ALLEGATO VII METODO DI MISURA DELLE EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE A BANDA LARGA IRRADIATE DA UNITA' ELETTRICHE/ELETTRONICHE 1. Considerazioni generali 1.1. Il metodo di prova descritto nel presente allegato puo' essere applicato alle unita' elettriche/elettroniche da installare sui veicoli conformi con l'allegato IV. 1.2. Strumentazione di misura La strumentazione di misura deve soddisfare i requisiti della pubblicazione n. 16-1 (93), del Comitato internazionale speciale delle perturbazioni radioelettriche (CISPR). Per misurare le emissioni elettromagnetiche a banda larga di cui al presente allegato si deve utilizzare un rivelatore di quasi- picco; se viene utilizzato un rivelatore di picco, si deve applicare un fattore di correzione adeguato, in base alla frequenza degli impulsi d'accensione. 1.3. Metodo di prova La prova ha lo scopo di misurare le emissioni elettromagnetiche a banda larga irradiate dalle unita' elettriche/elettroniche. 2. Espressione dei risultati I risultati delle misure sono espressi in dBmicronV/m (uV/m) per una larghezza di banda di 120 kHz. Se la larghezza effettiva di banda B (espressa in kHz) dell'apparecchio di misura differisce da 120 kHz, i valori indicati in micronV/m devono essere convertiti alla larghezza di banda di 120 kHz moltiplicandoli per il fattore 120/B. 3. Luogo di misura 3.1. Il sito di prova deve soddisfare i requisiti della pubblicazione n. 16-1 (93), del Comitato internazionale speciale delle perturbazioni radioelettriche (CISPR) (cfr. appendice 1 del presente allegato). 3.2. La strumentazione di misura, il locale di prova o il veicolo nel quale si trova la strumentazione di misura, devono essere situati all'esterno dell'area indicata nell'appendice 1 del presente allegato. 3.3. Per le prove si possono utilizzare installazioni chiuse se si puo' dimostrare una correlazione tra dette installazioni ed il sito all'aperto approvato. Le installazioni non sono soggette ai requisiti dimensionali dell'appendice 1 del presente allegato, eccettuata la distanza tra l'unita' elettrica/elettronica e l'antenna e l'altezza di quest'ultima (cfr. figure 1 e 2, appendice 2 del presente allegato). 3.4. Ambiente Per accertarsi che non esistano emissioni elettromagnetiche dell'ambiente o segnali estranei di valore tale da influire materialmente sui risultati, misure di emissione elettromagnetiche dell'ambiente devono essere eseguite prima e dopo aver effettuato la prova vera e propria. In entrambi i casi, i livelli delle emissioni elettromagnetiche dell'ambiente o dei segnali estranei devono essere inferiori di almeno 10 dB ai limiti di emissione elettromagnetica indicati al punto 6.5.2.1 dell'allegato 1, fatte salve emissioni elettromagnetiche ambiente internazionali a banda stretta. 4. Condizioni dell'unita' elettrica/elettronica durante la prova 4.1. L'unita' elettrica/elettronica sottoposta a prova deve essere in condizioni normali di funzionamento. 4.2. La prova non deve essere eseguita sotto la pioggia o sotto altre precipitazioni, ne' durante i dieci minuti successivi alla cessazione delle precipitazioni. 4.3. Condizioni di prova 4.3.1. L'unita' elettrica/elettronica ed i suoi cablaggi devono essere collocati su supporti isolanti a 50 +- 5 mm al di sopra di un tavolo di legno o altro materiale dielettrico. Tuttavia, se una delle parti dell'unita' sottoposta a prova e' destinata ad essere collegata elettricamente alla carrozzeria metallica di un veicolo, questa parte viene collocata su di un piano di massa e collegata elettricamente a detto piano. Il piano di massa e' costituito da una lamiera metallica dello spessore minimo di 0,5 mm. Le dimensioni minime del piano di massa dipendono dalla dimensione dell'unita' elettrica/elettronica e devono essere sufficienti per permettere la sistemazione del cablaggio e dei componenti dell'unita'. Il piano di massa e' collegato ad un conduttore di messa a terra. Il piano di massa e' situato ad un'altezza di 1,0 +- 0,1 m al di sopra del suolo ed e' parallelo ad esso. 4.3.2. L'unita' elettrica/elettronica deve essere disposta e collegata come prescritto. Il cablaggio di alimentazione di potenza deve essere situato parallelamente al bordo del piano di massa (o bordo tavola) piu' vicino all'antenna ad una distanza massima di 100 mm dal bordo. 4.3.3. L'unita' elettrica/elettronica deve essere collegata alla massa conformemente alle prescrizioni del fabbricante; non sono ammesse altre connessioni a massa. 4.3.4. La distanza minima tra l'unita' elettrica/elettronica e tutte le altre strutture conduttrici, quali le pareti di un'area schermata (tranne il piano di massa situato sotto l'unita' in questione) e' di 1,0 m. 4.4. L'unita' sottoposto alla prova e' alimentata elettricamente tramite una rete fittizia (AN) di 5 uH/50 Ohm, collegata elettricamente al piano di massa. La tensione dell'alimentazione deve essere mantenuta pari alla tensione nominale di funzionamento del sistema, con un'approssimazione del +- 10%. Un eventuale ripple della tensione deve essere inferiore all'1,5% della tensione nominale di funzionamento del sistema, rilevato all'uscita di misura della rete fittizia. 4.5. Se l'unita' elettrica/elettronica e' costituita da piu' componenti, sarebbe opportuno collegarli con i cavi del cablaggio previsti per l'utilizzazione sul veicolo. Se questi cavi non fossero disponibili, la distanza minima tra la centralina elettronica di controllo e la rete fittizia deve essere 1500 +- 75 mm. Tutti i cavi del fascio devono essere terminati nel modo piu' realistico possibile e muniti, di preferenza, di carichi ed attuatori reali. Se occorre strumentazione aggiuntiva per far funzionare correttamente l'unita' elettrica/elettronica, si deve effettuare una compensazione per eliminare il suo contributo delle emissioni elettromagnetiche. 5. Tipo, posizione e orientamento dell'antenna 5.1. Tipo di antenna E' ammesso qualsiasi tipo di antenna a polarizzazione lineare a condizione che possa essere normalizzata con l'antenna di riferimento. 5.2. Altezza e distanza della misura 5.2.1. Altezza Il centro di fase dell'antenna deve essere 150 +- 10 mm al di sopra del piano di massa/del tavolo. 5.2.2. Distanza La distanza orizzontale tra il centro di fase o l'estremita' dell'antenna e il bordo del piano di massa e' di 1,00 +- 0,05 m. Nessuna parte dell'antenna deve trovarsi a meno di 0,5 m dal piano di massa. L'antenna deve essere collocata parallelamente ad un piano perpendicolare al piano di massa e coincidente con il bordo stesso lungo il quale passa la parte principale del cablaggio. 5.2.3. Se si esegue la prova in un'installazione chiusa, gli elementi riceventi dell'antenna non devono trovarsi a meno di 0,5 m da qualsiasi materiale anecoico per le onde radio e a meno di 1,5 m dalla parete della suddetta installazione. Tra l'antenna ricevente l'unita' elettrica/elettronica sottoposta alla prova non deve trovarsi alcun materiale anecoico. 5.3. Orientamento e polarizzazione dell'antenna Per ciascun punto di misura, i rilevamenti sono eseguiti con l'antenna polarizzata nel piano verticale e in quello orizzontale. 5.4. Valori rilevati Il maggiore dei due valori rilevati per ciascuna frequenza conformemente ai punti 5.3 e' considerato come valore caratteristico della frequenza alla quale sono state eseguite le misure. 6. Frequenze 6.1. Misure Le misure sono eseguite nella gamma di frequenze comprese tra 30 a 1.000 MHz. Si ritiene che l'unita' elettrica/elettronica rispetti i limiti prescritti per l'intera gamma di frequenze se soddisfa i limiti prescritti per le seguenti 13 frequenze: 45, 65, 90, 120, 150, 190, 230, 280, 380, 450, 600, 750 e 900 MHz. Se durante la prova il limite viene superato, occorre accertarsi che cio' sia dovuto all'unita' elettrica/elettronica e non alle emissioni elettromagnetiche dell'ambiente. 6.1.1. I limiti si applicano nella gamma di frequenze da 30 a 1.000 MHz. 6.1.2. Le misure possono essere eseguite con rivelatori di quasi- picco o picco di cresta. I limiti indicati ai punti 6.2 e 6.5 dell'allegato I si applicano ai rivelatori di quasi-picco. Se si utilizzano rivelatori di picco, si devono aggiungere 38 dB per una larghezza di banda di 1 MHz o sottrarre 22 dB per una larghezza di banda di e kHz. 6.2. Tolleranze Frequenza spot | Tolleranza (MHz) | (MH2) | | 45, 65, 90, 120, 150, 190, e 230 | +- 5 280, 380, 450, 600, 750 e 900 | +- 20 | Le tolleranze applicate alle frequenze summenzionate hanno lo scopo di evitare interferenze dovute a trasmissioni operanti alle od in prossimita' delle frequenze spot nominali, o in prossimita' di esse, durante le misure. ----> Vedere IMMAGINI da pag. 47 a pag. 49 del S.O. <---- ALLEGATO VIII METODO DI MISURA DELLE EMISSIONI ELETTROMAGNETICHE A BANDA STRETTA IRRADIATE DA UNITA' ELETTRICHE/ELETTRONICHE 1. Considerazioni generali 1.1. Il metodo di prova descritto nel presente allegato puo' essere applicato alle unita' elettriche/elettroniche. 1.2. Strumentazione di misura La strumentazione di misura deve soddisfare i requisiti della pubblicazione n. 16-1 (93), del Comitato internazionale speciale per le radiointerferenze (CISPR). Per misurare le emissioni elettromagnetiche a banda stretta di cui al presente allegato si utilizza un rivelatore di valore medio o un rivelatore di picco. 1.3. Metodo di prova 1.3.1. La prova ha lo scopo di misurare le emissioni elettromagnetiche a banda stretta che possono essere irradiate da un sistema con microprocessore. 1.3.2. Come breve misura iniziale (durata da 2 a 3 minuti), dopo aver selezionato una polarizzazione di antenna, si eseguono scansioni nella gamma di frequenza indicata al punto 6.1 del presente allegato utilizzando un analizzatore di spettro per evidenziare la presenza di picchi di emissione elettromagnetica irradiata. Cio' puo' facilitare la selezione delle frequenze di misura in ciascuna banda (cfr. punto 6 del presente allegato). 2. Espressione dei risultati I risultati delle misure sono espressi in dB (micronV/m). 3. Luogo di misura 3.1. L'area di prova (sito aperto) deve soddisfare i requisiti della pubblicazione n. 16-1 (93), del Comitato internationale speciale delle radiointerferenze (CISPR) (cfr. appendice 1 dell'allegato VII). 3.2. La strumentazione di misura, il locale di prova o il veicolo nel quale si trova la strumentazione di misura, devono essere situati all'esterno dell'area indicata nell'appendice 1 dell'allegato VII. 3.3. Per le prove si possono utilizzare installazioni chiuse se si puo' dimostrare una corrispondenza tra dette installazioni ed un sito all'aperto. Dette camere non sono soggette ai requisiti dimensionali dell'appendice 1 dell'allegato VII, eccettuata la distanza tra l'unita' elettrica/elettronica e l'antenna e l'altezza di quest'ultima (cfr. figure 1 e 2, appendice 2 dell'allegato VII). 3.4. Ambiente Per accertarsi che non esistano emissioni elettromagnetiche dell'ambiente o segnali estranei di valore tale da influire materialmente sui risultati, misure di emissione elettromagnetiche dell'ambiente devono essere eseguite prima e dopo aver effettuato la prova vera e propria. In entrambi i casi, i livelli delle emissioni elettromagnetiche dell'ambiente o dei segnali estranei devono essere inferiori di almeno 10 dB ai limiti di emissione elettromagnetica dell'ambiente indicati al punto 6.6.2.1 dell'allegato 1, tranne il caso delle emissioni ambiente a banda stretta internazionali. 4. Condizioni dell'unita' elettrica/elettronica durante la prova 4.1. L'unita' elettrica/elettronica sottoposta prova deve essere in condizioni normali di funzionamento. 4.2. La prova non deve essere eseguita sotto la pioggia o altre precipitazioni, ne' durante i dieci minuti successivi alla cessazione delle precipitazioni. 4.3. Condizioni di prova 4.3.1. L'unita' elettrica/elettronica ed i suoi cablaggi devono essere collocati su supporti dielettrici a 50 +- 5 mm al di sopra di un tavolo di legno o altro materiale dielettrico. Tuttavia, se una delle parti dell'unita' sottoposta a prova e' destinata ad essere collegata elettricamente alla carrozzeria metallica di un veicolo, questa parte viene collocata su di un piano di massa e collegata elettricamente a detto piano. Il piano di massa e costituito da una lamiera metallica dello spessore minimo di 0,5 mm. Le dimensioni minime del piano di massa dipendono dalla dimensione dell'unita' elettrica/elettronica e devono essere sufficienti per permettere la sistemazione del cablaggio e dei componenti dell'unita'. Il piano di massa e' collegato ad un conduttore di messa a terra. Il piano di massa e' situato ad un'altezza di 1,0 +- 0,1 m al di sopra del suolo ed e' parallelo ad esso. 4.3.2. L'unita' elettrica/elettronica deve essere disposta e collegata come prescritto. Il cablaggio di alimentazione di potenza deve essere situato parallelamente al bordo del piano di massa (o bordo tavola) piu' vicino all'antenna ad una distanza massima di 100 mm dal bordo. 4.3.3. L'unita' elettrica/elettronica deve essere collegata alla massa conformemente alle prescrizioni del fabbricante; non sono ammesse altre connessioni a massa. 4.3.4. La distanza minima tra l'unita' elettrica/elettronica e tutte le altre strutture conduttrici, quali le pareti di una camera schermata (tranne il piano di massa situato sotto l'unita' in questione) e' di 1,0 m. 4.4. L'unita' sottoposto alla prova e' alimentata elettricamente tramite una rete fittizia (AN) di 5 uH/50 Ohm, collegata elettricamente al piano di massa. La tensione dell'alimentazione deve essere mantenuta pari alla tensione nominale operativa del sistema, con un'approssimazione del +-10%. Un eventuale ripple della tensione deve essere inferiore all'1,5% della tensione nominale operativa del sistema, rilevata all'uscita di misura della rete fittizia. 4.5. Se l'unita' elettrica/elettronica e' costituita da piu' componenti, sarebbe opportuno collegarli con i cavi del cablaggio previsti per l'utilizzazione sul veicolo. Se questi cavi non fossero disponibili, la distanza tra la centralina elettronica di controllo e la rete fittizia deve essere di 1500 +- 75 mm. Tutti i cavi del fascio devono terminare nel modo piu' realistico possibile ed essere muniti, di preferenza, di carichi ed attuatori reali. Se occorre strumentazione aggiuntiva per far funzionare correttamente l'unita' elettrica/elettronica, si deve effettuare una compensazione per eliminare il suo contributo delle emissioni elettromagnetiche misurate. 5. Tipo, posizione e orientamento dell'antenna 5.1. Tipo di antenna E' ammesso qualsiasi tipo di antenna a polarizzazione lineare a condizione che possa essere normalizzata con l'antenna di riferimento. 5.2. Altezza e distanza della misura 5.2.1. Altezza Il centro di fase dell'antenna deve essere 150 +- 10 mm al di sopra del piano di massa/del tavolo. 5.2.2. Distanza La distanza orizzontale tra il centro di fase o l'estremita' dell'antenna e il bordo del piano di massa e' di 1,00 +- 0,05 m. Nessuna parte dell'antenna deve trovarsi a meno di 0,5 m dal piano di massa. L'antenna deve essere collocata parallelamente ad un piano perpendicolare al piano di massa e coincidente con il bordo stesso lungo il quale passa la parte principale del cablaggio. 5.2.3. Se si esegue la prova in un'installazione chiusa, gli elementi riceventi dell'antenna non devono trovarsi a meno di 0,5 m da qualsiasi materiale anecoico per le onde radio e a meno di 1,5 m dalla parete della suddetta installazione. Tra l'antenna ricevente e l'unita' elettrica/elettronica sottoposta non deve trovarsi alcun materiale anecoico. 5.3. Orientamento e polarizzazione dell'antenna Per ciascun punto di misura, i rilevamenti sono eseguiti con l'antenna polarizzata nel piano verticale e in quello orizzontale. 5.4. Valori rilevati Il maggiore dei due valori rilevati eseguiti per ciascuna frequenza conformemente ai punti 5.3 e' considerato come il valore caratteristico della frequenza alla quale sono state eseguite le misure. 6. Frequenze 6.1. Misure Le misure sono eseguite nella gamma di frequenze da 30 a 1.000 MHz. Detta gamma deve essere divisa in 13 bande. Si esegue una prova su una frequenza unica in ciascuna banda per verificare che i limiti prescritti siano rispettati. Per accertarsi che l'unita' elettrica/elettronica rispetti i requisiti del presente allegato, il servizio incaricato delle prove verifica un punto di ciascuna delle seguenti 13 bande di frequenza: 30-50, 50-75, 75-100, 100-130, 130-165, 165-200, 200-250, 250- 320, 320-400, 400-520, 520-660, 660-820, 820-1000 MHz. Se durante la prova il limite viene superato, occorre accertarsi che cio' sia dovuto all'unita' elettrica/elettronica e non alle emissioni elettromagnetiche dell'ambiente. 6.2. Se durante la fase iniziale, che puo' essere eseguita come indicato al punto 1.3 del presente allegato, le emissioni elettromagnetiche irradiate a banda stretta in una delle bande indicate al punto 6.1 sono almeno 10 dB al di sotto del limite di riferimento, si considera che l'unita' elettrica/elettronica soddisfa i requisiti del presente allegato per la banda di frequenza considerata.