I MORFOLOGIA GENERALE Art. 1. Le disarmonie generali e le distrofie costituzionali di grado elevato, comprensive sia delle carenze di sviluppo e di trofismo (gracilita') sia degli eccessi volumetrico-ponderali (obesita'); trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Per la valutazione del grado delle disarmonie generali e delle distrofie costituzionali sono da considerare le seguenti misure: 1. Statura totale (ST): si misura, mediante antropometro, su esaminando in posizione non rigida di attenti, a capo eretto, con piano orbito-auricolare orizzontale e con l'occipite, il segmento dorsale della colonna vertebrale ed i talloni a contatto col montante verticale dell'antropometro; 2. Statura da seduto (SS) o altezza del busto: si misura su esaminando in posizione seduta e nelle condizioni indicate per la ST per quanto riguarda il capo ed il dorso; 3. Parimetro toracico (PT): si misura mediante nastro metrico passante orizzontalmente per il punto xifoideo (base dell'apofisi omonima) ed applicato con leggera pressione sulla cute con esaminando in posizione eretta ed al termine di una espirazione normale; 4. Perimetro addominale (PA): si misura nelle condizioni previste per il PT con nastro metrico passante orizzontalmente al piano intermedio, fra l'arcata costale inferiore e la cresta iliaca. Le quattro misure vengono riportate, sottolineando o cerchiando il valore corrispondente sulle rispettive colonne numeriche della seguente tabella antropometrografica (Metodo BRIAN). ___________________________________________________________________ | ST | PT | PA | SS | |______________|______________|_________________|__________________| | | 105.0* | 97.0* | 110.0* | | | 104.0* | 96.0* | 109.0* | | | 103.0* | 95.0* | 109.0* | | | 102.0* | 94.0* | 108.0* | | | 101.0* | 93.0* | 107.0* | | 200.0* | 100.0* | 92.0* | 105.0* | | 198.0* | 99.0* | 91.0* | 104.0* | | 196.0* | 98.0* | 90.0* | 103.0* | | 194.0* | 97.0* | 89.0* | 102.0* | | 192.0* | 96.0* | 88.0* | 101.0* | | 190.0* | 95.0* | 87.0* | 100.0* | | 188.0* | 94.0* | 86.0* | 99.0* | | 186.0* | 93.0* | 85.0* | 98.0* | | 184.0* | 92.0* | 84.0* | 97.0* | | 182.0* | 91.0* | 83.0* | 96.0* | | 180.0* | 90.0* | 82.0* | 95.0* | | 178.0* | 89.0* | 81.0* | 94.0* | | 176.0* | 88.0* | 80.0* | 93.0* | | 174.0* | 87.0* | 79.0* | 92.0* | | 172.0* | 86.0* | 78.0* | 91.0* | | 170.0* | 85.0* | 77.0* | 90.0* | | 168.0* | 84.0* | 76.0* | 89.0* | | 166.0* | 83.0* | 75.0* | 88.0* | | 164.0* | 82.0* | 74.0* | 87.0* | | 162.0* | 81.0* | 73.0* | 86.0* | | 160.0* | 80.0* | 72.0* | 85.0* | | 158.0* | 79.0* | 71.0* | 84.0* | | 156.0* | 78.0* | 70.0* | 83.0* | | 154.0* | 77.0* | 69.0* | 82.0* | | 152.0* | 76.0* | 68.0* | 81.0* | | 150.0* | 75.0* | 67.0* | 80.0* | |______________|______________|_________________|__________________| N.B. Per i valori intermedi, che non sono indicati nella tabella antropometrografica, devono essere sottolineati o cerchiati quelli arrotondati per difetto. Il grado delle disarmonie e delle distrofie viene qualificato dal numero degli scarti tra le misure riportate nella tabella antropometrografica ed i corrispondenti valori ideali per ciascuna di esse. Vengono considerate, in particolare, le due coppie antropometriche piu' caratterizzanti: ST e PT, PT e PA. La prevalenza relativa delle stature sui perimetri e/o della ST sulla SS e' indicativa di soggetto longilineo, mentre la prevalenza relativa dei perimetri sulle stature ed in particolare del PA sul PT e' indicativa di soggetto brevilineo. Se le prevalenze sono molto spiccate si avra' indicazione antropometrica di gracilita' nel primo caso e di obesita' nel secondo. Il giudizio medico-legale si basa sui caratteri esteriori rilevanti con l'esame obiettivo di seguito riportati e sulle risultanze antropometrografiche basate sul numero degli scarti in difetto del PT rispetto al PT ideale corrispondente alla ST del soggetto e sul numero degli scarti in eccesso del PA rispetto al PT. AVVERTENZA: i caratteri esteriori rilevabili all'esame obiettivo dei quali deve tenersi conto sono: pallore della cute, scarsezza del pannicolo adiposo, ipotrofia muscolare, spalle spioventi, torace scarno, appiattito o cilindrico, scapole alate, esilita' degli arti, masse adipose esuberanti ed abnormemente distribuite ecc.; infatti i predetti caratteri esteriori possono essere indicativi di gracilita', di obesita', di uno stato morboso latente, di un soggetto a rischio o comunque non adatto a sopportare l'impegno fisico del servizio militare. Sono giudicati inabili permanenti: - i soggetti con carenza del PT o eccesso del PA maggiore di 7 scarti; - i soggetti con carenza del PT o eccesso del PA maggiore di 5 scarti e fino a 7 scarti, trascorso il periodo di inabilita' temporanea; - i soggetti con PT inferiore a 75 centimetri, trascorso il periodo di inabilita' temporanea. COEFFICIENTI ____________________________________________________________________ | Sviluppo somatico armonico | | | Ottima prestazione fisica ed attitudine | | | dinamica | | | | 1 CO | | Max 2 scarti (*) | | | Sviluppo somatico armonico | | | Buona prestazione fisica ed attitudine | 2 CO | | dinamica | | | Max 3 scarti (*) | | | | | | Normale sviluppo somatico | | | Max 4 scarti (*) | 3 CO | | | | | Sufficiente sviluppo somatico | | | Max 5 scarti (*) | 4 CO | | _______________________________________________ |_________________| (*): La determinazione della entita' degli scarti deve essere eseguita con le modalita' sopra indicate e secondo la tabella sopra riportata. II DISENDOCRINIE, DISMETABOLISMI ED ENZIMOPATIE Art. 2 a) I difetti del metabolismo glicidico, lipidico o protidico; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita'temporanea. b) La mucoviscidosi. Art. 3. Le endocrinopatie ;trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 4. I difetti quantitativi e/o qualitativi degli enzimi: trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA Art. 2. Rientrano nel comma a: tra i difetti del metabolismo glicidico: - diabete mellito tipo I, tipo II; - ridotta tolleranza glicidica. Tra i difetti del metabolismo lipidico : - ipercolesterolemie primitive (forma poligenica, forma familiare); - ipertrigliceridemie; - iperlipidemie miste. Tra i difetti del metabolismo proteico: - fenilchetonuria - alcaptonuria - omocistinuria - altre (iperossaluria, ecc.). AVVERTENZA : la mucoviscidosi costituisce anche motivo di esonero ai sensi del D.P.R. 23.12.93 n. 548, art. 8. Art. 3. Rientrano nel presente articolo: - malattie del sistema ipotalamo-ipofisario; - ipogonadismo primitivo (sindrome di Klinefelter, sindrome di Turner maschile, sindrome di Down, ecc.) e secondario (deficit di gonadotropine e di prolattina); - malattie del corticosurrene (m. di Addison, m. di Cushing, m. di Conn); - malattie della tiroide (m. di Flajani-Graves-Basedow, gozzo multinodulare tossico, ipotiroidismi); - feocromocitoma e paraganglioma; - malattie delle paratiroidi. Art. 4. Rientrano tra le altre in questo articolo: - glicosurie normoglicemiche; - malattia di GILBERT; - favismo: N.B. anche deficit parziali di G6PDH sono causa di inabilita'; - diabete insipido; - porfirie; - glicogenosi; - tesaurismosi lipidiche e mucopolisaccaridiche; - sindrome di EHLERS-DANLOS; - sindrome di MARFAN. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI. Art. 2. Diabete mellito: - Valori di glicemia eguali o superiori a 140mg/dl in almeno due determinazioni, effettuate al mattino e dopo 12 ore di digiuno, in assenza di altre condizioni interferenti, sono indicativi di diabete mellito. - Curva da carico orale di glucosio (da non effettuare se la glicemia a digiuno e' >140 mg/dl) con pasto standard 75 grammi di glucosio. Al 120 minuto se la glicemia e' superiore a 200 mg/dl, sara' posta diagnosi di diabete; se la glicemia e' compresa tra 140 e 200 mg/dl, sara' posta diagnosi di ridotta tolleranza glicidica. N.B. - Il soggetto diabetico che intende evitare ogni accertamento dovra' fornire una relazione clinica, redatta da strutture sanitarie pubbliche, attestante: stato di malattia, tipo di diabete, fase clinica, durata del diabete, sintomatologia che ha originato la diagnosi e schema terapeutico attuato. Analogamente avverra' per i soggetti con difetti del metabolismo protidico. Ipercolesterolemie: valore di colesterolo >300mg/dl; Ipertrigliceridemie: valori di trigliceridi >250mg/dl. N.B. Nella valutazione delle dislipidemie si terra' conto, nella diagnosi delle varie forme, dei parametri di laboratorio e dei criteri clinici aggiuntivi (presenza di xantomi, xantelasmi dell'arco corneale, steatosi epatica). Si terra' inoltre conto della eventuale secondarieta' delle dislipidemie ad ipotiroidismo, sindrome nefrosica, epatopatie etc.). Mucoviscidosi: - Anamnesi - Esame della documentazione specialistica rilasciata presso strutture pubbliche - Obiettivita' clinica Se ritenuto necessario: - "Test al sudore". Art. 3. - Anamnesi - Documentazione clinica - Esame obiettivo Se ritenuto necessario: - Dosaggio valori ormonali, ecografia, TAC, RMN, scintigrafia. Art. 4. Glicosurie normoglicemiche: rilievo certo di glucosio nelle urine possibilmente riscontrato in piu' determinazioni, con valori di glicemia nella norma. Malattia di Gilbert: rilievo certo di iperbilirubinemia indiretta isolata di notevole grado (bilirubinemia >6 mg/dl dopo fasting test o riscontro occasionale accertato). Deficit di G6PDH: valori di G6PDH inferiori alla norma. N.B. - Per le altre affezioni il giudizio verra' adottato in base alla documentazione clinica esibita che dovra' riportare gli accertamenti che hanno condotto alla diagnosi. COEFFICIENTI ________________________________________________________________ |Solo per le dislipidemie con valori di | | |trigliceridi o di colesterolo inferiori | | |ai valori riportati (colesterolo < 300 | | |mg/dl e trigliceridi < 250 mg/dl, ma | | |superiori ai valori normali | 4 AV - EM | | | | |Endocrinopatie pregresse, in atto guarite | | |e che non necessitano di trattamento | 4 AV - EM | | | | |Iperbilirubinemia indiretta di minimo grado | | |(bilirubinemia totale > 1 mg/dl e < 3 mg/dl | | |dopo fasting test) | 2 AV | | | | |Iperbilirubinemia indiretta di lieve grado | | |(bilirubinemia totale > o uguale a 3 mg/dl | | |e < 4mg/dl dopo fasting test) | 3 AV - EM | | | | |Iperbilirubinemia indiretta di medio grado | | |(bilirubinemia totale > o uguale a 4 mg/dl | | |e < 6 mg/dl dopo fasting test) | 3 AV - EM | |____________________________________________|_________________| III MALATTIE DA AGENTI INFETTIVI E DA PARASSITI Art. 5. Le malattie infettive e/o parassitarie che siano causa di importanti limitazioni funzionali, oppure siano accompagnate da grave e persistente compromissione delle condizioni generali e/o della crisi ematica o che abbiano caratteristiche di cronicita' e/o di evolutivita'; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA Rientrano tra le altre infermita' in questo articolo: - la tubercolosi polmonare ed extrapolmonare ed i suoi esiti; N.B. Il complesso primario non e' causa di inabilita' al servizio militare - il morbo di Hansen; - la sifilide; - la positivita' per antigenemia HBV e positivita' per gli anticorpi per HCV e HIV; PROTOCOLLI DIAGNOSTICI TBC - Tine - test; se positivo, per conferma, test di Mantoux - Rx torace in due proiezioni - Colorazione per bacilli acido-alcool resistenti sull'espettorato Lebbra - Esame obiettivo di cute ed annessi cutanei - Esame neurologico con palpazione dei nervi periferici - Esame oculistico con valutazione della motilita' delle palpebre superiori, aspetto della congiuntiva e acuita' visiva - Intradermoreazione alla lepromina di Mitsuda - Esame batteriologico del succo dermico Sifilide - Anamnesi - Esame obiettivo - VDRL - TPHA Virosi croniche a trasmissione ematica o sessuale - Ricerca di HBsAg ed HBeAg - Ricerca anticorpi antiHCV, con indagine diagnostica di ultima generazione; se positiva, conferma con test RIBA - Ricerca anticorpi antiHIV con Metodo ELISA; se positivo ripeterlo; per conferma Western Blot. IV EMATOLOGIA, IMMUNO-ALLERGOLOGIA E TOSSICOLOGIA. Art. 6. a) Le malattie primitive del sangue e degli organi emopoietici; b) le malattie secondarie del sangue e degli organi emopoietici; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA a) Rientrano in questo comma tutte le malattie ematologiche primitive, tranne le microcitemie costituzionali ed il trait falcemico; b) Le malattie secondarie del sangue e degli organi emopoietici. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI - Anamnesi - Esame obiettivo - Esame emocromocitometrico - PT e PTT - G6PDH. Art. 7 a) L'esame bronchiale allergico e le altre gravi allergie clinicamente manifeste o in fase asintomatica, accertate con le appropriate indagini biologiche; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. b) Le gravi intolleranze ed idiosincrasie a farmaci od alimenti, manifeste o accertate con le appropriate indagini biologiche; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. c) Le sindromi da immunodeficienza, anche in fase asintomatica, accertate sulla base delle appropriate indagini biologiche; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. d) Le connettiviti sistemiche. NOSOGRAFIA. Art. 7 Rientrano in quest'articolo: comma a) - i soggetti che presentino alle prove di funzionalita' respiratoria valori di Volume Espiratorio Massimo al Secondo <80% teorico; - i soggetti con prove di funzionalita' respiratoria negative ma con test di stimolazione bronchiale positivo con PD20% FEV1 < 400 microgrammi di metacolina; - i soggetti che, dichiaratisi allergici stagionali e riscontrati negativi alle P.F.R. ed al B.P.T. e positivi ai prick test cutanei, risultino al B.P.T., praticato durante la stagione di pollinazione, positivi con PD20% FEV1 < 400 microgrammi di metacolina. comma b) - le allergie alimentari - le intolleranze alimentari - le reazioni da farmaci - l'allergia a veleno di imenotteri comma c) le sindromi da immunodeficienza primitive: - Agammaglobulinemia - Ipogammaglobulinemia - Difetti di singole classi e sottoclassi anticorpali, tra i quali i difetti delle IgA - Difetti dell'immunita' cellulare specifica e aspecifica - Difetti del complemento. comma d) - il lupus eritematoso sistemico, l'artrite reumatoide, la sindrome di Sjogren, la panarterite nodosa, la dermatomiosite, la polimiosite, la connettivite mista. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI comma a) - Anamnesi - Esame obiettivo - Prove di funzionalita' respiratoria - Test di provocazione bronchiale con metacolina - Prick test cutanei. comma b) - Anamnesi - Esame obiettivo - Cutireazioni - Dosaggio IgE specifiche Per le reazioni da farmaci: - Anamnesi - Esame obiettivo. AVVERTENZA: l'allergia e farmaci con gravi reazioni, documentata da strutture sanitarie pubbliche specializzate e' causa di inabilita' al servizio militare. comma c) - Dosaggio delle IgA sieriche per le sindromi da deficit delle immunoglobuline - Analisi fenotipica e funzionale delle popolazioni e sottopopolazioni linfocitarie - Analisi quantitativa e funzionale dei fattori del complemento - Analisi della funzione fagocitaria. AVVERTENZA Per i difetti immunitari non a carico delle immunoglobuline saranno accettate analisi diagnostiche eseguite presso strutture pubbliche specializzate. COEFFICIENTI ___________________________________________________________________ |L'asma bronchiale allergico con test di | | |provocazione bronchiale positivo con PD20% | | |FEV1 tra 400 e 1600 microgrammi di metacolina | 3 - 4 AV - EI | | | | |Le intolleranze alimentari e le allergie | | |alimentari senza implicazioni di rilevanza | | |clinico-funzionale dell'apparato respiratorio | | |e/o cutaneo | 3 - 4 AV - EI | | | | |L'allergia a farmaci senza gravi reazioni, | | |documentata da strutture sanitarie pubbliche | | |specializzate | 4 AV - EI | | | | |Le immuno-allergopatie di grado non | | |inabilitante | 3 - 4 AV - EI | | | | |I microcitemici costituzionali che presentino | | |le seguenti caratteristiche: | | |asintomatici o con anemia lieve (Hb maggiore | | |di 11 gr/dl), regolare sviluppo somatico, | | |assenza di splenomegalia, assenza di segni di | | |emolisi, sideremia e ferritina normali o | | |aumentate, emocromo che dimostri: | | |emoglobina normale o lievemente ridotta; | | |eritrociti normali o elevati; MCV marcatamente| | |ridotto; resistenze osmotiche aumentate. | 2 AV - EI | |______________________________________________|__________________| __________________________________________________________________ |Tutti gli altri microcitemici costituzionali | 3 - 4 AV - EI | | | | |I soggetti affetti da trait falcemico | | |eterozigoti per HbS con: | | |- assenza di reperti ematologici anomali | | | (indici eritrocitari, morfologia delle | | | emazie, reticolociti); | 4 AV - EI | | | | |- elettroforesi dell'emoglobina documentante | | | presenza di HbS in quantita' pari ad HbA; | 4 AV - EI | | | | |- test di conferma per HbS identificate in | | | elettroforesi. | 4 AV - EI | |______________________________________________|__________________| V NEOPLASIE. Art. 9. a) I tumori maligni. b) I tumori benigni ed i loro esiti quando per sede, volume, estensione o numero siano deturpanti o producano importanti limitazioni funzionali. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI - Esame della documentazione esibita - Anamnesi - Esame obiettivo - Esame di laboratorio e strumentali mirati allo studio dell'apparato o organo interessato - Visite specialistiche COEFFICIENTI _____________________________________________________________________ |Per i tumori benigni ed i loro esiti | | |quando per sede, volume, estensione o | 2 - 3 - 4 | |numero non alterino la funzione | nella o nelle carat- | |fisiognomica e non producano importanti | teristiche somato- | |limitazioni funzionali | funzionali interessate | |_________________________________________|_________________________| VI CRANIO E COMPLESSO MAXILLO-FACCIALE. Art. 10 a) Le malformazioni craniche congenite con evidenti deformita'. b) Le modificazioni morfologiche delle ossa del cranio con interessamento della teca interna. Art. 11 Le malformazioni e gli esiti di malattie o lesioni delle labbra, della lingua e dei tessuti molli della bocca che producano gravi disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 12 Le malformazioni, gli esiti di lesioni o di interventi chirurgici correttivi, le malattie del complesso maxillo-facciale e le alterazioni dell'articolarita' temporo-mandibolare causa di gravi alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 13 a) La mancanza o l'inefficienza (per carie destruente, per parodontopatia o per anomalie dentarie) del maggior numero di denti o di almeno otto tra incisivi e canini. b) Le malocclusioni dentali con segni clinici e/o radiologici di intolleranza. c) Gli estesi impianti dentali con segni clinici e/o radiologici di intolleranza; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA Rientrano nell'art. 10: comma a) le anomalie di volume, le anomalie della forma, le anomalie dell'ossificazione cranica, ecc; comma b) N.B. La perdita di sostanza ossea della teca cranica a tutto spessore e' causa di inabilita' al servizio militare. Rientrano negli artt. 11 e 12 - la labioschisi, la labiognatoschisi, la macroglossia, la microglossia; - i trismi articolari cronici (da anchilosi, loocking acuto- cronico); - i trismi extra-articolari cronici (esiti di miositi, esiti cicatriziali del volto); - le gravi incoordinazioni condilo-meniscali con lussazioni mandibolari recidivanti documentate clinicamente. N.B. Art. 12 Nella valutazione degli esiti di interventi chirurgici correttivi a scopo ortognatico il perito dovra' verificare l'assenza di disturbi occlusali ed accertare mediante esame elettromio-kinesio -sonografico l'entita' di eventuali conseguenze a livello della articolazione temporo-mandibolare. N.B. Art. 13 comma a) considerando che l'eruzione e l'allineamento in arcata dei terzi molari superiori e inferiori (cosiddetti "denti del giudizio") avviene generalmente ad una eta' maggiore di quella della visita di leva, la dicitura "del maggior numero di denti" va interpretata in relazione ad un massimo teorico di 28 elementi dentari. Gli eventuali terzi molari presenti andranno conteggiati solo nel caso siano efficienti nella funzione masticatoria in sostituzione di altri elementi dentari mancanti. comma b) il concetto di insufficienza masticatoria non e' vincolato al numero di denti presenti in bocca, bensi' alla loro funzione: a tal fine viene considerata sufficiente la masticazione quando siano presenti o due coppie di molari o tre coppie tra molari e premolari, purche' in ingranaggio in occlusione. Le malocclusioni dentarie che, pur in presenza del maggior numero dei denti, non permettano un corretto ingranaggio occlusale di almeno 2 coppie di molari o 3 coppie di molari e premolari, vengono considerate causa di "insufficienza masticatoria". La protesi efficiente va considerata sostitutiva del dente mancante. comma c) gli impianti dentari vengono considerati sostitutivi del dente mancante solo se non presentanoo segni clinici e radiologici di intolleranza ed inefficienza. AVVERTENZE Una corretta intercuspidazione in occlusione da' luogo ad una assegnazione di "coefficiente 1" anche in presenza di cure conservative clinicamente ben eseguite e/o elementi singoli di protesi fissa e/o anche qualora vi sia la mancanza di elementi dentari a seguito di estrazioni seriate a scopo ortodontico. Le malocclusioni in trattamento ortodontico fisso, con o senza trazioni esterne, possono dar luogo a un provvedimento di T.N.I., trascorso il quale verranno rivalutate in base alla insufficienza masticatoria eventualmente riscontrata all'atto della visita definitiva, indipendentemente dal permanere dell'apparecchio ortodontico. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI. Art. 10 - Rx cranio - Visita neurologica. Art. 11 - Esame clinico del paziente. Art. 12 - Esame clinico del paziente coadiuvato in caso di dubbio diagnostico da accertamenti Elettromio-Kinesi-sonografico e Radiografico (Ortopantomografico, Stratigrafia della articolazione temporo-mandibolare, ecc.). Art. 13 - Esame clinico del paziente integrato da esame Ortopantomografico. COEFFICIENTI __________________________________________________________________ |Le malformazioni e gli esiti di malattie | | |o lesioni delle labbra, della lingua e dei | | |tessuti molli della bocca di grado non | | |inabilitante | 2 - 3 - 4 AV - SG | | | | |Le alterazioni dell'articolarita' cranio- | | |mandibolare in compenso clinico-terapeutico | 3 - 4 AV - SG | | | | |Gli esiti di frattura dei mascellari, anche | | |in osteosintesi ove non sussistano | | |importanti limitazioni funzionali | 3 - 4 AV - SG | | | | |I trattamenti chirurgici ortodontici | | |correttivi dei mascellari senza reliquati | | |morfo-funzionali | 3 - 4 AV - SG | | | | |La parodontopatia cronica, la mancanza, le | | |carie o le anomalie di numerosi denti di | | |grado non inabilitante | 2 - 3 - 4 AV - SG | | | | |Le malocclusioni dentarie di grado non | | |inabilitante anche in trattamento | | |ortodontico | 2 - 3 - 4 AV - SG | | | | |La protesi tollerata ed efficiente | | |effettuata anche mediante impianti | | |osteo-fibro-integrati. | 2 - 3 - 4 AV - SG | |____________________________________________|____________________| VII APPARATO CARDIOVASCOLARE. Art. 14 a) Le malformazioni del cuore e dei grossi vasi; la destrocardia. b) Le malattie dell'endocardio, del miocardio, del pericardio o i loro esiti; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. c) Le gravi turbe del ritmo cardiaco e le gravi anomalie del sistema specifico di conduzione; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 15 L'ipertensione arteriosa persistente; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea; dopo osservazione. Art. 16 a) Gli aneurismi e le fistole artero-venose. b) Le altre malattie delle arterie e quelle dei capillari con disturbi trofici o funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 17 a) Le ectasie venose estese con incontinenza vascolare o i disturbi del circolo venoso profondo. b) Le flebiti e le altre malattie del circolo venoso ed i loro esiti con disturbi trofici e funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. c) Le malattie gravi dei vasi e dei gangli linfatici ed i loro esiti; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI. Art. 14 comma a) - Anamnesi - Visita cardiologica - Esame elettrocardiografico - Ecocaridiogramma Color-Doppler - Radiografia del torace in proiezione antero-posteriore e proiezione latero-laterale Se ritenuto necessario: - Ecocontrastografia - Ecocardiografia trans-esofagea. comma b) - Anamnesi - Esame elettrocardiografico - Ecocardiogramma Color-Doppler - Esami ematochimici di routine CPK/LDH/SGOT - ECG dinamico secondo Holter Se ritenuto necessario: - Test ergometrico massimale - Ecocardiografia trans-esofagea (se sospetto di vegetazioni o masse intracardiache). comma c) - Anamnesi - Visita cardiologica - Esame elettrocardiografico - ECG dinamico secondo Holter (24-48 ore) Se ritenuto necessario: - Test ergometrico massimale - Ecocardiografia trans-esofagea. Art. 15 - Anamnesi - ECG e visita cardiologica con rilievo dei valori pressori secondo le norme dell'American Heart Association e/o dell'O.M.S. - Esame del fundus oculi - Esame ematochimici (azotemia, creatininemia, elettroliti, sierici ed urinari, esame delle urine) - Emodinamica delle arterie renali con ecografia-Doppler - Ecocardiogramma color-Doppler - Monitoraggio pressorio delle 24 ore - Rx torace in due proiezioni PA e LL Se ritenuto necessario: - Test ergometrico massimale. Art. 16 - Anamnesi - Visita angiologica-cardiologica ed elettrocardiogramma - Eco-color-Doppler del distretto arterioso interessato con prove termiche se necessario - Ecocardiogramma color-Doppler - Angiografia digitale Se ritenuto necessario: - Tomografia assiale computerizzata e risonanza magnetica nucleare nel distretto di interesse. Art. 17 comma a) - comma b) - Anamnesi - Visita angiologica - Doppler venoso con prove dinamiche - Eco-color-Doppler venoso - Ecografia addominale (valutazione di eventuali processi compressivi). comma c) - Anamnesi - Visita angiologica - Doppler artero-venoso Se ritenuto necessario: - Ecografia addominale - Tomografia assiale computerizzata dell'addome. COEFFICIENTI ____________________________________________________________________ |Le anomalie biometriche ecocardiografiche | 4 AC = 5AV | | | (3 AC solo se vi e' | | | correlazione con la | | | superficie corporea) | |La ridonanza valvolare senza | | |significativo rigurgito | 3 AC | | | | |La pregressa pericardite, miocardite ed | | |endocardite documentate con | | |certificazione rilasciata da strutture | | |sanitarie pubbliche, senza esiti in atto | 4 AC = 5AV | | | | |La bradicardia sinusale | 2 AC | | | | |Il segnapassi migrante | 2 AC | | | | |La tachicardia sinusale | 2 - 3 AC | | | | |La sindrome ipercinetica cardiovascolare | | |con modesta riduzione della riserva | | |cardio-circolatoria | 3 - 4 AC (4AC=5AV) | | | | |L'extrasistolia sopraventricolare | | |semplice o sporadica | 2 - 3 AC | | | | |L'extrasistolia ventricolare semplice | | |o sporadica | 3 - 4 AC (4AC=5AV) | | | | |Il lieve allungamento del tempo di | | |conduzione A-V, non correlabile a | | |cardiopatia e che si riduce durante | | |test ergometrico | 3 AC | | | | |Il BAV di I grado, che non regredisce | | |con lo sforzo fisico adeguato | 4 AC = 5AV | | | | |Il ritardo di attivazione intraventri- | | |colare destro stabile di grado non | | |avanzato e non espressione di | | |sovraccarico ventricolare o di altra | | |patologia | 2 - 3 AC | |__________________________________________|_______________________| ___________________________________________________________________ |Il ritardo di attivazione avanzato | | |intraventricolare destro stabile di grado | | |avanzato non espressione di sovraccarico | | |ventricolare o di altra patologia | 4 AC = 5AV | | | | |Il ritardo di attivazione intraventrico- | | |lare di tipo anteriore sinistro a QRS | | |stretto, stabile | 2 AC | | | | |Il ritardo di attivazione intraventrico- | | |lare anteriore sainistro a QRS stretto | | |associato a ritardo di attivazione | | |intraventricolare destro, stabili | 3 AC | | | | |La conduzione A - V accelerata | | |espressione di anomalie del sistema | | |specifico di conduzione | 4 AC = 5AV | | | | |L'ipertensione arteriosa persistente di | | |confine (Borderline secondo l'O.M.S.) | 4 AC = 5AV | | | | |Il morbo di Raynaud primitivo | 4 AV - VP | | | | |L'acrocianosi di grado non inabilitante | 3 - 4 AV - VP | | | | |Le ectasie venose estese senza | | |incontinenza | 3 AV - VP | | | | |Le varici reticolari o dermiche | 2 AV - VP | | | | |Gli esiti di flebiti superficiali degli | | |arti inferiori | 3 - 4 AV - VP | | | | |Gli esiti di flebiti delle vene gemellari | 3 - 4 AV - VP | | | | |Gli esiti di flebiti degli arti | | |superiori (da venopuntura) | 2 AV - VP | | | | |La linfostasi costituzionale piede-gamba | | |di grado non inabilitante | 4 AV - VP | |__________________________________________|_______________________| VIII APPARATO RESPIRATORIO. Art. 18 a) I dismorfismi della gabbia toracica con alterazioni funzionali respiratorie o del circolo polmonare. b) Le malattie croniche dei bronchi e dei polmoni; trascorso, ove occora, il periodo di inabilita' temporanea. c) Le malattie delle pleure ed i loro esiti rilevanti; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA Rientrano in questo articolo: comma a) il pectus excavatus, il pectus carenatus, la cifosi e la scoliosi, gli esiti di traumatismi toracici; comma b) le bronchiectasie; comma c) il pneumotorace, gli esiti dell'obliterazione del seno costofrenico, la scissurite. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI - Anamnesi - Esame obiettivo - Radiografia del torace nelle due usuali proiezioni - Spirometria Se ritenuto necessario: - Tac, broncoscopia,ecc. COEFFICIENTI _____________________________________________________________________ |La rinite con spirometria basale | | |nella norma e iperreattivita' | | |bronchiale aspecifica, ma al di | | |fuori del range degli asmatici | 3 AR | | | | |La rinite con spirometria basale | | |nella norma e iperreattivita' | | |bronchiale aspecifica nel range | | |degli asmatici | 4 AR = 5AV | | | | |Gli esiti lievi di pleurite non | | |tubercolare con sole alterazioni | | |anatomiche | 3 AR | | | | |Gli esiti lievi di pleurite non | | |tubercolare con sole alterazioni | | |funzionali | 4 AR = 5AV | | | | |I dismorfismi della gabbia toracica| | |con alterazioni funzionali | | |respiratorie evidenziabili solo | | |durante l'esercizio fisico | 4 AR = 5AV | | | | |Il complesso primario tubercolare | 4 AR = 5AV | |___________________________________|_______________________________| IX APPARATO DIGERENTE. Art. 19 Le malformazioni e le malattie croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producono gravi disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 20 Le ernie viscerali. Art. 21 a) Le malformazioni, le anomalie di posizione, le malattie o i loro esiti del tubo digerente, del fegato e vie biliari, del pancreas e del peritoneo che, per natura, sede e grado producano notevoli disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. b) Gli esiti di intervento chirurgico con perdita totale o parziale di un viscere. NOSOGRAFIA. Art. 20 Rientrano in questo articolo tutte le ernie viscerali, compresa l'ernia iatale con esofagite o disturbi funzionali di notevole grado. N.B. L'ernia inguinale allo stato di punta non e' causa di inabilita'. Art. 21 a) Rientrano in questo comma anche le stenosi, le distopie, il "mesenterium commune", le splancnoptosi, il dolicocolon; - N.B, le fistole anali e perianali sottomucose non sono causa di inabilita'. b) N.B. gli esiti di appendicectomia non costituiscono di per se' motivo di inabilita'. AVVERTENZE - Saranno sempre considerati generalmente i disturbi funzionali che incidono sullo stato di nutrizione e/o la qualita' della vita. - Le iperbilirubinemie indirette con valori di bilirubinemia totale pari o superiore a 6 mg./100 ml costituiscono motivo di riforma. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI - Esami ematochimici generali - Esami ematochimici di funzionalita' epatica e markers dell'epatite B e C - Esami colturali - Ecografia dell'apparato digerente Se ritenuto necessario: - Esame Rx digerente - Esami endoscopici COEFFICIENTI ____________________________________________________________________ |Le anomalie congenite e le malattie | | |croniche, o i loro esiti, delle | | |ghiandole e dei dotti salivari di | | |grado non inabilitante | 2 - 3 - 4 AV - DG | | | | |Le ernie non viscerali nella linea | | |alba | 3 - 4 AV - DG | | | | |Le ernie inguinali allo stato di punta | 4 Li | | | | |Le ernie iatali di grado non | | |inabilitante | 2 - 3 - 4 AV - DG | | | | |La malattia di Gilbert | 2 - 3 - 4 AV - DG | | | | |Le malattie del tubo digerente, degli | | |organi ipocondriaci, delle vie | | |biliari, del pancreas e del peritoneo | | |di grado non inabilitante | 2 - 3 - 4 AV - DG | | | | |Gli esiti di intervento chirurgico di | | |grado non inabilitante | 2 - 3 - 4 AV - DG | | | | |Le malattie dell'ano di grado non | | |inabilitante | 2 - 3 - 4 AV - DG | |_______________________________________|__________________________| X APPARATO UROGENITALE. Art. 22 a) Le malformazioni, le malposizioni, le malattie o i loro esiti, del rene, della pelvi, dell'uretere, della vescica, dell'uretra, della prostata, del pene, del testicolo che siano causa di rilevanti alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. b) La perdita anatomica o funzionale di un rene. c) La mancanza o l'atrofia o la ritenzione o l'ectopia di entrambi i testicoli. NOSOGRAFIA Rientrano in questo articolo: RENE Tra le malformazioni, le malposizioni, le malattie ed i loro esiti: .fo on - le anomalie di numero: l'agenesia renale e quelle in cui, oltre alla presenza dei due reni ortotopici metnefrici, i reni sovranumerari presentino vascolarizzazione ed apparato escretore propri. - le anomalie di forma: rene a ferro di cavallo, il rene policistico ed il rene a spugna. - le anomalie di sede: l'ectopia pelvica congenita e la ptosi renale di 3 grado. - malattie croniche: nefrolitiasi, nefropatie congenite, glomeruolonefriti e pielonefriti croniche. PELVI ED URETERE Le anomalie di numero, di forma, di sede e le malattie croniche che determino ostruzione al deflusso urinario con dilatazione a monte e/o alterazione della clearance della creatinina. VESCICA Le malformazioni e le malattie della vescica, escluse le semplici forme batteriche o parassitarie senza esiti. URETRA a) Le malformazioni, le stenosi e le dilatazioni dell'uretra con disturbi manifesti della minzione. b) Le fistole uretrali a sbocco penieno. c) L 'epispadia. d) L'ipospadia oltre il solco balano-prepuziale. PROSTATA Le prostatiti croniche batteriche. PENE a) Le malformazioni gravi del pene. b) La perdita totale o parziale del pene. SCROTO E STRUTTURE ENDOSCROTALI Tra le malattie dello scroto e delle strutture endoscrotali ed i loro esiti rientrano: - idrocele molto voluminoso e sotto tensione; - idrocele comunicante; - varicocele di III grado permagno con deformazione molto evidente dello scroto; - cisti endoscrotale molto voluminosa e sotto tensione. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI - Anamnesi - Esame obiettivo - Esame urine - Esami ematochimici di funzionalita' renale - Ecografia renale e/o inguino-scrotale Nel caso di varicocele: - Ecografia scrotale - Esame doppler dei vasi spermatici (per definizione del grado) Se ritenuto necessario: - Rx urografia - Scintigrafia renale e sequenziale (malformazione delle alte vie urinarie) - Tomografia assiale computerizzata - Ecografia pelvica e prostatica - Cistouretrografia (malattie vescico-sfinteriche, stenosi e fistole uretrali) - Uroflussometria (stenosi uretrali, prostatiti croniche). COEFFICIENTI ____________________________________________________________________ |Le malformazioni e le malattie del | | |rene, della pelvi e dell'uretere di | | |grado non inabilitante | 3 - 4 AV - UG | | | | |La malformazione, gli esiti di | | |malattie organiche o funzionali | | |della vescica di grado non | | |inabilitante | 3 - 4 AV - UG | | | | |Ptosi del rene di I e II grado senza | | |alterazioni funzionali | 3 - 4 AV - UG | | | | |Stenosi uretrale senza disturbi della | | |minzione | 2 - 3 - 4 AV - UG | | | | |Varicocele di I e II grado | 2 - 3 AV -UG | | | | |Varicocele di III grado senza | | |ipotrofia testicolare | 4 AV - UG | | | | |Idrocele di grado non inabilitante | 3 - 4 AV-UG | | | | |Astrofia o mancanza di un testicolo | 3 - 4 AV-UG | | | | |Cisti dell'epididimo e del funicolo | | |di grado non inabilitante | 2 - 3 - 4 AV-UG | |_______________________________________|__________________________| XI NEUROLOGIA. Art. 24 Le malattie del sistema nervoso centrale e i loro esiti, che siano causa di significative alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 25 Le malattie del sistema nervoso periferico ed i loro esiti, che siano causa di significative alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 26 Le miopatie primitive o che siano causa di significative alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 27 Le epilessie; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 28 Gli esiti di traumi encefalici e midollari con significativa limitazione funzionale; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA. Art. 24 Rientrano in quest'articolo le malattie del sistema nervoso centrale di natura malformativa, vascolare, tossica, infettiva, parassitaria, autoimmune, degenerativa. Rientrano altresi' in quest'articolo: - le emicranie emiplegica, oftalmoplegica e basilare, caratterizzate da almeno quattro attacchi mensili documentati da una struttura universitaria neurologica; - la nevralgia del trigemino in profilassi farmacologica documentata da una struttura universitaria neurologica; - tutte le altre malattie del sistema nervoso centrale che presentino un dato obiettivo stabilizzato ed invalidante (paralisi spastica, paralisi flaccida, atrofia muscolare polidistrettuale, atassia grave, ecc. Art. 25 Per significativa alterazione funzionale si intende la presenza di marcata ipostenia e/o ipotrofia documentata elettromiograficamente. Art. 26 Rientrano in quest'articolo le distrofie muscolari, le miotonie, le miastenie, ecc. Art. 27 Rientrano in quest'articolo tutte le sindromi epilettiche. Sono da escludersi solamente quei casi non documentati da certificazioni rilasciate da strutture sanitarie pubbliche attestanti crisi comiziali negli ultimi cinque anni, in assenza di terapia e senza manifestazioni cliniche e strumentali in atto. Art. 28 Per significativa limitazione funzionale si intende quella caratterizzata da alterazioni dell'esame obiettivo neurologico, neuroradiologiche, elettroencefalografiche marcate. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI. Art. 24 - Visita neurologica - EEG Se ritenuto necessario: - TAC - RMN. Art. 25 - Visita neurologica - EMG. Art. 26 - Visita neurologica - Dosaggio CPK, LDH - EMG. Art. 27 - Eventuale documentazione rilasciata da strutture sanitarie pubbliche; - anamnesi dettagliata con eventuale dichiarazione di testimoni di eventi critici; - EEG Se ritenuto necessario: - EEG durante il sonno o attivato dopo ipnica o dinamico nelle 24 ore. - Dosaggio farmacologico sul sangue e sulle urine. Art. 28 Per i traumi encefalici: - Visita neurologica - Rx cranio - EEG Se ritenuto necessario: - Esame neuroradiologico Per i traumi midollari: - Visita neurologica - Rx colonna vertebrale - EMG COEFFICIENTI ____________________________________________________________________ |I pregressi traumi fratturativi o | | |contusivi parenchimatosi senza | | |reliquati radiologici o | | |funzionali | 4 AV - NR | | | | |I pregressi traumi cranici | | |commotivi senza reliquati | | |radiologici o funzionali | 2 - 3 AV - NR | | | | |Le malattie del sistema nervoso | | |centrale e i loro esiti che non | | |siano causa di significative | | |alterazioni funzionali | 3 - 4 AV - NR | | | | |Le pregresse sindromi epiletti- | | |che senza manifestazioni | | |clinico-strumentali in atto, in | | |assenza di terapia e in assenza | | |di documentazione rilasciata da | | |strutture sanitarie pubbliche | | |negli ultimi cinque anni | 4 AV - NR | | | | |La crisi epilettica unica verifica- | | |tasi in epoca precedente gli | | |ultimi cinque anni | 4 AV - NR | | | | |Le pregresse convulsioni febbrili | | |semplici | 3 AV - NR | | | | |Le pregresse convulsioni febbrili | | |con anomalie elettroecefalogra- | | |fiche aspecifiche | 4 AV - NR | |____________________________________|_____________________________| XII PSICHIATRIA. Art. 29 Il ritardo mentale, anche lieve, purche' tale da pregiudicare il rapporto di realta'. Art. 30 a) I disturbi dell'adattamento. b) I disturbi del controllo degli impulsi. c) I disturbi dell'identita' di genere (disturbi della sessualita'). d) I disturbi dell'alimentazione. e) I disturbi delle funzioni evacuative. f) I disturbi da tic. g) I disturbi dell'eloquio. In ogni caso i disturbi devono essere tali da limitare significativamente il soggetto nell'assolvimento dei compiti previsti dal servizio militare; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 31 I disturbi da uso di sostanze psicoattive; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 32 Il disturbo organico di personalita'; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Dopo osservazione. Art. 33 I disturbi non organici di personalita', tali da limitare significativamente l'assolvimento dei compiti previsti dal servizio militare; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 34 I disturbi nevrotici: la distimia, i disturbi d'ansia, i disturbi somatoformi, le nevrosi isteriche (tipo dissociativo e tipo da conversione), le sindromi marginali, quando siano tali da limitare significativamente l'assolvimento dei compiti previsti dal servizio militare; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 35 I disturbi psicotici, anche se in fase di compenso o di remissione clinica; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA. Art. 30 Nel presente articolo sono compresi i disturbi psichici reattivi (tipo ansioso, depressivo, da sradicament, dell'adattamento, ecc.) e quelli, anche non descritti, che comunque limitino significativamente il soggetto nell'assolvimento dei compiti previsti dal servizio militare e siano riconducibili ad etiopatogenesi psichiatrica. Art. 32 In questo articolo si fa riferimento alle sindromi psicorganiche in cui le turbe psichiche siano chiaramente dipendenti da causa somatica (es: turbe psichiche conseguenti a traumi cranici, processi infiammatori del SNC, ecc.). Art. 33 In questo articolo si fa riferimento a patologie quali: personalita' fragili, dipendenti, disadattative, insicure, impulsive, istrioniche, labili d'umore, asociali, ecc. a) personalita' borderline ; b) personalita' sociopatiche. Art. 35 In quest'articolo si fa riferimento a patologie quali: la schizofrenia, la paranoia, la psicosi maniaco-depressiva, le boufee' deliranti, ecc. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI. Art. 29 - Colloquio clinico e test di livello - Ritardo mentale lieve: - < 80 non idoneita'; - tra 80 e 90 da valutare globalmente, unitamente al colloquio; - > 90 idoneita'. Art. 30 - Colloquio clinico - Eventuali test psicodiagnostici - Valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto. Art. 31 - Colloquio clinico, mirato a valutare la struttura di personalita' - Eventuali test psicodiagnostici - Ricerca di cataboliti urinari - Eventuali prove di funzionalita' epatica - Esame obiettivo Art. 32 - Documentazione attestante l'esistenza di un fattore organico etiologicamente correlato al disturbo - Eventuali controlli clinici e strumentali - Colloquio clinico - Eventuali test psicodiagnostici Art. 33 - Colloquio clinico, teso ad evidenziare l'esistenza di costanti caratteristiche psicologiche abnormi che rendano difficile l'adattamento ai normali impegni della vita quotidiana e alla vita sociale e di relazione - Eventuali test psicodiagnostici - Valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto Art. 34 - Colloquio clinico - Eventuali test psicodiagnostici - Valutazione dell'eventuale terapia effettuata o in atto Art. 35 - Colloquio clinico - Eventuali test psicodiagnostici - Valutazione della eventuale terapia effettuata o in atto. COEFFICIENTI ____________________________________________________________________ |Livello intellettivo medio-superiore | 1 PS | | | | |Livello intellettivo nella media | 2 PS | | | | |Livello intellettivo medio-inferiore, | | |di grado non esimente | 3 - 4 PS | | | | |Le lievi forme psichiche reattive, | | |tali da non pregiudicare l'assolvi- | | |mento dei compiti previsti dal | | |servizio militare e non abbisogne- | | |voli di terapie psicofarmacologiche | 4 PS | | | | |Il documentato ed accertato | | |pregresso uso di sostanze psicoat- | | |tive, in soggetto con struttura di | | |personalita' in atto armonica | 4 PS | | | | |I tratti di personalita' non perfet- | | |tamente armonici e sintonici, ma | | |tali da non pregiudicare (note di | | |introversione, di insicurezza, di | | |iperemotivita' del carattere.) | 3 PS | | | | |La presenza di modesti ed incostanti | | |sintomi psichici o caratteriali, tali | | |da rendere piu' difficile della media,| | |ma non in maniera significativa, | | |l'adattamento a situazioni nuove e | | |potenzialmente stressanti (lievi | | |tratti di labilita' emotiva ed | | |umorale, tratti di dipendenza, ecc.) | 4 PS | |______________________________________|___________________________| XIII OFTALMOLOGIA Art. 36 a) Le malformazioni, le disfunzioni, le malattie o gli esiti di lesioni delle palpebre e delle ciglia, anche se limitate ad un solo occhio, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. b) Le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni delle ghiandole e delle vie lacrimali, quando siano causa di rilevanti disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 37 I disturbi della motilita' del globo oculare, quando siano causa di diplopia o deficit visivi previsti dall'art. 41, o qualora producano alterazioni della visione binoculare (soppressione); trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 38 Le gravi discromatopsie. Art. 39 L'anoftalmia, le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni dell'orbita, del bulbo oculare e degli annessi con importanti alterazioni anatomiche o funzionali; rascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 40 Il glaucoma e le disfunzioni dell'idrodinamica endoculare potenzialmente glaucomatogene; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 41 I deficit visivi che, corretto l'eventuale vizio di rifrazione, riducano l'acutezza visiva a meno di 8/10 complessivi o meno di 2/10 in un occhio. Art. 42 I deficit del campo visivo, anche monoculari, che riducano sensibilmente la visione superiore o laterale o inferiore. Art. 43 L'emeralopia. Art. 44 a) La miopia, senza o con astigmatismo, che superi in ciascun occhio le otto diottrie, anche in un solo meridiano. b) L'ipermetropia, senza o con astigmatismo, che superi in occhio le sette dottrie anche in un solo meridiano. c) L'astigmatismo misto in cui la somma delle componenti (miopica ed ipermetropica) superi in ciascun occhio le cinque diottrie. d) Le anisometropie in cui la differenza tra i meridiani piu' ametropi dei due occhi superi le sei diottrie. NOSOGRAFIA. Art. 38 Sono gravi le discromatopsie che non consentono la visione dei colori fondamentali, accompagnate da nistagmo e/o alterazione delle membrane profonde. Art. 39 Rientra in quest'articolo anche il cheratocono di qualsiasi grado. N.B. Le degenerazioni vitroretiniche regmatogene, anche se gia' sottoposte a specifico trattamento, sono causa di inabilita'. Art. 43 Rientra in quest'articolo l'emeralopia, anche senza alterazioni evidenti delle membrane profonde dell'occhio, attestata se necessario da idonea documentazione sanitaria rilasciata da istituzioni pubbliche. Art. 44 Per quanto concerne il comma d) deve intendersi compresa nel computo delle dottrie anche la componente astigmatica. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI. Art. 37 - Cover test con eventuale valutazione del senso stereoscopico mediante test idoneo - Per la valutazione della soppressione: test di Worth. Art. 38 Test delle matassine di lana colorate: se non sufficiente, tavole di Ishihara, ove ritenuto necessario test di Farnsworth. Art. 39 - Ofalmometria. Art. 42 - Perimetria statica o dinamica. Art. 43 - Esami elettrofunzionali. COEFFICIENTI FUNZIONE VISIVA ____________________________________________________________________ |acutezza visiva: | | |uguale o superiore a complessivi 16/10 e | | |non inferiore a 7/10 nell'occhio che vede | | |meno senza correzione ; | | |campo visivo e motilita' oculare normali ; | 1 VS | |senso cromatico normale alle tavole | | |pseudoisocromatiche. | | |_____________________________________________|____________________| |acutezza visiva: | | |uguale o superiore a complessivi 16/10 e | | |non inferiore a 7/10 nell'occhio che vede | | |meno raggiungibile con correzione non | | |superiore alle 3 diottrie anche in un solo | | |occhio ; | 2 VS | |campo visivo e motilita' oculare | | |normali ; senso cromatico normale alle | | |matassine colorate. | | |_____________________________________________|____________________| |acutezza visiva: | | |uguale o superiore a complessivi 10/10 e | | |non inferiore a 4/10 nell'occhio che vede | | |meno raggiungibile con correzione non | | |superiore a 6 diottrie per la miopia e | | |l'astigmastismo miopico, a 5 diottrie per | 3* VS | |l'ipermetropia e l'astigmatismo iperme- | | |tropico e a 4 diottrie per l'astigmastismo | | |misto anche in un solo occhio. | | |_____________________________________________|____________________| |acutezza visiva: | | |uguale o superiore a complessivi 8/10 e | | |non inferiore a 2/10 nell'occhio che vede | | |meno raggiungibile con correzione non | | |superiore alle diottrie indicate nell'Elenco | 4* VS | |delle imperfezioni e delle infermita' che | | |sono causa di inabilita' al servizio | | | militare. | | |_____________________________________________|____________________| (*) Per i deficit relativi al campo visivo, al senso cromatico e alla modalita' oculare, consultare i relativi coefficienti. ALTRI COEFFICIENTI ____________________________________________________________________ |Le malformazioni, le malattie | | |croniche e gli esiti di lesioni | | |degli annessi, dell'orbita e del | | |bulbo oculare che non siano | | |causa di rilevanti disturbi | | |funzionali | 3 - 4 AV - OC | | | | |I disturbi della motilita' ocu- | | |lare estrinseca quando non | | |riducano la acutezza visiva al | | |grado indicato per la non | | |idoneita' e quando non gene- | | |rino diplopia nelle versioni | | |laterali o inferiore o superiore | | |di sguardo | 3 - 4 AV - OC | | | | |Le modeste riduzioni del | | |campo visivo | 3 - 4 VS | | | | |Gli esiti di fotocheratoabla- | | |zione | 2 AV 3 - 4 AV - OC | | | | |Gli esiti di cheratotomia | 3 - 4 VS | | | | |Le discromatopsie di grado | | |non inabilitante | 3 - 4 VS | |___________________________________|______________________________| XIV OTORINOLARINGOIATRIA. Art. 45 a) Le malformazioni ed alterazioni acquisite dell'orecchio esterno, dell'orecchio medio, dell'orecchio interno, quando siano causa di notevoli disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. b) Le ipoacusie monolaterali con perdita uditiva, calcolata sulla media delle quattro frequenze funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. c) Le ipoacusie bilaterali con percentuale totale di perdita uditiva (P.P.T.) maggiore del 40%. Art. 46 Le malformazioni e le alterazioni acquisite del naso e dei seni paranasali, quando siano causa di notevoli disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 47 Le malformazioni e le alterazioni acquisite della faringe, della laringe e della trachea, quando siano causa di notevoli disturbi funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA Art. 45 Rientrano nel comma a 1) le gravi malformazioni ed alterazioni acquisite dell'orecchio esterno (mancanza totale ed esiti deturpanti di lesioni del padiglione auricolare, macro e microtia di notevole grado, artresia del condotto, ecc.); sono causa altresi' di inabilita' i casi di anotia, artresia auris congenita, sindrome di Goldenhar, sindrome di Franceschetti, micro e macrotia con padiglione modificato per dimensione in misura superiore al 50%. 2) l'otite media cronica colesteatomatosa, l'iperplastica granulomatosa o con segni di carie ossea, la purulenta semplice secernente; l'otite cronica iperplastica polipoide; N.B. L'otite mucogelatinosa cronica, la media catarrale cronica, la scleroadesiva e gli esiti cicatriziali e di pregresse flogosi dell'orecchio medio, le perforazioni timpaniche nonche' l'otorrea tubarica sono compatibili con un giudizio di idoneita'. Gli esiti di ossiculoplastica e di terapia chirurgica dell'otosclerosi, gli esiti di interventi chirurgici sull'orecchio interno, i processi flogistici cronici su esiti di timpanoplastica; N.B. nel caso di processi flogistici cronici in esito ad interventi chirurgici sull'orecchio medio, si formula un giudizio di inabilita'. La valutazione deve essere comunque complessiva (anatomo-funzionale). 3) l'otosclerosi e le osteodistrofie del labirinto; le affezioni organiche o funzionali dell'apparato vestibolare periferico o centrale; le sindromi vestibolari dovute a malattia di M!ni}re, a tumori dell'8 nervo cranico, ad otosclerosi e ad affezioni organiche del sistema nervoso centrale; le sindromi vestibolari periferiche di altra natura che, dopo temporanea non idoneita', risultino in compenso incompleto o assente; l'areflesia bilaterale persistente. Rientrano nel comma b le ipoacusie monolaterali di grado suindicato. Rientrano nel comma c - le ipoacusie bilaterali di grado suindicato, con P.P.T. calcolata secondo i criteri indicati nella tabella di seguito riportata; - il sordomutismo. CALCOLO DELLA PERCENTUALE DI PERDITA UDITIVA BILATERALE TABELLA ___________________________________________________________________ | 500 1000 2000 3000 V.O.C. | |__________________________________________________________________| |% 0 0 0 0 0 a metri 20 | |__________________________________________________________________| | 5 1.25 1.75 1 1 " " 10 | |__________________________________________________________________| | 10 2.50 3.50 2 2 " " 8 | |__________________________________________________________________| | 15 3.75 5.25 3 3 " " 7 | |__________________________________________________________________| | 20 5 7 4 4 " " 6 | |__________________________________________________________________| | 25 6.25 8.75 5 5 " " 5 | |__________________________________________________________________| | 30 7.50 10.50 6 6 " " 4 | |__________________________________________________________________| | 35 8.75 12.25 7 7 " " 3 | |__________________________________________________________________| | 40 10 14 8 8 " " 2.5 | |__________________________________________________________________| | 45 11.25 15.75 9 9 " " 2 | |__________________________________________________________________| | 50 12.50 17.50 10 10 " " 1.5 | |__________________________________________________________________| | 55 13.75 19.25 11 11 " " 1 | |__________________________________________________________________| | 60 15 21 12 12 " " 0.5 | |__________________________________________________________________| | 65 16.25 22.75 13 13 " " 0.5 | |__________________________________________________________________| | 70 17.50 24.50 14 14 " " 0.25 | |__________________________________________________________________| | 75 18.75 26.25 15 15 " " 0.25 | |__________________________________________________________________| | 80 20 28 16 16 ad concham | |__________________________________________________________________| AVVERTENZA: La P.P.T. (Perdita Percentuale Totale) biauricolare sulle frequenze 500, 1000, 2000, 3000, e 4000 Hz, si determina mediante la seguente formula: (orecchio migliore x 7+ orecchio peggiore) + valore ponderale ________________________________________ del 4000 Hz 8 dove il valore ponderale del 4000 Hz, prendendo in considerazione solo il valore piu' grave tra i due occhi, e' cosi' definito: __________________________________________________________________ | 5 per perdite in dB comprese fra 25 e 34 | | | | 8 per perdite in dB comprese fra 35 e 59 | | | | 12 per perdite in dB oltre i 60 | |________________________________________________________________| FUNZIONE UDITIVA ___________________________________________________________________ |PERDITA UDITIVA: | AU 1 | | | | |MONOLATERALE: valori tra 0 e 24 dB' | | |BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 10% | | | | | |PERDITA UDITIVA: | AU 2 | | | | |MONOLATERALE: valori compresi tra 25 e 35 dB | | |BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 20% | | | | | |PERDITA UDITIVA: | AU 3 | | | | |MONOLATERALE: valori compresi tra 36 e 49 dB | | |BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 32% | | |MONOLATERALE o BILATERALE ISOLATA: valori | | | compresi tra 40 e 65 dB | | | | | |PERDITA UDITIVA: | AU 4 | | | | |MONOLATERALE: valori compresi tra 50 e 65 dB | | |BILATERALE: P.P.T. compresa entro il 40% | | |MONOLATERALE o BILATERALE (*): valori superiori | | | a 65 dB | | |_________________________________________________|_______________| La perdita uditiva monolaterale e bilaterale e' determinata con le modalita' indicate nell'art. 45 dell'Elenco delle Imperfezioni ed Infermita' che sono causa di inabilita' al servizio militare e secondo la tabella suindicata. (*): La perdita mono o bilaterale isolata e' quella che interessa al massimo due frequenze, calcolata prendendo come riferimento il valore in dB piu' grave. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI Art. 45 comma a 1) - Esame obiettivo con specifico riferimento a patologia disembriogenetica da interessamento del primo, secondo e terzo arco branchiale (sindromi malformative associate): eventuale visita oculistica. - Esame audiometrico tonale di base. 2) - Otoscopia, riconoscopia anteriore e posteriore con l'ausilio di fibre ottiche. - Esame audiometrico tonale di base. - Esame impedenzometrico (in assenza di controindicazioni). - Politomografia (T.A.C.). 3) - Anamnesi ed esame obiettivo - Esame audiometrico tonale di base. - Esame impedenzometrico - Reflessometria stapediale - Ricerca del nistagmo spontaneo, nistagmo di posizione, nistagmo di posizionamento, nistagmo evocato da manovre oculari e cefaliche - Ricerca delle asimmetrie del tono muscolare (prova di Romberg, prova della marcia, prova della deviazione degli indici, prova dell'indicazione) - Stimolazione rotatoria con accelerazione sinusoidale - Step - velocity test - Stimolazione termica secondo metodica di Fitzgerald-Hallpike - Postmografia statica e/o dinamica. comma b - Esame audiometrico tonale - Esame impedenzometrico - Riflessometria stapediale - Esame audiometrico vocale - Eventuali potenziali evocati uditivi - Otoemissione acustica comma c Per l'ipoacusia bilaterale: - si effettuano gli stessi esami indicati per l'ipoacusia monolaterale al comma b dell'art. 45. NOSOGRAFIA Art. 46 Rientrano nel presente articolo: - le malformazioni, le alterazioni acquisite, le affezioni croniche, le notevole deformazioni della piramide e delle fosse nasali: l'artresia delle narici, l'artresia coanale, la mancanza del naso, la stenosi nasale da malformazione o deviazione del setto, le cisti e fistole con flogosi recidivanti, il rinoscleroma, la rinite ozenatosa, il polipo sanguinante delle fosse nasali e il papilloma invertito, ecc. - le gravi stenosi nasali; N.B. e' causa di inabilita' un granding della ostruzione nasale rilevato alla rinomanometria in rapporto al parametro "somma di flusso" di grado elevato (da 0 a 500 centimetricubi/s elevata alla meno 1 (35 centimetricubi/s elevata alla meno 1). - l'ozena e le affezioni granulomatose e croniche. fo off - le sinusiti croniche purulente, iperplastiche, polipose o ulcero-necrotiche. N.B.: in caso di osteoma e' necessario effettuare un accurato studio stratigrafico. Le neoformazioni polipoidi multiple caratterizzate da ostruzioni ventilatorie significative e sostenute da una condizione disreattiva allergica, quali manifestazioni di flogosi cronica naso-sinusale avanzata e di lunga durata, possono essere causa di inabilita' dopo osservazione ospedaliera e dopo una eventuale temporanea non idoneita'. fo off - gli esiti di lesioni traumatiche o di interventi chirurgici sui seni paranasali che producano scompaginamento delle strutture anatomiche (distruzione del pavimento dell'orbita, fistole cribromeningee, alterazioni della lamina cribrosa, ecc.). PROTOCOLLI DIAGNOSTICI Art. 46 Per le rinopatie: - Rinoscopie anteriore e posteriore - Fibroscopia rigida e flessibile - Rinomanometria anteriore attiva (di base, posizionale con stimolazioni aspecifiche, trasporto mucocilare) - Test allergometrici - Esami di laboratorio nelle forme specifiche. Per le sinusopatie: - Fibroscopia rigida e flessibile - Esami radiologici (radiografia, stratigrafia, se necessario T.A.C. - Ecosinuscopia monodimensionale - Altri esami (visita oculistica, visita neurologica). NOSOGRAFIA Art. 47 Rientrano in quest'articolo: - le flogosi faringo-tonsillari croniche con documentata presenza nel tampone faringeo di streptococco beta-emolitico gruppo A e rilievi clinico-sierologici ad essa correlati; - le tonsilliti croniche specifiche; - l'ipertrofia tonsillare di grado notevole con gravi alterazioni funzionali; - le malformazioni, gli esiti di lesioni e le malattie croniche della faringe, con importanti alterazioni funzionali; sono causa di inabilita' altresi': ascesso ossifluente da morbo di Pott cervicale, malattia di Isambert, gozzi tiroidei linguali, esiti di processi specifici faringei con gravi disturbi funzionali, adenomi ipofisari extrasellari, fibroma giovanile, cisti disembriogenetiche e cisti da ritenzione, fibromixoma faringeo. N.B.: nella nevralgia del glossofaringeo bisogna escludere l'esistenza di patologie primitive di cui la nevralgia e' sintomo (neoplasie dell'angolo ponto-cerebellare, aneurismi della carotide, abnorme lunghezza del processo stiloideo, ecc.); - le malformazioni, gli esiti di lesioni e le malattie croniche della laringe e della trachea con importanti alterazioni funzionali; sono causa di inabilita' altresi' tutti i casi di: diaframma congenito, laringocele congenito e non, cisti appendicolari, epiglottide bifida, agenesia totale della epiglottide (spesso associata a stenosi laringea sottoglottica), esiti di lesione di origine traumatica con significativo impegno anatomo-funzionale, leucoplasia, esiti di processi flogistici con ampie mutilazioni delle strutture, granulomatosi di Wegener a localizzazione laringea, papillomatosi laringea giovanile estesa; per quanto attiene la patologia tracheale sono causa di inabilita' le stenosi tracheali (post-traumatica, post- infiammatoria, post-operatoria) indipendentemente dalla loro estensione; - i disturbi della favella gravi. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI Art. 47 Per le patologie faringo-tonsillari: - Anamnesi - Esame obiettivo - Esami di laboratorio (emocromo con formula, VES, proteina C reattiva, muco e sieroproteine, TAS, anticorpi anti-ialuronidasi, anti-M, antistreptochinasi) Per le altre patologie faringee: - Laringoscopia indiretta - Epi ed ipo-faringoscopia con fibre ottiche per via nasale e transorale - Radiogramma in proiezione laterale Per le patologie laringo-tracheali: - Fibroscopia rigida o flessibile - Fibrostroboscopia - Stratigrafia laringea in fonazione ed in respirazione - Stratigrafia del mediastino COEFFICIENTI __________________________________________________________________ |Le malformazioni congenite o acquisite | | |dell'orecchio esterno, da sole o in | | |associazione sindromica, di grado non | | |inabilitante (coloboma, fistola, | | |ipoplasia del condotto uditivo, ecc.) | 2 - 3 - 4 AV - OR | |Le malformazioni della catena ossicu- | | |lare senza deficit uditivi di grado | | |inabilitante | 4 AV - OR | |_______________________________________|_________________________| ___________________________________________________________________ |Le forme morfo-displasiche del labirinto | | |anteriore non associate ad ipoacusia di | | |grado inabilitante | 4 AV - OR | | | | |I processi malformativi del labirinto | | |posteriore in assenza di segni di | | |squilibrio labirintico di grado inabilitante | 4 AV - OR | | | | |Le sindromi vestibolari periferiche non | | |comprese tra quelle elencate nel comma a | | |dell'art. 45, persistenti dopo temporanea | | |non idoneita' | 4 AV - OR | | | | |La canalolitiasi | 4 AV - OR | | | | |La iporeflettivita' bilaterale persistente | 4 AV - OR | | | | |L'otite mucogelatinosa cronica | 2 AV | |L'otite media catarrale cronica | 2 AV | |Gli esiti cicatriziali timpanici di | | |pregresse otiti | 4 AV - OR | |La perforazione timpanica cronica | 4 AV - OR | |L'otite scleroadesiva | 4 AV - OR | | | | |Gli esiti ben consolidati di miringoplastica | 4 AV - OR | | | | |La timpanosclerosi, l'otite media siero- | | |mucosa, l'otorrea tubarica | 3 - 4 AV - OR | | | | |Gli esiti di antroatticotomia | 3 - 4 AV - OR | | | | |Le lievi turbe della reflettivita' | | |labirintica | 3 AV - OR | | | | |Le alterazioni e le affezioni croniche della | | |piramide e delle fosse nasali di grado non | | |inabilitante: | | |- rinite cronica atrofica semplice | 2 AV | |- esiti non funzionalmente significativi di | | | processi flogistici | 3 AV - OR | |- il naso a sella | 3 AV - OR | |- prolasso delle alari | 3 AV - OR | |- cisti e fistola mediana nel naso non | | | flogosate | 3 AV - OR | |- rinite cronica ipertrofica | 3 AV - OR | |- rinite vasomotoria non allergica | 3 AV - OR | |- grading della ostruzione nasale in rapporto| | | al parametro "somma di flusso" rilevato | | | alla rinomanometria - di grado medio (da | | | 500 a 700 centimetricubi/s elevata alla | | | meno 1) (35 centimetricubui/s elevata | | | alla meno 1) | 3 - 4 AV - OR | | | | |Gli osteomi che per dimensioni, sede e | | |sviluppo non occupino piu' della meta' dei | | |seni e non determino alterazioni funzionali | 2 AV | | | | |Le pseudocisti mucose | 3 AV - OR | | | | |La poliposi naso-sinusale senza deficit | | |ventilatori importanti | 4 AV - OR | | | | |Le cisti mucose dei seni paranasali | 2 - 3 - 4 AV-OR | | | | |Le flogosi faringo-tonsillari croniche e le | | |ipertrofie tonsillari di grado non inabili- | | |tante | 2 - 3 - 4 AV-OR | | | | |L'ipertrofia della tonsilla linguale | 2 AV | | | | |La varicosita' diffusa della base linguale e | | |della regione vallecolare | 2 AV | | | | |I fibromi, i papillomi e le altre neoforma- | | |zioni benigne del faringe senza disturbi | | |funzionali | 2 AV | | | | |La nevralgia essenziale del glosso faringeo | 4 AV - OR | | | | |La cisti canalicolare | 2 AV | |La laringite cronica senza disturbi | | |funzionali | 2 AV | |I papillomi isolati, il prolasso dei | | |ventricoli | 2 AV | | | | |La laringite cronica ipertrofica, i noduli | | |delle corde vocali, l'insufficienza glottica | | |(glottide ovalare, ad y, a clessidra), la | | |poliposi cordale unica | 4 AV - OR | |N.B. Nella formulazione del giudizio si deve | | |tenere sempre conto della funzione sfinte- | | |rica oltre che fonatoria della laringe | | | | | |Le dislalie funzionali (sigmatismo, rota- | | |cismo, gammacismo, ecc.), i disturbi della | | |muta vocale | | | | | |Le disfonie quali: la concitatio sermonis, | | |il farfugliamento | | | | | |La dislalia labiale, dentale, linguale, | | |nasale | | | | | |La paralalia | | |_____________________________________________|___________________| XV DERMATOLOGIA. Art. 48 Le alterazioni congenite, croniche e le virosi proliferative della cute e degli annessi, estese o gravi o che, per sede, determino notevoli alterazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. NOSOGRAFIA Rientrano in questo articolo le malattie infettive cutanee, tutte le dermatiti croniche o recidivanti di origine flogistica od immunitaria che per la loro sede ed estensione determino notevoli disturbi funzionali, compresa la funzione fisiognomica; sono causa di inabilita', tra le altre, le seguenti dermopatie: dermatite atopica, dermatite da contatto, orticaria cronica, psoriasi, alopecia areata, acne, iperidrosi, ittiosi, nevi congeniti giganti, epidermolisi bollosa. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI - Anamnesi - Esame obiettivo - Comuni esami ematochimici - Esame istologico se ritenuto necessario Per le seguenti entita' cliniche si rendono necessari: dermatite da contatto allergica: tests epicutanei dermatite atopica: ricerca IgE totali nel siero allergie alimentari: v. art. 7 reazioni da farmaco: v. art. 7 AVVERTENZA risulta di tutta evidenza in questo caso la rilevanza rivestita dalla documentazione allegata. COEFFICIENTI __________________________________________________________________ |Le alterazioni congenite della cute e | | |degli annessi di limitata estensione, | | |non gravi, senza compromissione della | | |funzione fisiognomica e quando per | | |sede non determinino notevoli disturbi | | |funzionali | 2 - 3 - 4 AV - CU | | | | |Le alterazioni croniche della cute e | | |degli annessi di limitata estensione, | | |qualora non siano gravi o non determinino| | |compromissione della funzione fisiogno- | | |mica o, per sede, notevoli disturbi | | |funzionali | 2 - 3 - 4 AV - CU | | | | |Le virosi proliferative della cute di | | |limitata estensione ovvero qualora non | | |determinino compromissione della funzione| | |fisiognomica o, per sede, notevoli | | |disturbi funzionali | 2 - 3 - 4 AV - CU | | | | |Le teleangectasie e le chiazze discromi- | | |che del volto di limitata estensione e | | |senza compromissione della funzione | | |fisiognomica | 2 - 3 - 4 AV - CU | | | | |L'iperidrosi non estesamente macerante | | |dei piedi | 3 - 4 AV - CU | | | | |Le ulcere e le fistole congenite od | | |acquisite quando per sede ed estensione | | |non comportino apprezzabili disturbi | | |funzionali | 3 - 4 AV - CU | | | | |Le cicatrici quando per sede, estensione | | |o aderenze con i tessuti sottostanti non | | |disturbino i movimenti o la funzione di | | |organi importanti, non siano facili ad | | |ulcerarsi e non comportino compromissio- | | |ne della funzione fisiognomica | 2 - 3 - 4 AV - CU | | | | |Le fistole sacrococcigee non secernenti | 4 AV - CU | |_________________________________________|_______________________| XVI APPARATO LOCOMOTORE. Art. 49 Le malattie dell'apparato scheletrico, congenite od acquisite, ad andamento cronico o gli esiti di malattie acute, che comportino disformismi evidenti o rilevanti limitazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 50 Le malattie dei muscoli, congenite od acquisite, ad andamento cronico o gli esiti di malattie acute, che comportino rilevanti limitazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 51 Le malattie capsulo-legamentose, tendinee, aponeurotiche e delle borse sinuviali, congenite od acquisite, croniche o gli esiti di affezioni acute (flogistico-degenerative), che determinino evidenti dismorfismi o rilevanti limitazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 52 Gli esiti di lesioni traumatiche dell'apparato muscolo- scheletrico, tendineo e capsulo-legamentoso, che comportino evidenti dismorfismi o producano rilevanti limitazioni funzionali; trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 53 Le patologie della colonna vertebrale, congenite od acquisite: a) scoliosi con angolo di Lippmann-Cob superiore a 25, la schisi ampia di almeno due archi vertebrali e le altre malformazioni causa di rilevanti limitazioni funzionali; b) discopatie con interessamento neurogeno; c) esiti funzionali di trattamento chirurgico; in tutti i casi trascorso, ove occorra, il periodo di inabilita' temporanea. Art. 54 Le patologie delle articolazioni dell'arto superiore ed inferiore: a) congenite; b) acquisite: flogistico-degenerative; post-traumatiche; quando siano causa di evidenti dismorfismi o rilevanti limitazioni funzionali. Art. 55 La mancanza anatomica o la perdita funzionale permanente almeno di: a) una mano; b) un pollice; c) due dita di una mano; d) un indice con quella delle falangi ungueali di altre due dita di una mano escluso il pollice; e) falangi ungueali delle ultime quattro dita di una mano; f) falangi ungueali di cinque dita fra le due mani, escluse quelle dei pollici. Art. 56 La mancanza anatomica o la perdita funzionale permanente di almeno: a) un piede; b) un alluce; c) due dita di un piede. Art. 57 a) Le deformita' gravi congenite ed acquisite degli arti. b) La dismetria tra gli arti inferiori, superiore a 3 centimetri. NOSOGRAFIA. Art. 49 Rientrano in questo articolo tutte le malattie delle ossa ed i loro esiti: infiammatorie, endocrino-metaboliche, osteodistrofiche, osteocondrosiche e sistemiche, l'osteonecrosi. Art. 50 Rientrano in questo articolo: a) le malattie croniche e gli esiti di lesioni delle aponeurosi (fibromatosi palmare o plantare, retrazioni, ernie muscolari, ecc.) b) le malformazioni, le malattie croniche e gli esiti di lesioni traumatiche dei muscoli (miopatie congenite, agenesie, atrofie, contratture permanenti, miositi, ecc.). Art. 51 Rientrano in questo articolo le malattie croniche e gli esiti di lesioni traumatiche dei tendini e delle borse (tendinopatie, lussazioni tendinee, disinserzioni, patologie congenite tendinee, ecc.). Art. 52 N.B. La presenza di endo ed artroprotesi di importanti articolazioni (spalla, anca e ginocchio) e' causa di inabilita'. La sola presenza di osteosintesi non costituisce di per se' causa di inabilita'. Art. 53 Rientrano in questo articolo al comma b) le protrusioni e le ernie discali quando sono associate a segni clinici (o elettromiografici) di sofferenza radicolare. Rientrano altresi' in questo articolo, tra le altre, le seguenti malformazioni e deformazioni della colonna vertebrale: sinostosi, emispondilo, spina bifida, spondilolisi, spondilolistesi, stenosi spinali congenite ed acquisite, costa cervicale con sintomi nervosi o vascolari, cifosi dorsale accentuata, ecc. Art. 54 Rientrano in questo articolo le lussazioni recidivanti ed abituali a carico di importanti articolazioni con instabilita' articolare. PROTOCOLLI DIAGNOSTICI - Anamnesi (raccolta minuziosa dei precedenti specifici). - Esame obiettivo locale accurato volto ad accertare lo stato del tonotrofismo muscolare segmentario, della motilita' e stabilita' articolare, delle condizioni vascolo-nervose di interesse, della postgura, del carico e della deambulazione. Se ritenuti necessari: __________________________________________________________________ |- Dismorfismi e paramorfismi del | Telerachide standard in A-P e | | rachide | e L-L | | | | |- Patologie congenite ed acqui- | Podoscopia, Rx piedi compara- | | site dei piedi | ti sotto carico | | | | |- Deviazioni assiali in varo- | Rx ginocchia comparate sotto | | valgo, sindromi muscolari | carico + proiezione tangen- | | femoro-rotulee | ziale delle rotule comparate | | | a 45 | | | | |- Instabilita' vertebrali | Rx dinamiche + proiezioni la- | | | terali od oblique a seconda | | | della patologia | | | | |- Instabilita' articolare di | Rx standard (proiezione | | spalla | ascellare), TAC o RMN o do- | | | cumentazione probatoria le- | | | galmente valida di una | | | artroscopia | | | | |- Instabilita' articolare di | Rx standard TAC o RMN o do- | | ginocchio | cumentazione probatoria le- | | | galmente valida di una | | | artroscopia | | | | |- Instabilita' di tibio- | Rx dinamiche | | tarsica | | | | | |- Ipotrofie muscolari | Perimetria circonferenziale | | | comparata su almeno due | | | livelli | | | | |- Tendinopatie, ernie e/o lesioni| Ecografia | | | | |- Meniscopatie | TAC o RMN o documentazione | | | probatoria legalmente valida | | | di una artroscopia | | | | |- Condromalacie | Rx standard, ovvero RMN, | | | ovvero documentazione proba- | | | toria legalmente valida di | | | una artroscopia | | | | |- Discopatie e ernia discale | TAC o RMN | |_________________________________|_______________________________| COEFFICIENTI _________________________________________________________________ |Le lievi ipotrofie muscolari (perimetri | | |circonferenziale con deficit di almeno | | |cm 1 rispetto all'arto controlaterale | | |Ls o L3) | 3 - 4 Ls o Li | | | | |Gli esiti di lesioni e di malattie dei | | |muscoli, dei tendini e delle borse non | | |limitanti la funzione | 2 - 3 - 4 Ls o Li | | | | |Le ernie muscolari non limitanti la | | |funzione | 3 Ls o Li | | | | |Le esostosi osteo-genetiche non limi- | | |tante la funzione | | | | | |Gli esiti di osteocondrite tarso | | |metatarsiali non limitanti la funzione | 4 Li | | | | |Gli esiti di osteocondrite carpali non | | |limitanti la funzione | 4 Li | | | | |Gli esiti di apofisite tibiale anteriore| | |(malattia di OSGOOD-SCHATTER) | 3 - 4 Li | | | | |Gli esiti di apofisite calcaneare | 4 Li | | | | |Le calcificazioni tendinee o periarti- | | |colari post-traumatiche non limitanti | | |la funzione | 2 - 3 - 4 Ls o Li | | | | |Gli esiti di malattie delle ossa e delle| | |articolazioni non limitanti la funzione | 3 - 4 Ls o Li | | | | |Gli esiti di fratture ben consolidate | | |non limitanti la funzione | 2 - 3 - 4 Ls o Li | | | | |Gli esiti di fratture osteosintetizzate | | |con presenza di mezzi di sintesi in | | |situ, senza segni di intolleranza e non | | |limitanti la funzione | 3 - 4 Ls o Li | | | | |I calli ossei esuberanti non limitanti | | |la funzione | 3 - 4 Ls o Li | | | | |La lassita' capsulo-legamentose costi- | | |tuzionali o postraumatiche causa di | | |modesta instabilita' articolare | 4 Ls o Li | | | | |Gli esiti di meniscectomia totale e la | | |meniscopatia non limitanti la funzione | 4 Li | | | | |Gli esiti di meniscectomia parziale e | | |di exeresi di pliche sinoviali | 2 - 3 Li | | | | |Gli esiti di lussazione di articolazioni| | |minori (interfalangee, sternoclavicolari| | |acromion-clavicolari) con modesti di- | | |sturbi trofo-funzionali | 3 - 4 Ls o Li | | | | |La schisi ampia di un arco lombare o | | |sacrale | 4 Li | | | | |La sacralizzazione della V^ L, e la | | |lombarizzazione della I^ S senza turbe | | |nervose | 3 - 4 Li | | | | |Gli esiti di osteocondrosi giovanili di | | |grado lieve (MORBO di SCHEUERMANN) | | | | | |Le scoliosi non inabilitanti | | | | | |Le protrusioni discali e gli esiti non | | |inabilitanti di intervento per ernia | | |discale | | | | | |La perdita, anatomica o funzionale | | |totale di un dito o parziale di piu' | | |dita di una mano o fra le due mani | | | | | |La perdita anatomica della falange | | |ungueale dell'alluce | | | | | |La perdita anatomica o funzionale | | |di un dito del piede | | | | | |La dismetria degli arti inferiori | | |superiore a cm. 1,5 e fino a cm. 3 | | | | | |Le deformita' congenite o acquisite | | |degli arti, non inabilitanti quali: | | |- la lussazione congenita del capi- | | | tello radiale con buona funziona- | | | lita' del gomito | | | | | |- il cubito varo o valgo con deviazione | | | superiore a 20 | | | | | |- la sindattilia completa di due | | | dita ed incompleta di piu' dita del | | | piede | | | | | |- il ginocchio valgo con distanza | | | intermalleolare da cm. 4 a cm. 6 | | | | | |- il piede piatto valgo bilaterale e | | | il piede cavo bilaterale di grado | | | non inabilitante | | |________________________________________|________________________| XVII ALTRE CAUSE DI NON IDONEITA'. Art. 58 a) Le imperfezioni ed infermita' non specificate nel presente elenco, ma che rendano palesemente il soggetto non idoneo al servizio militare. b) Il complesso di imperfezioni e/o infermita' che, specificate o non nell'elenco, non raggiungano, considerate singolarmente, il grado richiesto per la riforma ma che, in concorso tra loro, rendano il soggetto palesemente non idoneo al servizio militare. In tutti i casi dopo osservazione. N.B. Le imperfezioni e/o infermita' che considerate singolarmente non raggiungono il grado richiesto per la riforma e alle quali pertanto viene attribuito coefficiente 4, divengono nel complesso inabilitanti allorche' incidono sul medesimo organo od apparato (concorso) oppure su organi od apparati diversi, ma funzionalmente correlati. Il direttore generale della sanita' militare: COLLARILE