ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Sant'Omobono Imagna (Bergamo), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 12 giugno 1994 e composto dal sindaco e da dodici consiglieri, si e' dimostrato incapace di provvedere, nei termini prescritti dalle norme vigenti, al fondamentale adempimento dell'approvazione del bilancio di previsione del 1996. Pertanto, il comitato regionale di controllo, sezione interprovinciale di Brescia, con provvedimento dell'11 marzo 1996, diffidava il consiglio comunale ad approvare il bilancio entro il termine ultimo del 31 marzo 1996. Nelle sedute del 20 marzo e del 1 aprile 1996, l'organo consiliare non raggiungeva alcuna intesa per l'approvazione del citato documento contabile. Di conseguenza, l'organo di controllo, con atto del 3 aprile 1996, nominava un commissario ad acta che, in via sostitutiva, approvava in data 4 aprile 1996 il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 1996. Il prefetto di Bergamo, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 39, commi 1, lettera c), e 2, della legge 5 giugno 1990, n. 142, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale di Sant'Omobono Imagna, disponendone, nelle more, con provvedimento numero 916/13.4/Gab. del 5 aprile 1996, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento, atteso che il predetto consiglio comunale non e' riuscito a provvedere all'approvazione del suddetto documento contabile, anche dopo la scadenza dei termini entro i quali era tenuto a provvedervi, tanto da rendere necessario l'intervento sostitutivo da parte dell'organo regionale di controllo. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Sant'Omobono Imagna (Bergamo) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del rag. Angelo Radassao. Roma, 30 aprile 1996 Il Ministro dell'interno: CORONAS