ART. 17
                          IMPIANTI TECNICI
Impianti elettrici
   Gli  impianti  elettrici  devono  essere realizzati in conformita'
alla legge 10 marzo 1968, n. 186, (G.U. n. 77 del 23 marzo 1968).  La
rispondenza alle vigenti norme di sicurezza deve essere attestata con
la  procedura  di  cui  alla  legge 5 marzo 1990, n. 46, e successivi
regolamenti di applicazione.
   In particolare, ai  fini  della  prevenzione  degli  incendi,  gli
impianti elettrici:
- non devono costituire causa primaria di incendio o di esplosione;
-  non  devono  fornire  alimento  o via privilegiata di propagazione
  degli incendi. Il comportamento  al  fuoco  della  membratura  deve
  essere  compatibile con la specifica destinazione d'uso dei singoli
  locali;
- devono essere  suddivisi  in  modo  che  un  eventuale  guasto  non
  provochi la messa fuori servizio dell'intero sistema (utenza);
-  devono  disporre  di  apparecchi  di  manovra ubicati in posizioni
  "protette" e devono riportare chiare indicazioni dei  circuiti  cui
  si riferiscono.
   Il   sistema   utenza  deve  disporre  dei  seguenti  impianti  di
sicurezza:
   a) illuminazione;
   b) allarme;
   c) rilevazione;
   d) impianti di estinzione incendi.
   L'alimentazione   di   sicurezza   deve   essere   automatica   ad
interruzione  breve  (<  0,5  sec)  per gli impianti di segnalazione,
allarme ed illuminazione e ad interruzione media (< 15 sec)  per  gli
impianti idrici antincendio.
   Il  dispositivo  di  carica degli accumulatori deve essere di tipo
automatico e tale da consentire la ricarica completa entro 12 ore.
   L'autonomia dell'alimentazione di  sicurezza  deve  consentire  lo
svolgimento  in  sicurezza  del  soccorso  e dello spegnimento per il
tempo necessario; in ogni caso l'autonomia minima viene stabilita per
ogni impianto come segue:
   - segnalazione e allarme: 30 minuti;
   - illuminazione di sicurezza: 60 minuti;
   - impianti idrici antincendio: 60 minuti.
   Gli impianti al chiuso, quelli all'aperto per i quali e'  previsto
l'uso  notturno  e  gli  ambienti  interni  degli  impianti  sportivi
all'aperto, devono essere dotati di un impianto di  illuminazione  di
sicurezza.
   L'impianto  di  illuminazione  di  sicurezza  deve  assicurare  un
livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1 m di altezza  dal
piano  di  calpestio  lungo  le  vie  di uscita; sono ammesse singole
lampade con alimentazione autonoma che  assicurino  il  funzionamento
per almeno 1 ora.
   Il  quadro  elettrico  generale  deve  essere ubicato in posizione
facilmente  accessibile,  segnalata  e  protetta  dall'incendio   per
consentire    di    porre   fuori   tensione   l'impianto   elettrico
dell'attivita'.
Impianti di riscaldamento e condizionamento
   Per  gli impianti di produzione del calore e di condizionamento si
rimanda alle specifiche norme del Ministero dell'Interno.
   E' vietato utilizzare elementi mobili alimentari  da  combustibile
solido, liquido o gassoso, per il riscaldamento degli ambienti.
Impianto di rilevazione e segnalazione degli incendi
   Negli  impianti  al  chiuso,  con numero di spettatori superiore a
1.000 e negli ambienti interni degli impianti all'aperto  con  numero
di spettatori superiore a 5.000, deve essere prevista l'installazione
di  un  impianto fisso di rivelazione e segnalazione automatica degli
incendi in grado di rivelare e segnalare a distanza un  principio  di
incendio che possa verificarsi nell'ambito dell'attivita'.
   La  segnalazione  di  allarme  proveniente  da  uno  qualsiasi dei
rivelatori utilizzati deve sempre determinare una segnalazione ottica
ed acustica  di  allarme  incendio  nella  centrale  di  controllo  e
segnalazione, che deve essere ubicata in ambiente presidiato.
Impianto di allarme
   Gli  impianti  al  chiuso  devono  essere muniti di un impianto di
allarme acustico in grado di avvertire i presenti delle condizioni di
pericolo in caso di incendio.
   I dispositivi sonori devono avere caratteristiche  e  sistemazione
tali   da   poter   segnalare  il  pericolo  a  tutti  gli  occupanti
dell'impianto sportivo o delle parti di esso coinvolte dall'incendio;
il comando del funzionamento simultaneo dei dispositivi  sonori  deve
essere  posto in ambiente presidiato, puo' inoltre essere previsto un
secondo comando centralizzato  ubicato  in  un  locale  distinto  dal
precedente che non presenti particolari rischi di incendio.
   Il  funzionamento  del  sistema  di  allarme deve essere garantito
anche in assenza di alimentazione elettrica principale, per un  tempo
non inferiore a 30 minuti.
Mezzi ed impianti di estinzione degli incendi
Estintori
   Tutti  gli  impianti  sportivi devono essere dotati di un adeguato
numero di estintori portatili.
   Gli estintori devono essere distribuiti in modo uniforme nell'area
da proteggere, ed e' comunque necessario che alcuni si trovino:
   - in prossimita' degli accessi;
   - in vicinanza di aree di maggior pericolo.
   Gli  estintori  devono  essere  ubicati  in  posizione  facilmente
accessibile   e   visibile;   appositi  cartelli  segnalatori  devono
facilitarne l'individuazione, anche a distanza.
   Gli estintori portatili devono  avere  capacita'  estinguente  non
inferiore  a  13 A - 89 B; a protezione di aree ed impianti a rischio
specifico devono essere previsti estintori di tipo idoneo.
Impianto idrico antincendio
   Gli idranti ed i naspi, correttamente corredati, devono essere:
   - distribuiti in modo da consentire l'intervento in tutte le aree
   dell'attivita';
   - collocati in ciascun piano negli edifici a piu' piani;
   - dislocati in posizione accessibile e visibile.
   - segnalati con appositi cartelli che ne agevolino
   l'individuazione a distanza
   Gli idranti ed i naspi non devono essere posti  all'interno  delle
scale in modo da non ostacolare l'esodo delle persone. In presenza di
scale  a prova di fumo interne, al fine di agevolare l'intervento dei
Vigili del Fuoco, gli idranti devono essere ubicati  all'interno  dei
filtri a prova di fumo.
   Gli  impianti al chiuso con numero di spettatori superiore a 100 e
fino a 1.000 devono essere almeno dotati di naspi DN 20;  ogni  naspo
deve essere corredato da una tubazione semirigida realizzata a regola
d'arte.
   I naspi possono essere collegati alla normale rete idrica, purche'
questa    sia    in   grado   di   alimentare,   in   ogni   momento,
contemporaneamente, oltre all'utenza normale, i due naspi ubicati  in
posizione  idraulicamente piu' sfavorevole, assicurando a ciascuno di
essi una portata non inferiore  a  35  1/min  ed  una  pressione  non
inferiore a 1,5 bar, quando sono entrambi in fase di scarica.
   L'alimentazione  deve  assicurare una autonomia non inferiore a 30
min. Qualora la rete idrica non sia in  grado  di  assicurare  quanto
descritto,  deve  essere  predisposta  una  alimentazione di riserva,
capace di fornire le medesime prestazioni.
   Gli impianti al chiuso con numero di spettatori superiore a  1.000
e quelli all'aperto con numero di spettatori superiore a 5.000 devono
essere  dotate  di  una  rete idranti DN 45. Ogni idrante deve essere
corredato da una tubazione flessibile realizzata a regola d'arte.
   L'impianto idrico antincendio per idranti deve  essere  costituito
da  una  rete di tubazioni, realizzata preferibilmente ad anello, con
colonne montanti disposte nei vani scala; da  ciascuna  montante,  in
corrispondenza  di ogni piano, deve essere derivato, con tubazioni di
diametro interno non inferiore a 40 mm, un attacco per idranti DN 45;
la rete di tubazioni deve essere indipendente da quella  dei  servizi
sanitari.  Le  tubazioni  devono  essere protette dal gelo, da urti e
qualora non metalliche dal fuoco.
   L'impianto deve avere caratteristiche idrauliche tali da garantire
una portata minima di 360 1/min per ogni colonna montante e nel  caso
di  piu'  colonne, il funzionamento contemporaneo di almeno due. Esso
deve essere in grado  di  garantire  l'erogazione  ai  3  idranti  in
posizione  idraulica  piu'  sfavorita, assicurando a ciascuno di essi
una portata non inferiore a 120 1/min con una pressione al  bocchello
di 2 bar.
   L'alimentazione deve assicurare una autonomia di almeno 60 min.
   L'impianto  deve  essere  alimentato  normalmente  dall'acquedotto
pubblico.
   Qualora l'acquedotto non garantisca la condizione di cui al  punto
precedente,  dovra'  essere  realizzata  una riserva idrica di idonea
capacita'.
   Il gruppo di pompaggio di  alimentazione  della  rete  antincendio
deve essere realizzato da elettropompa con alimentazione elettrica di
riserva  (gruppo  elettrogeno  ad  azionamento  automatico)  o da una
motopompa con avviamento automatico.
   Negli impianti sportivi al chiuso con capienza superiore  a  4.000
spettatori  e  in  quelli  all'aperto con capienza superiore a 10.000
spettatori  deve  essere  prevista  l'installazione  all'esterno,  in
posizione  accessibile  ed  opportunamente  segnalata,  di  almeno un
idrante DN 70 da utilizzare per il rifornimento dei mezzi dei  Vigili
del Fuoco. Tale idrante dovra' assicurare una portata non inferiore a
460 1/min per almeno 60 min.