(all. 1 - art. 1)
                                                             ALLEGATO
                  DOCUMENTO TECNICO ESEMPLIFICATIVO
                 DELLO SVILUPPO DELLE SINGOLE LINEE
a.        Attivita' di diffusione delle informazioni di supporto alla
gestione degli interventi di sviluppo e di lancio delle iniziative
a.1     Azioni di lancio delle iniziative
        La  realizzazione  delle  attivita'  previste  dal  Programma
Operativo  nel  suo  insieme, e di quanto previsto da questo progetto
esecutivo, richiede che venga impostata una attivita' di lancio e  di
informazione sugli interventi previsti.
        Obiettivi  degli  interventi  previsti  in  questa  linea  di
attivita' sono i seguenti:
- informare  delle  iniziative  previste  tutte  le  Amministrazioni,
  centrali, regionali e locali coinvolte nel processo di utilizzo dei
  fondi   strutturali   e   quindi  potenzialmente  interessate  alla
  partecipazione al programma.
- sensibilizzare i decisori e i potenziali utenti rispetto  alle  di-
  verse   opportunita'  di  formazione,  informazione  ed  assistenza
  consulenziale offerte.
-  creare  occasioni  di  incontro  utili  a   rilevare   i   bisogni
  informativi,   formativi   e   di  assistenza  consulenziale  delle
  amministrazioni, ed incoraggiare  la  partecipazione  all'attivita'
  progettuale.
-   avviare   canali  stabili  di  scambio  di  informazioni  tra  le
  amministrazioni e gli enti che realizzano le attivita'.
-  diffondere  la  conoscenza  dei  primi  risultati  ottenuti  dalle
  attivita'.
        Specifiche iniziative di natura informativa, finalizzate alle
diverse iniziative, sono previste anche in altre linee di attivita'.
        Il   piano   delle   iniziative   promozionali   prevede   la
realizzazione delle attivita' di seguito specificate.
a.1.1   Convegno nazionale di lancio delle iniziative.
        Si  intende  realizzare  un  convegno  nazionale  di   lancio
dell'iniziativa,  con  la  partecipazione  dei  massimi  responsabili
comunitari, nazionali e regionali, della durata di due giornate a cui
si prevede la partecipazione di non meno di 500 persone - dirigenti e
funzionari delle amministrazioni  interessate,  rappresentanti  degli
enti gestori e di organismi di formazione, esperti del settore.
        Il  seminario otterra' significativa visibilita' sui mezzi di
comunicazione di massa e  consentira'  ai  partecipanti  di  ottenere
informazioni  di  massima  sugli obiettivi del programma, le linee di
intervento previste, le modalita' di richiesta  di  intervento  e  di
partecipazione alla progettazione degli interventi stessi.
        Il  seminario  costituira'  anche  una occasione di dibattito
sulle  esigenze  della  Pubblica  Amministrazione  soprattutto  nella
direzione  del  migliore  utilizzo  dei fondi strutturali, e offrira'
quindi elementi per orientare correttamente  l'implementazione  delle
iniziative.
a.1.2   Convegni regionali
        Si  intendono  realizzare  poi  seminari regionali di analogo
formato, di  due  giornate  di  durata,  in  ciascuna  delle  regioni
dell'obiettivo 1.
        Nell'ambito  dei  seminari  saranno  presentate le iniziative
previste dal programma e rivolte in particolare alle  amministrazioni
regionali,  alle  amministrazioni locali facenti parte del territorio
regionale  ed  alle  strutture  periferiche   delle   amministrazioni
centrali dello Stato operanti sul territorio della Regione.
        Il  seminario  costituira'  anche  una occasione di dibattito
sull'utilizzo dei fondi strutturali a livello  regionale  e  offrira'
quindi  elementi  per orientare correttamente l'implementazione delle
iniziative.
        Ai seminari regionali e' prevista la partecipazione media  di
100 persone.
a.1.3   Seminari per le Amministrazioni dello Stato
        Si  intendono  realizzare,  inoltre, dieci seminari destinati
alle Amministrazioni dello Stato maggiormente coinvolte nel  processo
di  utilizzo dei fondi strutturali, anch'essi orientativamente di due
giornate di durata.  Tali  iniziative  potranno  avere  anche  natura
tematica, assumendo in tal caso una caratterizzazione trasversale tra
le  Amministrazioni,  ed avviando il processo di costruzione di nuove
interazioni tra i funzionari appartenenti ad Amministrazioni diverse.
        I contenuti degli incontri saranno analoghi a quanto previsto
per  i  seminari,  ma  naturalmente  focalizzati  sulle  esigenze  di
ciascuna Amministrazione centrale dello Stato e sulle opportunita' ad
essa offerte, ovvero sul tema / problema prescelto.
        Il seminario costituira' anche una occasione di dibattito sul
ruolo   delle   singole   Amministrazioni   nell'utilizzo  dei  fondi
strutturali a  livello  regionale  e  offrira'  quindi  elementi  per
orientare correttamente l'implementazione delle iniziative.
        Agli  incontri  e'  prevista  la  partecipazione  media di 50
persone.
a.2.    Diffusione delle informazioni.
a.2.1   Attivita' propedeutiche.
a.2.1.1 Ricognizione delle fonti informative.
        Si intende avviare una ricognizione delle  fonti  informative
disponibili   alle  Pubbliche  Amministrazioni  in  merito  ai  fondi
strutturali ed al loro utilizzo, ed alle problematiche organizzative,
professionali, formative connesse.
        Tale  ricerca  delle   fonti   informative   e   documentarie
consentira' di disporre di una base di informazioni articolata, utile
per l'orientamento delle diverse linee di intervento, per l'attivita'
puntuale   di   fornitura   di  informazioni  su  richiesta,  per  la
realizzazione delle altre iniziative di formazione previste.
        I  risultati  della  ricognizione  consentiranno   anche   di
integrare   le   iniziative   previste  dal  programma  con  analoghe
iniziative informative e di diffusione gestite nell'ambito  di  altri
programmi  o  da  singole  Amministrazioni  nell'ambito delle proprie
competenze, per ridurre le  ridondanze  non  produttive  e  orientare
opportunamente gli utenti.
        Si  prevede l'utilizzo di non meno di 450 giornate / uomo per
la realizzazione dell'attivita'.
a.2.1.2  Progettazione  e  gestione  di  una  base  di dati sui fondi
        strutturali e sui funzionari responsabili della loro gestione
        Anche sulla base dei risultati in progress dell'azione  sopra
indicata, si intende costituire ed avviare la gestione di una base di
dati  informatizzata,  in  grado  di connettersi con analoghe basi di
dati, di facile accesso, utile come strumento di  supporto  sia  agli
enti  incaricati  della  realizzazione  delle  iniziative,  sia  alle
Amministrazioni interessate ad informazioni  sui  fondi  strutturali,
sulle forme di intervento e cosi' via.
        Si prevede inoltre di realizzare una base dati anagrafica dei
funzionari   responsabili   e  coinvolti  nella  gestione  dei  fondi
strutturali, essenziale per l'adeguata realizzazione delle iniziative
promozionali e il monitoraggio del programma.
        Per la progettazione e la gestione, acquisizione dei  dati  e
aggiornamento   delle   basi  di  dati  sopra  descritte  si  prevede
rispettivamente l'utilizzo di 300 e 400 giornate uomo.
a.2.1.3 Analisi ed approfondimenti delle esigenze  e  dei  fabbisogni
        informativi  e  formativi  dei  funzionari responsabili della
        gestione   dei   fondi   strutturali.   Progettazione   degli
        interventi per le successive annualita'.
        l'analisi  sara'  realizzata  attraverso un piano di incontri
con tutte le amministrazioni potenzialmente  interessate  cosi'  come
attraverso  un  piano di interviste tramite questionario strutturato.
Si prevede a tal fine l'utilizzo di 800  giornate  uomo,  comprensive
delle  attivita'  di  progettazione  delle  annualita' successive che
terra' conto anche dei risultati del  monitoraggio  degli  interventi
realizzati.
a.2.2   Servizi informativi offerti
a.2.2.1  Servizio  di  informazione  a  sportello  per  le  Pubbliche
        Amministrazioni.
        Sulla base delle informazioni  e  degli  strumenti  acquisiti
nell'ambito  delle  azioni  sopra  descritte  si  intende attivare un
servizio di informazione a sportello, operante con una  molteplicita'
di canali, numero verde telefonico, fax, Videotel, Internet, contatto
diretto   utente/responsabili   servizio   informativo  destinato  ai
funzionari delle Pubbliche Amministrazioni interessate all'utilizzo e
coinvolte nella gestione dei fondi strutturali.
        Si prevede che  nel  corso  dell'anno  il  servizio  fornira'
risposta - con il coinvolgimento dell'operatore - a non meno di 1.000
richieste da parte delle Amministrazioni.
        L'analisi    delle   richieste   pervenute   costituira'   un
interessante elemento di conoscenza circa le esigenze  informative  e
formative  delle  Amministrazioni  utenti,  ed esse pertanto verranno
accuratamente rilevate e monitorate.
        Le iniziative previste  ai  punti  a.2.1.1,  a.2.1.2,  a.2.2.
saranno  condotte  in  modo integrato e coordinate da un responsabile
dell'attivita' informativa del programma.
a.2.2.2  Realizzazione  di  una  newsletter  informativa  sui   fondi
        strutturali destinata alle pubbliche amministrazioni.
        Si  intende  realizzare  una newsletter informativa a cadenza
bimestrale sui  fondi  strutturali,  destinata  ai  funzionari  delle
Pubbliche Amministrazioni, di non meno di 36 pagine.
        La  newsletter  costituira'  uno  strumento di promozione del
programma, di informazione sulle iniziative previste e sui  risultati
degli  interventi  realizzati,  di stimolo alla propositivita' e alla
progettualita' dei destinatari, di dibattito sul tema.
        Fornira'  inoltre  informazioni  piu'  generali  sul tema dei
fondi    strutturali    e    dell'organizzazione    della    Pubblica
Amministrazione.
        Si  prevede che vengano realizzati 6 numeri della newsletter,
con una tiratura media di 10.000 copie, con un costo medio di  5  Ecu
per copia.
a.2.2.3 Diffusione di materiali informativi strutturati.
        Si  intendono realizzare non meno di 10 materiali informativi
e promozionali strutturati,  relativi  all'intero  programma  e  alle
singole linee di intervento ed iniziative previste, ed alle modalita'
di  accesso  ed  utilizzo  dei fondi strutturali, da utilizzare sia a
supporto delle attivita' seminariali  previste  in  questa  linea  di
intervento  e  di  analisi  dei  bisogni previste in altre linee, sia
autonomamente diffuse presso le Amministrazioni interessate.
        Si prevede orientativamente la predisposizione, la  stampa  e
la  diffusione di complessive 100.000 copie di materiali diversi, con
un costo medio di 2 Ecu per copia, e  il  raggiungimento  sistematico
dei 10.000 destinatari utenti dei servizi informativi.
a.3     Stages informativi/formativi presso la Commissione della U.E.
        Si vogliono realizzare stages della durata di due mesi presso
la   Commissione   della   U.E.   di  funzionari  e  dirigenti  delle
amministrazioni coinvolte nella gestione dei fondi strutturali.
        In particolare si vogliono realizzare 40  stages  rivolti  ad
altrettanti  funzionari e dirigenti delle Regioni e 20 stages rivolti
ad altrettanti dirigenti e funzionari delle  Amministrazioni  Statali
piu' coinvolte nella gestione dei fondi strutturali.
b.  Piani  formativi  integrati  a  base  modulare  per  dirigenti  e
   funzionari regionali e locali  impegnati  nella  attuazione  delle
   politiche di sviluppo e di adeguamento strutturale.
   Obiettivi
   La  finalita'  centrale  del sotto programma operativo "formazione
funzionari della P.A." e' quella di promuovere la massima  diffusione
di  una  cultura  europea di programmazione, gestione, realizzazione,
monitoraggio, valutazione e controllo degli interventi di sviluppo  e
di adeguamento strutturale.
   E' questa, certamente, una capacita' gia' presente nei dirigenti e
nei funzionari di punta ma che deve essere allargata, e puo' comunque
essere  migliorata  in  quelli  che  gia'  la  posseggono  attraverso
occasioni strutturate di approfondimento  e  di  confronto  sui  temi
specifici ad essa connessi.
   Questa  competenza,  inoltre,  e'  in  larga  misura  comune per i
dirigenti ed i funzionari che seguono programmi/progetti cofinanziati
dai diversi Fondi strutturali.
   Per rispondere con  efficacia  alle  esigenze  ed  alle  finalita'
richiamate, i piani formativi integrati a base modulare si propongono
in  primo  luogo di approfondire le problematiche connesse al governo
dei processi di sviluppo a scala locale
   E' particolarmente rilevante, infatti, che le  diverse  scelte  di
intervento  e  di  utilizzo delle risorse comunitarie siano assunte e
realizzate sulla base di una adeguata consapevolezza e  capacita'  di
cogliere le connessioni e le interdipendenze delle scelte di sviluppo
in relazione alla natura propria dei processi di sviluppo a scala lo-
cale  centrati,  oggi  piu'  di  ieri,  sulla  capacita'  competitiva
dell'intero  sistema  socio-economico-istituzionale  locale  e  sulla
piena valorizzazione, nel contesto internazionale,  delle  risorse  e
delle   competenze   distintive   delle   realta'   territoriali   di
riferimento.
   II piano formativo integrato, poi, pone una particolare attenzione
all'apprendimento  dei  processi  di  sviluppo,  di  governo   e   di
funzionamento della Unione Europea e delle politiche comunitarie.
   In   questo   quadro,   particolare   attenzione   viene  dedicata
all'evoluzione  delle  politiche   strutturali,   cosi'   come   alle
specifiche modalita' operative proprie di ogni fondo.
   II  piano  formativo  integrato, inoltre, sviluppa l'analisi delle
problematiche connesse  alle  diverse  politiche  settoriali  interne
verificando  anche  la loro connessione con le finalita' proprie e le
opportunita' offerte dai diversi fondi strutturali.
In ultimo il piano formativo integrato vuole approfondire i  problemi
propri  della  gestione progettuale con riferimento sia alle tecniche
di       progettazione;       sia       alle       attivita'       di
monitoraggio/valutazione/controllo  nelle  diverse  fasi (ex ante, in
itinere, ex post) dello  sviluppo  progettuale;  sia  alle  attivita'
specifiche     di     informazione,     promozione,    comunicazione,
rendicontazione delle diverse iniziative.
   Una particolare attenzione viene infine dedicata  alla  "soluzione
dei  problemi"  con  opportune  attivita' di follow-up formativo e di
assistenza personalizzata da parte di esperti.
   Cio', sia a valle dei moduli formativi specialistici  a  carattere
settoriale,  sia  a  valle  dei moduli di interesse generale centrati
sulla gestione progettuale.
   Il piano formativo integrato a base  modulare  puo'  essere  cosi'
sinteticamente rappresentato:
A) il governo dei processi di sviluppo a scala locale;
B)  le politiche strutturali della U.E. (origini, sviluppo, modalita'
   operative);
C) le politiche settoriali interne;
   C.1 Attivita' di orientamento, assistenza e tutoraggio al problema
   solving
D) il ciclo di gestione dei programmi e dei progetti cofinanziati dai
   fondi strutturali;
   D.1 Attivita' di orientamento, assistenza e tutoraggio al problema
   solving.
A). - Il governo dei processi di sviluppo a scala locale
   Su  questo  tema  si  vuole  realizzare  un   percorso   formativo
approfondito  della durata di 15 giornate di formazione articolato in
moduli con la partecipazione di mediamente 25 funzionari e dirigenti.
Si  vuole  anche  realizzare  un  percorso  formativo   a   carattere
prevalentemente   introduttivo   della  durata  complessiva  di  nove
giornate  articolate   in   tre   moduli   autoconsistenti   con   la
partecipazione  a  ciascun  modulo  autoconsistente  di mediamente 25
funzionari e dirigenti.
   Il percorso formativo sara' centrato sullo sviluppo  dei  temi  di
seguito indicati
A.1.- Elementi di scenario
      1.1.-  La  competizione globale ed i vantaggi competitivi nello
            scenario economico internazionale.  Profili  generali  ed
            approfondimento  per  aree geografiche e per tipologie di
            paesi competitori.
      1.2.-  Tendenze  dell'import - export di beni e servizi a scala
            mondiale ed il posizionamento dell'Italia  nel  commercio
            internazionale.
      1.3.-  Evoluzione  dei  livelli e degli stili di vita nei paesi
            sviluppati. La diversificazione dei modelli di consumo  e
            dei   comportamenti   di  acquisto,  la  specializzazione
            produttiva, i bisogni emergenti.
      1.4.- Evoluzione dell'apporto dei diversi settori di  attivita'
            nella   produzione   del   reddito.  Le  relazioni  e  le
            interdipendenze settoriali nel gioco competitivo.
      1.5.- Problemi e prospettive della  evoluzione  della  piramide
            della  popolazione  per  classi  di  eta' e per fascia di
            reddito.
      1.6.-  Produzione  del  reddito  e  qualita'  della  vita:   la
            distribuzione  delle  opportunita'  nelle  realta' locali
            italiane.
A.2.- La competizione tra  imprese  e  tra  sistemi  socio-economico-
      istituzionali
      2.1.- Le risorse dell'impresa: le tecnologie, l'organizzazione,
            le risorse umane.
      2.2.-  I  fattori  di  successo:  il  costo,  la  qualita',  il
            servizio. L'orientamento al cliente, la qualita'  totale,
            le politiche di miglioramento continuo.
      2.3.-  Grande  e  piccola impresa nelle filiere produttive, nel
            ciclo di vita del  protodotto,  nella  segmentazione  dei
            mercati,  nella innovazione tecnologica ed organizzativa,
            nella innovazione del prodotto.
      2.4.- Punti di forza e  di  debolezza  della  piccola  e  media
            impresa.  Tipologie  e  casi di successo. Le alleanze tra
            imprese, i distretti industriali.
      2.5.- Lo spazio economico dell'impresa e le economie esterne:
            - le relazioni intersettoriali a scala territoriale;
            - il capitale fisso sociale;
            - i servizi alla produzione ed all'impresa;
            - la ricerca applicata;
            - la qualificazione professionale delle risorse umane;
            - il mercato finanziario;
            - la regolazione della concorrenza e dei mercati;
            - i servizi della pubblica amministrazione.
A.3.- Strategie e strumenti per la promozione dello sviluppo a  scala
      locale
      3.1.-    Il   posizionamento   del   sistema   socio-economico-
            istituzionale  locale  nella  scala  di  produzione   del
            reddito e della qualita' della vita a livello nazionale.
      3.2.- Le differenziazioni interne.
      3.3.-  La  bilancia  commerciale,  la  matrice  delle attivita'
            produttive    e    dell'occupazione,     le     relazioni
            intersettoriali a scala locale.
      3.4.-   La   ricognizione  delle  risorse  e  delle  competenze
            distintive e la identificazione dei  potenziali  endogeni
            di sviluppo.
      3.5.- Le azioni e gli strumenti di intervento sul sistema delle
            economie esterne:
            - la regolazione delle attivita' economiche;
            - i servizi delle amministrazioni pubbliche;
            - la qualificazione delle risorse umane;
            - la ricerca applicata;
            -  il  miglioramento  delle infrastrutture, delle reti di
            comunicazione, della qualita' urbana, dell'ambiente;
            - le risorse finanziarie agevolate;
            - i servizi alla produzione ed alla impresa;
            - la promozione della  cultura  imprenditoriale  e  della
            creazione di impresa;
            -  la  valorizzazione  del  patrimonio storico-artistico-
            culturale locale e  dell'interscambio  culturale  con  il
            resto del mondo;
      3.6.- La gestione per progetti socialmente condivisi.
A.4.-   Dal  programma  ai  progetti:  ottimizzazione  delle  risorse
      disponibili e accesso ai fondi comunitari
A.5.- Approfondimento operativi e studio di casi.
      Metodologie  didattiche:  i  corsi   saranno   realizzati   con
l'utilizzo  di  metodi  didattici  attivi  che  prevedono,  oltre che
strumenti formativi tradizionali, la discussione di casi, lo sviluppo
di discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realta' oper-
ative.
B). - Le politiche strutturali della Unione Europea
      Su questo tema si vuole realizzare un primo percorso  formativo
a  carattere introduttivo della durata di nove giornate articolate in
tre moduli autoconsistenti con la  partecipazione  a  ciascun  modulo
autoconsistente di 25 funzionari e dirigenti.
      Si  vuole  inoltre  realizzare un percorso formativo di maggior
approfondimento delle problematiche operative connesse alla  gestione
dei  fondi  europei  che avra', pertanto, la durata complessiva di 15
giornate di formazione articolate in quattro moduli formativi.
      Entrambi i percorsi  formativi  svilupperanno  i  contenuti  di
seguito indicati:
B.1.- Scenario e cultura europea
      1.1.-  Ricognizione  dei  processi  evolutivi della costruzione
            comunitaria;
      1.2.- problemi di armonizzazione normativa;
      1.3.- profili giuridici;
      1.4.- il funzionamento dell'apparato U.E.;
      1.5.- evoluzione della programmazione U.E;
      1.6.- rapporti istituzionali intra U.E.;
      1.7.- rapporti istituzionali U.E./Stato/Regioni.
B.2.- Le politiche strutturali
      2.1.- Evoluzione dell'intervento strutturale U.E.;
      2.2.- evoluzione dei principi dell'intervento strutturale U.E.;
      2.3.- contenuti dell'intervento strutturale U.E.;
      2.4.- strumenti dell'intervento strutturale  della  U.E.:  FSE;
            FESR; FEOGA; SFOP;
      2.5.- rapporti tra: Programmazione U.E.;
                            "        "   Italia;
                            "        "   Regioni.
      2.6.- problemi finanziari e di gestione.
B.3.- Approfondimenti operativi e studio di casi
      3.1.- Il fondo Sociale Europeo - F.S.E.
      3.2.- Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - F.E.S.R.
      3.3.-  Il  Fondo  Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola -
            F.E.O.G.A.
      3.4.- Il Sostegno Finanziario per l'orientamento della pesca  -
            S.F.O.P.
C) -  Le politiche settoriali interne
      Con  riferimento  alle  politiche  settoriali interne, il piano
formativo integrato a base  modulare  si  propone  di  sviluppare  un
attento  approfondimento,  rivolto  ai  dirigenti  ed ai quadri delle
amministrazioni regionali e locali, delle problematiche  di  gestione
dello  sviluppo  relative  ai diversi settori di intervento, previsti
dal Quadro Comunitario di Sostegno:
      1.  Trasporti
      2.  Industria, Artigianato e servizi alle imprese;
      3.  Turismo;
      4.  Agricoltura e sviluppo rurale;
      5.  Pesca;
      6.  Risorse idriche;
      7.  Energia;
      8.  Ambiente;
      9.  Ricerca e sviluppo tecnologico;
      10. Strutture di formazione;
      11. Strutture sanitarie;
      12. Valorizzazione delle risorse umane.
      Per ciascun settore di intervento si vuole realizzare almeno un
percorso  formativo  della  durata  complessiva  di  nove   giornate,
articolate  in  tre moduli autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti
per ciascun modulo autoconsistente.
      I contenuti del percorso formativo riferito a  ciascun  settore
svilupperanno,  contestualizzandole  alle problematiche proprie dello
specifico settore, i temi di seguito indicati:
1) le politiche comunitarie ed i programmi di azione comunitaria;
2) la legislazione nazionale e regionale;
3) le metodologie, gli strumenti ed i modelli operativi per l'analisi
   delle situazioni;
4) le metodologie, gli strumenti ed i  modelli  operativi  per  l'uso
   razionale  delle  risorse  infrastrutturali  e/o per la promozione
   dello sviluppo;
5) le metodologie per le scelte di investimento;
6) la programmazione e la progettazione degli interventi e l'utilizzo
   dei fondi strutturali;
7) gli strumenti analitici per la soluzione di problemi organizzativi
   e gestionali;
8) analisi di  casi  e  di  esperienze:  esercitazioni,  simulazioni,
   approfondimenti.
      A  valle  di  ciascun  percorso  formativo  riferito  a ciascun
settore sara' realizzata un'attivita' di follow-up  della  durata  di
tre  giornate  preceduta da un'azione di assistenza personalizzata su
casi  e  problemi  di  specifico  interesse  del   partecipante   per
complessive 40 giornate/esperto.
      Le  attivita'  formative  saranno  realizzate con l'utilizzo di
metodi didattici attivi che prevedono, oltre che strumenti  formativi
tradizionali,  la  discussione  di  casi,  lo sviluppo di discussioni
guidate ed esercitazioni, la simulazione di realta' operative.
     Nel complesso si vogliono realizzare 36 percorsi  formativi  del
tipo  descritto (nove giornate in tre moduli autoconsistenti, follow-
up di tre giornate, consulenza personalizzata).
      Il numero dei percorsi formativi per  ciascun  settore  (numero
delle edizioni per settore) e' rapportato all'importanza relativa, in
termini  di  risorse  finanziarie  assorbite,  di ciascun settore nel
Quadro Comunitario di Sostegno, tenendo anche conto della numerosita'
dei quadri regionali e locali impegnati nella  gestione  dei  diversi
settori.  La ripartizione puntuale delle diverse edizioni per settori
e' riportata nel prospetto che segue.
      Settori                                       N. Edizione
--------------------------------------------------------------------
 1. Trasporti                                             5
 2. Industria, Artigianato e servizi alle imprese         6
 3. Turismo                                               3
 4. Agricoltura e sviluppo rurale                         5
 5. Pesca                                                 2
 6. Risorse idriche                                       2
 7. Energia                                               1
 8. Ambiente                                              2
 9. Ricerca e sviluppo tecnologico                        2
10. Strutture di formazione                               1
11. Strutture sanitarie                                   2
12. Valorizzazione delle risorse umane                    5
                                                             ALLEGATO
                  DOCUMENTO TECNICO ESEMPLIFICATIVO
                 DELLO SVILUPPO DELLE SINGOLE LINEE
D. II Ciclo di gestione dei programmi e dei progetti cofinanziati dai
      fondi strutturali
      Su  questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della
durata complessiva di quindici  giornate  articolate  in  tre  moduli
autoconsistenti   della   durata   di   cinque   giornate  e  con  la
partecipazione, a  ciascun  modulo,  di  20  dirigenti  e  funzionari
regionali e locali.
      A  valle  di  ciascun  modulo  formativo  autoconsistente sara'
realizzata un'attivita' di follow-up della  durata  di  tre  giornate
preceduta   da   una   assistenza   personalizzata,   pari   ad   una
giornata/esperto per ciascun partecipante,  su  casi  e  problemi  di
interesse specifico del partecipante.
      Lo  sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito
indicati:
1.      Pianificazione e finanziamento  dell'attivita'  pubblica  per
      progetti
-  programmazione  e  collaborazione  delle risorse nei bilanci delle
  amministrazioni pubbliche;
- necessita' di un modello integrato di valutazione  di  programmi  e
  progetti;
- il modello di programmazione e valutazione degli interventi secondo
  il regolamento dei fondi strutturali comunitari;
-  l'esperienza  comunitaria  di valutazione dei programmi nelle aree
  dell'obiettivo 1;
- le fonti di finanziamento degli investimenti pubblici e le relative
  modalita' di accesso: fondi strutturali comunitari, fondi nazionali
  su specifici capitoli del bilancio  dello  Stato  o  delle  Regioni
  (ambiente, agricoltura, ricerca scientifica ed altri);
-  il  ruolo  dei  privati  nel  finanziamento  dei progetti pubblici
  (project financing).
2.    Valutazione economica dei progetti
- gli indicatori  di  convenienza  finanziaria  (analisi  finanziaria
  degli investimenti);
-  la  valutazione  socio-economica secondo l'analisi costi-benefici:
  dalla  valutazione  finanziaria  alla  valutazione  economica;   la
  pratica  istituzionale  italiana  (FIO,  legge  64  del 1986, fondi
  regionali, etc.);
- identificazione dei costi e benefici dal punto di vista sociale;
- valutazione economica dei costi e benefici;
- analisi costi-benefici: casi di studio;
- una rassegna delle tecniche per la  valutazione  della  convenienza
  sociale di progetti pubblici;
- applicazioni;
-  la  valutazione  economica  di programmi e progetti per settori di
  intervento.
3.    Gestione e monitoraggio
- La pianificazione del progetto: stima e previsione di tempi,  costi
  e risorse;
- aspetti legali della gestione del progetto;
- aspetti organizzativi del controllo del progetto;
-  la  gestione  del  progetto: i budget progettuali e il processo di
  controllo economico;
- la gestione del progetto: l'impostazione del sistema  di  controllo
  economico;
- la gestione del progetto: i centri di responsabilita' e le tecniche
  di controllo economico;
- monitoraggio in itinere;
- valutazione ex post del progetto;
-  cenni  sul  modello di controllo di gestione delle amministrazioni
  pubbliche.
4.    Lo sviluppo progettuale. Dall'idea e dai bisogni al progetto
- La filiera dello sviluppo progettuale;
- tecniche e strumenti operativi;
- studio di casi e di esperienze.
5.      Il reporting,  l'informazione  ai  soggetti  interessati,  la
      rendicontazione formale
- regole
- strumenti
- procedure
- modalita'.
C)         Attivita'  finalizzata  al  miglioramento  dei  meccanismi
      organizzativi delle amministrazioni e delle competenze di  tipo
      strumentale per la gestione dei fondi strutturali
      Questa area di intervento si articola in due linee operative:
      C.1.  progetti  ad hoc di assistenza formativa al miglioramento
           organizzativo  delle  amministrazioni  responsabili  della
           gestione dei fondi strutturali.
      C.2.  Programmi formativi per il miglioramento delle competenze
           strumentali alla gestione dei fondi strutturali.
C.1.   Progetti ad  hoc  di  assistenza  formativa  di  miglioramento
organizzativo  delle  amministrazioni responsabili della gestione dei
fondi strutturali
      Questa linea  operativa  sviluppa  due  distinte  tipologie  di
intervento:
      A.: Progetti ad hoc per amministrazioni di grande dimensione
      B.:  Progetti  ad  hoc  per  insiemi  di province ed altri enti
          impegnati nella gestione  di  interventi  di  sviluppo  con
          utilizzazione delle risorse comunitarie.
C.1.A  Progetti  ad  hoc  di  assistenza  formativa  al miglioramento
      organizzativo  delle  amministrazioni  pubbliche  di  rilevante
      dimensione.
      (funzioni,  servizi,  direzioni generali di Ministeri impegnate
      nella gestione dei fondi  europei,  amministrazioni  regionali,
      amministrazioni   dei   comuni   di   grande   e  medio  grande
      dimensione).
1.    Obiettivi
      Con   questa  linea  di  intervento  si  vuole  sperimentare  e
consolidare una metodologia operativa adeguata a  sostenere  processi
di   miglioramento   organizzativo  nelle  amministrazioni  pubbliche
centrali e locali, di rilevante dimensione, impegnate nella  gestione
dei fondi europei.
      Ciascuna  iniziativa e' mirata ad una specifica amministrazione
pubblica che abbia esplicitato il suo interesse a tale intervento  di
assistenza  al  miglioramento organizzativo e che abbia gia' maturato
specifici  indirizzi  di  riorganizzazione   dell'ente   e/o   voglia
approfondire  particolari  obiettivi  di riassetto organizzativo, e/o
voglia favorirne la migliore attuazione.
      Le attivita'  formative  e  di  formazione  intervento  saranno
rivolte alle seguenti Amministrazioni:
      - tutte le Regioni dell'obiettivo 1: Abruzzo, Molise, Campania,
        Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna;
      - Ministero del bilancio e della programmazione economica;
      - Ministero del lavoro e della previdenza sociale;
      - Ministero del tesoro;
      - Ministero dell'industria, commercio e artigianato;
      -  Ministero  per  il  coordinamento  delle politiche agricole,
        alimentari e forestali;
      - altri Ministeri titolari di Programmi Operativi e altre forme
        di intervento;
      - alcuni Comuni di grandi dimensioni, delle  aree  territoriali
        dell'obiettivo 1.
      Il  percorso  operativo  e metodologico che si vuole realizzare
con riferimento ad una particolare amministrazione interessata  -  in
coerenza  con le esigenze specifiche di riassetto delle funzioni e di
gestione dei fondi europei  e  degli  interventi  di  sviluppo  -  si
propone  di  costruire  e/o  approfondire  in  una logica di processo
basata sul massimo coinvolgimento della struttura dirigente dell'ente
e degli operatori, le linee di riassetto organizzativo piu' appropri-
ate, la strategia operativa per la migliore implementazione del piano
di riorganizzazione, il piano degli interventi formativi  adeguato  a
favorire l'acquisizione od il consolidamento diffuso delle conoscenze
e  delle  competenze  utili  a  migliorare l'efficacia e l'efficienza
dell'azione amministrativa in coerenza  con  il  piano  di  riassetto
organizzativo  definito,  valorizzando al contempo le esperienze e le
professionalita' esistenti nella particolare amministrazione.
2.    Articolazione e metodologia dell'intervento
      Ciascun intervento  si  sviluppera'  secondo  le  modalita'  di
seguito indicate.
Fase Prima:      definizione e precisazione degli obiettivi
                 dell'intervento per la particolare amministrazione
                 coinvolta.
      In   questa   fase   sara'  realizzato  un  piano  di  incontri
personalizzati   (circa   10)    con    i    responsabili    politici
dell'amministrazione  e,  in  particolare, con i principali dirigenti
per una prima ricognizione degli  indirizzi,  delle  indicazioni  e/o
delle  scelte di riassetto organizzativo eventualmente gia' maturate,
della   disponibilita'   della   dirigenza,   dello    stato    della
organizzazione.
      Ciascun  incontro  sara'  anche  finalizzato  a  presentare  la
metodologia complessiva dell'azione  di  assistenza  formativa  ed  a
convenire ed a validare il piano di sensibilizzazione formativa della
struttura dirigente di cui alla Fase Seconda.
Fase seconda     sensibilizzazione formativa della struttura
                 dirigente, avvio del laboratorio permanente di
                 analisi delle criticita' operative e di proposta.
      Si   vuole  in  particolare  attivare  un  processo  conosciuto
finalizzato a interpretare le criticita'  operative  progressivamente
emergenti    alla   luce   sia   delle   scelte   della   particolare
amministrazione che del loro possibile  processo  di  attuazione  per
individuare linee e programmi di intervento rispondenti alle esigenze
reali.
      L'analisi  dei  bisogni  deve quindi utilizzare, per giungere a
risultati significativi, un approccio flessibile, centrato su di  una
logica  di  "ascolto"  e  di  apprendimento, che preveda una costante
verifica  sulle  ipotesi  interpretative  ed  operative  che  saranno
progressivamente elaborate.
      L'analisi  dei  bisogni  privilegera',  in  prima  istanza,  il
coinvolgimento diretto di quei soggetti che, per le funzioni svolte e
per  l'esperienza  e  la  conoscenza  dell'apparato   amministrativo,
possiedono  le  informazioni  significative  per una analisi in senso
prospettico.
      A  tal  fine  verra'   avviata   un'attivita'   permanente   di
Laboratorio che attraverso la realizzazione di momenti di riflessione
su  tematiche  rilevanti  per  la  amministrazione  coinvolga tutti i
dirigenti.  In  particolare  verranno  progettati  e  realizzati   10
incontri  di  riflessione  ed  approfondimento,  della  durata di due
giorni ciascuno, rivolti ai dirigenti.
     Ciascun  incontro,  al  quale   parteciperanno   mediamente   25
dirigenti,  sara'  incentrato  su  un tema scelto in coerenza con gli
obiettivi  di  innovazione  e   cambiamento   delle   amministrazioni
pubbliche.
      I temi degli incontri saranno i seguenti:
    -  nuovi  spazi  decisionali  dei dirigenti pubblici ed efficacia
      dell'azione amministrativa; obiettivi e problemi  del  processo
      di riforma delle amministrazioni pubbliche;
    -  dall'amministrazione del personale alla gestione delle risorse
      umane: verso nuove logiche organizzative e nuove  modalita'  di
      lavoro orientate all'efficacia dei risultati;
   -  la  valutazione dei costi e dei risultati nelle amministrazioni
      pubbliche: il controllo di gestione;
    - le  innovazioni  tecnologiche  come  strumento  strategico  per
      migliorare informazione e comunicazione;
    -   problemi   connessi   alla   programmazione,  monitoraggio  e
      valutazione delle politiche pubbliche;
    - approfondimento sulle risultanze delle analisi  conoscitive  di
      cui alla fase III;
    -   approfondimento   della   proposta   di  piano  di  riassetto
      organizzativo;
    -  approfondimento  sui  processi  operativi  sulla  base   delle
      risultanze del piano di lavoro di cui alla fase IV;
    -  approfondimento  della  proposta  di  piano  formativo  per il
      personale.
      I  temi  sopra  definiti  verranno  affrontati  a partire da un
intervento di un esperto che abbia maturato,  sull'argomento  stesso,
una  approfondita  riflessione  teorica  e/o  un'esperienza  concreta
maturata anche in altri contesti organizzativi, cosi' come sulla base
dei lavori di analisi e proposta sviluppati dai gruppi di  lavoro  di
cui alle fasi successive.
      La   metodologia   adottata   tendera'  in  una  prima  fase  a
privilegiare  l'analisi  delle  criticita'  di  tipo   "trasversale",
connesse  al  sistema  organizzativo globale e alla diffusione di una
cultura  manageriale,  relativamente  indipendenti  dalle  competenze
professionali e dalle funzioni svolte.
      Nell'ambito  degli  incontri  si utilizzeranno tecniche di tipo
"riflessivo", tendenti a far emergere o a chiarire il rapporto tra  i
bisogni  dell'organizzazione  e le esigenze dell'individuo, ad aprire
nuove prospettive, a stimolare la ricerca e l'acquisizione  di  nuove
esperienze.  A  tal  fine si cerchera' di favorire le condizioni piu'
idonee per un  ampio  dibattito/confronto,  pur  all'interno  di  una
guida/orientamento della discussione.
      L'attivita' di Laboratorio condotta con la metodologia indicata
consentira'  di  realizzare una prima analisi delle criticita' opera-
tive  propria  della   particolare   amministrazione   coinvolta   e,
successivamente,  di  maturare  gli  approfondimenti  e  le scelte di
miglioramento organizzativo, piu' opportune.
Fase terza:      Analisi conoscitiva approfondita
      Successivamente all'avvio delle iniziative di sensibilizzazione
e coinvolgimento della dirigenza ed in  parallelo  al  loro  sviluppo
viene  costituito  un  gruppo  di  lavoro  misto  (esperti interni ed
esperti esterni) per la impostazione e la realizzazione di  un  piano
conoscitivo ed operativo cosi' articolato:
      - analisi conoscitiva dell'ambiente aziendale;
      - analisi organizzativa;
      - analisi della qualita' percepita dagli utenti;
      - piano di informazione mirata al personale.
      Ciascuna  attivita' di analisi di cui ai precedenti punti sara'
realizzata con un piano adeguato  di  interviste  agli  interlocutori
interni ed esterni significativi e si concludera' con la redazione di
un   report   i  cui  contenuti  saranno  oggetto  di  appofondimento
nell'ambito delle attivita' di Laboratorio descritte nella precedente
Fase Seconda.
Fase Quarta      Definizione del piano di riassetto organizzativo,
                 della strategia per la sua progressiva
                 implementazione, Definizione del piano delle
                 attivita' di formazione del personale coerente con
                 le esigenze attuative del riassetto organizzativo.
      Successivamente   all'avvio   delle   attivita'   di    analisi
conoscitiva  approfondite  (Fase  Terza)  ed  in  parallelo alla loro
attuazione viene  costituito  un  gruppo  di  lavoro  misto  (esperti
interni  ed  esperti  esterni)  finalizzato alla individuazione di un
modello  generale  dei  processi  operativi   dell'ente   che   sara'
sviluppato  progressivamente  per  successivi approfondimenti sino ad
identificare i principali processi e le loro  caratteristiche  opera-
tive.
      Per  ciascuno  dei  principali processi operativi identificati,
infine, sara' attivato uno specifico gruppo di lavoro misto  (esperti
interni  ed  esperti esterni) che cerchera' di approfondire l'analisi
del processo, i costi da esso assorbiti,  il  suo  valore  percepito,
verificando le possibilita' di semplificazione del processo.
      A  sostegno  dei  dirigenti,  dei  funzionari e degli operatori
coinvolti nei diversi gruppi di lavoro  di  cui  alle  Fasi  Terza  e
Quarta,  viene  sviluppato  uno  specifico  programma  formativo  per
complessive trenta giornate formative con la  presenza  media  di  20
operatori interni.
      Sulla  base  dei  risultati  del lavoro complessivamente svolto
viene sviluppato uno specifico piano di riassetto organizzativo;  una
proposta  di  strategia  operativa per la sua migliore attuazione, un
piano dell'attivita' di formazione  del  personale  coerente  con  le
esigenze attuative del piano di riassetto organizzativo.
      Le   singole   proposte   (riassetto  organizzativo,  strategia
attuativa, piano di formazione per il  personale)  sono  approfondite
nell'ambito  del  Laboratorio che coinvolge l'intero gruppo dirigente
(Fase Seconda) e verificate con l'Amministrazione coinvolta.
Fase Quinta      Attuazione del piano delle attivita' di formazione
                 del personale e assistenza alla implementazione
                 delle attivita' di riassetto organizzativo.
      A sostegno della migliore attuazione  del  piano  di  riassetto
organizzativo  si  procedera'  alla  realizzazione  del  piano  delle
attivita' di  formazione  del  personale  come  definito  nella  fase
precedente  entro  i  limiti  complessivi  di  cinquanta  giornate di
formazione ciascuna rivolta a mediamente 25 partecipanti.
      In parallelo proseguira' l'attivita' del Laboratorio  formativo
per  il  gruppo  dirigente  per  il  monitoraggio  - anche attraverso
appositi gruppi di lavoro misti (esterni  ed  interni)  -  del  piano
delle  attivita'  di  formazione  del  personale e delle attivita' di
attuazione del piano di riassetto organizzativo, per  complessive  30
giornate/esperto.
Fase Sesta       valutazione dei risultati, razionalizzazione
                 dell'esperienza.
C.1.B.Progetti   ad  hoc  per  insiemi  di  province  ed  altri  enti
      nell'ambito di un medesimo territorio
      Con  questa  linea  di  intervento  si  vuole  sperimentare   e
consolidare  una  metodologia  operativa  adeguata  a dare assistenza
formativa, in tema di gestione degli interventi di sviluppo,  ad  una
pluralita'  di amministrazioni interagenti nell'ambito di un medesimo
territorio.  L'azione  di  assistenza  formativa,  in  tal  caso,  e'
finalizzata a promuovere una efficace gestione dei fondi comunitari e
degli   interventi   di   sviluppo;   cosi'   come  a  promuovere  il
miglioramento organizzativo dei servizi e delle funzioni interne agli
enti coinvolti e direttamente connessi con la gestione dello sviluppo
a livello locale.
      La metodologia  di  intervento  si  sviluppa  come  di  seguito
indicato.
B.1.- Azione di promozione del progetto mirato e selezione degli enti
      locali destinatari dell'intervento
      Con  riferimento  alla  specifica  realta' territoriale oggetto
dell'intervento sara' sviluppato un piano di incontri  personalizzati
(50  incontri)  con  i singoli amministratori locali per acquisire la
disponibilita'  all'intervento  delle  amministrazioni  locali.  Allo
stesso  fine, sara' anche realizzato un seminario della durata di due
giorni  cui  invitare   gli   stessi   amministratori   locali,   gli
amministratori  di  altri  enti  e/o istituzioni locali di promozione
dello sviluppo.
      Gli incontri ed il seminario  dovranno  essere  accompagnati  e
preceduti da materiali informativi appositamente predisposti.
      Gli incontri ed il seminario avranno i seguenti obiettivi:
- presentare obiettivi, contenuti e modalita' del progetto ad hoc;
-  presentare  i  percorsi  formativi  per  gli  amministratori ed il
  personale;
- presentare caratteristiche ed obiettivi delle azioni di tutoraggio;
- acquisire le adesioni delle singole amministrazioni alle  attivita'
  formative;
-  analizzare  le  necessita'  e  possibilita'  di  innovazione nelle
  principali  aree  di  intervento  (attinenti  la  promozione  dello
  sviluppo);
-  valutari  la  disponibilita'  degli  enti a sviluppare progetti di
  innovazione assistiti che vedano la  collaborazione  del  personale
  gia' in servizio;
-  valutare  le  esigenze  e  la  disponibilita'  degli  enti  locali
  coinvolti ad avviare specifiche iniziative di sviluppo.
B.2.- Percorso formativo  a  favore  del  personale  a  vario  titolo
      impegnato nella gestione degli interventi di sviluppo
      Il  personale  in oggetto dei diversi enti locali coinvolti nel
progetto ad hoc sara' coinvolto in un percorso formativo della durata
di 30 giornate articolate in 6 moduli  autoconsistenti  della  durata
ciascuno di cinque giornate intere e rivolto ognuno a 25 partecipanti
per l'approfondimento delle seguenti tematiche:
- il governo dello sviluppo a scala locale;
- le politiche strutturali della U.E. ed i fondi strutturali;
- il project management;
- l'analisi organizzativa e l'analisi delle procedure, finalizzate in
  particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali;
-  l'organizzazione,  la gestione e l'utilizzo del dato statistico ai
  fini della programmazione, del  monitoraggio  e  della  valutazione
  dell'utilizzo dei fondi strutturali;
-  la gestione amministrativa e contabile con particolare riferimento
  alle procedure relative ai fondi strutturali e  agli  strumenti  di
  cofinanziamento nazionale.
B.2.1.Azione   di  assistenza  formativa/tutoraggio  ai  processi  di
      innovazione nella gestione degli interventi di sviluppo.
      Uno dei problemi piu' gravi della formazione e' quello che essa
spesso e' in grado di  fornire  agli  operatori  utili  strumenti  di
comprensione dei fenomeni e modelli di comportamento generale, ma non
arriva  a  sviluppare capacita' operative attraverso un apprendimento
piu'  concreto  e  che  e'  possibile  maturare  soltanto  attraverso
l'esperienza.
      D'altra parte l'apprendimento per esperienza diretta, che tutti
i  giorni  gli  operatori  di qualsiasi settore fanno, porta spesso a
privilegiare uno scambio di conoscenze con le persone piu' vicine (il
collega piu' anziano, il superiore diretto etc.) e a non prendere  in
considerazione  (anche  perche'  poco  conosciute o piu' difficili da
raggiungere)  quelle  di  realta'  piu'  lontane.  In   questo   caso
l'apprendimento  per  "esperienza"  finisce per essere "chiuso" in un
ambito molto ristretto.
      Tenendo conto di questi aspetti, il programma intende mettere a
frutto  tre  elementi  forti  dell'apprendimento quello dell'imparare
facendo" quello del "controllo - scambio" con altre  esperienze  piu'
avanzate  e  quello del rapporto con esperti che dovranno fornire non
solo  modelli  generali,  ma  lavorare  per   supportare   chi   deve
trasformare le "tecniche" in atti concreti dell'agire amministrativo.
      Per realizzare questa azione ci si rivolgera' al gruppo di enti
dichiaratosi disponibile in fase di promozione del progetto mirato di
area,  verificando  con  gli  amministratori  ed  il  personale  gia'
coinvolto nelle attivita' formative su quali  iniziative  innovative,
che  partano  dai  filoni  oggetto dei moduli formativi, e' opportuno
concentrare l'ulteriore sviluppo del progetto.
      In linea  generale  si  prevede  di  acquisire  l'interesse  di
mediamente  dodici  enti locali per almeno quattro aree di intervento
(attinenti  o  al  miglioramento  di  funzioni  di   gestione   degli
interventi di sviluppo o specifici settori di intervento).
      Per  ciascuno dei quattro macro-gruppi tematici (per i quali e'
attesa l'adesione allo sviluppo di innovazioni di  mediamente  dodici
enti  locali)  verranno  composti dei piccoli gruppi di apprendimento
aggregati per tematiche simili e composti mediamente di quattro  enti
locali (tre gruppi di apprendimento per area tematica, quindi) per un
totale   di   dodici   gruppi   di   apprendimento.   E'   certo  che
successivamente  le  situazioni  diverse  porteranno   a   stati   di
avanzamento   differenti,   che   fatalmente   condurranno   ad   una
differenziazione dell'intervento su base di singolo  ente,  anche  se
occorrera'  prevedere  dei  momenti  di  confronto tra gruppi di enti
diversi.
      Da un punto di vista delle modalita'  operative  si  tratta  di
assistere   questi   gruppi  di  apprendimento  con  due  livelli  di
intervento, il primo  di  base  ed  il  secondo  di  tipo  strategico
centrale.
      L'attivita' di assistenza formativa di base sara' realizzata da
consulenti/tutors  (con  un  buon livello di esperienza) che dovranno
monitorare  costantemente  i  gruppi,  affiancandoli   con   incontri
periodici  aventi  lo  scopo  di  impostare  il  lavoro, dare imput e
strumenti operativi, verificare l'avanzamento dei  lavori  e,  quando
ritenuto   necessario,   intervenire   con   azioni   formative  piu'
tradizionali  (piccole  lezioni,  brevi  fasi  addestrative).  Queste
ultime  potranno  impegnare  in prima persona il tutor o prevedere il
coinvolgimento di altri esperti (specialisti di ambito).
      L'intervento di secondo  livello  definito  "strategico"  sara'
affidato  ad  un  piccolo nucleo di esperti che dovra' predisporre il
progetto esecutivo e agire in fase attuativa a supporto dei tutors.
      In linea generale  l'intervento  di  assistenza  di  base  puo'
prevedere  un  impegno  di  diciotto  giornate  per ciascun gruppo di
apprendimento delle quali dodici giornate potranno essere  utilizzate
separatamente  per  incontri a livello di singolo ente e sei giornate
potranno invece riguardare incontri rivolti congiuntamente ad  alcuni
gruppi.
      Per l'assistenza di secondo livello si puo' prevedere un gruppo
di  quattro  esperti  che  coprano  le  competenze delle diverse aree
tematiche prescelte con un impegno medio di venticinque giornate  per
ciascuno per un totale di cento giornate delle quali una parte dovra'
essere   destinata   alla   progettazione  esecutiva  dei  moduli  di
assistenza di base e una parte all'attivita' di consulenza ai  tutors
in fase di realizzazione del programma.
      L'individuazione dei tutors e degli esperti dovra' privilegiare
il patrimonio tecnico-scientifico regionale.
      Prima  della  partenza  del programma sara' utile prevedere una
fase di apprendimento dei metodi  di  lavoro  e  delle  modalita'  di
servizio  da parte dei tutors, con un periodo formativo da realizzare
attraverso dei seminari di studio e dei gruppi di lavoro.
      L'impegno  al  riguardo  dovra'  essere  contenuto   in   dieci
giornate.
      Alla  scadenza  del  programma, sara' opportuno formalizzare le
esperienze positive realizzate in schede  descrittive  da  utilizzare
come casi da riproporre al sistema piu' generale degli enti locali.
                                                             ALLEGATO
                  DOCUMENTO TECNICO ESEMPLIFICATIVO
                 DELLO SVILUPPO DELLE SINGOLE LINEE
B.3.-  Linea  formativa per gli amministratori locali, i dirigenti di
      eventuali servizi/istituzioni di promozione dello sviluppo.
      Essa sara' incentrata sulla valorizzazione del ruolo  dell'ente
locale nella promozione dello sviluppo.
      La  linea  prevede  un  percorso  formativo  articolato  in  un
seminario e cinque workshops della durata di due giorni ciascuno.
      Gli incontri avranno per tema:
    - La ricognizione e la valorizzazione delle risorse locali;
    - la competizione tra sistemi locali e nazionali in un quadro  di
      forte  integrazione  delle dinamiche di sviluppo, le iniziative
      di sviluppo in essere, le economie di sistema attivabili;
      la programmazione e la progettazione di iniziative di sviluppo;
      le condizioni di accesso alle risorse  finanziarie  disponibili
      (regionali,  nazionali,  comunitarie)  e  la  partnership con i
      privati;
      la gestione, il monitoraggio e la valutazione dei  progetti  di
      sviluppo.
      L'innovazione  organizzativa  strumentale  alla  gestione dello
      sviluppo.
      Ciascun incontro sara' caratterizzato  dalla  presentazione  di
casi, esperienze, testimonianze di particolare interesse ed efficacia
per la specifica realta' locale.
B.3.1-Azione  di  assistenza formativa/tutoraggio agli amministratori
      locali per la progettazione e/o il concreto avvio di  programmi
      e progetti cofinanziati o cofinanziabili dai fondi comunitari
      In  parallelo  al programma formativo per amministratori locali
di cui sopra sara' attivato un gruppo di esperti con il compito di:
a)  fornire  un  supporto  tecnico-professionale  personalizzato  per
   ciascun  ente interessato a dare concreta ed efficace operativita'
   a specifici progetti di sviluppo gia' in essere che  si  avvalgono
   del cofinanziamento comunitario;
b)  attivare  almeno  tre  gruppi di lavoro finalizzati allo sviluppo
   progettuale di altrettante iniziative di sviluppo sulle quali con-
   verge l'interesse di piu' enti locali;
c) sostenere l'impegno operativo e progettuale di cui  ai  precedenti
   punti b) e c) con un programma di circa 10 giornate di incontri di
   lavoro  e/o di seminari nei quali specifiche problematiche possano
   essere  approfondite  dagli  amministratori  coinvolti   con   gli
   operatori  sociali  e/o  con la concentrazione con altri centri di
   responsabilita' amministrativa.
      Si  fa  riferimento,  per  l'attuazione  di  questa  azione  di
assistenza formativa, ad un gruppo di esperti impegnati per un totale
complessivo   di   60   giornate   delle   quali  25  per  consulenza
personalizzata al singolo ente locale,  15  per  il  supporto  ed  il
coordinamento  operativo  dei  gruppi  di  lavoro;  20 per contributi
professionali alla progettazione di massima delle nuove iniziative.
B.4.- Messa a punto di materiali didattici e supporti informativi
      Il  programma  richiede  la  realizzazione  di  un  insieme  di
supporti  di comunicazione, quali depliant illustrativi sulle diverse
azioni informative, raccolte di esperienze  significative  realizzate
da  altre  realta',  casi  concreti di innovazione da utilizzare come
"modelli", informazioni su persone alle quali  rivolgersi  per  avere
ulteriori notizie, strumentazione operativa gia' esistente (tipologie
di contratti, manualistica, modellistica varia, etc.).
      Questo insieme di materiali dovra' essere utilizzato in diversi
momenti, sia in fase promozionale, che durante l'attivita' didattica,
che  nelle azioni di assistenza formativa ai processi di innovazione.
Alcuni materiali potranno inoltre  essere  distribuiti  a  tutti  gli
interlocutori perche' li utilizzino come base informativa anche al di
fuori del programma stesso.
      La  predisposizione  di questi materiali dovra' prevalentemente
basarsi su quanto gia' prodotto e disponibile che potra'  e/o  dovra'
essere  rielaborato  opportunamente ai fini di una migliore efficacia
comunicativa   e   funzionalita'   d'uso   dal   punto    di    vista
dell'interlocutore utente.
C.2     Programmi formativi per lo sviluppo di competenze strumentali
      alla gestione dei fondi strutturali, individuate e dimensionate
      sulla  base  delle   rilevazioni   delle   esigenze   formative
      effettuata  dal Dipartimento della Funzione Pubblica sulla base
      della direttiva n.  14/95.
      Il sottoprogramma "formazione funzionari della P.A." si propone
di intervenire sui comportamenti ed  i  meccanismi  operativi,  sulle
procedure,   sull'articolazione   funzionale   delle  amministrazioni
responsabili  della  gestione  dei  fondi  strutturali.  Cio',  nella
consapevolezza  che una migliore capacita' di utilizzo e gestione dei
fondi europei e' strettamente connessa ed interdipendente con il piu'
generale  processo  di  miglioramento  organizzativo   delle   stesse
amministrazioni in oggetto.
      Pertanto,  il programma formativo per lo sviluppo di competenze
strumentali  alla  gestione  dei  fondi  strutturali,  privilegia  lo
sviluppo  di percorsi formativi mirati sulle tematiche di seguito in-
dicate:
    -  l'analisi   organizzativa   e   l'analisi   delle   procedure,
      finalizzate  in  particolare  ai processi di gestione dei fondi
      strutturali
    - l'utilizzo delle tecnologie informatiche
    - l'organizzazione, la gestione e l'utilizzo del dato  statistico
      ai   fini   della   programmazione,   del  monitoraggio,  della
      valutazione, della verifica e controllo dell'utilizzo dei fondi
      strutturali
    - le relazioni con il pubblico e le attivita' di  informazione  e
      di promozione dell'utilizzo dei fondi strutturali
    -   la  gestione  amministrativo  e  contabile,  con  particolare
      riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali e agli
      strumenti di cofinanziamento nazionale.
      Le  modalita'  ed  i  contenuti  dei  percorsi  formativi sopra
      richiamati sono appresso indicate.
C.2.1.Analisi organizzativa ed analisi delle  procedure,  finalizzate
      in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali.
      Su  questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della
durata  complessiva  di  nove  giornate,  articolate  in  tre  moduli
formativi  autoconsistenti,  rivolte  a  20  partecipanti.  Si  vuole
inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo
della durata complessiva di quindici giornate (articolate  in  moduli
formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a
20 partecipanti.
      Lo  sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito
indicati.
1.    L'analisi delle organizzazioni moderne
      Le caratteristiche delle organizzazioni
      Le   organizzazioni   pubbliche:   modelli    burocratici    ed
      organizzazione dei servizi.
      Organizzazione ed interazione con l'ambiente.
      I fattori di cambiamento delle pubbliche amministrazioni.
      Le  costruzioni  di organizzazioni piu' efficienti, problemi di
      pianificazione e programmazione.
      La regolazione dei sistemi organizzativi complessi.
      Le metodologie per l'analisi delle organizzazioni  e  del  loro
      ambiente.
2.    Metodologie e tecniche per l'analisi organizzativa.
      L'analisi organizzativa ed il cambiamento organizzativo.
      I   principi   metodologici   per   l'analisi  delle  strutture
      organizzative.
      La  rappresentazione   e   la   descrizione   delle   strutture
      organizzative.
      Gli elementi di base delle organizzazioni complesse.
      La  costruzione  di  un  questionario  per la rilevazione delle
      esigenze organizzative.
      La realizzazione di un piano di interviste agli addetti.
      Il controllo di coerenza tra modello e piano.
3.    La progettazione organizzativa
      Le unita' operative.
      Le unita' di controllo.
      Le unita' di direzione.
      Le strutture di supporto tecnico e di consulenza.
      Le strutture di supporto logistico.
4.    La rilevazione delle procedure.
      I principi metodologici per l'analisi del lavoro amministrativo
      La rappresentazione e la descrizione dei flussi e delle  proce-
      dure.
      Il manuale di organizzazione e la modulistica.
      Gli    strumenti   informatici   per   l'analisi   del   lavoro
      amministrativo.
      la costruzione della matrice procedure-addetti.
5.    La semplificazione e l'ottimizzazione delle procedure
      La rilevazione delle disfunzioni procedurali.
      L'esecuzione di un modello dei flussi procedurali.
      La  semplificazione e l'ottimizzazione delle procedure (casi di
      studio).
      La determinazione di standards per  l'analisi  dei  carichi  di
      lavoro e della produttivita'.
      La  produttivita'  nel  lavoro  amministrativo:  la valutazione
      delle prestazioni.
      I sistemi premianti.
6.    L'impatto dell'information technology sulle organizzazioni
      Informatica tradizionale ed automazione del lavoro d'ufficio.
      Il ruolo delle  tecnologie  informatiche  nella  produzione  ed
      erogazione di servizi.
      Il  bilanciamento  del potere tra Direzione generale, Direzione
      informatica e Direzioni utenti.
      Informatica, miglioramento dei processi e riduzione  dei  costi
      di gestione.
      Il  rapporto  tra  strutture  di  organizzazione,  strutture di
      revisione e controllo e strutture preposte all'automazione.
7.    La qualita' del lavoro amministrativo.
      La qualita' del lavoro  amministrativo  come  elemento  per  il
      raggiungimento della qualita' totale.
      Il  controllo della qualita' nelle unita' organizzative "non di
      produzione".
      La costruzione di  procedure  di  controllo  della  qualita'  e
      determinazione  di  standards  di  qualita'  delle  prestazioni
      pubbliche (casi di studio).
      Il controllo della qualita' negli acquisti.
      Metodologie didattiche.
      I corsi saranno  svolti  con  l'utilizzo  di  metodi  didattici
attivi,  con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate
ed esercitazioni, simulazione di realta' operative.
      A valle del  corso  di  approfondimento  sara'  realizzata  una
attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta
da   una  azione  di  assistenza  personalizzata  di  mediamente  una
giornata/esperto per partecipare su  casi  e  problemi  di  specifico
interesse   dello   stesso  partecipante,  strettamente  riferite  ad
esperienze di miglioramento, della gestione dei fondi strutturali.
C.2.2.Utilizzo   di   tecnologie    informatiche    nella    pubblica
      amministrazione.
      Su  questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della
durata  complessiva  di  nove  giornate,  articolate  in  tre  moduli
formativi  autoconsistenti,  rivolte  a  20  partecipanti.  Si  vuole
inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo
della durata complessiva di quindici giornate (articolate  in  moduli
formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a
20 partecipanti.
      Lo  sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito
      indicati.
1.    Introduzione alle tecnologie informatiche
      a)  Alfabetizzazione  informatica  e  principali   applicazioni
         informatiche      relative     al     flusso     informativo
         dell'amministrazione.
      b) Uso di pacchetti applicativi:
         - Windows e DOS
         - Sistemi di scrittura
         - fogli elettronici
         - data base
      c) Interrogazioni di basi dati
         Tecniche di interrogazioni
         Panorama dell'offerta - Sperimentazioni;
2.      Analisi critica dell'offerta di mercato di prodotti e sistemi
      di interesse delle pubbliche amministrazioni
3.    Metodi per l'analisi organizzativa e l'analisi di fattibilita'.
      Acquisire un metodo per rileggere un procedimento, formulare un
      progetto di  riorganizzazione,  e  il  ruolo  dell'informatica,
      valutare  il  recupero di efficacia ed efficienza, scrivere uno
      studio di fattibilita', esplicitare  le  specifiche  funzionali
      dell'applicazione informatica. Metodo per formulare proposte di
      informatizzazione nella propria realta' lavorativa.
4.        Analisi  di  casi  e di esperienze operative, connesse alla
      gestione dei fondi strutturali
      Partendo da una procedura specifica  (p.e.  gestione  pratiche,
      controllo  di  gestione, informazioni al cittadino, automazione
      d'ufficio, controllo presenze, ...) verificare in che  modo  e'
      possibile razionalizzarla ed informatizzarla.
5.    Problemi ed applicazioni specialistiche ed avanzate.
      Panorama
      Analisi  di  casi  e  di  esperienze  operative,  riferite alla
gestione dei fondi strutturali.
      Metodologie didattiche
      I corsi saranno  svolti  con  l'utilizzo  di  metodi  didattici
attivi,  con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate
ed esercitazioni, simulazione di realta' operative.
      A valle del  corso  di  approfondimento  sara'  realizzata  una
attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta
da   una  azione  di  assistenza  personalizzata  di  mediamente  una
giornata/esperto per partecipante su casi  e  problemi  di  specifico
interesse dello stesso partecipante.
C.2.3.La   organizzazione,   la   gestione   e  l'utilizzo  del  dato
      statistico, ai fini  della  programmazione,  del  monitoraggio,
      della valutazione, della verifica e controllo dell'utilizzo dei
      fondi strutturali.
      Su  questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della
durata  complessiva  di  nove  giornate,  articolate  in  tre  moduli
formativi  autoconsistenti,  rivolte  a  20  partecipanti.  Si  vuole
inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo
della durata complessiva di quindici giornate (articolate  in  moduli
formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a
20 partecipanti.
      Lo  sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito
indicati.
1.        Introduzione  all'organizzazione  del  SISTAN,  alle  fonti
      statistiche  per  i  dati  di interesse, Elementi di statistica
      descrittiva con applicazione in Excel,  Elementi  di  Word  per
      Windows per il commento dei dati.
2.        Costruzione  di  tabelle e rappresentazioni grafiche per la
      rappresentazione dei dati, reperimento delle  informazioni  per
      la  costruzione di indicatori sintetici. Esercitazioni su Excel
      per analisi demografiche. Costruzione di un report.
3.     La costruzione di indicatori per la valutazione della perform-
      ance  nell'erogazione  di  servizi  pubblici,  con  particolare
      riferimento  all'efficacia  e  all'efficienza  nei  processi di
      produzione pubblica. Sviluppo di casi organizzati in lavori  di
      gruppo,  per  la costruzione di indicatori relativi a specifici
      servizi.
4.    Organizzazione e gestione di basi dati di interesse interno  ed
      esterno.
5.    La diffusione delle informazioni da basi dati interne.
6.        Utilizzo  del  dato statistico nella programmazione e nella
      progettazione di interventi di sviluppo.
7.     Il dato statistico nel monitoraggio e  nella  valutazione  dei
      risultati di progetto e degli interventi di sviluppo.
      Metodologie didattiche
      I  corsi  saranno  svolti  con  l'utilizzo  di metodi didattici
attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni  guidate
ed esercitazioni, simulazione di realta' operative.
      A  valle  del  corso  di  approfondimento  sara' realizzata una
attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta
da  una  azione  di  assistenza  personalizzata  di  mediamente   una
giornata/esperto  per  partecipante  su  casi e problemi di specifico
interesse dello stesso partecipante.
C.2.4.Le relazioni con il pubblico e le attivita' di  informazione  e
      di promozione dell'utilizzo dei fondi strutturali
      Su  questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della
durata  complessiva  di  nove  giornate,  articolate  in  tre  moduli
formativi,  rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un
percorso  formativo  di  approfondimento   operativo   della   durata
complessiva  di  quindici  giornate (articolate in moduli formativi e
workshops di durata  da  due  a  cinque  giornate)  e  rivolte  a  20
partecipanti.
      Lo  sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito
indicati.
1.        L'attivita'  di  Relazioni  pubbliche  in  funzione   della
      partecipazione  ai  procedimenti  amministrativi, connessi alla
      gestione dei fondi strutturali:
      - le tipologie dei procedimenti amministrativi
      - le modalita' di comunicazione dell'avvio dei procedimenti
      - modalita' e criteri di individuazione dei destinatari  e  dei
        contro   interessati   dei   procedimenti.  Le  modalita'  di
        comunicazione nel caso di pluralita' di destinatari.
2.    La determinazione degli obiettivi della comunicazione
3.      Il diagramma di flusso  delle  RP:  ricerca,  programmazione,
      comunicazione, controllo/feedback.
      La prima fase: la ricerca.
      La seconda fase: la programmazione.
      La terza fase: la comunicazione.
      a) Concetti base della comunicazione
      b)  la comunicazione diretta a target mirati ed a opinion lead-
         ers e opinion makers.
      La quarta fase: i controlli di base, il monitoring, il feedback
      Le RP nelle istituzioni e nell'amministrazione pubblica.
3.    Il marketing interno nella gestione dei servizi pubblici.
4.        Tecniche  di  organizzazione e di gestione di un Ufficio di
      Relazioni con il Pubblico.
      A) L'organizzazione e la gestione del Back-Office
      Selezione delle fonti cartacee, in line, dirette ed  indirette.
      Gestione  dei contatti con le fonti. Tecniche e metodologie per
      la gestione automatica dei dati. Tecniche e metodologie per  la
      predisposizione di schede e di modelli di risposta. Tecniche di
      gestione, telematica dei servizi. Postazioni telematiche.
     B) L'organizzazione e la gestione del Front-Office
      Tecniche  di interpretazione/decodifica della domanda. Tecniche
      di accesso  alla  data-base  ed  al  Back-Office,  tecniche  di
      predisposizione delle schede di richiesta.
      La comunicazione allo "sportello".
      Concetto  di  Empatia.  La  comunicazione  a due vie applicata.
      Riconoscimento delle obiezioni. Obiezioni Esplicite.  Obiezioni
      implicite.  tecniche di risposta alle obiezioni. Considerazioni
      particolari a proposito delle obiezioni.
      Role playing relativi a situazioni effettivamente  verificatesi
      in amministrazioni pubbliche.
      Metodologie didattiche
      I  corsi  saranno  svolti  con  l'utilizzo  di metodi didattici
attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni  guidate
ed esercitazioni, simulazione di realta' operative.
      A  valle  del  corso  di  approfondimento  sara' realizzata una
attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta
da  una  azione  di  assistenza  personalizzata  di  mediamente   una
giornata/esperto  per  partecipante  su  casi e problemi di specifico
interesse dello stesso partecipante.
C.2.5.La   gestione   amministrativo/contabile,    con    particolare
      riferimento  alle  procedure  relative  ai fondi strutturali ed
      agli strumenti di cofinanziamento nazionale.
      Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo  della
durata  complessiva  di  nove  giornate,  articolate  in  tre  moduli
formativi, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare  un
percorso   formativo   di   approfondimento  operativo  della  durata
complessiva di quindici giornate (articolate in  moduli  formativi  e
workshops  di  durata  da  due  a  cinque  giornate)  e  rivolte a 20
partecipanti.
      Lo sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di  seguito
indicati.
a)    il controllo di gestione: la normativa
    -  il  sistema  dei  controlli  nelle  pubbliche  amministrazioni
      italiane
    - i controlli esterni e i controlli interni in Italia e in  altri
      contesti
    - dai controlli di legittimita' ai controlli di merito
b)    il controllo di gestione: gli strumenti
    - il controllo di gestione come sistema di controllo direzionale
    - la contabilita' economica e la definizione dei centri di costo:
      definizione, progettazione, impianto
    - il piano economico di gestione secondo il d.l.vo n. 77/93
    - il controllo di gestione delle risorse umane
    -  gli indicatori: come si definiscono, come si individuano, come
      si costruiscono
    -  la  progettazione  del sistema informativo per il controllo di
      gestione
c)    il controllo di gestione, la valutazione delle politiche  e  la
      valutazione della qualita'
    -   dalla   valutazione  dell'efficacia  alla  valutazione  delle
      politiche
    - la valutazione della qualita' dei  servizi:  strumenti  per  la
      misurazione e indicatori di qualita'
d)  - problemi e modalita' connesse alle procedure contabili relative
      ai fondi strutturali
e)    -  problemi  e  modalita' operative connesse al cofinanziamento
nazionale di progetti finanziati dai fondi strutturali
f)  - analisi di casi e di esperienze operative.
METODOLOGIE DIDATTICHE
      I corsi saranno  svolti  con  l'utilizzo  di  metodi  didattici
attivi,  con  discussione  di  casi  e  di esperienze, discussioni ed
esercitazioni, simulazione di realta' operative.
      A valle del  corso  di  approfondimento  sara'  realizzata  una
attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta
da   una  azione  di  assistenza  personalizzata  di  mediamente  una
giornata/esperto per partecipante su casi  e  problemi  di  specifico
interesse dello stesso partecipante.