ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di San Paolo Belsito (Napoli) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 4 marzo 1994, per la durata di mesi diciotto, ai sensi dell'art. 1 del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 luglio 1991, n. 221, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalita' organizzata. Dalle risultanze degli interventi di risanamento effettuati emerge, come evidenziato dal prefetto di Napoli con relazione in data 1 settembre 1995, che la radicata situazione di illegalita' che ha permeato per lunghi anni la gestione politico-amministrativa del comune di San Paolo Belsito ed il degrado ambientale e culturale che caratterizza il territorio e lo stesso tessuto sociale del paese, hanno rallentato l'azione di recupero dell'amministrazione della cosa pubblica ai criteri di legalita' e di buon andamento, assolutamente disattesi dal disciolto consiglio comunale. Inoltre, l'opera di risanamento tenacemente svolta dalla commissione straordinaria continua ad essere ostacolata da parte della burocrazia dell'ente, ancora avvezza ai precedenti sistemi clientelari e affaristici, soprattutto nei settori che coinvolgono interessi economici, quali gli appalti e l'urbanistica. E proprio il risanamento del settore dei lavori pubblici, ove piu' marcatamente si sono risentiti gli effetti della penetrazione della criminalita' organizzata, e' stato uno degli obiettivi primari della gestione straordinaria. Infatti, l'organo commissariale, avvalendosi dei poteri ispettivi previsti dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, ha provveduto al riesame dell'appalto per i lavori del cimitero, disponendo la rescissione del relativo contratto ed investendo l'autorita' giudiziaria della vicenda. Per la sollecita realizzazione di opere pubbliche di primaria importanza la commissione ha anche approvato, ai sensi dell'art. 4 della legge 11 febbraio 1994, n. 108, il piano delle priorita' che prevede investimenti in ambiti di rilevante interesse collettivo, quali la illuminazione e la rete fognante. E' essenziale, ora, che i lavori previsti nel piano suddetto siano condotti dall'organo straordinario ad uno stato di avanzamento tale da evitare distorsioni e manipolazioni da parte della malavita locale che vanificherebbero i risultati sin qui raggiunti. Il settore urbanistico, caratterizzato da abusi ed irregolarita' sui quali sono ancora in corso indagini da parte dei competenti organi, ha costituito oggetto di adeguati interventi da parte della commissione straordinaria per rimuovere le situazioni di illegalita' riscontrate. La stessa commissione, inoltre, sta procedendo ad una revisione del piano regolatore generale che potrebbe incidere in maniera rilevante sugli interessi economici della malavita, collegati allo strumento urbanistico. E' emerso, peraltro, da approfondite indagini che le aspettative di legalita' e la volonta' di partecipazione ad una trasparente vita amministrativa, caratterizzata da una sana e proficua dialettica, non si sono ancora consolidate nella coscienza collettiva ed e' fondato il timore che, in relazione ai progetti in corso ed in ragione dell'insufficiente ricambio nella classe politica, si ricostituisca, in occasione di ravvicinate consultazioni elettorali, l'intreccio tra malavita locale, tessuto sociale e forze politiche. L'analisi della realta' locale evidenzia, per il conseguimento dell'obiettivo di riorganizzazione e risanamento dell'amministrazione, la necessita' di un maggior lasso di tempo per far emergere la parte sana della comunita' che sia in grado di esprimere, attraverso i propri organi rappresentativi, la propria libera determinazione ed il programma di rinnovamento. Per le suesposte considerazioni, si ritiene necessario un ulteriore intervento dello Stato per assicurare il buon andamento della amministrazione di San Paolo Belsito ed il regolare funzionamento dei servizi ad essa affidati, mediante l'applicazione dell'istituto della proroga della gestione commissariale, finalizzata ad attestare la rispondenza dell'azione amministrativa alle esigenze della collettivita' ed alla tutela degli interessi primari, nonche' a consentire l'effettuazione di nuove elezioni libere da ogni condizionamento malavitoso. La valutazione della situazione in concreto riscontrata in relazione alla persistenza dell'influenza criminale rende necessario che il periodo di proroga della gestione commissariale sia protratto fino al massimo consentito dalla legge. Ritenuto, pertanto, che ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'art. 2 del decreto-legge 20 dicembre 1993, n. 529, convertito, senza modificazioni, dalla legge 11 febbraio 1994, n. 108, vista la citata relazione del prefetto di Napoli, si formula rituale proposta per la proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di San Paolo Belsito (Napoli) per il periodo di sei mesi. Roma, 14 settembre 1995 Il Ministro dell'interno: CORONAS