(all. 1 - art. 1) (parte 5)
a.  Si  sintonizzera'  sul  designato  canale  di  traffico   uscente
obbedendo alle seguenti temporizzazioni: 
- Se IDENT2(cancelletto)IPFIXI, l'unita' dovra' essere  in  grado  di
ricevere sul canale  di  traffico  entro  35  ms  dopo  la  fine  del
messaggio GTC. 
- Se IDENT2=IPFIXI l'unita' dovra' essere in grado  di  ricevere  sul
canale di traffico entro 142 ms  dopo  la  fine  del  messaggio  GTC;
(Questo permette all'unita' chiamata in una chiamata interprefisso di
rimanere sul canale di controllo per un'altro  "timeslot"  dopo  aver
ricevuto il messaggio GTC, per estrarre l'indirizzo del chiamante  se
il messaggio seguente e' un GTC per l'unita' chiamante). 
b. Controllera' PFIX, IDENT1 e IDENT2 del messaggio GTC  e  anche  il
numero di canale del canale di controllo (da usare in osservanza alle
procedure  dei  paragrafi  9.2.3.1,  9.2.3.3.,  9.2.3.5,  9.2.3.6   e
9.2.3.7) 
c. Se il bit D nel messaggio GTC e' '0', allora  l'unita'  abilitera'
l'audio (per comunicazioni per conversazione). Se il bit D=1 l'unita' 
 
disabilitera' l'audio (per comunicazioni dati); si noti che  l'unita'
non deve mandare messaggi di manutenzione dentro gli *item*  (a  meno
che precedentemente accordato nel sistema). 
d. Se IDENT1 nel messaggio GTC e' ALLI e  PFIX/IDENT2  nel  messaggio
GTC non e' il suo indirizzo individuale, allora l'unita' inibira'  la
trasmissione  dell'utente  sul   canale   di   traffico.   Altrimenti
abilitera' la trasmissione dell'utente sul canale di traffico. 
Essa puo' anche dare una indicazione all'utente. 
Se  l'unita'  non  obbedisce  a  un  messaggio   di   GTC   (o,   per
IDENT2=IPFIXI, un messaggio GTC nello "slot" seguente), e  il  canale
di traffico designato e' il canale di controllo su cui  il  messaggio
e' stato ricevuto, allora l'unita' deve ritornare alle  procedure  di
acquisizione del canale di controllo. (Vedi 6.2.1.1). 
9.2.2.6 Memorizzazione dei parametri di manutenzione della chiamata 
Una *unita' radio* memorizzera' i  parametri  di  manutenzione  della
chiamata  specificati  dal   piu'   recente   messaggio   di   BCAST,
SYSDEF='00010' che si riferiscono al sistema al momento in uso. 
Questi parametri indicano: 
a. se il sistema richiede che la  *unita'  radio*  su  un  canale  di
traffico allocato invii un messaggio di "Pressel  ON"  all'inizio  di
ogni *item* di conversazione che trasmette; 
b. se le *unita'  radio*  devono  inviare  messaggi  periodici  entro
*item* di conversazione, e in tal  caso  il  massimo  intervallo  (in
secondi) fra l'inizio dell' *item* e il primo messaggio periodico,  e
quindi fra successivi messaggi periodici; 
c. se una unita' chiamata in un gruppo predisporra'  PFIX/IDENT1  nel
messaggio di MAINT che essa invia uguale al suo indirizzo individuale
o all'indirizzo di gruppo relativo al messaggio GTC. 
Vedi anche 5.5.4.2, 5.5.4.5C e 9.2.3.1.  All'inizio  della  sessione,
fino a che riceve un messaggio BCAST, SYSDEF='00010', l'unita': 
- inviera' messaggi "Pressel ON" 
- inviera' messaggi periodici con un intervallo massimo TP 
- fissera' PFIX/IDENT1 come  indirizzo  di  gruppo  (quando  essa  e'
l'unita' chiamata nel gruppo) 
 
 
9.2.3 Procedure per tutte le *unita' radio* su un canale di  traffico
allocato. 
Queste procedure saranno osservate da tutte le *unita' radio*  su  un
canale di traffico allocato (eccetto quando esentate da procedure  di
chiamate di emergenza d'accordo con il sistema -  vedi  10.2.8).  Per
altre procedure per tutte le *unita' radio* su un canale di traffico,
vedi paragrafi: 
6.2.2 Disciplina del canale di traffico 
11.3 Istruzione di inviare l'informazione di indirizzo esteso. 
15.2 Procedure di interrogazione dati. 
9.2.3.1 Messaggi di manutenzione della chiamata. 
Durante una chiamata per conversazione (vedi 9.2.2.5e, 9.2.3.4),  una
*unita' radio* inviera' i seguenti  messaggi  di  manutenzione  della
chiamata entro *item* di conversazione: 
a. Se  richiesto  dal  sistema  (vedi  9.2.2.6),  la  *unita'  radio*
inviera' un messaggio di "Pressel ON" (MAINT, OPER=000) all'inizio di
ciascun *item* essa trasmette. 
b. Se richiesto dal  sistema,  la  *unita'  radio*  inviera  messaggi
periodici (MAINT, OPER=010) entro  ciascun  *item*  di  conversazione
essa trasmette. Vedi 9.2.2.6 per il massimo intervallo  fra  messaggi
periodici. 
c. La *unita' radio* inviera' un messaggio di "Pressel  OFF"  (MAINT,
OPER='001')  alla  fine  di  ciascun  *item*  di  conversazione  essa
trasmette, come l'ultimo segnale prima di risintonizzarsi sul  canale
di traffico uscente. 
PFIX/IDENT1 nei messaggi MAINT  inviati  da  una  *unita'  radio*  e'
l'indirizzo  individuale  dell'unita'  come  se   fosse   indirizzata
individualmente dal messaggio di GTC;  altrimenti  (esempio  per  una
unita'  chiamata   nel   gruppo),   PFIX/IDENT2   sara'   fissato   o
all'indirizzo individuale dell'unita' oppure all'indirizzo di  gruppo
(PFIX/IDENT1) del messaggio GTC, come richiesto dal  sistema  -  vedi
9.2.2.5 e 9.2.2.6). 
(Durante una chiamata  dati,  la  *unita'  radio*  non  necessita  di
inviare i messaggi di cui sopra, a meno che richiesti dal sistema  da
predisposizioni precedenti). 
9.2.3.2 Verifica disponibilita' su un canale di traffico 
Se una *unita' radio* su un canale di traffico riceve un messaggio di
AHY con: 
PFIX/IDENT1 uguale al suo indirizzo individuale e POINT=0 
o PFIX/IDENT2 uguale al suo indirizzo individuale e POINT=1 
allora rispondera' con l'appropriato riscontro,  (vedi  di  seguito),
con lo stesso prefisso e identificativi come nel messaggio AHY. Se il
bit AD=0 nel messaggio AHY, l'unita' temporizzera'  la  sua  risposta
dalla fine della parola codice di indirizzo AHY; se il bit AD=1,  una
parola di codice dati e' aggiunta e  l'unita'  temporizzera'  la  sua
risposta dalla fine della parola codice dati. Per la temporizzazione,
vedi 6.2.2.2. 
a. Se POINT=0, l'unita' inviera' ACK (QUAL=0) 
ACK(QUAL=0) - L'unita' e' in contatto radio. 
b. Se POINT=1, l'unita' inviera' ACK (QUAL=0) o ACKX (QUAL=0): 
ACK (QUAL=0) -  L'unita'  sta  aspettando  la  segnalazione  per  una
inclusione di chiamata appropriata ad IDENT1 (esempio IDENT1 e' 
l'identificativo chiamato o *gateway*) vedi anche paragrafo 11.2.5 
ACKX (QUAL=0) - L'unita' non sta aspettando la segnalazione  per  una
inclusione di chiamata appropriata ad IDENT1. 
9.2.3.3 Disabilitazione alla trasmissione dell'utente. 
Se una *unita' radio* su un canale di traffico riceve un messaggio di
manutenzione di chiamata MAINT, OPER=111  con  il  numero  di  canale
(CHAN) uguale al  numero  del  canale  di  traffico  ed  al  relativo
indirizzo, allora inibira' la trasmissione dell'utente mentre essa e'
sintonizzata su questo canale di traffico (esempio  disabilitera'  il
pulsante di trasmissione per una chiamata di conversazione o inibira'
i dati dell'utente per una chiamata dati). 
L'indirizzo (PFIX/IDENT1) del messaggio MAINT e' applicabile se: 
a. PFIX/IDENT1 e' uguale all'indirizzo individuale dell'unita', o 
b. PFIX/IDENT1 e' uguale a PFIX/IDENT1 del messaggio GTC e l'unita' 
non e' l'utente chiamante, o 
c. IDENT1 e' uguale a ALLI 
9.2.3.4 Sostituzione del canale di traffico. 
Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un  messaggio  di
GTC con: 
PFIX/IDENT1 del messaggio GTC uguale al suo indirizzo individuale 
o PFIX//IDENT1 uguale ad ognuno dei suoi indirizzi designati per 
questo sistema 
o IDENT1 fissato all'identificativo ALLI di chiamata generale 
allora eseguira' le seguenti azioni: 
i) si sintonizzera' sul designato canale di traffico uscente e  sara'
in grado di ricevere entro 35 ms dopo la fine del messaggio GTC. 
ii) Se il bit D del messaggio GTC e' '0' , allora la  *unita'  radio*
abilitera' l'audio (per comunicazione di conversazione).  Se  il  bit
D=1, l'unita' disabilitera' l'audio (per comunicazione dati); si noti
che essa non deve inviare messaggi di manutenzione entro  gli  *item*
(a meno che richiesto dal sistema da predisposizioni precedenti) 
iii) Se IDENT1 del messaggio GTC e' ALLI e PFIX/IDENT2 del  messaggio
GTC non e' il suo indirizzo individuale, allora l'unita' inibira'  la
trasmissione dell'utente. Altrimenti essa abilitera' la  trasmissione
dell'utente. (Vedi anche 11.2.7c). 
Quando l'unita' e' sintonizzata sul  canale  di  traffico  designato,
essa puo' continuare la comunicazione. 
(Notare che l'unita' continua ad usare  PFIX,  IDENT1  e  IDENT2  del
messaggio GTC originale (vedi 9.2.2.5) in osservanza  alle  procedure
dei paragrafi 9.2.3.1, 9.2.3.3, 9.2.3.5, 9.2.3.6 e 9.2.3.7). 
9.2.3.5 Riaggangio sul canale di traffico 
Se l'utente della *unita'  radio*  riaggangia  o  effettua  un'azione
equivalente (o se il suo terminale dati indica che la  chiamata  dati
e' finita) mentre e' sintonizzato sul canale di traffico, e se il suo
indirizzo individuale e' o PFIX/IDENT1 o PFIX/IDENT2 del messaggio di
GTC, allora l'unita' inviera' un numero di messaggi di disconnessione
(MAINT, OPER=011) sul canale di traffico. Essa inviera' ND1  messaggi
di disconnessione se il suo indirizzo individuale e' PFIX/IDENT1  del
messaggio GTC, o ND2 se il suo indirizzo individuale  e'  PFIX/IDENT2
del messaggio GTC. L'unita' inviera' continuamente i  messaggi  (vedi
3.3.2 e 6.2.2.2) e disabilitera' l'audio,  e  deve  ritornare  quindi
alle procedure di acquisizione del canale di controllo (vedi 6.2.1.1)
Una *unita' radio* il cui indirizzo individuale  non  e'  PFIX/IDENT1
ne' PFIX/IDENT2 del messaggio GTC (esempio l'unita' chiamata  in  una
chiamata di gruppo) puo' lasciare la chiamata in ogni momento  quando
l'utente riaggangia e equivalente; essa disabilitera' l'audio, e deve
ritornare  allora  alle  procedure  di  acquisizione  del  canale  di
controllo (senza segnalazione). Tuttavia,  l'unita'  chiamante  invia
ND2 messaggi di disconnessione  per  una  chiamata  di  gruppo  (vedi
sopra), e cosi' il chiamante dovrebbe essere avvisato di rimanere con
una chiamata di gruppo sino al suo termine. 
9.2.3.6 Tempo limite sul canale di traffico 
Una  *unita'  radio*  su  un  canale  di  traffico  temporizzera'  la
lunghezza di un periodo durante  il  quale  essa  non  rileva  alcuna
attivita' (esempio smette di ricevere un adeguato livello di segnale)
e temporizzera' anche la lunghezza di ciascun *item* essa  trasmette.
Se l'unita' non rileva attivita' sul canale di traffico  uscente  per
un  tempo  TN  allora  assumera'  che  la  chiamata   e'   terminata;
disabilitera'  l'audio  e   deve   ritornare   alle   procedure   per
l'acquisizione del canale di controllo (senza segnalazione),  e  puo'
indicare all'utente che la chiamata e' terminata. 
Se l'unita' trasmette un  *item*  che  raggiunge  la  durata  massima
permessa TT allora essa disabilitera' l'audio e: 
i)  inviera'  un  messaggio  di  "Pressel  OFF"  (per  un  *item*  di
conversazione); 
ii) inviera' ND1 o ND2 messaggi di disconnessione se il suo indirizzo
individuale e' PFIX/IDENT1 o PFIX/IDENT2 relativi  al  messaggio  GTC
(come in paragrafo 9.2.3.5) 
Essa allora deve cessare la  trasmissione  sul  canale  di  traffico,
ritornare alle procedure di acquisizione del canale  di  controllo  e
puo' indicare all'utente che la chiamata e' finita. 
9.2.3.7 Messaggio  selettivo  di  terminazione  chiamata:  MAINT  con
OPER=110. 
Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un  messaggio  di
manutenzione della chiamata MAINT, OPER=110, con: 
il numero di canale (CHAN) uguale al numero del canale di traffico 
e PFIX/IDENT1 diverso da PFIX/IDENT1 del messaggio GTC 
e PFIX/IDENT1 diverso da PFIX/IDENT2 del messaggio GTC 
allora deve disabilitare immediatamente l'audio, ritornare alle  pro-
cedure di acquisizione  del  canale  di  controllo  e  puo'  indicare
all'utente che la chiamata e' terminata. 
9.2.3.8 Messaggio di terminazione 
Se una *unita' radio* su un canale di traffico riceve un messaggio di
terminazione CLEAR con: 
il numero di canale CHAN uguale al numero del canale di traffico e il 
campo REVS uguale '101010101010' 
allora essa deve immediatamente disabilitare l'audio e spostarsi  sul
canale di controllo uscente indicato dal  campo  CONT  nel  messaggio
CLEAR (per essere in grado di ricevere entro 35 ms dopo la fine della
parola di codice indirizzo CLEAR), e puo' indicare all'utente che  la
chiamata e' finita. 
Nota: Se il campo CONT nel messaggio CLEAR e' uguale a '0000000000' ,
allora la rimozione del canale e' dipendente dal sistema. 
10. PROCEDURE DI CHIAMATA DI EMERGENZA. 
Questo capitolo definisce le procedure standard per  le  chiamate  di
emergenza (notare che sistemi  diversi  possono  avere  procedure  di
emergenza alternative impiegando messaggi personalizzati dall'utente,
e che solo le *unita' radio*  che  hanno  predisposizioni  adatte  al
sistema li possono usare). 
Chiamate standard di  emergenza  da  *unita'  radio*  possono  essere
richieste a: 
- a una *unita' radio*, *terminale d'utente a connessione diretta* o 
a un gruppo 
- tutte le unita' nel sistema 
- ad un estensione di PABX (con indirizzamento breve o esteso) 
Chiamate di emergenza da *unita'  radio*  sono  richieste  usando  il
messaggio di richiesta chiamata di emergenza  RQE  (vedi  5.5.3.1.5).
Bit D nel messaggio RQE specifica se  l'unita'  sta  richiedendo  una
comunicazione  per  conversazione   o   dati.   Una   richiesta   con
indirizzamento esteso e' indicata predisponendo IDENT1 nel  messaggio
RQE ad un appropriato identificativo *gateway*. 
Una *unita' radio* puo' interrompere un tentativo di una chiamata non
di emergenza per richiedere una chiamata di emergenza; in questo caso
abbandonera' il precedente tentativo. I messaggi ACKE (QUAL=0) e  AHY
(E=1) sono le uniche risposte a chiamate RQE; esse  indicano  che  il
TSC ha ricevuto positivamente RQE e che ogni  ulteriore  segnalazione
inviata all'unita' e' per una  chiamata  di  emergenza.  Fino  a  che
l'unita' non riceve ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) l'unita'  ignora  altri
riscontri e rifiuta messaggi AHYC con MODE 1. 
Normalmente le chiamate di emergenza hanno  precedenza  su  tutte  le
altre chiamate. Le chiamate di emergenza possono essere  di  tipo  "a
liberazione forzata", il che significa  che  un'altra  chiamata  puo'
essere terminata in anticipo per liberare un canale per  la  chiamata
di emergenza. 
Se il bit EXT e' predisposoto a 0 nel messaggio RQE (esempio  se  RQE
non e' una chiamata aPABX con indirizzamento breve) allora  la  FLAG2
puo' essere fissata a '1' per indicare che la  unita'  chiamante  sta
richiedendo   una   chiamata   di   emergenza   di   tipo   speciale,
precedentemente concordata con il sistema; il TSC determina  l'azione
richiesta in riferimento all'indirizzo della unita' chiamante  quinti
il TSC e la *unita' radio* seguono appropriate (non standard)  proce-
dure. In questo caso il significato dei campi IDENT1, D e  FLAG1  nel
messaggio RQE possono essere ridefiniti.  Per  esempio  EXT=0/FLAG2=1
potrebbe indicare che il campo IDENT1 contiene un messaggio  speciale
di 13 bit perche' sia trattato al  momento  dal  controllore;  questi
speciali messaggi potrebbero avere ogni significato predefinito (come
il  tipo  dell'emergenza,  il  servizio  richiesto  o  la   posizione
geografica dell'unita'). Vedi anche le introduzioni ai paragrafi 10.1
e 10.2. 
10.1 Procedure standard di chiamata d'emergenza per TSC 
Se il TSC offre un servizio di emergenza allora  sara'  preparato  ad
accettare un messaggio di RQE in ogni "slot" ad accesso casuale. 
Le procedure del TSC dettagliate  nei  seguenti  paragrafi  sono  per
chiamate di emergenza standard.  Se,  a  seguito  di  una  incorretta
operazione di una *unita' radio*, il  TSC  riceve  un  messaggio  RQE
richiedente un modo  speciale  di  servizio  (EXT=0/FLAG2=1)  da  una
*unita' radio* che non e' stata precedentemente prevista allora  esso
puo' rifiutare la richiesta rispondendo con ACKE  (QUAL=0)  e  quindi
inviando ACKX (QUAL=0), dove  entrambi  ACKE  e  ACKX  contengono  lo
stesso PFIX, IDENT1 e IDENT2 come il messaggio RQE. 
10.1.1 Risposte a richiesta di emergenza standard con indirizzamento 
breve 
Una *unita' radio* richiede una chiamata di  emergenza  generando  un
messaggio RQE conformemente al protocollo ad accesso casuale  (almeno
che essa abbia altre predisposizioni con il sistema). Alla  ricezione
di un messaggio RQE con indirizzamento breve,  il  TSC  inviera'  una
risposta il piu' presto possibile; per il massimo ritardo permesso, 
vedi 7.2.4. Risposte valide sono: 
a. ACKE (QUAL=0): vedi 5.5.2.1 e 10.2.2 
b. Una verifica di disponibilita' per la chiamata  (AHY  con  il  bit
E=1) vedi 9.1.1.5, 9.1.1.7 e 10.2.2. 
c. Per una chiamata con PABX (esempio EXT=0 nel messaggio RQE): 
- un messaggio Go To Channel (GTC): vedi 9.1.1.12 e 10.2.2 (Questa e'
la risposta  raccomandata  se  il  TSC  non  fa  alcuna  verifica  di
disponibilita' per la chiamata - vedi 10.1.6) 
ACKE (QUAL=0) e' inviato solo come una risposta ad un messaggio  RQE;
esso e' un riscontro intermedio; indicando che ulteriore segnalazione
seguira'. Il TSC puo' mandare allora altri riscontri (es. ACKI, ACKX)
alla unita' chiamante in attesa, nei tempi appropriati  per  indicare
l'andamento della fase di costruzione delle chiamate; vedi  paragrafo
10.1.5. 
10.1.2 Rispostaa richieste d'emergenzastandardconindirizzamento 
esteso 
Una *unita' radio* richiede una chiamata di  emergenza  generando  un
messaggio RQE, conformemente al protocollo ad accesso casuale (a meno
che essa non  abbia  altre  predisposizioni  con  il  sistema).  Alla
ricezione di un  messaggio  RQE  con  indirizzamento  esteso  il  TSC
inviera' una  risposta  ACKE  (QUAL=0)  con  lo  stesso  prefisso  ed
identificativi  come  nel  messaggio  RQE.  Per  il  massimo  ritardo
permesso, vedi 7.2.4. 
10.1.3 Segnalazione per una chiamata precedente. 
Dopo aver ricevuto un messaggio RQE, il TSC non inviera' alcuna altra
segnalazione all'unita' chiamante per ogni  precedente  richiesta  di
chiamata da quella unita' (sebbene, per una chiamata  sul  canale  di
traffico, esso puo' mandare un AHYX per informare  l'unita'  chiamata
che la chiamata non avra' luogo). 
10.1.4 Conseguimento delle informazioni di indirizzo esteso 
Dopo  aver  ricevuto  un  messaggio  RQE  con  indirizzo   esteso   e
rispondendo con ACKE  (QUAL=0),  il  TSC  puo'  chiedere  l'indirizzo
completo del chiamato dall'unita' chiamante inviando un messaggio  di
AHYC (come in paragrafo 9.1.1.3). 
10.1.5 Riscontri inviati per indicare l'avanzamento di  una  chiamata
di emergenza. 
Dopo aver inviato ACKE (QUAL=0) o un riscontro di disponibilita'  AHY
con E=1 come risposta ad una richiesta di chiamata di  emergenza,  il
TSC puo' mandare riscontri ACKI, ACKQ, ACKX, ACKV,  ACKB  (QUAL=0)  o
ACKT (QUAL=0) all'unita' chiamante per indicare  l'avanzamento  della
chiamata come in paragrafo 9.1.1.4. 
10.1.6 Verifiche  disponibilita'  prima  di  allocare  un  canale  di
traffico. 
Per chiamate di emergenza, la verifica obbligatoria di disponibilita'
dettagliata in sezione 9.1.1.5 puo' essere esentata (per chiamate  di
emergenza, la verifica di  disponibilita'  sulle  *unita'  radio*  e'
fatta usando il messaggio AHY con il bit E=1). 
10.1.7 Tempi limite del TSC. 
Il TSC puo' ordinare all'unita' chiamante di  far  ripartire  il  suo
contatore di attesa TW, inviando il messaggio AHY con il bit  POINT=1
(e il bit E=1); vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se  trascorre  un  tempo  TW,
meno la tolleranza del contatore  della  *unita'  radio*,  da  quando
l'ultimo  messaggio  e'  ricevuto  per  una  chiamata  di   emergenza
(dall'unita'  chiamante),  il  TSC  non  deve  inviare  alcuna  altra
segnalazione  per  la  chiamata,  eccettuato  l'invio  di  AHYX   per
informare una unita' chiamata che la chiamata non avra'  luogo.  Vedi
anche 10.2.7. 
10.1.8 Altre procedure. 
a. Una unita' chiamante puo' mandare un messaggio RQX per  cancellare
la sua chiamata di emergenza. Le procedure del TSC sono  definite  in
9.1.1.8 per chiamate semplici. 
b. E' raccomandato che il TSC non mescoli una chiamata  di  emergenza
con altre chiamate in coda. 
c. Se tutti i canali di traffico sono occupati  allora  il  TSC  puo'
terminare prematuramente un'altra chiamata (con  o  senza  avviso  ai
corrispondenti che lo stanno usando) in modo di  liberare  un  canale
per una chiamata di emergenza. 
d.  Le  procedure  per  l'allocazione  di  un  canale  di   traffico,
manutenzione  delle  chiamate  e  terminazione  sono  dettagliate  in
9.1.1.12 e 9.1.2. 
10.2 Procedure di chiamate di emergenza standard per *unita' radio* 
Una *unita' radio* fara' solo un tentativo di chiamata  di  emergenza
alla volta. Mentre sta  tentando  l'accesso  o  aspettando  ulteriore
segnalazione per una richiesta di emergenza, l'unita' non richiedera'
un'altra chiamata di ogni tipo (a meno che l'utente prima cancelli la
chiamata originale). Essa puo' fare una chiamata di emergenza  in  un
altro tempo. Per esempio, essa  puo'  interrompere  un  tentativo  di
chiamata non di emergenza per richiedere una chiamata  di  emergenza;
in questo caso  abbandonera'  il  precedente  tentativo  di  chiamata
(senza inviare RQX). 
Le procedure delle *unita' radio* dettagliate nei paragrafi  seguenti
sono per chiamate di emergenza standard. Se una *unita' radio*  invia
un messaggio di RQE con EXT=0/FLAG2=1 allora sta richiedendo un  modo
speciale del  servizio  di  emergenza  precedentemente  previsto  nel
sistema e generalmente segue procedure  non  standard;  comunque,  se
essa riceve ACKE  (QUAL=0)  e  seguentemente  riceve  ACKX  (QUAL=0),
entrambi con lo stesso PFIX, IDENT1 e IDENT2 come  il  corrispondente
RQE, allora deve ritornare nello stato di  riposo  (e  puo'  indicare
all'utente che il tentativo di chiamata e' fallito). 
10.2.1 Richiesta di una chiamata di emergenza standard. 
Una *unita'  radio*  richiede  una  chiamata  standard  di  emergenza
inviando un messaggio RQE  sul  canale  di  controllo;  i  campi  nel
messaggio RQE saranno fissati propriamente (vedi  5.5.3.1.5).  Alcuni
TSC possono permettere piu' di un tentativo di accesso casuale in una
trama; comunque, a meno che la *unita' radio* conosca  il  numero  di
tentativi successivi permessi dal TSC, si deve  attenere  al  normale
protocollo di accesso casuale - vedi 7.3 (Notare che la  *unita'  ra-
dio* richiedente una chiamata di emergenza ignora tutti i valori  del
qualificatore di indirizzo eccetto M=20 - vedi 7.3.1) 
L'unita' tentera' l'accesso fino a che  riceve  una  valida  risposta
(vedi 10.2.2/3), o fino a che il  suo  utente  cancelli  la  chiamata
(vedi 10.2.8), o fino a che il tentativo di accesso fallisce (esempio
l'unita' ha inviato il numero massimo di trasmissioni  NE  e  non  ha
ricevuto nessuna risposta, o il suo tempo di accesso  TC  e'  scaduto
(vedi 7.3.8). Nel caso di accesso fallito, se l'unita' non ha inviato
una richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e  puo'  indicare
l'insuccesso all'utente); altrimenti, deve  aspettare  una  ulteriore
segnalazione per la chiamata - vedi da 10.2.4 a 10.2.7. 
10.2.2 Risposte ad un RQE con indirizzamento breve. 
Per  una  chiamata  con  indirizzamento  breve,  l'unita'   chiamante
accettera'  i  seguenti  messaggi  (con  PFIX/IDENT2)  come  il   suo
indirizzo individuale e IDENT1 come  identificativo  del  chiamato  o
PABXI per una chiamata a PABX) come una risposta valida al suo RQE  o
non inviera' piu' nessuna richiesta: 
a. Un riscontro ACKE (QUAL=0) 
b. Un messaggio AHY con il bit E=1 
c. Per una chiamata non PABX (esempio EXT=0 nel messaggio RQE) 
- Un messaggio GO TO CHANNEL (GTC) con il bit D uguale al bit  D  del
messaggio RQE. 
Nei casi a.  e  b.  l'unita'  allora  deve  aspettare  una  ulteriore
segnalazione per la chiamata. Vedi anche paragrafi 10.2.6, 9.2.2.3  e
9.2.2.5. 
10.2.3 Risposte a un messaggio RQE con indirizzamento esteso 
Per una chiamata con indirizzo esteso, l'unita' chiamante  accettera'
un messaggio di riscontro ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1)  (con  lo  stesso
prefisso ed identificativi del messaggio RQE) come  una  risposta  al
suo RQE e non inviera' piu' nessuna altra richiesta; essa allora deve
aspettare una ulteriore segnalazione  relativa  alla  chiamata.  Vedi
anche 9.2.2.3. 
10.2.4 Invio dell'informazione di indirizzo esteso. 
Per una  chiamata  di  emergenza  con  indirizzo  esteso,  dopo  aver
ricevuto un messaggio ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per la sua  chiamata,
l'unita' chiamante inviera' l'intera informazione dell'indirizzo  del
chiamato  alla  ricezione  dell'appropriato  AHYC;   vedi   paragrafo
9.2.2.1. Sino a che essa riceve ACKE (QUAL=0) o AHY  (E=1),  l'unita'
rispondera' al MODE 1 dei messaggi AHYC con ACKX (QUAL=0). 
10.2.5 Riscontri indicanti l'avanzamento della chiamata di emergenza. 
Dopo aver ricevuto un messaggio ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per la  sua
chiamata  di  emergenza,  l'unita'  chiamante  in  attesa   prendera'
l'appropriata azione alla ricezione di ulteriori  riscontri  quali  -
ACKI, ACKQ, ACKX,  ACKV,  ACKB,  (QUAL=0)  o  ACKT  (QUAL=0)  -  come
dettagliato nei paragrafi 9.2.1.4. Se riceve  ACKE  (QUAL=0)  per  la
chiamata allora l'unita' deve aspettare una ulteriore segnalazione. 
10.2.6 Verifica  disponibilita'  e  allocazioni  del  canale  per  la
propria chiamata. 
Una  unita'  chiamante  tentando  l'accesso  o  aspettando  ulteriore
segnalazione per una chiamata di emergenza obbedira'  alle  procedure
di verifica disponibilita'.  (Vedi  da  9.2.2.2  a  9.2.2.4).  Notare
particolarmente che: 
a. Se l'unita' non ha ricevuto ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per  la  sua
chiamata di emergenza  obbedira'  ad  un  messaggio  GTC  se  la  sua
chiamata e' di tipo ad indirizzamento breve non PABX e  il  messaggio
GTC e' per la chiamata richiesta (vedi di seguito). 
b. Dopo aver ricevuto ACKE (QUAL=0) o AHY (E=1) per la  sua  chiamata
di emergenza, l'unita' obbedira' ad un messaggio GTC solo se essa  e'
individualmente indirizzata dal GTC  (esempio  se  il  suo  indirizzo
individuale e' PFIX/IDENT1 o PFIX/IDENT2). 
Vedi paragrafo 9.2.2.5 , regola 1. 
Per una chiamata con  indirizzamento  breve  non  PABX  o  dopo  aver
ricevuto  ACKE  (QUAL=0)  o  AHY   (E=1)   per   una   chiamata   con
indirizzamento breve PABX o dopo aver inviato il  completo  indirizzo
per una chiamata con indirizzo  esteso,  l'unita'  assumera'  che  il
messaggio GTC che essa riceve e' per la sua richiesta di chiamata  se
PFIX/IDENT2 e' il suo indirizzo individuale,  IDENT1  e'  l'indirizzo
del chiamato o (*gateway*) e il bit D e' lo stesso del messaggio RQE. 
Se e' cosi', essa  puo'  dare  una  indicazione  all'utente,  e  deve
ritornare allo stato di riposo alla fine della chiamata. 
10.2.7 Tempo scaduto in attesa di segnalazione 
Una unita' chiamante in attesa  di  ulteriore  segnalazione  per  una
chiamata di emergenza deve ritornare allo stato di riposo se il tempo
TW e' scaduto da quando l'ultimo messaggio e' stato  inviato  per  la
chiamata, esempio: 
RQE, richiesta chiamata di emergenza (vedi 10.2.1) 
o SAMIS, fornendo le informazioni di indirizzo esteso per la chiamata
(vedi 9.2.2.1) 
o ACK (QUAL=0) inviato in risposta ad un messaggio AHY  con  POINT=1,
E=1 e IDENT1 come  identificativo  del  chiamato  o  *gateway*  (vedi
9.2.2.3) 
Essa puo' anche indicare l'insuccesso all'utente. 
10.2.8 Altre procedure. 
a. Una unita' chiamante in attesa di una chiamata di  emergenza  puo'
tentare  di  cancellare  la  chiamata  inviando  una   richiesta   di
cancellazione RQX. 
Le procedure sono come definite in 9.2.1.7 per  la  cancellazione  di
chiamate semplici. 
b. Le procedure su un canale di traffico allocato  sono  definite  in
9.2.3 (a  meno  che  altre  predisposizioni  siano  state  fatte  nel
sistema). 
11. PROCEDURE PER CHIAMATA DI INCLUSIONE 
Durante una chiamata RQS o RQE, una *unita' radio* allocata  sul  suo
canale di traffico puo' inviare una richiesta  di  messaggio  RQS  al
TSC, per chiedere che un'altro *utente* si possa unire alla  chiamata
in corso. Questa funzione puo' essere usata per: 
a) una chiamata di conferenza - un utente sul  canale  puo'  chiedere
che la chiamata venga allargata per includere un altro *utente*, 
b) trasferimento di chiamata - un  utente  puo'  includere  un  altro
*utente* nella chiamata e dopo abbandonare la chiamata che puo' 
continuare senza esso 
c) ripetizione di chiamata - un utente puo'  chiedere  l'assegnazione
del canale segnalando che la chiamata deve essere ritrasmessa. 
L' *utente* incluso puo' essere una  *unita'  radio*,  un  *terminale
d'utente a connessione diretta*, un gruppo di unita',  un  estensione
PABX (con indirizzamento breve o esteso). 
Una *unita' radio* richiede una chiamata di  inclusione  trasmettendo
un messaggio di richiesta RQS sul canale di traffico assegnato.  (Una
richiesta di indirizzamento esteso e' indicata  fissando  IDENT1  nel
messaggio RQS all'appropriato identificativo *gateway*). 
Il TSC risponde e, per una richiesta di  indirizzamento  esteso,  da'
ordine all'unita', che  ha  richiesto  l'inclusione,  di  trasmettere
tutti  i  particolari  dell'  *utente*  chiamato.  Dopo  verifica  la
disponibilita' dello *utente* chiamato (se necessario) e indirizza lo
*utente* chiamato sul canale di traffico. Per tutta la  durata  della
transazione, il TSC puo' inviare riscontri all'unita' che ha  chiesto
l'inclusione per indicare la progressione e il successo/perdita della
transazione. 
Quando un utente inizia una chiamata di inclusione, la sua  richiesta
di trasmissione e' disabilitata  fino  a  quando  la  *unita'  radio*
riceve un riscontro diverso da ACKI (QUAL=1) o fino a quando scade il
tempo. 
Dopo che l' *utente* e' stato incluso in una chiamata,  il  TSC  puo'
permettere alle unita' di abbandonare la chiamata,  senza  concludere
la  chiamata,  a  condizione  che  il  numero  degli   *utenti*   che
indicheranno la condizione di riaggancio  non  e'  ridotto  sotto  il
numero normale per il tipo di chiamata. 
Le limitazioni della temporizzazione per i messaggi trasmessi  su  un
canale di traffico sono specificati nelle sezioni 6.1.2.2 e 6.2.2.2. 
11.1 Procedure del TSC per chiamate di inclusione. 
Questo paragrafo definisce le procedure per  i  TSC  che  offrono  la
possibilita' della chiamata di inclusione. 
11.1.1 Risposta ad una  chiamata  di  inclusione  con  indirizzamento
breve. 
Una  *unita'  radio*  richiede  una  chiamata   di   inclusione   con
indirizzamento breve trasmettendo un messaggio RQS (con EXT=1, o  con
EXT=0 e IDENT1 fissato a un identificativo di  un  *utente*  chiamato
valido) sul canale di traffico. Alla ricezione di un messaggio RQS di
inclusione con  indirizzamento  breve,  il  TSC  dovra'  inviare  una
risposta: 
ACKI, ACKQ (QUAL=0), ACKX, ACKV, ACKT (QUAL=0) o ACK (QUAL=0). 
Per  gli  identificativi,   vedi   sezione   5.5.2.1;   per   ritardo
accettabile, vedi 6.1.2.2. 
Questi messaggi di riscontro possono anche essere inviati  all'unita'
per indicare la progressione della propria chiamata di  inclusione  -
vedi 11.1.4. 
11.1.2 Risposta a una  richiesta  di  inclusione  con  indirizzamento
esteso. 
Una  *unita'  radio*  richiede  una  chiamata   di   inclusione   con
indirizzamento esteso trasmettendo un  messaggio  RQS  (con  EXT=0  e
IDENT1=IPFIXI, PABX) su canale di  traffico.  Alla  ricezione  di  un
messaggio RQS di richiesta di inclusione con  indirizzamento  esteso,
il TSC inviera' una delle seguenti risposte con lo stesso prefisso  e
identificativi come nella RQS di inclusione: 
a) un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0). 
b) AHYC (per esempio un'istruzione di inviare  le  informazioni  com-
plete del chiamato). 
Per il ritardo accettabile vedi 6.1.2.2. Vedi anche 11.1.3 e 11.1.4. 
11.1.3  Modalita'  per  inviare  le  informazioni  di  indirizzamento
esteso. 
Dopo  la  ricezione  di  un   messaggio   RQS   di   inclusione   con
indirizzamento  esteso,  il  TSC  puo'  richiedere   l'indirizzamento
completo del chiamato inviando un messaggio AHYC, con: 
- lo stesso prefisso e identificativi come nel messaggio RQS di 
inclusione 
- il campo DESC fissato per indicare  l'appropriato  *gateway*  (vedi
5.5.3.2.8). 
- il campo SLOTS fissato al corrispondente della RQS di inclusione. 
Il  messaggio  AHYC  da'  istruzione  alla  *unita'  radio*,  che  ha
richiesto l'inclusione  di  inviare  le  informazioni  dell'indirizzo
dell'utente chiamato (vedi 11.3.1). Se  il  TSC  non  decodifica  con
successo le informazioni di indirizzo, la *unita'  radio*  ripete  il
messaggio AHYC o trasmette ACKV (QUAL=0) per indicare  il  fallimento
della chiamata di inclusione. 
Dopo  aver  decodificato  con  successo  tutte  le  informazioni   di
indirizzo, il TSC puo' inviare i riscontri appropriati all'unita' che
ha richiesto l'inclusione (vedi 11.1.4). 
11.1.4 Riscontri inviati per indicare la progressione di una chiamata 
di inclusione 
Il TSC puo' inviare messaggi di riscontro per indicare ad una *unita'
radio* la  progressione  della  sua  chiamata  di  inclusione  -  per
identificativi,  vedi  5.5.2.1.  (Per  chiamate  di  inclusione   con
indirizzamento esteso, solo ACKI (QUAL=1), ACKX e ACKV (QUAL=0)  sono
appropriate  fino  a  quando  non  sono  state  ottenute   tutte   le
informazioni dell'indirizzo.) 
ACKI (QUAL=0) - L' *utente* chiamato e'  stato  avvisato  ma  non  e'
ancora pronto. 
ACKI  (QUAL=1)  -  Riscontro  intermedio;  ulteriore  segnalazione  a
seguire. 
ACKQ (QUAL=0) - Tutti i canali di  traffico  sono  in  uso  sul  sito
chiamato; ulteriore segnalazione a seguire. 
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida, richiesta respinta. 
ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema ad esempio  tutti  i  canali
sono in uso sul sito chiamato e la chiamata non puo' essere accodata. 
ACKV (QUAL=0)  -  L'unita'  chiamata  non  e'  in  contatto  radio  o
abbandono della chiamata di inclusione. 
ACKV (QUAL=1) - Conflitto della  chiamata  in  progressione  (esempio
chiamata  occupata)  o  l'utente  chiamato  non  vuole  ricevere   la
chiamata. 
ACKT (QUAL=0) - l' *utente* chiamato e' stato deviato. 
ACK (QUAL=0) - Richiesta di  inclusione  accettata;  la  verifica  di
disponibilita' ha avuto successo (se eseguita); l' *utente*  chiamato
sara' indirizzato sul canale di traffico. 
Per il massimo ritardo accettabile delle  ripetizioni  dei  riscontri
ACKX, ACKV, ACKT e ACK vedi il tempo limite TB nel paragrafo 11.2.4. 
11.1.5 Verifica della disponibilita' della *unita' radio* chiamata 
Se una richiesta di  inclusione  specifica  che  una  *unita'  radio*
individuale  deve  essere  inclusa,  il  TSC   puo'   verificare   la
disponibilita' dell'unita' chiamata  prima  di  darle  istruzioni  di
unirsi alla chiamata in progressione. 
Il TSC verifica  la  disponibilita'  della  *unita'  radio*  chiamata
inviando il messaggio AHY sul canale di controllo (vedi  5.5.3.2.1  e
9.2.2.2a). 
Per una verifica di disponibilita' di  una  chiamata  di  inclusione,
IDENT 2 nel messaggio AHY e' fissato a INCI (per  inibire  all'utente
chiamato la risposta con ACKB (QUAL=0)) e una parola di  codice  dati
puo'  essere  aggiunta  contenente  l'indirizzo  dell'unita'  che  ha
richiesto l'inclusione. 
Il TSC puo' indicare il risultato della verifica di disponibilita' ad
una  *unita'  radio*  che  ha  richiesto  l'inclusione,  inviando  il
riscontro (i) appropriato (vedi 11.1.4) sul canale di traffico. 
11.1.6 Cancellazione di chiamata 
Una *unita' radio* puo' cancellare la sua richiesta  di  chiamata  di
inclusione trasmettendo un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3) sul  canale
di traffico. Alla  ricezione  di  un  messaggio  RQX  cancellante  la
chiamata di inclusione, il TSC rispondera' con  ACK  (QUAL=0)  o  ACK
(QUAL=1), con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQX;  vedi
anche 11.1.4 e 11.2.6. 
Se una chiamata di  inclusione  e'  stata  cancellata,  il  TSC  puo'
informare la *unita' radio* chiamata inviando il messaggio AHYX  (con
IDENT2 fissato a INCI) sul canale di  controllo.  Il  messaggio  AHYX
puo' essere ripetuto se non ha ancora ricevuto un  riscontro  con  il
messaggio ACK (QUAL=1) dall'unita' chiamata (vedi 9.2.2.4). 
11.1.7 Tempo limite del TSC. 
Il TSC puo' dare istruzione ad una *unita' radio*  che  ha  richiesto
l'inclusione di far ripartire il suo  temporizzatore  di  attesa  TI,
inviando un messaggio AHY con: 
- Il bit POINT fissato al valore '1' 
- PFIX/IDENT2 fissato al valore dell'indirizzo individuale 
dell'unita' 
- IDENT1 fissato al valore dell'identificativo  del  chiamato  e  del
*gateway*. 
Vedi 9.1.2.2 e 9.2.3.2. Se  il  tempo  TI,  meno  le  tolleranze  del
temporizzatore delle  *unita'  radio*  ,  scade  senza  che  l'ultimo
messaggio venga ricevuto per una chiamata di inclusione  (dall'unita'
che ha richiesto la  chiamata  d'inclusione),  il  TSC  non  inviera'
alcuna ulteriore segnalazione per la transazione, eccetto quando puo'
inviare il messaggio AHYX sul canale di controllo  per  informare  la
*unita' radio* chiamata. Vedi anche 11.2.5. 
11.1.8 Assegnazione del canale di traffico. 
Il TSC indirizzera' una  *unita'  radio*  chiamata  o  un  gruppo  di
*unita' radio* al corretto canale di traffico usando i messaggi Go To
Channel GTC (con IDENT2 fissato a INCI); vedi paragrafo 5.4. 
11.1.9 Termine di una chiamata. 
Dopo una chiamata di inclusione, il TSC puo' permettere agli *utenti*
di abbandonare  la  chiamata  in  progressione,  senza  terminare  la
chiamata stessa, nel modo seguente: 
i) Per una chiamata di gruppo o una chiamata  in  cui  un  gruppo  e'
stato incluso, il TSC puo' permettere alle *unita' radio* di  inviare
la segnalazione di gancio (o ai  *terminali  d'utente  a  connessione
diretta* , oppure utenti PABX  di  abbandonare  la  chiamata),  senza
terminare la chiamata stessa, a condizione che  almeno  un  *utente*,
che indichera' la fine dell'uso del canale, rimanga in conversazione. 
ii) Per una chiamata  comprendente  solo  utenti  con  indirizzamento
individuale, il TSC puo' permettere alle *unita' radio* di inviare la
segnalazione di  gancio  (o  ai  *terminali  d'utente  a  connessione
diretta*, oppure  utenti  PABX  di  abbandonare  la  chiamata)  senza
terminare la chiamata stessa  verificando  che  almeno  due  *utenti*
rimangano in conversazione. 
In questo modo, almeno il  numero  normale  di  utenti  in  grado  di
indicare  la  fine  dell'uso  del  canale,  rimane  in  conversazione
(escludendo la corruzione di messaggi di  segnalazione).  Vedi  anche
paragrafo 9.1.2.6. 
 
 
11.2 Procedure per *unita' radio* che richiedono l'inclusione. 
Una *unita' radio* sul canale  di  traffico  chiedera'  soltanto  una
transazione alla  volta;  mentre  sta  richiedendo  una  chiamata  di
inclusione oppure e' in attesa di ulteriori segnalazioni, la  *unita'
radio* non richiedera' un'altra transazione di qualsiasi tipo (a meno
che l'utente cancelli prima la richiesta di chiamata di inclusione). 
11.2.1 Richiesta di inclusione. 
Quando un utente inizia una chiamata  di  inclusione  (indicando  che
desidera che un altro si unisca alla chiamata in corso),  la  *unita'
radio* inibira' la trasmissione dell'utente per esempio: 
- disabilitando il tasto per la trasmissione per una chiamata per 
conversazione, o 
- inibendo il terminale dati dell'utente per una chiamata dati. 
La *unita' radio* richiede una chiamata di inclusione trasmettendo un
messaggio RQS sul canale di traffico assegnato. I campi del messaggio
RQS saranno fissati appropriamente (vedi 5.5.3.1.1); tuttavia  notare
particolarmente che: 
a. Se la chiamata in progressione e' una chiamata  per  conversazione
(vedi 9.2.2.5 e 9.2.3.4), il bit DT sara'  fissato  a  '0',  per  una
chiamata dati DT sara' fissato a '1'. 
b. Il bit LEVEL sara' fissato a '1'. 
(Questo obbligo e' imposto per prevenire che il messaggio  RQS  possa
essere interpretato come AHY dall' *utente* chiamato). 
c. Una richiesta di messaggio con indirizzamento esteso  e'  indicato
fissando IDENT1 e il messaggio RQS all'appropriato valore  di  *gate-
way* (ad esempio IPFIXI, PABXI). 
Dopo aver trasmesso un  messaggio  di  richiesta  di  inclusione  sul
canale di traffico, l'unita' aspettera' di ricevere una risposta  dal
TSC. Se non viene ricevuta nessuna risposta entro il  tempo  definito
nel paragrafo 6.2.2.2, la *unita' radio* riterra'  che  il  messaggio
non ha avuto successo  e  puo'  ritrasmetterlo.  Potra'  ripetere  la
richiesta di inclusione, aspettando ogni volta una risposta dal  TSC,
fino a che: 
i) riceve una risposta valida (vedi 11.2.2/3), oppure 
ii) il proprio utente cancella la chiamata di inclusione (vedi 
11.2.6), o 
iii) ha inviato il massimo numero di trasmissioni NI. 
In questo caso, deve aspettare  una  ulteriore  segnalazione  per  la
chiamata di inclusione (vedi 11.2.4 e 11.2.5). 
11.2.2 Risposta ad una richiesta  di  inclusione  con  indirizzamento
breve. 
Per un messaggio RQS di richiesta di  inclusione  con  indirizzamento
breve, la *unita' radio* accettera' i seguenti messaggi come risposta
valida alla propria RQS e non inviera' ulteriori richieste: 
a. ACKI, ACKQ (QUAL=0) ACKX, ACKV o  ACK  (QUAL=0),  con  PFIX/IDENT2
come proprio indirizzo individuale e IDENT1 come l'identificativo del
chiamato. (o PABXI per chiamate a PABX). 
b. ACKT (QUAL=0) con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale. 
Per altre azioni alla ricezione di  questi  messaggi  vedi  paragrafo
11.2.4. 
11.2.3 Risposta ad una richiesta  di  inclusione  con  indirizzamento
esteso. 
Per una RQS di inclusione con indirizzamento esteso, la  *unita'  ra-
dio* accettera' i seguenti  messaggi  (con  gli  stessi  prefissi  ed
identificativi come nel messaggio RQS) come una  risposta  valida  al
proprio RQS e non iniziera' ulteriori richieste: 
a) Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX oppure ACKV (QUAL=0) 
b) AHYC (cioe' un istruzione  di  inviare  le  informazioni  complete
dell'utente chiamato). 
Per ulteriori azioni alla ricezione di questi messaggi vedi 11.2.4  e
11.3.1. 
11.2.4 Riscontri ricevuti. 
Se una *unita' radio* , in attesa di una risposta per  una  richiesta
RQS di inclusione, o di ulteriori segnalazioni per  una  chiamata  di
inclusione, riceve un appropriato riscontro dopo  dovra'  comportarsi
come sotto indicato. 
Per una chiamata di inclusione con  indirizzamento  esteso,  soltanto
ACKI (QUAL=1) ACKX e  ACKV  (QUAL=0)  sono  corrette  fino  a  quando
l'informazione completa dell'indirizzo  non  e'  stata  inviata.  Per
identificativi, vedi 5.5.2.1. 
ACKI (QUAL=0) - L'utente chiamato e' stato avvisato ma non e'  ancora
pronto. 
ACKI   (QUAL=1)   -   Riscontro   intermedio,   seguira'    ulteriore
segnalazione. 
ACKQ (QUAL=0) - Tutti i canali di  transito  sono  in  uso  sul  sito
chiamato, seguira' ulteriore segnalazione. 
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; richiesta respinta. 
ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema; richiesta respinta. 
ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non  e'  in  contatto  radio  o  la
chiamata di inclusione e' stata abbandonata. 
ACKV (QUAL=1) - Chiamata in progressione  in  conflitto  (ad  esempio
l'utente chiamato e'  occupato)  o  l'utente  chiamato  non  desidera
ricevere questa chiamata. 
ACKT (QUAL=0) - L'utente chiamato e' stato deviato. 
ACK (QUAL=0) - Richiesta di inclusione accettata;  l'utente  chiamato
sara' indirizzato sul canale di traffico. 
Se viene ricevuto ACKI oppure ACKQ (QUAL=0), la *unita'  radio*  deve
aspettare una ulteriore segnalazione. Tuttavia, per una chiamata  per
conversazione, puo' riabilitare il tasto  per  la  trasmissione  alla
ricezione dei messaggi ACKI (QUAL=0) oppure ACKQ (QUAL=0). 
Se viene ricevuto ACKX oppure ACKV la *unita' radio* deve riabilitare
la  trasmissione  dell'utente  e  puo'  indicare  all'utente  che  la
chiamata di inclusione non e' andata a buon fine. 
Se un completo messaggio ACKT (QUAL=0) viene ricevuto la *unita'  ra-
dio* potra' sia: 
a. Riabilitare la trasmissione dell'utente (e puo' indicare 
all'utente che l'altra parte chiamata e' stata deviata), oppure 
b.  Tentare  una  nuova  chiamata  di  inclusione  all'indirizzo   di
deviazione. 
Se un messaggio ACKT (QUAL=0) viene ricevuto incompleto, allora: 
i) se l'unita' non richiede l'indirizzo di  deviazione,  riabilitera'
la   trasmissione   dell'utente   (e   potra'   dare   un'indicazione
all'utente). 
ii) Se l'unita' non richiede l'indirizzo di deviazione allora: 
- se non ha ricevuto precedenti risposte alla sua  richiesta  RQS  di
inclusione, e non ha inviato il numero massimo  di  trasmissioni  del
messaggio RQS (vedi 11.2.1), ignorera' il messaggio ACKT; 
- negli altri casi deve aspettare un ACKT ripetuto,  riabilitando  la
trasmissione dell'utente se il tempo TB scade (in questo caso, potra'
indicare all'utente la non andata a buon fine). 
Se ACK (QUAL=0) viene ricevuto, l'unita' deve riabilitare la 
 
trasmissione  dell'utente  e  puo'  indicare  all'utente  stesso  che
l'altro utente chiamato e' stato indirizzato sul canale di traffico. 
Dopo aver ricevuto ACKX, ACKV oppure ACK per la propria  chiamata  di
inclusione, l'unita' non richiedera' sul canale di traffico  un'altra
transazione di qualsiasi tipo allo stesso  identificativo  (o  *gate-
way*) per almeno il tempo TB. Dopo aver ricevuto ACKT per la  propria
chiamata di  inclusione,  l'unita'  non  richiedera'  sul  canale  di
traffico altre transazioni di qualsiasi tipo per almeno il tempo TB. 
11.2.5 Tempo limite dopo l'attesa per una chiamata di inclusione. 
Una *unita' radio*, in  attesa  di  ulteriore  segnalazione  per  una
chiamata di inclusione, riabilitera' la trasmissione  dell'utente  se
il tempo TI e' trascorso dall'ultimo messaggio che ha inviato per  la
transazione, cioe': 
RQS richiedente la chiamata di inclusione (vedi 11.2.1) 
oppure SAMIS, che ha fornito le informazioni di indirizzamento esteso
per la chiamata (vedi 11.3.1.) 
oppure ACK (QUAL=0), inviato in risposta ad un messaggio di  AHY  con
il bit POINT=1 e IDENT1 come identificativo del chiamato o  *gateway*
(vedi 9.2.3.2). 
Puo' anche indicare all'utente che il risultato della transazione  e'
sconosciuto. 
11.2.6 Cancellazione della chiamata di inclusione. 
Una *unita' radio* puo' cancellare una richiesta di inclusione  (dopo
l'invio di un messaggio RQS e mentre sta aspettando di ricevere ACKX,
ACKV, ACKT oppure ACK) trasmettendo una  richiesta  di  cancellazione
RQX (vedi 5.5.3.1.3) sul canale di traffico. L'  unita'  allora  deve
aspettare una risposta dal TSC; per la temporizzazione, vedi 6.2.2.2. 
L'unita' ripetera' la propria richiesta di cancellazione, ogni  volta
aspettando un messaggio dal TSC, fino a  che  si  verifichi  uno  dei
seguenti eventi: 
a. Riceve ACK (QUAL=1), con lo stesso prefisso e identificativi  come
nel messaggio RQX, confermando la  cancellazione  della  chiamata  di
inclusione. 
b. Riceve ACKX, ACKV,  ACKT  (QUAL=0)  oppure  ACK  (QUAL=0)  per  la
chiamata di inclusione che sta tentando  di  cancellare.  Vedi  anche
11.2.4. 
c. Ha inviato il massimo numero di trasmissioni NI. In  questo  caso,
si mettera' in attesa di segnalazione per la chiamata  di  inclusione
(vedi 11.2.4 e 11.2.5). 
Nei casi a. e b., l'unita' riabilitera' la trasmissione all'utente. 
11.2.7 Altre procedure. 
a. Una *unita' radio* non tentera' una chiamata di inclusione  se  la
trasmissione dell'utente e' stata inibita (con un messaggio GTC o con
un messaggio MAINT (OPER=''111''); vedi 9.2.2.5, 9.2.3.3 e 9.2.3.4). 
b. Se mentre una *unita' radio* sta richiedendo  o  sta  cercando  di
cancellare la chiamata di  inclusione,  o  mentre  e'  in  attesa  di
ulteriore segnalazione, riceve un messaggio MAINT (OPER=''111'')  che
inibisce  la  trasmissione   dell'utente   (vedi   9.2.3.3),   allora
continuera' con la chiamata di  inclusione  ma  non  riabilitera'  la
trasmissione dell'utente alla fine della transazione. 
c. Se mentre una *unita' radio* sta richiedendo  o  sta  tentando  di
cancellare una chiamata di  inclusione  o  mentre  e'  in  attesa  di
ulteriore segnalazione,  riceve  un  messaggio  GTC  che  assegna  un
cambiamento di un canale di traffico, eseguira' le azioni  i)  e  ii)
come specificato nel paragrafo 9.2.3.4  e  dopo  continuera'  con  la
chiamata  di  inclusione.  Alla  fine  della  transazione,   l'unita'
riabilitera' la trasmissione dell'utente solo se e'  stata  abilitata
dalla azione iii) di 9.2.3.4. 
d.  Se  un  utente  di  una  *unita'  radio*  riaggancia  (o   azione
equivalente) mentre sta richiedendo o sta tentando di cancellare  una
chiamata  di  inclusione,  o  mentre  e'  in  attesa   di   ulteriore
segnalazione, allora l'unita' abbandonera' la chiamata di  inclusione
e seguira' le procedure specificate nel paragrafo 9.2.3.5. 
(Se l'utente riaggancia (o azione equivalente) dopo una  chiamata  di
inclusione, allora l'unita' ubbidira' alle procedure specificate  nel
paragrafo 9.2.3.5, negli altri casi vedi anche paragrafo 11.1.9). 
e. Se mentre una *unita' radio* sta richiedendo  o  sta  tentando  di
cancellare una chiamata di inclusione,  o  mentre  e'  in  attesa  di
ulteriore segnalazione,  riceve  un  messaggio  MAINT  (OPER=''110'')
oppure un messaggio CLEAR concludente  la  chiamata  in  corso,  deve
abbandonare la chiamata di  inclusione  e  attenersi  alle  procedure
specificate nei paragrafi 9.2.3.7 e 9.2.3.8 rispettivamente. 
11.3 Procedure per tutte le *unita' radio* su un canale  di  traffico
allocato. 
11.3.1 Istruzioni per inviare le informazioni di un indirizzo esteso. 
Questa procedura sara' seguita da tutte le *unita'  radio*  che  sono
equipaggiate  per  richiedere  una   chiamata   di   inclusione   con
indirizzamento esteso. 
Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un messaggio AHYC
con  PFIX/IDENT2  uguali  al  proprio  indirizzo  individuale  allora
inviera' le informazioni di indirizzo  o  trasmettera'  il  messaggio
ACKX (QUAL=0), come  sotto  indicato.  Per  la  temporizzazione  vedi
6.2.2.2. 
Se 
l'unita' ha inviato un messaggio RQS di inclusione con indirizzamento 
esteso 
e IDENT1 corrisponde ad IDENT1 dalla chiamata RQS d'inclusione 
e DESC e' appropriato ad IDENT1 (vedi 5.5.3.2.8) 
e SLOTS corrisponde ad un RQS di inclusione (cioe' SLOTS='01') 
allora 
trasmettera'  le  informazioni  complete   dell'indirizzo   chiamato,
secondo il formato della parola  di  codice  definita  nel  paragrafo
5.6.1.2.2 (SAMIS, MODO 1). 
Altrimenti 
l'unita'  trasmettera'  ACKX  (QUAL=0),  con  lo  stesso  prefisso  e
identificativi come AHYC. 
12. PROCEDURE DELLA DEVIAZIONE DI CHIAMATA. 
Questa sezione definisce le procedure  per  la  richiesta  e  per  la
cancellazione della deviazione di chiamata. Richieste possono  essere
applicabili a chiamate per conversazione, chiamate dati o entrambi. 
Due tipi di deviazioni di chiamata sono predisposti: 
i) Deviazione di  chiamata  autogenerata.  Una  *unita'  radio*  puo'
richiedere  che  le  future  chiamate  indirizzate  ad   essa   siano
reindirizzate ad una specificata destinazione alternativa. 
ii) Deviazione richiesta da terzo *utente*. Una *unita'  radio*  puo'
richiedere che le future chiamate indirizzate ad un altro  utente  (o
gruppo)  vengano  reindirizzate  ad  una   specificata   destinazione
alternativa. Per esempio, una unita' di dispaccio puo' richiedere  la
deviazione per mezzo di una *unita' radio* della propria flotta. 
In generale, *unita' radio A (l'unita' richiedente) puo' deviare  una
chiamata per l'indirizzo B (l'indirizzo bloccato)  alla  destinazione
alternativa C (indirizzo deviato): per una deviazione  auto-generata,
B=A. 
Le procedure permettono che l'indirizzo bloccato B possa  essere  una
*unita' radio*, un *terminale d'utente  a  connessione  diretta*,  un
indirizzo di gruppo. 
L'indirizzo di destinazione  C  puo'  essere  un'*unita'  radio*,  un
*terminale d'utente a connessione diretta*, un indirizzo  di  gruppo,
una estensione PABX (in forma breve o generale). 
Tre  tipi  di  cancellazione  delle  deviazioni  di   chiamata   sono
disponibili: 
i) Cancellazione auto generata. 
Una *unita' radio* puo' richiedere che le proprie chiamate non  siano
piu' deviate. 
ii) Cancellazione da terzo *utente* . 
Una * unita' radio* puo' richiedere che le chiamate all'unita' di  un
altro utente (o gruppo) non siano piu' deviate. 
iii) Cancellazione generale dal destinatario. 
Una *unita' radio* puo' richiedere che qualsiasi deviazione esistente
venga  cancellata.  (Questa  e'  una   cancellazione   generale   dal
destinatario di deviazione, la specifica cancellazione di  deviazione
dal destinatario e' coperta da cancellazione da terzi). 
E' raccomandato che richieste per la deviazione da terzo  *utente*  o
cancellazione da terzo *utente* siano accettate solo  se  provenienti
da unita' autorizzate. 
La deviazione  di  chiamata  e'  richiesta  o  cancellata  usando  il
messaggio Richiesta Deviazione  Chiamata  RQT  (vedi  5.5.3.1.4).  In
questo messaggio: 
- PFIX/IDENT2 e' l'indirizzo della *unita' radio* richiedente. 
-  Per  richieste  di  deviazione,  IDENT1  e'  l'identificativo   di
deviazione  C  (o  IPFIXI,  PABXI  per  un  indirizzo  interprefisso,
qualsiasi estensione PABX rispettivamente). 
- Per cancellazione autonoma o da terzo *utente* di una deviazione di
chiamata, IDENT1 specifica l'unita' o il gruppo  a  cui  le  chiamate
devono  essere  indirizzate   (oppure   IPFIXI   per   un   indirizzo
interprefisso). 
- Per cancellazione generale dal destinatario IDENT1  e'  fissato  al
valore DIVERTI. 
-  Il  bit  DIV  indica  la  richiesta  di  una   deviazione   o   la
cancellazione. 
- Per una deviazione di chiamata, FLAG 2 indica se e' una  deviazione
autonoma o per terzo *utente*. 
- Il campo SD specifica il tipo di chiamata (per esempio fonia,  dati
o entrambi) a cui la deviazione o cancellazione si riferisce. 
Allo  scopo  di  definire  il  tipo  di   deviazione   chiamate   per
conversazione sono definite come richieste e usano  RQS  (DT=0),  RQE
(D=0), RQQ (STATUS='00000') oppure RQQ (STATUS='11111'). Le  chiamate
dati sono definite come richieste di chiamate in cui viene usato  RQS
(DT=1), RQE (D=1), RQQ ('00001' a '11110'), RQC o RQD. 
Per richieste di deviazione autogenerate o per ogni cancellazione due
indirizzi (piu' altri parametri) specificano il requisito.  Tuttavia,
per  richiesta  di  deviazione  da  terzo  *utente*   l'indirizzo   B
(indirizzo bloccato) deve essere fornito. 
Il TSC usa il messaggio AHYC per richiedere: 
a. Informazioni indirizzamento esteso per IDENT1 
b. Indirizzo bloccato B 
come appropriato. Se entrambi a. e b. sono necessari il  TSC  ottiene
informazione completa in due passi, in ogni passo viene usato AHYC. I
messaggi AHYC sono distinti dal valore con cui e' fissato  IDENT1  (a
IPFIXI, PABXI per a. , o a DIVERTI per b.), e cosi' l'ordine  in  cui
essi sono inviati non e' prescritto. 
Nelle procedure, una richiesta  per  deviazione  o  cancellazione  di
chiamata e' definita come una richiesta ad indirizzamento  esteso  se
IDENT1 e' fissato a IPFIXI, PABXI. Una  richiesta  e'  definita  come
"complessa" se richiede l'indirizzamento esteso o  se  tre  indirizzi
devono essere inviati, in caso contrario e' "semplice". 
Notare  che  procedure  con  indirizzamento  esteso  sono  usate  per
richiedere  la  deviazione  ad  ogni  estensione  PABX  (   sia   per
un'estensione con numero "breve" o "esteso"). La *unita' radio* fissa
IDENT1 nel messaggio RQT e PABXI e  dopo  invia  le  informazioni  di
indirizzo del PABX in risposta a un messaggio AHYC con IDENT1 fissato
a PABXI e DESC  fissato  a  '010'.  L'unita'  fissa  il  bit  SP  nel
messaggio SAMIS per indicare se sta inviando cifre BCD o un numero di
estensione a 13 bit (piu' 2 bit del numero del centralino). 
Vedi 5.5.3.2.8 e 5.6.1.2.2. 
Se il TSC accetta una richiesta di deviazione  e  dopo  una  chiamata
viene richiesto da una *unita' radio* l'indirizzo  bloccato,  il  TSC
indica l'indirizzo di deviazione alla *unita' radio* chiamante usando
il riscontro  ACKT  (QUAL=0).  L'unita'  allora  puo'  ritentare  con
l'indirizzo di deviazione o ritornare  nello  stato  di  riposo.  Per
esempio, vedi paragrafi 9.1.1.4 e 9.2.1.4. 
12.1 Procedure del TSC per richieste di deviazione di chiamata. 
12.1.1 Risposte alla richiesta di deviazione semplice. 
Una *unita' radio*  richiede  una  deviazione  semplice  di  chiamata
generando un messaggio  RQT  (con  FLAG2=0  e  IDENT1  fissato  a  un
identificativo  dell'utente  chiamato  valido  oppure   a   DIVERTI),
conformemente al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di  un
messaggio RQT semplice, il TSC inviera' una delle  seguenti  risposte
con lo stesso prefisso ed identificativi come nel messaggio RQT: 
ACKI (QUAL=1), ACKX, ACKV (QUAL=0) oppure ACK (QUAL=0) 
Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche 12.1.5. 
12.1.2 Risposta a una richiesta di deviazione complessa 
Una *unita' radio* richiede  una  deviazione  complessa  di  chiamata
generando un messaggio RQT (con  FLAG2=1  e/o  IDENT1=IPFIXI,  PABXI)
conforme al protocollo ad  accesso  casuale.  Alla  ricezione  di  un
messaggio RQT, il TSC inviera' una delle seguenti risposte: 
a. Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0), con  gli  stessi
prefissi e identificativi come del RQT. 
b. Per un messaggio RQT ad indirizzamento esteso: Un  messaggio  AHYC
che  da'   istruzione   all'unita'   di   inviare   le   informazioni
dell'indirizzo completo per IDENT1. 
c. Per una richiesta di deviazioni per terzi (cioe' RQT con FALG2=1): 
un  messaggio  AHYC  che  da'  istruzione   all'unita'   di   inviare
l'indirizzo bloccato. 
Per il ritardo accettabile,  vedi  7.2.4.  Vedi  anche  da  12.1.3  a
12.1.5. 
12.1.3 Istruzione per inviare informazioni con indirizzamento esteso. 
Dopo aver ricevuto un messaggio RQT con un indirizzamento esteso,  il
TSC puo' richiedere l'informazione dell'indirizzo completo per IDENT1
inviando il messaggio a AHYC, con: 
- gli stessi prefissi e identificativi come  nel  messaggio  RQT,  ad
esempio  IDENT1  fissato  a  IPFIXI,  PABXI  e  PFIX/IDENT2   fissato
all'indirizzo dell'unita' richiedente). 
- DESC fissato per indicare appropriato *gateway* (vedi 5.5.3.2.8). 
- SLOTS fissato al valore corrispondente del RQT. (cioe' SLOTS='01'). 
Il messaggio AHYC da' istruzione alla *unita' radio*  richiedente  di
inviare  le   informazioni   complete   dell'indirizzo   per   IDENT1
nelsuccessivo(i)SLOT (vedi 9.2.2.1). Se il  TSC  non  decodifica  con
successo le informazioni dell'indirizzo, puo' ripetere  il  messaggio
AHYC o trasmettere ACKV  (QUAL=0)  per  indicare  l'insuccesso  della
transazione. 
12.1.4 Istruzioni per inviare l'indirizzo bloccato. 
Dopo aver ricevuto una richiesta di deviazione per terzi (per esempio
FLAG2=1), il TSC puo' richiedere  l'indirizzo  bloccato  inviando  il
messaggio AHYC con: 
- IDENT1 fissato a DIVERTI 
- PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo dell'unita' richiedente 
- DESC fissato a '000' 
- SLOTS fissato a '01'. 
Il messaggio AHYC da' istruzione alla *unita' radio*  richiedente  di
inviare l'indirizzo bloccato nello slot successivo (vedi 9.2.2.1). Se
il TSC non decodifica con successo  le  informazioni  dell'indirizzo,
puo' ripetere il messaggio  AHYC  o  trasmettere  ACKV  (QUAL=0)  per
indicare il fallimento della transazione. 
12.1.5 Riscontri  inviati  per  modificare  la  progressione  di  una
transazione RQT. 
Il TSC puo' inviare i seguenti messaggi di riscontro, con  lo  stesso
prefisso e identificativi come nel RQT, per indicare alla *unita' ra-
dio* la progressione della propria transazione  di  deviazione.  (Per
una  richiesta  di  deviazione  complessa,  ACK   (QUAL=0)   non   e'
appropriato fino a quando tutte le  informazioni  di  deviazione  non
sono state ottenute). 
ACKI  (QUAL=1)  -  Riscontro   intermedio;   ulteriore   segnalazione
seguira'. 
ACKX  (QUAL=0)  -  Chiamata  non  valida  ad  esempio  richiesta   di
deviazione non autorizzata, o  TSC  non  provvede  la  deviazione  di
chiamata. 
ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema, richiesta respinta. 
ACKV (QUAL=0) - Transazione abbandonata. 
ACK (QUAL=0) - La deviazione o cancellazione  di  chiamata  e'  stata
accettata. 
Per il massimo ritardo accettabile di ripetizione dei riscontri ACKX,
ACKV e ACK, vedi il tempo limite TB in 12.2.4. 
12.1.6 Cancellazione dell'operazione. 
Una *unita' radio* puo'  cancellare  le  operazioni  per  la  propria
deviazione generando un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3),  conforme  al
protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio RQX che
cancella la transazione di deviazione, il TSC inviera' una  risposta:
ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi e identificativi come nel RQX. 
12.1.7 Tempo limite del TSC. 
Il TSC puo' dare istruzione ad una *unita' radio* di far ripartire il
suo temporizzatore di attesa TJ, inviando un messaggio AHY con il bit
POINT fissato a '1' (e lo stesso prefisso ed identificativi come  nel
RQT); vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se il tempo TJ, meno le tolleranze  del
temporizzatore  della  *unita'  radio*,  passa  senza  che   l'ultimo
messaggio sia stato ricevuto per la transazione di deviazione, il TSC
non inviera' alcuna ulteriore segnalazione per la  transazione.  Vedi
anche 12.2.5. 
12.2 Procedura per una *unita' radio* che richiede una deviazione  di
chiamata. 
Una *unita' radio* fara' un solo tentativo  di  chiamata  alla  volta
(escluso quando e' in emergenza); mentre sta tentando l'accesso o  e'
in attesa di un riscontro conclusivo (cioe' la fine  dell'operazione)
alla sua richiesta di deviazione, l'unita' non  richiedera'  un'altra
chiamata, con esclusione di quella di emergenza, di qualsiasi tipo  (
a meno che l'utente prima cancelli la transazione originale). 
12.2.1 Richiesta di deviazione. 
Una *unita' radio* richiede o  cancella  la  deviazione  di  chiamata
trasmettendo un messaggio RQT sul canale di controllo,  conforme  con
l'accesso al protocollo casuale (vedi 7.3). I campi nel messaggio RQT
saranno fissati appropriatamente (vedi 5.5.3.1.4); tuttavia notare in
particolare che: 
a. Il bit DIV specifica se l'unita' sta richiedendo una deviazione di
chiamata o una cancellazione di deviazione di chiamata. 
b. Il bit FLAG2 specifica se devono essere inviati tre indirizzi. 
c. Una richiesta di deviazione con indirizzamento esteso e'  indicata
fissando  IDENT1  nel  messaggio   RQT   al   valore   identificativo
dell'appropriato *gateway* , ad esempio IPFIXI, PABXI. 
(Nota  che  procedure  di  indirizzamento  esteso  sono   usate   per
richiedere deviazione ad un'estensione PABX sia per un'estensione con
numero "breve" che "esteso"). 
L'unita' tentera' di accedere fino a quando una risposta valida (vedi
12.2.2/3), o fino a quando l'utente  cancella  la  transazione  (vedi
12.2.6), o fino a quando il tentativo di accesso fallisce (ad esempio
l'unita' ha inviato il numero massimo di  transazioni  NR  e  non  ha
ricevuto risposta, o il tempo di accesso TC e' scaduto (vedi  7.3.8).
Nel caso di fallimento nell'accesso, se l'unita' non ha  inviato  una
richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e  puo'  indicare  il
fallimento   all'utente);   altrimenti   deve   aspettare   ulteriori
segnalazioni per l'operazione - vedi 12.2.4 e 12.2.5. 
12.2.2 Risposta a una richiesta di deviazione semplice. 
Per  una  richiesta  di  deviazione  semplice,  la   *unita'   radio*
accettera'  i  seguenti  messaggi  (con   gli   stessi   prefissi   e
identificativi come nel RQT) come una risposta valida al proprio  RQT
e non inviera' ulteriori richieste: 
ACKI (QUAL=1), ACKX, ACKV (QUAL=0) oppure ACK (QUAL=0) 
Per altre azioni alla ricezione di  questi  messaggi  vedi  paragrafo
12.2.4. 
12.2.3 Risposta a una richiesta di deviazione complessa. 
Per  una  richiesta  di  deviazione  complessa,  la  *unita'   radio*
accettera' i seguenti messaggi come risposta valida al proprio RQT  e
non inviera' ulteriori richieste: 
a. ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0),  con  lo  stesso  prefisso  e
identificativi come nel RQT. 
b. Per una RQT  con  indirizzamento  esteso:  AHYC,  con  gli  stessi
prefissi e identificativi come nella RQT. 
c. Per una richiesta di deviazione per terzi (cioe' RQT con FLAG2=1): 
AHYC, con PFIX/IDENT2 come il proprio indirizzo individuale e  IDENT1
come DIVERTI. 
Per altre azioni alla ricezione di  questi  messaggi  vedi  12.2.4  e
9.2.2.1. 
12.2.4 Riscontri ricevuti. 
Se mentre una *unita' radio* sta tentando l'accesso o sta  aspettando
ulteriore segnalazione per una transazione di deviazione,  riceve  un
riscontro appropriato (con gli stessi prefissi e identificativi  come
nel RQT) allora prendera' dei provvedimenti come  indicato.  Per  una
richiesta di deviazione complessa ACK  (QUAL=0)  non  e'  appropriato
fino a quando tutte le informazioni di deviazione sono state inviate. 
ACKI (QUAL=0) - Riscontro intermedio; seguira' altra segnalazione 
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; richiesta respinta 
ACKV (QUAL=0) - Transazione abbandonata 
ACK (QUAL=0) - La deviazione o la cancellazione di  deviazione  della
chiamata e' stata accettata. 
Se ACKI (QUAL=1) viene ricevuto l'unita' deve aspettare una ulteriore
segnalazione per la transazione. 
Se ACKX o ACKV (QUAL=0) viene ricevuto l'unita' deve  ritornare  allo
stato di riposo e puo' indicare all'utente che la transazione non  ha
avuto successo. 
Se ACK (QUAL=0) viene ricevuto, l'unita' deve ritornare allo stato di
riposo e puo' indicare all'utente che la richiesta per la  deviazione
di chiamata o la cancellazione e' stata accettata. 
Dopo aver ricevuto ACKX, ACKV o ACK per la richiesta  di  deviazione,
l'unita' non richiedera' altre chiamate di qualsiasi tipo allo stesso
identificativo di utente chiamato (*gateway*)  per  almeno  un  tempo
uguale a TB, con esclusione delle chiamate d'emergenza. 
12.2.5 Tempo limite di attesa. 
Una  *unita'  radio*  in  attesa  di   ulteriore   segnalazione   per
transazione di deviazione deve ritornare allo stato di riposo  se  il
tempo di TJ e' passato da quando ha inviato l'ultimo messaggio per la
transazione cioe': 
RQT, richiedente la transazione (vedi 12.2.1) 
o SAMIS, fornente le informazioni di indirizzo per la chiamata  (vedi
9.2.2.1) 
o ACK (QUAL=0), inviato in risposta a un messaggio  AHY  con  il  bit
POINT=1 e gli stessi prefissi e identificativi  come  nel  RQT  (vedi
9.2.2.3). 
Puo' anche indicare all'utente che il risultato della transazione  e'
sconosciuto. 
12.2.6 Cancellazione della transazione. 
Una *unita' radio* puo'  cancellare  una  transazione  di  deviazione
(dopo aver inviato un RQT e mentre sta aspettando di  ricevere  ACKX,
ACKV oppure ACK) trasmettendo una richiesta  di  cancellazione  della
transazione RQX (vedi 5.5.3.1.3), conforme al protocollo  ad  accesso
casuale. Tentera' di accedere fino a  che  uno  dei  seguenti  eventi
accade: 
a. Riceve ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi ed identificativi come
nel RQX. In questo caso, puo' indicare all'utente  che  il  risultato
della transazione e' sconosciuto. 
b. Riceve ACK (QUAL=0), ACKX o ACKV (QUAL=0) per la  transazione  che
sta tentando di cancellare. Vedi anche 12.2.4. 
c. Ha inviato il massimo numero di trasmissioni NR e non ha  ricevuto
risposta o il tempo limite di accesso TC e' passato (vedi 7.3.8).  In
questo caso dovra'  tornare  ad  attendere  la  segnalazione  per  la
transazione di deviazione (vedi 12.2.4 e 12.2.5). 
Nei casi a. e b. l'unita' tornera' allo stato di riposo. 
 
 
13. PROCEDURE PER I MESSAGGI DI STATO 
Questo capitolo definisce le procedure per i  messaggi  di  stato.  I
messaggi di stato possono essere inviati al TSC o a *unita' radio*  o
a *terminali d'utente a connessione diretta*. 
Una *unita' radio* invia le informazioni di stato usando il messaggio
RQQ - vedi 5.5.3.1.7. Il campo statu nel messaggio RQQ consiste di  5
bit, permettendo 32 valori differenti di stato. Due di questi  valori
sono gia' predefiniti. 
a) Per stati inviati al TSC: 
'0000' indica che l'unita' e' disponibile a ricevere una chiamata (ad
esempio indica lo sgancio o equivalente) 
'00001' a '11110' sono valori di stato definiti a livello sistema. 
'11111' indica che l'unita' non e' piu' disponibile  a  ricevere  una
chiamata (ad esempio indica il riaggancio o equivalente). 
RQQ ('00000') e  RQQ  ('11111')  sono  usati  per  il  meccanismo  di
"Risposta  dell'utente  chiamato"  vedi  paragrafo  9.2.2.2.  Se  una
*unita' radio* riceve AHY (CHECK=1)  che  l'avvisa  di  una  chiamata
entrante e risponde  con  ACKI  (QUAL=0),  puo'  tentare  un  accesso
casuale RQQ ('00000') quando il proprio utente o apparecchiatura dati
e' disponibile a ricevere la chiamata. Negli altri casi, se  l'utente
non desidera piu' ricevere la chiamata, l'unita'  puo'  informare  il
TSC usando RQQ ('11111'). 
Il valore degli altri 30  stati  possono  essere  usati  per  inviare
informazione di stato come precedentemente concordato con il sistema. 
b) Per stati inviati alle *unita'  radio*  o  *terminali  d'utente  a
connessione diretta*. 
'00000' richiede che l'unita' indirizzata richiami con  una  chiamata
per conversazione. 
'00001' a '11110' sono valori di stato definiti dall'utente. 
'11111' cancella una richiesta di chiamata per conversazione  inviata
precedentemente. 
Per esempio RQQ ('00000')  puo'  essere  usato  per  richiedere  "una
chiamata accodata a un dispacciatore". In questo  tipo  di  chiamata,
una  *unita'  radio*  invia  RQQ  ('00000')  per  richiedere  che  il
dispacciatore indirizzato sia informato che l'unita' desidera che  il
dispacciatore lo chiami per una chiamata per  conversazione.  Il  TSC
dirige le informazioni all'unita' di dispaccio che  tiene  una  lista
delle chiamate richieste. Il  dispacciatore  puo'  allora  richiedere
ogni chiamata nella maniera piu'  comoda  e  nel  modo  casuale;  per
esempio se la sua unita' e' una *unita' radio* invia una richiesta di
chiamata semplice RQS (vedi 5.5.3.1.1 e 9.2.1). 
RQQ ('11111') e' usato per cancellare  una  precedente  richiesta  di
chiamata dalla coda delle chiamate  dell'unita'  indirizzata.  Questo
puo' essere usato per cancellare la richiesta di chiamata sia: 
i) dopo che l'unita' chiamata ha accettato un messaggio RQQ 
('00000'), oppure 
ii) dopo che l'unita' chiamata in una RQS  o  RQE  ha  accettato  una
chiamata con avviso di richiamare (inviando ACKB (QUAL=0)) inrisposta
ad una verifica di disponibilita'); vedi 9.2.1.4 e 9.2.2.2. 
Gli altri 30  valori  di  stato  possono  essere  usati  per  inviare
informazioni di stato, come precedentemente concordato  tra  l'utente
richiedente e l'utente chiamato. 
Il TSC informa una *unita' radio* chiamata  di  una  informazione  di
stato usando il messaggio AHYQ -  vedi  5.5.3.2.7.  Il  messaggio  di
stato puo' essere stato generato all'interno  del  TSC,  da  un'altra
*unita' radio* (usando RQQ ecc. ecc.) o da un *terminale d'utente a 
connessione diretta* 
Le procedure per messaggi di stato indirizzate a TSC sono  simili  ad
un sottosistema delle procedure per i messaggi di  stato  indirizzati
ad una *unita'  radio*  o  a  postazione  radio  base  di  dispaccio.
Tuttavia, per chiarezza sono state specificate separatamente: 
- il paragrafo 13.1 specifica le  procedure  per  messaggi  di  stato
indirizzati al TSC. 
- il paragrafo 13.2 specifica le  procedure  per  messaggi  di  stato
indirizzati a *unita' radio* o *terminale d'utente a connessione 
diretta* 
Una sequenza tipica di messaggio per una *unita' radio* che invia  un
messaggio  di  stato  ad  un'altra  *unita'  radio*  (con  lo  stesso
prefisso) e' illustrata nell'esempio sotto. 
                                                  1 slot 
 
 
    
              |     1 |     |    3 |     |     5 |     |
da TSC        | ALH   | ALH | AHYQ | ALH |  ACK  | ACK |
alle RUs      | (1)   | (1) |      | (1) |  (1)  | (1) |
              |       |     |      |     |       |     |

              |       |    2|      |    4|       |     |      |
dalle RU      |       | RQQ |      | ACK |       |     |      |
al TSC s      |       |     |      |     |       |     |      |
              |       |     |      |     |       |     |      |
                      |    | |    |        |    | |    | |    |
trama  trama         trama  trama  trama
Esempio  Una  sequenza  di  messaggi  sul canale di controllo per una
*unita' radio* che invia un messaggio di stato ad  una  unita'  radio
con lo stesso prefisso.
1. ALH: Invito generale di ALOHA (trama a slot singolo).
2.  RQQ:  Richiesta  con accesso casuale di informazioni di stato che
devono essere trasmesse all'unita' chiamata.
3. AHYQ: messaggio di stato Ahoy:
- riscontro del messaggio RQQ
- invio delle informazioni alla *unita' radio* chiamata  e  richiesta
di una risposta.
4.  ACK:  riscontro  ACK  (QUAL=0)  dalla  *unita'  radio* chiamata -
informazione accettata.
5. ACK: riscontro ACK (QUAL=0)  inviato  alla  unita'  chiamante  per
indicare che l'unita' chiamata ha accettato la informazione.
In  questo esempio il TSC ripete immediatamente il messaggio ACK, per
migliorare l'affidabilita'.
13.1 Procedure per messaggi di stato indirizzati a TSC.
13.1.1 Procedure del TSC per messaggi indirizzati a se stesso.
13.1.1.1 Risposta a un messaggio RQQ indirizzato a TSC.
Una *unita' radio* invia informazioni di stato al  TSC  generando  un
RQQ  message  (con  IDENT1=TSC),  conforme  al  protocollo ad accesso
casuale.
Alla ricezione di un  messaggio  RQQ  indirizzato  ad  esso,  il  TSC
inviera' una delle seguenti risposte:
a. ACK (QUAL=0), ACKI (QUAL=1) oppure ACKX, con lo stesso prefisso ed
identificativi come nel RQQ.
b. Per STATUS = '00000' oppure STATUS = '11111':
-  un messaggio AHYX con lo stesso prefisso e identificativi come nel
messaggio di avviso AHX.
- un messaggio GTC per la  chiamata  originale  (cioe'  GTC  con  gli
stessi  prefisso, identificativi e bit D come nel messaggio di avviso
AHY).
Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche 13.1.1.2, 9.1.1.8 e
9.1.1.12.
13.1.1.2 Riscontri  inviati  per  indicare  la  progressione  di  una
transazione di RQQ.
Il  TSC  puo' inviare i seguenti messaggi di riscontro (con lo stesso
prefisso ed identificativi come nel RQQ) per indicare ad una  *unita'
radio* l'avanzamento della sua transazione di stato:
ACKI   (QUAL=1)   -   Riscontro  intermedio;  ulteriore  segnalazione
seguira'.
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; messaggio respinto.
ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema; messaggio respinto.
ACK (QUAL=0) - L'operazione e' stata completata con successo cioe' il
TSC ha accettato l'informazione di stato.
Per il ritardo massimo accettabile di ripetizione dei riscontri  ACKX
e ACK, vedi tempo limite TB in 13.1.2.4.
13.1.1.3 Cancellazione dell'operazione.
Una  *unita'  radio*  puo'  cancellare  la  sua  transazione di stato
generando un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3), conforme  al  protocollo
ad  accesso  casuale. Alla ricezione di un messaggio di cancellazione
RQX di una transazione di stato, il TSC inviera'  una  risposta:  ACK
(QUAL=1) con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQX.
13.1.1.4 Tempo limite del TSC.
Il TSC puo' dare istruzione ad una *unita' radio* di far ripartire il
suo temporizzatore di attesa TJ, inviando il messaggio AHY con il bit
POINT  fissato  a  '1'  PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo individuale
dell'unita' e IDENT1 fissato a TSCI; vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3.
Se il tempo TJ (meno le tolleranze del temporizzatore dell'unita' ra-
dio) passa senza che  un  ultimo  messaggio  venga  ricevuto  per  la
transazione   di   stato,   il  TSC  non  inviera'  alcuna  ulteriore
segnalazione per la transazione.
Vedi anche 13.1.2.5.
Vedi anche paragrafo 9.1.1.5, 13.1.2.7 e 13.1.2.8.
13.1.2 Procedure per *unita' radio* che inviano messaggi di stato  al
TSC.
Una  *unita'  radio*  fara'  un  solo tentativo di chiamata per volta
(eccetto in emergenza); mentre sta tentando l'accesso o aspettando un
riscontro conclusivo (cioe' fine  transazione)  ad  un  messaggio  di
stato  indirizzato al TSC, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata
di  non  emergenza  di  qualsiasi  tipo  (a  meno  che l'utente prima
cancelli la transazione originale).
13.1.2.1 Criteri per l'invio dei messaggi di riaggancio e sgancio.
Se una *unita' radio* sul canale di controllo e'  stata  avvisata  di
una  chiamata  in arrivo sul canale di traffico (vedi 9.2.2.2A), puo'
iniziare  il  meccanismo  di  risposta  dell'utente  chiamato,  cioe'
tentando  l'accesso  casuale  con RQQ (STATUS='00000') indirizzato al
TSC, se:
- la propria risposta all'ultimo messaggio di  avviso  AHY  era  ACKI
(QUAL=0), e
-  l'utente  o  l'attrezzatura  per  l'invio  dati  e' ora pronta per
ricevere la chiamata, e
- e' ancora in attesa di una chiamata entrante,  cioe'  la  chiamata,
non  ha  avuto luogo o e' stata cancellata (con AHYX o con un AHY per
una diversa chiamata) e non e' trascorso  piu'  del  tempo  TA  dalla
ricezione dell'ultimo AHY per la chiamata; vedi 9.2.2.2A e 9.2.2.4.
Se una *unita' radio* e' stata avvisata di una chiamata in arrivo sul
canale  di  traffico e il proprio utente indica che non desidera piu'
ricevere la  chiamata  (ad  esempio  desidera  iniziare  una  propria
chiamata)  l'unita'  puo'  tentare di respingere la chiamata nei modi
seguenti:
a.  Se  sta  tentando  l'accesso  o  e'  in  attesa  di  inviare   la
segnalazione  per  un RQQ di "sgancio", tentera' di inviare RQX (vedi
13.1.2.6).
b. In altri casi, se l'unita' sta aspettando una  chiamata  entrante,
tentera'  un  accesso casuale con RQQ (STATUS='11111') indirizzato al
TSC.
(Attraverso queste procedure l'unita'  risponde  ai  messaggi  AHY  e
ubbidisce ai messaggi GTC come specificato nel paragrafo 9.2.2.  Vedi
anche paragrafi 13.1.2.7 e 13.1.2.8).
13.1.2.2 Richiesta di invio del messaggio di stato al TSC.
Una  *unita'  radio*  richiede  la  transazione  di stato inviando un
messaggio RQQ sul canale di controllo, conformemente al protocollo ad
accesso casuale (vedi 7.3). I campi nel messaggio RQQ saranno fissati
nel modo appropriato (vedi 5.5.3.1.7).
L'unita' tentera' l'accesso fino a quando riceve una risposta  valida
(vedi  13.1.2.3),  o  fino  a quando l'utente cancella la transazione
(vedi 13.1.2.6), o fino a quando fallisce il tentativo d'accesso  (ad
esempio  l'unita'  ha  inviato il massimo numero NR di trasmissioni e
non riceve risposta, o il tempo massimo  d'accesso  TV  e'  terminato
(vedi  7.3.8)).  Nel caso di fallimento nell'accesso, se l'unita' non
ha inviato la richiesta, deve ritornare allo stato di riposo (e  puo'
indicare  l'insuccesso all'utente); in altri casi, deve aspettare una
ulteriore segnalazione per la transazione - vedi 13.1.2.4, 13.1.2.5 e
13.1.2.7.
13.1.2.3 Risposte valide ad una RQQ indirizzata al TSC:
Una *unita' radio* accettera' i seguenti messaggi come  una  risposta
alla propria RQQ al TSC, e non inviera' ulteriori richieste:
a.  Un  riscontro  ACK  (QUAL=0), ACKI (QUAL=1) o ACKX con gli stessi
prefissi ed identificativi come nel RQQ.
b. Per STATUS = '00000' o STATUS = '11111':
-  un  messaggio  AHYX con gli stessi prefisso ed identificativi come
nel "messaggio di allerta" AHY, o
- un messaggio GTC con gli stessi prefisso, identificativi e il bit D
come il "messaggio di allerta" AHY.
Per altre azioni alla ricezione di questi  messaggi,  vedi  paragrafi
13.1.2.4 e 13.1.2.7. Vedi anche paragrafo 13.1.2.8.
13.1.2.4 Riscontri ricevuti.
Se  una  *unita'  radio* che sta tentando l'accesso o e' in attesa di
ulteriore segnalazione per la transazione di stato al TSC riceve  uno
dei  seguenti  riscontri  (con  gli stessi prefissi ed identificativi
come nel RQQ), allora si comportera' come indicato piu' avanti.
ACKI   (QUAL=1)   -   Riscontro   intermedio;   seguira'    ulteriore
segnalazione.
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; messaggio respinto.
ACKX (QUAL=1) - Sovraccarico del sistema; messaggio respinto.
ACK  (QUAL=0) - La transazione e' stata completata con successo cioe'
il TSC ha accettato l'informazione di stato.
Se viene ricevuto  ACKI  (QUAL=1)  ,  l'unita'  attendera'  ulteriori
segnalazioni per la transazione.
Se  viene ricevuto ACKX. l'unita' deve ritornare allo stato di riposo
e puo' indicare all'utente che la trasmissione e' fallita.
Se  viene  ricevuto  ACK  (QUAL=0),  l'unita'  deve  considerare   la
transazione completata con successo e puo' indicarlo all'utente.
Dopo  aver  ricevuto  ACKX  o  ACK  per  la  transazione l'unita' non
richiedera' un'altra chiamata di qualsiasi tipo,  escluso  quelle  di
emergenza, al TSC per almeno il tempo TB.
13.1.2.5 Tempo limite di attesa.
Una  *unita'  radio*  in  attesa  di  ulteriore  segnalazione  per la
transazione di stato al TSC ritornera' allo stato  di  riposo  se  il
tempo TJ e' passato da quando e' stato inviato l'ultimo messaggio per
la transazione, ad esempio:
RQQ, richiedente la transazione (vedi 13.1.2.2)
o ACK (QUAL=0), inviato in risposta a un messaggio AHY con il POINT=1
e IDENT1 fissato a TSCI (vedi 9.2.2.3).
Puo'  anche indicare all'utente che il risultato della transazione e'
sconosciuto.
13.1.2.6 Cancellazione della transazione.
Se un utente desidera cancellare la transazione dopo che l'unita'  ha
inviato  un  RQQ  e  mentre  sta  aspettando un riscontro conclusivo,
l'unita' tentera' di inviare una  richiesta  di  cancellazione  della
transazione  RQX  (vedi 5.5.3.1.3), conforme al protocollo ad accesso
casuale. Tentera' di accedere fino a quando uno dei  seguenti  eventi
accade:
a. Riceve ACK (QUAL=1) con gli stessi prefisso ed identificativi come
nella RQX.
b.  Riceve ACK (QUAL=0) o ACKX per la transazione che sta tentando di
cancellare. Vedi anche 13.1.2.4.
c. Ha inviato il numero massimo  di  trasmissioni  NR  e  non  riceve
risposta,  o  il  tempo limite di accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8).
In questo caso,  ritornera'  ad  attendere  la  segnalazione  per  la
transazione di stato (vedi 13.1.2.4, 13.1.2.5 e 13.1.2.7).
D.  Si  verificano  le  condizioni specificate in 13.1.2.7 o 13.1.2.8
(applicabili soltanto per STATUS = '00000' e '11111').
Nei casi a. e b. l'unita' deve ritornare allo stato di riposo.
13.1.2.7 Ricezione di un AHYX o GTC per una chiamata in arrivo.
Se una *unita' radio*:
a. mentre sta tentando di accedere al protocollo o e' in attesa di un
riscontro  conclusivo  ad un messaggio di riaggancio o sgancio RQQ (o
STATUS = '00000' o '11111' ), o
b.  sta  tentando  di  cancellare  una  transazione  di  "sgancio   o
riaggancio" RQQ
riceve  AHYX  con  gli  stessi  prefisso  ed  identificativi come nel
messaggio di avviso AHY, rispondera' con ACK  (QUAL=1),  fermera'  il
segnale  di avviso (se necessario) e ritornera' allo stato di riposo;
vedi anche  9.2.2.4.  Se  riceve  un  messaggio  GTC  con  lo  stesso
prefisso,  identificativi  e  bit D come nel messaggio di avviso AHY,
deve seguire le procedure riportate in 9.2.2.5 e ritornare allo stato
di riposo al termine della chiamata.
13.1.2.8 Ricezione di un AHY per una differente chiamata in arrivo.
Se mentre una *unita' radio*:
cms a. sta tentando l'accesso al protocollo o  e'  in  attesa  di  un
riscontro  conclusivo ad un messaggio di "riaggancio" o "sgancio" RQQ
(STATUS = "00000" o "11111" ),  o
b.  sta  tentando  di  cancellare  la  transazione  di   "sgancio   o
riaggancio" RQQ
riceve  un  messaggio  AHY che verifica la sua disponibilita' per una
differente chiamata in arrivo su un canale di traffico (cioe'  bit  D
e/o  bit  e/o l'indirizzo del chiamante sono differenti dal messaggio
di avviso AHY), allora l'unita' riterra' che la  chiamata  precedente
non  ha  avuto luogo e abbandonera' la transazione RQQ (senza inviare
RQX). Seguira' anche le procedure in 9.2.2.2A per la nuova chiamata.
13.2 Procedure per messaggi di stato indirizzati a *unita' radio* o a
*terminali d'utente a connessione diretta*
13.2.1 Procedure del TSC per messaggi di stato a *unita' radio*  o  a
*terminali d'utente a connessione diretta*
13.2.1.1 Risposta a un messaggio RQQ con indirizzamento breve.
Una  *unita'  radio*  richiede  che  un'informazione  di  stato venga
inviata ad una unita' con lo stesso prefisso generando  un  messaggio
RQQ,  conforme al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un
messaggio RQQ con prefisso comune, il TSC inviera' una delle seguenti
risposte:
a. ACK (QUAL=0), ACKI (QUAL=1), ACKQ, ACKX  o  ACKV,  con  lo  stesso
prefisso e identificativi come nel RQQ.
b.   ACKT   (QUAL=0),  con  PFIX/IDENT2  come  l'indirizzoindividuale
dell'unita' chiamante.
c. Un messaggio AHYQ per questa transazione.
Per il  ritardo  accettabile  vedi  7.2.4.  Vedi  anche  13.2.1.4.  e
13.2.1.5.
13.2.1.2 Risposta a un messaggio RQQ con indirizzamento esteso.
Una  *unita'  radio*  richiede  che  le  informazioni  di stato siano
inviate ad una unita' con prefisso diverso generando un messaggio RQQ
(con IDENT1=IPFIXI), conformemente al protocollo ad accesso  casuale.
Alla ricezione di un messaggio RQQ interprefisso, il TSC inviera' una
delle seguenti risposte, con lo stesso prefisso e identificativi come
nel RQQ:
a. Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0)
b.  AHIC  (cioe'  un'istruzione  per  inviare l'indirizzo dell'unita'
chiamata).
Per  il  ritardo  accettabile  vedi  7.2.4,  vedi  anche  13.2.1.3. e
13.2.1.4.
13.2.1.3 Istruzione per  inviare  le  informazioni  di  un  indirizzo
esteso.
Dopo  aver  ricevuto  un  messaggio  RQQ  interprefisso il TSC potra'
richiedere l'indirizzo  dell'unita'  chiamata  dalla  *unita'  radio*
chiamante  inviando  il  messaggio  AHYC  (con  lo  stesso prefisso e
identificativi come nel RQQ, il campo DESC fissato a '000' e il campo
SLOTS fissato a'01').
Il messaggio AHYC da'  istruzione  all'unita'  chiamante  di  inviare
l'indirizzo  del chiamato nello slot successivo (vedi 9.2.2.1). Se il
TSC non decodifica con successo le informazioni  di  indirizzo,  puo'
ripetere  il  messaggio AHYC o trasmettere ACKV (QUAL=0) per indicare
il fallimento della transazione.
13.2.1.4 Riscontri  inviati  per  indicare  la  progressione  di  una
transazione RQQ.
Il  TSC  puo' inviare messaggi di riscontro per indicare alla *unita'
radio* chiamante l'avanzamento del proprio messaggio di stato  -  per
identificativi  vedi  5.5.2.1. (Per RQQ interprefisso, ACKI (QUAL=1),
ACKX e ACKV (QUAL=0) sono appropriati fino a quando l'informazione di
indirizzo completa non e' stata ottenuta).
ACKI   (QUAL=0)   -   Riscontro   intermedio;   seguira'    ulteriore
segnalazione.
ACKQ  (QUAL=0)  -  Il  sistema  e'  occupato.  Attendere la ulteriore
segnalazione
ACKQ (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata. Attendere la ulteriore
segnalazione.
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida, ad esempio il sistema non tratta
messaggi di stato, o l'unita' chiamata e' un indirizzo di  gruppo,  o
l'unita' chiamata non e' equipaggiata per accettare l'informazione.
ACKX  (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata sono in sovraccarico;
messaggio respinto.
ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non  e'  in  contatto  radio  o  la
transazione e' stata abbandonata.
ACKV (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata (e il TSC non memorizza
la   richiesta)   o   l'unita'   chiamata   non   desidera  accettare
l'informazione.
ACKT (QUAL=0) - Le chiamate all'unita' chiamata sono state deviate.
ACK (QUAL=0) - La transazione e' stata completata con successo  cioe'
l'unita' chiamata ha accettato l'informazione di stato.
Per  il  ritardo  massimo accettabile delle ripetizioni dei riscontri
ACKX, ACKV, ACKT e ACK vedi tempo limite TB in 13.2.2.4.
13.2.1.5 Informazioni alla *unita' radio* chiamata.
Il TSC informa una *unita' radio chiamata della informazione di stato
inviando il messaggio AHYQ (vedi 5.5.3.2.7). Il  messaggio  di  stato
puo'  essere  originato  dallo  stesso  TSC,  o da una *unita' radio*
(usando RQQ ecc. ecc.) o da  un  *terminale  d'utente  a  connessione
diretta* .
Per un messaggio di stato interprefisso IDENT2 nella parola di codice
indirizzo  AHYQ e' fissato a IPFIXI e una parola di codici dati viene
inviata successivamente contenente l'indirizzo dell'unita' chiamata.
Il messaggio AHYQ richiede una risposta dalla unita'  chiamata  (vedi
13.2.3). Se la risposta e' ACK (QUAL=0), ACKX o ACKV (QUAL=1), il TSC
puo'  inviare  un  riscontro  (i)  appropriato  alla  *unita'  radio*
chiamante (vedi 13.2.1.4). Se il TSC non decodifica con  successo  la
risposta  o  la risposta e' ACKB (QUAL=1), puo' ripetere il messaggio
AHYQ. Se l'unita' chiamata non puo' essere messa in contatto, il  TSC
puo'   indicare   l'insuccesso  all'unita'  chiamante  inviando  ACKV
(QUAL=0).
13.2.1.6 Cancellazione dell'invio del messaggio.
Una *unita' radio* chiamante puo' cancellare la  sua  transazione  di
stato  generando  un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3), conformemente al
protocollo ad accesso casuale. Alla  ricezione  di  un  messaggio  di
cancellazione  RQX  di un operazione di invio del messaggio di stato,
il TSC inviera' una risposta:
ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi e identificativi come nel RQX.
Se RQX cancella una richiesta  per  una  chiamata  per  conversazione
(cioe'  RQQ  (STATUS='00000'))  e  il  TSC ha gia' informato l'unita'
chiamata richiesta di una chiamata, puo' informare l'unita'  chiamata
della cancellazione inviando AHYQ con STATUS='11111'.
13.2.1.7 Tempo limite del TSC.
Il  TSC puo' introdurre un limite sul tempo massimo con cui memorizza
la richiesta del messaggio di  stato  (per  esempio,  aspettando  che
l'unita' chiamata diventi libera).
Il  TSC  puo'  dare  istruzione a una *unita' radio* chiamante di far
ripartire il suo temporizzatore di attesa TW, inviando  un  messaggio
AHY  con  il  bit  POINT fissato a '1'; vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. Se un
tempo TW, meno la tolleranza del temporizzatore della *unita'  radio*
,   scade   senza  che  venga  ricevuto  l'ultimo  messaggio  per  la
transazione di stato (dall'unita' chiamante),  il  TSC  non  inviera'
altra segnalazione per la transazione. Vedi anche 13.2.2.5.
13.2.2  Procedure per una *unita' radio* inviante messaggi di stato a
un'altra *unita' radio* o a  un  *terminale  d'utente  a  connessione
diretta* .
Una *unita' radio* effettuera' soltanto un tentativo di chiamata alla
volta  (eccetto emergenza) mentre sta tentando l'accesso o aspettando
un riscontro conclusivo (cioe' un fine transazione)ad  una  richiesta
di  un messaggio di stato, l'unita' non richiedera' un'altra chiamata
di non emergenza  di  qualsiasi  tipo  (a  meno  che  l'utente  prima
cancelli la transazione originale).
13.2.2.1  Richiesta  di  invio di un messaggio di stato a una *unita'
radio* o a un *terminale d'utente a connessione diretta* .
Una *unita' radio* richiede una  transazione  di  stato  inviando  un
messaggio RQQ sul canale di controllo, conformemente al protocollo ad
accesso casuale (vedi 7.3). I campi nel messaggio RQQ saranno fissati
appropriamente  (vedi  5.5.3.1.7); tuttavia notare che in particolare
una richiesta interprefisso e' indicata  fissando  IDENT1  a  IPFIXI.
(Notare  anche  che messaggi di stato non possono essere inviati a un
gruppo).
L'unita' tentera' l'accesso fino a quando riceve una risposta  valida
(vedi  13.2.2.2/3),  o  fino  a  quando il proprio utente cancella la
transazione (vedi 13.2.2.6), o fino a quando il  tentativo  d'accesso
fallisce  (ad  esempio  la  unita'  ha  inviato  il massimo numero di
trasmissioni NR e non riceve risposta, o il proprio tempo  limite  TC
e'  scaduto  (vedi  7.3.8)).  Nel caso di fallimento nell'accesso, se
l'unita' non ha inviato la richiesta, deve ritornare  allo  stato  di
riposo  (e  puo' indicare il fallimento all'utente); negli altri casi
deve aspettare una ulteriore segnalazione per la transazione  -  vedi
13.2.2.4 e 13.2.2.5.
13.2.2.2 Risposte valide a RQQ con indirizzamento breve.
Per  un  RQQ  con  prefisso  comune,  l'unita' chiamante accettera' i
seguenti messaggi  come  risposta  al  proprio  RQQ  e  non  inviera'
ulteriori richieste:
a.  un  riscontro ACK (QUAL=0), ACKI (QUAL=1), ACKQ, ACKX o ACKV, con
gli stessi prefissi ed identificativi come nel messaggio RQQ:
b. un riscontro ACKT (QUAL=0) con PFIX/IDENT2 come proprio  indirizzo
individuale. Vedi anche 13.2.2.4.
c.  un  messaggio  AHYQ  con  gli stessi prefissi ed identificativi e
campo STATUS come nel messaggio RQQ.
Per altre azioni alla ricezione di questi  messaggi,  vedi  paragrafo
13.2.2.4
13.2.2.3 Risposte valide ad una RQQ con indirizzamento esteso.
Per  un  RQQ  interprefisso, l'unita' chiamante accettera' i seguenti
messaggi (con gli stessi prefissi ed  identificativi  come  nel  RQQ)
come una risposta al proprio RQQ e non inviera' ulteriori richieste:
a. Un riscontro ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0)
b.  AHYC  (cioe'  un  istruzione  per inviare l'indirizzo dell'unita'
chiamata).
Per altre azioni alla ricezione di questi messaggi  vedi  13.2.2.4  e
9.2.2.1.
13.2.2.4 Riscontri ricevuti
Se una *unita' radio* mentre sta tentando l'accesso o e' in attesa di
ulteriori  segnalazioni  per  la  transazione  di  stato,  riceve  un
appropriato riscontro allora si comportera' come sotto indicato.
Per RQQ interprefisso, soltanto ACKI (QUAL=1) ACKX  e  ACKV  (QUAL=0)
sono  appropriati  fino  a quando l'informazione completa d'indirizzo
non viene  inviata. Per gli identificativi vedi 5.5.2.1.
ACKI   (QUAL=1)   -   Riscontro   intermedio,   seguira'    ulteriore
segnalazione.
ACKQ  (QUAL=0)  -  Il  sistema  e'  occupato;  attendere la ulteriore
segnalazione.
ACKQ (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata. Attendere la ulteriore
segnalazione.
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida, messaggio respinto.
ACKX (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata sono in sovraccarico.
ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non  e'  in  contatto  radio  o  la
transazione e' stata abbandonata.
ACKV (QUAL=1) - L'unita' chiamata e' occupata (e il TSC non memorizza
la   richiesta)   o   l'unita'   chiamata   non   desidera  accettare
l'informazione.
ACKT (QUAL=0) - Le chiamate per l'unita' chiamata sono state deviate.
ACK (QUAL=0) - La transazione e' stata completata con successo  cioe'
l'unita'  chiamata ha dato conferma della ricezione dell'informazione
di stato.
Se viene ricevuto ACKI (QUAL=1) o ACKQ, l'unita' deve  aspettare  una
ulteriore  segnalazione  e  puo'  indicare all'utente la progressione
della transazione.
Se viene ricevuto ACKX o ACKV, l'unita' deve ritornare allo stato  di
riposo  e  puo'  indicare all'utente la ragione dell'insuccesso della
transazione; si raccomanda che la ricezione di  ACKX  (QUAL=0)  venga
indicata in maniera differente.
Se  viene  ricevuto  un  messaggio  completo  ACKT (QUAL=0), l'unita'
potra' sia:
a. ritornare allo stato di riposo (e puo' indicare all'utente che  le
chiamate all'unita' chiamate sono state deviate), sia
b.  tentare  una  nuova  transazione  di  stato all'indirizzo deviato
fornito nel messaggio ACKT.
Notare che, se IDENT1=IPFIXI nella parola di indirizzo AKT e  il  bit
GF=1  nella  parola di codice dati successiva, l'indirizzo deviato e'
un indirizzo di gruppo; in questo  caso;  una  transazione  di  stato
all'indirizzo deviato potrebbe generare una chiamata non valida.
Se viene ricevuto il messaggio ACKT (QUAL=0) incompleto allora:
i) Se l'unita' non richiede l'indirizzo di deviazione, deve ritornare
allo stato di riposo (e puo' dare indicazioni all'utente).
ii) Se l'unita' richiede l'indirizzo deviato allora:
-  se  sta  ancora tentando di accedere per transazione, ignorera' il
messaggio ricevuto e continuera' il tentativo d'accesso.
- negli altri  casi  deve  aspettare  una  la  ripetizione  di  ACKT,
ritornando  allo stato di riposo se scade un tempo TB (in questo caso
puo' indicare l'insuccesso dell'utente).
Se viene ricevuto ACK (QUAL=0), l'unita' deve ritornare allo stato di
riposo e  puo'  indicare  all'utente  che  la  transazione  e'  stata
completata   con   successo  cioe'  l'unita'  chiamata  ha  accettato
l'informazione. (Notare che questo non  implica  un'accettazione  del
messaggio dell'utente).
Dopo la ricezione di un ACKX, ACKV o ACK per la transazione, l'unita'
non  richiedera'  un'altra  chiamata  di  qualsiasi  tipo allo stesso
identificativo chiamato (o *gateway*) per almeno  il  tempo  TB,  con
esclusione  delle chiamate d'emergenza. Dopo la ricezione di ACKT per
la transazione, l'unita' non richiedera' un'altra  chiamata,  escluso
quelle d'emergenza, di qualsiasi tipo per almeno un tempo TB.
13.2.2.5 Tempo limite di attesa.
Una  *unita' radio* chiamante in attesa di ulteriore segnalazione per
una transazione di stato ad una *unita' radio*  o  ad  un  *terminale
d'utente  a  connessione  diretta* ritornera' allo stato di riposo se
passa un tempo  TW  da  quando  ha  inviato  l'ultimo  messaggio  per
l'operazione, cioe':
RQQ richiedente la transazione (vedi 13.2.2.1)
o  SAMIS,  che  fornisce  l'informazione  d'indirizzo  esteso  per la
chiamata (vedi 9.2.2.1)
o ACK (QUAL=0), inviato in risposta ad un messaggio AHY  con  il  bit
POINT=1  e IDENT/1 come identificativo del chiamato o *gateway* (vedi
9.2.2.3).
Puo' indicare anche all'utente che il risultato della transazione  e'
sconosciuto.
13.2.2.6 Cancellazione della transazione.
Se  l'utente  desidera cancellare la transazione dopo che l'unita' ha
inviato un  RQQ  e  mentre  e'  ancora  in  attesa  di  un  riscontro
conclusivo,   l'unita'   tentera'   di   inviare   una  richiesta  di
cancellazione della transazione RQX (vedi  5.5.3.1.3),  conformemente
al  protocollo  ad  accesso casuale. Tentera' l'accesso fino a quando
uno dei seguenti eventi accade:
a. Riceve ACK (QUAL=1) con lo stesso prefisso e  identificativi  come
nel  RQX.  In  questo  caso puo' indicare all'utente che il risultato
della transazione e' sconosciuto.
b.  Riceve ACK (QUAL=0) ACKX, ACKV o ACKT (QUAL=0) per la transazione
che sta tentando di cancellare. (Vedi anche 13.2.2.4).
c. Ha inviato il massimo numero  di  trasmissioni  NR  e  non  riceve
risposta, o il tempo limite d'accesso TC e' scaduto (vedi 7.3.8).  In
questo   caso,   ritornera'  ad  attendere  la  segnalazione  per  la
transazione di stato (vedi 13.2.2.4 e 13.2.2.5).
Nei casi a. e b. , l'unita' deve ritornare allo stato di riposo.
13.2.3 Procedure per tutte le *unita' radio* sul canale di controllo.
Le procedure in questo paragrafo devono essere osservate da tutte  le
*unita'  radio*  che  sono  equipaggiate  per  riconoscere una parola
d'indirizzo AHYQ (Il requisito di riconoscimento AHYQ  potra'  essere
dipendente dal sistema).
13.2.3.1 Ricezione di un messaggio di stato AHYQ.
Se  una  *unita'  radio*  sul canale di controllo riceve un messaggio
AHYQ con PFIX/IDENT2 corrispondenti al proprio indirizzo  individuale
allora  rispondera'  con  gli appropriati riscontri (vedi sotto), con
gli stessi prefissi ed identificativi  come  nel  AHYQ.    Se  IDENT2
(cancelletto)  IPFIXI  nel messaggio AHYQ, l'unita' rispondera' nello
"slot" seguente AHYQ, se IDENT2=IPFIXI, e'  aggiunta  una  parola  di
codice   dati  (contenente  l'indirizzo  del  chiamante)  e  l'unita'
rispondera' nello "slot" seguente la parola di codice  dati.  Per  la
temporizzazione vedi 6.2.1.3.
a.  Se  l'unita'  non  e'  equipaggiata  per accettare l'informazione
allora inviera' ACKX (QUAL=0)
b. Negli altri casi, l'unita' inviera' uno dei seguenti riscontri:
ACKB (QUAL=1) se IDENT2=IPFIXI nel messaggio AHYQ, ma  la  parola  di
codice  dati  aggiunta non era decodificabile e l'unita' richiede che
il messaggio venga ritrasmesso.
o ACKX (QUAL=1) se non puo' accettare l'informazione in quel  momento
ad  esempio  STATUS='00000'  nel  messaggio  AHYQ la coda dell'unita'
chiamata e' piena.
o ACKV (QUAL=1) se non desidera  accettare  l'informazione  di  stato
dallo *utente* chiamante.
o ACK (QUAL=0) se ha accettato l'informazione del messaggio AHYQ.


14. PROCEDURE PER I MESSAGGI DATI BREVI
Questa  sezione definisce le procedure per messaggi dati brevi fino a
184 bit in formato libero, trasmessi sul canale di controllo. I  dati
sono  contenuti in un massimo di 4 parole di codice dati, aggiunte ad
una parola di codice indirizzo (HEAD).
Una *unita' radio* richiede di inviare il messaggio dati brevi usando
il messaggio RQC (vedi 5.5.3.1.8). Il TSC allora:
- da' istruzione all'unita' di inviare il messaggio dati breve (e  le
informazioni dell'indirizzo esteso se necessario)
- invia il messaggio all'utente chiamato
- indica il risultato della transazione all'unita' chiamante.
Una  *unita'  radio*  puo' inviare un messaggio dati breve al TSC o a
una *unita' radio* , o ad *terminale d'utente a connessione diretta*,
o ad un gruppo di unita', o a tutte le unita' del sistema, o  ad  una
estensione PABX (con indirizzamento breve o esteso)
Il TSC puo' anche trasmettere messaggi dati breve (indirizzati ad una
*unita'  radio*  ,  o  ad un gruppo o a tutte le unita' nel sistema),
originati  all'interno  del  TSC  o  da  un  *terminale  d'utente   a
connessione diretta*, o da una estensione PABX.
Per  chiamate  da  *unita'  radio* , il TSC usa il messaggio AHYC per
richiedere:
a. l'informazione dell'indirizzo chiamato, per chiamate a:
- indirizzi interprefissi
(se necessario vedi sotto)
- estensione PABX con numero "lungo"
b. il messaggio dati breve.
Se entrambi a. e b. sono necessari,  il  TSC  ottiene  l'informazione
completa  in  due  passi,  ogni  passo  usando  il  messaggio AHYC. I
messaggi AHYC sono distinti secondo come e' fissato IDENT1 (IPFIXI, o
PABXI, per a. o a SDMI per b.),  e  cosi'  l'ordine  in  cui  vengono
trasmessi non e' prescritto.
Notare che, quando una *unita' radio* invia il proprio messaggio dati
breve,  fornisce  l'indirizzo  (prefisso/identificativo)  della parte
chiamata nel messaggio di testa dei dati. Tuttavia per  una  chiamata
interprefisso,  il  TSC  non ha bisogno di richiedere l'indirizzo del
chiamato  separatamente  a  meno  che  lo  richieda  per  semplicita'
dell'operazione.
Il  formato  dei  dati  all'interno  del  messaggio  dati  breve  non
e'specificato. Inoltre possono essere richieste ulteriori  specifiche
(dipendenti dal sistema) per definire:
- la temporizzazione per la ripetizione di messaggi, e/o
- la numerazione di messaggi dati
6.  ACK:  riscontro  ACK  (QUAL=0)  dalla  *unita'  radio* chiamata -
messaggio dati accettato.
7. ACK: riscontro  ACK  (QUAL=0)  inviato  all'unita'  chiamante  per
indicare  che  l'unita'  chiamata  ha accettato il messaggio dati. In
questo esempio  il  TSC  ripete  il  messaggio  ACK,  per  migliorare
l'affidabilita'.
14.1 Procedure del TSC per messaggi dati brevi.
14.1.1 Risposte ad un messaggio RQC con indirizzamento breve.
Una  *unita'  radio*  richiede  di  inviare  un  messaggio dati breve
generando un messaggio RQC conformemente  al  protocollo  ad  accesso
casuale.  Alla ricezione di un messaggio RQC con indirizzamento breve
(con EXT=1 o con EXT=0 e IDENT1 fissato a un valore di identificativo
di un *utente* chiamato valido), il TSC inviera' una  delle  seguenti
risposte:
a.  ACKI  (QUAL=1),  ACKQ (QUAL=1), ACKX o ACKV, con PFIX(IDENT2 come
indirizzo   individuale   dell'unita'   chiamante   e   IDENT1   come
identificativo  del  chiamato  (o  PABXI  per  una  chiamata  ad  una
estensione PABX).
b.  ACKT  (QUAL=0)  con  PFIX/IDENT2   come   indirizzo   individuale
dell'unita' chiamante.
c.  Un  messaggio  AHYC  richiedente  all'unita' chiamante il proprio
messaggio dati.
Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche 14.1.4 a 14.1.5.
14.1.2 Risposta ad un messaggio RQC con indirizzamento esteso.
Una *unita' radio*  richiede  di  inviare  il  messaggio  dati  breve
generando  un  messaggio  RQC, conformemente al protocollo ad accesso
casuale. Alla ricezione di un messaggio RQC con indirizzamento esteso
(con EXT=0 e  IDENT1=IPFIXI,  o  PABXI),  il  TSC  inviera'  uno  dei
seguenti messaggi:
a.  ACKI  (QUAL=1)  ACKX  o  ACKV (QUAL=0), con lo stesso prefisso ed
identificativi come nel RQC.
b. Un messaggio AHYC  che  da'  istruzione  all'unita'  chiamante  di
inviare le informazioni complete dell'indirizzo del chiamato.
c.  Un  messaggio  AHYC  che  da'  istruzione all'unita' chiamante di
inviare il proprio messaggio dati.
Per il ritardo accettabile vedi 7.2.4. Vedi anche da 14.1.3 a 14.1.5.
per prevenire la duplicazione dei messaggi  (quando  un  destinatario
accetta la ripetizione del messaggio come un nuovo messaggio).
Una sequenza tipica del messaggio per una *unita' radio* che invia un
messaggio  dati  breve  ad  un'altra  *unita'  radio* , e' illustrata
nell'esempio successivo.
1 slot


         |   1|     |     3|     |     |    5|  | 5|     |    7|
dal TSC  |ALH | ALH | AHYC | ALH | ALH |HEAD |dati | ALH | ACK |ACK |
alle RUs |(3) | (0) |      | (0) | (4) |     |  |  | (0) | (1) | 1  |
         |    |     |      |     |     |     |  |  |     |     |    |

    
 
             2    4    4      6      dalle RUs    RQC    HEAD  dati  
    ACK       al TSC                                                 
                                                                      
                                                    trama trama trama 
Esempio Una sequenza di messaggi sul canale di controllo per  l'invio
di un messaggio dati breve fra una *unita' radio* ad un'altra *unita'
radio* sullo stesso  sito.  In  questo  esempio,  il  messaggio  dati
comprende una parola di codice d'indirizzo e  due  parole  di  codice
dati aggiunte: 
1. ALH: invito generale ALOHA  (lunghezza  della  trama  pari  a  tre
"slot") 
2. RQC: richiesta di accesso casuale  per  trasmettere  un  messaggio
dati breve. (La richiesta indica il numero di slot necessari  per  il
messaggio di dati: in questo caso due "slot"). 
3. AHYC: invito per un messaggio dati breve 
- riscontro al messaggio RQC 
- da' istruzione all'unita' chiamante di inviare il messaggio dati 
nei prossimi due "slot" 
- inibizione all'accesso casuale nello "slot" successivo. 
4. HEAD+dati: l'unita' chiamante  invia  il  proprio  messaggio  dati
breve al TSC. In questo esempio il messaggio comprende una parola  di
codice indirizzo (HEAD) e due parole di codice dati aggiunte. 
5. HEAD+dati: il TSC invia il messaggio dati breve alla  *unita'  ra-
dio* chiamata. 
La seconda parola di codice dati  contiene  una  flag  (RSA)  che  e'
fissata a '0' per inibire l'accesso casuale nello  "slot"  successivo
riservando cosi' lo "slot" per una risposta dall'unita' chiamata. 
14.1.3 Istruzioni per inviare un'informazione con indirizzo esteso. 
Dopo aver ricevuto un messaggio RQC con indirizzamento esteso, il TSC
puo' richiedere l'indirizzo completo  del  chiamato  (se  necessario)
inviando il messaggio AHYC con: 
- lo stesso prefisso ed identificativi  come  nel  RQC  (per  esempio
IDENT1 fissato a IPFIXI,  o  PABXI  come  appropriato  e  PFIX/IDENT2
fissato all'indirizzo dell'unita' chiamante) 
-  DESC  fissato  per  indicare  il   *gateway*   appropriato   (vedi
5.5.3.2.8). 
- SLOTS fissato al valore corrispondente RQC. (cioe' SLOTS='01'). 
Il messaggio AHYC da' istruzione all'unita' chiamante di  inviare  le
informazioni di indirizzo dell'utente chiamato nel successivo  "slot"
indicato da SLOTS (vedi  9.2.2.1).  Se  il  TSC  non  decodifica  con
successo le informazioni dell'indirizzo, puo' ripetere  il  messaggio
AHYC o trasmettere ACKV  (QUAL=0)  per  indicare  l'insuccesso  della
transazione. 
Notare che, quando la *unita' radio* invia il proprio messaggio  dati
breve      fornisce      l'indirizzo       dell'utente       chiamato
(prefisso/identificativo) all'inizio del messaggio dati. Tuttavia per
una chiamata interprefisso  il  TSC  non  ha  bisogno  di  richiedere
l'indirizzo del chiamato separatamente a meno che venga richiesto per
comodita' nelle operazioni. 
14.1.4 Istruzioni per inviare il messaggio di dati breve. 
Dopo aver ricevuto un  messaggio  RQC,  il  TSC  puo'  richiedere  il
messaggio dati breve  della  *unita'  radio*  chiamante  inviando  un
messaggio AHYC, con: 
- IDENT1 fissato a SDMI 
- PFIX/IDENT2 fissato all'indirizzo dell'unita' chiamante 
- DESC fissato a '000' 
- SLOTS uguale a SLOTS ricevuti nel messaggio RQC. 
Il messaggio AHYC da' istruzione all'unita' chiamante di  inviare  il
messaggio di dati breve nel successivo "slot" indicato da SLOTS (vedi
9.2.2.1). Se il TSC non decodifica con successo il messaggio breve di
dati, puo' ripetere il messaggio AHYC o trasmettere ACKV (QUAL=0) per
indicare il fallimento della transazione. 
Notare che il messaggio AHYC disabilita  l'accesso  casuale  soltanto
nel  primo  slot  successivo  entrante  quando  viene  richiesto   un
messaggio breve di dati il TSC  prendera'  le  azioni  opportune  per
riservare i susseguenti slot entranti  se  sono  all'interno  di  una
trama  (cioe'  inviando   il   messaggio   AHY   con   entrambi   gli
identificativi fissati a DUMMY1). 
14.1.5  Riscontri  inviati  per   indicare   l'avanzamento   di   una
transazione RQC. 
Il TSC puo' inviare messaggi di riscontro per indicare  alla  *unita'
radio* chiamante l'avanzamento della propria transazione dati breve -
per identificativi vedi 5.5.2.1. (Per una chiamata con indirizzamento
esteso i riscontri ACKQ, ACKV (QUAL=1), ACKT (QUAL=0) e ACK  (QUAL=0)
non sono appropriati fino a quando non e' stato ottenuto  l'indirizzo
chiamato. Riscontri ACKQ (QUAL=0) e ACK (QUAL=0)  non  sono  corretti
fino a quando non e' stato ottenuto il messaggio dati breve). 
ACKI   (QUAL=1)   -   Riscontro   intermedio;   seguira'    ulteriore
segnalazione. 
ACKQ (QUAL=0) - Il sistema e' occupato. Attendere la ulteriore 
segnalazione 
ACKQ (QUAL=1) - La parte chiamata e' occupata. Attendere la ulteriore
segnalazione. 
ACKX (QUAL=0) - La chiamata non e'  valida  ad  esempio  il  TSC  non
tratta messaggi dati brevi, o la parte chiamata non  e'  equipaggiata
per accettare il messaggio. 
ACKX (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata sono in  sovraccarico;
messaggio respinto. 
ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non e' in contatto radio oppure  la
transazione e' stata abbandonata. 
ACKV (QUAL=1) - l' *utente*  chiamato  e'  occupato  (e  il  TSC  non
memorizza la chiamata) o l'unita' chiamata non desidera accettare  il
messaggio. 
ACKT (QUAL=0) - La chiamata dati  all'  *utente*  chiamato  e'  stata
deviata. 
ACK (QUAL=0) - La transazione del messaggio  e'  stata  conclusa  con
successo. 
Per il ritardo massimo accettabile delle  ripetizioni  dei  riscontri
ACKX, ACKV, ACKT e ACK vedi tempo limite TB in 14.2.4. 
14.1.6 Verifica della disponibilita' di una *unita' radio* chiamata. 
Prima di trasmettere un messaggio dati breve ad una  *unita'  radio*,
il  TSC  puo'  verificare  che  l'unita'  e'  in  contatto  radio  (e
opportunamente equipaggiate). Il TSC usa il messaggio AHY, con: 
- bit POINT fissato a '0' 
- bit CHECK fissato a '0' 
- bit D fissato a '1' 
- bit E fissato a '0' 
- bit AD fissato a '0' 
- PFIX/IDENT1 come indirizzo dell'unita' chiamata 
- IDENT2 fissato a SDMI. 
Il  messaggio  AHY  richiede  una  risposta  nello  slot   successivo
dall'unita' chiamata (vedi 9.2.2.2B). 
Il TSC puo' indicare il risultato della verifica della disponibilita'
alla *unita' radio* chiamante inviando riscontro (i) appropiato (vedi
14.1.5). 
14.1.7 Informazioni all' *utente* chiamato 
Il TSC trasmette il messaggio dati breve a una *unita' radio* , a  un
gruppo o a tutte le unita' del sistema inviando il messaggio HEAD sul
canale di controllo (vedi 5.6.2). Il messaggio di  dati  puo'  essere
originato dallo stesso TSC o da una *unita' radio* (usando RQC ecc.),
o  da  un  *terminale  d'utente  a  connessione  diretta*  ,   o   da
un'estensione PABX. 
La parola di codice indirizzo HEAD indica il numero delle  parole  di
codice dati aggiunte (fino a quattro), e contiene  due  indirizzi  di
venti bit: l'indirizzo del chiamato e l'indirizzo  del  chiamante  (o
*gateway). 
I dati dell'utente sono contenuti nella parola di codice dati. Per un
messaggio dati breve indirizzato individualmente all'interno  di  una
trama il TSC fissera' la flag RSA nell'ultima parola di  codice  dati
(o nella parola di codice  dati  riempitiva)  a  "0"  ,  per  inibire
l'accesso nello "slot" successivo. 
Per un messaggio dati breve indirizzato individualmente, il messaggio
HEAD richiede una risposta dall'unita' chiamata (vedi  14.3.1.1).  Se
la risposta e' ACK (QUAL=0) ACKX o ACKV (QUAL=1), il TSC puo' inviare
il  riscontro  appropriato  alla  *unita'  radio*  chiamante.   (Vedi
14.1.5). Se il TSC non decodifica con successo una risposta, o se  la
risposta e'  ACKB  (QUAL=1)  puo'  ripetere  il  messaggio  HEAD.  Se
l'unita' chiamata non puo' essere avvisata, il TSC puo'  indicare  il
fallimento inviando all'unita' chiamante ACKV (QUAL=0). 
Per messaggi dati  brevi  indirizzati  ad  un  gruppo  (o  all'intero
sistema), l'unita' chiamata non risponde; il  TSC  puo'  ripetere  il
messaggio dati breve per incrementare la  probabilita'  di  ricezione
con successo. Dopo aver trasmesso il messaggio dati breve il TSC puo'
inviare ACK (QUAL=0) alla *unita' radio* chiamante. 
14.1.8 Cancellazione della transazione. 
Una *unita' radio* chiamante puo' cancellare la  propria  transazione
dati breve generando un messaggio RQX (vedi 5.5.3.1.3), conformemente
al protocollo ad accesso casuale. Alla ricezione di un messaggio  RQX
che cancella una transazione dati breve, il TSC  dovra'  inviare  una
risposta: ACK (QUAL=1) con lo stesso prefisso ed identificativi  come
nel RQX. 
14.1.9 Tempo limite del TSC. 
Il TSC puo' introdurre un limite sul massimo tempo con cui  memorizza
il messaggio dati breve (per esempio aspettando che l'utente chiamato
diventi libero). 
Il TSC puo' dare istruzione a una *unita'  radio*  chiamante  di  far
ripartire il suo temporizzatore  di  attesa  TJ  o  TW,  inviando  il
messaggio AHY con il bit POINT fissato a '1', vedi 9.1.1.7 e 9.2.2.3. 
Se il tempo TJ o TW, meno  la  tolleranza  sul  temporizzatore  della
*unita' radio*, scade senza che venga ricevuto l'ultimo messaggio per
una transazione  dati  breve  (dall'unita'  chiamante),  il  TSC  non
inviera' alcuna ulteriore segnalazione per la transazione. Vedi anche
14.2.6. 
14.2 Procedure per *unita'  radio*  che  inviano  il  messaggio  dati
breve. 
Una *unita' radio* effettuera' soltanto un tentativo di chiamata alla
volta  (escluso  in  emergenza);  mentre  sta  tentando  l'accesso  o
aspettando un riscontro conclusivo (cioe' un fine transazione) ad una
richiesta di  un  messaggio  dati  breve,  l'unita'  non  richiedera'
un'altra chiamata di non-emergenza di  qualsiasi  tipo  (a  meno  che
l'utente prima non cancelli la transazione originale). 
14.2.1 Richiesta per una transazione dati breve. 
Una *unita' radio* richiede di trasmettere un  messaggio  dati  breve
inviando un messaggio RQC sul canale di  controllo  conformemente  al
protocollo ad accesso casuale (vedi 7.3). I campi nel  messaggio  RQC
saranno  fissati  correttamente  (vedi  5.5.3.1.8);  tuttavia  Notare
particolarmente che: 
a. Il campo SLOTS specifica il numero di "timeslot"  richiestiper  il
messaggio di dati (minimo due "slot" , massimo tre "slot" ). 
b. Una richiesta  con  indirizzamento  esteso  e'  indicata  fissando
IDENT1  nel  messaggio  RQC  all'appropriato  *gateway*  (ad  esempio
IPFIXI, oPABXI). 
L'unita' potra' tentare l'accesso fino a quando riceve  una  risposta
valida  (vedi  14.2.2/3)  o  fino  a  quando  l'utente  cancella   la
transazione (vedi 14.2.7), o fino a  quando  il  tentativo  d'accesso
fallisce  (ad  esempio  l'unita'  ha  inviato  il  numero  limite  di
trasmissioni NR e non riceve risposta o il tempo massimo d'accesso TC
e' scaduto (vedi 7.3.8)). Nel caso  di  fallimento  dell'accesso,  se
l'unita' non ha inviato la richiesta, deve ritornare  allo  stato  di
riposo (e puo' indicare all'utente l'insuccesso); negli  altri  casi,
deve aspettare una ulteriore segnalazione per la transazione  -  vedi
da 14.2.4 a 14.2.6. 
14.2.2 Risposte valide ad un messaggio RQC con indirizzamento breve. 
Per un messaggio RQC  con  indirizzamento  breve  l'unita'  chiamante
accettera' i seguenti messaggi come risposta al  proprio  RQC  e  non
inviera' ulteriori richieste: 
a. ACKI (QUAL=1), ACKQ (QUAL=1), ACKX o ACKV,  con  PFIX/IDENT2  come
proprio  indirizzo  individuale  e  IDENT1  come  identificativo  del
chiamato (o PABXI per una chiamata a PABX) 
b. ACKT (QUAL=0) con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale. 
c. AHYC con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale  e  IDENT1
come SDMI. 
Per altre azioni alla ricezione di  questi  messaggi  vedi  14.2.4  e
9.2.2.1. 
14.2.3 Risposte valide a un messaggio RQC con indirizzamento esteso. 
Per un messaggio RQC con indirizzamento  esteso,  l'unita'  chiamante
accettera' i seguenti messaggi come una risposta al proprio RQC e non
inviera' ulteriori richieste: 
a. ACKI (QUAL=1), ACKX o ACKV (QUAL=0),  con  lo  stesso  prefisso  e
identificativi come nel RQC. 
b. AHYC, con lo stesso prefisso e identificativi come nel RQC. 
c. AHYC, con PFIX/IDENT2 come proprio indirizzo individuale e  IDENT1
come SDMI. 
Per altre azioni alla ricezione di  questi  messaggi  vedi  14.2.4  e
9.2.2.1. 
14.2.4 Riscontri ricevuti. 
Se mentre una *unita' radio* sta tentando l'accesso o attendendo  una
ulteriore segnalazione per una  transazione  dati  breve,  riceve  un
appropriato riscontro  allora  si  comportera'  come  sotto  indicato
(ACKQ, ACKV (QUAL=1), ACKT (QUAL=0) e ACK (QUAL=0) non sono  corretti
fino a  quando  l'informazione  dell'utente  chiamato  non  e'  stata
inviata, nel messaggio RQC, come informazione d'indirizzo  esteso,  o
nel messaggio dati breve. ACKQ  (QUAL=0)  e  ACK  (QUAL=0)  non  sono
corretti fino a quando il messaggio dati breve e' stato inviato). Per
identificativi vedi 5.5.2.1. 
ACKI   (QUAL=1)   -   Riscontro   intermedio;   seguira'    ulteriore
segnalazione. 
ACKQ (QUAL=0) - Il sistema e' occupato. Attendere la ulteriore 
segnalazione 
ACKQ (QUAL=1) -  L'  *utente*  chiamato  e'  occupato.  Attendere  la
ulteriore segnalazione. 
ACKX (QUAL=0) - Chiamata non valida; messaggio respinto. 
ACKX (QUAL=1) - Il sistema o l'unita' chiamata  e'  in  sovraccarico;
messaggio respinto. 
ACKV (QUAL=0) - L'unita' chiamata non  e'  in  contatto  radio  o  la
transazione e' stata abbandonata. 
ACKV (QUAL=1) - L' *utente*  chiamato  e'  occupato  (e  il  TSC  non
memorizza la richiesta) o l'utente chiamato non desidera accettare il
messaggio. 
ACKT (QUAL=0) - Le chiamate dati all' *utente*  chiamato  sono  state
deviate. 
ACK (QUAL=0) - La transazione si e' conclusa con successo. 
Se viene ricevuto ACKI (QUAL=1) o ACKQ, l'unita' deve  aspettare  una
ulteriore segnalazione e puo' indicare all'utente l'avanzamento della
transazione. 
Se viene ricevuto ACKX o ACKV, l'unita' deve ritornare allo stato  di
riposo e puo' indicare all'utente  il  motivo  dell'insuccesso  della
transazione; viene raccomandato che la ricezione di un riscontro ACKX
(QUAL=0) venga indicata con modalita' differente. 
Se viene ricevuto  un  messaggio  ACKT  (QUAL=0)  completo,  l'unita'
potra' sia: 
a. ritornare allo stato di riposo (puo' indicare  all'utente  che  le
chiamate dati per l' *utente* chiamato sono state deviate) o, 
b. tentare una nuova transazione  dati  breve  all'indirizzo  deviato
fornito nel messaggio ACKT. 
Se viene ricevuto il messaggio ACKT (QUAL=0) incompleto allora: 
i) se l'unita' non richiede l'indirizzo di deviazione, deve ritornare
allo stato di riposo (e puo' avvisare l'utente) 
ii) se l'unita' richiede l'indirizzo di deviazione allora: 
- se sta gia' tentando l'accesso per  la  transazione,  ignorera'  il
messaggio e continuera' il tentativo d'accesso; 
- negli altri casi deve aspettare la ripetizione del messaggio  ACKT,
ritornando allo stato di riposo se viene superato  il  tempo  TB  (in
questo caso puo' indicare il fallimento all'utente). 
Se viene ricevuto ACK (QUAL=0) l'unita' deve ritornare nello stato di
riposo e  puo'  indicare  all'utente  che  la  transazione  e'  stata
completata con successo cioe' che: 
- per una chiamata individuale, l'unita'  chiamata  ha  accettato  il
messaggio dati breve; (Notare che questo non  implica  l'accettazione
da parte dell'utente); 
- per una chiamata di gruppo (o generale), il messaggio dati breve e'
stato inviato al gruppo. 
Dopo aver ricevuto ACKX, ACKV o ACK per la transazione, l'unita'  non
richiedera'  un'altra  chiamata,  escluso  quelle  di  emergenza,  di
qualsiasi tipo allo stesso identificativo  chiamato  (*gateway*)  per
almeno un tempo TB. Dopo  aver  ricevuto  ACKT  per  la  transazione,
l'unita'  non  richiedera'  un'altra  chiamata,  escluso  quella   di
emergenza, di qualsiasi tipo per almeno un tempo TB. 
14.2.5 Invio di un messaggio dati breve. 
L'unita' chiamante trasmettera' il proprio messaggio dati breve  (una
parola di codice indirizzo HEAD e parola (e) di codice dati  aggiunta
- vedi 5.6.2) alla ricezione di un  messaggio  appropriato  AHYC  dal
TSC; vedi sezione 9.2.2.1. 
14.2.6 Tempo limite di attesa 
Una *unita' radio* chiamante in attesa di ulteriore segnalazione  per
una transazione dati breve ritornera' nello stato  di  riposo  se  il
tempo TJ (per un messaggio dati indirizzato al TSC) o TW  (per  altre
destinazioni) e' scaduto da quando l'ultimo messaggio di segnalazione
e' stato inviato per la transazione, cioe': 
RQC, richiedente transazione (vedi 14.2.1) 
o SAMIS, che fornisce la informazione  di  indirizzo  esteso  per  la
chiamata (vedi 9.2.2.1) 
o HEAD, contenente il messaggio dati breve (vedi 14.2.5 e 9.2.2.1) 
o ACK (QUAL=0), inviato in risposta ad un messaggio AHY  con  il  bit
POINT=1 e IDENT1 come identificativo del chiamato o  *gateway*  (vedi
9.2.2.3). 
Puo' anche indicare all'utente che il risultato della transazione  e'
sconosciuto. 
14.2.7 Cancellazione dell'operazione. 
Una *unita' radio* puo' cancellare la transazione  dati  breve  (dopo
aver inviato un RQC e mentre sta ancora aspettando di ricevere  ACKX,
ACKV, ACKT o ACK) trasmettendo una richiesta di  cancellazione  della
transazione RQX (vedi  5.5.3.1.3),  conformemente  al  protocollo  ad
accesso casuale. Tentera' l'accesso fino a quando  uno  dei  seguenti
eventi accade: 
a. riceve ACK (QUAL=1) con gli stessi prefissi e identificativi  come
nel RQX. In questo caso, puo' indicare all'utente  che  il  risultato
della transazione e' sconosciuto. 
b. Riceve ACK (QUAL=0), ACKX, ACKV o ACKT (QUAL=0) per la transazione
che sta tentando di cancellare. Vedi anche 14.2.4. 
c. Ha inviato il numero massimo  di  trasmissioni  NR  e  non  riceve
risposta, il tempo massimo d'accesso TC e' scaduto (vedi  7.3.8).  In
questo  caso,  deve  ritornare  in  attesa  di  segnalazioni  per  la
transazione dati brevi (vedi da 14.2.4 a 14.2.6). 
Nei casi a. e b. l'unita' deve ritornare allo stato di riposo. 
14.3 Procedure per tutte le *unita' radio* sul canale di controllo. 
Le procedure in  questo  paragrafo  saranno  osservate  da  tutte  le
*unita' radio* che sono equipaggiate per riconoscere  una  parola  di
codice indirizzo HEAD ricevuta. (Il requisito di ricezione HEAD sara'
dipendente dal sistema). 
14.3.1 Ricezione di un messaggio dati breve (HEAD). 
14.3.1.1 Messaggi HEAD con indirizzo individuale. 
Se una *unita' radio* sul canale di  controllo  riceve  un  messaggio
HEAD con PFIX/IDENT1 corrispondenti al proprio indirizzo individuale,
rispondera' con l'appropriato riscontro (vedi sotto), con PFIX/IDENT1
come proprio indirizzo individuale e  IDENT2  fissato  a  IDENT2  dal
HEAD. La parola di codice indirizzo HEAD contiene un campo (LEN)  che
indica  il  numero  di  parole  di  codice  dati  aggiunte;  l'unita'
rispondera' nello "slot" successivo all'ultimo parola di codice dati. 
Per la temporizzazione, vedi 6.2.1.3. 
a. Se l'unita' non e' equipaggiata per accettare  il  messaggio  dati
allora inviera' ACKX (QUAL=0). 
b. Negli altri casi, l'unita' inviera' uno dei seguenti riscontri: 
ACKB (QUAL=1) se non tutte le parole di codice dati sono state 
decodificate e l'unita' richiede che il messaggio venga ritrasmesso 
o ACKX (QUAL=1) se non puo' accettare il messaggio  in  quel  momento
(ad esempio la sua memoria di dati e' satura) 
o ACKV (QUAL=1) se non desidera accettare il messaggio dati da questo 
*utente* chiamante 
o ACK (QUAL=0) se ha accettato il messaggio dati. 
14.3.1.2 Messaggi HEAD indirizzato a un gruppo. 
Se una *unita' radio* sul canale di  controllo  riceve  un  messaggio
HEAD con PFIX/IDENT2 non corrispondente al proprio indirizzo 
individuale, e 
PFIX/IDENT1 corrispondente ad uno dei propri indirizzi di gruppo per 
quel sistema 
o IDENT1 fissato all'identificativo ALLI per una chiamata generale 
allora puo' accettare l'informazione contenuta nella parola di codice
indirizzo HEAD e le parole di codice dati aggiunte, ma  non  inviera'
la risposta. 
15. PROCEDURE DI INTERROGAZIONE DATI. 
Questo capitolo definisce le procedure per  la  interrogazione  dati,
che  permettono  al  TSC  di  richiedere  che  una   *unita'   radio*
indirizzata trasmetta un messaggio dati del tipo  prescritto.  Questa
richiesta e' una interrogazione da parte del TSC, non una parte della
segnalazione per una richiesta di chiamata  da  una  *unita'  radio*.
Puo' essere inviata sia sul canale di controllo che su un  canale  di
traffico assegnato. 
Il TSC interroga la *unita' radio* inviando un messaggio AHYC modo  2
(vedi  5.5.3.2.8).  In  questo  messaggio,  IPFIX/IDENT1  e'  fissato
all'indirizzo  individuale  della  *unita'   radio*   e   IDENT2   e'
l'identificativo di chi richiede l'interrogazione (un  identificativo
non appartenente ad una *unita' radio* ). Il tipo di  dato  che  deve
essere  trasmesso  da  una  *unita'  radio*  e'  indicato  dal  campo
descrittore DESC e dall'identificativo non appartenente ad una 
*unita' radio* 
Il TSC non invia  riscontri  dei  messaggi  di  dati  ricevuti  dalla
*unita'  radio*  (tuttavia  puo'  prendere  appropriate  azioni  come
risultato dei dati ricevuti). 
Attualmente, per interrogazione dati, soltanto un  valore  del  campo
descrittore del messaggio di dati DESC  e'  stato  assegnato.  Questo
valore e' usato per effettuare la verifica del numero  di  serie:  il
TSC puo' in ogni momento sia sul canale di traffico che sul canale di
controllo dare istruzione ad una *unita' radio* di inviare il proprio
numero di serie di 38  bit.  La  comparazione  del  numero  di  serie
ricevuto con il valore atteso (memorizzato nel  TSC)  aiutera'  nella
rivelazione di utenti fraudolenti. 
15.1 Procedure di interrogazione dati per il TSC. 
15.1.1 Interrogazione dati sul canale di controllo. 
Il TSC puo' richiedere che una *unita' radio* sul canale di controllo
trasmetta  un  messaggio  dati  del  tipo  prescritto,  inviando   il
messaggio AHYC con: 
- PFIX/IDENT1 fissato all'indirizzo individuale della *unita' radio* 
- IDENT2 fissato all'identificativo dell'interrogatore (per  esempio,
per la verifica del numero di serie IDENT2=TSCI) 
- DESC fissato per indicare il tipo di messaggio di dati richiesto; 
vedi 5.5.3.2.8. 
(per esempio, per la verifica del numero di serie DESC='000'). 
- SLOTS fissato nel modo corretto, vedi 5.5.3.2.8 (per esempio per la
verifica del numero di serie, SLOTS='01'). 
Il messaggio AHYC da' istruzioni alla *unita' radio*  indirizzata  di
trasmettere un messaggio di dati nello "slot" successivo indicato  da
SLOTS (vedi 15.2.1). Se  il  TSC  non  decodifica  con  successo  una
risposta, puo' ripetere il messaggio AHYC quando e' piu' comodo.  (Il
TSC non invia riscontri dei messaggi dati ricevuti). 
Notare che AHYC  disabilita  l'accesso  casuale  soltanto  nel  primo
"slot" entrante successivo. Quando viene richiesto un messaggio  dati
con  piu'  parole  di  codice,  il  TSC   prendera'   gli   opportuni
provvedimenti per riservare gli "slot" entranti susseguenti  se  sono
all'interno di una trama (cioe' inviando messaggi  AHY  con  entrambi
gli identificativi fissati a DUMMI). 
15.1.2 Interrogazione dati sul canale di traffico. 
Il TSC puo' richiedere che una *unita' radio* sul canale di  traffico
assegnato trasmetta un messaggio dati del tipo  prescritto,  inviando
il messaggio AHYC con: 
- PFIX/IDENT1 fissato all'indirizzo individuale della *unita' radio* 
- IDENT2 fissato all'identificativo dell'interrogatore 
- DESC fissato per indicare il tipo di messaggio dati richiesto; vedi 
5.5.3.2.8 
- SLOTS fissato appropriatamente; vedi 5.5.3.2.8 
Il messaggio AHYC da istruzione alla *unita'  radio*  indirizzata  di
trasmettere un messaggio dati (vedi 15.2.2). Se il TSC non decodifica
con successo una risposta, puo' ripetere il messaggio AHYC. 
15.2 Procedure per tutte le *unita' radio*. 
Le procedure in  questo  paragrafo  saranno  osservate  da  tutte  le
*unita' radio* che sono equipaggiate  per  riconoscere  un  messaggio
AHYC Modo 2 ricevuto. (Il requisito di riconoscere il messaggio AHYC,
Modo 2, potra' essere dipendente dal sistema). 
15.2.1 Messaggio di interrogazione dati (AHYC, Modo 2) sul canale  di
controllo. 
Se una *unita' radio* sul canale di  controllo  riceve  un  messaggio
AHYC con PFIX/IDENT1 corrispondente  al  proprio  individuale  allora
dovra'  o  inviare  un  messaggio  dati  nel  successivo   "slot"   o
trasmettere ACKX (QUAL=0), come sotto indicato. Per  temporizzazione,
vedi sezione 6.2.1.3. 
Se 
    IDENT2 e' fissato a TSCI 
e DESC e' fissato a '000' 
e SLOTS e' fissato a '01' 
e l'unita' e' equipaggiata per trasmettere il proprio numero di 
serie su interrogazione 
allora trasmettera' il proprio "numero di serie" conformemente con il
formato di parola di codice definito nel paragrafo 5.6.1.2.2  (SAMIS,
Modo 2, DESC='000'). (Il formato del numero di  serie  e'  dipendente
dal sistema). 
Negli altri casi 
l'unita'  trasmettera'  ACKX  (QUAL=0)  con  lo  stesso  prefisso   e
identificativi come nel AHYC. 
15.2.2 Messaggio di interrogazione dati (AHYC Modo 2) su un canale di
traffico assegnato. 
Se una *unita' radio* sul canale di traffico riceve un messaggio AHYC
con  PFIX/IDENT1  corrispondenti  al  proprio  indirizzo  individuale
allora dovra'  o  inviare  un  messaggio  dati,  o  trasmettere  ACKX
(QUAL=0), come  sotto  indicati.  Per  temporizzazione  vedi  sezione
6.2.2.2. 
Se 
  IDENT2 e' fissato a TSCI 
e DESC e' fissato a '000' 
e SLOTS e' fissato a '01' 
e l'unita' e' equipaggiata per trasmettere il proprio numero di serie 
su interrogazione 
allora inviera' il proprio numero  di  serie,  conformemente  con  il
formato di parola di codice definito nel paragrafo 5.6.1.2.2  (SAMIS,
Modo 2, DESC='000'). 
Negli altri casi 
l'unita'  trasmettera'  ACKX  (QUAL=0)  con  lo  stesso  prefisso   e
identificativi come AHYC. 
 
 
                             APPENDICE 1 
                 VALORI CONSIGLIATI PER I PARAMETRI 
Parametri come tempi limiti e numero di tentativi delle  *unita'  ra-
dio* sono rappresentati da simboli in questo standard; per esempio la
massima durata dell' *ITEM* e' riferito  come  TT.  Questa  appendice
contiene valori consigliati per questi  parametri.  Tuttavia,  notare
che una *unita' radio* deve usare i valori richiesti dal  sistema  in
cui e' normalmente operativo. 
Una  breve  descrizione  dell'utilita'  di  ciascun  parametro  viene
fornita,  ma  il  lettore  dovrebbe  riferirsi  alle  procedure   dei
paragrafi per una definizione precisa dell'uso. La tabella  elenca  i
paragrafi a cui si riferisce ciascun parametro. 
La tolleranza massima per i tempi realizzati dalle *unita' radio*  e'
piu' o meno 10%. 
Significato Simbolo Valore Riferimento Consigliato 
Numero di messaggi di scon- ND1 2 9.2.3.5 
nessione inviati da una 9.2.3.6 
*unita' radio* chiamata 
individualmente. 
Numero di messagi di scon- ND2 4 9.2.3.5 
nessione inviati da una 9.2.3.6 
*unita' radio* chiamante 
Numero massimo di tra- NE 16 7.3.8 
smissioni con accesso ca- 10.2.1 
suale di RQE 
Numero massimo di tra- NI 4 11.2.1 
smissioni sul canale di 11.2.6 
di traffico di RQS o RQX 
Numero massimo di trasmis- NR 8 7.3.8 
sioni con accesso casuale 8.2.2.2 
di RQS, RQD, RQX, RQT, 9.2.1.1 
RQR, RQQ o RQC 9.2.1.7 
                                                           12.2.1 
                                                           12.2.6 
                                                           13.1.2.2 
                                                           13.1.2.6 
                                                           13.2.2.1 
                                                           13.2.2.6 
                                                           14.2.1 
                                                           14.2.7 
Significato Simbolo Valore Riferimento Consigliato 
Ritardo massimo di una risposta NT 103 6.1.2.2 
dal TSC ad un messaggio 6.2.2.2.2 
spontaneo da una *unita' radio* 
sul canale di traffico (la 
risposta SYNT comincia non piu' 
tardi della partenza del bit NT, 
misurato dalla fine del 
messaggio della *unita' radio*). 
Valore di Wait assunto NW 4 7.3.7 
all'inizio di una sezione. 
(Wait e' un numero di "slot") 
Tempo limite per una *unita' TA 60 sec. 9.2.2.2 
radio* chiamata dopo la rice- 9.2.2.4 
zione di AHY 13.1.2.1 
Tempo di disabilitazione di TB 2 sec. 9.1.1.4 
chiamata allo stesso identifica- 9.2.1.4 
tivo dopo aver ricevuto 11.1.4 
ACK (QUAL=0), ACKX, ACKV o 11.2.4 
ACKB (QUAL=0), o a qualsiasi 12.1.5 
identificativo dopo aver 12.2.4 
ricevuto ACKT (QUAL=0) 13.1.1.2 
                                                           13.1.2.4 
                                                           13.2.1.4 
                                                           13.2.2.4 
                                                           14.1.5 
                                                           14.2.4 
Tempo limite per una *unita' TC 60 sec. 7.3.8 
radio* che richiede l'acces- 8.2.2.2 
so casuale 9.2.1.1 
                                                           9.2.1.7 
                                                           10.2.1 
                                                           12.2.1 
                                                           12.2.6 
                                                           13.1.2.2 
                                                           13.1.2.6 
                                                           13.2.2.1 
                                                           13.2.2.6 
                                                           14.2.1 
                                                           14.2.7 
Tempo limite per una *unita' TI 2 sec. 9.1.2.2 
radio* in attesa di ulteriore 11.1.7 
segnalazione per una chiamata 11.2.5 
di inclusione 
Tempo limite per una *unita' TJ 20 sec. 7.3.8 
radio* in attesa di ulte- 8.2.1.3 
riore segnalazione per una 8.2.2.4 
transazione sul canale di 9.1.1.7 
controllo con il TSC (ad 9.2 
esempio registrazione, ri- 12.1.7 
chiesta di deviazione, mes- 12.2.5 
saggi di stato o messaggi 13.1.1.4 
dati breve al TSC) 13.1.2.5 
                                                           14.1.9 
                                                           14.2.6 
Tempo limite di inattivi- TN 7 sec. 9.2.3.6 
ta' di una *unita' radio* 
sul canale di traffico 
Intervallo massimo tra mes- TP 5 sec. 9.2.2.6 
saggi periodici (all'inter- 
no di un *ITEM* per con- 
versazione) all'inizio di 
una sessione 
Tempo in cui una *unita' TS 5 sec. 6.2.1.2 
radio* ritorna alle pro- 
cedure di acquisizione 
del canale di controllo 
se non viene decodificato 
il codice di identita' del 
sistema. 
Massima durata di un TT 60 sec. 9.2.3.6 
*item* 
Tempo limite per una *unita' TW 60 sec. 7.3.8 
radio* chiamante in attesadi 9.1.1.7 
ulteriore segnalazione per 9.1.1.10 
una chiamata o un'operazione 9.2 
che puo' richiedere 9.2.1.6 
l'accodamento (per un canale 10.1.7 
di trafficoo per un *utente* 10.2.7 
chiamato) 13.2.1.7 
                                                           13.2.2.5 
                                                           14.1.9 
                                                           14.2.6 
 
                             APPENDICE 2 
    LE PROPRIETA' DEL CONTROLLO DI ERRORE DELLE PAROLE DI CODICE 
Le proprieta' di controllo di errore  delle  parole  di  codice  sono
almeno le seguenti. 
Con decodifica a "hard decision" 
a. Rilevare tutti i numeri dispari di errore, ogni 5 errori casuali, 
e ogni pacchetto d'errore fino ad una lunghezza di 16, o 
b. correggere ogni errore singolo e rilevare fino a 4 errori e 
qualsiasi pacchetto d'errore fino ad una lunghezza di 11, o 
c. correggere fino a ciascun doppio errore e rivelare qualsiasi 
triplo errore ed ogni pacchetto d'errore fino ad una lunghezza 4, o 
d. correggere ogni singolo pacchetto d'errore fino ad  una  lunghezza
di 5. 
Con decodifica a "soft decision": 
Correggere  qualsiasi  presenza  di  5  bit  dubbi  ed  ogni  singolo
pacchetto di bit dubbi fino a una lunghezza  di  sedici,  secondo  il
risultato dell'esame della sequenza dei bit dubbi. 
Nota. Maggiore e' il grado di  correzione  d'errore  applicato,  piu'
probabile e' la falsa decodifica. L'applicazione della  misura  della
qualita' del segnale sulla base di "bit - per - bit " puo' aiutare  a
ripararsi contro elaborazioni false se  viene  usata  una  decodifica
"hard decision", ed e' essenziale se viene usata una decodifica "soft
decision" . 
                             APPENDICE 3 
UN ALGORITMO PER DETERMINARE IL COMPLETAMENTO DELLA SEQUENZA  DI  UNA
PAROLA DI CODICE DEL CANALE DI CONTROLLO DEL SISTEMA. 
1. Creare una parola di codice che inizia con un preambolo di 16  bit
seguito dalla sequenza di  bit  '1100010011010100'  e  il  codice  di
identificazione del sistema di 15 bit, cosi' riempiendo i bit da 1  a
47. 
2. Assumere che il bit 48 sia = '0'. Calcolare  il  bit  di  verifica
(vedi paragrafo 3.2.3). 
3. Se il bit di parita' e' ='0' , allora l'assunzione in  2  era  er-
rata. In questo caso porre bit 48='1' e ricalcolare i bit di verifica
(vedi anche nota 1). 
4. La desiderata sequenza di completamento della parola di codice  e'
costituita dai bits da 48 a 63 incluso con il bit 63 invertito. 
Nota 1. Un modo veloce di invertire il bit assunto  e  ricalcolare  i
bit di verifica e' di  sommare  modulo  -2  il  polinomio  generatore
'1110100000010101' ai bit da 47 a 63, e  dopo  calcolare  il  bit  di
parita'. 
Nota  2.  L'algoritmo  funziona  perche'  i  bit  da  1  a  63   sono
completamente ciclici, eccetto per il bit 63  e  ci  sono  un  numero
dispari di 1 nel polinomio  generatore.  Il  bit  di  parita'  rimane
inalterato da qualsiasi processo ciclico. 
                             APPENDICE 4 
UN ALGORITMO PER GENERARE I CAMPI A E B DELLA PAROLA DI CODICE MARK. 
1. I bit 1, da 22 a 30 e da  49  a  64  nella  parola  di  codice  di
indirizzo MARK sono fissi (vedi paragrafo 5.5.4.1). I bit da  2  a  5
(CHAN 4) e da bits 7 a 21 (SYS) sono dipendenti dal sistema. I bit  6
(campo A) e bit da 31 a 48 (campo B) sono scelti per massimizzare  il
numero delle transizioni fra i bit 33 e 49 nella parola di codice. 
2. Per calcolare una parola di codice MARK candidata iniziale, si as-
sume che i bit 6,31 e 32 della parola di codice MARK siano a '0'. 
3. Ottenere una sequenza di 16 bit da inserire nei bit  da  33  a  48
secondo una metodologia similare a quella in appendice 3, cioe': 
a. Creare una parola di codice intermedio che inizi con  la  sequenza
'1100010011010101' seguita da  CHAN4,  '0'  (bit  6  di  MARK),  SYS,
'10001100' e '00' (bit 31 e 32 di MARK). 
b. Assumere che il bit 48 della parola di codice intermedia  sia='0'.
Calcolare i bit di verifica, (vedi sezione 3.2.3). 
c. Se il bit di parita' e' '0', allora l'assunzione in b. era errata. 
In questo caso fissare il bit 48=1 e ricalcolare i bit  di  verifica,
(vedi anche nota 1 di Appendice 3). 
d. La sequenza dei 16 bit da inserire nei bit  da  33  a  48  di  una
parola di codice candidata MARK e' il bit tra 48 a 63 di  una  parola
di codice intermedia, con il bit 63 invertito. 
4. Derivare altre  7  parole  di  codice  candidate  MARK  aventi  le
combinazioni alternative dei bit 6,  31  e  32.  Questo  puo'  essere
ottenuto sommando modulo 2 la sequenza seguente ai bit  da  33  a  48
nella parola di codice iniziale candidata MARK: 
se il bit 6 = '1' aggiungere '0100000000101110' 
se il bit 31 = '1' aggiungere '0111000001111110' 
se il bit 32 = '1' aggiungere '0011100000111111' 
5. Per ogni parola di codice MARK  candidata  contare  il  numero  di
transizioni dei bit che appaiono tra i bit 33 e i bit 49. 
6. La parola di codice richiesta MARK e' una candidata  che  fornisce
il piu' alto numero di transizioni contate. 
                             APPENDICE 5 
                            CODIFICA BCD 
Dove la codifica BCD viene specificata in questo standart le seguenti
rappresentazioni verranno usate. 
         Valore binario Carattere Rappresentato 
            '0000' 0 
            '0001' 1 
            '0010' 2 
            '0011' 3 
            '0100' 4 
            '0101' 5 
            '0110' 6 
            '0111' 7 
            '1000' 8 
            '1001' 9 
            '1010' riservato 
            '1011' * 
            '1100' (cancelletto) 
            '1101' riservato 
            '1110' riservato 
                            '1111' nullo 
Nota: Questi gruppi BCD saranno sistemati  in  un  parola  di  codice
cosicche' il bit piu' significativo del valore binario  e'  trasmesso
per primo (cioe' il bit a  sinistra  nella  tabella  di  sopra  sara'
trasmesso per primo). 
 
 
                             TOMO TERZO 
                               PARTE I 
                             SEZIONE 3a 
                         PROCEDURE DI PROVA 
1. CONDIZIONI GENERALI DI PROVA 
Gli  apparati  sottoposti   alle   prove   di   conformita'   saranno
assoggettati a due tipi di prova: 
- prove in laboratorio secondo le modalita' riportate piu' avanti; 
- prove di accesso in rete e di funzionalita' secondo i  parametri  e
la procedure che verranno rese note dall'Ente certificante. 
1.1 Condizioni di default per la prova 
Questa sezione definisce certe condizioni di test che sono prese come
condizioni di default se non altrimenti specificato. 
1.1.1 Livello di potenza del segnale ricevuto 
Se non diversamente  indicato,  il  livello  di  potenza  di  segnale
all'ingresso del ricevitore dell'unita' radio dovra' essere al valore
nominale di -85 dBm. 
1.1.2 Stato di riposo 
L'unita' radio e' nello stato di riposo se ha acquisito un canale  di
controllo ed ha effettuato l'operazione di registrazione. Nello stato
di riposo non sono in corso scambi di segnalazioni. 
1.1.3 Valori del SYS e CCS 
Se non diversamente indicato, il valore standard del SYS  e  del  CCS
trasmessi dal canale di controllo generato dal  Test  Set  di  prova,
dovranno essere i seguenti: 
       SYS CCS 
'101010110000001' '1100100111001110' 
1.2 Parametri di Rete 
Tutte le unita' radio operanti nel servizio radiomobile  pubblico  di
dispaccio  per  gruppo  chiuso  di  utenti   dovranno   essere   pre-
programmabili con le informazioni sulla rete in cui dovranno operare. 
In aggiunta ai valori assegnati alle variabili di  sistema  riportate
in appendice B  della  PARTE  1a  sezione  1,  i  seguenti  parametri
dovranno avere il valore assegnato. 
1.2.1 ESEMPIO: Dati di autorizzazione all'acquisizione 
1 '001' Zona 
2 '0100010' Area 
3 '0100100' Area 
4 '0100110' Area 
5 '0101000' Area 
6 '0101010' Area 
7 '010110000' Full Code 
8 '011001010' Full Code 
1.2.2 Lunghezza del sotto-campo di Zona 
      LZ = 3 bits 
1.2.3 Lunghezza del sotto-campo di Area 
      LA = 7 bits 
1.2.4 Codice di Rete 
      NET = '01' 
1.2.5 Numero di canale inferiore nella Rete 
      35 
1.2.6 Numero di canale superiore nella Rete 
      97 
1.2.7 Dimensione della scansione normale 
      10 canali 
1.2.8 Numero di canale della scansione normale 
      A = Valore CHAN/CONT 
35 '0000100011' 
38 '0000100110' 
40 '0000101000' 
45 '0000101101' 
48 '0000110000' 
53 '0000110101' 
59 '0000111011' 
62 '0000111110' 
70 '0001000110' 
97 '0001100001' 
1.2.9 Soppressione della scansione generale 
      No 
1.2.10 Valore di INFO nel RQR 
       0 
1.2.11 Valore di NC1 
       5 
1.2.12 Valore di NC2 
       5 
1.2.13 Valore di NV 
       1 
1.2.14 Valore di NX1 
       3 
1.2.15 Valore di NX2 
       3 
1.2.16 Valore di NZ1 
       1 campione 
1.2.17 Valore di NZ2 
       2 campioni 
1.2.18 Valore di TC 
       60 sec. 
1.2.19 Valore di TD 
       5 min. 
1.2.20 Valore di TJ 
       20 sec. 
1.2.21 Valore di TN 
       7 sec. 
1.2.22 Valore di TS 
       5 sec. 
1.2.23 Valore di TT 
       60 sec. 
1.3 Personalizzazione dell'unita' radio 
1.3.1 Proprio PFIX 
      39 
1.3.2 Identificativo proprio individuale 
      2001 
1.3.3 Numero di digits delle chiamate individuali 
      3 digits 
1.3.4 Indicativo di base individuale 
      2000 
1.3.5 Chiamate di gruppo a due o tre digits 
      2 digits 
1.3.6 Indicativo individuale piu' alto della propria flotta 
      2039 
1.3.7 Indirizzi di gruppo 
      L'unita' radio sara' un membro del seguente gruppo 7001. 
1.3.8 Sbarramento di chiamata interflotta di gruppo 
      Sbarrato 
1.3.9 Identificativo base di gruppo 
      7000 
1.3.10 Identificativo piu' alto del proprio gruppo 
      7003 
1.3.11 Categoria di controllo 
      CCAT A 
1.4 Ulteriore preparazione dell'unita' radio 
Per i tests relativi alla deviazione di frequenza per i dati standard
e la tolleranza di frequenza viene richiesto che la unita' radio  sia
posizionata in funzionamento in  modo  manuale  (cioe'  l'unita'  non
dovra' operare in modo automatico multiaccesso). 
1.5 Documentazione 
Il costruttore dovra' fornire una copia  del  manuale  dell'operatore
per l'unita' radio e le seguenti informazioni  (che  dovranno  essere
conformi alla PARTE 1a Sezione 1, dove applicabile): 
- Prestazioni opzionali normalizzate fornite; 
- Istruzioni per la connessione alle apparecchiature di prova 
- Istruzioni per  lo  smontaggio  dell'unita'  radio  al  fine  della
identificazione della scritta indicante il numero di protezione; 
- Istruzioni per il cambio dei parametri di rete; 
-  Istruzioni  per  il  cambio  dei  parametri  di  personalizzazione
dell'unita' radio. 
Il  costruttore   dovra'   inoltre   fornire   i   campi   contenenti
l'informazione del  numero  di  sicurezza  nella  risposta  SAMIS  al
messaggio di richiesta di validazione del numero di sicurezza  (AHYC)
che sono corretti per l'unita' radio fornita per le prove. 
2. PROVE PARAMETRICHE 
2.1 Designazione del canale e tolleranza di frequenza 
2.1.1 Scopo della prova 
Assicurare che l'unita' radio riceva le informazioni  ed  esegua  gli
ordini relativi al campo CHAN negli appropriati messaggi GTC. 
Assicurare che l'unita' radio non risponda a  valori  indefiniti  del
campo CHAN. 
Assicurare che la  frequenza  della  portante  emessa  sia  entro  la
tolleranza richiesta  con  riferimento  alla  frequenza  nominale  di
trasmissione. 
2.1.2 Inizializzazione 
L'unita' radio dovra' essere  connessa  al  Test  Set  di  prova  che
generera' le segnalazioni del canale di controllo su una frequenza di
canale al centro della banda di funzionamento dell'unita'  radio  (ad
es.: canale n. 53). 
L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. 
2.1.3 Metodo di prova 
Tramite il Test Set di prova dovra' essere  generata  una  Parola  di
Codice tipo GTC utilizzando i valori di personalizzazione dell'unita'
radio definiti nel paragrafo 1.3. Dovranno  essere  effettuate  prove
con il campo CHAN assumendone i seguenti valori: 
A: valore '0000000000' che determina un canale indefinito. 
B, C, D: valori corrispondenti a canali della  rete  entro  i  limiti
definiti nel paragrafo 1.2. 
E: valore corrispondente ad un canale che supera i limiti 
definiti nel paragrafo 1.2 
Dopo ogni invio della parola di codice suddetta,  verra'  premuto  il
tasto  di  trasmissione  dell'unita'  radio  e  verra'  misurata   la
frequenza della corrispondente emissione. 
Per le parole di codice B, C, e D dovra' risultare  una  trasmissione
effettiva con frequenza entro i  limiti  di  tolleranza  rispetto  al
valore nominale previsto. 
Per le parole di codice A ed E non si dovra' verificare emissione  da
parte del trasmettitore. 
2.2 Deviazione di frequenza della segnalazione 
2.2.1 Scopo della prova 
Assicurare che il codificatore dei dati dell'unita' radio  utilizzato
per la trasmissione delle segnalazioni sia in accordo con i requisiti
riguardanti  la  frequenza  generata  e  le  relative  deviazioni  di
frequenza, in tutto il campo di temperatura  e  di  variazione  della
tensione di alimentazione. 
2.2.2 Inizializzazione 
L'unita' radio sara' posizionata nel modo manuale e  configurata  per
permettere sia la trasmissione di un treno continuo  di  '0'  binari,
sia un treno continuo di '1' binari  in  conformita'  alla  PARTE  1a
Sezione 2, Sezione 6.1. 
2.2.3 Metodo di prova 
L'unita' radio dovra' essere connessa tramite il connettore d'antenna
ad un demodulatore di frequenza a sua volta connesso ad un  contatore
ad audio frequenza. 
Dovra' essere misurata la frequenza  modulante  e  la  deviazione  di
frequenza per i due casi di: 
a) trasmissione continua di un treno di "1" binari; 
b) trasmissione continua di un treno di "0" binari; 
La frequenza modulante e la deviazione di picco della portante a  ra-
dio frequenza dovranno essere entro i limiti specificati in 1.6.4. 
Inoltre le differenze di deviazione riscontrate fra i due casi  a)  e
b) dovranno essere entro i limiti specificati in 1.6.4. 
Dovranno inoltre essere ripetute le prove in  condizioni  estreme  di
temperatura  e  di  tensione  di   alimentazione   per   le   quattro
combinazioni seguenti: 
1. massima temperatura piu' minima tensione 
2. massima temperatura piu' massima tensione 
3. minima temperatura piu' massima tensione 
4. minima temperatura piu' minima tensione 
Per  ciascuna  prova  la  frequenza  modulante  a  la  deviazione  di
frequenza di picco della portante  dovranno  essere  entro  i  limiti
specificati in 1.6.4 relativi alle condizioni estreme, per tutte le 4
combinazioni di temperatura e di tensione di alimentazione. 
Dovranno inoltre essere verificate per ciascuna prova  le  differenze
di deviazione di frequenza  che  dovranno  rimanere  entro  i  limiti
specificati in 1.6.4. 
2.2.4 Limiti 
Condizioni normali: 
frequenza modulante ('1'): 1200 +- 0,12 Hz 
frequenza modulante ('0'): 1800 +- 0,18 Hz 
Deviazione di frequenza di picco: - Canalizzazione 12.5 KHz: 
                                              1,5 KHz +- 250 Hz 
                                      - Canalizzazione 25 KHz: 
                                              3 KHz +- 500 Hz 
Condizioni estreme: 
frequenza modulante ('1'): 1200 +- 0,12 Hz 
frequenza modulante ('0'): 1800 +- 0,18 Hz 
Deviazione di frequenza di picco: - Canalizzazione 12.5 KHZ: 
                                              1,5 KHz +- 500 Hz 
                                      - Canalizzazione 25 KHz: 
                                              3 KHz +- 1000Hz 
Differenza di deviazione fra '1' e '0': minore di 300 Hz 
2.3 Prestazioni in termini di tasso d'errore 
2.3.1 Scopo della prova 
Assicurare che l'unita' radio sia capace di soddisfare le prestazioni
in termini di tasso di errore del demodulatore di ricezione FFSK. 
2.3.2 Modalita' della prova (*) 
La prova verra' effettuata utilizzando i seguenti livelli di  segnale
in ricezione del canale di controllo uscente: 
Livello A: +8 dB rispetto a 1 (micron)V FEM equivalente a  -105  dBm.
Livello B: +1 dB rispetto a 1 (micron)V FEM equivalente a  -112  dBm.
Livello C: +14 dB rispetto a 1 (micron)V FEM equivalente a -99 dBm. 
 
(*) Prima di effettuare le prove descritte  in  questo  paragrafo  e'
necessario  far  acquisire  alla  radio  il   canale   di   controllo
utilizzando un livello di segnale compatibile (per esempio -60 dBm). 
Il tasso di errore e' misurato in termini di numero di rispetto ad un
numero di parole di codice AHY inviate. 
La prova e' effettuata con l'ausilio di un  insieme  di  apparati  di
test connessi come indicato nell'Appendice A della PARTE  1a  Sezione
1. 
2.3.3 Prove con segnale al Livello A 
L'unita' radio dovra' essere  connessa  al  Test  Set  di  prova  che
generarera' la segnalazione del canale di controllo  sulla  frequenza
del canale 53. 
L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. 
Il livello del segnale RF  del  canale  di  controllo  dovra'  essere
portato al Livello A (-105 dBm). 
Tramite il Test Set si dovranno inviare 100  sequenze  di  parole  di
codice del tipo relativo alla figura A-2 dell'allegato A  alla  PARTE
1a SEZIONE 1 con i seguenti campi variati come segue: 
SYS = '101010110000001' 
PFIX = 39 
IDENT = 2001 
Canale di controllo = 53 
CHAN4 = 0101 
Preambolo = '1010101010101010' 
SYNC = '1100010011010111' 
CCSC = '01010101100000011100100111001110- 
                          10101010101010101100010011010111' 
MARK = '10101010101011000000110001100010- 
                          01001101011010101100010011010111' 
AHY= '10100111001111101000110001000000- 
                          11111100100000000110101010010111' 
DUMMY = '10000000000000000000010001000000- 
                          00000000000000000110001100101001' 
e dovra'  essere  verificato  che  il  numero  delle  risposte  (ACK)
dell'unita' radio non sia inferiore a 99. 
2.3.4 Prove con segnale a livello B 
L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set  di  prova  con  le
stesse modalita' della prova precedente ma con il livello di  segnale
RF del canale di controllo portato al valore B (-112 dBm). 
Tramite il Test Set si dovranno inviare 100  sequenze  di  parole  di
codice del tipo menzionato nella prova  precedente  e  dovra'  essere
verificato che il numero delle risposte  dell'unita'  radio  non  sia
inferiore a 89. 
2.3.5 Prove con interferenza co-canale da una sorgente audio 
L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set  di  prova  con  le
stesse modalita' della prova precedente ma con il livello di  segnale
RF del canale di controllo portato al Livello C (-99 dBm). 
Dovra' inoltre essere attivato il generatore del canale  interferente
sintonizzato sulla frequenza nominale del canale di controllo, con un
livello di segnale RF di 10 dB  inferiore  a  quello  del  canale  di
controllo e modulato con un  tono  a  400  Hz  e  con  deviazione  di
frequenza pari al 60% della massima deviazione di frequenza di  picco
ammessa. Inviando tramite il Test Set di prova 100 sequenze di parole
di codice del tipo menzionato  nella  prova  precedente  si  dovranno
contare il numero delle risposte dell'unita' radio  per  le  seguenti
condizioni: 
A. generatore interferenze alla stessa frequenza del  generatore  del
canale di controllo. 
B. generatore interferenze ad una frequenza di 1200  Hz  maggiore  di
quella del generatore del canale di controllo. 
C. generatore interferenze ad una frequenza di 1200  Hz  inferiore  a
quella del generatore del canale di controllo. 
In tutte le prove dovra' essere verificato che il numero di  risposte
dell'unita' radio non sia inferiore a 89. 
2.3.6 Prove con interferenza co-canale da una sorgente dati 
L'unita' radio dovra' essere  connessa  al  Test  Set  di  prova  che
generera' la segnalazione del canale di controllo sulla frequenza del
canale 53. 
L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. 
Il livello del segnale RF  del  canale  di  controllo  dovra'  essere
portato al valore del Livello C (-99 dBm). 
Il Test Set di prova dovra' inviare 100 sequenze di codice  del  tipo
menzionato nella prova precedente. 
Dovra' essere attivato inoltre il generatore sul canale  interferente
con un livello di segnale di 10 dB inferiore rispetto  a  quello  del
canale utile ed un  segnale  modulante  costituito  da  una  sequenza
ripetuta di 511 bit in accordo con la raccomandazione V52  del  CCITT
trasmessa a  1200  bits/secondo.  Tale  segnale  dovra'  modulare  la
portante formando un segnale FFSK in accordo con il  paragrafo  4.2.3
della PARTE 1a Sezione 1. 
Inviando tramite il Test Set di  prova  100  sequenze  di  parole  di
codice  del  tipo  menzionato  nella  prova  precedente,  si   dovra'
verificare che il  numero  di  risposte  dell'unita'  radio  non  sia
inferiore a 89. 
2.3.7 Prova di controllo delle false attivazioni con parole di codice 
non corrette 
L'unita' radio dovra' essere  connessa  al  Test  Set  di  prova  che
generera' la segnalazione del canale di controllo sulla frequenza del
canale 53, con un livello del segnale RF portato al  valore  di  -105
dBm (Livello A). 
Il Test Set di prova dovra' inviare 100 sequenza di parole di  codice
del  tipo  menzionato  nella  prova   precedente   con   la   sezione
prefisso/identificativo della parola di codice  AHOY  selezionata  in
modo che differisca di 1 bit dal prefisso/identificativo  dell'unita'
radio. La posizione del bit non corretto e' diversa nelle  parole  di
codice AHOY successive.  La  parita'  e'  stata  di  volta  in  volta
ricalcolata al fine di ottenere una parola di codice valida. Ciascuno
dei 20 messaggi deve essere inviato 5 volte (per avere un  totale  di
100 messaggi). L'elenco della parole di codice AHOY modificate e'  il
seguente: 
1110011100111110100011000100000011111100100000000001111010011100 
1000011100111110100011000100000011111100100000001011100010000111 
1011011100111110100011000100000011111100100000000000001110011111 
1010111100111110100011000100000011111100100000000101111000010011 
1010001100111110100011000100000011111100100000000111000011010101 
1010010100111110100011000100000011111100100000001000111110100010 
1010011000111110100011000100000011111100100000000001100000001100 
1010011110111110100011000100000011111100100000001011101111001111 
1010011101111110100011000100000011111100100000000000001000111011 
1010011100101110100011000100000011111100100000001001100010101000 
1010011100011110100011000100000011111100100000000101111011000001 
1010011100110110100011000100000011111100100000001111101110011101 
1010011100111010100011000100000011111100100000001100101000000110 
1010011100111100100011000100000011111100100000000011101011011110 
1010011100111111100011000100000011111100100000000100001010110010 
1010011100111110000011000100000011111100100000000111111010000100 
1010011100111110110011000100000011111100100000001000100010001011 
1010011100111110101011000100000011111100100000000001101110011001 
1010011100111110100111000100000011111100100000001011101000000100 
1010011100111110100010000100000011111100100000001110101011001011 
Non si dovranno verificare risposte da parte dell'unita' radio. 
2.4 Verifica del tempo di commutazione Rx/Tx e delle tempistiche di 
protocollo 
L'unita' radio dovra' essere  connessa  al  Test  Set  di  prova  che
generera' la segnalazione del canale di controllo sulla frequenza del
canale 53. 
L'unita' radio dovra' essere in stato di riposo sul canale suddetto. 
Tramite il Test Set di prova  si  dovra'  inviare  il  messaggio  AHY
diretto   all'unita'   radio   (contenente   quindi    i    parametri
identificativi dell'unita' radio  e  l'identificativo  del  chiamante
scelto all'interno della flotta definita al punto 1.3.6). 
Dovra' essere verificato tramite il Test Set di prova che: 
1.  L'unita'  radio  risponda  con  il  messaggio  ACK   nello   slot
immediatamente successivo a quello d'invio del messaggio AHY. 
2. L'unita' radio risponda con tempistiche, misurate dal Test Set  di
prova, in accordo alla figura 6.1 della PARTE 1a Sezion 2 ed entro  i
limiti da essa specificati. 
2.5 Verifica del tempo di commutazione Tx/Rx 
L'unita' radio dovra' essere  connessa  al  Test  Set  di  prova  che
generera' la segnalazione di controllo sulla frequenza del canale 53. 
Il Test Set di prova  sara'  programmato  per  trasmettere  un  unico
messaggio di tipo  AHY  nello  slot  immediatamente  successivo  alla
ricezione di un messaggio di tipo RQS inviato dall'unita' radio. 
Successivamente il Test Set di prova dovra'  continuare  con  l'invio
dei messaggi ALH tipici del canale di controllo. 
L'unita' radio dovra'  essere  in  stato  di  riposo  sul  canale  di
controllo. 
Tramite l'unita' radio verra' effettuata la chiamata (RQS)  verso  un
utente  della  stessa  flotta  (vedi  punto  1.3.6)  ;  e  si  dovra'
verificare che l'unita' radio stessa acquisisca la risposta del  Test
Set di prova contenente il messaggio AHY rivolto all'utente chiamato. 
L'unita' radio dovra' rimanere in attesa di ulteriori segnalazioni da
Test Set di prova senza effettuare altri tentativi di chiamata. 
3. PROVE SULLE SEGNALAZIONI OPERATIVE 
3.1 Acquisizione del canale di controllo utilizzando la procedura NHS 
e CHS 
L'unita' radio dovra' essere inizializzata disabilitando la scansione
generale. 
L'unita' radio dovra' essere connessa al Test Set di prova  generante
il  canale  di  controllo  ad  una  frequenza  di   canale   compresa
nell'elenco del punto 1.2.8, con i corretti parametri dei campi SYS e
CCS del punto 1.1.3. 
Inizialmente l'unita' radio dovra' essere in posizione di spento. 
All'accensione dell'unita' radio dovra' essere  verificato  che  essa
faccia  partire  la  procedura  di   registrazione   analizzando   la
segnalazione inviata sul canale di  controllo  entrante  (o  comunque
acquisisca il canale di controllo se  e'  gia'  registrata  con  quel
valore di SYS). 
Successivamente l'unita' radio verra' spenta  e  verra'  cambiata  la
frequenza del canale di controllo generato dal Test Set di prova  con
un valore non compreso nell'elenco del punto  1.2.8,  ma  all'interno
della gamma di frequenza ammessa dalla rete. 
All'accensione dell'unita' radio si dovra' verificare  che  la  radio
non  riesca  ad  acquisire  il  canale  (rimane  in  stato  di   "non
disponibilita' ") . 
Successivamente nell'unita' radio verra' eliminata la disabilitazione
alla scansione generale. 
Verra' quindi ripetuta l'operazione di accensione dell'unita' radio e
si dovra' verificare che questa acquisisca il canale di controllo. 
3.2 Prove sul dispositivo di protezione 
3.2.1 Rimozione del dispositivo 
Dovra' essere verificato che la rimozione del dispositivo  contenente
il numero di sicurezza porti una notevole probabilita' di danneggiare
l'unita' radio. 
Al fine di evitare la distruzione dell'unita' radio la rispondenza al
requisito verra' determinata da una ispezione visiva  oppure  tramite
dichiarazione esplicita del costruttore. 
3.2.2 Indicazione del numero di sicurezza 
Lo scopo della prova e' quello di verificare  che  l'indicazione  del
numero di sicurezza sia sufficientemente permanente. 
L'indicazione del numero di sicurezza sara' soggetta  ad  un  leggero
sfregamento con uno straccio imbevuto di acqua per 15  secondi  e  la
prova verra' ripetuta per lo stesso tempo con uno  straccio  imbevuto
di alcol. 
Dovra' essere verificato che la indicazione sia ancora leggibile dopo
la prova e che eventuali adesivi non tendano a  staccarsi  oppure  ad
incurvare i margini. 
3.2.3 Valore del numero di sicurezza 
La prova ha lo scopo di assicurare che il numero indicato all'interno
dell'unita'  radio  e  le  informazioni   fornite   dal   costruttore
corrispondano al numero di sicurezza usato nel messaggio di  risposta
alla richiesta del numero di sicurezza. 
Dovra' inizialmente essere notato il numero di sicurezza letto  dalla
indicazione interna alla unita' radio. 
L'unita' radio sara'  quindi  connessa  al  Test  Set  di  prova  che
generera' sul canale  di  controllo  un  messaggio  di  richiesta  di
trasmissione del numero di sicurezza (AHYC). 
L'unita'  radio  dovra'   rispondere   (nello   slot   immediatamente
successivo) con il codice relativo alla risposta  alla  richiesta  di
validazione del numero di sicurezza, contenente il campo SAMIS.  Tale
campo dovra' quindi contenere le seguenti parti informative: 
Bits 2-9 : dovranno riportare in binario il  codice  del  costruttore
come  indicato  nell'unita'  radio  e  riportato  nelle  informazioni
fornite dal costruttore secondo le richieste del punto 1.5. 
Bits 10-13 : dovranno riportare in binario il codice del modello come
indicato sull'unita' radio e riportato nelle informazioni fornite dal
costruttore secondo le richieste del punto 1.5. 
Bits 14-21 : dovranno riportare i bits di check come  indicato  nelle
informazioni fornite dal costruttore secondo le richieste  del  punto
1.5. 
Bits 31-48 : dovranno riportare il numero di serie dell'unita'  radio
come  indicato  sull'unita'  radio  e  riportato  nelle  informazioni
fornite dal costruttore secondo le richieste del punto 1.5. 
3.3 Prove di protocollo 
3.3.1 Generalita' 
L'unita' radio ed il Test Set di prova dovranno essere  inizializzati
utilizzando i valori dei parametri indicati nelle condizioni generali
di prova (punto 1). 
I messaggi necessari per l'effettuazione  delle  prove  sia  generati
dall'unita' radio per chiamate verso utente che generati dal Test Set
di prova per chiamate  o  risposte  verso  l'unita'  radio,  dovranno
essere impostati secondo il corretto formato riportato nella PARTE 1a
Sezione  2,  utilizzando  altresi'   i   parametri   utilizzati   per
l'inizializzazione della radio. 
3.3.2 Prova di registrazione su richiesta dell'unita' radio 
- Verifica del  messaggio  RQR  da  unita'  radio  Tale  invio  viene
provocato effettuando una variazione nel valore del solo  campo  AREA
del SYS scegliendolo fra i valori elencati nel punto 1.2.1. 
- Verifica della corretta ricezione da parte  dell'unita'  radio  del
messaggio ACK generato dal Test Set di prova, constatando  l'avvenuta
registrazione. 
- Verifica della corretta ricezione da parte  dell'unita'  radio  del
messaggio ACKX, constatando la non avvenuta registrazione. 
3.3.3 Prova di registrazione su richiesta da TSC 
L'unita' radio dovra' essere registrata correttamente (ad es. tramite
la prova precedente e la ricezione del messaggio ACK generato da Test
Set di prova). 
- Invio del messaggio ALHR da parte del Test Set di prova. 
- Verifica della risposta RQR della radio  sul  canale  di  controllo
entrante. 
- Verifica della corretta ricezione da parte  dell'unita'  radio  del
messaggio ACK generato dal Test Set di prova, constatando la conferma
di registrazione. 
- Verifica della corretta ricezione da parte  dell'unita'  radio  del
messaggio  ACKX,  constatando  il   passaggio   in   stato   di   non
registrazione. 
3.3.4 Prova di chiamata semplice e numero massimo di richieste 
d'accesso da unita' radio 
L'unita' radio dovra' essere registrata correttamente (ad es. tramite
la prova precedente e la ricezione del  messaggio  ACK  generato  dal
Test Set di prova). 
-  Invio  del  messaggio  RQS  da  unita'  radio  tramite   selezione
dell'utente desiderato secondo le modalita' proprie dell'unita' radio
stessa. 
- Verifica della corretta ricezione del  messaggio  AHY  generato  da
Test Set di prova. 
- Verifica della corretta ricezione da parte  dell'unita'  radio  del
messaggio GTC generato dal Test Set di prova constatando il passaggio
dell'unita' radio nello stato di conversazione  sul  canale  indicato
nel messaggio GTC. 
Al fine della verifica del numero massimo di richieste di accesso  da
unita' radio dovra' essere verificato che a seguito di  una  mancanza
di  risposta  del  Test  Set  (mancato  invio  del  messaggio  AHY  e
successivo GTC), l'unita' radio ripeta  la  chiamata  per  un  numero
massimo di volte pari ad 8 (vedi Appendice B della PARTE  1a  sezione
1, Tabella B1).