(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel  consiglio  comunale  di  Rovereto  (Trento),  rinnovato nelle
consultazioni elettorali del 4  giugno  1995,  composto  da  quaranta
membri,  si  e'  venuta a determinare una grave situazione di crisi a
causa delle dimissioni rassegnate, in data 17 gennaio 1996, da  venti
consiglieri.
   Il  commissario  del Governo per la provincia di Trento, ritenendo
essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 58, comma 1, alinea e
lettera b), n. 2, della legge regionale del Trentino-Alto Adige del 4
gennaio 1993,  n.  1,  ha  proposto  lo  scioglimento  del  consiglio
comunale sopracitato, ai sensi dell'art. 54, comma 5, del decreto del
Presidente  della  Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, di approvazione
del testo unico delle leggi  costituzionali  concernenti  lo  statuto
speciale  per  il  Trentino-Alto  Adige,  che  riserva  allo  Stato i
provvedimenti straordinari di scioglimento degli organi elettivi  dei
comuni con popolazione superiore ai ventimila abitanti.
   Considerato  che  nel  suddetto ente non puo' essere assicurato il
normale funzionamento degli  organi  e  dei  servizi,  essendo  stata
superata  la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio non
puo' rinnovarsi per  surrogazione,  si  ritiene  che,  nella  specie,
ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale  di  Rovereto  (Trento)  ed  alla nomina del
commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona  del
dottor Stelio Iuni.
    Roma, 31 gennaio 1996
                                    Il Ministro dell'interno: CORONAS