(all. 5 - art. 1)
                             ALLEGATO IX
 METODI DI PROVA DELL'IMMUNITA' DELLE UNITA' ELETTRICHE/ELETTRONICHE
                      AI CAMPI ELETTROMAGNETICI
1.     Considerazioni generali
1.1.        Il metodo di prova descritto nel presente  allegato  puo'
           essere applicato alle unita' elettriche/elettroniche.
1.2.       Metodi di prova
1.2.1.          Le unita' elettriche/elettroniche devono soddisfare i
           requisiti  di  una  combinazione  qualsiasi  dei  seguenti
           metodi  di  prova,  a discrezione del costruttore, purche'
           sia coperta l'intera gamma di frequenze indicata al  punto
           5.1 del seguente allegato:
           -  prova  in  stripline:  cfr.  appendice  1  del presente
           allegato,
           - prova di Bulk current injection (BCI): cfr. appendice  2
           del presente allegato,
           -  prova  nella  cella  TEM: cfr. appendice 3 del presente
           allegato,
           - prova in campo libero componenti: cfr. appendice  4  del
           presente allegato.
1.2.2.     A causa della presenza di campi elettromagnetici, le prove
           devono  essere  eseguite  all'interno di un'area schermata
           (la cella TEM e' un'area schermata).
2.         Espressione dei risultati
           Per le prove descritte nel presente allegato, l'intensita'
           di campo e' espressa in V/m e  la  corrente  iniettata  e'
           espressa in mA.
3.         Area di prova
3.1.         Il sistema di generazione deve poter generare il segnale
           di prova richiesto nella gamma di frequenze  definita  nel
           presente  allegato e soddisfare le disposizioni giuridiche
           (nazionali)    relative    all'emissione    dei    segnali
           elettromagnetici.
3.2.      L'apparecchiatura di misura deve trovarsi all'esterno della
           camera.
4.            Condizioni dell'unita' elettrica/elettronica durante la
           prova
4.1.        L'unita' elettrica/elettronica deve essere in  condizioni
           normali  di  funzionamento. Essa e' disposta come indicato
           nel presente allegato, tranne il caso in cui altri  metodi
           di prova specifici indichino altrimenti
4.2.      L'unita' elettrica/elettronica e' alimentata elettricamente
           tramite  una  rete fittizia (AN) di 5 uH/50 Ohm, collegata
           elettricamente   al   piano   di   massa.   La    tensione
           dell'alimentazione   deve   essere   mantenuta  pari  alla
           tensione  nominale  di  funzionamento   dell'unita',   con
           un'approssimazione  del  +- 10%. Un eventuale ripple della
           tensione deve essere  inferiore  all'1,5%  della  tensione
           nominale di funzionamento del sistema, rilevata all'uscita
           di misura della rete fittizia.
4.3.       Qualsiasi altra strumentazione necessaria al funzionamento
           dell'unita'  elettrica/elettronica  deve essere installata
           durante la fase di calibrazione e deve trovarsi ad  almeno
           1 m dal punto di riferimento durante la calibrazione.
4.4.         Per garantire risultati riproducibili quando si ripetono
           le prove e le misure,  il  sistema  di  generazione  e  la
           relativa   disposizione   devono  corrispondere  a  quelli
           utilizzati  nella  fase  di  calibrazione   corrispondente
           (punti   7.2,  7.3.2.3,  8.4,  9.2  e  10.2  del  presente
           allegato).
4.5.        Se l'unita' elettrica/elettronica e' costituita  da  piu'
           componenti,  sarebbe  opportuno  collegarli con i cavi del
           cablaggio previsti per  l'utilizzazione  sul  veicolo.  Se
           questi  cavi  non  fossero disponibili, la distanza minima
           tra la centralina  elettronica  di  controllo  e  la  rete
           fittizia  deve  essere  1500  +-  75  mm. Tutti i cavi del
           fascio devono essere terminati nel  modo  piu'  realistico
           possibile e muniti, di preferenza, di carichi ed attuatori
           reali.
5.         Banda di frequenza, durata delle prove
5.1.         Si devono eseguire le misure nella gamma di frequenze da
           20 a 1000 MHz.
5.2.      Per accertare che la o le unita' soddisfino i requisiti del
           presente allegato, le prove  devono  essere  eseguite  per
           almeno 14 frequenze della banda, ad esempio:
           27,  45,  65,  90, 120, 150, 190, 230, 280, 380, 450, 600,
           750, 900 MHz
           Deve essere preso in considerazione il tempo  di  risposta
           dell'unita'  elettrica/elettronica sottoposto a prova e il
           tempo  di  permanenza  ad  ogni   frequenza   deve   poter
           consentire  all'unita'  stessa di reagire nelle condizioni
           normali.  In  ogni  caso,  tale  tempo  non  deve   essere
           inferiore a 2 secondi.
6.         Caratteristiche del segnale di prova da generare
6.1.       Ampiezza massima dell'inviluppo de segnale modulato
           L'ampiezza  massima  dell'inviluppo  del  segnale modulato
           deve essere uguale a quella  di  un'onda  sinusoidale  non
           modulata  il  cui  valore  efficace  in V/m e' definito al
           punto   6.4.2   dell'allegato   1   (cfr.   appendice    4
           dell'allegato VI).
6.2.       Forma dell'onda del segnale di prova
           Il  segnale  di  prova  deve  essere un'onda sinusoidale a
           radiofrequenza,  modulata  in  ampiezza  mediante  un'onda
           sinusoidale  di  1  kHz, con un indice di modulazione m di
           0,8 +- 0,04.
6.3.       Indice di modulazione
           L'indice di modulazione m e' definito come segue:
               ampiezza massima dell'inviluppo del segnale modulato -
               ampiezza minima
           m =
               ampiezza massima dell'inviluppo del segnale modulato +
               ampiezza minima
7.         Prova in stripline
7.1.       Metodo di prova
           Questo  metodo di prova consiste nel sottoporre i cablaggi
           che    collegano     i     componenti     di     un'unita'
           elettrica/elettronica    a   campi   elettromagnetici   di
           intensita' prefissata.
7.2.          Misura dell'intensita' del  campo  elettromagnetico  in
           stripline
           Per  ciascuna  frequenza  di  prova  desiderata,  si  deve
           fornire alla  stripline  un  livello  di  potenza  atto  a
           produrre l'intensita' di campo elettromagnetico desiderata
           nell'area   di   prova   senza   la  presenza  dell'unita'
           elettrica/elettronica.  Questo  livello  di   potenza,   o
           qualsiasi   altro   parametro   connesso  con  la  potenza
           necessaria   per   generare    l'intensita'    di    campo
           elettromagnetico,  viene misurato ed i suoi risultati sono
           registrati. Detti risultati vengono in seguito  utilizzati
           per  le  prove  di  omologazione,  a  meno  che  non siano
           eseguite modifiche  dell'installazione  o  al  sistema  di
           generazione    che   richiedano   la   ripetizione   della
           calibrazione.
           Durante   la   calibrazione,   il   sensore    di    campo
           elettromagnetico  deve trovarsi sotto il conduttore attivo
           ed essere centrato rispetto alle direzioni  longitudinale,
           verticale   e  trasversale.  Il  misuratore  contenente  i
           circuiti elettronici del sensore di campo elettromagnetico
           deve  essere  posizionato  il   piu'   lontano   possibile
           dall'asse longitudinale della linea piana.
7.3.       Installazione dell'unita' elettrica/elettronica in prova
7.3.1.     Prova con la stripline da 150 mm
           Questo  metodo  di  prova consente la generazione di campi
           elettromagnetici  omogenei  tra   un   conduttore   attivo
           (stripline  avente  impedenza caratteristica di 50 Ohm) ed
           un piano di massa (il piano conduttivo di un tavolo),  tra
           cui  puo'  essere  posizionata una parte del cablaggio. La
           oppure    le    centraline    elettroniche     dell'unita'
           elettrica/elettronica  sono  installate sul piano di massa
           ma al di fuori della stripline, con  uno  dei  loro  bordi
           parallelo  al  conduttore attivo della suddetta stripline.
           Va mantenuta una distanza di 200 +- 10  mm  da  una  linea
           situata  sul  piano  di massa, direttamente sotto il bordo
           del conduttore attivo ed il piu' vicino dei bordi di  ogni
           centralina  elettronica. La distanza tra uno qualsiasi dei
           bordi del  conduttore  attivo  e  ogni  altro  dispositivo
           periferico  utilizzato per la misura deve essere di almeno
           200 mm.  Il  cablaggio  dell'unita'  elettrica/elettronica
           deve   essere   posto  in  posizione  orizzontale  tra  il
           conduttore attivo ed il piano di massa (cfr. figure 1 e 2,
           appendice 1 del presente allegato).
7.3.1.1.     La lunghezza minima  del  cablaggio  disposto  sotto  la
           stripline,  comprendente  il  cablaggio  di  potenza della
           centralina elettronica, deve essere di 1,5  m,  tranne  il
           caso  in  cui il cablaggio del veicolo abbia una lunghezza
           inferiore a 1,5 m. In quest'ultimo caso, la lunghezza  del
           cablaggio  deve  essere  pari  a quella del cablaggio piu'
           lungo  tra  tutti  quelli  installati  su  veicolo.   Ogni
           eventuale   diramazione   di  cavi  deve  essere  disposta
           perpendicolarmente all'asse longitudinale della stripline.
7.3.1.2.      In  alternativa,  la  lunghezza  totale  del cablaggio,
           compresa la piu' lunga delle ramificazioni, deve essere di
           1,5 m.
7.3.2.     Prova con la stripline da 800 mm
7.3.2.1.   Metodo di prova
           La  stripline  e'  composta  da  due  placche   metalliche
           parallele   separate   da  una  distanza  di  800  mm.  La
           centralina elettronica  dell'unita'  elettrica/elettronica
           in  prova  deve  essere collocata al centro della distanza
           che  separa  le  placche  e   sottoposta   ad   un   campo
           elettromagnetico  (cfr.  figure  3  e  4,  appendice 1 del
           presente allegato).
           Con questo metodo si possono provare  sistemi  elettronici
           completi,  compresi  i  sensori  e  gli attuatori, nonche'
           centraline elettroniche ed  il  cablaggio.  La  centralina
           elettronica in prova deve avere le dimensioni maggiori che
           siano inferiori ad un terzo della distanza tra le placche.
7.3.2.2.   Installazione della stripline
           La stripline deve essere collocata in una camera schermata
           (per  evitare  emissioni esterne), a 2 m di distanza dalle
           pareti e da qualsiasi struttura metallica per  evitare  le
           riflessioni  delle  onde  elettromagnetiche. Per arrestare
           dette riflessioni, si puo' utilizzare  materiale  anecoico
           per  le  onde radio. La stripline deve essere collocata su
           rapporti dielettrici ad un'altezza di almeno 0,4 m  al  di
           sopra del pavimento.
7.3.2.3.   Taratura della stripline
           Un sensore di campo elettromagnetico deve essere collocato
           al  centro  delle  dimensioni  longitudinale,  verticale e
           trasversale dello spazio  che  si  trova  tra  le  placche
           parallele,  senza  la presenza del sistema sottoposto alla
           prova.   Il    corrispondente    misuratore    di    campo
           elettromagnetico  deve  trovarsi  all'esterno della camera
           blindata.
           Per  ciascuna  frequenza  di  prova  desiderata,  si  deve
           fornire  alla  stripline  un  livello  di  potenza  atto a
           produrre   l'intensita'    di    campo    elettromagnetico
           desiderata.   Questo   livello  di  potenza  incidente,  o
           qualsiasi altro parametro  direttamente  connesso  con  la
           potenza  necessaria  per  generare  l'intensita'  di campo
           elettromagnetico,  viene  utilizzato  per  le   prove   di
           omologazione,  a  meno  che  non  siano eseguite modifiche
           dell'installazione  o  al  sistema  di   generazione   che
           richiedano la ripetizione della calibrazione.
7.3.2.4.   Installazione dell'unita' elettrica/elettronica sottoposta
           alla prova
           La  centralina elettronica deve essere collocata al centro
           delle dimensioni longitudinale,  verticale  e  trasversale
           dello  spazio  che si trova tra le placche parallele. Essa
           deve  essere  sostenuta  da  un  supporto  costituito   da
           materiale dielettrico.
7.3.2.5.         Cavi   di   alimentazione   e  di  collegamento  con
           sensori/attuatori
           I cavi di alimentazione e tutti i cavi di collegamento con
           sensori/attuatori devono  estendersi  verticalmente  dalla
           centralina  elettronica  fino  al piano di massa superiore
           (per rafforzare al massimo l'accoppiamento  con  il  campo
           elettromagnetico).  Devono  poi seguire la parte superiore
           del piano fino ad uno dei bordi liberi da cui passano alla
           parte  inferiore  estendendosi  fino  ai  collegamenti  di
           alimentazione RF della stripline. I cavi devono essere poi
           diretti  verso  il  sistema di controllo e di monitoraggio
           che deve trovarsi in un'area  non  influenzata  dal  campo
           elettromagnetico,  ad  esempio  il  pavimento della camera
           schermata ad una  distanza  longitudinale  di  1  m  dalla
           stripline.
8.                  Prova  di  immunita' in "campo libero" per unita'
           elettriche/elettroniche
8.1.       Metodo di prova
           Questo metodo consente di eseguire le prove  delle  unita'
           elettriche/elettroniche  di un veicolo esponendo un'unita'
           completa ai campi elettromagnetici generati da un'antenna.
8.2.       Descrizione del banco di prova
           La prova deve essere eseguita all'interno  di  una  camera
           semianecoica  in  cui  e'  situato  un tavolo su cui viene
           posizionata l'unita' elettrica/elettronica.
8.2.1.     Piano di massa
8.2.1.1.    Per la prova  di  immunita'  in  campo  libero,  l'unita'
           elettrica/elettronica  in  prova  e  il relativo cablaggio
           devono trovarsi a 50 +- 5 mm sopra un tavolo  in  legno  o
           altro   materiale  dielettrico.  Tuttavia,  se  una  parte
           qualsiasi  dell'unita'  in  prova  deve  essere   connessa
           elettricamente  alla  scocca metallica del veicolo, questa
           parte deve essere sistemata su un piano di massa ed essere
           collegata elettricamente al  piano  stesso.  Il  piano  di
           massa e' costituito da una lastra metallica dello spessore
           minimo di 0,5 mm.  La dimensione minima del piano di massa
           dipende dalla dimensione dell'unita' elettrica/elettronica
           sottoposta alla prova, ma deve consentire la distribuzione
           del  cablaggio  dell'unita'  elettrica/  elettronica e dei
           suoi componenti. Il piano di massa deve  essere  collegato
           all'impianto  di  terra.  Il  piano  di  massa deve essere
           situato ad un'altezza di 1,0 +- 0,1 m sopra  il  pavimento
           della cabina di prova ed essere sistemato parallelamente a
           quest'ultimo.
8.2.1.2.      L'unita'  elettrica/elettronica  in  prova  deve essere
           sistemata e collegata come previsto a disegno. Il cavo  di
           alimentazione  deve  essere  collocato  parallelamente  al
           bordo  del  piano  di  massa  o  del  tavolo  piu'  vicini
           all'antenna ad una distanza massima di 100 mm.
8.2.1.3.      L'unita'  elettrica/elettronica  in  prova  deve essere
           collegata alla massa conformemente alle  prescrizioni  del
           costruttore e non e' consentita nessun'altra connessione a
           massa.
8.2.1.4.     La distanza minima tra l'unita' elettrica/elettronica in
           prova e ogni altra superficie conduttrice, come ad esempio
           le pareti dell'area schermata (ad eccezione del  piano  di
           massa/tavola   sopra   il   quale   si  appoggia  l'unita'
           sottoposta alla prova), deve essere di 1,0 m.
8.2.1.5.   Le dimensioni del piano di massa devono essere  di  almeno
           2,25 m2; il lato minore del piano di massa non deve essere
           inferiore  a  750  mm.  Il  piano  di  massa  deve  essere
           collegato alla camera con bandelle di connessione in  modo
           che  la  resistenza  di connessione in DC non superi i 2,5
           milliohms.
8.2.2.     Installazione dell'unita' elettrica/elettronica in prova
           In caso di unita' di grandi dimensioni  installate  su  un
           supporto  metallico  di  prova,  il  supporto  deve essere
           considerato parte del piano di massa ai fini della prova e
           deve essere opportunamente collegato. I  lati  dell'unita'
           di  prova  devono  trovarsi ad almeno 200 mm dal bordo del
           piano di massa.  Tutti  i  connettori  ed  i  cavi  devono
           trovarsi  ad  almeno 100 mm dal bordo del piano di massa e
           la distanza dal piano di massa (a partire dal  punto  piu'
           basso del cablaggio) deve essere di 50 +- 5 mm al di sopra
           del  piano  di  massa  stesso. L'alimentazione deve essere
           fornita all'unita' elettrica/elettronica tramite una  rete
           fittizia (AN) da 5uH/50 Ohm.
8.3.           Tipo, posizione e orientamento del generatore di campo
           elettromagnetico
8.3.1.     Tipo di generatore di campo elettromagnetico
8.3.1.1.   Il tipo o i tipi di generatore di  campo  elettromagnetico
           devono    poter    raggiungere   l'intensita'   di   campo
           elettromagnetico richiesta nel punto di riferimento  (cfr.
           punto   8.3.4   del   presente  allegato)  alle  opportune
           frequenze.
8.3.1.2.   Il generatore di campo elettromagnetico puo' consistere in
           una o piu' antenne tradizionali  oppure  in  un'antenna  a
           piani paralleli.
8.3.1.3.      La  tipologia  e l'orientamento del generatore di campo
           elettromagnetico  devono  essere   tali   che   il   campo
           elettromagnetico  generato sia polarizzato in uno dei modi
           seguenti:  da  20  a  1   000   MHz,   orizzontalmente   o
           verticalmente.
8.3.2.     Altezza e distanza di misura
8.3.2.1.   Altezza
           Il centro di fase dell'antenna deve essere 150 +- 10 mm al
           di  sopra del piano di massa del tavolo sul quale si trova
           l'unita' elettrica/elettronica in prova.  Nessun  elemento
           irradiante  dell'antenna deve trovarsi a meno di 250 mm al
           di sopra dell'installazione.
8.3.2.2.   Distanza
8.3.2.2.1.  Si  puo'  ottenere  una  migliore  approssimazione  delle
           condizioni reali di funzionamento su veicolo vettura se si
           dispone  il  generatore  di campo elettromagnetico il piu'
           lontano   possibile   dall'unita'   elettrica/elettronica.
           Questa distanza deve essere compresa tra 1 e 5 m.
8.3.2.2.2.  Se  la  prova e' eseguita in un'installazione chiusa, gli
           elementi    irradianti    del    generatore    di    campo
           elettromagnetico  non  devono  trovarsi a meno di 0,5 m da
           qualsiasi materiale anecoico per le onde radio e a meno di
           1,5 m dalla parete della suddetta  installazione.  Tra  il
           generatore    di   campo   elettromagnetico   e   l'unita'
           elettrica/elettronica in prova non deve esservi  materiale
           anecoico.
8.3.3.    Posizione del generatore di campo elettromagnetico rispetto
           all'unita' elettrica/elettronica sottoposta alla prova.
8.3.3.1.        Gli  elementi  irradianti  del  generatore  di  campo
           elettromagnetico non devono trovarsi a meno di 0,5  m  dal
           bordo del piano di massa.
8.3.3.2.   Il centro di fase del generatore di campo elettromagnetico
           deve trovarsi su un piano che:
           a) sia perpendicolare al piano di massa,
           b)  intersechi il bordo del piano di massa nel punto medio
              del cablaggio,
           c) sia perpendicolare al bordo del piano di massa lungo il
              quale si trova il cablaggio.
           Il  generatore  di  campo  elettromagnetico  deve   essere
           collocato  parallelamente al suddetto piano (cfr. figure 1
           e 2, appendice 4 del presente allegato).
8.3.3.3.   Qualsiasi generatore di campo elettromagnetico situato  al
           di    sopra    del    piano   di   massa   o   dell'unita'
           elettrica/elettronica deve estendersi su tutta l'unita' in
           prova.
8.3.4.     Punto di calibrazione
           Ai fini del presente allegato, il punto di calibrazione e'
           quello rispetto al quale si stabiliscono le intensita' del
           campo elettromagnetico ed e' definito come segue:
8.3.4.1.     orizzontalmente, ad  almeno  2  m  dal  centro  di  fase
           dell'antenna   o,  verticalmente,  ad  almeno  1  m  dagli
           elementi irradianti di un'antenna a piani paralleli;
8.3.4.2.   su un piano che:
           a) sia perpendicolare al piano di massa,
           b) sia perpendicolare al bordo del piano di massa lungo il
              quale passa il cablaggio,
           c) intersechi il bordo del piano di massa nel punto  medio
              del cablaggio,
           d)  coincida  con  il  punto medio del cablaggio che passa
              lungo  il  bordo  del  piano  di  massa   piu'   vicino
              all'antenna;
8.3.4.3.   a 100 +- 10 mm al di sopra del piano in questione.
8.4.           Generazione dell'intensita' del campo elettromagnetico
           prescritta: metodo di prova
8.4.1.      Per riprodurre il corretto  campo  elettromagnetico  deve
           essere utilizzato il "metodo di sostituzione".
8.4.2.     Metodo di sostituzione
           Per  ciascuna  frequenza  di  prova,  si deve stabilire un
           livello   di   potenza    del    generatore    di    campo
           elettromagnetico   per   produrre  l'intensita'  di  campo
           elettromagnetico  desiderata  nel  punto  di  calibrazione
           (come  definito  al punto 8.3.4) dell'area di prova, senza
           la  presenza  dell'unita'  elettrica/elettronica;   questo
           livello  di potenza incidente, o qualsiasi altro parametro
           in relazione diretta con la potenza richiesta per definire
           il campo elettromagnetico, sono misurati  ed  i  risultati
           registrati. Questi risultati sono quindi utilizzati per le
           prove   di  omologazione,  a  meno  che  non  si  eseguono
           modifiche dell'installazione o del sistema di  generazione
           che richiedono la ripetizione della calibrazione.
8.4.3.       Durante la calibrazione, le attrezzature estranee devono
           essere situate ad una distanza minima di 1 m dal punto  di
           calibrazione.
8.4.4.           Dispositivo  di  misura  dell'intensita'  del  campo
           elettromagnetico
           Per determinare l'intensita'  del  campo  elettromagnetico
           nella   fase   di   calibrazione   secondo  il  metodo  di
           sostituzione, deve essere utilizzato un sensore isotropico
           di campo elettromagnetico.
8.4.5.      Il centro di fase del sensore di  campo  elettromagnetico
           deve coincidere con il punto di calibrazione.
8.4.6.        L'unita' elettrica/elettronica, che puo' comprendere un
           piano  di  massa  addizionale,  viene  allora   introdotta
           nell'installazione  di  prova  e disposta conformemente ai
           requisiti di cui al punto 8.3. Se si utilizza  un  secondo
           piano  di massa, esso deve trovarsi a meno di 5 mm dal pi-
           ano   di   massa   del   tavolo   ed   esservi   collegato
           elettricamente.   La  potenza  definita  al  punto  8.4.2,
           richiesta per ciascuna delle frequenze indicate  al  punto
           5,   viene   allora   applicata  al  generatore  di  campo
           elettromagnetico.
8.4.7.     Qualunque sia il parametro prescelto per definire il campo
           elettromagnetico conformemente al  punto  8.4.2,  si  deve
           utilizzare  lo  stesso  per  tutta  la  prova  al  fine di
           generare   l'intensita'    di    campo    elettromagnetico
           desiderata.
8.5.       Distribuzione del campo elettromagnetico
8.5.1.          Durante  la fase di calibrazione secondo il metodo di
           sostituzione     (prima     di     introdurre     l'unita'
           elettrica/elettronica  nell'area  di  prova), l'intensita'
           del campo elettromagnetico non deve  essere  inferiore  al
           50%  dell'intensita' nominale del campo elettromagnetico a
           0,5  +-  0,05  m  da  entrambe  le  parti  del  punto   di
           calibrazione, su una linea parallela al bordo del piano di
           massa  piu' vicino all'antenna e che passa per il suddetto
           punto di calibrazione.
9.         In cella TEM
9.1.       Metodo di prova
           La cella TEM (Transverse electromagnetic mode) genera  dei
           campi   omogenei  tra  il  conduttore  interno  (setto)  e
           l'involucro (piano di massa). Viene utilizzata per provare
           le  unita'   elettriche/elettroniche   (cfr.   figura   1,
           appendice 3 del presente allegato).
9.2.       Misura dell'intensita' del campo in una cella TEM
9.2.1.      Il campo elettrico in una cella TEM viene determinato con
           la seguente equazione:
               Radice quadrata del prodotto (P x Z)
           E =
                               d
           E = intensita' del campo elettrico (V/m)
           P = potenza in ingresso alla cella TEM (W)
           Z = impedenza della cella TEM (50 Ohm)
           d  = distanza (metri) che separa la parete superiore ed il
               conduttore interno (setto)
9.2.2.      In alternativa, si puo' collocare  un  sensore  di  campo
           elettromagnetico nella meta' superiore della cella TEM. In
           questa  parte  della  cella  il  campo elettromagnetico e'
           perturbato in modo trascurabile dalla o  dalle  centraline
           elettroniche posizionate nella meta' inferiore della cella
           TEM. Il segnale in uscita del sensore esprime l'intensita'
           del campo elettromagnetico.
9.3.       Dimensioni della cella TEM
           Per  mantenere  un  campo  elettromagnetico omogeneo nella
           cella   TEM   e   per   ottenere   risultati   di   misura
           riproducibili,  l'altezza  dell'unita'  in  prova non deve
           essere superiore ad un terzo della distanza tra il setto e
           la  parete  superiore  della  cella  TEM.  Le   dimensioni
           raccomandate  della cella TEM sono indicate nell'appendice
           3, figure 2 e 3, del presente allegato.
9.4.       Cavi di alimentazione e di segnale/controllo
           Alla cella TEM va fissato un  pannello  tecnico  allestito
           con  connettori  coassiali  e  collegata  il  piu'  vicino
           possibile ad un connettore munito di un  opportuno  numero
           di  terminali  (pin). I cavi di alimentazione e di segnale
           controllo provenienti dal connettore situato sulla  parete
           della  cella  devono  essere  collegati  direttamente  con
           l'unita' in prova.
           I componenti esterni, quali i sensori, l'alimentazione  ed
           il  sistema  di  stimolo  e di monitoraggio possono essere
           collegati:
           a) ad un sistema di stimolo e di monitoraggio schermato,
           b) al veicolo vicino alla cella TEM,
           c) direttamente al pannello tecnico di interconnessione.
           Per collegare la cella TEM al  sistema  di  stimolo  e  di
           monitoraggio  o  al  veicolo, se essi non si trovano nella
           stessa camera schermata o in una adiacente, si usano  cavi
           schermati.
10.        Bulk current injection
10.1.      Metodo di prova
           Questo metodo di prova permette di indurre direttamente la
           corrente  in  un  cablaggio,  utilizzando  a tale fine una
           sonda di iniezione di  corrente  a  radiofrequenza.  Detta
           sonda  e'  composta  da un morsetto d'accoppiamento al cui
           centro passano i cavi dell'unita' elettrica/elettronica in
           prova. Le  prove  di  immunita'  possono  essere  eseguite
           variando la frequenza dei segnali iniettati.
           L'unita'  elettrica/elettronica  puo' essere installata su
           un piano di massa come indicato al punto  8.2.1  o  su  un
           veicolo,  conformemente  alle  specifiche  di progetto del
           veicolo stesso.
10.2.      Calibrazione della sonda di iniezione
           Prima  di  iniziare  le  prove,  si  installa una sonda di
           iniezione su un jig di calibrazione. Mentre  si  scandisce
           l'intera  gamma  di frequenze di prova, si deve registrare
           ad ogni frequenza la potenza necessaria per raggiungere la
           corrente prescritta dall'allegato 1, punto 6.7.2.1. Questo
           metodo determina, prima della prova, il  rapporto  tra  la
           potenza  incidente  e  la corrente iniettata, ed e' questa
           potenza che va applicata alla sonda  di  iniezione  quando
           viene collegata all'unita' elettrica/elettronica tramite i
           cavi  utilizzati  per la calibrazione. Si deve tener conto
           del fatto che la potenza misurata, applicata alla sonda di
           iniezione, e' la suddetta potenza incidente.
10.3.      Installazione dell'unita' elettrica/elettronica sottoposta
           alla prova
           Se l'unita' elettrica/elettronica e' montata su  un  piano
           di  massa  come  indicato al punto 8.2.1, tutti i cavi del
           cablaggio devono essere terminati nel modo piu' realistico
           possibile ed essere di preferenza muniti  di  attuatori  e
           carichi  reali.  Sia per le unita' montate sul veicolo che
           per quelle  montate  sul  piano  di  massa,  la  sonda  di
           iniezione  e'  collocata attorno all'intero fascio cavi di
           ogni connettore ad una  distanza  di  150  +-  10  mm  dai
           connettori   stessi  delle  centraline  elettroniche,  dei
           quadri strumenti o dei  sensori  attivi,  come  illustrato
           nella figura 1 dell'appendice 2.
10.4.      Cavi di alimentazione, di segnale/controllo
           Se  l'unita'  elettrica/elettronica e' montata su un piano
           di massa come indicato al punto 8.2.1, un  cablaggio  deve
           collegare   una   rete  fittizia  (LISN)  alla  centralina
           elettronica. Il cablaggio deve essere parallelo  al  bordo
           del  piano  di massa ad almeno 200 mm dal bordo stesso. Il
           cablaggio deve contenere il cavo positivo di alimentazione
           utilizzato per collegare  la  batteria  del  veicolo  alla
           suddetta  centralina  elettronica  e  il  cavo  di ritorno
           (negativo) se questo viene utilizzato sul veicolo.
           La distanza  tra  la  centralina  elettronica  e  la  rete
           fittizia  deve  essere  di  1,0 +- 0,1 m; essa puo' essere
           anche pari alla lunghezza del cablaggio tra la  centralina
           elettronica  e la batteria utilizzata nel veicolo, se essa
           e' nota. Tra i due valori, si deve scegliere  la  distanza
           piu'  corta.  Se  si  utilizza  il  cablaggio del veicolo,
           qualsiasi derivazione di cavi lungo questo  spezzone  deve
           essere  parallela  al  piano  di  massa, ma perpendicolare
           all'asse  del  bordo  del  suddetto  piano  di  massa.  In
           alternativa    la   derivazione   dei   cavi   dell'unita'
           elettrica/elettronica deve avvenire a livello  della  rete
           fittizia.

     ---->  Vedere IMMAGINI da pag. 59 a pag. 68 del S.O.  <----