a. Si sintonizzera' sul designato canale di traffico uscente obbedendo alle seguenti temporizzazioni: - Se IDENT2(cancelletto)IPFIXI, l'unita' dovra' essere in grado di ricevere sul canale di traffico entro 35 ms dopo la fine del messaggio GTC. - Se IDENT2=IPFIXI l'unita' dovra' essere in grado di ricevere sul canale di traffico entro 142 ms dopo la fine del messaggio GTC; (Questo permette all'unita' chiamata in una chiamata interprefisso di rimanere sul canale di controllo per un'altro "timeslot" dopo aver ricevuto il messaggio GTC, per estrarre l'indirizzo del chiamante se il messaggio seguente e' un GTC per l'unita' chiamante). b. Controllera' PFIX, IDENT1 e IDENT2 del messaggio GTC e anche il numero di canale del canale di controllo (da usare in osservanza alle procedure dei paragrafi 9.2.3.1, 9.2.3.3., 9.2.3.5, 9.2.3.6 e 9.2.3.7) c. Se il bit D nel messaggio GTC e' '0', allora l'unita' abilitera' l'audio (per comunicazioni per conversazione). Se il bit D=1 l'unita' disabilitera' l'audio (per comunicazioni dati); si noti che l'unita' non deve mandare messaggi di manutenzione dentro gli *item* (a meno che precedentemente accordato nel sistema). d. Se IDENT1 nel messaggio GTC e' ALLI e PFIX/IDENT2 nel messaggio GTC non e' il suo indirizzo individuale, allora l'unita' inibira' la trasmissione dell'utente sul canale di traffico. Altrimenti abilitera' la trasmissione dell'utente sul canale di traffico. Essa puo' anche dare una indicazione all'utente. Se l'unita' non obbedisce a un messaggio di GTC (o, per IDENT2=IPFIXI, un messaggio GTC nello "slot" seguente), e il canale di traffico designato e' il canale di controllo su cui il messaggio e' stato ricevuto, allora l'unita' deve ritornare alle procedure di acquisizione del canale di controllo. (Vedi 6.2.1.1). 9.2.2.6 Memorizzazione dei parametri di manutenzione della chiamata Una *unita' radio* memorizzera' i parametri di manutenzione della chiamata specificati dal piu' recente messaggio di BCAST, SYSDEF='00010' che si riferiscono al sistema al momento in uso. Questi parametri indicano: a. se il sistema richiede che la *unita' radio* su un canale di traffico allocato invii un messaggio di "Pressel ON" all'inizio di ogni *item* di conversazione che trasmette; b. se le *unita' radio* devono inviare messaggi periodici entro *item* di conversazione, e in tal caso il massimo intervallo (in secondi) fra l'inizio dell' *item* e il primo messaggio periodico, e quindi fra successivi messaggi periodici; c. se una unita' chiamata in un gruppo predisporra' PFIX/IDENT1 nel messaggio di MAINT che essa invia uguale al suo indirizzo individuale o all'indirizzo di gruppo relativo al messaggio GTC. Vedi anche 5.5.4.2, 5.5.4.5C e 9.2.3.1. All'inizio della sessione, fino a che riceve un messaggio BCAST, SYSDEF='00010', l'unita': - inviera' messaggi "Pressel ON" - inviera' messaggi periodici con un intervallo massimo TP - fissera' PFIX/IDENT1 come indirizzo di gruppo (quando essa e' l'unita' chiamata nel gruppo) 9.2.3 Procedure per tutte le *unita' radio* su un canale di traffico allocato. Queste procedure saranno osservate da tutte le *unita' radio* su un canale di traffico allocato (eccetto quando esentate da procedure di chiamate di emergenza d'accordo con il sistema - vedi 10.2.8). Per altre procedure per tutte le *unita' radio* su un canale di traffico, vedi paragrafi: 6.2.2 Disciplina del canale di traffico 11.3 Istruzione di inviare l'informazione di indirizzo esteso. 15.2 Procedure di interrogazione dati. 9.2.3.1 Messaggi di manutenzione della chiamata. Durante una chiamata per conversazione (vedi 9.2.2.5e, 9.2.3.4), una *unita' radio* inviera' i seguenti messaggi di manutenzione della chiamata entro *item* di conversazione: a. Se richiesto dal sistema (vedi 9.2.2.6), la *unita' radio* inviera' un messaggio di "Pressel ON" (MAINT, OPER=000) all'inizio di ciascun *item* essa trasmette. b. Se richiesto dal sistema, la *unita' radio* inviera messaggi periodici (MAINT, OPER=010) entro ciascun *item* di conversazione essa trasmette. Vedi 9.2.2.6 per il massimo intervallo fra messaggi periodici. c. La *unita' radio* inviera' un messaggio di "Pressel OFF" (MAINT, OPER='001') alla fine di ciascun *item* di conversazione essa trasmette, come l'ultimo segnale prima di risintonizzarsi sul canale di traffico uscente. PFIX/IDENT1 nei messaggi MAINT inviati da una *unita' radio* e' l'indirizzo individuale dell'unita' come se fosse indirizzata individualmente dal messaggio di GTC; altrimenti (esempio per una unita' chiamata nel gruppo), PFIX/IDENT2 sara' fissato o all'indirizzo individuale dell'unita' oppure all'indirizzo di gruppo (PFIX/IDENT1) del messaggio GTC, come richiesto dal sistema - vedi 9.2.2.5 e 9.2.2.6). (Durante una chiamata dati, la *unita' radio* non necessita di inviare i messaggi di cui sopra, a meno che richiesti dal sistema da predisposizioni precedenti). 9.2.3.2 Verifica disponibilita' su un canale di traffico Se una *unita' radio* su un canale di traffico riceve un messaggio di AHY con: PFIX/IDENT1 uguale al suo indirizzo individuale e POINT=0 o PFIX/IDENT2 uguale al suo indirizzo individuale e POINT=1 allora rispondera' con l'appropriato riscontro, (vedi di seguito), con lo stesso prefisso e identificativi come nel messaggio AHY. Se il bit AD=0 nel messaggio AHY, l'unita' temporizzera' la sua risposta dalla fine della parola codice di indirizzo AHY; se il bit AD=1, una parola di codice dati e' aggiunta e l'unita' temporizzera' la sua risposta dalla fine della parola codice dati. Per la temporizzazione, vedi 6.2.2.2. a. Se POINT=0, l'unita' inviera' ACK (QUAL=0) ACK(QUAL=0) - L'unita' e' in contatto radio. b. Se POINT=1, l'unita' inviera' ACK (QUAL=0) o ACKX (QUAL=0): ACK (QUAL=0) - L'unita' sta aspettando la segnalazione per una inclusione di chiamata appropriata ad IDENT1 (esempio IDENT1 e' l'identificativo chiamato o *gateway*) vedi anche paragrafo 11.2.5 ACKX (QUAL=0) - L'unita' non sta aspettando la segnalazione per una inclusione di chiamata appropriata ad IDENT1. 9.2.3.3 Disabilitazione alla trasmissione dell'utente. Se una *unita' radio* su un canale di traffico riceve un messaggio di manutenzione di chiamata MAINT, OPER=111 con il numero di canale (CHAN) uguale al numero del canale di traffico ed al relativo indirizzo, allora inibira' la trasmissione dell'utente mentre essa e' sintonizzata su questo canale di traffico (esempio disabilitera' il pulsante di trasmissione per una chiamata di conversazione o inibira' i dati dell'utente per una chiamata dati). L'indirizzo (PFIX/IDENT1) del messaggio MAINT e' applicabile se: a. PFIX/IDENT1 e' uguale all'indirizzo individuale dell'unita', o b. PFIX/IDENT1 e' uguale a PFIX/IDENT1 del messaggio GTC e l'unita' non e' l'utente chiamante, o c. IDENT1 e' uguale a ALLI 9.2.3.4 Sostituzione del canale di traffico. Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un messaggio di GTC con: PFIX/IDENT1 del messaggio GTC uguale al suo indirizzo individuale o PFIX//IDENT1 uguale ad ognuno dei suoi indirizzi designati per questo sistema o IDENT1 fissato all'identificativo ALLI di chiamata generale allora eseguira' le seguenti azioni: i) si sintonizzera' sul designato canale di traffico uscente e sara' in grado di ricevere entro 35 ms dopo la fine del messaggio GTC. ii) Se il bit D del messaggio GTC e' '0' , allora la *unita' radio* abilitera' l'audio (per comunicazione di conversazione). Se il bit D=1, l'unita' disabilitera' l'audio (per comunicazione dati); si noti che essa non deve inviare messaggi di manutenzione entro gli *item* (a meno che richiesto dal sistema da predisposizioni precedenti) iii) Se IDENT1 del messaggio GTC e' ALLI e PFIX/IDENT2 del messaggio GTC non e' il suo indirizzo individuale, allora l'unita' inibira' la trasmissione dell'utente. Altrimenti essa abilitera' la trasmissione dell'utente. (Vedi anche 11.2.7c). Quando l'unita' e' sintonizzata sul canale di traffico designato, essa puo' continuare la comunicazione. (Notare che l'unita' continua ad usare PFIX, IDENT1 e IDENT2 del messaggio GTC originale (vedi 9.2.2.5) in osservanza alle procedure dei paragrafi 9.2.3.1, 9.2.3.3, 9.2.3.5, 9.2.3.6 e 9.2.3.7). 9.2.3.5 Riaggangio sul canale di traffico Se l'utente della *unita' radio* riaggangia o effettua un'azione equivalente (o se il suo terminale dati indica che la chiamata dati e' finita) mentre e' sintonizzato sul canale di traffico, e se il suo indirizzo individuale e' o PFIX/IDENT1 o PFIX/IDENT2 del messaggio di GTC, allora l'unita' inviera' un numero di messaggi di disconnessione (MAINT, OPER=011) sul canale di traffico. Essa inviera' ND1 messaggi di disconnessione se il suo indirizzo individuale e' PFIX/IDENT1 del messaggio GTC, o ND2 se il suo indirizzo individuale e' PFIX/IDENT2 del messaggio GTC. L'unita' inviera' continuamente i messaggi (vedi 3.3.2 e 6.2.2.2) e disabilitera' l'audio, e deve ritornare quindi alle procedure di acquisizione del canale di controllo (vedi 6.2.1.1) Una *unita' radio* il cui indirizzo individuale non e' PFIX/IDENT1 ne' PFIX/IDENT2 del messaggio GTC (esempio l'unita' chiamata in una chiamata di gruppo) puo' lasciare la chiamata in ogni momento quando l'utente riaggangia e equivalente; essa disabilitera' l'audio, e deve ritornare allora alle procedure di acquisizione del canale di controllo (senza segnalazione). Tuttavia, l'unita' chiamante invia ND2 messaggi di disconnessione per una chiamata di gruppo (vedi sopra), e cosi' il chiamante dovrebbe essere avvisato di rimanere con una chiamata di gruppo sino al suo termine. 9.2.3.6 Tempo limite sul canale di traffico Una *unita' radio* su un canale di traffico temporizzera' la lunghezza di un periodo durante il quale essa non rileva alcuna attivita' (esempio smette di ricevere un adeguato livello di segnale) e temporizzera' anche la lunghezza di ciascun *item* essa trasmette. Se l'unita' non rileva attivita' sul canale di traffico uscente per un tempo TN allora assumera' che la chiamata e' terminata; disabilitera' l'audio e deve ritornare alle procedure per l'acquisizione del canale di controllo (senza segnalazione), e puo' indicare all'utente che la chiamata e' terminata. Se l'unita' trasmette un *item* che raggiunge la durata massima permessa TT allora essa disabilitera' l'audio e: i) inviera' un messaggio di "Pressel OFF" (per un *item* di conversazione); ii) inviera' ND1 o ND2 messaggi di disconnessione se il suo indirizzo individuale e' PFIX/IDENT1 o PFIX/IDENT2 relativi al messaggio GTC (come in paragrafo 9.2.3.5) Essa allora deve cessare la trasmissione sul canale di traffico, ritornare alle procedure di acquisizione del canale di controllo e puo' indicare all'utente che la chiamata e' finita. 9.2.3.7 Messaggio selettivo di terminazione chiamata: MAINT con OPER=110. Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un messaggio di manutenzione della chiamata MAINT, OPER=110, con: il numero di canale (CHAN) uguale al numero del canale di traffico e PFIX/IDENT1 diverso da PFIX/IDENT1 del messaggio GTC e PFIX/IDENT1 diverso da PFIX/IDENT2 del messaggio GTC allora deve disabilitare immediatamente l'audio, ritornare alle pro- cedure di acquisizione del canale di controllo e puo' indicare all'utente che la chiamata e' terminata. 9.2.3.8 Messaggio di terminazione Se una *unita' radio* su un canale di traffico riceve un messaggio di terminazione CLEAR con: il numero di canale CHAN uguale al numero del canale di traffico e il campo REVS uguale '101010101010' allora essa deve immediatamente disabilitare l'audio e spostarsi sul canale di controllo uscente indicato dal campo CONT nel messaggio CLEAR (per essere in grado di ricevere entro 35 ms dopo la fine della parola di codice indirizzo CLEAR), e puo' indicare all'utente che la chiamata e' finita. Nota: Se il campo CONT nel messaggio CLEAR e' uguale a '0000000000' , allora la rimozione del canale e' dipendente dal sistema. 10. PROCEDURE DI CHIAMATA DI EMERGENZA. Questo capitolo definisce le procedure standard per le chiamate di emergenza (notare che sistemi diversi possono avere procedure di emergenza alternative impiegando messaggi personalizzati dall'utente, e che solo le *unita' radio* che hanno predisposizioni adatte al sistema li possono usare). Chiamate standard di emergenza da *unita' radio* possono essere richieste a: - a una *unita' radio*, *terminale d'utente a connessione diretta* o a un gruppo - tutte le unita' nel sistema - ad un estensione di PABX (con indirizzamento breve o esteso) Chiamate di emergenza da *unita' radio* sono richieste usando il messaggio di richiesta chiamata di emergenza RQE (vedi 5.5.3.1.5). Bit D nel messaggio RQE specifica se l'unita' sta richiedendo una comunicazione per conversazione o dati. Una richiesta con indirizzamento esteso e' indicata predisponendo IDENT1 nel messaggio RQE ad un appropriato identificativo *gateway*. Una *unita' radio* puo' interrompere un tentativo di una chiamata non di emergenza per richiedere una chiamata di emergenza; in questo caso abbandonera' il precedente tentativo. I messaggi ACKE (QUAL=0) e AHY (E=1) sono le uniche risposte a chiamate RQE; esse indicano che il TSC ha ricevuto positivamente RQE e che ogni ulteriore segnalazione inviata all'unita' e' per una chiamata di emergenza. Fino a che l'unita' non riceve ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) l'unita' ignora altri riscontri e rifiuta messaggi AHYC con MODE 1. Normalmente le chiamate di emergenza hanno precedenza su tutte le altre chiamate. Le chiamate di emergenza possono essere di tipo "a liberazione forzata", il che significa che un'altra chiamata puo' essere terminata in anticipo per liberare un canale per la chiamata di emergenza. Se il bit EXT e' predisposoto a 0 nel messaggio RQE (esempio se RQE non e' una chiamata aPABX con indirizzamento breve) allora la FLAG2 puo' essere fissata a '1' per indicare che la unita' chiamante sta richiedendo una chiamata di emergenza di tipo speciale, precedentemente concordata con il sistema; il TSC determina l'azione richiesta in riferimento all'indirizzo della unita' chiamante quinti il TSC e la *unita' radio* seguono appropriate (non standard) proce- dure. In questo caso il significato dei campi IDENT1, D e FLAG1 nel messaggio RQE possono essere ridefiniti. Per esempio EXT=0/FLAG2=1 potrebbe indicare che il campo IDENT1 contiene un messaggio speciale di 13 bit perche' sia trattato al momento dal controllore; questi speciali messaggi potrebbero avere ogni significato predefinito (come il tipo dell'emergenza, il servizio richiesto o la posizione geografica dell'unita'). Vedi anche le introduzioni ai paragrafi 10.1 e 10.2. 10.1 Procedure standard di chiamata d'emergenza per TSC Se il TSC offre un servizio di emergenza allora sara' preparato ad accettare un messaggio di RQE in ogni "slot" ad accesso casuale. Le procedure del TSC dettagliate nei seguenti paragrafi sono per chiamate di emergenza standard. Se, a seguito di una incorretta operazione di una *unita' radio*, il TSC riceve un messaggio RQE richiedente un modo speciale di servizio (EXT=0/FLAG2=1) da una *unita' radio* che non e' stata precedentemente prevista allora esso puo' rifiutare la richiesta rispondendo con ACKE (QUAL=0) e quindi inviando ACKX (QUAL=0), dove entrambi ACKE e ACKX contengono lo stesso PFIX, IDENT1 e IDENT2 come il messaggio RQE. 10.1.1 Risposte a richiesta di emergenza standard con indirizzamento breve Una *unita' radio* richiede una chiamata di emergenza generando un messaggio RQE conformemente al protocollo ad accesso casuale (almeno che essa abbia altre predisposizioni con il sistema). Alla ricezione di un messaggio RQE con indirizzamento breve, il TSC inviera' una risposta il piu' presto possibile; per il massimo ritardo permesso, vedi 7.2.4. Risposte valide sono: a. ACKE (QUAL=0): vedi 5.5.2.1 e 10.2.2 b. Una verifica di disponibilita' per la chiamata (AHY con il bit E=1) vedi 9.1.1.5, 9.1.1.7 e 10.2.2. c. Per una chiamata con PABX (esempio EXT=0 nel messaggio RQE): - un messaggio Go To Channel (GTC): vedi 9.1.1.12 e 10.2.2 (Questa e' la risposta raccomandata se il TSC non fa alcuna verifica di disponibilita' per la chiamata - vedi 10.1.6) ACKE (QUAL=0) e' inviato solo come una risposta ad un messaggio RQE; esso e' un riscontro intermedio; indicando che ulteriore segnalazione seguira'. Il TSC puo' mandare allora altri riscontri (es. ACKI, ACKX) alla unita' chiamante in attesa, nei tempi appropriati per indicare l'andamento della fase di costruzione delle chiamate; vedi paragrafo 10.1.5. 10.1.2 Rispostaa richieste d'emergenzastandardconindirizzamento esteso Una *unita' radio* richiede una chiamata di emergenza generando un messaggio RQE, conformemente al protocollo ad accesso casuale (a meno che essa non abbia altre predisposizioni con il sistema). Alla ricezione di un messaggio RQE con indirizzamento esteso il TSC inviera' una risposta ACKE (QUAL=0) con lo stesso prefisso ed identificativi come nel messaggio RQE. Per il massimo ritardo permesso, vedi 7.2.4. 10.1.3 Segnalazione per una chiamata precedente. Dopo aver ricevuto un messaggio RQE, il TSC non inviera' alcuna altra segnalazione all'unita' chiamante per ogni precedente richiesta di chiamata da quella unita' (sebbene, per una chiamata sul canale di traffico, esso puo' mandare un AHYX per informare l'unita' chiamata che la chiamata non avra' luogo). 10.1.4 Conseguimento delle informazioni di indirizzo esteso Dopo aver ricevuto un messaggio RQE con indirizzo esteso e rispondendo con ACKE (QUAL=0), il TSC puo' chiedere l'indirizzo completo del chiamato dall'unita' chiamante inviando un messaggio di AHYC (come in paragrafo 9.1.1.3). 10.1.5 Riscontri inviati per indicare l'avanzamento di una chiamata di emergenza. Dopo aver inviato ACKE (QUAL=0) o un riscontro di disponibilita' AHY con E=1 come risposta ad una richiesta di chiamata di emergenza, il TSC puo' mandare riscontri ACKI, ACKQ, ACKX, ACKV, ACKB (QUAL=0) o ACKT (QUAL=0) all'unita' chiamante per indicare l'avanzamento della chiamata come in paragrafo 9.1.1.4. 10.1.6 Verifiche disponibilita' prima di allocare un canale di traffico. Per chiamate di emergenza, la verifica obbligatoria di disponibilita' dettagliata in sezione 9.1.1.5 puo' essere esentata (per chiamate di emergenza, la verifica di disponibilita' sulle *unita' radio* e' fatta usando il messaggio AHY con il bit E=1). 10.1.7 Tempi limite del TSC. Il TSC puo' ordinare all'unita' chiamante di far ripartire il suo contatore di attesa TW, inviando il messaggio AHY con il bit POINT=1 (e il bit E=1); vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se trascorre un tempo TW, meno la tolleranza del contatore della *unita' radio*, da quando l'ultimo messaggio e' ricevuto per una chiamata di emergenza (dall'unita' chiamante), il TSC non deve inviare alcuna altra segnalazione per la chiamata, eccettuato l'invio di AHYX per informare una unita' chiamata che la chiamata non avra' luogo. Vedi anche 10.2.7. 10.1.8 Altre procedure. a. Una unita' chiamante puo' mandare un messaggio RQX per cancellare la sua chiamata di emergenza. Le procedure del TSC sono definite in 9.1.1.8 per chiamate semplici. b. E' raccomandato che il TSC non mescoli una chiamata di emergenza con altre chiamate in coda. c. Se tutti i canali di traffico sono occupati allora il TSC puo' terminare prematuramente un'altra chiamata (con o senza avviso ai corrispondenti che lo stanno usando) in modo di liberare un canale per una chiamata di emergenza. d. Le procedure per l'allocazione di un canale di traffico, manutenzione delle chiamate e terminazione sono dettagliate in 9.1.1.12 e 9.1.2. 10.2 Procedure di chiamate di emergenza standard per *unita' radio* Una *unita' radio* fara' solo un tentativo di chiamata di emergenza alla volta. Mentre sta tentando l'accesso o aspettando ulteriore segnalazione per una richiesta di emergenza, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata di ogni tipo (a meno che l'utente prima cancelli la chiamata originale). Essa puo' fare una chiamata di emergenza in un altro tempo. Per esempio, essa puo' interrompere un tentativo di chiamata non di emergenza per richiedere una chiamata di emergenza; in questo caso abbandonera' il precedente tentativo di chiamata (senza inviare RQX). Le procedure delle *unita' radio* dettagliate nei paragrafi seguenti sono per chiamate di emergenza standard. Se una *unita' radio* invia un messaggio di RQE con EXT=0/FLAG2=1 allora sta richiedendo un modo speciale del servizio di emergenza precedentemente previsto nel sistema e generalmente segue procedure non standard; comunque, se essa riceve ACKE (QUAL=0) e seguentemente riceve ACKX (QUAL=0), entrambi con lo stesso PFIX, IDENT1 e IDENT2 come il corrispondente RQE, allora deve ritornare nello stato di riposo (e puo' indicare all'utente che il tentativo di chiamata e' fallito). 10.2.1 Richiesta di una chiamata di emergenza standard. Una *unita' radio* richiede una chiamata standard di emergenza inviando un messaggio RQE sul canale di controllo; i campi nel messaggio RQE saranno fissati propriamente (vedi 5.5.3.1.5). Alcuni TSC possono permettere piu' di un tentativo di accesso casuale in una trama; comunque, a meno che la *unita' radio* conosca il numero di tentativi successivi permessi dal TSC, si deve attenere al normale protocollo di accesso casuale - vedi 7.3 (Notare che la *unita' ra- dio* richiedente una chiamata di emergenza ignora tutti i valori del qualificatore di indirizzo eccetto M=20 - vedi 7.3.1) L'unita' tentera' l'accesso fino a che riceve una valida risposta (vedi 10.2.2/3), o fino a che il suo utente cancelli la chiamata (vedi 10.2.8), o fino a che il tentativo di accesso fallisce (esempio l'unita' ha inviato il numero massimo di trasmissioni NE e non ha ricevuto nessuna risposta, o il suo tempo di accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8). Nel caso di accesso fallito, se l'unita' non ha inviato una richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e puo' indicare l'insuccesso all'utente); altrimenti, deve aspettare una ulteriore segnalazione per la chiamata - vedi da 10.2.4 a 10.2.7. 10.2.2 Risposte ad un RQE con indirizzamento breve. Per una chiamata con indirizzamento breve, l'unita' chiamante accettera' i seguenti messaggi (con PFIX/IDENT2) come il suo indirizzo individuale e IDENT1 come identificativo del chiamato o PABXI per una chiamata a PABX) come una risposta valida al suo RQE o non inviera' piu' nessuna richiesta: a. Un riscontro ACKE (QUAL=0) b. Un messaggio AHY con il bit E=1 c. Per una chiamata non PABX (esempio EXT=0 nel messaggio RQE) - Un messaggio GO TO CHANNEL (GTC) con il bit D uguale al bit D del messaggio RQE. Nei casi a. e b. l'unita' allora deve aspettare una ulteriore segnalazione per la chiamata. Vedi anche paragrafi 10.2.6, 9.2.2.3 e 9.2.2.5. 10.2.3 Risposte a un messaggio RQE con indirizzamento esteso Per una chiamata con indirizzo esteso, l'unita' chiamante accettera' un messaggio di riscontro ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) (con lo stesso prefisso ed identificativi del messaggio RQE) come una risposta al suo RQE e non inviera' piu' nessuna altra richiesta; essa allora deve aspettare una ulteriore segnalazione relativa alla chiamata. Vedi anche 9.2.2.3. 10.2.4 Invio dell'informazione di indirizzo esteso. Per una chiamata di emergenza con indirizzo esteso, dopo aver ricevuto un messaggio ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per la sua chiamata, l'unita' chiamante inviera' l'intera informazione dell'indirizzo del chiamato alla ricezione dell'appropriato AHYC; vedi paragrafo 9.2.2.1. Sino a che essa riceve ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1), l'unita' rispondera' al MODE 1 dei messaggi AHYC con ACKX (QUAL=0). 10.2.5 Riscontri indicanti l'avanzamento della chiamata di emergenza. Dopo aver ricevuto un messaggio ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per la sua chiamata di emergenza, l'unita' chiamante in attesa prendera' l'appropriata azione alla ricezione di ulteriori riscontri quali - ACKI, ACKQ, ACKX, ACKV, ACKB, (QUAL=0) o ACKT (QUAL=0) - come dettagliato nei paragrafi 9.2.1.4. Se riceve ACKE (QUAL=0) per la chiamata allora l'unita' deve aspettare una ulteriore segnalazione. 10.2.6 Verifica disponibilita' e allocazioni del canale per la propria chiamata. Una unita' chiamante tentando l'accesso o aspettando ulteriore segnalazione per una chiamata di emergenza obbedira' alle procedure di verifica disponibilita'. (Vedi da 9.2.2.2 a 9.2.2.4). Notare particolarmente che: a. Se l'unita' non ha ricevuto ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per la sua chiamata di emergenza obbedira' ad un messaggio GTC se la sua chiamata e' di tipo ad indirizzamento breve non PABX e il messaggio GTC e' per la chiamata richiesta (vedi di seguito). b. Dopo aver ricevuto ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per la sua chiamata di emergenza, l'unita' obbedira' ad un messaggio GTC solo se essa e' individualmente indirizzata dal GTC (esempio se il suo indirizzo individuale e' PFIX/IDENT1 o PFIX/IDENT2). Vedi paragrafo 9.2.2.5 , regola 1. Per una chiamata con indirizzamento breve non PABX o dopo aver ricevuto ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per una chiamata con indirizzamento breve PABX o dopo aver inviato il completo indirizzo per una chiamata con indirizzo esteso, l'unita' assumera' che il messaggio GTC che essa riceve e' per la sua richiesta di chiamata se PFIX/IDENT2 e' il suo indirizzo individuale, IDENT1 e' l'indirizzo del chiamato o (*gateway*) e il bit D e' lo stesso del messaggio RQE. Se e' cosi', essa puo' dare una indicazione all'utente, e deve ritornare allo stato di riposo alla fine della chiamata. 10.2.7 Tempo scaduto in attesa di segnalazione Una unita' chiamante in attesa di ulteriore segnalazione per una chiamata di emergenza deve ritornare allo stato di riposo se il tempo TW e' scaduto da quando l'ultimo messaggio e' stato inviato per la chiamata, esempio: RQE, richiesta chiamata di emergenza (vedi 10.2.1) o SAMIS, fornendo le informazioni di indirizzo esteso per la chiamata (vedi 9.2.2.1) o ACK (QUAL=0) inviato in risposta ad un messaggio AHY con POINT=1, E=1 e IDENT1 come identificativo del chiamato o *gateway* (vedi 9.2.2.3) Essa puo' anche indicare l'insuccesso all'utente. 10.2.8 Altre procedure. a. Una unita' chiamante in attesa di una chiamata di emergenza puo' tentare di cancellare la chiamata inviando una richiesta di cancellazione RQX. Le procedure sono come definite in 9.2.1.7 per la cancellazione di chiamate semplici. b. Le procedure su un canale di traffico allocato sono definite in 9.2.3 (a meno che altre predisposizioni siano state fatte nel sistema). 11. PROCEDURE PER CHIAMATA DI INCLUSIONE Durante una chiamata RQS o RQE, una *unita' radio* allocata sul suo canale di traffico puo' inviare una richiesta di messaggio RQS al TSC, per chiedere che un'altro *utente* si possa unire alla chiamata in corso. Questa funzione puo' essere usata per: a) una chiamata di conferenza - un utente sul canale puo' chiedere che la chiamata venga allargata per includere un altro *utente*, b) trasferimento di chiamata - un utente puo' includere un altro *utente* nella chiamata e dopo abbandonare la chiamata che puo' continuare senza esso c) ripetizione di chiamata - un utente puo' chiedere l'assegnazione del canale segnalando che la chiamata deve essere ritrasmessa. L' *utente* incluso puo' essere una *unita' radio*, un *terminale d'utente a connessione diretta*, un gruppo di unita', un estensione PABX (con indirizzamento breve o esteso). Una *unita' radio* richiede una chiamata di inclusione trasmettendo un messaggio di richiesta RQS sul canale di traffico assegnato. (Una richiesta di indirizzamento esteso e' indicata fissando IDENT1 nel messaggio RQS all'appropriato identificativo *gateway*). Il TSC risponde e, per una richiesta di indirizzamento esteso, da' ordine all'unita', che ha richiesto l'inclusione, di trasmettere tutti i particolari dell' *utente* chiamato. Dopo verifica la disponibilita' dello *utente* chiamato (se necessario) e indirizza lo *utente* chiamato sul canale di traffico. Per tutta la durata della transazione, il TSC puo' inviare riscontri all'unita' che ha chiesto l'inclusione per indicare la progressione e il successo/perdita della transazione. Quando un utente inizia una chiamata di inclusione, la sua richiesta di trasmissione e' disabilitata fino a quando la *unita' radio* riceve un riscontro diverso da ACKI (QUAL=1) o fino a quando scade il tempo. Dopo che l' *utente* e' stato incluso in una chiamata, il TSC puo' permettere alle unita' di abbandonare la chiamata, senza concludere la chiamata, a condizione che il numero degli *utenti* che indicheranno la condizione di riaggancio non e' ridotto sotto il numero normale per il tipo di chiamata. Le limitazioni della temporizzazione per i messaggi trasmessi su un canale di traffico sono specificati nelle sezioni 6.1.2.2 e 6.2.2.2. 11.1 Procedure del TSC per chiamate di inclusione. Questo paragrafo definisce le procedure per i TSC che offrono la possibilita' della chiamata di inclusione. 11.1.1 Risposta ad una chiamata di inclusione con indirizzamento breve. Una *unita' radio* richiede una chiamata di inclusione con indirizzamento breve trasmettendo un messaggio RQS (con EXT=1, o con EXT=0 e IDENT1 fissato a un identificativo di un *utente* chiamato valido) sul canale di traffico. Alla ricezione di un messaggio RQS di inclusione con indirizzamento breve, il TSC dovra' inviare una risposta: ACKI, ACKQ (QUAL=0), ACKX, ACKV, ACKT (QUAL=0) o ACK (QUAL=0). Per gli identificativi, vedi sezione 5.5.2.1; per ritardo accettabile, vedi 6.1.2.2. Questi messaggi di riscontro possono anche essere inviati all'unita' per indicare la progressione della propria chiamata di inclusione - vedi 11.1.4. 11.1.2 Risposta a una richiesta di inclusione con indirizzamento esteso. Una *unita' radio* richiede una chiamata di inclusione con indirizzamento esteso trasmettendo un messaggio RQS (con EXT=0 e IDENT1=IPFIXI, PABX) su canale di traffico. Alla ricezione di un messaggio RQS di richiesta di inclusione con indirizzamento esteso, il TSC inviera' una delle seguenti risposte con lo stesso prefisso e identificativi come nella RQS di inclusione: a) un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0). b) AHYC (per esempio un'istruzione di inviare le informazioni com- plete del chiamato). Per il ritardo accettabile vedi 6.1.2.2. Vedi anche 11.1.3 e 11.1.4. 11.1.3 Modalita' per inviare le informazioni di indirizzamento esteso. Dopo la ricezione di un messaggio RQS di inclusione con indirizzamento esteso, il TSC puo' richiedere l'indirizzamento completo del chiamato inviando un messaggio AHYC, con: - lo stesso prefisso e identificativi come nel messaggio RQS di inclusione - il campo DESC fissato per indicare l'appropriato *gateway* (vedi 5.5.3.2.8). - il campo SLOTS fissato al corrispondente della RQS di inclusione. Il messaggio AHYC da' istruzione alla *unita' radio*, che ha richiesto l'inclusione di inviare le informazioni dell'indirizzo dell'utente chiamato (vedi 11.3.1). Se il TSC non decodifica con successo le informazioni di indirizzo, la *unita' radio* ripete il messaggio AHYC o trasmette ACKV (QUAL=0) per indicare il fallimento della chiamata di inclusione. Dopo aver decodificato con successo tutte le informazioni di indirizzo, il TSC puo' inviare i riscontri appropriati all'unita' che ha richiesto l'inclusione (vedi 11.1.4). 11.1.4 Riscontri inviati per indicare la progressione di una chiamata di inclusione Il TSC puo' inviare messaggi di riscontro per indicare ad una *unita' radio* la progressione della sua chiamata di inclusione - per identificativi, vedi 5.5.2.1. (Per chiamate di inclusione con indirizzamento esteso, solo ACKI (QUAL=1), ACKX e ACKV (QUAL=0) sono appropriate fino a quando non sono state ottenute tutte le informazioni dell'indirizzo.) ACKI (QUAL=0) - L' *utente* chiamato e' stato avvisato ma non e' ancora pronto. ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio; ulteriore segnalazione a seguire. ACKQ (QUAL=0) - Tutti i canali di traffico sono in uso sul sito chiamato; ulteriore segnalazione a seguire. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida, richiesta respinta. ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema ad esempio tutti i canali sono in uso sul sito chiamato e la chiamata non puo' essere accodata. ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non e' in contatto radio o abbandono della chiamata di inclusione. ACKV (QUAL=1) - Conflitto della chiamata in progressione (esempio chiamata occupata) o l'utente chiamato non vuole ricevere la chiamata. ACKT (QUAL=0) - l' *utente* chiamato e' stato deviato. ACK (QUAL=0) - Richiesta di inclusione accettata; la verifica di disponibilita' ha avuto successo (se eseguita); l' *utente* chiamato sara' indirizzato sul canale di traffico. Per il massimo ritardo accettabile delle ripetizioni dei riscontri ACKX, ACKV, ACKT e ACK vedi il tempo limite TB nel paragrafo 11.2.4. 11.1.5 Verifica della disponibilita' della *unita' radio* chiamata Se una richiesta di inclusione specifica che una *unita' radio* individuale deve essere inclusa, il TSC puo' verificare la disponibilita' dell'unita' chiamata prima di darle istruzioni di unirsi alla chiamata in progressione. Il TSC verifica la disponibilita' della *unita' radio* chiamata inviando il messaggio AHY sul canale di controllo (vedi 5.5.3.2.1 e 9.2.2.2a). Per una verifica di disponibilita' di una chiamata di inclusione, IDENT 2 nel messaggio AHY e' fissato a INCI (per inibire all'utente chiamato la risposta con ACKB (QUAL=0)) e una parola di codice dati puo' essere aggiunta contenente l'indirizzo dell'unita' che ha richiesto l'inclusione. Il TSC puo' indicare il risultato della verifica di disponibilita' ad una *unita' radio* che ha richiesto l'inclusione, inviando il riscontro (i) appropriato (vedi 11.1.4) sul canale di traffico. 11.1.6 Cancellazione di chiamata Una *unita' radio* puo' cancellare la sua richiesta di chiamata di inclusione trasmettendo un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3) sul canale di traffico. Alla ricezione di un messaggio RQX cancellante la chiamata di inclusione, il TSC rispondera' con ACK (QUAL=0) o ACK (QUAL=1), con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQX; vedi anche 11.1.4 e 11.2.6. Se una chiamata di inclusione e' stata cancellata, il TSC puo' informare la *unita' radio* chiamata inviando il messaggio AHYX (con IDENT2 fissato a INCI) sul canale di controllo. Il messaggio AHYX puo' essere ripetuto se non ha ancora ricevuto un riscontro con il messaggio ACK (QUAL=1) dall'unita' chiamata (vedi 9.2.2.4). 11.1.7 Tempo limite del TSC. Il TSC puo' dare istruzione ad una *unita' radio* che ha richiesto l'inclusione di far ripartire il suo temporizzatore di attesa TI, inviando un messaggio AHY con: - Il bit POINT fissato al valore '1' - PFIX/IDENT2 fissato al valore dell'indirizzo individuale dell'unita' - IDENT1 fissato al valore dell'identificativo del chiamato e del *gateway*. Vedi 9.1.2.2 e 9.2.3.2. Se il tempo TI, meno le tolleranze del temporizzatore delle *unita' radio* , scade senza che l'ultimo messaggio venga ricevuto per una chiamata di inclusione (dall'unita' che ha richiesto la chiamata d'inclusione), il TSC non inviera' alcuna ulteriore segnalazione per la transazione, eccetto quando puo' inviare il messaggio AHYX sul canale di controllo per informare la *unita' radio* chiamata. Vedi anche 11.2.5. 11.1.8 Assegnazione del canale di traffico. Il TSC indirizzera' una *unita' radio* chiamata o un gruppo di *unita' radio* al corretto canale di traffico usando i messaggi Go To Channel GTC (con IDENT2 fissato a INCI); vedi paragrafo 5.4. 11.1.9 Termine di una chiamata. Dopo una chiamata di inclusione, il TSC puo' permettere agli *utenti* di abbandonare la chiamata in progressione, senza terminare la chiamata stessa, nel modo seguente: i) Per una chiamata di gruppo o una chiamata in cui un gruppo e' stato incluso, il TSC puo' permettere alle *unita' radio* di inviare la segnalazione di gancio (o ai *terminali d'utente a connessione diretta* , oppure utenti PABX di abbandonare la chiamata), senza terminare la chiamata stessa, a condizione che almeno un *utente*, che indichera' la fine dell'uso del canale, rimanga in conversazione. ii) Per una chiamata comprendente solo utenti con indirizzamento individuale, il TSC puo' permettere alle *unita' radio* di inviare la segnalazione di gancio (o ai *terminali d'utente a connessione diretta*, oppure utenti PABX di abbandonare la chiamata) senza terminare la chiamata stessa verificando che almeno due *utenti* rimangano in conversazione. In questo modo, almeno il numero normale di utenti in grado di indicare la fine dell'uso del canale, rimane in conversazione (escludendo la corruzione di messaggi di segnalazione). Vedi anche paragrafo 9.1.2.6. 11.2 Procedure per *unita' radio* che richiedono l'inclusione. Una *unita' radio* sul canale di traffico chiedera' soltanto una transazione alla volta; mentre sta richiedendo una chiamata di inclusione oppure e' in attesa di ulteriori segnalazioni, la *unita' radio* non richiedera' un'altra transazione di qualsiasi tipo (a meno che l'utente cancelli prima la richiesta di chiamata di inclusione). 11.2.1 Richiesta di inclusione. Quando un utente inizia una chiamata di inclusione (indicando che desidera che un altro si unisca alla chiamata in corso), la *unita' radio* inibira' la trasmissione dell'utente per esempio: - disabilitando il tasto per la trasmissione per una chiamata per conversazione, o - inibendo il terminale dati dell'utente per una chiamata dati. La *unita' radio* richiede una chiamata di inclusione trasmettendo un messaggio RQS sul canale di traffico assegnato. I campi del messaggio RQS saranno fissati appropriamente (vedi 5.5.3.1.1); tuttavia notare particolarmente che: a. Se la chiamata in progressione e' una chiamata per conversazione (vedi 9.2.2.5 e 9.2.3.4), il bit DT sara' fissato a '0', per una chiamata dati DT sara' fissato a '1'. b. Il bit LEVEL sara' fissato a '1'. (Questo obbligo e' imposto per prevenire che il messaggio RQS possa essere interpretato come AHY dall' *utente* chiamato). c. Una richiesta di messaggio con indirizzamento esteso e' indicato fissando IDENT1 e il messaggio RQS all'appropriato valore di *gate- way* (ad esempio IPFIXI, PABXI). Dopo aver trasmesso un messaggio di richiesta di inclusione sul canale di traffico, l'unita' aspettera' di ricevere una risposta dal TSC. Se non viene ricevuta nessuna risposta entro il tempo definito nel paragrafo 6.2.2.2, la *unita' radio* riterra' che il messaggio non ha avuto successo e puo' ritrasmetterlo. Potra' ripetere la richiesta di inclusione, aspettando ogni volta una risposta dal TSC, fino a che: i) riceve una risposta valida (vedi 11.2.2/3), oppure ii) il proprio utente cancella la chiamata di inclusione (vedi 11.2.6), o iii) ha inviato il massimo numero di trasmissioni NI. In questo caso, deve aspettare una ulteriore segnalazione per la chiamata di inclusione (vedi 11.2.4 e 11.2.5). 11.2.2 Risposta ad una richiesta di inclusione con indirizzamento breve. Per un messaggio RQS di richiesta di inclusione con indirizzamento breve, la *unita' radio* accettera' i seguenti messaggi come risposta valida alla propria RQS e non inviera' ulteriori richieste: a. ACKI, ACKQ (QUAL=0) ACKX, ACKV o ACK (QUAL=0), con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale e IDENT1 come l'identificativo del chiamato. (o PABXI per chiamate a PABX). b. ACKT (QUAL=0) con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale. Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi vedi paragrafo 11.2.4. 11.2.3 Risposta ad una richiesta di inclusione con indirizzamento esteso. Per una RQS di inclusione con indirizzamento esteso, la *unita' ra- dio* accettera' i seguenti messaggi (con gli stessi prefissi ed identificativi come nel messaggio RQS) come una risposta valida al proprio RQS e non iniziera' ulteriori richieste: a) Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX oppure ACKV (QUAL=0) b) AHYC (cioe' un istruzione di inviare le informazioni complete dell'utente chiamato). Per ulteriori azioni alla ricezione di questi messaggi vedi 11.2.4 e 11.3.1. 11.2.4 Riscontri ricevuti. Se una *unita' radio* , in attesa di una risposta per una richiesta RQS di inclusione, o di ulteriori segnalazioni per una chiamata di inclusione, riceve un appropriato riscontro dopo dovra' comportarsi come sotto indicato. Per una chiamata di inclusione con indirizzamento esteso, soltanto ACKI (QUAL=1) ACKX e ACKV (QUAL=0) sono corrette fino a quando l'informazione completa dell'indirizzo non e' stata inviata. Per identificativi, vedi 5.5.2.1. ACKI (QUAL=0) - L'utente chiamato e' stato avvisato ma non e' ancora pronto. ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio, seguira' ulteriore segnalazione. ACKQ (QUAL=0) - Tutti i canali di transito sono in uso sul sito chiamato, seguira' ulteriore segnalazione. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; richiesta respinta. ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema; richiesta respinta. ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non e' in contatto radio o la chiamata di inclusione e' stata abbandonata. ACKV (QUAL=1) - Chiamata in progressione in conflitto (ad esempio l'utente chiamato e' occupato) o l'utente chiamato non desidera ricevere questa chiamata. ACKT (QUAL=0) - L'utente chiamato e' stato deviato. ACK (QUAL=0) - Richiesta di inclusione accettata; l'utente chiamato sara' indirizzato sul canale di traffico. Se viene ricevuto ACKI oppure ACKQ (QUAL=0), la *unita' radio* deve aspettare una ulteriore segnalazione. Tuttavia, per una chiamata per conversazione, puo' riabilitare il tasto per la trasmissione alla ricezione dei messaggi ACKI (QUAL=0) oppure ACKQ (QUAL=0). Se viene ricevuto ACKX oppure ACKV la *unita' radio* deve riabilitare la trasmissione dell'utente e puo' indicare all'utente che la chiamata di inclusione non e' andata a buon fine. Se un completo messaggio ACKT (QUAL=0) viene ricevuto la *unita' ra- dio* potra' sia: a. Riabilitare la trasmissione dell'utente (e puo' indicare all'utente che l'altra parte chiamata e' stata deviata), oppure b. Tentare una nuova chiamata di inclusione all'indirizzo di deviazione. Se un messaggio ACKT (QUAL=0) viene ricevuto incompleto, allora: i) se l'unita' non richiede l'indirizzo di deviazione, riabilitera' la trasmissione dell'utente (e potra' dare un'indicazione all'utente). ii) Se l'unita' non richiede l'indirizzo di deviazione allora: - se non ha ricevuto precedenti risposte alla sua richiesta RQS di inclusione, e non ha inviato il numero massimo di trasmissioni del messaggio RQS (vedi 11.2.1), ignorera' il messaggio ACKT; - negli altri casi deve aspettare un ACKT ripetuto, riabilitando la trasmissione dell'utente se il tempo TB scade (in questo caso, potra' indicare all'utente la non andata a buon fine). Se ACK (QUAL=0) viene ricevuto, l'unita' deve riabilitare la trasmissione dell'utente e puo' indicare all'utente stesso che l'altro utente chiamato e' stato indirizzato sul canale di traffico. Dopo aver ricevuto ACKX, ACKV oppure ACK per la propria chiamata di inclusione, l'unita' non richiedera' sul canale di traffico un'altra transazione di qualsiasi tipo allo stesso identificativo (o *gate- way*) per almeno il tempo TB. Dopo aver ricevuto ACKT per la propria chiamata di inclusione, l'unita' non richiedera' sul canale di traffico altre transazioni di qualsiasi tipo per almeno il tempo TB. 11.2.5 Tempo limite dopo l'attesa per una chiamata di inclusione. Una *unita' radio*, in attesa di ulteriore segnalazione per una chiamata di inclusione, riabilitera' la trasmissione dell'utente se il tempo TI e' trascorso dall'ultimo messaggio che ha inviato per la transazione, cioe': RQS richiedente la chiamata di inclusione (vedi 11.2.1) oppure SAMIS, che ha fornito le informazioni di indirizzamento esteso per la chiamata (vedi 11.3.1.) oppure ACK (QUAL=0), inviato in risposta ad un messaggio di AHY con il bit POINT=1 e IDENT1 come identificativo del chiamato o *gateway* (vedi 9.2.3.2). Puo' anche indicare all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. 11.2.6 Cancellazione della chiamata di inclusione. Una *unita' radio* puo' cancellare una richiesta di inclusione (dopo l'invio di un messaggio RQS e mentre sta aspettando di ricevere ACKX, ACKV, ACKT oppure ACK) trasmettendo una richiesta di cancellazione RQX (vedi 5.5.3.1.3) sul canale di traffico. L' unita' allora deve aspettare una risposta dal TSC; per la temporizzazione, vedi 6.2.2.2. L'unita' ripetera' la propria richiesta di cancellazione, ogni volta aspettando un messaggio dal TSC, fino a che si verifichi uno dei seguenti eventi: a. Riceve ACK (QUAL=1), con lo stesso prefisso e identificativi come nel messaggio RQX, confermando la cancellazione della chiamata di inclusione. b. Riceve ACKX, ACKV, ACKT (QUAL=0) oppure ACK (QUAL=0) per la chiamata di inclusione che sta tentando di cancellare. Vedi anche 11.2.4. c. Ha inviato il massimo numero di trasmissioni NI. In questo caso, si mettera' in attesa di segnalazione per la chiamata di inclusione (vedi 11.2.4 e 11.2.5). Nei casi a. e b., l'unita' riabilitera' la trasmissione all'utente. 11.2.7 Altre procedure. a. Una *unita' radio* non tentera' una chiamata di inclusione se la trasmissione dell'utente e' stata inibita (con un messaggio GTC o con un messaggio MAINT (OPER=''111''); vedi 9.2.2.5, 9.2.3.3 e 9.2.3.4). b. Se mentre una *unita' radio* sta richiedendo o sta cercando di cancellare la chiamata di inclusione, o mentre e' in attesa di ulteriore segnalazione, riceve un messaggio MAINT (OPER=''111'') che inibisce la trasmissione dell'utente (vedi 9.2.3.3), allora continuera' con la chiamata di inclusione ma non riabilitera' la trasmissione dell'utente alla fine della transazione. c. Se mentre una *unita' radio* sta richiedendo o sta tentando di cancellare una chiamata di inclusione o mentre e' in attesa di ulteriore segnalazione, riceve un messaggio GTC che assegna un cambiamento di un canale di traffico, eseguira' le azioni i) e ii) come specificato nel paragrafo 9.2.3.4 e dopo continuera' con la chiamata di inclusione. Alla fine della transazione, l'unita' riabilitera' la trasmissione dell'utente solo se e' stata abilitata dalla azione iii) di 9.2.3.4. d. Se un utente di una *unita' radio* riaggancia (o azione equivalente) mentre sta richiedendo o sta tentando di cancellare una chiamata di inclusione, o mentre e' in attesa di ulteriore segnalazione, allora l'unita' abbandonera' la chiamata di inclusione e seguira' le procedure specificate nel paragrafo 9.2.3.5. (Se l'utente riaggancia (o azione equivalente) dopo una chiamata di inclusione, allora l'unita' ubbidira' alle procedure specificate nel paragrafo 9.2.3.5, negli altri casi vedi anche paragrafo 11.1.9). e. Se mentre una *unita' radio* sta richiedendo o sta tentando di cancellare una chiamata di inclusione, o mentre e' in attesa di ulteriore segnalazione, riceve un messaggio MAINT (OPER=''110'') oppure un messaggio CLEAR concludente la chiamata in corso, deve abbandonare la chiamata di inclusione e attenersi alle procedure specificate nei paragrafi 9.2.3.7 e 9.2.3.8 rispettivamente. 11.3 Procedure per tutte le *unita' radio* su un canale di traffico allocato. 11.3.1 Istruzioni per inviare le informazioni di un indirizzo esteso. Questa procedura sara' seguita da tutte le *unita' radio* che sono equipaggiate per richiedere una chiamata di inclusione con indirizzamento esteso. Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un messaggio AHYC con PFIX/IDENT2 uguali al proprio indirizzo individuale allora inviera' le informazioni di indirizzo o trasmettera' il messaggio ACKX (QUAL=0), come sotto indicato. Per la temporizzazione vedi 6.2.2.2. Se l'unita' ha inviato un messaggio RQS di inclusione con indirizzamento esteso e IDENT1 corrisponde ad IDENT1 dalla chiamata RQS d'inclusione e DESC e' appropriato ad IDENT1 (vedi 5.5.3.2.8) e SLOTS corrisponde ad un RQS di inclusione (cioe' SLOTS='01') allora trasmettera' le informazioni complete dell'indirizzo chiamato, secondo il formato della parola di codice definita nel paragrafo 5.6.1.2.2 (SAMIS, MODO 1). Altrimenti l'unita' trasmettera' ACKX (QUAL=0), con lo stesso prefisso e identificativi come AHYC. 12. PROCEDURE DELLA DEVIAZIONE DI CHIAMATA. Questa sezione definisce le procedure per la richiesta e per la cancellazione della deviazione di chiamata. Richieste possono essere applicabili a chiamate per conversazione, chiamate dati o entrambi. Due tipi di deviazioni di chiamata sono predisposti: i) Deviazione di chiamata autogenerata. Una *unita' radio* puo' richiedere che le future chiamate indirizzate ad essa siano reindirizzate ad una specificata destinazione alternativa. ii) Deviazione richiesta da terzo *utente*. Una *unita' radio* puo' richiedere che le future chiamate indirizzate ad un altro utente (o gruppo) vengano reindirizzate ad una specificata destinazione alternativa. Per esempio, una unita' di dispaccio puo' richiedere la deviazione per mezzo di una *unita' radio* della propria flotta. In generale, *unita' radio A (l'unita' richiedente) puo' deviare una chiamata per l'indirizzo B (l'indirizzo bloccato) alla destinazione alternativa C (indirizzo deviato): per una deviazione auto-generata, B=A. Le procedure permettono che l'indirizzo bloccato B possa essere una *unita' radio*, un *terminale d'utente a connessione diretta*, un indirizzo di gruppo. L'indirizzo di destinazione C puo' essere un'*unita' radio*, un *terminale d'utente a connessione diretta*, un indirizzo di gruppo, una estensione PABX (in forma breve o generale). Tre tipi di cancellazione delle deviazioni di chiamata sono disponibili: i) Cancellazione auto generata. Una *unita' radio* puo' richiedere che le proprie chiamate non siano piu' deviate. ii) Cancellazione da terzo *utente* . Una * unita' radio* puo' richiedere che le chiamate all'unita' di un altro utente (o gruppo) non siano piu' deviate. iii) Cancellazione generale dal destinatario. Una *unita' radio* puo' richiedere che qualsiasi deviazione esistente venga cancellata. (Questa e' una cancellazione generale dal destinatario di deviazione, la specifica cancellazione di deviazione dal destinatario e' coperta da cancellazione da terzi). E' raccomandato che richieste per la deviazione da terzo *utente* o cancellazione da terzo *utente* siano accettate solo se provenienti da unita' autorizzate. La deviazione di chiamata e' richiesta o cancellata usando il messaggio Richiesta Deviazione Chiamata RQT (vedi 5.5.3.1.4). In questo messaggio: - PFIX/IDENT2 e' l'indirizzo della *unita' radio* richiedente. - Per richieste di deviazione, IDENT1 e' l'identificativo di deviazione C (o IPFIXI, PABXI per un indirizzo interprefisso, qualsiasi estensione PABX rispettivamente). - Per cancellazione autonoma o da terzo *utente* di una deviazione di chiamata, IDENT1 specifica l'unita' o il gruppo a cui le chiamate devono essere indirizzate (oppure IPFIXI per un indirizzo interprefisso). - Per cancellazione generale dal destinatario IDENT1 e' fissato al valore DIVERTI. - Il bit DIV indica la richiesta di una deviazione o la cancellazione. - Per una deviazione di chiamata, FLAG 2 indica se e' una deviazione autonoma o per terzo *utente*. - Il campo SD specifica il tipo di chiamata (per esempio fonia, dati o entrambi) a cui la deviazione o cancellazione si riferisce. Allo scopo di definire il tipo di deviazione chiamate per conversazione sono definite come richieste e usano RQS (DT=0), RQE (D=0), RQQ (STATUS='00000') oppure RQQ (STATUS='11111'). Le chiamate dati sono definite come richieste di chiamate in cui viene usato RQS (DT=1), RQE (D=1), RQQ ('00001' a '11110'), RQC o RQD. Per richieste di deviazione autogenerate o per ogni cancellazione due indirizzi (piu' altri parametri) specificano il requisito. Tuttavia, per richiesta di deviazione da terzo *utente* l'indirizzo B (indirizzo bloccato) deve essere fornito. Il TSC usa il messaggio AHYC per richiedere: a. Informazioni indirizzamento esteso per IDENT1 b. Indirizzo bloccato B come appropriato. Se entrambi a. e b. sono necessari il TSC ottiene informazione completa in due passi, in ogni passo viene usato AHYC. I messaggi AHYC sono distinti dal valore con cui e' fissato IDENT1 (a IPFIXI, PABXI per a. , o a DIVERTI per b.), e cosi' l'ordine in cui essi sono inviati non e' prescritto. Nelle procedure, una richiesta per deviazione o cancellazione di chiamata e' definita come una richiesta ad indirizzamento esteso se IDENT1 e' fissato a IPFIXI, PABXI. Una richiesta e' definita come "complessa" se richiede l'indirizzamento esteso o se tre indirizzi devono essere inviati, in caso contrario e' "semplice". Notare che procedure con indirizzamento esteso sono usate per richiedere la deviazione ad ogni estensione PABX ( sia per un'estensione con numero "breve" o "esteso"). La *unita' radio* fissa IDENT1 nel messaggio RQT e PABXI e dopo invia le informazioni di indirizzo del PABX in risposta a un messaggio AHYC con IDENT1 fissato a PABXI e DESC fissato a '010'. L'unita' fissa il bit SP nel messaggio SAMIS per indicare se sta inviando cifre BCD o un numero di estensione a 13 bit (piu' 2 bit del numero del centralino). Vedi 5.5.3.2.8 e 5.6.1.2.2. Se il TSC accetta una richiesta di deviazione e dopo una chiamata viene richiesto da una *unita' radio* l'indirizzo bloccato, il TSC indica l'indirizzo di deviazione alla *unita' radio* chiamante usando il riscontro ACKT (QUAL=0). L'unita' allora puo' ritentare con l'indirizzo di deviazione o ritornare nello stato di riposo. Per esempio, vedi paragrafi 9.1.1.4 e 9.2.1.4. 12.1 Procedure del TSC per richieste di deviazione di chiamata. 12.1.1 Risposte alla richiesta di deviazione semplice. Una *unita' radio* richiede una deviazione semplice di chiamata generando un messaggio RQT (con FLAG2=0 e IDENT1 fissato a un identificativo dell'utente chiamato valido oppure a DIVERTI), conformemente al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQT semplice, il TSC inviera' una delle seguenti risposte con lo stesso prefisso ed identificativi come nel messaggio RQT: ACKI (QUAL=1), ACKX, ACKV (QUAL=0) oppure ACK (QUAL=0) Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche 12.1.5. 12.1.2 Risposta a una richiesta di deviazione complessa Una *unita' radio* richiede una deviazione complessa di chiamata generando un messaggio RQT (con FLAG2=1 e/o IDENT1=IPFIXI, PABXI) conforme al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQT, il TSC inviera' una delle seguenti risposte: a. Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0), con gli stessi prefissi e identificativi come del RQT. b. Per un messaggio RQT ad indirizzamento esteso: Un messaggio AHYC che da' istruzione all'unita' di inviare le informazioni dell'indirizzo completo per IDENT1. c. Per una richiesta di deviazioni per terzi (cioe' RQT con FALG2=1): un messaggio AHYC che da' istruzione all'unita' di inviare l'indirizzo bloccato. Per il ritardo accettabile, vedi 7.2.4. Vedi anche da 12.1.3 a 12.1.5. 12.1.3 Istruzione per inviare informazioni con indirizzamento esteso. Dopo aver ricevuto un messaggio RQT con un indirizzamento esteso, il TSC puo' richiedere l'informazione dell'indirizzo completo per IDENT1 inviando il messaggio a AHYC, con: - gli stessi prefissi e identificativi come nel messaggio RQT, ad esempio IDENT1 fissato a IPFIXI, PABXI e PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo dell'unita' richiedente). - DESC fissato per indicare appropriato *gateway* (vedi 5.5.3.2.8). - SLOTS fissato al valore corrispondente del RQT. (cioe' SLOTS='01'). Il messaggio AHYC da' istruzione alla *unita' radio* richiedente di inviare le informazioni complete dell'indirizzo per IDENT1 nelsuccessivo(i)SLOT (vedi 9.2.2.1). Se il TSC non decodifica con successo le informazioni dell'indirizzo, puo' ripetere il messaggio AHYC o trasmettere ACKV (QUAL=0) per indicare l'insuccesso della transazione. 12.1.4 Istruzioni per inviare l'indirizzo bloccato. Dopo aver ricevuto una richiesta di deviazione per terzi (per esempio FLAG2=1), il TSC puo' richiedere l'indirizzo bloccato inviando il messaggio AHYC con: - IDENT1 fissato a DIVERTI - PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo dell'unita' richiedente - DESC fissato a '000' - SLOTS fissato a '01'. Il messaggio AHYC da' istruzione alla *unita' radio* richiedente di inviare l'indirizzo bloccato nello slot successivo (vedi 9.2.2.1). Se il TSC non decodifica con successo le informazioni dell'indirizzo, puo' ripetere il messaggio AHYC o trasmettere ACKV (QUAL=0) per indicare il fallimento della transazione. 12.1.5 Riscontri inviati per modificare la progressione di una transazione RQT. Il TSC puo' inviare i seguenti messaggi di riscontro, con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQT, per indicare alla *unita' ra- dio* la progressione della propria transazione di deviazione. (Per una richiesta di deviazione complessa, ACK (QUAL=0) non e' appropriato fino a quando tutte le informazioni di deviazione non sono state ottenute). ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio; ulteriore segnalazione seguira'. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida ad esempio richiesta di deviazione non autorizzata, o TSC non provvede la deviazione di chiamata. ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema, richiesta respinta. ACKV (QUAL=0) - Transazione abbandonata. ACK (QUAL=0) - La deviazione o cancellazione di chiamata e' stata accettata. Per il massimo ritardo accettabile di ripetizione dei riscontri ACKX, ACKV e ACK, vedi il tempo limite TB in 12.2.4. 12.1.6 Cancellazione dell'operazione. Una *unita' radio* puo' cancellare le operazioni per la propria deviazione generando un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3), conforme al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQX che cancella la transazione di deviazione, il TSC inviera' una risposta: ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi e identificativi come nel RQX. 12.1.7 Tempo limite del TSC. Il TSC puo' dare istruzione ad una *unita' radio* di far ripartire il suo temporizzatore di attesa TJ, inviando un messaggio AHY con il bit POINT fissato a '1' (e lo stesso prefisso ed identificativi come nel RQT); vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se il tempo TJ, meno le tolleranze del temporizzatore della *unita' radio*, passa senza che l'ultimo messaggio sia stato ricevuto per la transazione di deviazione, il TSC non inviera' alcuna ulteriore segnalazione per la transazione. Vedi anche 12.2.5. 12.2 Procedura per una *unita' radio* che richiede una deviazione di chiamata. Una *unita' radio* fara' un solo tentativo di chiamata alla volta (escluso quando e' in emergenza); mentre sta tentando l'accesso o e' in attesa di un riscontro conclusivo (cioe' la fine dell'operazione) alla sua richiesta di deviazione, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata, con esclusione di quella di emergenza, di qualsiasi tipo ( a meno che l'utente prima cancelli la transazione originale). 12.2.1 Richiesta di deviazione. Una *unita' radio* richiede o cancella la deviazione di chiamata trasmettendo un messaggio RQT sul canale di controllo, conforme con l'accesso al protocollo casuale (vedi 7.3). I campi nel messaggio RQT saranno fissati appropriatamente (vedi 5.5.3.1.4); tuttavia notare in particolare che: a. Il bit DIV specifica se l'unita' sta richiedendo una deviazione di chiamata o una cancellazione di deviazione di chiamata. b. Il bit FLAG2 specifica se devono essere inviati tre indirizzi. c. Una richiesta di deviazione con indirizzamento esteso e' indicata fissando IDENT1 nel messaggio RQT al valore identificativo dell'appropriato *gateway* , ad esempio IPFIXI, PABXI. (Nota che procedure di indirizzamento esteso sono usate per richiedere deviazione ad un'estensione PABX sia per un'estensione con numero "breve" che "esteso"). L'unita' tentera' di accedere fino a quando una risposta valida (vedi 12.2.2/3), o fino a quando l'utente cancella la transazione (vedi 12.2.6), o fino a quando il tentativo di accesso fallisce (ad esempio l'unita' ha inviato il numero massimo di transazioni NR e non ha ricevuto risposta, o il tempo di accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8). Nel caso di fallimento nell'accesso, se l'unita' non ha inviato una richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e puo' indicare il fallimento all'utente); altrimenti deve aspettare ulteriori segnalazioni per l'operazione - vedi 12.2.4 e 12.2.5. 12.2.2 Risposta a una richiesta di deviazione semplice. Per una richiesta di deviazione semplice, la *unita' radio* accettera' i seguenti messaggi (con gli stessi prefissi e identificativi come nel RQT) come una risposta valida al proprio RQT e non inviera' ulteriori richieste: ACKI (QUAL=1), ACKX, ACKV (QUAL=0) oppure ACK (QUAL=0) Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi vedi paragrafo 12.2.4. 12.2.3 Risposta a una richiesta di deviazione complessa. Per una richiesta di deviazione complessa, la *unita' radio* accettera' i seguenti messaggi come risposta valida al proprio RQT e non inviera' ulteriori richieste: a. ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0), con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQT. b. Per una RQT con indirizzamento esteso: AHYC, con gli stessi prefissi e identificativi come nella RQT. c. Per una richiesta di deviazione per terzi (cioe' RQT con FLAG2=1): AHYC, con PFIX/IDENT2 come il proprio indirizzo individuale e IDENT1 come DIVERTI. Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi vedi 12.2.4 e 9.2.2.1. 12.2.4 Riscontri ricevuti. Se mentre una *unita' radio* sta tentando l'accesso o sta aspettando ulteriore segnalazione per una transazione di deviazione, riceve un riscontro appropriato (con gli stessi prefissi e identificativi come nel RQT) allora prendera' dei provvedimenti come indicato. Per una richiesta di deviazione complessa ACK (QUAL=0) non e' appropriato fino a quando tutte le informazioni di deviazione sono state inviate. ACKI (QUAL=0) - Riscontro intermedio; seguira' altra segnalazione ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; richiesta respinta ACKV (QUAL=0) - Transazione abbandonata ACK (QUAL=0) - La deviazione o la cancellazione di deviazione della chiamata e' stata accettata. Se ACKI (QUAL=1) viene ricevuto l'unita' deve aspettare una ulteriore segnalazione per la transazione. Se ACKX o ACKV (QUAL=0) viene ricevuto l'unita' deve ritornare allo stato di riposo e puo' indicare all'utente che la transazione non ha avuto successo. Se ACK (QUAL=0) viene ricevuto, l'unita' deve ritornare allo stato di riposo e puo' indicare all'utente che la richiesta per la deviazione di chiamata o la cancellazione e' stata accettata. Dopo aver ricevuto ACKX, ACKV o ACK per la richiesta di deviazione, l'unita' non richiedera' altre chiamate di qualsiasi tipo allo stesso identificativo di utente chiamato (*gateway*) per almeno un tempo uguale a TB, con esclusione delle chiamate d'emergenza. 12.2.5 Tempo limite di attesa. Una *unita' radio* in attesa di ulteriore segnalazione per transazione di deviazione deve ritornare allo stato di riposo se il tempo di TJ e' passato da quando ha inviato l'ultimo messaggio per la transazione cioe': RQT, richiedente la transazione (vedi 12.2.1) o SAMIS, fornente le informazioni di indirizzo per la chiamata (vedi 9.2.2.1) o ACK (QUAL=0), inviato in risposta a un messaggio AHY con il bit POINT=1 e gli stessi prefissi e identificativi come nel RQT (vedi 9.2.2.3). Puo' anche indicare all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. 12.2.6 Cancellazione della transazione. Una *unita' radio* puo' cancellare una transazione di deviazione (dopo aver inviato un RQT e mentre sta aspettando di ricevere ACKX, ACKV oppure ACK) trasmettendo una richiesta di cancellazione della transazione RQX (vedi 5.5.3.1.3), conforme al protocollo ad accesso casuale. Tentera' di accedere fino a che uno dei seguenti eventi accade: a. Riceve ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi ed identificativi come nel RQX. In questo caso, puo' indicare all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. b. Riceve ACK (QUAL=0), ACKX o ACKV (QUAL=0) per la transazione che sta tentando di cancellare. Vedi anche 12.2.4. c. Ha inviato il massimo numero di trasmissioni NR e non ha ricevuto risposta o il tempo limite di accesso TC e' passato (vedi 7.3.8). In questo caso dovra' tornare ad attendere la segnalazione per la transazione di deviazione (vedi 12.2.4 e 12.2.5). Nei casi a. e b. l'unita' tornera' allo stato di riposo. 13. PROCEDURE PER I MESSAGGI DI STATO Questo capitolo definisce le procedure per i messaggi di stato. I messaggi di stato possono essere inviati al TSC o a *unita' radio* o a *terminali d'utente a connessione diretta*. Una *unita' radio* invia le informazioni di stato usando il messaggio RQQ - vedi 5.5.3.1.7. Il campo statu nel messaggio RQQ consiste di 5 bit, permettendo 32 valori differenti di stato. Due di questi valori sono gia' predefiniti. a) Per stati inviati al TSC: '0000' indica che l'unita' e' disponibile a ricevere una chiamata (ad esempio indica lo sgancio o equivalente) '00001' a '11110' sono valori di stato definiti a livello sistema. '11111' indica che l'unita' non e' piu' disponibile a ricevere una chiamata (ad esempio indica il riaggancio o equivalente). RQQ ('00000') e RQQ ('11111') sono usati per il meccanismo di "Risposta dell'utente chiamato" vedi paragrafo 9.2.2.2. Se una *unita' radio* riceve AHY (CHECK=1) che l'avvisa di una chiamata entrante e risponde con ACKI (QUAL=0), puo' tentare un accesso casuale RQQ ('00000') quando il proprio utente o apparecchiatura dati e' disponibile a ricevere la chiamata. Negli altri casi, se l'utente non desidera piu' ricevere la chiamata, l'unita' puo' informare il TSC usando RQQ ('11111'). Il valore degli altri 30 stati possono essere usati per inviare informazione di stato come precedentemente concordato con il sistema. b) Per stati inviati alle *unita' radio* o *terminali d'utente a connessione diretta*. '00000' richiede che l'unita' indirizzata richiami con una chiamata per conversazione. '00001' a '11110' sono valori di stato definiti dall'utente. '11111' cancella una richiesta di chiamata per conversazione inviata precedentemente. Per esempio RQQ ('00000') puo' essere usato per richiedere "una chiamata accodata a un dispacciatore". In questo tipo di chiamata, una *unita' radio* invia RQQ ('00000') per richiedere che il dispacciatore indirizzato sia informato che l'unita' desidera che il dispacciatore lo chiami per una chiamata per conversazione. Il TSC dirige le informazioni all'unita' di dispaccio che tiene una lista delle chiamate richieste. Il dispacciatore puo' allora richiedere ogni chiamata nella maniera piu' comoda e nel modo casuale; per esempio se la sua unita' e' una *unita' radio* invia una richiesta di chiamata semplice RQS (vedi 5.5.3.1.1 e 9.2.1). RQQ ('11111') e' usato per cancellare una precedente richiesta di chiamata dalla coda delle chiamate dell'unita' indirizzata. Questo puo' essere usato per cancellare la richiesta di chiamata sia: i) dopo che l'unita' chiamata ha accettato un messaggio RQQ ('00000'), oppure ii) dopo che l'unita' chiamata in una RQS o RQE ha accettato una chiamata con avviso di richiamare (inviando ACKB (QUAL=0)) inrisposta ad una verifica di disponibilita'); vedi 9.2.1.4 e 9.2.2.2. Gli altri 30 valori di stato possono essere usati per inviare informazioni di stato, come precedentemente concordato tra l'utente richiedente e l'utente chiamato. Il TSC informa una *unita' radio* chiamata di una informazione di stato usando il messaggio AHYQ - vedi 5.5.3.2.7. Il messaggio di stato puo' essere stato generato all'interno del TSC, da un'altra *unita' radio* (usando RQQ ecc. ecc.) o da un *terminale d'utente a connessione diretta* Le procedure per messaggi di stato indirizzate a TSC sono simili ad un sottosistema delle procedure per i messaggi di stato indirizzati ad una *unita' radio* o a postazione radio base di dispaccio. Tuttavia, per chiarezza sono state specificate separatamente: - il paragrafo 13.1 specifica le procedure per messaggi di stato indirizzati al TSC. - il paragrafo 13.2 specifica le procedure per messaggi di stato indirizzati a *unita' radio* o *terminale d'utente a connessione diretta* Una sequenza tipica di messaggio per una *unita' radio* che invia un messaggio di stato ad un'altra *unita' radio* (con lo stesso prefisso) e' illustrata nell'esempio sotto. 1 slot | 1 | | 3 | | 5 | | da TSC | ALH | ALH | AHYQ | ALH | ACK | ACK | alle RUs | (1) | (1) | | (1) | (1) | (1) | | | | | | | | | | 2| | 4| | | | dalle RU | | RQQ | | ACK | | | | al TSC s | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | trama trama trama trama trama Esempio Una sequenza di messaggi sul canale di controllo per una *unita' radio* che invia un messaggio di stato ad una unita' radio con lo stesso prefisso. 1. ALH: Invito generale di ALOHA (trama a slot singolo). 2. RQQ: Richiesta con accesso casuale di informazioni di stato che devono essere trasmesse all'unita' chiamata. 3. AHYQ: messaggio di stato Ahoy: - riscontro del messaggio RQQ - invio delle informazioni alla *unita' radio* chiamata e richiesta di una risposta. 4. ACK: riscontro ACK (QUAL=0) dalla *unita' radio* chiamata - informazione accettata. 5. ACK: riscontro ACK (QUAL=0) inviato alla unita' chiamante per indicare che l'unita' chiamata ha accettato la informazione. In questo esempio il TSC ripete immediatamente il messaggio ACK, per migliorare l'affidabilita'. 13.1 Procedure per messaggi di stato indirizzati a TSC. 13.1.1 Procedure del TSC per messaggi indirizzati a se stesso. 13.1.1.1 Risposta a un messaggio RQQ indirizzato a TSC. Una *unita' radio* invia informazioni di stato al TSC generando un RQQ message (con IDENT1=TSC), conforme al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQQ indirizzato ad esso, il TSC inviera' una delle seguenti risposte: a. ACK (QUAL=0), ACKI (QUAL=1) oppure ACKX, con lo stesso prefisso ed identificativi come nel RQQ. b. Per STATUS = '00000' oppure STATUS = '11111': - un messaggio AHYX con lo stesso prefisso e identificativi come nel messaggio di avviso AHX. - un messaggio GTC per la chiamata originale (cioe' GTC con gli stessi prefisso, identificativi e bit D come nel messaggio di avviso AHY). Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche 13.1.1.2, 9.1.1.8 e 9.1.1.12. 13.1.1.2 Riscontri inviati per indicare la progressione di una transazione di RQQ. Il TSC puo' inviare i seguenti messaggi di riscontro (con lo stesso prefisso ed identificativi come nel RQQ) per indicare ad una *unita' radio* l'avanzamento della sua transazione di stato: ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio; ulteriore segnalazione seguira'. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; messaggio respinto. ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema; messaggio respinto. ACK (QUAL=0) - L'operazione e' stata completata con successo cioe' il TSC ha accettato l'informazione di stato. Per il ritardo massimo accettabile di ripetizione dei riscontri ACKX e ACK, vedi tempo limite TB in 13.1.2.4. 13.1.1.3 Cancellazione dell'operazione. Una *unita' radio* puo' cancellare la sua transazione di stato generando un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3), conforme al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio di cancellazione RQX di una transazione di stato, il TSC inviera' una risposta: ACK (QUAL=1) con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQX. 13.1.1.4 Tempo limite del TSC. Il TSC puo' dare istruzione ad una *unita' radio* di far ripartire il suo temporizzatore di attesa TJ, inviando il messaggio AHY con il bit POINT fissato a '1' PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo individuale dell'unita' e IDENT1 fissato a TSCI; vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se il tempo TJ (meno le tolleranze del temporizzatore dell'unita' ra- dio) passa senza che un ultimo messaggio venga ricevuto per la transazione di stato, il TSC non inviera' alcuna ulteriore segnalazione per la transazione. Vedi anche 13.1.2.5. Vedi anche paragrafo 9.1.1.5, 13.1.2.7 e 13.1.2.8. 13.1.2 Procedure per *unita' radio* che inviano messaggi di stato al TSC. Una *unita' radio* fara' un solo tentativo di chiamata per volta (eccetto in emergenza); mentre sta tentando l'accesso o aspettando un riscontro conclusivo (cioe' fine transazione) ad un messaggio di stato indirizzato al TSC, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata di non emergenza di qualsiasi tipo (a meno che l'utente prima cancelli la transazione originale). 13.1.2.1 Criteri per l'invio dei messaggi di riaggancio e sgancio. Se una *unita' radio* sul canale di controllo e' stata avvisata di una chiamata in arrivo sul canale di traffico (vedi 9.2.2.2A), puo' iniziare il meccanismo di risposta dell'utente chiamato, cioe' tentando l'accesso casuale con RQQ (STATUS='00000') indirizzato al TSC, se: - la propria risposta all'ultimo messaggio di avviso AHY era ACKI (QUAL=0), e - l'utente o l'attrezzatura per l'invio dati e' ora pronta per ricevere la chiamata, e - e' ancora in attesa di una chiamata entrante, cioe' la chiamata, non ha avuto luogo o e' stata cancellata (con AHYX o con un AHY per una diversa chiamata) e non e' trascorso piu' del tempo TA dalla ricezione dell'ultimo AHY per la chiamata; vedi 9.2.2.2A e 9.2.2.4. Se una *unita' radio* e' stata avvisata di una chiamata in arrivo sul canale di traffico e il proprio utente indica che non desidera piu' ricevere la chiamata (ad esempio desidera iniziare una propria chiamata) l'unita' puo' tentare di respingere la chiamata nei modi seguenti: a. Se sta tentando l'accesso o e' in attesa di inviare la segnalazione per un RQQ di "sgancio", tentera' di inviare RQX (vedi 13.1.2.6). b. In altri casi, se l'unita' sta aspettando una chiamata entrante, tentera' un accesso casuale con RQQ (STATUS='11111') indirizzato al TSC. (Attraverso queste procedure l'unita' risponde ai messaggi AHY e ubbidisce ai messaggi GTC come specificato nel paragrafo 9.2.2. Vedi anche paragrafi 13.1.2.7 e 13.1.2.8). 13.1.2.2 Richiesta di invio del messaggio di stato al TSC. Una *unita' radio* richiede la transazione di stato inviando un messaggio RQQ sul canale di controllo, conformemente al protocollo ad accesso casuale (vedi 7.3). I campi nel messaggio RQQ saranno fissati nel modo appropriato (vedi 5.5.3.1.7). L'unita' tentera' l'accesso fino a quando riceve una risposta valida (vedi 13.1.2.3), o fino a quando l'utente cancella la transazione (vedi 13.1.2.6), o fino a quando fallisce il tentativo d'accesso (ad esempio l'unita' ha inviato il massimo numero NR di trasmissioni e non riceve risposta, o il tempo massimo d'accesso TV e' terminato (vedi 7.3.8)). Nel caso di fallimento nell'accesso, se l'unita' non ha inviato la richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e puo' indicare l'insuccesso all'utente); in altri casi, deve aspettare una ulteriore segnalazione per la transazione - vedi 13.1.2.4, 13.1.2.5 e 13.1.2.7. 13.1.2.3 Risposte valide ad una RQQ indirizzata al TSC: Una *unita' radio* accettera' i seguenti messaggi come una risposta alla propria RQQ al TSC, e non inviera' ulteriori richieste: a. Un riscontro ACK (QUAL=0), ACKI (QUAL=1) o ACKX con gli stessi prefissi ed identificativi come nel RQQ. b. Per STATUS = '00000' o STATUS = '11111': - un messaggio AHYX con gli stessi prefisso ed identificativi come nel "messaggio di allerta" AHY, o - un messaggio GTC con gli stessi prefisso, identificativi e il bit D come il "messaggio di allerta" AHY. Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi, vedi paragrafi 13.1.2.4 e 13.1.2.7. Vedi anche paragrafo 13.1.2.8. 13.1.2.4 Riscontri ricevuti. Se una *unita' radio* che sta tentando l'accesso o e' in attesa di ulteriore segnalazione per la transazione di stato al TSC riceve uno dei seguenti riscontri (con gli stessi prefissi ed identificativi come nel RQQ), allora si comportera' come indicato piu' avanti. ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio; seguira' ulteriore segnalazione. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; messaggio respinto. ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema; messaggio respinto. ACK (QUAL=0) - La transazione e' stata completata con successo cioe' il TSC ha accettato l'informazione di stato. Se viene ricevuto ACKI (QUAL=1) , l'unita' attendera' ulteriori segnalazioni per la transazione. Se viene ricevuto ACKX. l'unita' deve ritornare allo stato di riposo e puo' indicare all'utente che la trasmissione e' fallita. Se viene ricevuto ACK (QUAL=0), l'unita' deve considerare la transazione completata con successo e puo' indicarlo all'utente. Dopo aver ricevuto ACKX o ACK per la transazione l'unita' non richiedera' un'altra chiamata di qualsiasi tipo, escluso quelle di emergenza, al TSC per almeno il tempo TB. 13.1.2.5 Tempo limite di attesa. Una *unita' radio* in attesa di ulteriore segnalazione per la transazione di stato al TSC ritornera' allo stato di riposo se il tempo TJ e' passato da quando e' stato inviato l'ultimo messaggio per la transazione, ad esempio: RQQ, richiedente la transazione (vedi 13.1.2.2) o ACK (QUAL=0), inviato in risposta a un messaggio AHY con il POINT=1 e IDENT1 fissato a TSCI (vedi 9.2.2.3). Puo' anche indicare all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. 13.1.2.6 Cancellazione della transazione. Se un utente desidera cancellare la transazione dopo che l'unita' ha inviato un RQQ e mentre sta aspettando un riscontro conclusivo, l'unita' tentera' di inviare una richiesta di cancellazione della transazione RQX (vedi 5.5.3.1.3), conforme al protocollo ad accesso casuale. Tentera' di accedere fino a quando uno dei seguenti eventi accade: a. Riceve ACK (QUAL=1) con gli stessi prefisso ed identificativi come nella RQX. b. Riceve ACK (QUAL=0) o ACKX per la transazione che sta tentando di cancellare. Vedi anche 13.1.2.4. c. Ha inviato il numero massimo di trasmissioni NR e non riceve risposta, o il tempo limite di accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8). In questo caso, ritornera' ad attendere la segnalazione per la transazione di stato (vedi 13.1.2.4, 13.1.2.5 e 13.1.2.7). D. Si verificano le condizioni specificate in 13.1.2.7 o 13.1.2.8 (applicabili soltanto per STATUS = '00000' e '11111'). Nei casi a. e b. l'unita' deve ritornare allo stato di riposo. 13.1.2.7 Ricezione di un AHYX o GTC per una chiamata in arrivo. Se una *unita' radio*: a. mentre sta tentando di accedere al protocollo o e' in attesa di un riscontro conclusivo ad un messaggio di riaggancio o sgancio RQQ (o STATUS = '00000' o '11111' ), o b. sta tentando di cancellare una transazione di "sgancio o riaggancio" RQQ riceve AHYX con gli stessi prefisso ed identificativi come nel messaggio di avviso AHY, rispondera' con ACK (QUAL=1), fermera' il segnale di avviso (se necessario) e ritornera' allo stato di riposo; vedi anche 9.2.2.4. Se riceve un messaggio GTC con lo stesso prefisso, identificativi e bit D come nel messaggio di avviso AHY, deve seguire le procedure riportate in 9.2.2.5 e ritornare allo stato di riposo al termine della chiamata. 13.1.2.8 Ricezione di un AHY per una differente chiamata in arrivo. Se mentre una *unita' radio*: cms a. sta tentando l'accesso al protocollo o e' in attesa di un riscontro conclusivo ad un messaggio di "riaggancio" o "sgancio" RQQ (STATUS = "00000" o "11111" ), o b. sta tentando di cancellare la transazione di "sgancio o riaggancio" RQQ riceve un messaggio AHY che verifica la sua disponibilita' per una differente chiamata in arrivo su un canale di traffico (cioe' bit D e/o bit e/o l'indirizzo del chiamante sono differenti dal messaggio di avviso AHY), allora l'unita' riterra' che la chiamata precedente non ha avuto luogo e abbandonera' la transazione RQQ (senza inviare RQX). Seguira' anche le procedure in 9.2.2.2A per la nuova chiamata. 13.2 Procedure per messaggi di stato indirizzati a *unita' radio* o a *terminali d'utente a connessione diretta* 13.2.1 Procedure del TSC per messaggi di stato a *unita' radio* o a *terminali d'utente a connessione diretta* 13.2.1.1 Risposta a un messaggio RQQ con indirizzamento breve. Una *unita' radio* richiede che un'informazione di stato venga inviata ad una unita' con lo stesso prefisso generando un messaggio RQQ, conforme al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQQ con prefisso comune, il TSC inviera' una delle seguenti risposte: a. ACK (QUAL=0), ACKI (QUAL=1), ACKQ, ACKX o ACKV, con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQQ. b. ACKT (QUAL=0), con PFIX/IDENT2 come l'indirizzoindividuale dell'unita' chiamante. c. Un messaggio AHYQ per questa transazione. Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche 13.2.1.4. e 13.2.1.5. 13.2.1.2 Risposta a un messaggio RQQ con indirizzamento esteso. Una *unita' radio* richiede che le informazioni di stato siano inviate ad una unita' con prefisso diverso generando un messaggio RQQ (con IDENT1=IPFIXI), conformemente al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQQ interprefisso, il TSC inviera' una delle seguenti risposte, con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQQ: a. Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0) b. AHIC (cioe' un'istruzione per inviare l'indirizzo dell'unita' chiamata). Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4, vedi anche 13.2.1.3. e 13.2.1.4. 13.2.1.3 Istruzione per inviare le informazioni di un indirizzo esteso. Dopo aver ricevuto un messaggio RQQ interprefisso il TSC potra' richiedere l'indirizzo dell'unita' chiamata dalla *unita' radio* chiamante inviando il messaggio AHYC (con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQQ, il campo DESC fissato a '000' e il campo SLOTS fissato a'01'). Il messaggio AHYC da' istruzione all'unita' chiamante di inviare l'indirizzo del chiamato nello slot successivo (vedi 9.2.2.1). Se il TSC non decodifica con successo le informazioni di indirizzo, puo' ripetere il messaggio AHYC o trasmettere ACKV (QUAL=0) per indicare il fallimento della transazione. 13.2.1.4 Riscontri inviati per indicare la progressione di una transazione RQQ. Il TSC puo' inviare messaggi di riscontro per indicare alla *unita' radio* chiamante l'avanzamento del proprio messaggio di stato - per identificativi vedi 5.5.2.1. (Per RQQ interprefisso, ACKI (QUAL=1), ACKX e ACKV (QUAL=0) sono appropriati fino a quando l'informazione di indirizzo completa non e' stata ottenuta). ACKI (QUAL=0) - Riscontro intermedio; seguira' ulteriore segnalazione. ACKQ (QUAL=0) - Il sistema e' occupato. Attendere la ulteriore segnalazione ACKQ (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata. Attendere la ulteriore segnalazione. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida, ad esempio il sistema non tratta messaggi di stato, o l'unita' chiamata e' un indirizzo di gruppo, o l'unita' chiamata non e' equipaggiata per accettare l'informazione. ACKX (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata sono in sovraccarico; messaggio respinto. ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non e' in contatto radio o la transazione e' stata abbandonata. ACKV (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata (e il TSC non memorizza la richiesta) o l'unita' chiamata non desidera accettare l'informazione. ACKT (QUAL=0) - Le chiamate all'unita' chiamata sono state deviate. ACK (QUAL=0) - La transazione e' stata completata con successo cioe' l'unita' chiamata ha accettato l'informazione di stato. Per il ritardo massimo accettabile delle ripetizioni dei riscontri ACKX, ACKV, ACKT e ACK vedi tempo limite TB in 13.2.2.4. 13.2.1.5 Informazioni alla *unita' radio* chiamata. Il TSC informa una *unita' radio chiamata della informazione di stato inviando il messaggio AHYQ (vedi 5.5.3.2.7). Il messaggio di stato puo' essere originato dallo stesso TSC, o da una *unita' radio* (usando RQQ ecc. ecc.) o da un *terminale d'utente a connessione diretta* . Per un messaggio di stato interprefisso IDENT2 nella parola di codice indirizzo AHYQ e' fissato a IPFIXI e una parola di codici dati viene inviata successivamente contenente l'indirizzo dell'unita' chiamata. Il messaggio AHYQ richiede una risposta dalla unita' chiamata (vedi 13.2.3). Se la risposta e' ACK (QUAL=0), ACKX o ACKV (QUAL=1), il TSC puo' inviare un riscontro (i) appropriato alla *unita' radio* chiamante (vedi 13.2.1.4). Se il TSC non decodifica con successo la risposta o la risposta e' ACKB (QUAL=1), puo' ripetere il messaggio AHYQ. Se l'unita' chiamata non puo' essere messa in contatto, il TSC puo' indicare l'insuccesso all'unita' chiamante inviando ACKV (QUAL=0). 13.2.1.6 Cancellazione dell'invio del messaggio. Una *unita' radio* chiamante puo' cancellare la sua transazione di stato generando un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3), conformemente al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio di cancellazione RQX di un operazione di invio del messaggio di stato, il TSC inviera' una risposta: ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi e identificativi come nel RQX. Se RQX cancella una richiesta per una chiamata per conversazione (cioe' RQQ (STATUS='00000')) e il TSC ha gia' informato l'unita' chiamata richiesta di una chiamata, puo' informare l'unita' chiamata della cancellazione inviando AHYQ con STATUS='11111'. 13.2.1.7 Tempo limite del TSC. Il TSC puo' introdurre un limite sul tempo massimo con cui memorizza la richiesta del messaggio di stato (per esempio, aspettando che l'unita' chiamata diventi libera). Il TSC puo' dare istruzione a una *unita' radio* chiamante di far ripartire il suo temporizzatore di attesa TW, inviando un messaggio AHY con il bit POINT fissato a '1'; vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se un tempo TW, meno la tolleranza del temporizzatore della *unita' radio* , scade senza che venga ricevuto l'ultimo messaggio per la transazione di stato (dall'unita' chiamante), il TSC non inviera' altra segnalazione per la transazione. Vedi anche 13.2.2.5. 13.2.2 Procedure per una *unita' radio* inviante messaggi di stato a un'altra *unita' radio* o a un *terminale d'utente a connessione diretta* . Una *unita' radio* effettuera' soltanto un tentativo di chiamata alla volta (eccetto emergenza) mentre sta tentando l'accesso o aspettando un riscontro conclusivo (cioe' un fine transazione)ad una richiesta di un messaggio di stato, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata di non emergenza di qualsiasi tipo (a meno che l'utente prima cancelli la transazione originale). 13.2.2.1 Richiesta di invio di un messaggio di stato a una *unita' radio* o a un *terminale d'utente a connessione diretta* . Una *unita' radio* richiede una transazione di stato inviando un messaggio RQQ sul canale di controllo, conformemente al protocollo ad accesso casuale (vedi 7.3). I campi nel messaggio RQQ saranno fissati appropriamente (vedi 5.5.3.1.7); tuttavia notare che in particolare una richiesta interprefisso e' indicata fissando IDENT1 a IPFIXI. (Notare anche che messaggi di stato non possono essere inviati a un gruppo). L'unita' tentera' l'accesso fino a quando riceve una risposta valida (vedi 13.2.2.2/3), o fino a quando il proprio utente cancella la transazione (vedi 13.2.2.6), o fino a quando il tentativo d'accesso fallisce (ad esempio la unita' ha inviato il massimo numero di trasmissioni NR e non riceve risposta, o il proprio tempo limite TC e' scaduto (vedi 7.3.8)). Nel caso di fallimento nell'accesso, se l'unita' non ha inviato la richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e puo' indicare il fallimento all'utente); negli altri casi deve aspettare una ulteriore segnalazione per la transazione - vedi 13.2.2.4 e 13.2.2.5. 13.2.2.2 Risposte valide a RQQ con indirizzamento breve. Per un RQQ con prefisso comune, l'unita' chiamante accettera' i seguenti messaggi come risposta al proprio RQQ e non inviera' ulteriori richieste: a. un riscontro ACK (QUAL=0), ACKI (QUAL=1), ACKQ, ACKX o ACKV, con gli stessi prefissi ed identificativi come nel messaggio RQQ: b. un riscontro ACKT (QUAL=0) con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale. Vedi anche 13.2.2.4. c. un messaggio AHYQ con gli stessi prefissi ed identificativi e campo STATUS come nel messaggio RQQ. Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi, vedi paragrafo 13.2.2.4 13.2.2.3 Risposte valide ad una RQQ con indirizzamento esteso. Per un RQQ interprefisso, l'unita' chiamante accettera' i seguenti messaggi (con gli stessi prefissi ed identificativi come nel RQQ) come una risposta al proprio RQQ e non inviera' ulteriori richieste: a. Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0) b. AHYC (cioe' un istruzione per inviare l'indirizzo dell'unita' chiamata). Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi vedi 13.2.2.4 e 9.2.2.1. 13.2.2.4 Riscontri ricevuti Se una *unita' radio* mentre sta tentando l'accesso o e' in attesa di ulteriori segnalazioni per la transazione di stato, riceve un appropriato riscontro allora si comportera' come sotto indicato. Per RQQ interprefisso, soltanto ACKI (QUAL=1) ACKX e ACKV (QUAL=0) sono appropriati fino a quando l'informazione completa d'indirizzo non viene inviata. Per gli identificativi vedi 5.5.2.1. ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio, seguira' ulteriore segnalazione. ACKQ (QUAL=0) - Il sistema e' occupato; attendere la ulteriore segnalazione. ACKQ (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata. Attendere la ulteriore segnalazione. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida, messaggio respinto. ACKX (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata sono in sovraccarico. ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non e' in contatto radio o la transazione e' stata abbandonata. ACKV (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata (e il TSC non memorizza la richiesta) o l'unita' chiamata non desidera accettare l'informazione. ACKT (QUAL=0) - Le chiamate per l'unita' chiamata sono state deviate. ACK (QUAL=0) - La transazione e' stata completata con successo cioe' l'unita' chiamata ha dato conferma della ricezione dell'informazione di stato. Se viene ricevuto ACKI (QUAL=1) o ACKQ, l'unita' deve aspettare una ulteriore segnalazione e puo' indicare all'utente la progressione della transazione. Se viene ricevuto ACKX o ACKV, l'unita' deve ritornare allo stato di riposo e puo' indicare all'utente la ragione dell'insuccesso della transazione; si raccomanda che la ricezione di ACKX (QUAL=0) venga indicata in maniera differente. Se viene ricevuto un messaggio completo ACKT (QUAL=0), l'unita' potra' sia: a. ritornare allo stato di riposo (e puo' indicare all'utente che le chiamate all'unita' chiamate sono state deviate), sia b. tentare una nuova transazione di stato all'indirizzo deviato fornito nel messaggio ACKT. Notare che, se IDENT1=IPFIXI nella parola di indirizzo AKT e il bit GF=1 nella parola di codice dati successiva, l'indirizzo deviato e' un indirizzo di gruppo; in questo caso; una transazione di stato all'indirizzo deviato potrebbe generare una chiamata non valida. Se viene ricevuto il messaggio ACKT (QUAL=0) incompleto allora: i) Se l'unita' non richiede l'indirizzo di deviazione, deve ritornare allo stato di riposo (e puo' dare indicazioni all'utente). ii) Se l'unita' richiede l'indirizzo deviato allora: - se sta ancora tentando di accedere per transazione, ignorera' il messaggio ricevuto e continuera' il tentativo d'accesso. - negli altri casi deve aspettare una la ripetizione di ACKT, ritornando allo stato di riposo se scade un tempo TB (in questo caso puo' indicare l'insuccesso dell'utente). Se viene ricevuto ACK (QUAL=0), l'unita' deve ritornare allo stato di riposo e puo' indicare all'utente che la transazione e' stata completata con successo cioe' l'unita' chiamata ha accettato l'informazione. (Notare che questo non implica un'accettazione del messaggio dell'utente). Dopo la ricezione di un ACKX, ACKV o ACK per la transazione, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata di qualsiasi tipo allo stesso identificativo chiamato (o *gateway*) per almeno il tempo TB, con esclusione delle chiamate d'emergenza. Dopo la ricezione di ACKT per la transazione, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata, escluso quelle d'emergenza, di qualsiasi tipo per almeno un tempo TB. 13.2.2.5 Tempo limite di attesa. Una *unita' radio* chiamante in attesa di ulteriore segnalazione per una transazione di stato ad una *unita' radio* o ad un *terminale d'utente a connessione diretta* ritornera' allo stato di riposo se passa un tempo TW da quando ha inviato l'ultimo messaggio per l'operazione, cioe': RQQ richiedente la transazione (vedi 13.2.2.1) o SAMIS, che fornisce l'informazione d'indirizzo esteso per la chiamata (vedi 9.2.2.1) o ACK (QUAL=0), inviato in risposta ad un messaggio AHY con il bit POINT=1 e IDENT/1 come identificativo del chiamato o *gateway* (vedi 9.2.2.3). Puo' indicare anche all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. 13.2.2.6 Cancellazione della transazione. Se l'utente desidera cancellare la transazione dopo che l'unita' ha inviato un RQQ e mentre e' ancora in attesa di un riscontro conclusivo, l'unita' tentera' di inviare una richiesta di cancellazione della transazione RQX (vedi 5.5.3.1.3), conformemente al protocollo ad accesso casuale. Tentera' l'accesso fino a quando uno dei seguenti eventi accade: a. Riceve ACK (QUAL=1) con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQX. In questo caso puo' indicare all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. b. Riceve ACK (QUAL=0) ACKX, ACKV o ACKT (QUAL=0) per la transazione che sta tentando di cancellare. (Vedi anche 13.2.2.4). c. Ha inviato il massimo numero di trasmissioni NR e non riceve risposta, o il tempo limite d'accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8). In questo caso, ritornera' ad attendere la segnalazione per la transazione di stato (vedi 13.2.2.4 e 13.2.2.5). Nei casi a. e b. , l'unita' deve ritornare allo stato di riposo. 13.2.3 Procedure per tutte le *unita' radio* sul canale di controllo. Le procedure in questo paragrafo devono essere osservate da tutte le *unita' radio* che sono equipaggiate per riconoscere una parola d'indirizzo AHYQ (Il requisito di riconoscimento AHYQ potra' essere dipendente dal sistema). 13.2.3.1 Ricezione di un messaggio di stato AHYQ. Se una *unita' radio* sul canale di controllo riceve un messaggio AHYQ con PFIX/IDENT2 corrispondenti al proprio indirizzo individuale allora rispondera' con gli appropriati riscontri (vedi sotto), con gli stessi prefissi ed identificativi come nel AHYQ. Se IDENT2 (cancelletto) IPFIXI nel messaggio AHYQ, l'unita' rispondera' nello "slot" seguente AHYQ, se IDENT2=IPFIXI, e' aggiunta una parola di codice dati (contenente l'indirizzo del chiamante) e l'unita' rispondera' nello "slot" seguente la parola di codice dati. Per la temporizzazione vedi 6.2.1.3. a. Se l'unita' non e' equipaggiata per accettare l'informazione allora inviera' ACKX (QUAL=0) b. Negli altri casi, l'unita' inviera' uno dei seguenti riscontri: ACKB (QUAL=1) se IDENT2=IPFIXI nel messaggio AHYQ, ma la parola di codice dati aggiunta non era decodificabile e l'unita' richiede che il messaggio venga ritrasmesso. o ACKX (QUAL=1) se non puo' accettare l'informazione in quel momento ad esempio STATUS='00000' nel messaggio AHYQ la coda dell'unita' chiamata e' piena. o ACKV (QUAL=1) se non desidera accettare l'informazione di stato dallo *utente* chiamante. o ACK (QUAL=0) se ha accettato l'informazione del messaggio AHYQ. 14. PROCEDURE PER I MESSAGGI DATI BREVI Questa sezione definisce le procedure per messaggi dati brevi fino a 184 bit in formato libero, trasmessi sul canale di controllo. I dati sono contenuti in un massimo di 4 parole di codice dati, aggiunte ad una parola di codice indirizzo (HEAD). Una *unita' radio* richiede di inviare il messaggio dati brevi usando il messaggio RQC (vedi 5.5.3.1.8). Il TSC allora: - da' istruzione all'unita' di inviare il messaggio dati breve (e le informazioni dell'indirizzo esteso se necessario) - invia il messaggio all'utente chiamato - indica il risultato della transazione all'unita' chiamante. Una *unita' radio* puo' inviare un messaggio dati breve al TSC o a una *unita' radio* , o ad *terminale d'utente a connessione diretta*, o ad un gruppo di unita', o a tutte le unita' del sistema, o ad una estensione PABX (con indirizzamento breve o esteso) Il TSC puo' anche trasmettere messaggi dati breve (indirizzati ad una *unita' radio* , o ad un gruppo o a tutte le unita' nel sistema), originati all'interno del TSC o da un *terminale d'utente a connessione diretta*, o da una estensione PABX. Per chiamate da *unita' radio* , il TSC usa il messaggio AHYC per richiedere: a. l'informazione dell'indirizzo chiamato, per chiamate a: - indirizzi interprefissi (se necessario vedi sotto) - estensione PABX con numero "lungo" b. il messaggio dati breve. Se entrambi a. e b. sono necessari, il TSC ottiene l'informazione completa in due passi, ogni passo usando il messaggio AHYC. I messaggi AHYC sono distinti secondo come e' fissato IDENT1 (IPFIXI, o PABXI, per a. o a SDMI per b.), e cosi' l'ordine in cui vengono trasmessi non e' prescritto. Notare che, quando una *unita' radio* invia il proprio messaggio dati breve, fornisce l'indirizzo (prefisso/identificativo) della parte chiamata nel messaggio di testa dei dati. Tuttavia per una chiamata interprefisso, il TSC non ha bisogno di richiedere l'indirizzo del chiamato separatamente a meno che lo richieda per semplicita' dell'operazione. Il formato dei dati all'interno del messaggio dati breve non e'specificato. Inoltre possono essere richieste ulteriori specifiche (dipendenti dal sistema) per definire: - la temporizzazione per la ripetizione di messaggi, e/o - la numerazione di messaggi dati 6. ACK: riscontro ACK (QUAL=0) dalla *unita' radio* chiamata - messaggio dati accettato. 7. ACK: riscontro ACK (QUAL=0) inviato all'unita' chiamante per indicare che l'unita' chiamata ha accettato il messaggio dati. In questo esempio il TSC ripete il messaggio ACK, per migliorare l'affidabilita'. 14.1 Procedure del TSC per messaggi dati brevi. 14.1.1 Risposte ad un messaggio RQC con indirizzamento breve. Una *unita' radio* richiede di inviare un messaggio dati breve generando un messaggio RQC conformemente al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQC con indirizzamento breve (con EXT=1 o con EXT=0 e IDENT1 fissato a un valore di identificativo di un *utente* chiamato valido), il TSC inviera' una delle seguenti risposte: a. ACKI (QUAL=1), ACKQ (QUAL=1), ACKX o ACKV, con PFIX(IDENT2 come indirizzo individuale dell'unita' chiamante e IDENT1 come identificativo del chiamato (o PABXI per una chiamata ad una estensione PABX). b. ACKT (QUAL=0) con PFIX/IDENT2 come indirizzo individuale dell'unita' chiamante. c. Un messaggio AHYC richiedente all'unita' chiamante il proprio messaggio dati. Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche 14.1.4 a 14.1.5. 14.1.2 Risposta ad un messaggio RQC con indirizzamento esteso. Una *unita' radio* richiede di inviare il messaggio dati breve generando un messaggio RQC, conformemente al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQC con indirizzamento esteso (con EXT=0 e IDENT1=IPFIXI, o PABXI), il TSC inviera' uno dei seguenti messaggi: a. ACKI (QUAL=1) ACKX o ACKV (QUAL=0), con lo stesso prefisso ed identificativi come nel RQC. b. Un messaggio AHYC che da' istruzione all'unita' chiamante di inviare le informazioni complete dell'indirizzo del chiamato. c. Un messaggio AHYC che da' istruzione all'unita' chiamante di inviare il proprio messaggio dati. Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche da 14.1.3 a 14.1.5. per prevenire la duplicazione dei messaggi (quando un destinatario accetta la ripetizione del messaggio come un nuovo messaggio). Una sequenza tipica del messaggio per una *unita' radio* che invia un messaggio dati breve ad un'altra *unita' radio* , e' illustrata nell'esempio successivo. 1 slot | 1| | 3| | | 5| | 5| | 7| dal TSC |ALH | ALH | AHYC | ALH | ALH |HEAD |dati | ALH | ACK |ACK | alle RUs |(3) | (0) | | (0) | (4) | | | | (0) | (1) | 1 | | | | | | | | | | | | | 2 4 4 6 dalle RUs RQC HEAD dati ACK al TSC trama trama trama Esempio Una sequenza di messaggi sul canale di controllo per l'invio di un messaggio dati breve fra una *unita' radio* ad un'altra *unita' radio* sullo stesso sito. In questo esempio, il messaggio dati comprende una parola di codice d'indirizzo e due parole di codice dati aggiunte: 1. ALH: invito generale ALOHA (lunghezza della trama pari a tre "slot") 2. RQC: richiesta di accesso casuale per trasmettere un messaggio dati breve. (La richiesta indica il numero di slot necessari per il messaggio di dati: in questo caso due "slot"). 3. AHYC: invito per un messaggio dati breve - riscontro al messaggio RQC - da' istruzione all'unita' chiamante di inviare il messaggio dati nei prossimi due "slot" - inibizione all'accesso casuale nello "slot" successivo. 4. HEAD+dati: l'unita' chiamante invia il proprio messaggio dati breve al TSC. In questo esempio il messaggio comprende una parola di codice indirizzo (HEAD) e due parole di codice dati aggiunte. 5. HEAD+dati: il TSC invia il messaggio dati breve alla *unita' ra- dio* chiamata. La seconda parola di codice dati contiene una flag (RSA) che e' fissata a '0' per inibire l'accesso casuale nello "slot" successivo riservando cosi' lo "slot" per una risposta dall'unita' chiamata. 14.1.3 Istruzioni per inviare un'informazione con indirizzo esteso. Dopo aver ricevuto un messaggio RQC con indirizzamento esteso, il TSC puo' richiedere l'indirizzo completo del chiamato (se necessario) inviando il messaggio AHYC con: - lo stesso prefisso ed identificativi come nel RQC (per esempio IDENT1 fissato a IPFIXI, o PABXI come appropriato e PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo dell'unita' chiamante) - DESC fissato per indicare il *gateway* appropriato (vedi 5.5.3.2.8). - SLOTS fissato al valore corrispondente RQC. (cioe' SLOTS='01'). Il messaggio AHYC da' istruzione all'unita' chiamante di inviare le informazioni di indirizzo dell'utente chiamato nel successivo "slot" indicato da SLOTS (vedi 9.2.2.1). Se il TSC non decodifica con successo le informazioni dell'indirizzo, puo' ripetere il messaggio AHYC o trasmettere ACKV (QUAL=0) per indicare l'insuccesso della transazione. Notare che, quando la *unita' radio* invia il proprio messaggio dati breve fornisce l'indirizzo dell'utente chiamato (prefisso/identificativo) all'inizio del messaggio dati. Tuttavia per una chiamata interprefisso il TSC non ha bisogno di richiedere l'indirizzo del chiamato separatamente a meno che venga richiesto per comodita' nelle operazioni. 14.1.4 Istruzioni per inviare il messaggio di dati breve. Dopo aver ricevuto un messaggio RQC, il TSC puo' richiedere il messaggio dati breve della *unita' radio* chiamante inviando un messaggio AHYC, con: - IDENT1 fissato a SDMI - PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo dell'unita' chiamante - DESC fissato a '000' - SLOTS uguale a SLOTS ricevuti nel messaggio RQC. Il messaggio AHYC da' istruzione all'unita' chiamante di inviare il messaggio di dati breve nel successivo "slot" indicato da SLOTS (vedi 9.2.2.1). Se il TSC non decodifica con successo il messaggio breve di dati, puo' ripetere il messaggio AHYC o trasmettere ACKV (QUAL=0) per indicare il fallimento della transazione. Notare che il messaggio AHYC disabilita l'accesso casuale soltanto nel primo slot successivo entrante quando viene richiesto un messaggio breve di dati il TSC prendera' le azioni opportune per riservare i susseguenti slot entranti se sono all'interno di una trama (cioe' inviando il messaggio AHY con entrambi gli identificativi fissati a DUMMY1). 14.1.5 Riscontri inviati per indicare l'avanzamento di una transazione RQC. Il TSC puo' inviare messaggi di riscontro per indicare alla *unita' radio* chiamante l'avanzamento della propria transazione dati breve - per identificativi vedi 5.5.2.1. (Per una chiamata con indirizzamento esteso i riscontri ACKQ, ACKV (QUAL=1), ACKT (QUAL=0) e ACK (QUAL=0) non sono appropriati fino a quando non e' stato ottenuto l'indirizzo chiamato. Riscontri ACKQ (QUAL=0) e ACK (QUAL=0) non sono corretti fino a quando non e' stato ottenuto il messaggio dati breve). ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio; seguira' ulteriore segnalazione. ACKQ (QUAL=0) - Il sistema e' occupato. Attendere la ulteriore segnalazione ACKQ (QUAL=1) - La parte chiamata e' occupata. Attendere la ulteriore segnalazione. ACKX (QUAL=0) - La chiamata non e' valida ad esempio il TSC non tratta messaggi dati brevi, o la parte chiamata non e' equipaggiata per accettare il messaggio. ACKX (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata sono in sovraccarico; messaggio respinto. ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non e' in contatto radio oppure la transazione e' stata abbandonata. ACKV (QUAL=1) - l' *utente* chiamato e' occupato (e il TSC non memorizza la chiamata) o l'unita' chiamata non desidera accettare il messaggio. ACKT (QUAL=0) - La chiamata dati all' *utente* chiamato e' stata deviata. ACK (QUAL=0) - La transazione del messaggio e' stata conclusa con successo. Per il ritardo massimo accettabile delle ripetizioni dei riscontri ACKX, ACKV, ACKT e ACK vedi tempo limite TB in 14.2.4. 14.1.6 Verifica della disponibilita' di una *unita' radio* chiamata. Prima di trasmettere un messaggio dati breve ad una *unita' radio*, il TSC puo' verificare che l'unita' e' in contatto radio (e opportunamente equipaggiate). Il TSC usa il messaggio AHY, con: - bit POINT fissato a '0' - bit CHECK fissato a '0' - bit D fissato a '1' - bit E fissato a '0' - bit AD fissato a '0' - PFIX/IDENT1 come indirizzo dell'unita' chiamata - IDENT2 fissato a SDMI. Il messaggio AHY richiede una risposta nello slot successivo dall'unita' chiamata (vedi 9.2.2.2B). Il TSC puo' indicare il risultato della verifica della disponibilita' alla *unita' radio* chiamante inviando riscontro (i) appropiato (vedi 14.1.5). 14.1.7 Informazioni all' *utente* chiamato Il TSC trasmette il messaggio dati breve a una *unita' radio* , a un gruppo o a tutte le unita' del sistema inviando il messaggio HEAD sul canale di controllo (vedi 5.6.2). Il messaggio di dati puo' essere originato dallo stesso TSC o da una *unita' radio* (usando RQC ecc.), o da un *terminale d'utente a connessione diretta* , o da un'estensione PABX. La parola di codice indirizzo HEAD indica il numero delle parole di codice dati aggiunte (fino a quattro), e contiene due indirizzi di venti bit: l'indirizzo del chiamato e l'indirizzo del chiamante (o *gateway). I dati dell'utente sono contenuti nella parola di codice dati. Per un messaggio dati breve indirizzato individualmente all'interno di una trama il TSC fissera' la flag RSA nell'ultima parola di codice dati (o nella parola di codice dati riempitiva) a "0" , per inibire l'accesso nello "slot" successivo. Per un messaggio dati breve indirizzato individualmente, il messaggio HEAD richiede una risposta dall'unita' chiamata (vedi 14.3.1.1). Se la risposta e' ACK (QUAL=0) ACKX o ACKV (QUAL=1), il TSC puo' inviare il riscontro appropriato alla *unita' radio* chiamante. (Vedi 14.1.5). Se il TSC non decodifica con successo una risposta, o se la risposta e' ACKB (QUAL=1) puo' ripetere il messaggio HEAD. Se l'unita' chiamata non puo' essere avvisata, il TSC puo' indicare il fallimento inviando all'unita' chiamante ACKV (QUAL=0). Per messaggi dati brevi indirizzati ad un gruppo (o all'intero sistema), l'unita' chiamata non risponde; il TSC puo' ripetere il messaggio dati breve per incrementare la probabilita' di ricezione con successo. Dopo aver trasmesso il messaggio dati breve il TSC puo' inviare ACK (QUAL=0) alla *unita' radio* chiamante. 14.1.8 Cancellazione della transazione. Una *unita' radio* chiamante puo' cancellare la propria transazione dati breve generando un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3), conformemente al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQX che cancella una transazione dati breve, il TSC dovra' inviare una risposta: ACK (QUAL=1) con lo stesso prefisso ed identificativi come nel RQX. 14.1.9 Tempo limite del TSC. Il TSC puo' introdurre un limite sul massimo tempo con cui memorizza il messaggio dati breve (per esempio aspettando che l'utente chiamato diventi libero). Il TSC puo' dare istruzione a una *unita' radio* chiamante di far ripartire il suo temporizzatore di attesa TJ o TW, inviando il messaggio AHY con il bit POINT fissato a '1', vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se il tempo TJ o TW, meno la tolleranza sul temporizzatore della *unita' radio*, scade senza che venga ricevuto l'ultimo messaggio per una transazione dati breve (dall'unita' chiamante), il TSC non inviera' alcuna ulteriore segnalazione per la transazione. Vedi anche 14.2.6. 14.2 Procedure per *unita' radio* che inviano il messaggio dati breve. Una *unita' radio* effettuera' soltanto un tentativo di chiamata alla volta (escluso in emergenza); mentre sta tentando l'accesso o aspettando un riscontro conclusivo (cioe' un fine transazione) ad una richiesta di un messaggio dati breve, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata di non-emergenza di qualsiasi tipo (a meno che l'utente prima non cancelli la transazione originale). 14.2.1 Richiesta per una transazione dati breve. Una *unita' radio* richiede di trasmettere un messaggio dati breve inviando un messaggio RQC sul canale di controllo conformemente al protocollo ad accesso casuale (vedi 7.3). I campi nel messaggio RQC saranno fissati correttamente (vedi 5.5.3.1.8); tuttavia Notare particolarmente che: a. Il campo SLOTS specifica il numero di "timeslot" richiestiper il messaggio di dati (minimo due "slot" , massimo tre "slot" ). b. Una richiesta con indirizzamento esteso e' indicata fissando IDENT1 nel messaggio RQC all'appropriato *gateway* (ad esempio IPFIXI, oPABXI). L'unita' potra' tentare l'accesso fino a quando riceve una risposta valida (vedi 14.2.2/3) o fino a quando l'utente cancella la transazione (vedi 14.2.7), o fino a quando il tentativo d'accesso fallisce (ad esempio l'unita' ha inviato il numero limite di trasmissioni NR e non riceve risposta o il tempo massimo d'accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8)). Nel caso di fallimento dell'accesso, se l'unita' non ha inviato la richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e puo' indicare all'utente l'insuccesso); negli altri casi, deve aspettare una ulteriore segnalazione per la transazione - vedi da 14.2.4 a 14.2.6. 14.2.2 Risposte valide ad un messaggio RQC con indirizzamento breve. Per un messaggio RQC con indirizzamento breve l'unita' chiamante accettera' i seguenti messaggi come risposta al proprio RQC e non inviera' ulteriori richieste: a. ACKI (QUAL=1), ACKQ (QUAL=1), ACKX o ACKV, con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale e IDENT1 come identificativo del chiamato (o PABXI per una chiamata a PABX) b. ACKT (QUAL=0) con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale. c. AHYC con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale e IDENT1 come SDMI. Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi vedi 14.2.4 e 9.2.2.1. 14.2.3 Risposte valide a un messaggio RQC con indirizzamento esteso. Per un messaggio RQC con indirizzamento esteso, l'unita' chiamante accettera' i seguenti messaggi come una risposta al proprio RQC e non inviera' ulteriori richieste: a. ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0), con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQC. b. AHYC, con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQC. c. AHYC, con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale e IDENT1 come SDMI. Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi vedi 14.2.4 e 9.2.2.1. 14.2.4 Riscontri ricevuti. Se mentre una *unita' radio* sta tentando l'accesso o attendendo una ulteriore segnalazione per una transazione dati breve, riceve un appropriato riscontro allora si comportera' come sotto indicato (ACKQ, ACKV (QUAL=1), ACKT (QUAL=0) e ACK (QUAL=0) non sono corretti fino a quando l'informazione dell'utente chiamato non e' stata inviata, nel messaggio RQC, come informazione d'indirizzo esteso, o nel messaggio dati breve. ACKQ (QUAL=0) e ACK (QUAL=0) non sono corretti fino a quando il messaggio dati breve e' stato inviato). Per identificativi vedi 5.5.2.1. ACKI (QUAL=1) - Riscontro intermedio; seguira' ulteriore segnalazione. ACKQ (QUAL=0) - Il sistema e' occupato. Attendere la ulteriore segnalazione ACKQ (QUAL=1) - L' *utente* chiamato e' occupato. Attendere la ulteriore segnalazione. ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; messaggio respinto. ACKX (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata e' in sovraccarico; messaggio respinto. ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non e' in contatto radio o la transazione e' stata abbandonata. ACKV (QUAL=1) - L' *utente* chiamato e' occupato (e il TSC non memorizza la richiesta) o l'utente chiamato non desidera accettare il messaggio. ACKT (QUAL=0) - Le chiamate dati all' *utente* chiamato sono state deviate. ACK (QUAL=0) - La transazione si e' conclusa con successo. Se viene ricevuto ACKI (QUAL=1) o ACKQ, l'unita' deve aspettare una ulteriore segnalazione e puo' indicare all'utente l'avanzamento della transazione. Se viene ricevuto ACKX o ACKV, l'unita' deve ritornare allo stato di riposo e puo' indicare all'utente il motivo dell'insuccesso della transazione; viene raccomandato che la ricezione di un riscontro ACKX (QUAL=0) venga indicata con modalita' differente. Se viene ricevuto un messaggio ACKT (QUAL=0) completo, l'unita' potra' sia: a. ritornare allo stato di riposo (puo' indicare all'utente che le chiamate dati per l' *utente* chiamato sono state deviate) o, b. tentare una nuova transazione dati breve all'indirizzo deviato fornito nel messaggio ACKT. Se viene ricevuto il messaggio ACKT (QUAL=0) incompleto allora: i) se l'unita' non richiede l'indirizzo di deviazione, deve ritornare allo stato di riposo (e puo' avvisare l'utente) ii) se l'unita' richiede l'indirizzo di deviazione allora: - se sta gia' tentando l'accesso per la transazione, ignorera' il messaggio e continuera' il tentativo d'accesso; - negli altri casi deve aspettare la ripetizione del messaggio ACKT, ritornando allo stato di riposo se viene superato il tempo TB (in questo caso puo' indicare il fallimento all'utente). Se viene ricevuto ACK (QUAL=0) l'unita' deve ritornare nello stato di riposo e puo' indicare all'utente che la transazione e' stata completata con successo cioe' che: - per una chiamata individuale, l'unita' chiamata ha accettato il messaggio dati breve; (Notare che questo non implica l'accettazione da parte dell'utente); - per una chiamata di gruppo (o generale), il messaggio dati breve e' stato inviato al gruppo. Dopo aver ricevuto ACKX, ACKV o ACK per la transazione, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata, escluso quelle di emergenza, di qualsiasi tipo allo stesso identificativo chiamato (*gateway*) per almeno un tempo TB. Dopo aver ricevuto ACKT per la transazione, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata, escluso quella di emergenza, di qualsiasi tipo per almeno un tempo TB. 14.2.5 Invio di un messaggio dati breve. L'unita' chiamante trasmettera' il proprio messaggio dati breve (una parola di codice indirizzo HEAD e parola (e) di codice dati aggiunta - vedi 5.6.2) alla ricezione di un messaggio appropriato AHYC dal TSC; vedi sezione 9.2.2.1. 14.2.6 Tempo limite di attesa Una *unita' radio* chiamante in attesa di ulteriore segnalazione per una transazione dati breve ritornera' nello stato di riposo se il tempo TJ (per un messaggio dati indirizzato al TSC) o TW (per altre destinazioni) e' scaduto da quando l'ultimo messaggio di segnalazione e' stato inviato per la transazione, cioe': RQC, richiedente transazione (vedi 14.2.1) o SAMIS, che fornisce la informazione di indirizzo esteso per la chiamata (vedi 9.2.2.1) o HEAD, contenente il messaggio dati breve (vedi 14.2.5 e 9.2.2.1) o ACK (QUAL=0), inviato in risposta ad un messaggio AHY con il bit POINT=1 e IDENT1 come identificativo del chiamato o *gateway* (vedi 9.2.2.3). Puo' anche indicare all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. 14.2.7 Cancellazione dell'operazione. Una *unita' radio* puo' cancellare la transazione dati breve (dopo aver inviato un RQC e mentre sta ancora aspettando di ricevere ACKX, ACKV, ACKT o ACK) trasmettendo una richiesta di cancellazione della transazione RQX (vedi 5.5.3.1.3), conformemente al protocollo ad accesso casuale. Tentera' l'accesso fino a quando uno dei seguenti eventi accade: a. riceve ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi e identificativi come nel RQX. In questo caso, puo' indicare all'utente che il risultato della transazione e' sconosciuto. b. Riceve ACK (QUAL=0), ACKX, ACKV o ACKT (QUAL=0) per la transazione che sta tentando di cancellare. Vedi anche 14.2.4. c. Ha inviato il numero massimo di trasmissioni NR e non riceve risposta, il tempo massimo d'accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8). In questo caso, deve ritornare in attesa di segnalazioni per la transazione dati brevi (vedi da 14.2.4 a 14.2.6). Nei casi a. e b. l'unita' deve ritornare allo stato di riposo. 14.3 Procedure per tutte le *unita' radio* sul canale di controllo. Le procedure in questo paragrafo saranno osservate da tutte le *unita' radio* che sono equipaggiate per riconoscere una parola di codice indirizzo HEAD ricevuta. (Il requisito di ricezione HEAD sara' dipendente dal sistema). 14.3.1 Ricezione di un messaggio dati breve (HEAD). 14.3.1.1 Messaggi HEAD con indirizzo individuale. Se una *unita' radio* sul canale di controllo riceve un messaggio HEAD con PFIX/IDENT1 corrispondenti al proprio indirizzo individuale, rispondera' con l'appropriato riscontro (vedi sotto), con PFIX/IDENT1 come proprio indirizzo individuale e IDENT2 fissato a IDENT2 dal HEAD. La parola di codice indirizzo HEAD contiene un campo (LEN) che indica il numero di parole di codice dati aggiunte; l'unita' rispondera' nello "slot" successivo all'ultimo parola di codice dati. Per la temporizzazione, vedi 6.2.1.3. a. Se l'unita' non e' equipaggiata per accettare il messaggio dati allora inviera' ACKX (QUAL=0). b. Negli altri casi, l'unita' inviera' uno dei seguenti riscontri: ACKB (QUAL=1) se non tutte le parole di codice dati sono state decodificate e l'unita' richiede che il messaggio venga ritrasmesso o ACKX (QUAL=1) se non puo' accettare il messaggio in quel momento (ad esempio la sua memoria di dati e' satura) o ACKV (QUAL=1) se non desidera accettare il messaggio dati da questo *utente* chiamante o ACK (QUAL=0) se ha accettato il messaggio dati. 14.3.1.2 Messaggi HEAD indirizzato a un gruppo. Se una *unita' radio* sul canale di controllo riceve un messaggio HEAD con PFIX/IDENT2 non corrispondente al proprio indirizzo individuale, e PFIX/IDENT1 corrispondente ad uno dei propri indirizzi di gruppo per quel sistema o IDENT1 fissato all'identificativo ALLI per una chiamata generale allora puo' accettare l'informazione contenuta nella parola di codice indirizzo HEAD e le parole di codice dati aggiunte, ma non inviera' la risposta. 15. PROCEDURE DI INTERROGAZIONE DATI. Questo capitolo definisce le procedure per la interrogazione dati, che permettono al TSC di richiedere che una *unita' radio* indirizzata trasmetta un messaggio dati del tipo prescritto. Questa richiesta e' una interrogazione da parte del TSC, non una parte della segnalazione per una richiesta di chiamata da una *unita' radio*. Puo' essere inviata sia sul canale di controllo che su un canale di traffico assegnato. Il TSC interroga la *unita' radio* inviando un messaggio AHYC modo 2 (vedi 5.5.3.2.8). In questo messaggio, IPFIX/IDENT1 e' fissato all'indirizzo individuale della *unita' radio* e IDENT2 e' l'identificativo di chi richiede l'interrogazione (un identificativo non appartenente ad una *unita' radio* ). Il tipo di dato che deve essere trasmesso da una *unita' radio* e' indicato dal campo descrittore DESC e dall'identificativo non appartenente ad una *unita' radio* Il TSC non invia riscontri dei messaggi di dati ricevuti dalla *unita' radio* (tuttavia puo' prendere appropriate azioni come risultato dei dati ricevuti). Attualmente, per interrogazione dati, soltanto un valore del campo descrittore del messaggio di dati DESC e' stato assegnato. Questo valore e' usato per effettuare la verifica del numero di serie: il TSC puo' in ogni momento sia sul canale di traffico che sul canale di controllo dare istruzione ad una *unita' radio* di inviare il proprio numero di serie di 38 bit. La comparazione del numero di serie ricevuto con il valore atteso (memorizzato nel TSC) aiutera' nella rivelazione di utenti fraudolenti. 15.1 Procedure di interrogazione dati per il TSC. 15.1.1 Interrogazione dati sul canale di controllo. Il TSC puo' richiedere che una *unita' radio* sul canale di controllo trasmetta un messaggio dati del tipo prescritto, inviando il messaggio AHYC con: - PFIX/IDENT1 fissato all'indirizzo individuale della *unita' radio* - IDENT2 fissato all'identificativo dell'interrogatore (per esempio, per la verifica del numero di serie IDENT2=TSCI) - DESC fissato per indicare il tipo di messaggio di dati richiesto; vedi 5.5.3.2.8. (per esempio, per la verifica del numero di serie DESC='000'). - SLOTS fissato nel modo corretto, vedi 5.5.3.2.8 (per esempio per la verifica del numero di serie, SLOTS='01'). Il messaggio AHYC da' istruzioni alla *unita' radio* indirizzata di trasmettere un messaggio di dati nello "slot" successivo indicato da SLOTS (vedi 15.2.1). Se il TSC non decodifica con successo una risposta, puo' ripetere il messaggio AHYC quando e' piu' comodo. (Il TSC non invia riscontri dei messaggi dati ricevuti). Notare che AHYC disabilita l'accesso casuale soltanto nel primo "slot" entrante successivo. Quando viene richiesto un messaggio dati con piu' parole di codice, il TSC prendera' gli opportuni provvedimenti per riservare gli "slot" entranti susseguenti se sono all'interno di una trama (cioe' inviando messaggi AHY con entrambi gli identificativi fissati a DUMMI). 15.1.2 Interrogazione dati sul canale di traffico. Il TSC puo' richiedere che una *unita' radio* sul canale di traffico assegnato trasmetta un messaggio dati del tipo prescritto, inviando il messaggio AHYC con: - PFIX/IDENT1 fissato all'indirizzo individuale della *unita' radio* - IDENT2 fissato all'identificativo dell'interrogatore - DESC fissato per indicare il tipo di messaggio dati richiesto; vedi 5.5.3.2.8 - SLOTS fissato appropriatamente; vedi 5.5.3.2.8 Il messaggio AHYC da istruzione alla *unita' radio* indirizzata di trasmettere un messaggio dati (vedi 15.2.2). Se il TSC non decodifica con successo una risposta, puo' ripetere il messaggio AHYC. 15.2 Procedure per tutte le *unita' radio*. Le procedure in questo paragrafo saranno osservate da tutte le *unita' radio* che sono equipaggiate per riconoscere un messaggio AHYC Modo 2 ricevuto. (Il requisito di riconoscere il messaggio AHYC, Modo 2, potra' essere dipendente dal sistema). 15.2.1 Messaggio di interrogazione dati (AHYC, Modo 2) sul canale di controllo. Se una *unita' radio* sul canale di controllo riceve un messaggio AHYC con PFIX/IDENT1 corrispondente al proprio individuale allora dovra' o inviare un messaggio dati nel successivo "slot" o trasmettere ACKX (QUAL=0), come sotto indicato. Per temporizzazione, vedi sezione 6.2.1.3. Se IDENT2 e' fissato a TSCI e DESC e' fissato a '000' e SLOTS e' fissato a '01' e l'unita' e' equipaggiata per trasmettere il proprio numero di serie su interrogazione allora trasmettera' il proprio "numero di serie" conformemente con il formato di parola di codice definito nel paragrafo 5.6.1.2.2 (SAMIS, Modo 2, DESC='000'). (Il formato del numero di serie e' dipendente dal sistema). Negli altri casi l'unita' trasmettera' ACKX (QUAL=0) con lo stesso prefisso e identificativi come nel AHYC. 15.2.2 Messaggio di interrogazione dati (AHYC Modo 2) su un canale di traffico assegnato. Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un messaggio AHYC con PFIX/IDENT1 corrispondenti al proprio indirizzo individuale allora dovra' o inviare un messaggio dati, o trasmettere ACKX (QUAL=0), come sotto indicati. Per temporizzazione vedi sezione 6.2.2.2. Se IDENT2 e' fissato a TSCI e DESC e' fissato a '000' e SLOTS e' fissato a '01' e l'unita' e' equipaggiata per trasmettere il proprio numero di serie su interrogazione allora inviera' il proprio numero di serie, conformemente con il formato di parola di codice definito nel paragrafo 5.6.1.2.2 (SAMIS, Modo 2, DESC='000'). Negli altri casi l'unita' trasmettera' ACKX (QUAL=0) con lo stesso prefisso e identificativi come AHYC. APPENDICE 1 VALORI CONSIGLIATI PER I PARAMETRI Parametri come tempi limiti e numero di tentativi delle *unita' ra- dio* sono rappresentati da simboli in questo standard; per esempio la massima durata dell' *ITEM* e' riferito come TT. Questa appendice contiene valori consigliati per questi parametri. Tuttavia, notare che una *unita' radio* deve usare i valori richiesti dal sistema in cui e' normalmente operativo. Una breve descrizione dell'utilita' di ciascun parametro viene fornita, ma il lettore dovrebbe riferirsi alle procedure dei paragrafi per una definizione precisa dell'uso. La tabella elenca i paragrafi a cui si riferisce ciascun parametro. La tolleranza massima per i tempi realizzati dalle *unita' radio* e' piu' o meno 10%. Significato Simbolo Valore Riferimento Consigliato Numero di messaggi di scon- ND1 2 9.2.3.5 nessione inviati da una 9.2.3.6 *unita' radio* chiamata individualmente. Numero di messagi di scon- ND2 4 9.2.3.5 nessione inviati da una 9.2.3.6 *unita' radio* chiamante Numero massimo di tra- NE 16 7.3.8 smissioni con accesso ca- 10.2.1 suale di RQE Numero massimo di tra- NI 4 11.2.1 smissioni sul canale di 11.2.6 di traffico di RQS o RQX Numero massimo di trasmis- NR 8 7.3.8 sioni con accesso casuale 8.2.2.2 di RQS, RQD, RQX, RQT, 9.2.1.1 RQR, RQQ o RQC 9.2.1.7 12.2.1 12.2.6 13.1.2.2 13.1.2.6 13.2.2.1 13.2.2.6 14.2.1 14.2.7 Significato Simbolo Valore Riferimento Consigliato Ritardo massimo di una risposta NT 103 6.1.2.2 dal TSC ad un messaggio 6.2.2.2.2 spontaneo da una *unita' radio* sul canale di traffico (la risposta SYNT comincia non piu' tardi della partenza del bit NT, misurato dalla fine del messaggio della *unita' radio*). Valore di Wait assunto NW 4 7.3.7 all'inizio di una sezione. (Wait e' un numero di "slot") Tempo limite per una *unita' TA 60 sec. 9.2.2.2 radio* chiamata dopo la rice- 9.2.2.4 zione di AHY 13.1.2.1 Tempo di disabilitazione di TB 2 sec. 9.1.1.4 chiamata allo stesso identifica- 9.2.1.4 tivo dopo aver ricevuto 11.1.4 ACK (QUAL=0), ACKX, ACKV o 11.2.4 ACKB (QUAL=0), o a qualsiasi 12.1.5 identificativo dopo aver 12.2.4 ricevuto ACKT (QUAL=0) 13.1.1.2 13.1.2.4 13.2.1.4 13.2.2.4 14.1.5 14.2.4 Tempo limite per una *unita' TC 60 sec. 7.3.8 radio* che richiede l'acces- 8.2.2.2 so casuale 9.2.1.1 9.2.1.7 10.2.1 12.2.1 12.2.6 13.1.2.2 13.1.2.6 13.2.2.1 13.2.2.6 14.2.1 14.2.7 Tempo limite per una *unita' TI 2 sec. 9.1.2.2 radio* in attesa di ulteriore 11.1.7 segnalazione per una chiamata 11.2.5 di inclusione Tempo limite per una *unita' TJ 20 sec. 7.3.8 radio* in attesa di ulte- 8.2.1.3 riore segnalazione per una 8.2.2.4 transazione sul canale di 9.1.1.7 controllo con il TSC (ad 9.2 esempio registrazione, ri- 12.1.7 chiesta di deviazione, mes- 12.2.5 saggi di stato o messaggi 13.1.1.4 dati breve al TSC) 13.1.2.5 14.1.9 14.2.6 Tempo limite di inattivi- TN 7 sec. 9.2.3.6 ta' di una *unita' radio* sul canale di traffico Intervallo massimo tra mes- TP 5 sec. 9.2.2.6 saggi periodici (all'inter- no di un *ITEM* per con- versazione) all'inizio di una sessione Tempo in cui una *unita' TS 5 sec. 6.2.1.2 radio* ritorna alle pro- cedure di acquisizione del canale di controllo se non viene decodificato il codice di identita' del sistema. Massima durata di un TT 60 sec. 9.2.3.6 *item* Tempo limite per una *unita' TW 60 sec. 7.3.8 radio* chiamante in attesadi 9.1.1.7 ulteriore segnalazione per 9.1.1.10 una chiamata o un'operazione 9.2 che puo' richiedere 9.2.1.6 l'accodamento (per un canale 10.1.7 di trafficoo per un *utente* 10.2.7 chiamato) 13.2.1.7 13.2.2.5 14.1.9 14.2.6 APPENDICE 2 LE PROPRIETA' DEL CONTROLLO DI ERRORE DELLE PAROLE DI CODICE Le proprieta' di controllo di errore delle parole di codice sono almeno le seguenti. Con decodifica a "hard decision" a. Rilevare tutti i numeri dispari di errore, ogni 5 errori casuali, e ogni pacchetto d'errore fino ad una lunghezza di 16, o b. correggere ogni errore singolo e rilevare fino a 4 errori e qualsiasi pacchetto d'errore fino ad una lunghezza di 11, o c. correggere fino a ciascun doppio errore e rivelare qualsiasi triplo errore ed ogni pacchetto d'errore fino ad una lunghezza 4, o d. correggere ogni singolo pacchetto d'errore fino ad una lunghezza di 5. Con decodifica a "soft decision": Correggere qualsiasi presenza di 5 bit dubbi ed ogni singolo pacchetto di bit dubbi fino a una lunghezza di sedici, secondo il risultato dell'esame della sequenza dei bit dubbi. Nota. Maggiore e' il grado di correzione d'errore applicato, piu' probabile e' la falsa decodifica. L'applicazione della misura della qualita' del segnale sulla base di "bit - per - bit " puo' aiutare a ripararsi contro elaborazioni false se viene usata una decodifica "hard decision", ed e' essenziale se viene usata una decodifica "soft decision" . APPENDICE 3 UN ALGORITMO PER DETERMINARE IL COMPLETAMENTO DELLA SEQUENZA DI UNA PAROLA DI CODICE DEL CANALE DI CONTROLLO DEL SISTEMA. 1. Creare una parola di codice che inizia con un preambolo di 16 bit seguito dalla sequenza di bit '1100010011010100' e il codice di identificazione del sistema di 15 bit, cosi' riempiendo i bit da 1 a 47. 2. Assumere che il bit 48 sia = '0'. Calcolare il bit di verifica (vedi paragrafo 3.2.3). 3. Se il bit di parita' e' ='0' , allora l'assunzione in 2 era er- rata. In questo caso porre bit 48='1' e ricalcolare i bit di verifica (vedi anche nota 1). 4. La desiderata sequenza di completamento della parola di codice e' costituita dai bits da 48 a 63 incluso con il bit 63 invertito. Nota 1. Un modo veloce di invertire il bit assunto e ricalcolare i bit di verifica e' di sommare modulo -2 il polinomio generatore '1110100000010101' ai bit da 47 a 63, e dopo calcolare il bit di parita'. Nota 2. L'algoritmo funziona perche' i bit da 1 a 63 sono completamente ciclici, eccetto per il bit 63 e ci sono un numero dispari di 1 nel polinomio generatore. Il bit di parita' rimane inalterato da qualsiasi processo ciclico. APPENDICE 4 UN ALGORITMO PER GENERARE I CAMPI A E B DELLA PAROLA DI CODICE MARK. 1. I bit 1, da 22 a 30 e da 49 a 64 nella parola di codice di indirizzo MARK sono fissi (vedi paragrafo 5.5.4.1). I bit da 2 a 5 (CHAN 4) e da bits 7 a 21 (SYS) sono dipendenti dal sistema. I bit 6 (campo A) e bit da 31 a 48 (campo B) sono scelti per massimizzare il numero delle transizioni fra i bit 33 e 49 nella parola di codice. 2. Per calcolare una parola di codice MARK candidata iniziale, si as- sume che i bit 6,31 e 32 della parola di codice MARK siano a '0'. 3. Ottenere una sequenza di 16 bit da inserire nei bit da 33 a 48 secondo una metodologia similare a quella in appendice 3, cioe': a. Creare una parola di codice intermedio che inizi con la sequenza '1100010011010101' seguita da CHAN4, '0' (bit 6 di MARK), SYS, '10001100' e '00' (bit 31 e 32 di MARK). b. Assumere che il bit 48 della parola di codice intermedia sia='0'. Calcolare i bit di verifica, (vedi sezione 3.2.3). c. Se il bit di parita' e' '0', allora l'assunzione in b. era errata. In questo caso fissare il bit 48=1 e ricalcolare i bit di verifica, (vedi anche nota 1 di Appendice 3). d. La sequenza dei 16 bit da inserire nei bit da 33 a 48 di una parola di codice candidata MARK e' il bit tra 48 a 63 di una parola di codice intermedia, con il bit 63 invertito. 4. Derivare altre 7 parole di codice candidate MARK aventi le combinazioni alternative dei bit 6, 31 e 32. Questo puo' essere ottenuto sommando modulo 2 la sequenza seguente ai bit da 33 a 48 nella parola di codice iniziale candidata MARK: se il bit 6 = '1' aggiungere '0100000000101110' se il bit 31 = '1' aggiungere '0111000001111110' se il bit 32 = '1' aggiungere '0011100000111111' 5. Per ogni parola di codice MARK candidata contare il numero di transizioni dei bit che appaiono tra i bit 33 e i bit 49. 6. La parola di codice richiesta MARK e' una candidata che fornisce il piu' alto numero di transizioni contate. APPENDICE 5 CODIFICA BCD Dove la codifica BCD viene specificata in questo standart le seguenti rappresentazioni verranno usate. Valore binario Carattere Rappresentato '0000' 0 '0001' 1 '0010' 2 '0011' 3 '0100' 4 '0101' 5 '0110' 6 '0111' 7 '1000' 8 '1001' 9 '1010' riservato '1011' * '1100' (cancelletto) '1101' riservato '1110' riservato '1111' nullo Nota: Questi gruppi BCD saranno sistemati in un parola di codice cosicche' il bit piu' significativo del valore binario e' trasmesso per primo (cioe' il bit a sinistra nella tabella di sopra sara' trasmesso per primo). TOMO TERZO PARTE I SEZIONE 3a PROCEDURE DI PROVA 1. CONDIZIONI GENERALI DI PROVA Gli apparati sottoposti alle prove di conformita' saranno assoggettati a due tipi di prova: - prove in laboratorio secondo le modalita' riportate piu' avanti; - prove di accesso in rete e di funzionalita' secondo i parametri e la procedure che verranno rese note dall'Ente certificante. 1.1 Condizioni di default per la prova Questa sezione definisce certe condizioni di test che sono prese come condizioni di default se non altrimenti specificato. 1.1.1 Livello di potenza del segnale ricevuto Se non diversamente indicato, il livello di potenza di segnale all'ingresso del ricevitore dell'unita' radio dovra' essere al valore nominale di -85 dBm. 1.1.2 Stato di riposo L'unita' radio e' nello stato di riposo se ha acquisito un canale di controllo ed ha effettuato l'operazione di registrazione. Nello stato di riposo non sono in corso scambi di segnalazioni. 1.1.3 Valori del SYS e CCS Se non diversamente indicato, il valore standard del SYS e del CCS trasmessi dal canale di controllo generato dal Test Set di prova, dovranno essere i seguenti: SYS CCS '101010110000001' '1100100111001110' 1.2 Parametri di Rete Tutte le unita' radio operanti nel servizio radiomobile pubblico di dispaccio per gruppo chiuso di utenti dovranno essere pre- programmabili con le informazioni sulla rete in cui dovranno operare. In aggiunta ai valori assegnati alle variabili di sistema riportate in appendice B della PARTE 1a sezione 1, i seguenti parametri dovranno avere il valore assegnato. 1.2.1 ESEMPIO: Dati di autorizzazione all'acquisizione 1 '001' Zona 2 '0100010' Area 3 '0100100' Area 4 '0100110' Area 5 '0101000' Area 6 '0101010' Area 7 '010110000' Full Code 8 '011001010' Full Code 1.2.2 Lunghezza del sotto-campo di Zona LZ = 3 bits 1.2.3 Lunghezza del sotto-campo di Area LA = 7 bits 1.2.4 Codice di Rete NET = '01' 1.2.5 Numero di canale inferiore nella Rete 35 1.2.6 Numero di canale superiore nella Rete 97 1.2.7 Dimensione della scansione normale 10 canali 1.2.8 Numero di canale della scansione normale A = Valore CHAN/CONT 35 '0000100011' 38 '0000100110' 40 '0000101000' 45 '0000101101' 48 '0000110000' 53 '0000110101' 59 '0000111011' 62 '0000111110' 70 '0001000110' 97 '0001100001' 1.2.9 Soppressione della scansione generale No 1.2.10 Valore di INFO nel RQR 0 1.2.11 Valore di NC1 5 1.2.12 Valore di NC2 5 1.2.13 Valore di NV 1 1.2.14 Valore di NX1 3 1.2.15 Valore di NX2 3 1.2.16 Valore di NZ1 1 campione 1.2.17 Valore di NZ2 2 campioni 1.2.18 Valore di TC 60 sec. 1.2.19 Valore di TD 5 min. 1.2.20 Valore di TJ 20 sec. 1.2.21 Valore di TN 7 sec. 1.2.22 Valore di TS 5 sec. 1.2.23 Valore di TT 60 sec. 1.3 Personalizzazione dell'unita' radio 1.3.1 Proprio PFIX 39 1.3.2 Identificativo proprio individuale 2001 1.3.3 Numero di digits delle chiamate individuali 3 digits 1.3.4 Indicativo di base individuale 2000 1.3.5 Chiamate di gruppo a due o tre digits 2 digits 1.3.6 Indicativo individuale piu' alto della propria flotta 2039 1.3.7 Indirizzi di gruppo L'unita' radio sara' un membro del seguente gruppo 7001. 1.3.8 Sbarramento di chiamata interflotta di gruppo Sbarrato 1.3.9 Identificativo base di gruppo 7000 1.3.10 Identificativo piu' alto del proprio gruppo 7003 1.3.11 Categoria di controllo CCAT A 1.4 Ulteriore preparazione dell'unita' radio Per i tests relativi alla deviazione di frequenza per i dati standard e la tolleranza di frequenza viene richiesto che la unita' radio sia posizionata in funzionamento in modo manuale (cioe' l'unita' non dovra' operare in modo automatico multiaccesso). 1.5 Documentazione Il costruttore dovra' fornire una copia del manuale dell'operatore per l'unita' radio e le seguenti informazioni (che dovranno essere conformi alla PARTE 1a Sezione 1, dove applicabile): - Prestazioni opzionali normalizzate fornite; - Istruzioni per la connessione alle apparecchiature di prova - Istruzioni per lo smontaggio dell'unita' radio al fine della identificazione della scritta indicante il numero di protezione; - Istruzioni per il cambio dei parametri di rete; - Istruzioni per il cambio dei parametri di personalizzazione dell'unita' radio. Il costruttore dovra' inoltre fornire i campi contenenti l'informazione del numero di sicurezza nella risposta SAMIS al messaggio di richiesta di validazione del numero di sicurezza (AHYC) che sono corretti per l'unita' radio fornita per le prove. 2. PROVE PARAMETRICHE 2.1 Designazione del canale e tolleranza di frequenza 2.1.1 Scopo della prova Assicurare che l'unita' radio riceva le informazioni ed esegua gli ordini relativi al campo CHAN negli appropriati messaggi GTC. Assicurare che l'unita' radio non risponda a valori indefiniti del campo CHAN. Assicurare che la frequenza della portante emessa sia entro la tolleranza richiesta con riferimento alla frequenza nominale di trasmissione. 2.1.2 Inizializzazione L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova che generera' le segnalazioni del canale di controllo su una frequenza di canale al centro della banda di funzionamento dell'unita' radio (ad es.: canale n. 53). L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. 2.1.3 Metodo di prova Tramite il Test Set di prova dovra' essere generata una Parola di Codice tipo GTC utilizzando i valori di personalizzazione dell'unita' radio definiti nel paragrafo 1.3. Dovranno essere effettuate prove con il campo CHAN assumendone i seguenti valori: A: valore '0000000000' che determina un canale indefinito. B, C, D: valori corrispondenti a canali della rete entro i limiti definiti nel paragrafo 1.2. E: valore corrispondente ad un canale che supera i limiti definiti nel paragrafo 1.2 Dopo ogni invio della parola di codice suddetta, verra' premuto il tasto di trasmissione dell'unita' radio e verra' misurata la frequenza della corrispondente emissione. Per le parole di codice B, C, e D dovra' risultare una trasmissione effettiva con frequenza entro i limiti di tolleranza rispetto al valore nominale previsto. Per le parole di codice A ed E non si dovra' verificare emissione da parte del trasmettitore. 2.2 Deviazione di frequenza della segnalazione 2.2.1 Scopo della prova Assicurare che il codificatore dei dati dell'unita' radio utilizzato per la trasmissione delle segnalazioni sia in accordo con i requisiti riguardanti la frequenza generata e le relative deviazioni di frequenza, in tutto il campo di temperatura e di variazione della tensione di alimentazione. 2.2.2 Inizializzazione L'unita' radio sara' posizionata nel modo manuale e configurata per permettere sia la trasmissione di un treno continuo di '0' binari, sia un treno continuo di '1' binari in conformita' alla PARTE 1a Sezione 2, Sezione 6.1. 2.2.3 Metodo di prova L'unita' radio dovra' essere connessa tramite il connettore d'antenna ad un demodulatore di frequenza a sua volta connesso ad un contatore ad audio frequenza. Dovra' essere misurata la frequenza modulante e la deviazione di frequenza per i due casi di: a) trasmissione continua di un treno di "1" binari; b) trasmissione continua di un treno di "0" binari; La frequenza modulante e la deviazione di picco della portante a ra- dio frequenza dovranno essere entro i limiti specificati in 1.6.4. Inoltre le differenze di deviazione riscontrate fra i due casi a) e b) dovranno essere entro i limiti specificati in 1.6.4. Dovranno inoltre essere ripetute le prove in condizioni estreme di temperatura e di tensione di alimentazione per le quattro combinazioni seguenti: 1. massima temperatura piu' minima tensione 2. massima temperatura piu' massima tensione 3. minima temperatura piu' massima tensione 4. minima temperatura piu' minima tensione Per ciascuna prova la frequenza modulante a la deviazione di frequenza di picco della portante dovranno essere entro i limiti specificati in 1.6.4 relativi alle condizioni estreme, per tutte le 4 combinazioni di temperatura e di tensione di alimentazione. Dovranno inoltre essere verificate per ciascuna prova le differenze di deviazione di frequenza che dovranno rimanere entro i limiti specificati in 1.6.4. 2.2.4 Limiti Condizioni normali: frequenza modulante ('1'): 1200 +- 0,12 Hz frequenza modulante ('0'): 1800 +- 0,18 Hz Deviazione di frequenza di picco: - Canalizzazione 12.5 KHz: 1,5 KHz +- 250 Hz - Canalizzazione 25 KHz: 3 KHz +- 500 Hz Condizioni estreme: frequenza modulante ('1'): 1200 +- 0,12 Hz frequenza modulante ('0'): 1800 +- 0,18 Hz Deviazione di frequenza di picco: - Canalizzazione 12.5 KHZ: 1,5 KHz +- 500 Hz - Canalizzazione 25 KHz: 3 KHz +- 1000Hz Differenza di deviazione fra '1' e '0': minore di 300 Hz 2.3 Prestazioni in termini di tasso d'errore 2.3.1 Scopo della prova Assicurare che l'unita' radio sia capace di soddisfare le prestazioni in termini di tasso di errore del demodulatore di ricezione FFSK. 2.3.2 Modalita' della prova (*) La prova verra' effettuata utilizzando i seguenti livelli di segnale in ricezione del canale di controllo uscente: Livello A: +8 dB rispetto a 1 (micron)V FEM equivalente a -105 dBm. Livello B: +1 dB rispetto a 1 (micron)V FEM equivalente a -112 dBm. Livello C: +14 dB rispetto a 1 (micron)V FEM equivalente a -99 dBm. (*) Prima di effettuare le prove descritte in questo paragrafo e' necessario far acquisire alla radio il canale di controllo utilizzando un livello di segnale compatibile (per esempio -60 dBm). Il tasso di errore e' misurato in termini di numero di rispetto ad un numero di parole di codice AHY inviate. La prova e' effettuata con l'ausilio di un insieme di apparati di test connessi come indicato nell'Appendice A della PARTE 1a Sezione 1. 2.3.3 Prove con segnale al Livello A L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova che generarera' la segnalazione del canale di controllo sulla frequenza del canale 53. L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. Il livello del segnale RF del canale di controllo dovra' essere portato al Livello A (-105 dBm). Tramite il Test Set si dovranno inviare 100 sequenze di parole di codice del tipo relativo alla figura A-2 dell'allegato A alla PARTE 1a SEZIONE 1 con i seguenti campi variati come segue: SYS = '101010110000001' PFIX = 39 IDENT = 2001 Canale di controllo = 53 CHAN4 = 0101 Preambolo = '1010101010101010' SYNC = '1100010011010111' CCSC = '01010101100000011100100111001110- 10101010101010101100010011010111' MARK = '10101010101011000000110001100010- 01001101011010101100010011010111' AHY= '10100111001111101000110001000000- 11111100100000000110101010010111' DUMMY = '10000000000000000000010001000000- 00000000000000000110001100101001' e dovra' essere verificato che il numero delle risposte (ACK) dell'unita' radio non sia inferiore a 99. 2.3.4 Prove con segnale a livello B L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova con le stesse modalita' della prova precedente ma con il livello di segnale RF del canale di controllo portato al valore B (-112 dBm). Tramite il Test Set si dovranno inviare 100 sequenze di parole di codice del tipo menzionato nella prova precedente e dovra' essere verificato che il numero delle risposte dell'unita' radio non sia inferiore a 89. 2.3.5 Prove con interferenza co-canale da una sorgente audio L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova con le stesse modalita' della prova precedente ma con il livello di segnale RF del canale di controllo portato al Livello C (-99 dBm). Dovra' inoltre essere attivato il generatore del canale interferente sintonizzato sulla frequenza nominale del canale di controllo, con un livello di segnale RF di 10 dB inferiore a quello del canale di controllo e modulato con un tono a 400 Hz e con deviazione di frequenza pari al 60% della massima deviazione di frequenza di picco ammessa. Inviando tramite il Test Set di prova 100 sequenze di parole di codice del tipo menzionato nella prova precedente si dovranno contare il numero delle risposte dell'unita' radio per le seguenti condizioni: A. generatore interferenze alla stessa frequenza del generatore del canale di controllo. B. generatore interferenze ad una frequenza di 1200 Hz maggiore di quella del generatore del canale di controllo. C. generatore interferenze ad una frequenza di 1200 Hz inferiore a quella del generatore del canale di controllo. In tutte le prove dovra' essere verificato che il numero di risposte dell'unita' radio non sia inferiore a 89. 2.3.6 Prove con interferenza co-canale da una sorgente dati L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova che generera' la segnalazione del canale di controllo sulla frequenza del canale 53. L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. Il livello del segnale RF del canale di controllo dovra' essere portato al valore del Livello C (-99 dBm). Il Test Set di prova dovra' inviare 100 sequenze di codice del tipo menzionato nella prova precedente. Dovra' essere attivato inoltre il generatore sul canale interferente con un livello di segnale di 10 dB inferiore rispetto a quello del canale utile ed un segnale modulante costituito da una sequenza ripetuta di 511 bit in accordo con la raccomandazione V52 del CCITT trasmessa a 1200 bits/secondo. Tale segnale dovra' modulare la portante formando un segnale FFSK in accordo con il paragrafo 4.2.3 della PARTE 1a Sezione 1. Inviando tramite il Test Set di prova 100 sequenze di parole di codice del tipo menzionato nella prova precedente, si dovra' verificare che il numero di risposte dell'unita' radio non sia inferiore a 89. 2.3.7 Prova di controllo delle false attivazioni con parole di codice non corrette L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova che generera' la segnalazione del canale di controllo sulla frequenza del canale 53, con un livello del segnale RF portato al valore di -105 dBm (Livello A). Il Test Set di prova dovra' inviare 100 sequenza di parole di codice del tipo menzionato nella prova precedente con la sezione prefisso/identificativo della parola di codice AHOY selezionata in modo che differisca di 1 bit dal prefisso/identificativo dell'unita' radio. La posizione del bit non corretto e' diversa nelle parole di codice AHOY successive. La parita' e' stata di volta in volta ricalcolata al fine di ottenere una parola di codice valida. Ciascuno dei 20 messaggi deve essere inviato 5 volte (per avere un totale di 100 messaggi). L'elenco della parole di codice AHOY modificate e' il seguente: 1110011100111110100011000100000011111100100000000001111010011100 1000011100111110100011000100000011111100100000001011100010000111 1011011100111110100011000100000011111100100000000000001110011111 1010111100111110100011000100000011111100100000000101111000010011 1010001100111110100011000100000011111100100000000111000011010101 1010010100111110100011000100000011111100100000001000111110100010 1010011000111110100011000100000011111100100000000001100000001100 1010011110111110100011000100000011111100100000001011101111001111 1010011101111110100011000100000011111100100000000000001000111011 1010011100101110100011000100000011111100100000001001100010101000 1010011100011110100011000100000011111100100000000101111011000001 1010011100110110100011000100000011111100100000001111101110011101 1010011100111010100011000100000011111100100000001100101000000110 1010011100111100100011000100000011111100100000000011101011011110 1010011100111111100011000100000011111100100000000100001010110010 1010011100111110000011000100000011111100100000000111111010000100 1010011100111110110011000100000011111100100000001000100010001011 1010011100111110101011000100000011111100100000000001101110011001 1010011100111110100111000100000011111100100000001011101000000100 1010011100111110100010000100000011111100100000001110101011001011 Non si dovranno verificare risposte da parte dell'unita' radio. 2.4 Verifica del tempo di commutazione Rx/Tx e delle tempistiche di protocollo L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova che generera' la segnalazione del canale di controllo sulla frequenza del canale 53. L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. Tramite il Test Set di prova si dovra' inviare il messaggio AHY diretto all'unita' radio (contenente quindi i parametri identificativi dell'unita' radio e l'identificativo del chiamante scelto all'interno della flotta definita al punto 1.3.6). Dovra' essere verificato tramite il Test Set di prova che: 1. L'unita' radio risponda con il messaggio ACK nello slot immediatamente successivo a quello d'invio del messaggio AHY. 2. L'unita' radio risponda con tempistiche, misurate dal Test Set di prova, in accordo alla figura 6.1 della PARTE 1a Sezion 2 ed entro i limiti da essa specificati. 2.5 Verifica del tempo di commutazione Tx/Rx L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova che generera' la segnalazione di controllo sulla frequenza del canale 53. Il Test Set di prova sara' programmato per trasmettere un unico messaggio di tipo AHY nello slot immediatamente successivo alla ricezione di un messaggio di tipo RQS inviato dall'unita' radio. Successivamente il Test Set di prova dovra' continuare con l'invio dei messaggi ALH tipici del canale di controllo. L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale di controllo. Tramite l'unita' radio verra' effettuata la chiamata (RQS) verso un utente della stessa flotta (vedi punto 1.3.6) ; e si dovra' verificare che l'unita' radio stessa acquisisca la risposta del Test Set di prova contenente il messaggio AHY rivolto all'utente chiamato. L'unita' radio dovra' rimanere in attesa di ulteriori segnalazioni da Test Set di prova senza effettuare altri tentativi di chiamata. 3. PROVE SULLE SEGNALAZIONI OPERATIVE 3.1 Acquisizione del canale di controllo utilizzando la procedura NHS e CHS L'unita' radio dovra' essere inizializzata disabilitando la scansione generale. L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova generante il canale di controllo ad una frequenza di canale compresa nell'elenco del punto 1.2.8, con i corretti parametri dei campi SYS e CCS del punto 1.1.3. Inizialmente l'unita' radio dovra' essere in posizione di spento. All'accensione dell'unita' radio dovra' essere verificato che essa faccia partire la procedura di registrazione analizzando la segnalazione inviata sul canale di controllo entrante (o comunque acquisisca il canale di controllo se e' gia' registrata con quel valore di SYS). Successivamente l'unita' radio verra' spenta e verra' cambiata la frequenza del canale di controllo generato dal Test Set di prova con un valore non compreso nell'elenco del punto 1.2.8, ma all'interno della gamma di frequenza ammessa dalla rete. All'accensione dell'unita' radio si dovra' verificare che la radio non riesca ad acquisire il canale (rimane in stato di "non disponibilita' ") . Successivamente nell'unita' radio verra' eliminata la disabilitazione alla scansione generale. Verra' quindi ripetuta l'operazione di accensione dell'unita' radio e si dovra' verificare che questa acquisisca il canale di controllo. 3.2 Prove sul dispositivo di protezione 3.2.1 Rimozione del dispositivo Dovra' essere verificato che la rimozione del dispositivo contenente il numero di sicurezza porti una notevole probabilita' di danneggiare l'unita' radio. Al fine di evitare la distruzione dell'unita' radio la rispondenza al requisito verra' determinata da una ispezione visiva oppure tramite dichiarazione esplicita del costruttore. 3.2.2 Indicazione del numero di sicurezza Lo scopo della prova e' quello di verificare che l'indicazione del numero di sicurezza sia sufficientemente permanente. L'indicazione del numero di sicurezza sara' soggetta ad un leggero sfregamento con uno straccio imbevuto di acqua per 15 secondi e la prova verra' ripetuta per lo stesso tempo con uno straccio imbevuto di alcol. Dovra' essere verificato che la indicazione sia ancora leggibile dopo la prova e che eventuali adesivi non tendano a staccarsi oppure ad incurvare i margini. 3.2.3 Valore del numero di sicurezza La prova ha lo scopo di assicurare che il numero indicato all'interno dell'unita' radio e le informazioni fornite dal costruttore corrispondano al numero di sicurezza usato nel messaggio di risposta alla richiesta del numero di sicurezza. Dovra' inizialmente essere notato il numero di sicurezza letto dalla indicazione interna alla unita' radio. L'unita' radio sara' quindi connessa al Test Set di prova che generera' sul canale di controllo un messaggio di richiesta di trasmissione del numero di sicurezza (AHYC). L'unita' radio dovra' rispondere (nello slot immediatamente successivo) con il codice relativo alla risposta alla richiesta di validazione del numero di sicurezza, contenente il campo SAMIS. Tale campo dovra' quindi contenere le seguenti parti informative: Bits 2-9 : dovranno riportare in binario il codice del costruttore come indicato nell'unita' radio e riportato nelle informazioni fornite dal costruttore secondo le richieste del punto 1.5. Bits 10-13 : dovranno riportare in binario il codice del modello come indicato sull'unita' radio e riportato nelle informazioni fornite dal costruttore secondo le richieste del punto 1.5. Bits 14-21 : dovranno riportare i bits di check come indicato nelle informazioni fornite dal costruttore secondo le richieste del punto 1.5. Bits 31-48 : dovranno riportare il numero di serie dell'unita' radio come indicato sull'unita' radio e riportato nelle informazioni fornite dal costruttore secondo le richieste del punto 1.5. 3.3 Prove di protocollo 3.3.1 Generalita' L'unita' radio ed il Test Set di prova dovranno essere inizializzati utilizzando i valori dei parametri indicati nelle condizioni generali di prova (punto 1). I messaggi necessari per l'effettuazione delle prove sia generati dall'unita' radio per chiamate verso utente che generati dal Test Set di prova per chiamate o risposte verso l'unita' radio, dovranno essere impostati secondo il corretto formato riportato nella PARTE 1a Sezione 2, utilizzando altresi' i parametri utilizzati per l'inizializzazione della radio. 3.3.2 Prova di registrazione su richiesta dell'unita' radio - Verifica del messaggio RQR da unita' radio Tale invio viene provocato effettuando una variazione nel valore del solo campo AREA del SYS scegliendolo fra i valori elencati nel punto 1.2.1. - Verifica della corretta ricezione da parte dell'unita' radio del messaggio ACK generato dal Test Set di prova, constatando l'avvenuta registrazione. - Verifica della corretta ricezione da parte dell'unita' radio del messaggio ACKX, constatando la non avvenuta registrazione. 3.3.3 Prova di registrazione su richiesta da TSC L'unita' radio dovra' essere registrata correttamente (ad es. tramite la prova precedente e la ricezione del messaggio ACK generato da Test Set di prova). - Invio del messaggio ALHR da parte del Test Set di prova. - Verifica della risposta RQR della radio sul canale di controllo entrante. - Verifica della corretta ricezione da parte dell'unita' radio del messaggio ACK generato dal Test Set di prova, constatando la conferma di registrazione. - Verifica della corretta ricezione da parte dell'unita' radio del messaggio ACKX, constatando il passaggio in stato di non registrazione. 3.3.4 Prova di chiamata semplice e numero massimo di richieste d'accesso da unita' radio L'unita' radio dovra' essere registrata correttamente (ad es. tramite la prova precedente e la ricezione del messaggio ACK generato dal Test Set di prova). - Invio del messaggio RQS da unita' radio tramite selezione dell'utente desiderato secondo le modalita' proprie dell'unita' radio stessa. - Verifica della corretta ricezione del messaggio AHY generato da Test Set di prova. - Verifica della corretta ricezione da parte dell'unita' radio del messaggio GTC generato dal Test Set di prova constatando il passaggio dell'unita' radio nello stato di conversazione sul canale indicato nel messaggio GTC. Al fine della verifica del numero massimo di richieste di accesso da unita' radio dovra' essere verificato che a seguito di una mancanza di risposta del Test Set (mancato invio del messaggio AHY e successivo GTC), l'unita' radio ripeta la chiamata per un numero massimo di volte pari ad 8 (vedi Appendice B della PARTE 1a sezione 1, Tabella B1).