ALLEGATO IX METODI DI PROVA DELL'IMMUNITA' DELLE UNITA' ELETTRICHE/ELETTRONICHE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI 1. Considerazioni generali 1.1. Il metodo di prova descritto nel presente allegato puo' essere applicato alle unita' elettriche/elettroniche. 1.2. Metodi di prova 1.2.1. Le unita' elettriche/elettroniche devono soddisfare i requisiti di una combinazione qualsiasi dei seguenti metodi di prova, a discrezione del costruttore, purche' sia coperta l'intera gamma di frequenze indicata al punto 5.1 del seguente allegato: - prova in stripline: cfr. appendice 1 del presente allegato, - prova di Bulk current injection (BCI): cfr. appendice 2 del presente allegato, - prova nella cella TEM: cfr. appendice 3 del presente allegato, - prova in campo libero componenti: cfr. appendice 4 del presente allegato. 1.2.2. A causa della presenza di campi elettromagnetici, le prove devono essere eseguite all'interno di un'area schermata (la cella TEM e' un'area schermata). 2. Espressione dei risultati Per le prove descritte nel presente allegato, l'intensita' di campo e' espressa in V/m e la corrente iniettata e' espressa in mA. 3. Area di prova 3.1. Il sistema di generazione deve poter generare il segnale di prova richiesto nella gamma di frequenze definita nel presente allegato e soddisfare le disposizioni giuridiche (nazionali) relative all'emissione dei segnali elettromagnetici. 3.2. L'apparecchiatura di misura deve trovarsi all'esterno della camera. 4. Condizioni dell'unita' elettrica/elettronica durante la prova 4.1. L'unita' elettrica/elettronica deve essere in condizioni normali di funzionamento. Essa e' disposta come indicato nel presente allegato, tranne il caso in cui altri metodi di prova specifici indichino altrimenti 4.2. L'unita' elettrica/elettronica e' alimentata elettricamente tramite una rete fittizia (AN) di 5 uH/50 Ohm, collegata elettricamente al piano di massa. La tensione dell'alimentazione deve essere mantenuta pari alla tensione nominale di funzionamento dell'unita', con un'approssimazione del +- 10%. Un eventuale ripple della tensione deve essere inferiore all'1,5% della tensione nominale di funzionamento del sistema, rilevata all'uscita di misura della rete fittizia. 4.3. Qualsiasi altra strumentazione necessaria al funzionamento dell'unita' elettrica/elettronica deve essere installata durante la fase di calibrazione e deve trovarsi ad almeno 1 m dal punto di riferimento durante la calibrazione. 4.4. Per garantire risultati riproducibili quando si ripetono le prove e le misure, il sistema di generazione e la relativa disposizione devono corrispondere a quelli utilizzati nella fase di calibrazione corrispondente (punti 7.2, 7.3.2.3, 8.4, 9.2 e 10.2 del presente allegato). 4.5. Se l'unita' elettrica/elettronica e' costituita da piu' componenti, sarebbe opportuno collegarli con i cavi del cablaggio previsti per l'utilizzazione sul veicolo. Se questi cavi non fossero disponibili, la distanza minima tra la centralina elettronica di controllo e la rete fittizia deve essere 1500 +- 75 mm. Tutti i cavi del fascio devono essere terminati nel modo piu' realistico possibile e muniti, di preferenza, di carichi ed attuatori reali. 5. Banda di frequenza, durata delle prove 5.1. Si devono eseguire le misure nella gamma di frequenze da 20 a 1000 MHz. 5.2. Per accertare che la o le unita' soddisfino i requisiti del presente allegato, le prove devono essere eseguite per almeno 14 frequenze della banda, ad esempio: 27, 45, 65, 90, 120, 150, 190, 230, 280, 380, 450, 600, 750, 900 MHz Deve essere preso in considerazione il tempo di risposta dell'unita' elettrica/elettronica sottoposto a prova e il tempo di permanenza ad ogni frequenza deve poter consentire all'unita' stessa di reagire nelle condizioni normali. In ogni caso, tale tempo non deve essere inferiore a 2 secondi. 6. Caratteristiche del segnale di prova da generare 6.1. Ampiezza massima dell'inviluppo de segnale modulato L'ampiezza massima dell'inviluppo del segnale modulato deve essere uguale a quella di un'onda sinusoidale non modulata il cui valore efficace in V/m e' definito al punto 6.4.2 dell'allegato 1 (cfr. appendice 4 dell'allegato VI). 6.2. Forma dell'onda del segnale di prova Il segnale di prova deve essere un'onda sinusoidale a radiofrequenza, modulata in ampiezza mediante un'onda sinusoidale di 1 kHz, con un indice di modulazione m di 0,8 +- 0,04. 6.3. Indice di modulazione L'indice di modulazione m e' definito come segue: ampiezza massima dell'inviluppo del segnale modulato - ampiezza minima m = ampiezza massima dell'inviluppo del segnale modulato + ampiezza minima 7. Prova in stripline 7.1. Metodo di prova Questo metodo di prova consiste nel sottoporre i cablaggi che collegano i componenti di un'unita' elettrica/elettronica a campi elettromagnetici di intensita' prefissata. 7.2. Misura dell'intensita' del campo elettromagnetico in stripline Per ciascuna frequenza di prova desiderata, si deve fornire alla stripline un livello di potenza atto a produrre l'intensita' di campo elettromagnetico desiderata nell'area di prova senza la presenza dell'unita' elettrica/elettronica. Questo livello di potenza, o qualsiasi altro parametro connesso con la potenza necessaria per generare l'intensita' di campo elettromagnetico, viene misurato ed i suoi risultati sono registrati. Detti risultati vengono in seguito utilizzati per le prove di omologazione, a meno che non siano eseguite modifiche dell'installazione o al sistema di generazione che richiedano la ripetizione della calibrazione. Durante la calibrazione, il sensore di campo elettromagnetico deve trovarsi sotto il conduttore attivo ed essere centrato rispetto alle direzioni longitudinale, verticale e trasversale. Il misuratore contenente i circuiti elettronici del sensore di campo elettromagnetico deve essere posizionato il piu' lontano possibile dall'asse longitudinale della linea piana. 7.3. Installazione dell'unita' elettrica/elettronica in prova 7.3.1. Prova con la stripline da 150 mm Questo metodo di prova consente la generazione di campi elettromagnetici omogenei tra un conduttore attivo (stripline avente impedenza caratteristica di 50 Ohm) ed un piano di massa (il piano conduttivo di un tavolo), tra cui puo' essere posizionata una parte del cablaggio. La oppure le centraline elettroniche dell'unita' elettrica/elettronica sono installate sul piano di massa ma al di fuori della stripline, con uno dei loro bordi parallelo al conduttore attivo della suddetta stripline. Va mantenuta una distanza di 200 +- 10 mm da una linea situata sul piano di massa, direttamente sotto il bordo del conduttore attivo ed il piu' vicino dei bordi di ogni centralina elettronica. La distanza tra uno qualsiasi dei bordi del conduttore attivo e ogni altro dispositivo periferico utilizzato per la misura deve essere di almeno 200 mm. Il cablaggio dell'unita' elettrica/elettronica deve essere posto in posizione orizzontale tra il conduttore attivo ed il piano di massa (cfr. figure 1 e 2, appendice 1 del presente allegato). 7.3.1.1. La lunghezza minima del cablaggio disposto sotto la stripline, comprendente il cablaggio di potenza della centralina elettronica, deve essere di 1,5 m, tranne il caso in cui il cablaggio del veicolo abbia una lunghezza inferiore a 1,5 m. In quest'ultimo caso, la lunghezza del cablaggio deve essere pari a quella del cablaggio piu' lungo tra tutti quelli installati su veicolo. Ogni eventuale diramazione di cavi deve essere disposta perpendicolarmente all'asse longitudinale della stripline. 7.3.1.2. In alternativa, la lunghezza totale del cablaggio, compresa la piu' lunga delle ramificazioni, deve essere di 1,5 m. 7.3.2. Prova con la stripline da 800 mm 7.3.2.1. Metodo di prova La stripline e' composta da due placche metalliche parallele separate da una distanza di 800 mm. La centralina elettronica dell'unita' elettrica/elettronica in prova deve essere collocata al centro della distanza che separa le placche e sottoposta ad un campo elettromagnetico (cfr. figure 3 e 4, appendice 1 del presente allegato). Con questo metodo si possono provare sistemi elettronici completi, compresi i sensori e gli attuatori, nonche' centraline elettroniche ed il cablaggio. La centralina elettronica in prova deve avere le dimensioni maggiori che siano inferiori ad un terzo della distanza tra le placche. 7.3.2.2. Installazione della stripline La stripline deve essere collocata in una camera schermata (per evitare emissioni esterne), a 2 m di distanza dalle pareti e da qualsiasi struttura metallica per evitare le riflessioni delle onde elettromagnetiche. Per arrestare dette riflessioni, si puo' utilizzare materiale anecoico per le onde radio. La stripline deve essere collocata su rapporti dielettrici ad un'altezza di almeno 0,4 m al di sopra del pavimento. 7.3.2.3. Taratura della stripline Un sensore di campo elettromagnetico deve essere collocato al centro delle dimensioni longitudinale, verticale e trasversale dello spazio che si trova tra le placche parallele, senza la presenza del sistema sottoposto alla prova. Il corrispondente misuratore di campo elettromagnetico deve trovarsi all'esterno della camera blindata. Per ciascuna frequenza di prova desiderata, si deve fornire alla stripline un livello di potenza atto a produrre l'intensita' di campo elettromagnetico desiderata. Questo livello di potenza incidente, o qualsiasi altro parametro direttamente connesso con la potenza necessaria per generare l'intensita' di campo elettromagnetico, viene utilizzato per le prove di omologazione, a meno che non siano eseguite modifiche dell'installazione o al sistema di generazione che richiedano la ripetizione della calibrazione. 7.3.2.4. Installazione dell'unita' elettrica/elettronica sottoposta alla prova La centralina elettronica deve essere collocata al centro delle dimensioni longitudinale, verticale e trasversale dello spazio che si trova tra le placche parallele. Essa deve essere sostenuta da un supporto costituito da materiale dielettrico. 7.3.2.5. Cavi di alimentazione e di collegamento con sensori/attuatori I cavi di alimentazione e tutti i cavi di collegamento con sensori/attuatori devono estendersi verticalmente dalla centralina elettronica fino al piano di massa superiore (per rafforzare al massimo l'accoppiamento con il campo elettromagnetico). Devono poi seguire la parte superiore del piano fino ad uno dei bordi liberi da cui passano alla parte inferiore estendendosi fino ai collegamenti di alimentazione RF della stripline. I cavi devono essere poi diretti verso il sistema di controllo e di monitoraggio che deve trovarsi in un'area non influenzata dal campo elettromagnetico, ad esempio il pavimento della camera schermata ad una distanza longitudinale di 1 m dalla stripline. 8. Prova di immunita' in "campo libero" per unita' elettriche/elettroniche 8.1. Metodo di prova Questo metodo consente di eseguire le prove delle unita' elettriche/elettroniche di un veicolo esponendo un'unita' completa ai campi elettromagnetici generati da un'antenna. 8.2. Descrizione del banco di prova La prova deve essere eseguita all'interno di una camera semianecoica in cui e' situato un tavolo su cui viene posizionata l'unita' elettrica/elettronica. 8.2.1. Piano di massa 8.2.1.1. Per la prova di immunita' in campo libero, l'unita' elettrica/elettronica in prova e il relativo cablaggio devono trovarsi a 50 +- 5 mm sopra un tavolo in legno o altro materiale dielettrico. Tuttavia, se una parte qualsiasi dell'unita' in prova deve essere connessa elettricamente alla scocca metallica del veicolo, questa parte deve essere sistemata su un piano di massa ed essere collegata elettricamente al piano stesso. Il piano di massa e' costituito da una lastra metallica dello spessore minimo di 0,5 mm. La dimensione minima del piano di massa dipende dalla dimensione dell'unita' elettrica/elettronica sottoposta alla prova, ma deve consentire la distribuzione del cablaggio dell'unita' elettrica/ elettronica e dei suoi componenti. Il piano di massa deve essere collegato all'impianto di terra. Il piano di massa deve essere situato ad un'altezza di 1,0 +- 0,1 m sopra il pavimento della cabina di prova ed essere sistemato parallelamente a quest'ultimo. 8.2.1.2. L'unita' elettrica/elettronica in prova deve essere sistemata e collegata come previsto a disegno. Il cavo di alimentazione deve essere collocato parallelamente al bordo del piano di massa o del tavolo piu' vicini all'antenna ad una distanza massima di 100 mm. 8.2.1.3. L'unita' elettrica/elettronica in prova deve essere collegata alla massa conformemente alle prescrizioni del costruttore e non e' consentita nessun'altra connessione a massa. 8.2.1.4. La distanza minima tra l'unita' elettrica/elettronica in prova e ogni altra superficie conduttrice, come ad esempio le pareti dell'area schermata (ad eccezione del piano di massa/tavola sopra il quale si appoggia l'unita' sottoposta alla prova), deve essere di 1,0 m. 8.2.1.5. Le dimensioni del piano di massa devono essere di almeno 2,25 m2; il lato minore del piano di massa non deve essere inferiore a 750 mm. Il piano di massa deve essere collegato alla camera con bandelle di connessione in modo che la resistenza di connessione in DC non superi i 2,5 milliohms. 8.2.2. Installazione dell'unita' elettrica/elettronica in prova In caso di unita' di grandi dimensioni installate su un supporto metallico di prova, il supporto deve essere considerato parte del piano di massa ai fini della prova e deve essere opportunamente collegato. I lati dell'unita' di prova devono trovarsi ad almeno 200 mm dal bordo del piano di massa. Tutti i connettori ed i cavi devono trovarsi ad almeno 100 mm dal bordo del piano di massa e la distanza dal piano di massa (a partire dal punto piu' basso del cablaggio) deve essere di 50 +- 5 mm al di sopra del piano di massa stesso. L'alimentazione deve essere fornita all'unita' elettrica/elettronica tramite una rete fittizia (AN) da 5uH/50 Ohm. 8.3. Tipo, posizione e orientamento del generatore di campo elettromagnetico 8.3.1. Tipo di generatore di campo elettromagnetico 8.3.1.1. Il tipo o i tipi di generatore di campo elettromagnetico devono poter raggiungere l'intensita' di campo elettromagnetico richiesta nel punto di riferimento (cfr. punto 8.3.4 del presente allegato) alle opportune frequenze. 8.3.1.2. Il generatore di campo elettromagnetico puo' consistere in una o piu' antenne tradizionali oppure in un'antenna a piani paralleli. 8.3.1.3. La tipologia e l'orientamento del generatore di campo elettromagnetico devono essere tali che il campo elettromagnetico generato sia polarizzato in uno dei modi seguenti: da 20 a 1 000 MHz, orizzontalmente o verticalmente. 8.3.2. Altezza e distanza di misura 8.3.2.1. Altezza Il centro di fase dell'antenna deve essere 150 +- 10 mm al di sopra del piano di massa del tavolo sul quale si trova l'unita' elettrica/elettronica in prova. Nessun elemento irradiante dell'antenna deve trovarsi a meno di 250 mm al di sopra dell'installazione. 8.3.2.2. Distanza 8.3.2.2.1. Si puo' ottenere una migliore approssimazione delle condizioni reali di funzionamento su veicolo vettura se si dispone il generatore di campo elettromagnetico il piu' lontano possibile dall'unita' elettrica/elettronica. Questa distanza deve essere compresa tra 1 e 5 m. 8.3.2.2.2. Se la prova e' eseguita in un'installazione chiusa, gli elementi irradianti del generatore di campo elettromagnetico non devono trovarsi a meno di 0,5 m da qualsiasi materiale anecoico per le onde radio e a meno di 1,5 m dalla parete della suddetta installazione. Tra il generatore di campo elettromagnetico e l'unita' elettrica/elettronica in prova non deve esservi materiale anecoico. 8.3.3. Posizione del generatore di campo elettromagnetico rispetto all'unita' elettrica/elettronica sottoposta alla prova. 8.3.3.1. Gli elementi irradianti del generatore di campo elettromagnetico non devono trovarsi a meno di 0,5 m dal bordo del piano di massa. 8.3.3.2. Il centro di fase del generatore di campo elettromagnetico deve trovarsi su un piano che: a) sia perpendicolare al piano di massa, b) intersechi il bordo del piano di massa nel punto medio del cablaggio, c) sia perpendicolare al bordo del piano di massa lungo il quale si trova il cablaggio. Il generatore di campo elettromagnetico deve essere collocato parallelamente al suddetto piano (cfr. figure 1 e 2, appendice 4 del presente allegato). 8.3.3.3. Qualsiasi generatore di campo elettromagnetico situato al di sopra del piano di massa o dell'unita' elettrica/elettronica deve estendersi su tutta l'unita' in prova. 8.3.4. Punto di calibrazione Ai fini del presente allegato, il punto di calibrazione e' quello rispetto al quale si stabiliscono le intensita' del campo elettromagnetico ed e' definito come segue: 8.3.4.1. orizzontalmente, ad almeno 2 m dal centro di fase dell'antenna o, verticalmente, ad almeno 1 m dagli elementi irradianti di un'antenna a piani paralleli; 8.3.4.2. su un piano che: a) sia perpendicolare al piano di massa, b) sia perpendicolare al bordo del piano di massa lungo il quale passa il cablaggio, c) intersechi il bordo del piano di massa nel punto medio del cablaggio, d) coincida con il punto medio del cablaggio che passa lungo il bordo del piano di massa piu' vicino all'antenna; 8.3.4.3. a 100 +- 10 mm al di sopra del piano in questione. 8.4. Generazione dell'intensita' del campo elettromagnetico prescritta: metodo di prova 8.4.1. Per riprodurre il corretto campo elettromagnetico deve essere utilizzato il "metodo di sostituzione". 8.4.2. Metodo di sostituzione Per ciascuna frequenza di prova, si deve stabilire un livello di potenza del generatore di campo elettromagnetico per produrre l'intensita' di campo elettromagnetico desiderata nel punto di calibrazione (come definito al punto 8.3.4) dell'area di prova, senza la presenza dell'unita' elettrica/elettronica; questo livello di potenza incidente, o qualsiasi altro parametro in relazione diretta con la potenza richiesta per definire il campo elettromagnetico, sono misurati ed i risultati registrati. Questi risultati sono quindi utilizzati per le prove di omologazione, a meno che non si eseguono modifiche dell'installazione o del sistema di generazione che richiedono la ripetizione della calibrazione. 8.4.3. Durante la calibrazione, le attrezzature estranee devono essere situate ad una distanza minima di 1 m dal punto di calibrazione. 8.4.4. Dispositivo di misura dell'intensita' del campo elettromagnetico Per determinare l'intensita' del campo elettromagnetico nella fase di calibrazione secondo il metodo di sostituzione, deve essere utilizzato un sensore isotropico di campo elettromagnetico. 8.4.5. Il centro di fase del sensore di campo elettromagnetico deve coincidere con il punto di calibrazione. 8.4.6. L'unita' elettrica/elettronica, che puo' comprendere un piano di massa addizionale, viene allora introdotta nell'installazione di prova e disposta conformemente ai requisiti di cui al punto 8.3. Se si utilizza un secondo piano di massa, esso deve trovarsi a meno di 5 mm dal pi- ano di massa del tavolo ed esservi collegato elettricamente. La potenza definita al punto 8.4.2, richiesta per ciascuna delle frequenze indicate al punto 5, viene allora applicata al generatore di campo elettromagnetico. 8.4.7. Qualunque sia il parametro prescelto per definire il campo elettromagnetico conformemente al punto 8.4.2, si deve utilizzare lo stesso per tutta la prova al fine di generare l'intensita' di campo elettromagnetico desiderata. 8.5. Distribuzione del campo elettromagnetico 8.5.1. Durante la fase di calibrazione secondo il metodo di sostituzione (prima di introdurre l'unita' elettrica/elettronica nell'area di prova), l'intensita' del campo elettromagnetico non deve essere inferiore al 50% dell'intensita' nominale del campo elettromagnetico a 0,5 +- 0,05 m da entrambe le parti del punto di calibrazione, su una linea parallela al bordo del piano di massa piu' vicino all'antenna e che passa per il suddetto punto di calibrazione. 9. In cella TEM 9.1. Metodo di prova La cella TEM (Transverse electromagnetic mode) genera dei campi omogenei tra il conduttore interno (setto) e l'involucro (piano di massa). Viene utilizzata per provare le unita' elettriche/elettroniche (cfr. figura 1, appendice 3 del presente allegato). 9.2. Misura dell'intensita' del campo in una cella TEM 9.2.1. Il campo elettrico in una cella TEM viene determinato con la seguente equazione: Radice quadrata del prodotto (P x Z) E = d E = intensita' del campo elettrico (V/m) P = potenza in ingresso alla cella TEM (W) Z = impedenza della cella TEM (50 Ohm) d = distanza (metri) che separa la parete superiore ed il conduttore interno (setto) 9.2.2. In alternativa, si puo' collocare un sensore di campo elettromagnetico nella meta' superiore della cella TEM. In questa parte della cella il campo elettromagnetico e' perturbato in modo trascurabile dalla o dalle centraline elettroniche posizionate nella meta' inferiore della cella TEM. Il segnale in uscita del sensore esprime l'intensita' del campo elettromagnetico. 9.3. Dimensioni della cella TEM Per mantenere un campo elettromagnetico omogeneo nella cella TEM e per ottenere risultati di misura riproducibili, l'altezza dell'unita' in prova non deve essere superiore ad un terzo della distanza tra il setto e la parete superiore della cella TEM. Le dimensioni raccomandate della cella TEM sono indicate nell'appendice 3, figure 2 e 3, del presente allegato. 9.4. Cavi di alimentazione e di segnale/controllo Alla cella TEM va fissato un pannello tecnico allestito con connettori coassiali e collegata il piu' vicino possibile ad un connettore munito di un opportuno numero di terminali (pin). I cavi di alimentazione e di segnale controllo provenienti dal connettore situato sulla parete della cella devono essere collegati direttamente con l'unita' in prova. I componenti esterni, quali i sensori, l'alimentazione ed il sistema di stimolo e di monitoraggio possono essere collegati: a) ad un sistema di stimolo e di monitoraggio schermato, b) al veicolo vicino alla cella TEM, c) direttamente al pannello tecnico di interconnessione. Per collegare la cella TEM al sistema di stimolo e di monitoraggio o al veicolo, se essi non si trovano nella stessa camera schermata o in una adiacente, si usano cavi schermati. 10. Bulk current injection 10.1. Metodo di prova Questo metodo di prova permette di indurre direttamente la corrente in un cablaggio, utilizzando a tale fine una sonda di iniezione di corrente a radiofrequenza. Detta sonda e' composta da un morsetto d'accoppiamento al cui centro passano i cavi dell'unita' elettrica/elettronica in prova. Le prove di immunita' possono essere eseguite variando la frequenza dei segnali iniettati. L'unita' elettrica/elettronica puo' essere installata su un piano di massa come indicato al punto 8.2.1 o su un veicolo, conformemente alle specifiche di progetto del veicolo stesso. 10.2. Calibrazione della sonda di iniezione Prima di iniziare le prove, si installa una sonda di iniezione su un jig di calibrazione. Mentre si scandisce l'intera gamma di frequenze di prova, si deve registrare ad ogni frequenza la potenza necessaria per raggiungere la corrente prescritta dall'allegato 1, punto 6.7.2.1. Questo metodo determina, prima della prova, il rapporto tra la potenza incidente e la corrente iniettata, ed e' questa potenza che va applicata alla sonda di iniezione quando viene collegata all'unita' elettrica/elettronica tramite i cavi utilizzati per la calibrazione. Si deve tener conto del fatto che la potenza misurata, applicata alla sonda di iniezione, e' la suddetta potenza incidente. 10.3. Installazione dell'unita' elettrica/elettronica sottoposta alla prova Se l'unita' elettrica/elettronica e' montata su un piano di massa come indicato al punto 8.2.1, tutti i cavi del cablaggio devono essere terminati nel modo piu' realistico possibile ed essere di preferenza muniti di attuatori e carichi reali. Sia per le unita' montate sul veicolo che per quelle montate sul piano di massa, la sonda di iniezione e' collocata attorno all'intero fascio cavi di ogni connettore ad una distanza di 150 +- 10 mm dai connettori stessi delle centraline elettroniche, dei quadri strumenti o dei sensori attivi, come illustrato nella figura 1 dell'appendice 2. 10.4. Cavi di alimentazione, di segnale/controllo Se l'unita' elettrica/elettronica e' montata su un piano di massa come indicato al punto 8.2.1, un cablaggio deve collegare una rete fittizia (LISN) alla centralina elettronica. Il cablaggio deve essere parallelo al bordo del piano di massa ad almeno 200 mm dal bordo stesso. Il cablaggio deve contenere il cavo positivo di alimentazione utilizzato per collegare la batteria del veicolo alla suddetta centralina elettronica e il cavo di ritorno (negativo) se questo viene utilizzato sul veicolo. La distanza tra la centralina elettronica e la rete fittizia deve essere di 1,0 +- 0,1 m; essa puo' essere anche pari alla lunghezza del cablaggio tra la centralina elettronica e la batteria utilizzata nel veicolo, se essa e' nota. Tra i due valori, si deve scegliere la distanza piu' corta. Se si utilizza il cablaggio del veicolo, qualsiasi derivazione di cavi lungo questo spezzone deve essere parallela al piano di massa, ma perpendicolare all'asse del bordo del suddetto piano di massa. In alternativa la derivazione dei cavi dell'unita' elettrica/elettronica deve avvenire a livello della rete fittizia. ----> Vedere IMMAGINI da pag. 59 a pag. 68 del S.O. <----