ALLEGATO DOCUMENTO TECNICO ESEMPLIFICATIVO DELLO SVILUPPO DELLE SINGOLE LINEE a. Attivita' di diffusione delle informazioni di supporto alla gestione degli interventi di sviluppo e di lancio delle iniziative a.1 Azioni di lancio delle iniziative La realizzazione delle attivita' previste dal Programma Operativo nel suo insieme, e di quanto previsto da questo progetto esecutivo, richiede che venga impostata una attivita' di lancio e di informazione sugli interventi previsti. Obiettivi degli interventi previsti in questa linea di attivita' sono i seguenti: - informare delle iniziative previste tutte le Amministrazioni, centrali, regionali e locali coinvolte nel processo di utilizzo dei fondi strutturali e quindi potenzialmente interessate alla partecipazione al programma. - sensibilizzare i decisori e i potenziali utenti rispetto alle di- verse opportunita' di formazione, informazione ed assistenza consulenziale offerte. - creare occasioni di incontro utili a rilevare i bisogni informativi, formativi e di assistenza consulenziale delle amministrazioni, ed incoraggiare la partecipazione all'attivita' progettuale. - avviare canali stabili di scambio di informazioni tra le amministrazioni e gli enti che realizzano le attivita'. - diffondere la conoscenza dei primi risultati ottenuti dalle attivita'. Specifiche iniziative di natura informativa, finalizzate alle diverse iniziative, sono previste anche in altre linee di attivita'. Il piano delle iniziative promozionali prevede la realizzazione delle attivita' di seguito specificate. a.1.1 Convegno nazionale di lancio delle iniziative. Si intende realizzare un convegno nazionale di lancio dell'iniziativa, con la partecipazione dei massimi responsabili comunitari, nazionali e regionali, della durata di due giornate a cui si prevede la partecipazione di non meno di 500 persone - dirigenti e funzionari delle amministrazioni interessate, rappresentanti degli enti gestori e di organismi di formazione, esperti del settore. Il seminario otterra' significativa visibilita' sui mezzi di comunicazione di massa e consentira' ai partecipanti di ottenere informazioni di massima sugli obiettivi del programma, le linee di intervento previste, le modalita' di richiesta di intervento e di partecipazione alla progettazione degli interventi stessi. Il seminario costituira' anche una occasione di dibattito sulle esigenze della Pubblica Amministrazione soprattutto nella direzione del migliore utilizzo dei fondi strutturali, e offrira' quindi elementi per orientare correttamente l'implementazione delle iniziative. a.1.2 Convegni regionali Si intendono realizzare poi seminari regionali di analogo formato, di due giornate di durata, in ciascuna delle regioni dell'obiettivo 1. Nell'ambito dei seminari saranno presentate le iniziative previste dal programma e rivolte in particolare alle amministrazioni regionali, alle amministrazioni locali facenti parte del territorio regionale ed alle strutture periferiche delle amministrazioni centrali dello Stato operanti sul territorio della Regione. Il seminario costituira' anche una occasione di dibattito sull'utilizzo dei fondi strutturali a livello regionale e offrira' quindi elementi per orientare correttamente l'implementazione delle iniziative. Ai seminari regionali e' prevista la partecipazione media di 100 persone. a.1.3 Seminari per le Amministrazioni dello Stato Si intendono realizzare, inoltre, dieci seminari destinati alle Amministrazioni dello Stato maggiormente coinvolte nel processo di utilizzo dei fondi strutturali, anch'essi orientativamente di due giornate di durata. Tali iniziative potranno avere anche natura tematica, assumendo in tal caso una caratterizzazione trasversale tra le Amministrazioni, ed avviando il processo di costruzione di nuove interazioni tra i funzionari appartenenti ad Amministrazioni diverse. I contenuti degli incontri saranno analoghi a quanto previsto per i seminari, ma naturalmente focalizzati sulle esigenze di ciascuna Amministrazione centrale dello Stato e sulle opportunita' ad essa offerte, ovvero sul tema / problema prescelto. Il seminario costituira' anche una occasione di dibattito sul ruolo delle singole Amministrazioni nell'utilizzo dei fondi strutturali a livello regionale e offrira' quindi elementi per orientare correttamente l'implementazione delle iniziative. Agli incontri e' prevista la partecipazione media di 50 persone. a.2. Diffusione delle informazioni. a.2.1 Attivita' propedeutiche. a.2.1.1 Ricognizione delle fonti informative. Si intende avviare una ricognizione delle fonti informative disponibili alle Pubbliche Amministrazioni in merito ai fondi strutturali ed al loro utilizzo, ed alle problematiche organizzative, professionali, formative connesse. Tale ricerca delle fonti informative e documentarie consentira' di disporre di una base di informazioni articolata, utile per l'orientamento delle diverse linee di intervento, per l'attivita' puntuale di fornitura di informazioni su richiesta, per la realizzazione delle altre iniziative di formazione previste. I risultati della ricognizione consentiranno anche di integrare le iniziative previste dal programma con analoghe iniziative informative e di diffusione gestite nell'ambito di altri programmi o da singole Amministrazioni nell'ambito delle proprie competenze, per ridurre le ridondanze non produttive e orientare opportunamente gli utenti. Si prevede l'utilizzo di non meno di 450 giornate / uomo per la realizzazione dell'attivita'. a.2.1.2 Progettazione e gestione di una base di dati sui fondi strutturali e sui funzionari responsabili della loro gestione Anche sulla base dei risultati in progress dell'azione sopra indicata, si intende costituire ed avviare la gestione di una base di dati informatizzata, in grado di connettersi con analoghe basi di dati, di facile accesso, utile come strumento di supporto sia agli enti incaricati della realizzazione delle iniziative, sia alle Amministrazioni interessate ad informazioni sui fondi strutturali, sulle forme di intervento e cosi' via. Si prevede inoltre di realizzare una base dati anagrafica dei funzionari responsabili e coinvolti nella gestione dei fondi strutturali, essenziale per l'adeguata realizzazione delle iniziative promozionali e il monitoraggio del programma. Per la progettazione e la gestione, acquisizione dei dati e aggiornamento delle basi di dati sopra descritte si prevede rispettivamente l'utilizzo di 300 e 400 giornate uomo. a.2.1.3 Analisi ed approfondimenti delle esigenze e dei fabbisogni informativi e formativi dei funzionari responsabili della gestione dei fondi strutturali. Progettazione degli interventi per le successive annualita'. l'analisi sara' realizzata attraverso un piano di incontri con tutte le amministrazioni potenzialmente interessate cosi' come attraverso un piano di interviste tramite questionario strutturato. Si prevede a tal fine l'utilizzo di 800 giornate uomo, comprensive delle attivita' di progettazione delle annualita' successive che terra' conto anche dei risultati del monitoraggio degli interventi realizzati. a.2.2 Servizi informativi offerti a.2.2.1 Servizio di informazione a sportello per le Pubbliche Amministrazioni. Sulla base delle informazioni e degli strumenti acquisiti nell'ambito delle azioni sopra descritte si intende attivare un servizio di informazione a sportello, operante con una molteplicita' di canali, numero verde telefonico, fax, Videotel, Internet, contatto diretto utente/responsabili servizio informativo destinato ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni interessate all'utilizzo e coinvolte nella gestione dei fondi strutturali. Si prevede che nel corso dell'anno il servizio fornira' risposta - con il coinvolgimento dell'operatore - a non meno di 1.000 richieste da parte delle Amministrazioni. L'analisi delle richieste pervenute costituira' un interessante elemento di conoscenza circa le esigenze informative e formative delle Amministrazioni utenti, ed esse pertanto verranno accuratamente rilevate e monitorate. Le iniziative previste ai punti a.2.1.1, a.2.1.2, a.2.2. saranno condotte in modo integrato e coordinate da un responsabile dell'attivita' informativa del programma. a.2.2.2 Realizzazione di una newsletter informativa sui fondi strutturali destinata alle pubbliche amministrazioni. Si intende realizzare una newsletter informativa a cadenza bimestrale sui fondi strutturali, destinata ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni, di non meno di 36 pagine. La newsletter costituira' uno strumento di promozione del programma, di informazione sulle iniziative previste e sui risultati degli interventi realizzati, di stimolo alla propositivita' e alla progettualita' dei destinatari, di dibattito sul tema. Fornira' inoltre informazioni piu' generali sul tema dei fondi strutturali e dell'organizzazione della Pubblica Amministrazione. Si prevede che vengano realizzati 6 numeri della newsletter, con una tiratura media di 10.000 copie, con un costo medio di 5 Ecu per copia. a.2.2.3 Diffusione di materiali informativi strutturati. Si intendono realizzare non meno di 10 materiali informativi e promozionali strutturati, relativi all'intero programma e alle singole linee di intervento ed iniziative previste, ed alle modalita' di accesso ed utilizzo dei fondi strutturali, da utilizzare sia a supporto delle attivita' seminariali previste in questa linea di intervento e di analisi dei bisogni previste in altre linee, sia autonomamente diffuse presso le Amministrazioni interessate. Si prevede orientativamente la predisposizione, la stampa e la diffusione di complessive 100.000 copie di materiali diversi, con un costo medio di 2 Ecu per copia, e il raggiungimento sistematico dei 10.000 destinatari utenti dei servizi informativi. a.3 Stages informativi/formativi presso la Commissione della U.E. Si vogliono realizzare stages della durata di due mesi presso la Commissione della U.E. di funzionari e dirigenti delle amministrazioni coinvolte nella gestione dei fondi strutturali. In particolare si vogliono realizzare 40 stages rivolti ad altrettanti funzionari e dirigenti delle Regioni e 20 stages rivolti ad altrettanti dirigenti e funzionari delle Amministrazioni Statali piu' coinvolte nella gestione dei fondi strutturali. b. Piani formativi integrati a base modulare per dirigenti e funzionari regionali e locali impegnati nella attuazione delle politiche di sviluppo e di adeguamento strutturale. Obiettivi La finalita' centrale del sotto programma operativo "formazione funzionari della P.A." e' quella di promuovere la massima diffusione di una cultura europea di programmazione, gestione, realizzazione, monitoraggio, valutazione e controllo degli interventi di sviluppo e di adeguamento strutturale. E' questa, certamente, una capacita' gia' presente nei dirigenti e nei funzionari di punta ma che deve essere allargata, e puo' comunque essere migliorata in quelli che gia' la posseggono attraverso occasioni strutturate di approfondimento e di confronto sui temi specifici ad essa connessi. Questa competenza, inoltre, e' in larga misura comune per i dirigenti ed i funzionari che seguono programmi/progetti cofinanziati dai diversi Fondi strutturali. Per rispondere con efficacia alle esigenze ed alle finalita' richiamate, i piani formativi integrati a base modulare si propongono in primo luogo di approfondire le problematiche connesse al governo dei processi di sviluppo a scala locale E' particolarmente rilevante, infatti, che le diverse scelte di intervento e di utilizzo delle risorse comunitarie siano assunte e realizzate sulla base di una adeguata consapevolezza e capacita' di cogliere le connessioni e le interdipendenze delle scelte di sviluppo in relazione alla natura propria dei processi di sviluppo a scala lo- cale centrati, oggi piu' di ieri, sulla capacita' competitiva dell'intero sistema socio-economico-istituzionale locale e sulla piena valorizzazione, nel contesto internazionale, delle risorse e delle competenze distintive delle realta' territoriali di riferimento. II piano formativo integrato, poi, pone una particolare attenzione all'apprendimento dei processi di sviluppo, di governo e di funzionamento della Unione Europea e delle politiche comunitarie. In questo quadro, particolare attenzione viene dedicata all'evoluzione delle politiche strutturali, cosi' come alle specifiche modalita' operative proprie di ogni fondo. II piano formativo integrato, inoltre, sviluppa l'analisi delle problematiche connesse alle diverse politiche settoriali interne verificando anche la loro connessione con le finalita' proprie e le opportunita' offerte dai diversi fondi strutturali. In ultimo il piano formativo integrato vuole approfondire i problemi propri della gestione progettuale con riferimento sia alle tecniche di progettazione; sia alle attivita' di monitoraggio/valutazione/controllo nelle diverse fasi (ex ante, in itinere, ex post) dello sviluppo progettuale; sia alle attivita' specifiche di informazione, promozione, comunicazione, rendicontazione delle diverse iniziative. Una particolare attenzione viene infine dedicata alla "soluzione dei problemi" con opportune attivita' di follow-up formativo e di assistenza personalizzata da parte di esperti. Cio', sia a valle dei moduli formativi specialistici a carattere settoriale, sia a valle dei moduli di interesse generale centrati sulla gestione progettuale. Il piano formativo integrato a base modulare puo' essere cosi' sinteticamente rappresentato: A) il governo dei processi di sviluppo a scala locale; B) le politiche strutturali della U.E. (origini, sviluppo, modalita' operative); C) le politiche settoriali interne; C.1 Attivita' di orientamento, assistenza e tutoraggio al problema solving D) il ciclo di gestione dei programmi e dei progetti cofinanziati dai fondi strutturali; D.1 Attivita' di orientamento, assistenza e tutoraggio al problema solving. A). - Il governo dei processi di sviluppo a scala locale Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo approfondito della durata di 15 giornate di formazione articolato in moduli con la partecipazione di mediamente 25 funzionari e dirigenti. Si vuole anche realizzare un percorso formativo a carattere prevalentemente introduttivo della durata complessiva di nove giornate articolate in tre moduli autoconsistenti con la partecipazione a ciascun modulo autoconsistente di mediamente 25 funzionari e dirigenti. Il percorso formativo sara' centrato sullo sviluppo dei temi di seguito indicati A.1.- Elementi di scenario 1.1.- La competizione globale ed i vantaggi competitivi nello scenario economico internazionale. Profili generali ed approfondimento per aree geografiche e per tipologie di paesi competitori. 1.2.- Tendenze dell'import - export di beni e servizi a scala mondiale ed il posizionamento dell'Italia nel commercio internazionale. 1.3.- Evoluzione dei livelli e degli stili di vita nei paesi sviluppati. La diversificazione dei modelli di consumo e dei comportamenti di acquisto, la specializzazione produttiva, i bisogni emergenti. 1.4.- Evoluzione dell'apporto dei diversi settori di attivita' nella produzione del reddito. Le relazioni e le interdipendenze settoriali nel gioco competitivo. 1.5.- Problemi e prospettive della evoluzione della piramide della popolazione per classi di eta' e per fascia di reddito. 1.6.- Produzione del reddito e qualita' della vita: la distribuzione delle opportunita' nelle realta' locali italiane. A.2.- La competizione tra imprese e tra sistemi socio-economico- istituzionali 2.1.- Le risorse dell'impresa: le tecnologie, l'organizzazione, le risorse umane. 2.2.- I fattori di successo: il costo, la qualita', il servizio. L'orientamento al cliente, la qualita' totale, le politiche di miglioramento continuo. 2.3.- Grande e piccola impresa nelle filiere produttive, nel ciclo di vita del protodotto, nella segmentazione dei mercati, nella innovazione tecnologica ed organizzativa, nella innovazione del prodotto. 2.4.- Punti di forza e di debolezza della piccola e media impresa. Tipologie e casi di successo. Le alleanze tra imprese, i distretti industriali. 2.5.- Lo spazio economico dell'impresa e le economie esterne: - le relazioni intersettoriali a scala territoriale; - il capitale fisso sociale; - i servizi alla produzione ed all'impresa; - la ricerca applicata; - la qualificazione professionale delle risorse umane; - il mercato finanziario; - la regolazione della concorrenza e dei mercati; - i servizi della pubblica amministrazione. A.3.- Strategie e strumenti per la promozione dello sviluppo a scala locale 3.1.- Il posizionamento del sistema socio-economico- istituzionale locale nella scala di produzione del reddito e della qualita' della vita a livello nazionale. 3.2.- Le differenziazioni interne. 3.3.- La bilancia commerciale, la matrice delle attivita' produttive e dell'occupazione, le relazioni intersettoriali a scala locale. 3.4.- La ricognizione delle risorse e delle competenze distintive e la identificazione dei potenziali endogeni di sviluppo. 3.5.- Le azioni e gli strumenti di intervento sul sistema delle economie esterne: - la regolazione delle attivita' economiche; - i servizi delle amministrazioni pubbliche; - la qualificazione delle risorse umane; - la ricerca applicata; - il miglioramento delle infrastrutture, delle reti di comunicazione, della qualita' urbana, dell'ambiente; - le risorse finanziarie agevolate; - i servizi alla produzione ed alla impresa; - la promozione della cultura imprenditoriale e della creazione di impresa; - la valorizzazione del patrimonio storico-artistico- culturale locale e dell'interscambio culturale con il resto del mondo; 3.6.- La gestione per progetti socialmente condivisi. A.4.- Dal programma ai progetti: ottimizzazione delle risorse disponibili e accesso ai fondi comunitari A.5.- Approfondimento operativi e studio di casi. Metodologie didattiche: i corsi saranno realizzati con l'utilizzo di metodi didattici attivi che prevedono, oltre che strumenti formativi tradizionali, la discussione di casi, lo sviluppo di discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realta' oper- ative. B). - Le politiche strutturali della Unione Europea Su questo tema si vuole realizzare un primo percorso formativo a carattere introduttivo della durata di nove giornate articolate in tre moduli autoconsistenti con la partecipazione a ciascun modulo autoconsistente di 25 funzionari e dirigenti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di maggior approfondimento delle problematiche operative connesse alla gestione dei fondi europei che avra', pertanto, la durata complessiva di 15 giornate di formazione articolate in quattro moduli formativi. Entrambi i percorsi formativi svilupperanno i contenuti di seguito indicati: B.1.- Scenario e cultura europea 1.1.- Ricognizione dei processi evolutivi della costruzione comunitaria; 1.2.- problemi di armonizzazione normativa; 1.3.- profili giuridici; 1.4.- il funzionamento dell'apparato U.E.; 1.5.- evoluzione della programmazione U.E; 1.6.- rapporti istituzionali intra U.E.; 1.7.- rapporti istituzionali U.E./Stato/Regioni. B.2.- Le politiche strutturali 2.1.- Evoluzione dell'intervento strutturale U.E.; 2.2.- evoluzione dei principi dell'intervento strutturale U.E.; 2.3.- contenuti dell'intervento strutturale U.E.; 2.4.- strumenti dell'intervento strutturale della U.E.: FSE; FESR; FEOGA; SFOP; 2.5.- rapporti tra: Programmazione U.E.; " " Italia; " " Regioni. 2.6.- problemi finanziari e di gestione. B.3.- Approfondimenti operativi e studio di casi 3.1.- Il fondo Sociale Europeo - F.S.E. 3.2.- Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale - F.E.S.R. 3.3.- Il Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia Agricola - F.E.O.G.A. 3.4.- Il Sostegno Finanziario per l'orientamento della pesca - S.F.O.P. C) - Le politiche settoriali interne Con riferimento alle politiche settoriali interne, il piano formativo integrato a base modulare si propone di sviluppare un attento approfondimento, rivolto ai dirigenti ed ai quadri delle amministrazioni regionali e locali, delle problematiche di gestione dello sviluppo relative ai diversi settori di intervento, previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno: 1. Trasporti 2. Industria, Artigianato e servizi alle imprese; 3. Turismo; 4. Agricoltura e sviluppo rurale; 5. Pesca; 6. Risorse idriche; 7. Energia; 8. Ambiente; 9. Ricerca e sviluppo tecnologico; 10. Strutture di formazione; 11. Strutture sanitarie; 12. Valorizzazione delle risorse umane. Per ciascun settore di intervento si vuole realizzare almeno un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti per ciascun modulo autoconsistente. I contenuti del percorso formativo riferito a ciascun settore svilupperanno, contestualizzandole alle problematiche proprie dello specifico settore, i temi di seguito indicati: 1) le politiche comunitarie ed i programmi di azione comunitaria; 2) la legislazione nazionale e regionale; 3) le metodologie, gli strumenti ed i modelli operativi per l'analisi delle situazioni; 4) le metodologie, gli strumenti ed i modelli operativi per l'uso razionale delle risorse infrastrutturali e/o per la promozione dello sviluppo; 5) le metodologie per le scelte di investimento; 6) la programmazione e la progettazione degli interventi e l'utilizzo dei fondi strutturali; 7) gli strumenti analitici per la soluzione di problemi organizzativi e gestionali; 8) analisi di casi e di esperienze: esercitazioni, simulazioni, approfondimenti. A valle di ciascun percorso formativo riferito a ciascun settore sara' realizzata un'attivita' di follow-up della durata di tre giornate preceduta da un'azione di assistenza personalizzata su casi e problemi di specifico interesse del partecipante per complessive 40 giornate/esperto. Le attivita' formative saranno realizzate con l'utilizzo di metodi didattici attivi che prevedono, oltre che strumenti formativi tradizionali, la discussione di casi, lo sviluppo di discussioni guidate ed esercitazioni, la simulazione di realta' operative. Nel complesso si vogliono realizzare 36 percorsi formativi del tipo descritto (nove giornate in tre moduli autoconsistenti, follow- up di tre giornate, consulenza personalizzata). Il numero dei percorsi formativi per ciascun settore (numero delle edizioni per settore) e' rapportato all'importanza relativa, in termini di risorse finanziarie assorbite, di ciascun settore nel Quadro Comunitario di Sostegno, tenendo anche conto della numerosita' dei quadri regionali e locali impegnati nella gestione dei diversi settori. La ripartizione puntuale delle diverse edizioni per settori e' riportata nel prospetto che segue. Settori N. Edizione -------------------------------------------------------------------- 1. Trasporti 5 2. Industria, Artigianato e servizi alle imprese 6 3. Turismo 3 4. Agricoltura e sviluppo rurale 5 5. Pesca 2 6. Risorse idriche 2 7. Energia 1 8. Ambiente 2 9. Ricerca e sviluppo tecnologico 2 10. Strutture di formazione 1 11. Strutture sanitarie 2 12. Valorizzazione delle risorse umane 5 ALLEGATO DOCUMENTO TECNICO ESEMPLIFICATIVO DELLO SVILUPPO DELLE SINGOLE LINEE D. II Ciclo di gestione dei programmi e dei progetti cofinanziati dai fondi strutturali Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di quindici giornate articolate in tre moduli autoconsistenti della durata di cinque giornate e con la partecipazione, a ciascun modulo, di 20 dirigenti e funzionari regionali e locali. A valle di ciascun modulo formativo autoconsistente sara' realizzata un'attivita' di follow-up della durata di tre giornate preceduta da una assistenza personalizzata, pari ad una giornata/esperto per ciascun partecipante, su casi e problemi di interesse specifico del partecipante. Lo sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito indicati: 1. Pianificazione e finanziamento dell'attivita' pubblica per progetti - programmazione e collaborazione delle risorse nei bilanci delle amministrazioni pubbliche; - necessita' di un modello integrato di valutazione di programmi e progetti; - il modello di programmazione e valutazione degli interventi secondo il regolamento dei fondi strutturali comunitari; - l'esperienza comunitaria di valutazione dei programmi nelle aree dell'obiettivo 1; - le fonti di finanziamento degli investimenti pubblici e le relative modalita' di accesso: fondi strutturali comunitari, fondi nazionali su specifici capitoli del bilancio dello Stato o delle Regioni (ambiente, agricoltura, ricerca scientifica ed altri); - il ruolo dei privati nel finanziamento dei progetti pubblici (project financing). 2. Valutazione economica dei progetti - gli indicatori di convenienza finanziaria (analisi finanziaria degli investimenti); - la valutazione socio-economica secondo l'analisi costi-benefici: dalla valutazione finanziaria alla valutazione economica; la pratica istituzionale italiana (FIO, legge 64 del 1986, fondi regionali, etc.); - identificazione dei costi e benefici dal punto di vista sociale; - valutazione economica dei costi e benefici; - analisi costi-benefici: casi di studio; - una rassegna delle tecniche per la valutazione della convenienza sociale di progetti pubblici; - applicazioni; - la valutazione economica di programmi e progetti per settori di intervento. 3. Gestione e monitoraggio - La pianificazione del progetto: stima e previsione di tempi, costi e risorse; - aspetti legali della gestione del progetto; - aspetti organizzativi del controllo del progetto; - la gestione del progetto: i budget progettuali e il processo di controllo economico; - la gestione del progetto: l'impostazione del sistema di controllo economico; - la gestione del progetto: i centri di responsabilita' e le tecniche di controllo economico; - monitoraggio in itinere; - valutazione ex post del progetto; - cenni sul modello di controllo di gestione delle amministrazioni pubbliche. 4. Lo sviluppo progettuale. Dall'idea e dai bisogni al progetto - La filiera dello sviluppo progettuale; - tecniche e strumenti operativi; - studio di casi e di esperienze. 5. Il reporting, l'informazione ai soggetti interessati, la rendicontazione formale - regole - strumenti - procedure - modalita'. C) Attivita' finalizzata al miglioramento dei meccanismi organizzativi delle amministrazioni e delle competenze di tipo strumentale per la gestione dei fondi strutturali Questa area di intervento si articola in due linee operative: C.1. progetti ad hoc di assistenza formativa al miglioramento organizzativo delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali. C.2. Programmi formativi per il miglioramento delle competenze strumentali alla gestione dei fondi strutturali. C.1. Progetti ad hoc di assistenza formativa di miglioramento organizzativo delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali Questa linea operativa sviluppa due distinte tipologie di intervento: A.: Progetti ad hoc per amministrazioni di grande dimensione B.: Progetti ad hoc per insiemi di province ed altri enti impegnati nella gestione di interventi di sviluppo con utilizzazione delle risorse comunitarie. C.1.A Progetti ad hoc di assistenza formativa al miglioramento organizzativo delle amministrazioni pubbliche di rilevante dimensione. (funzioni, servizi, direzioni generali di Ministeri impegnate nella gestione dei fondi europei, amministrazioni regionali, amministrazioni dei comuni di grande e medio grande dimensione). 1. Obiettivi Con questa linea di intervento si vuole sperimentare e consolidare una metodologia operativa adeguata a sostenere processi di miglioramento organizzativo nelle amministrazioni pubbliche centrali e locali, di rilevante dimensione, impegnate nella gestione dei fondi europei. Ciascuna iniziativa e' mirata ad una specifica amministrazione pubblica che abbia esplicitato il suo interesse a tale intervento di assistenza al miglioramento organizzativo e che abbia gia' maturato specifici indirizzi di riorganizzazione dell'ente e/o voglia approfondire particolari obiettivi di riassetto organizzativo, e/o voglia favorirne la migliore attuazione. Le attivita' formative e di formazione intervento saranno rivolte alle seguenti Amministrazioni: - tutte le Regioni dell'obiettivo 1: Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna; - Ministero del bilancio e della programmazione economica; - Ministero del lavoro e della previdenza sociale; - Ministero del tesoro; - Ministero dell'industria, commercio e artigianato; - Ministero per il coordinamento delle politiche agricole, alimentari e forestali; - altri Ministeri titolari di Programmi Operativi e altre forme di intervento; - alcuni Comuni di grandi dimensioni, delle aree territoriali dell'obiettivo 1. Il percorso operativo e metodologico che si vuole realizzare con riferimento ad una particolare amministrazione interessata - in coerenza con le esigenze specifiche di riassetto delle funzioni e di gestione dei fondi europei e degli interventi di sviluppo - si propone di costruire e/o approfondire in una logica di processo basata sul massimo coinvolgimento della struttura dirigente dell'ente e degli operatori, le linee di riassetto organizzativo piu' appropri- ate, la strategia operativa per la migliore implementazione del piano di riorganizzazione, il piano degli interventi formativi adeguato a favorire l'acquisizione od il consolidamento diffuso delle conoscenze e delle competenze utili a migliorare l'efficacia e l'efficienza dell'azione amministrativa in coerenza con il piano di riassetto organizzativo definito, valorizzando al contempo le esperienze e le professionalita' esistenti nella particolare amministrazione. 2. Articolazione e metodologia dell'intervento Ciascun intervento si sviluppera' secondo le modalita' di seguito indicate. Fase Prima: definizione e precisazione degli obiettivi dell'intervento per la particolare amministrazione coinvolta. In questa fase sara' realizzato un piano di incontri personalizzati (circa 10) con i responsabili politici dell'amministrazione e, in particolare, con i principali dirigenti per una prima ricognizione degli indirizzi, delle indicazioni e/o delle scelte di riassetto organizzativo eventualmente gia' maturate, della disponibilita' della dirigenza, dello stato della organizzazione. Ciascun incontro sara' anche finalizzato a presentare la metodologia complessiva dell'azione di assistenza formativa ed a convenire ed a validare il piano di sensibilizzazione formativa della struttura dirigente di cui alla Fase Seconda. Fase seconda sensibilizzazione formativa della struttura dirigente, avvio del laboratorio permanente di analisi delle criticita' operative e di proposta. Si vuole in particolare attivare un processo conosciuto finalizzato a interpretare le criticita' operative progressivamente emergenti alla luce sia delle scelte della particolare amministrazione che del loro possibile processo di attuazione per individuare linee e programmi di intervento rispondenti alle esigenze reali. L'analisi dei bisogni deve quindi utilizzare, per giungere a risultati significativi, un approccio flessibile, centrato su di una logica di "ascolto" e di apprendimento, che preveda una costante verifica sulle ipotesi interpretative ed operative che saranno progressivamente elaborate. L'analisi dei bisogni privilegera', in prima istanza, il coinvolgimento diretto di quei soggetti che, per le funzioni svolte e per l'esperienza e la conoscenza dell'apparato amministrativo, possiedono le informazioni significative per una analisi in senso prospettico. A tal fine verra' avviata un'attivita' permanente di Laboratorio che attraverso la realizzazione di momenti di riflessione su tematiche rilevanti per la amministrazione coinvolga tutti i dirigenti. In particolare verranno progettati e realizzati 10 incontri di riflessione ed approfondimento, della durata di due giorni ciascuno, rivolti ai dirigenti. Ciascun incontro, al quale parteciperanno mediamente 25 dirigenti, sara' incentrato su un tema scelto in coerenza con gli obiettivi di innovazione e cambiamento delle amministrazioni pubbliche. I temi degli incontri saranno i seguenti: - nuovi spazi decisionali dei dirigenti pubblici ed efficacia dell'azione amministrativa; obiettivi e problemi del processo di riforma delle amministrazioni pubbliche; - dall'amministrazione del personale alla gestione delle risorse umane: verso nuove logiche organizzative e nuove modalita' di lavoro orientate all'efficacia dei risultati; - la valutazione dei costi e dei risultati nelle amministrazioni pubbliche: il controllo di gestione; - le innovazioni tecnologiche come strumento strategico per migliorare informazione e comunicazione; - problemi connessi alla programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche pubbliche; - approfondimento sulle risultanze delle analisi conoscitive di cui alla fase III; - approfondimento della proposta di piano di riassetto organizzativo; - approfondimento sui processi operativi sulla base delle risultanze del piano di lavoro di cui alla fase IV; - approfondimento della proposta di piano formativo per il personale. I temi sopra definiti verranno affrontati a partire da un intervento di un esperto che abbia maturato, sull'argomento stesso, una approfondita riflessione teorica e/o un'esperienza concreta maturata anche in altri contesti organizzativi, cosi' come sulla base dei lavori di analisi e proposta sviluppati dai gruppi di lavoro di cui alle fasi successive. La metodologia adottata tendera' in una prima fase a privilegiare l'analisi delle criticita' di tipo "trasversale", connesse al sistema organizzativo globale e alla diffusione di una cultura manageriale, relativamente indipendenti dalle competenze professionali e dalle funzioni svolte. Nell'ambito degli incontri si utilizzeranno tecniche di tipo "riflessivo", tendenti a far emergere o a chiarire il rapporto tra i bisogni dell'organizzazione e le esigenze dell'individuo, ad aprire nuove prospettive, a stimolare la ricerca e l'acquisizione di nuove esperienze. A tal fine si cerchera' di favorire le condizioni piu' idonee per un ampio dibattito/confronto, pur all'interno di una guida/orientamento della discussione. L'attivita' di Laboratorio condotta con la metodologia indicata consentira' di realizzare una prima analisi delle criticita' opera- tive propria della particolare amministrazione coinvolta e, successivamente, di maturare gli approfondimenti e le scelte di miglioramento organizzativo, piu' opportune. Fase terza: Analisi conoscitiva approfondita Successivamente all'avvio delle iniziative di sensibilizzazione e coinvolgimento della dirigenza ed in parallelo al loro sviluppo viene costituito un gruppo di lavoro misto (esperti interni ed esperti esterni) per la impostazione e la realizzazione di un piano conoscitivo ed operativo cosi' articolato: - analisi conoscitiva dell'ambiente aziendale; - analisi organizzativa; - analisi della qualita' percepita dagli utenti; - piano di informazione mirata al personale. Ciascuna attivita' di analisi di cui ai precedenti punti sara' realizzata con un piano adeguato di interviste agli interlocutori interni ed esterni significativi e si concludera' con la redazione di un report i cui contenuti saranno oggetto di appofondimento nell'ambito delle attivita' di Laboratorio descritte nella precedente Fase Seconda. Fase Quarta Definizione del piano di riassetto organizzativo, della strategia per la sua progressiva implementazione, Definizione del piano delle attivita' di formazione del personale coerente con le esigenze attuative del riassetto organizzativo. Successivamente all'avvio delle attivita' di analisi conoscitiva approfondite (Fase Terza) ed in parallelo alla loro attuazione viene costituito un gruppo di lavoro misto (esperti interni ed esperti esterni) finalizzato alla individuazione di un modello generale dei processi operativi dell'ente che sara' sviluppato progressivamente per successivi approfondimenti sino ad identificare i principali processi e le loro caratteristiche opera- tive. Per ciascuno dei principali processi operativi identificati, infine, sara' attivato uno specifico gruppo di lavoro misto (esperti interni ed esperti esterni) che cerchera' di approfondire l'analisi del processo, i costi da esso assorbiti, il suo valore percepito, verificando le possibilita' di semplificazione del processo. A sostegno dei dirigenti, dei funzionari e degli operatori coinvolti nei diversi gruppi di lavoro di cui alle Fasi Terza e Quarta, viene sviluppato uno specifico programma formativo per complessive trenta giornate formative con la presenza media di 20 operatori interni. Sulla base dei risultati del lavoro complessivamente svolto viene sviluppato uno specifico piano di riassetto organizzativo; una proposta di strategia operativa per la sua migliore attuazione, un piano dell'attivita' di formazione del personale coerente con le esigenze attuative del piano di riassetto organizzativo. Le singole proposte (riassetto organizzativo, strategia attuativa, piano di formazione per il personale) sono approfondite nell'ambito del Laboratorio che coinvolge l'intero gruppo dirigente (Fase Seconda) e verificate con l'Amministrazione coinvolta. Fase Quinta Attuazione del piano delle attivita' di formazione del personale e assistenza alla implementazione delle attivita' di riassetto organizzativo. A sostegno della migliore attuazione del piano di riassetto organizzativo si procedera' alla realizzazione del piano delle attivita' di formazione del personale come definito nella fase precedente entro i limiti complessivi di cinquanta giornate di formazione ciascuna rivolta a mediamente 25 partecipanti. In parallelo proseguira' l'attivita' del Laboratorio formativo per il gruppo dirigente per il monitoraggio - anche attraverso appositi gruppi di lavoro misti (esterni ed interni) - del piano delle attivita' di formazione del personale e delle attivita' di attuazione del piano di riassetto organizzativo, per complessive 30 giornate/esperto. Fase Sesta valutazione dei risultati, razionalizzazione dell'esperienza. C.1.B.Progetti ad hoc per insiemi di province ed altri enti nell'ambito di un medesimo territorio Con questa linea di intervento si vuole sperimentare e consolidare una metodologia operativa adeguata a dare assistenza formativa, in tema di gestione degli interventi di sviluppo, ad una pluralita' di amministrazioni interagenti nell'ambito di un medesimo territorio. L'azione di assistenza formativa, in tal caso, e' finalizzata a promuovere una efficace gestione dei fondi comunitari e degli interventi di sviluppo; cosi' come a promuovere il miglioramento organizzativo dei servizi e delle funzioni interne agli enti coinvolti e direttamente connessi con la gestione dello sviluppo a livello locale. La metodologia di intervento si sviluppa come di seguito indicato. B.1.- Azione di promozione del progetto mirato e selezione degli enti locali destinatari dell'intervento Con riferimento alla specifica realta' territoriale oggetto dell'intervento sara' sviluppato un piano di incontri personalizzati (50 incontri) con i singoli amministratori locali per acquisire la disponibilita' all'intervento delle amministrazioni locali. Allo stesso fine, sara' anche realizzato un seminario della durata di due giorni cui invitare gli stessi amministratori locali, gli amministratori di altri enti e/o istituzioni locali di promozione dello sviluppo. Gli incontri ed il seminario dovranno essere accompagnati e preceduti da materiali informativi appositamente predisposti. Gli incontri ed il seminario avranno i seguenti obiettivi: - presentare obiettivi, contenuti e modalita' del progetto ad hoc; - presentare i percorsi formativi per gli amministratori ed il personale; - presentare caratteristiche ed obiettivi delle azioni di tutoraggio; - acquisire le adesioni delle singole amministrazioni alle attivita' formative; - analizzare le necessita' e possibilita' di innovazione nelle principali aree di intervento (attinenti la promozione dello sviluppo); - valutari la disponibilita' degli enti a sviluppare progetti di innovazione assistiti che vedano la collaborazione del personale gia' in servizio; - valutare le esigenze e la disponibilita' degli enti locali coinvolti ad avviare specifiche iniziative di sviluppo. B.2.- Percorso formativo a favore del personale a vario titolo impegnato nella gestione degli interventi di sviluppo Il personale in oggetto dei diversi enti locali coinvolti nel progetto ad hoc sara' coinvolto in un percorso formativo della durata di 30 giornate articolate in 6 moduli autoconsistenti della durata ciascuno di cinque giornate intere e rivolto ognuno a 25 partecipanti per l'approfondimento delle seguenti tematiche: - il governo dello sviluppo a scala locale; - le politiche strutturali della U.E. ed i fondi strutturali; - il project management; - l'analisi organizzativa e l'analisi delle procedure, finalizzate in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali; - l'organizzazione, la gestione e l'utilizzo del dato statistico ai fini della programmazione, del monitoraggio e della valutazione dell'utilizzo dei fondi strutturali; - la gestione amministrativa e contabile con particolare riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali e agli strumenti di cofinanziamento nazionale. B.2.1.Azione di assistenza formativa/tutoraggio ai processi di innovazione nella gestione degli interventi di sviluppo. Uno dei problemi piu' gravi della formazione e' quello che essa spesso e' in grado di fornire agli operatori utili strumenti di comprensione dei fenomeni e modelli di comportamento generale, ma non arriva a sviluppare capacita' operative attraverso un apprendimento piu' concreto e che e' possibile maturare soltanto attraverso l'esperienza. D'altra parte l'apprendimento per esperienza diretta, che tutti i giorni gli operatori di qualsiasi settore fanno, porta spesso a privilegiare uno scambio di conoscenze con le persone piu' vicine (il collega piu' anziano, il superiore diretto etc.) e a non prendere in considerazione (anche perche' poco conosciute o piu' difficili da raggiungere) quelle di realta' piu' lontane. In questo caso l'apprendimento per "esperienza" finisce per essere "chiuso" in un ambito molto ristretto. Tenendo conto di questi aspetti, il programma intende mettere a frutto tre elementi forti dell'apprendimento quello dell'imparare facendo" quello del "controllo - scambio" con altre esperienze piu' avanzate e quello del rapporto con esperti che dovranno fornire non solo modelli generali, ma lavorare per supportare chi deve trasformare le "tecniche" in atti concreti dell'agire amministrativo. Per realizzare questa azione ci si rivolgera' al gruppo di enti dichiaratosi disponibile in fase di promozione del progetto mirato di area, verificando con gli amministratori ed il personale gia' coinvolto nelle attivita' formative su quali iniziative innovative, che partano dai filoni oggetto dei moduli formativi, e' opportuno concentrare l'ulteriore sviluppo del progetto. In linea generale si prevede di acquisire l'interesse di mediamente dodici enti locali per almeno quattro aree di intervento (attinenti o al miglioramento di funzioni di gestione degli interventi di sviluppo o specifici settori di intervento). Per ciascuno dei quattro macro-gruppi tematici (per i quali e' attesa l'adesione allo sviluppo di innovazioni di mediamente dodici enti locali) verranno composti dei piccoli gruppi di apprendimento aggregati per tematiche simili e composti mediamente di quattro enti locali (tre gruppi di apprendimento per area tematica, quindi) per un totale di dodici gruppi di apprendimento. E' certo che successivamente le situazioni diverse porteranno a stati di avanzamento differenti, che fatalmente condurranno ad una differenziazione dell'intervento su base di singolo ente, anche se occorrera' prevedere dei momenti di confronto tra gruppi di enti diversi. Da un punto di vista delle modalita' operative si tratta di assistere questi gruppi di apprendimento con due livelli di intervento, il primo di base ed il secondo di tipo strategico centrale. L'attivita' di assistenza formativa di base sara' realizzata da consulenti/tutors (con un buon livello di esperienza) che dovranno monitorare costantemente i gruppi, affiancandoli con incontri periodici aventi lo scopo di impostare il lavoro, dare imput e strumenti operativi, verificare l'avanzamento dei lavori e, quando ritenuto necessario, intervenire con azioni formative piu' tradizionali (piccole lezioni, brevi fasi addestrative). Queste ultime potranno impegnare in prima persona il tutor o prevedere il coinvolgimento di altri esperti (specialisti di ambito). L'intervento di secondo livello definito "strategico" sara' affidato ad un piccolo nucleo di esperti che dovra' predisporre il progetto esecutivo e agire in fase attuativa a supporto dei tutors. In linea generale l'intervento di assistenza di base puo' prevedere un impegno di diciotto giornate per ciascun gruppo di apprendimento delle quali dodici giornate potranno essere utilizzate separatamente per incontri a livello di singolo ente e sei giornate potranno invece riguardare incontri rivolti congiuntamente ad alcuni gruppi. Per l'assistenza di secondo livello si puo' prevedere un gruppo di quattro esperti che coprano le competenze delle diverse aree tematiche prescelte con un impegno medio di venticinque giornate per ciascuno per un totale di cento giornate delle quali una parte dovra' essere destinata alla progettazione esecutiva dei moduli di assistenza di base e una parte all'attivita' di consulenza ai tutors in fase di realizzazione del programma. L'individuazione dei tutors e degli esperti dovra' privilegiare il patrimonio tecnico-scientifico regionale. Prima della partenza del programma sara' utile prevedere una fase di apprendimento dei metodi di lavoro e delle modalita' di servizio da parte dei tutors, con un periodo formativo da realizzare attraverso dei seminari di studio e dei gruppi di lavoro. L'impegno al riguardo dovra' essere contenuto in dieci giornate. Alla scadenza del programma, sara' opportuno formalizzare le esperienze positive realizzate in schede descrittive da utilizzare come casi da riproporre al sistema piu' generale degli enti locali. ALLEGATO DOCUMENTO TECNICO ESEMPLIFICATIVO DELLO SVILUPPO DELLE SINGOLE LINEE B.3.- Linea formativa per gli amministratori locali, i dirigenti di eventuali servizi/istituzioni di promozione dello sviluppo. Essa sara' incentrata sulla valorizzazione del ruolo dell'ente locale nella promozione dello sviluppo. La linea prevede un percorso formativo articolato in un seminario e cinque workshops della durata di due giorni ciascuno. Gli incontri avranno per tema: - La ricognizione e la valorizzazione delle risorse locali; - la competizione tra sistemi locali e nazionali in un quadro di forte integrazione delle dinamiche di sviluppo, le iniziative di sviluppo in essere, le economie di sistema attivabili; la programmazione e la progettazione di iniziative di sviluppo; le condizioni di accesso alle risorse finanziarie disponibili (regionali, nazionali, comunitarie) e la partnership con i privati; la gestione, il monitoraggio e la valutazione dei progetti di sviluppo. L'innovazione organizzativa strumentale alla gestione dello sviluppo. Ciascun incontro sara' caratterizzato dalla presentazione di casi, esperienze, testimonianze di particolare interesse ed efficacia per la specifica realta' locale. B.3.1-Azione di assistenza formativa/tutoraggio agli amministratori locali per la progettazione e/o il concreto avvio di programmi e progetti cofinanziati o cofinanziabili dai fondi comunitari In parallelo al programma formativo per amministratori locali di cui sopra sara' attivato un gruppo di esperti con il compito di: a) fornire un supporto tecnico-professionale personalizzato per ciascun ente interessato a dare concreta ed efficace operativita' a specifici progetti di sviluppo gia' in essere che si avvalgono del cofinanziamento comunitario; b) attivare almeno tre gruppi di lavoro finalizzati allo sviluppo progettuale di altrettante iniziative di sviluppo sulle quali con- verge l'interesse di piu' enti locali; c) sostenere l'impegno operativo e progettuale di cui ai precedenti punti b) e c) con un programma di circa 10 giornate di incontri di lavoro e/o di seminari nei quali specifiche problematiche possano essere approfondite dagli amministratori coinvolti con gli operatori sociali e/o con la concentrazione con altri centri di responsabilita' amministrativa. Si fa riferimento, per l'attuazione di questa azione di assistenza formativa, ad un gruppo di esperti impegnati per un totale complessivo di 60 giornate delle quali 25 per consulenza personalizzata al singolo ente locale, 15 per il supporto ed il coordinamento operativo dei gruppi di lavoro; 20 per contributi professionali alla progettazione di massima delle nuove iniziative. B.4.- Messa a punto di materiali didattici e supporti informativi Il programma richiede la realizzazione di un insieme di supporti di comunicazione, quali depliant illustrativi sulle diverse azioni informative, raccolte di esperienze significative realizzate da altre realta', casi concreti di innovazione da utilizzare come "modelli", informazioni su persone alle quali rivolgersi per avere ulteriori notizie, strumentazione operativa gia' esistente (tipologie di contratti, manualistica, modellistica varia, etc.). Questo insieme di materiali dovra' essere utilizzato in diversi momenti, sia in fase promozionale, che durante l'attivita' didattica, che nelle azioni di assistenza formativa ai processi di innovazione. Alcuni materiali potranno inoltre essere distribuiti a tutti gli interlocutori perche' li utilizzino come base informativa anche al di fuori del programma stesso. La predisposizione di questi materiali dovra' prevalentemente basarsi su quanto gia' prodotto e disponibile che potra' e/o dovra' essere rielaborato opportunamente ai fini di una migliore efficacia comunicativa e funzionalita' d'uso dal punto di vista dell'interlocutore utente. C.2 Programmi formativi per lo sviluppo di competenze strumentali alla gestione dei fondi strutturali, individuate e dimensionate sulla base delle rilevazioni delle esigenze formative effettuata dal Dipartimento della Funzione Pubblica sulla base della direttiva n. 14/95. Il sottoprogramma "formazione funzionari della P.A." si propone di intervenire sui comportamenti ed i meccanismi operativi, sulle procedure, sull'articolazione funzionale delle amministrazioni responsabili della gestione dei fondi strutturali. Cio', nella consapevolezza che una migliore capacita' di utilizzo e gestione dei fondi europei e' strettamente connessa ed interdipendente con il piu' generale processo di miglioramento organizzativo delle stesse amministrazioni in oggetto. Pertanto, il programma formativo per lo sviluppo di competenze strumentali alla gestione dei fondi strutturali, privilegia lo sviluppo di percorsi formativi mirati sulle tematiche di seguito in- dicate: - l'analisi organizzativa e l'analisi delle procedure, finalizzate in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali - l'utilizzo delle tecnologie informatiche - l'organizzazione, la gestione e l'utilizzo del dato statistico ai fini della programmazione, del monitoraggio, della valutazione, della verifica e controllo dell'utilizzo dei fondi strutturali - le relazioni con il pubblico e le attivita' di informazione e di promozione dell'utilizzo dei fondi strutturali - la gestione amministrativo e contabile, con particolare riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali e agli strumenti di cofinanziamento nazionale. Le modalita' ed i contenuti dei percorsi formativi sopra richiamati sono appresso indicate. C.2.1.Analisi organizzativa ed analisi delle procedure, finalizzate in particolare ai processi di gestione dei fondi strutturali. Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti. Lo sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito indicati. 1. L'analisi delle organizzazioni moderne Le caratteristiche delle organizzazioni Le organizzazioni pubbliche: modelli burocratici ed organizzazione dei servizi. Organizzazione ed interazione con l'ambiente. I fattori di cambiamento delle pubbliche amministrazioni. Le costruzioni di organizzazioni piu' efficienti, problemi di pianificazione e programmazione. La regolazione dei sistemi organizzativi complessi. Le metodologie per l'analisi delle organizzazioni e del loro ambiente. 2. Metodologie e tecniche per l'analisi organizzativa. L'analisi organizzativa ed il cambiamento organizzativo. I principi metodologici per l'analisi delle strutture organizzative. La rappresentazione e la descrizione delle strutture organizzative. Gli elementi di base delle organizzazioni complesse. La costruzione di un questionario per la rilevazione delle esigenze organizzative. La realizzazione di un piano di interviste agli addetti. Il controllo di coerenza tra modello e piano. 3. La progettazione organizzativa Le unita' operative. Le unita' di controllo. Le unita' di direzione. Le strutture di supporto tecnico e di consulenza. Le strutture di supporto logistico. 4. La rilevazione delle procedure. I principi metodologici per l'analisi del lavoro amministrativo La rappresentazione e la descrizione dei flussi e delle proce- dure. Il manuale di organizzazione e la modulistica. Gli strumenti informatici per l'analisi del lavoro amministrativo. la costruzione della matrice procedure-addetti. 5. La semplificazione e l'ottimizzazione delle procedure La rilevazione delle disfunzioni procedurali. L'esecuzione di un modello dei flussi procedurali. La semplificazione e l'ottimizzazione delle procedure (casi di studio). La determinazione di standards per l'analisi dei carichi di lavoro e della produttivita'. La produttivita' nel lavoro amministrativo: la valutazione delle prestazioni. I sistemi premianti. 6. L'impatto dell'information technology sulle organizzazioni Informatica tradizionale ed automazione del lavoro d'ufficio. Il ruolo delle tecnologie informatiche nella produzione ed erogazione di servizi. Il bilanciamento del potere tra Direzione generale, Direzione informatica e Direzioni utenti. Informatica, miglioramento dei processi e riduzione dei costi di gestione. Il rapporto tra strutture di organizzazione, strutture di revisione e controllo e strutture preposte all'automazione. 7. La qualita' del lavoro amministrativo. La qualita' del lavoro amministrativo come elemento per il raggiungimento della qualita' totale. Il controllo della qualita' nelle unita' organizzative "non di produzione". La costruzione di procedure di controllo della qualita' e determinazione di standards di qualita' delle prestazioni pubbliche (casi di studio). Il controllo della qualita' negli acquisti. Metodologie didattiche. I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realta' operative. A valle del corso di approfondimento sara' realizzata una attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipare su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante, strettamente riferite ad esperienze di miglioramento, della gestione dei fondi strutturali. C.2.2.Utilizzo di tecnologie informatiche nella pubblica amministrazione. Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti. Lo sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito indicati. 1. Introduzione alle tecnologie informatiche a) Alfabetizzazione informatica e principali applicazioni informatiche relative al flusso informativo dell'amministrazione. b) Uso di pacchetti applicativi: - Windows e DOS - Sistemi di scrittura - fogli elettronici - data base c) Interrogazioni di basi dati Tecniche di interrogazioni Panorama dell'offerta - Sperimentazioni; 2. Analisi critica dell'offerta di mercato di prodotti e sistemi di interesse delle pubbliche amministrazioni 3. Metodi per l'analisi organizzativa e l'analisi di fattibilita'. Acquisire un metodo per rileggere un procedimento, formulare un progetto di riorganizzazione, e il ruolo dell'informatica, valutare il recupero di efficacia ed efficienza, scrivere uno studio di fattibilita', esplicitare le specifiche funzionali dell'applicazione informatica. Metodo per formulare proposte di informatizzazione nella propria realta' lavorativa. 4. Analisi di casi e di esperienze operative, connesse alla gestione dei fondi strutturali Partendo da una procedura specifica (p.e. gestione pratiche, controllo di gestione, informazioni al cittadino, automazione d'ufficio, controllo presenze, ...) verificare in che modo e' possibile razionalizzarla ed informatizzarla. 5. Problemi ed applicazioni specialistiche ed avanzate. Panorama Analisi di casi e di esperienze operative, riferite alla gestione dei fondi strutturali. Metodologie didattiche I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realta' operative. A valle del corso di approfondimento sara' realizzata una attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante. C.2.3.La organizzazione, la gestione e l'utilizzo del dato statistico, ai fini della programmazione, del monitoraggio, della valutazione, della verifica e controllo dell'utilizzo dei fondi strutturali. Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi autoconsistenti, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti. Lo sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito indicati. 1. Introduzione all'organizzazione del SISTAN, alle fonti statistiche per i dati di interesse, Elementi di statistica descrittiva con applicazione in Excel, Elementi di Word per Windows per il commento dei dati. 2. Costruzione di tabelle e rappresentazioni grafiche per la rappresentazione dei dati, reperimento delle informazioni per la costruzione di indicatori sintetici. Esercitazioni su Excel per analisi demografiche. Costruzione di un report. 3. La costruzione di indicatori per la valutazione della perform- ance nell'erogazione di servizi pubblici, con particolare riferimento all'efficacia e all'efficienza nei processi di produzione pubblica. Sviluppo di casi organizzati in lavori di gruppo, per la costruzione di indicatori relativi a specifici servizi. 4. Organizzazione e gestione di basi dati di interesse interno ed esterno. 5. La diffusione delle informazioni da basi dati interne. 6. Utilizzo del dato statistico nella programmazione e nella progettazione di interventi di sviluppo. 7. Il dato statistico nel monitoraggio e nella valutazione dei risultati di progetto e degli interventi di sviluppo. Metodologie didattiche I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realta' operative. A valle del corso di approfondimento sara' realizzata una attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante. C.2.4.Le relazioni con il pubblico e le attivita' di informazione e di promozione dell'utilizzo dei fondi strutturali Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti. Lo sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito indicati. 1. L'attivita' di Relazioni pubbliche in funzione della partecipazione ai procedimenti amministrativi, connessi alla gestione dei fondi strutturali: - le tipologie dei procedimenti amministrativi - le modalita' di comunicazione dell'avvio dei procedimenti - modalita' e criteri di individuazione dei destinatari e dei contro interessati dei procedimenti. Le modalita' di comunicazione nel caso di pluralita' di destinatari. 2. La determinazione degli obiettivi della comunicazione 3. Il diagramma di flusso delle RP: ricerca, programmazione, comunicazione, controllo/feedback. La prima fase: la ricerca. La seconda fase: la programmazione. La terza fase: la comunicazione. a) Concetti base della comunicazione b) la comunicazione diretta a target mirati ed a opinion lead- ers e opinion makers. La quarta fase: i controlli di base, il monitoring, il feedback Le RP nelle istituzioni e nell'amministrazione pubblica. 3. Il marketing interno nella gestione dei servizi pubblici. 4. Tecniche di organizzazione e di gestione di un Ufficio di Relazioni con il Pubblico. A) L'organizzazione e la gestione del Back-Office Selezione delle fonti cartacee, in line, dirette ed indirette. Gestione dei contatti con le fonti. Tecniche e metodologie per la gestione automatica dei dati. Tecniche e metodologie per la predisposizione di schede e di modelli di risposta. Tecniche di gestione, telematica dei servizi. Postazioni telematiche. B) L'organizzazione e la gestione del Front-Office Tecniche di interpretazione/decodifica della domanda. Tecniche di accesso alla data-base ed al Back-Office, tecniche di predisposizione delle schede di richiesta. La comunicazione allo "sportello". Concetto di Empatia. La comunicazione a due vie applicata. Riconoscimento delle obiezioni. Obiezioni Esplicite. Obiezioni implicite. tecniche di risposta alle obiezioni. Considerazioni particolari a proposito delle obiezioni. Role playing relativi a situazioni effettivamente verificatesi in amministrazioni pubbliche. Metodologie didattiche I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni guidate ed esercitazioni, simulazione di realta' operative. A valle del corso di approfondimento sara' realizzata una attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante. C.2.5.La gestione amministrativo/contabile, con particolare riferimento alle procedure relative ai fondi strutturali ed agli strumenti di cofinanziamento nazionale. Su questo tema si vuole realizzare un percorso formativo della durata complessiva di nove giornate, articolate in tre moduli formativi, rivolte a 20 partecipanti. Si vuole inoltre realizzare un percorso formativo di approfondimento operativo della durata complessiva di quindici giornate (articolate in moduli formativi e workshops di durata da due a cinque giornate) e rivolte a 20 partecipanti. Lo sviluppo dei contenuti prendera' in esame i temi di seguito indicati. a) il controllo di gestione: la normativa - il sistema dei controlli nelle pubbliche amministrazioni italiane - i controlli esterni e i controlli interni in Italia e in altri contesti - dai controlli di legittimita' ai controlli di merito b) il controllo di gestione: gli strumenti - il controllo di gestione come sistema di controllo direzionale - la contabilita' economica e la definizione dei centri di costo: definizione, progettazione, impianto - il piano economico di gestione secondo il d.l.vo n. 77/93 - il controllo di gestione delle risorse umane - gli indicatori: come si definiscono, come si individuano, come si costruiscono - la progettazione del sistema informativo per il controllo di gestione c) il controllo di gestione, la valutazione delle politiche e la valutazione della qualita' - dalla valutazione dell'efficacia alla valutazione delle politiche - la valutazione della qualita' dei servizi: strumenti per la misurazione e indicatori di qualita' d) - problemi e modalita' connesse alle procedure contabili relative ai fondi strutturali e) - problemi e modalita' operative connesse al cofinanziamento nazionale di progetti finanziati dai fondi strutturali f) - analisi di casi e di esperienze operative. METODOLOGIE DIDATTICHE I corsi saranno svolti con l'utilizzo di metodi didattici attivi, con discussione di casi e di esperienze, discussioni ed esercitazioni, simulazione di realta' operative. A valle del corso di approfondimento sara' realizzata una attivita' di follow-up della durata di tre giornate intere, preceduta da una azione di assistenza personalizzata di mediamente una giornata/esperto per partecipante su casi e problemi di specifico interesse dello stesso partecipante.