465. Santiago del Cile, 6 settembre 1994 Accordo di cooperazione tra il Governo Italiano e le Nazioni Unite, Commissione Economica per l'America Latina e i Caraibi, relativo al Progetto "Gestione urbana in determinate citta' di medie dimensioni dell'America Latina", con Allegato documento del Progetto (Entrata in vigore: 6 settembre 1994) TRADUZIONE NON UFFICIALE ACCORDO DI COOPERAZIONE FRA IL GOVERNO ITALIANO E LE NAZIONI UNITE PREMESSO che il Governo italiano (qui di seguito denominato ( "il Governo" ), rappresentato dall'Ambasciatore italiano a Santiago del Cile, desidera collaborare con la Commissione Economica per l'America Latina ed i Caraibi per conto delle Nazioni Unite (qui di seguito denominata "CEPAL" ) rappresentata dal suo Segretario Esecutivo, in attuazione di un progetto di cooperazione tecnica dal nome "Gestione delle aree urbane in alcune citta' medie dell'America Latina" (qui di seguito denominato "il progetto" ); PREMESSO che la CEPAL accoglie con favore la volonta' del Governo a finanziare il progetto che verra' eseguito ed amministrato dalla CEPAL come specificato nel documento di progetto che e' stato sottoposto al Governo e che si trova in allegato al presente accordo, di cui forma parte integrante; PREMESSO che il Governo e la CEPAL sono fiduciosi del fatto che faranno fronte alle responsabilita' che incomberanno loro al momento della stipula del presente accordo in uno spirito di amichevole collaborazione e sulla base di reciproca comprensione; DI CONSEGUENZA la CEPAL ed il Governo italiano hanno concordato quanto segue: Articolo I Disposizioni finanziarie 1.1 Il contributo del Governo per finanziare il costo globale del progetto ammonta a US$ 870.552 (ottocentosettantamila cinquecentocinquantadue dollari degli Stati Uniti d'America), e verra' corrisposto in contributi annui per il 1994, 1995 e 1996 alla CEPAL, in base alla seguente ripartizione: (a) US$ 259.674 durante il 1994; (b) US$ 273.234 durante il 1995 e (c) US$ 337.644 durante il 1996. 1.2 Il Governo prendera' provvedimenti per effettuare rapidamente la prima erogazione del finanziamento del progetto per l'anno 1994 in conformita' con le proprie procedure interne. La CEPAL spendera' i fondi della prima tranche per attuare le attivita' del progetto solo dopo che il presente Accordo sara' stato firmato. Il Governo provvedera' alla seconda erogazione relativa all'anno 1995 nonche' alla terza, corrispondente all'anno 1996, dopo aver ricevuto e valutato una relazione sullo stato di avanzamento - in base ad un programma di relazioni periodiche sullo stato di avanzamento di cui all'Articolo III infra del presente accordo - ed un rendiconto finanziario relativo alle spese sostenute per ciascuna somma versata. 1.3. Il Governo depositera' i fondi sopra menzionati in dollari USA sul conto del Fondo Fiduciario del progetto CEPAL Nr. 015-001784 presso la Chemical Bank, Filiale delle Nazioni Unite, New York N.Y. 10017. Sui versamenti effettuati del Governo si dovra' fare chiaro riferimento al progetto per il quale essi vengono accreditati. Articolo II Amministrazione del fondo fiduciario 2.1. I fondi saranno amministrati in conformita' con le Norme ed i Regolamenti finanziari delle Nazioni Unite e saranno soggetti a tutte le disposizioni in essi contenute in materia di contabilita', resoconti e valutazione dei fondi fiduciari. Tutta la contabilita' e le dichiarazioni finanziarie saranno espressi in dollari USA. 2.2. Al Fondo Fiduciario saranno addebitate le spese sostenute dalla CEPAL nello svolgimento delle attivita' del progetto di cui al presente accordo. Al Fondo Fiduciario sara' altresi' addebitato il tredici per cento (13%) di tutte le spese del Fondo Fiduciario; tale percentuale costituira' un addebito per i servizi di sostegno al programma forniti dalla CEPAL nell'attuazione del progetto. 2.3 Nel caso in cui non tutti i fondi erogati siano impiegati per le attivita' programmate, i fondi non usufruiti saranno messi a disposizione del Governo. Gli interessi maturati del fondo depositato ai sensi del presente accordo potranno essere impiegati dalla CEPAL per contribuire al conseguimento degli specifici obiettivi del progetto, anche ampliando alcune delle attivita', di concerto con il Governo e previa autorizzazione dello stesso. Articolo III Impiego dei fondi e relazioni 3.1. La CEPAL iniziera' e continuera' a condurre le operazioni di cui al presente accordo e secondo le modalita' descritte nel programma di lavoro del progetto dopo aver ricevuto il contributo ed in base allo scadenzario dei versamenti di cui al precedente articolo I. Tutti i versamenti della CEPAL saranno effettuati in conformita' con le norme ed i regolamenti applicabili delle Nazioni Unite. La CEPAL non assumera' impegni ne' effettuera' versamenti superiori alle somme specificate per le spese di cui al bilancio del progetto approvato dal Governo e fino a quando non saranno stati ricevuti i fondi a copertura di tali impegni o versamenti. 3.2. La CEPAL fornira' su base annua al Governo un resoconto dei fondi impiegati per il progetto, in conformita' con le procedure standard delle Nazioni Unite. La CEPAL fornira' inoltre una stima dei fondi necessari a coprire le spese per la realizzazione del progetto nel periodo annuale successivo e chiedera' al Governo di depositare la somma relativa a detto periodo. Tutta la contabilita' sara' presentata in dollari USA. 3.3. Alla fine di ogni anno, la CEPAL fornira' al Governo ampie relazioni sullo stato di avanzamento, contenenti una dettagliata descrizione delle attivita' del progetto, ed una valutazione sui risultati delle specifiche attivita' del progetto relative al periodo esaminato nelle relazioni. Entro due mesi dal completamento delle attivita' del progetto, al Governo dovra' pervenire un'esauriente relazione finale. Articolo IV Accordi aggiuntivi e composizione delle controversie 4.1. Le parti possono addivenire ad accordi ed intese supplementari per l'attuazione del progetto che si ritenga auspicabile al fine di conseguire appieno gli obiettivi del progetto stesso. 4.2 Qualsiasi disputa, controversia o istanza che insorga dal presente accordo o a causa di un inadempimento dello stesso, sara' composta a meno che non venga risolta tramite negoziato diretto, in conformita' con le disposizioni del paragrafo VIII della Convenzione sui privilegi e le immunita' delle Nazioni Unite, approvato a New York il 13 febbraio 1946. Articolo V Durata e termine 5.1. Il presente Accordo entrera' in vigore alla firma apposta da entrambe le parti e restera' vigente fino al completamento di tutte le attivita' del progetto. 5.2. Il presente accordo puo' essere sospeso in qualsiasi momento da una delle parti con preavviso scritto di tre mesi inviato all'altra parte. 5.3. Nonostante la scadenza o la sospensione del presente accordo, gli obblighi assunti dalle parti nei confronti del personale addetto al progetto saranno portati a compimento secondo quanto stabilito dalle Norme e Regolamenti delle Nazioni Unite. IN FEDE DI QUANTO SOPRA, i rappresentanti legali delle parti sopra indicate hanno firmato il presente accordo in tre originali in lingua inglese a Santiago del Cile il 6 settembre 1994. (firmato).................. (firmato)................. Per il Governo Per la Commissione italiano Economia per l'America Latina ed i Caraibi Michelangelo Pisani Gert Rosenthal Ambasciatore Segretario Esecutivo PROPOSTA DI PROGETTO DELLA COMMISSIONE ECONOMICA PER L'AMERICA LATINA ED I CARAIBI AL GOVERNO ITALIANO Titolo del progetto GESTIONE DELLE AREE URBANE IN ALCUNE CITTA' MEDIE DELL'AMERICA LATINA Numero del progetto ITA/89/006/Rev. 5 Portata geografica Regionale, America Latina Luogo del perogetto Santiago del Cile Durata del progetto 36 mesi Data d'inizio proposta 1993 Bilancio del progetto: US$ 1.530.552 - Governo Italiano US$ 870.552 - CEALC US$ 660.000 Agenzia esecutrice Commissione Economica per l'America Latina e i Caraibi (CEALC) con la sua Divisione per l'Ambiente e gli Insediamenti Umani 150793/RJ/RA/PJ GESTIONE DELLE AREE URBANE IN ALCUNE CITTA' MEDIE DELL'AMERICA LATINA Descrizione sommaria del progetto proposto Negli ultimi decenni lo sviluppo in America Latina e nei Caraibi ha conosciuto un veloce processo di urbanizzazione e di concentrazione nello spazio della popolazione nelle aree metropolitane ed in altre citta' medie. Contemporaneamente, un aspetto significativo della politica di sviluppo nella regione e' stata la tendenza dei governi a centralizzare le procedure amministrative e concentrare le risorse finanziarie assegnate alla gestione delle aree urbane. In alcuni paesi una serie di emendamenti al loro quadro giuridico ed istituzionale, come pure le riforme fiscali, hanno notevolmente ridotto l'autonomia economica ed operativa dei governi locali. Pertanto e' frequente vedere casi in cui le autorita' locali hanno, sulla carta, la responsabilita' principale della gestione delle aree urbane, ma che in pratica non sono in grado di espletare i propri incarichi. Nonostante i limiti di cui sopra, e' chiaro che i governi locali sono attualmente le istituzioni che offrono migliori opportunita' per mettere a punto un sistema rinnovato per l'amministrazione dello sviluppo sociale ed economico delle aree urbane. Cio' e' dovuto principalmente ai mandati gia' in essere e al loro inserimento nella comunita'. Inoltre, gli attuali sviluppi nella regione evidenziano l'opportunita' che la decentralizzazione puo' offrire quale strategia di sviluppo, tantopiu' al livello di citta' di dimensioni intermedie della regione, che stanno velocemente diventando il blocco a piu' rapida crescita dei sistemi di insediamento umano nella regione, e dove i benefici dello sviluppo economico regionale e locale non sono ancora accompagnati dagli aspetti esteriori negativi degli agglomerati metropolitani. Pertanto, la situazione generale presenta alle agenzie di cooperazione esigenze concrete relative a modelli e sistemi per guidare i rapidi cambiamenti in atto nelle attribuzioni e nella portata della gestione delle aree urbane e che i governi locali, con maggiori competenze, dovranno affrontare. Si propone un progetto di cooperazione tecnica, al fine di esaminare ed attuare soluzioni alternative ai problemi precedentemente descritti in sei citta' prescelte di medie dimensioni della regione. L'obiettivo di sviluppo del progetto e' il miglioramento del processo di gestione delle aree urbane nei paesi dell'America Latina, all'interno delle loro strategie globali socio-economiche nazionali di sviluppo sostenibile, e tenendo presente la necessita' di garantire uno sviluppo equo ed una partecipazione democratica nella gestione di insediamenti umani. Beneficiari diretti del progetto sono i responsabili ed il personale tecnico ai livelli nazionale e locale di governo, e di istituti di ricerca della regione della CEALC. Le iniziative prese da queste organizzazioni, a loro volta, andranno essenzialmente a vantaggio dei gruppi a basso reddito che vivono nelle aree urbane. GESTIONE DELLE AREE URBANE IN ALCUNE CITTA' MEDIE DELL'AMERICA LATINA 1. Quadro di riferimento a) Sviluppo degli insediamenti urbani nella regione Uno degli aspetti dello sviluppo dell'America Latina degli ultimi decenni e' stato il rapido processo di urbanizzazione, associato alla tendenza verso una concentrazione nello spazio della popolazione nelle capitali, in alcune altre aree metropolitane e, in minor misura, in alcune citta' medie. Tuttavia, negli ultimi anni queste ultime sono diventate una nuova meta del processo migratorio, il che, insieme con un elevato tasso di crescita della popolazione, da' luogo a nuovi cambiamenti strutturali nella distribuzione della popolazione nello spazio. Inoltre, cio' provoca tensioni ed un impatto negativo sulle infrastrutture ed i servizi esistenti. (1) La popolazione urbana della regione e' attualmente di quasi quattro volte superiore a quella degli anni '50. In proporzione alla popolazione totale, e' passata dal 41% del 1950 a piu' del 60% del 1985. Le proiezioni per il 2000 prevedono una proporzione superiore al 76%, ovvero 420 milioni di persone. (2) Allo stesso tempo, i centri urbani diversi dalla capitale o dalla citta' piu' grande nei paesi della regione costituiscono circa il 72% del totale della popolazione urbana (1990). Tale schema di partecipazione delle citta' piccole e medie nel totale della popolazione urbana dovrebbe continuare o aumentare in futuro. Negli ultimi 30 anni, nella regione nel suo insieme si e' verificato un ampliamento del processo di sviluppo dipendente e periferico che - seppure con capacita' produttive e tecnologiche maggiori - ha accresciuto la sua vulnerabilita' ai fattori esterni. Tra gli altri elementi, le politiche di sostituzione delle importazioni hanno contribuito ad una sempre piu' marcata differenziazione fra le condizioni di vita nelle aree rurali e nelle citta'. Tale processo ha dato l'avvio ad un aumento delle migrazioni dalle campagne alle citta', il che ha comportato una maggior pressione sui centri urbani, ed in particolare in quelli piu' grandi. Un altro fenomeno rilevante durante questo periodo e' stata la rapida concentrazione industriale in alcune citta' (in molti casi capitali), accompagnata da un progressivo approfondimento di differenze regionali all'interno dei paesi. Cio' ha anche portato ad accelerare il processo di metropolizzazione nella regione. Allo stesso tempo, la poverta' ha continuato ad aumentare. Un recente studio condotto dalla CEALC in 8 paesi dell'America Latina ha rilevato che la poverta' urbana e' consistentemente aumentata nel periodo fra il 1977 ed il 1986. Pertanto, il numero di famiglie povere nelle aree urbane in Argentina e' passato dal 7 al 12% della popolazione urbana totale nel periodo 1980-1986. In Peru' l'aumento e' stato dal 35 al 45% per il periodo 1979-1980. (3) il medesimo stu- dio mostra che la poverta' sta diventando un fenomeno urbano in termini assoluti. Mentre solo nel 1970 il 37% dei poveri abitava nelle citta', si calcola che verso la fine degli anni '80 i poveri delle aree urbane rappresentavano il 57% del totale. (1) Vds. Gutman, Pablo, Ciudad y cambio tecnologico, IEU/ILPES Docu- ment Series, Santiago, Cile, 1989. (2) Vds. UNCHS (HABITAT), Global Report on Human Settlements, 1986, Oxford University Press, 1987. (3) Vds. CEALC, Magnitud de la pobreza en America Latina en los anos echenta, (LC/L. 533), 1990. Negli anni '70 e all'inizio degli anni '80, nella regione si sono registrati sporadici e brevi boom economici dovuti, in particolare, ad un'ampia presenza di valuta pesante proveniente da prestiti esterni ed all'aumento dei prezzi del petrolio greggio sui mercati internazionali, di cui hanno beneficiato i paesi latino-americani produttori di petrolio. In questi casi, il rapido progresso del settore moderno era dovuto essenzialmente ai prestiti esteri, mentre i benefici della crescita in linea generale si concentravano in vasti agglomerati urbani e, al loro interno, in quelle aree in cui vivono e lavorano i gruppi a reddito piu' elevato, le cosiddette "isole di modernismo". Gli investimenti pubblici erano in ampia proporzione colti a modernizzare le aree centrali od i quartieri a reddito elevato, le reti stradali ed i sistemi di comunicazione e di trasporto pubblico sofisticati e ad alto costo. Una quota minore di investimenti e' stata destinata all'ampliamento dell'erogazione dell'acqua potabile, ai sistemi sanitari e ad altri servizi di base. Pertanto, la situazione relativa alla fornitura di infrastrutture e servizi pubblici per la maggior parte della popolazione non e' cambiata molto. Anzi, in alcuni casi e' peggiorata. b) Politiche di gestione delle aree urbane Una caratteristica importante della politica di sviluppo pubblico nella regione e' stata la tendenza dei governi a centralizzare le procedure amministrative e a concentrare le risorse finanziarie assegnate all'amministrazione delle aree urbane. Parte dell'attuazione delle politiche urbane a livello nazionale e' consistita nell'aumento di alcune istituzioni settoriali del governo centrale per provvedere ai trasporti, ai servizi sanitari di base, agli alloggi, ai servizi per la comunita' ed a molti altri settori. Tuttavia, negli ultimi anni si e' andato registrando un sostegno pubblico e politico crescente nei confronti dei principi di decentralizzazione e del rafforzamento dei governi regionali e locali. Molti governi hanno avviato l'attuazione di queste politiche, ma le iniziative sono spesso insufficienti e contraddittorie, con provvedimenti a breve termine per ristrutturare il settore pubblico e razionalizzare le spese fiscali. Pertanto, in alcuni paesi una serie di emendamenti al quadro giuridico ed istituzionale, come pure le riforme fiscali, hanno notevolmente ridotto l'autonomia economica ed operativa dei comuni (governi locali). Data la situazione precedentemente descritta, e' frequente trovare paesi in cui le autorita' locali sulla carta sono responsabili dell'amministrazione delle aree urbane, ma che in pratica non sono in grado di assolvere i propri compiti e di attuare adeguati sistemi di pianificazione e di gestione delle aree urbane. Nonostante il fatto che tale condizione sia in molti casi la norma, e' stata ingiustamente usata per concentrare critiche sui governi locali, trascurando il fatto che la situazione descritta e' piu' il risultato di politiche inadeguate o inesistenti volte a rafforzare le capacita' gestionali dei governi locali che un fallimento dei principi di gestione comunale dello sviluppo urbano. La condizione di cui sopra incoraggia la presenza di governi locali con capacita' istituzionali e risorse umane inadeguate, e con tendenza ad applicare strumenti obsoleti di pianificazione e di amministrazione urbana, che spesso esprimono proposte di pianificazione e di gestione urbana in termini fisici formali, con scarsa considerazione per aspetti piu' ampi che condizionano la dinamica urbana - quali l'attivita' economica e politiche di sviluppo nazionali. I governi locali latino-americani sono altresi' stati lenti nel mettere a punto ed attuare meccanismi operativi efficaci per una reale partecipazione della comunita' alle decisioni in materia di sviluppo urbano. Infine, e' doveroso segnalare la capacita', attualmente limitata, dei governi comunali di coordinare le azioni e soddisfare le aspettative dei vari agenti sociali che partecipano allo sviluppo delle citta', quali le imprese delle utenze, gli investitori industriali e commerciali e le istituzioni governative centrali. c) Panoramica aggiornata degli obiettivi di gestione delle aree ur- bane Il lavoro attualmente svolto dalla CEALC sui problemi delle aree urabne ha reso piu' forte la convinzione che la gestione delle aree urbane nella regione debba essere vista nel contesto di un processo di decentralizzazione in cui i governi locali (i comuni) svolgono un ruolo fondamentale. Nonostante le molte imperfezioni del processo di decentralizzazione precedentemente descritto, e' innegabile che la maggior parte dei paesi abbia avviato la sua attuazione, ovvero la stia seriamente prendendo in considerazione. Si prevede che tale processo proseguira' e si approfondira' in futuro, dati gli sforzi diffusi di ristrutturazione della pubblica amministrazione e di consolidamento delle istituzioni democratiche con un'accresciuta partecipazione dei cittadini. La decentralizzazione in se' non rappresenta una soluzione ai problemi amministrativi della regione, ma costituisce un elemento importante nel conseguimento di tale obiettivo. La crisi dilagante del sistema della pubblica amministrazione ed il ruolo meno incisivo dei governi nazionali, che si occupano solo di questioni prioritarie a breve termine, sta costringendo i governi locali ad assumere un ruolo di protagonisti per quanto riguarda lo sviluppo urbano. Di conseguenza, le richieste dei cittadini sono sempre maggiormente dirette all'attenzione delle autorita' locali. Nonostante la gia' citata limitata capacita' dei governi locali di assumere tale onere, risulta chiaramente che, allo stato attuale, sono le istituzioni che offrono maggiori opportunita' di mettere a punto un sistema rinnovato per la gestione dello sviluppo urbano sociale ed economico. Cio' e' dovuto principalmente ai loro mandati, gia' in essere, ed al loro inserimento nella comunita'. Nel succitato contesto, gli obiettivi di gestione delle aree ur- bane comprenderebbero: il miglioramento della produttivita' e dell'efficienza delle aree urbane; la promozione dello sviluppo economico e sociale e la garanzia della sostenibilita' dello sviluppo urbano. Il progetto mira a fornire agli amministratori delle aree ur- bane gli strumenti atti a superare gli ostacoli che si frappongono al conseguimento di tali obiettivi. Il miglioramento della produttivita' e dell'efficienza delle aree urbane si collega, in generale, alla concezione tradizionale dell'amministrazione delle aree urbane, che normalmente rientra nelle competenze dei governi locali. In questo caso, pero', e' concepito come la messa a disposizione e la gestione efficace di quegli elementi fisici e procedurali che fanno funzionare le citta' e stimolano un ulteriore sviluppo, fra cui si annoverano elementi quali le infrastrutture ed i servizi urbani, l'impiego della terra, gli strumenti giuridici ed istituzionali, e le prassi relative al funzionamento ed alla manutenzione. Il secondo obiettivo - la promozione dello sviluppo economico e sociale - attualmente non e' chiaramente percepito come un compito dei governi locali. Tuttavia, le autorita' locali dovranno pensare in misura maggiore alle citta' in termini di cellule di sviluppo economico e sociale, che contribuiscono allo sviluppo nazionale globale. Pertanto, l'amministrazione delle aree urbane dovra' assumere un ruolo di guida in settori quali la promozione degli investimenti nel settore produttivo ed altre attivita' economiche, l'attuazione di programmi sociali ed il rafforzamento dei vincoli economici con il suo hinterland e con la nazione nel suo insieme. Infine, nel garantire la sostenibilita' dello sviluppo urbano, le autorita' locali dovranno navigare in mari sconosciuti. Si sta appena a comprendere con chiarezza quali sono i legami fra attivita' urbane, l'ambiente e la qualita' della vita. Ai governi locali si chiedera' di riflettere sui rapporti qualitativi fra questi aspetti e l'applicazione di meccanismi atti a conseguire un equilibrio fra di essi. d) Lavoro precedente in materia e legami istituzionali La CEALC, tramite la Divisione dell'Ambiente e degli Insediamenti urbani, ha svolto un lavoro consistente sui problemi della gestione delle aree urbane fin dal 1985. Il normale programma di lavoro della CEALC comprende attivita' su: i. la decentralizzazione, la progettazione e la gestione di progetti a livello locale, la pianificazione locale e la partecipazione delle comunita'; ii. la formazione delle risorse umane; iii. la formulazione di politiche e di programmi allo scopo di ridurre la poverta' nelle aree urbane e migliorare le condizioni degli insediamenti abusivi; iv. i sistemi di informazione sugli insediamenti umani, allo scopo di sostenere il processo decisionale politico e la pianificazione settoriale. Attualmente, la CEALC sta eseguendo un progetto di cooperazione tecnica per valutare gli ostacoli maggiori per la gestione delle aree urbane nella regione e fornire assistenza diretta agli aspetti amministrativi a tre governi comunali di citta' medie. L'attuale giustificazione si base su alcuni dei risultati preliminari del progetto. Il progetto proposto per il finanziamento italiano e' pertanto una continuazione delle attivita' della CEALC nel settore, ed e' imperniato sulla fornitura di assistenza tecnica alle autorita' locali delle citta' medie. La CEALC sta anche coordinando le sue attivita', mentre le altre organizzazioni sono impegnate in iniziative complementari nella regione. Pertanto, la CEALC intrattiene stretti legami di collaborazione con, fra gli altri, UNDP/Banca Mondiale/UNHCS (Habitat) "Programma di Gestione delle Aree Urbane" e con il programma regionale sui governi comunali dell'Unione Internazionale delle Autorita' Locali (UIAL). 2. Il progetto di cooperazione tecnica a) Obiettivi L'obiettivo di sviluppo del progetto e' assistere i governi dell'America Latina a migliorare il loro processo di gestione delle aree urbane, nell'ambito delle loro strategie globali di sviluppo sostenibile socio-economico nazionale, e tenendo presente la necessita' di garantire una distribuzione equa dello sviluppo ed una partecipazione democratica alla gestione degli insediamenti umani. Obiettivo immediato e' la messa punto e l'attuazione di proposte per modelli, sistemi e strumenti migliori di gestione delle aree ur- bane per le citta' medie dell'America Latina. Beneficiari diretti del progetto sono i responsabili ed il personale tecnico ai livelli di governi nazionale e locale, nonche' di istituti di ricerca della regione della CEALC. Le iniziative prese da queste organizzazioni andranno a loro volta a favore dei gruppi di popolazione a basso reddito che vivono nelle aree urbane. b) Portata Al fine di conseguire i suoi obiettivi, il progetto deve avere due componenti principali. Il primo componente riguarda una breve analisi dell'evoluzione delle prassi di gestione delle aree urbane nella regione, al fine di aggiornare il quadro concettuale e gli strumenti amministrativi sviluppati dal lavoro della CEALC. Il secondo componente, ed il piu' importante si riferisce all'esecuzione di attivita' di assistenza tecnica in sei citta' medie della regione. L'impatto del progetto si estendera' sulle politiche nazionali e locali, attraverso la messa a punto di direttive per tecniche gestionali migliori, al fine di promuovere una piu' attenta distribuzione nello spazio delle attivita' economiche ed uno sviluppo su base sostenibile. Inoltre il progetto sviluppera' principi guida per introdurre il concetto di sviluppo equo nel processo di gestione delle aree urbane e proporra' una serie di meccanismi alternativi specifici per rendere fattibile il processo di cambiamento rapido e positivo in questo settore. Partendo dal presupposto che il processo democratico richiede la partecipazione della societa' in questione al livello di base e che i rapporti fra il governo ed i suoi cittadini si esprimono piu' efficacemente al livello locale - il che si traduce una gestione delle aree urbane piu' efficiente - il progetto porra' l'accento soprattutto sull'analisi del concetto di partecipazione della comunita' e sull'adattamento culturale e sociale dei metodi di gestione. c) Risultati ed attivita' Il progetto di cooperazione tecnica produrra' i seguenti risultati concreti: i. Proposte di direttive e strumenti per formulare prassi e pro- cedure di gestione delle aree urbane adeguate alle esigenze specifiche delle aree urbane medie della regione; e ii. Progettazione di sistemi e modelli migliori di gestione delle aree urbane per sei citta' medie scelte dell'America Latina. Al fine di conseguire tali risultati, le attivita' iniziali del progetto comprenderanno la valutazione delle ipotesi e della metodologia di ricerca applicata nelle attivita' precedenti della CEALC in questo settore. Detta valutazione sara' integrata dall'esame delle tendenze e delle esperienze italiane ed europee nella gestione delle citta' medie, e dalla formulazione di raccomandazioni per l'inserimento degli aspetti piu' importanti nella progettazione ed esecuzione della ricerca del progetto. Quest'ultima attivita' sara' eseguita con la partecipazione di consulenti italiani specializzati nel campo dello sviluppo urbano e delle amministrazioni locali. Il consulente servira' altresi' da guida alle attivita' globali del progetto, soprattutto nella fase di formulazione delle proposte attinenti alle prassi e procedure di gestione delle aree urbane. Queste attivita' del consulente saranno svolte in Italia e nel corso di apposite missioni nella regione. L'esperienza italiana sara' introdotta in Cile anche tramite la partecipazione di un consulente italiano, che fara' parte del personale di coordinamento e di esecuzione della CEALC, con attivita' di ricerca, supporto amministrativo, organizzazione e seguiti delle attivita' del progetto. Dovranno essere eseguiti studi diagnostici e comparati di vari casi di sviluppo della gestione delle aree urbane in sei citta' da scegliere fra i paesi dell'America Latina. (4) Il progetto cerchera' di includere almeno una citta' peruviana fra quelle da scegliere. A tale riguardo, il progetto integrera' anche le iniziative svolte da altri progetti eseguiti nella regione con il sostegno di agenzie internazionali di cooperazione multilaterali e bilaterali. Gli studi saranno svolti da squadre di consulenti nazionali, quale parte di un accordo da concludere con le autorita' locali delle citta' da studiare. L'intento e' quello di svolgere gli studi dei casi "all'interno" dei comuni. Pertanto, le valutazioni da produrre serviranno da diagnosi accurata delle attuali condizioni di gestione delle aree urbane, come pure da strumenti strategici che le autorita' locali dovranno impiegare al momento di definire le priorita' per rafforzare le loro capacita' gestionali ed orientare le loro attuali strategie di sviluppo. Gli studi sono pertanto gia' considerati un risultato iniziale per fornire sostegno diretto alle autorita' locali interessate nella definizione delle loro strategie di sviluppo. Alla fine di ciascuno studio dei casi, il progetto svolgera' seminari nazionali, al fine di valutare i risultati, individuare le aree di intervento prioritarie e formulare proposte per le attivita' di collaborazione tecnica da svolgere nella seconda fase. Oltre al gruppo di ricerca ed alle autorita' locali, ai seminari parteciperanno altri agenti coinvolti nello sviluppo delle citta': il settore privato, organizzazioni della comunita', politici, accademici, agenzie governative centrali e regionali ed altri, fra cui potra' essere incluso il consulente italiano. Lo svolgimento dei seminari nazionali sara' seguito da una Riunione Regionale per valutare i risultati globali della prima fase del progetto. Gli obiettivi principali della riunione sono il confronto dei risultati ottenuti negli studi dei casi, lo svolgimento di un'analisi critica e comparata della metodologia di lavoro seguita dai gruppi di ricerca e dalle autorita' locali, l'individuazione di aree comuni che richiedono assistenza esterna e la ricerca di priorita' da sottoporre alla loro attenzione e la definizione dei mezzi piu' efficaci per fornire tale assistenza tecnica nel quadro delle fasi successive del progetto. In base alle conclusioni degli studi dei casi ed alle raccomandazioni della riunione regionale, nelle sei citta' oggetto di studio deve essere intrapreso un lavoro specifico nella prima fase del progetto, al fine di definire i sistemi ed i modelli di gestione delle aree urbane piu' adeguati alle loro specifiche esigenze. Il progetto fornira' sostegno tecnico diretto alle citta' nel loro tentativo di migliorare i loro processi gestionali, in base ai risultati del progetto. Poiche' la fornitura di assistenza tecnica alle citta' che partecipano si basera' sulla domanda esistente, si prevede che le attivita' di cooperazione tecnica del progetto si avvarranno delle seguenti componenti: a) Elaborazione di strumenti e procedure gestionali di applicazione generale, nella forma di manuali, direttive e/o altro software; b) sostegno tecnico diretto da parte di consulenti nazionali/internazionali nell'introduzione ed applicazione di tali strumenti alle autorita' locali che partecipano al progetto; c) sostegno tecnico diretto da parte di consulenti nazionali ed altro personale del progetto alle autorita' locali, per migliorare le procedure gestionali; d) assistenza tecnica nell'elaborazione delle richieste di finanziamento per una piu' ampia attuazione di migliori procedure amministrative. Oltre alla formulazione di proposte e direttive per la gestione delle aree urbane, il progetto divulghera' anche fra i paesi dell'America Latina e dei Caraibi politiche e strategie esistenti sulla gestione delle aree urbane e la promozione delle citta' medie. Mentre all'inizio delle operazioni del progetto dovra' essere preparato un programma di lavoro dettagliato, il seguente programma di attivita' fornisce una panoramica iniziale dell'attuazione del progetto. (4) Le citta' saranno scelte fra le seguenti, prendendo in considerazione criteri di equa distribuzione geografica, dimensioni, interesse del governo e massiccia rappresentativita': Belem e Curitiba in Brasile; Cali e Manizales in Colombia; San Jose' nel Costa Rica; Cochabamba e Sucre in Bolivia; Barquisimeto in Venezuela; Cuzco e Arequipa in Peru'; Concepcion e Temuco in Cile; Mendoza in Argentina; Quetzaltenango in Guatemala e Leon e Tijuana in Messico. Risultati ed attivita' Responsabile Anno/trimestre 1a 2a 3a Attivita' preparatorie CEALC AA del progetto: formula- zione di piani di lavo- ro dettagliati, mandato per gli studi dei casi, accordi con i governi lo- cali, selezione ed assun- zione di esperti e consu- lenti 1. Proposte sulle diretti- ve e sugli strumenti per migliorare i processi di gestione delle aree urbane per le citta' medie della regione: a) Esame del quadro concet- CEALC AA tuale e criteri per la Esperto analisi delle esperienze Consulente di gestione delle aree internaz. urbane Consulente italiano b) Studi di casi in sei Consulente AA B citta' medie selezio- nazionale nate dell'America Latina c) Seminari nazionali per Esperto BB presentare e discutere Consulente le diagnosi degli stu- italiano di dei casi d) Analisi comparata de- CEALC BB gli studi dei casi Esperto nazionali Consulenti internaz./ nazionali Consulente italiano Risultati ed attivita' Responsabile Anno/trimestre 1a 2a 3a e) Formulazione di pro- CEALC B poste sulle diretti- Esperto ve e gli strumenti Consulenti per prassi e proce- internaz./ dure di gestione del- nazionali le aree urbane Consulente italiano f) Seminario regionale CEALC B frequentato da fun- Esperto zionari governativi Consulente per la gestione del- italiano le aree urbane per discutere le propo- ste e definire le attivita' di coopera- zione tecnica 2. Progettazione di sistemi e modelli migliori di ge- stione delle aree urbane per sei citta' medie della America Latina a) Coordinamento con citta' CEALC B e conclusione di accor- Esperto di di cooperazione con i governi locali interes- sati b) Cooperazione tecnica per CEALC CCC la progettazione di mo- Esperto delli e sistemi al fine Consulenti di ottenere migliori internaz. processi gestionali in Consulenti sei citta' nazionali c) Formulazione di pro- CEALC CCC grammi per l'attuazio- Esperto ne di sistemi e modelli, Consulenti definizione delle ne- internaz. cessita' di finanziamento Risultati ed attivita' Responsabile Anno/trimestre 1a 2a 3a e cooperazione per la preparazione di richie- ste di finanziamento 3. Promozione ed esecuzione AAAA BBBB CCCC di attivita' di cooperazio- ne tecnica orizzontale fra le autorita' governative lo- cali ed altre istituzioni attinenti d) Quadro istituzionale Il progetto di cooperazione tecnica sara' diretto ed eseguito direttamente dalla Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'America Latina ed i Caraibi (CEALC). La sua Divisione dell'Ambiente e degli Insediamenti Umani - tramite l'unita' congiunta CEALC/UNCHS sugli Insediamenti Umani - assumera' la guida per le attivita' del progetto. Dato l'approccio multidisciplinare richiesto per l'esecuzione del progetto, la CEALC assegnera' personale professionista proveniente da altre unita' importanti, quali lo Sviluppo Economico, lo Sviluppo Sociale e le Divisioni Sviluppo Industriale e Tecnologia. La CEALC designera' - su base part-time - il Direttore della Divisione dell'Ambiente e degli Insediamenti Umani ed il Capo dell'Unita' degli Insediamenti Umani, al fine di fornire l'orientamento globale ed il collegamento infra-istituzionale per il progetto. Dovra' essere assunto un esperto latino-americano di gestione delle aree urbane, quale Coordinatore del Progetto, al fine di fornire la guida richiesta dal progetto. I contributi del governo italiano saranno impiegati per far risiedere in Cile un esperto italiano, che fornira' supporto amministrativo ed operativo al progetto, per quanto riguarda in particolare le attivita' di follow-up, il coordinamento del personale del progetto, il collegamento con l'agenzia di cooperazione italiana, l'elaborazione e redazione di documenti, l'assistenza, il coordinamento e la registrazione di seminari nazionali ecc. Si ritiene che, per soddisfare i requisiti richiesti da tale posizione, sia necessario un livello professionale giovane, con una laurea nei settori di architettura, pianificazione, economia o ingegneria, mentre e' altresi' auspicabile e/o alternativa una specializzazione nelle aree dell'economia urbana, dell'urbanistica, degli strumenti di gestione delle aree urbane, dello sviluppo e pianificazione delle aree urbane. Inoltre, dovranno essere assunti consulenti internazionali per analisi specifiche e cooperazione tecnica, ed un consulente italiano con esperienza altamente specializzata nel settore della gestione delle aree urbane e settori collegati, al fine di partecipare allo sviluppo concettuale ed alle attivita' di cooperazione tecnica. Al fine di svolgere gli studi di casi previsti ed il lavoro di cooperazione tecnica richiesta nella fase di applicazione pratica, verranno assunti alcuni consulenti nazionali aventi stretti legami con le autorita' locali, al fine di formare capacita' locali su questioni di gestione delle aree urbane e divulgare i risultati del progetto. Pertanto, ai fini dell'esecuzione del progetto, sara' organizzato un gruppo di lavoro speciale, che comprendera' personale CEALC ed esperti nazionali ed internazionali per il progetto. I governi locali delle citta' che saranno incluse nelle attivita' del progetto forniranno il personale, le informazioni e le strutture fisiche necessarie ad eseguire il progetto. La CEALC concludera' gli accordi necessari con i governi locali, laddove devono essere intrapresi studi ed attivita' di cooperazione tecnica. Poiche' il progetto cerchera' in ogni modo di fornire supporto tecnico pratico ai governi locali partecipanti, dovranno essere conclusi opportuni accordi di cooperazione specifica, al fine di garantire la tempestiva esecuzione delle attivita' del progetto. d) Contributi richiesti Al Governo italiano viene richiesto un contributo di 870.552 dollari USA per finanziare le seguenti componenti del progetto (V. Tavola 1): 30 mesi-lavoro per un Coordinatore del Progetto: esperto di gestione delle aree urbane; 10 mesi-lavoro di consulenti internazionali; 84 mesi-lavoro di consulenti nazionali; 3 mesi-lavoro di un consulente italiano con esperienza in questioni di gestione delle aree urbane; circa 12 mesi-lavoro di un esperto residente italiano; 36 mesi-lavoro di un programmatore di computer; missioni ufficiali dell'esperto del progetto e del consulente italiano; seminari nazionali ed un seminario internazionale; attrezzatura e forniture per elaborazione dati; riproduzione di documenti e spese miste e spese di supporto amministrativo. In quanto agenzia esecutrice del progetto, la CEALC fornira' contributi in natura per un valore di 660.000 dollari USA (V. Tavola 2), comprendenti 18 mesi-lavoro di personale per l'orientamento e la supervisione globale del progetto; 36 mesi-lavoro di personale proveniente da varie divisioni; spazio, strutture d'ufficio e per computer, nonche' servizi e infrastrutture di conferenza, servizi di riproduzione e redazione di documenti, contributi per le missioni degli esperti del progetto e risorse per 6 mesi-lavoro dell'esperto principale del progetto. I governi locali - i beneficiari finali del progetto - dovrebbero fornire contributi in natura che dovrebbero comprendere il personale necessario, strutture fisiche, informazioni di base ed altre strutture che possono essere necessarie a garantire il successo del progetto. Attualmente non e' disponibile nessuna quantificazione di tali contributi. (5) (5) Stime dettagliate di questi contributi in natura dovranno essere incluse negli accordi di cooperazione che saranno conclusi fra la CEALC ed i governi locali prima di dare inizio alle operazioni del progetto. Tavola 1 BILANCIO DEL PROGETTO COMPRENDENTE IL CONTRIBUTO DEL GOVERNO ITALIANO Componente Mesi- Costo in dollari USA Lavoro Totale 1994 1995 1996 Personale 30 680.400 201.800 188.800 289.800 Coordinatore del progetto: 30 200.000 40.000 80.000 80.000 Esperto di gestione delle aree urbane Consulenti internaz. (compresi 25 220.000 95.000 62.000 63.000 i professionisti italiani) (a) Consulenti nazionali per gli 24 60.000 50.000 10.000 studi dei casi Consulenti nazionali per la 60 150.000 20.000 130.000 progettazione dei sistemi Programmatore di computer 36 50.000 16.800 16.800 16.800 Spese di viaggio 20.000 10.000 10.000 Missioni ufficiali dei 20.000 10.000 10.000 coordinatori / esperti del progetto Riunioni e seminari 40.000 10.000 30.000 Riunioni nazionali 10.000 10.000 Seminari regionali 30.000 30.000 Attrezzature 5.000 5.000 Attrezzatura e forniture per 5.000 5.000 l'elaborazione dati Varie 25.000 3.000 13.000 9.000 Riproduzione e pubblicazione 17.000 10.000 7.000 di documenti Varie 8.000 3.000 13.000 9.000 Totale parziale 777.400 229.800 241.800 298.000 Spese di supporto 100.152 29.874 31.434 38.844 amministrativo (13%) Costo totale componenti 870.552 259.674 273.234 337.644 (a) Comprende il costo di un esperto residente italiano in Cile e di un consulente italiano di alto livello per fornire una guida globale Tavola 2 BILANCIO DEL PROGETTO, COMPRENDENTE IL CONTRIBUTO IN NATURA DELLA CEALC Componente Mesi-lavoro Costo in dollari USA Personale 540.000 Orientamento globale e supervisione (1) 18 180.000 Funzionari esperti in Affari Economici 36 360.000 nei settori seguenti: amministrazione comunale, infrastrutture urbane, questioni ambientali, sviluppo economico, sviluppo sociale e sviluppo industriale Servizi e infrastrutture 120.000 Uffici, spazio, strutture per le comunicazioni e la contabilita', servizi e infrastrutture per conferenze, riproduzione di documenti e servizi redazionali, varie. Contributo totale in natura 660.000 (1) Comprende il personale necessario a svolgere le attivita' preparatorie durante i primi sei mesi di esecuzione del progetto.