL GOVERNO ITALIANO

Componente                    Mesi-          Costo in dollari USA
                             Lavoro Totale    1994     1995     1996

Personale                       30 680.400  201.800  188.800  289.800

Coordinatore del progetto:      30 200.000   40.000   80.000   80.000
Esperto di gestione delle aree
urbane
Consulenti internaz. (compresi  25 220.000   95.000   62.000   63.000
i professionisti italiani) (a)
Consulenti nazionali per gli    24  60.000   50.000   10.000
studi dei casi
Consulenti nazionali per la     60 150.000            20.000  130.000
progettazione dei sistemi
Programmatore di computer       36  50.000   16.800   16.800   16.800
Spese di viaggio                    20.000   10.000   10.000

Missioni ufficiali dei              20.000   10.000   10.000
coordinatori / esperti del
progetto
Riunioni e seminari                 40.000   10.000   30.000

Riunioni nazionali                  10.000   10.000
Seminari regionali                  30.000            30.000
Attrezzature                         5.000    5.000

Attrezzatura e forniture per         5.000    5.000
l'elaborazione dati
Varie                               25.000    3.000   13.000    9.000

Riproduzione e pubblicazione        17.000            10.000    7.000
di documenti
Varie                                8.000    3.000   13.000    9.000
Totale parziale                    777.400  229.800  241.800  298.000

Spese di supporto                  100.152   29.874   31.434   38.844
amministrativo (13%)
Costo totale componenti            870.552  259.674  273.234  337.644

(a)  Comprende il costo di un esperto residente italiano in Cile e di
    un consulente italiano di alto  livello  per  fornire  una  guida
    globale
                              Tavola 2
                 BILANCIO DEL PROGETTO, COMPRENDENTE
                 IL CONTRIBUTO IN NATURA DELLA CEALC

Componente                          Mesi-lavoro  Costo in dollari USA

Personale                                            540.000

Orientamento globale e supervisione (1)   18         180.000
Funzionari esperti in Affari Economici    36         360.000
nei settori seguenti: amministrazione
comunale, infrastrutture urbane,
questioni ambientali, sviluppo
economico, sviluppo sociale e sviluppo
industriale
Servizi e infrastrutture                             120.000

Uffici, spazio, strutture per le
comunicazioni e la contabilita',
servizi e infrastrutture per
conferenze, riproduzione di documenti
e servizi redazionali, varie.
Contributo totale in natura                          660.000


(1)  Comprende  il  personale  necessario  a  svolgere  le  attivita'
    preparatorie durante i primi sei mesi di esecuzione del progetto.