(all. 1 - art. 1)
                             ALLEGATO I
            RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
                            NOVOSEVEN (R)
1. Nome della specialita' medicinale
   NovoSeven (R)
2. Composizione qualitativa
   Fattore VII attivato della coagulazione da  DNA  ricombinante.  Il
gene del Fattore VII umano e' stato clonato ed espresso nelle cellule
renali  di criceto neonato (cellule BHK). Il Fattore VII ricombinante
viene secreto dalle cellule BHK ed attivato durante  il  processo  di
purificazione.   NovoSeven,   FVIIa   della   coagulazione   da   DNA
ricombinante e' strutturalmente molto simile al Fattore VII  attivato
plasma-derivato (umano).
   INN proposto: eptacog alfa (attivato)
   Solvente: acqua sterile per preparazioni iniettabili (Ph.Eur.)
   Composizione quantitativa
   Fattore  VIIa  della  coagulazione da DNA ricombinante (rFVIIa) 60
kUI/flacone
   (corrisponde a 1,2 mg/flacone)
   Acqua per prep. iniettabili (Ph.Eur.) 2,2 ml
   N.B.: 1 kUI equivale a 1000  Unita'  Internazionali,  misurate  in
riferimento al primo standard internazionale del FVIIa 89/688.
   Queste  Unita'  sono  diverse  da  quelle utilizzate per gli altri
fattori della coagulazione compreso il FVII,  e  non  sono  a  queste
paragonabili.
   Dopo  la  risospensione  con  l'appropriato  volume  di  diluente,
ciascun flacone conterra' 30 KUI/ml (0,6 mg/ml)
3. Forma farmaceutica
   Il fattore VIIa  della  coagulazione  da  DNA  ricombinante  viene
fornito  come polvere liofilizzata per iniezione. Il diluente per uso
parenterale e'  costituito  da  acqua  per  preparazioni  iniettabili
(Ph.Eur.).  Dopo  ricostituzione  con  l'apposito  solvente NovoSeven
viene somministrato per bolo endovenoso.
4. Informazioni cliniche
   4.1. Indicazioni terapeutiche
   Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici in pazienti  con
inibitori verso i fattori VIII o IX della coagulazione.
   4.2. Posologia e metodo di somministrazione
   4.2.1. Dosaggio
   * Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici:
   da  3 a 6 kUI (60 a 120 (micron)g)/kg di peso corporeo per singola
dose in bolo venoso da somministrare in 2-5 min.
   * Intervalli di somministrazione:
   inizialmente ogni 2-3 ore, successivamente ad intervalli  di  4-12
ore.
   Episodi emorragici gravi
   il dosaggio varia in base al tipo e alla gravita' delle emorragie.
Come  linea guida, si consiglia una posologia iniziale di 4,5 kUI (90
(micron)g) per Kg di peso corporeo. La frequenza di  somministrazione
dovrebbe  essere  inizialmente  ogni  2  ore,  sino  al miglioramento
clinico. Se e' opportuno prolungare la terapia, l'intervallo fra  una
somministrazione e l'altra puo' essere aumentato sino a 3 ore per 1-2
giorni.  Successivamente,  gli  intervalli  tra  le  somministrazioni
possono essere aumentati a 4, 6, 8 o 12 ore per il periodo  di  tempo
ritenuto  idoneo. Una emorragia estesa puo' essere trattata per 2 - 3
settimane, ma puo' anche essere ulteriormente prolungata se  sussiste
una giustificazione clinica.
   Interventi chirurgici:
   Una dose iniziale di 4.5 kUI (90 (micron)g)/Kg di peso corporeo va
somministrata   immediatamente  prima  dell'intervento.  La  dose  va
ripetuta dopo 2 ore e in seguito ad intervalli di 2 - 3  ore  per  le
prime  24-48  ore,  in  relazione  al  tipo  di intervento chirurgico
effettuato  e  allo  stato  clinico  del  paziente.  Nelle  chirurgie
maggiori  il  trattamento  dovrebbe  protrarsi  per  6-7  giorni  con
intervalli fra una dose e l'altra  di  2  -  4  ore.  Successivamente
l'intervallo  tra  le  somministrazioni puo' essere portato a 6-8 ore
per ulteriori 2 settimane di trattamento. Nelle chirurgie maggiori la
terapia puo' essere protratta per un periodo di 2-3 settimane fino  a
completa    guarigione    chirurgica.    La    somministrazione    di
antifibrinolitici, durante gli  interventi  chirurgici  nei  pazienti
emofilici,  ha  comportato  una  riduzione  della  perdita di sangue,
soprattutto nelle regioni ricche di attivita' fibrinolitica, come  la
cavita'  orale.  Esperienze  cliniche  preliminari indicano che l'uso
concomitante degli anti-fibrinolitici e'  clinicamente  sicuro  negli
interventi  chirurgici  minori e maggiori. Nei pazienti con inibitori
verso il Fattore IX oppure nei pazienti con inibitori acquisiti verso
il Fattore VIII, NovoSeven e' stato utilizzato solo  nelle  chirurgie
minori.
   Altri episodi emorragici
   In  uno studio clinico si emorragie articolari e muscolari, usando
35 o 70 mg/kg (1,75 e 3,5 kUI/kg peso corporeo) di NovoSeven, non  si
sono osservate differenze relative all'efficacia ed alla sicurezza.
4.2.2 Somministrazione
Sciogliere   il   preparato,   come   descritto   nel  punto  6.6,  e
somministrarlo  in  bolo  endovenoso.  NovoSeven  non   deve   essere
miscelato  con  soluzioni  per  infusione  o  essere somministrato in
fleboclisi.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilita'  accertata  alle  proteine  bovine,  di  topo  o  di
criceto.
4.4 Avvertenze speciali e speciali precauzioni d'uso
In  condizioni  patologiche  nelle  quali  il  fattore tissutale puo'
essere in circolo, esiste la possibilita' di  un  potenziale  effetto
trombogenico  o  di  induzione della DIC associato al trattamento con
NovoSeven.
Tali  situazioni  possono  riguardare  pazienti   con   aterosclerosi
avanzata, lesione da schiacciamento, setticemia o DIC.
Poiche'  NovoSeven, come Fattore VII della coagulazione ricombinante,
contiene tracce di IgG murine (massimo 1,2 ng/mg rFVIIa), IgG  bovine
(massimo  45  ng/mg  rFVIIa),  proteine  di  criceto e altre proteine
bovine (massimo 23 ng/mg rFVIIa), esiste la possibilita' remota che i
pazienti   trattati   con   questo   prodotto   possano    sviluppare
ipersensibilita' a queste proteine.
Il   prodotto   dovrebbe   essere   somministrato   solo  nei  centri
specializzati nel trattamento di  pazienti  con  inibitori  verso  il
Fattore VIII o IX della coagulazione.
4.5 Interazioni con altri medicamenti o altre forme di interazioni.
Non  e' noto il rischio di una potenziale interazione tra NovoSeven e
i concentrati dei fattori della coagulazione. L'uso contemporaneo  di
concentrati  del complesso protrombinico, attivati e non, deve essere
evitato.
Tests di laboratorio. La relazione tra il tempo di protrombina  (PT),
il  tempo  parziale  di  tromboplastina  attivata  (aPTT) e i livelli
dell'attivita' coagulante del FVII  plasmatico  (FVII:  C)  e'  stata
studiata in un laboratorio di riferimento.
Non  e'  stato  identificato  alcun  rapporto  tra  i risultati delle
analisi ed il range terapeutico.
FVII: C e' stata determinata con il metodo coagulativo ad  un  tempo.
E'   stato  utilizzato,  pertanto,  plasma  carente  di  fattore  VII
(immunodepleto, NOVO NORDISK A/S) e  tromboplastina  da  cervello  di
coniglio  (tipo  C,  Manchester  Comparative  Reagents  Ltd,  UK). La
coagulazione e' stata innescata  aggiungendo  tromboplastina  e  ioni
calcio.  E'  stato  usato  come riferimento un pool normale di plasma
citrato, proveniente da soggetti sani, a cui e' stata  assegnata  una
potenza  arbitraria  uguale  a 1 UI/ml. Il PT si riduce a 7 secondi e
sembra raggiungere un plateau, ai livelli plasmatici di FVII: C  pari
a  circa  5  UI/ml.  Dati  preliminari  indicano che il miglioramento
clinico e' associato ad una diminuzione del tempo di  protrombina  di
3-4  secondi  rispetto  al  valore  basale.  Questo accorciamento (L7
secondi)  si  mantiene  durante  tutto  il   trattamento   con   dosi
terapeutiche.  Il  PT  non  puo'  essere utilizzato per individuare i
livelli plasmatici di FVII: C superiore a 5 UI/ml.
Il test del tempo di  protrombina  e'  stato  effettuato  secondo  le
istruzioni  date  nel  Kit  IL  TEST  (TM)  PT  -  Fibrinogeno  della
Instrumentation   Laboratory:   tromboplastina   calcica    per    la
determinazione contemporanea in vitro del tempo di Protrombina (PT) e
Fibrinogeno nel plasma
CAVE: le penicilline possono causare una riduzione del PT.
Sebbene  la  somministrazione di NovoSeven riduca l'aPTT, solitamente
non si osserva una sua normalizzazione alle dosi che  determinano  il
miglioramento  clinico.  L'esperienza finora acquisita indica che una
riduzione  della  aPTT  di  15-20  secondi   e'   associata   ad   un
miglioramento   clinico.  Non  e'  noto  se  la  aPTT  e'  utile  nel
monitorizzare il trattamento. Il test della aPTT e' stato  effettuato
secondo  le  istruzioni  date  nel  Kit "IL TEST (TM) APTT-MICRONIZED
SILICA  della  Instrumentation  Laboratory:   cefalina   con   silice
micronizzata  per  la  determinazione  in vitro del tempo parziale di
tromboplastina attivata (APTT) nel plasma.
L'uso di differenti tromboplastine puo' condurre a risultati diversi.
4.6 Gravidanza e allattamento
Gli studi effettuati su ratti maschi e femmine utilizzando dosaggi di
NovoSeven fino a 3.0  mg/kg/die  (150  kUI/kg  peso  corporeo)  hanno
dimostrato   come   il   prodotto  non  ha  effetti  sulla  attivita'
riproduttiva,  sulla  fertilita'  e  sulla  prole.  Non  e'  noto  se
NovoSeven  possa causare danni fetali quando somministrato a donne in
gravidanza o avere effetti sulla capacita'  riproduttiva.    Pertanto
NovoSeven dovrebbe essere somministrato a donne in gravidanza solo se
assolutamente necessario.
Uso  durante  l'allattamento:  non  e'  noto  se questo farmaco viene
escreto  nel  latte  materno,  pertanto  il  NovoSeven  deve   essere
utilizzato con cautela durante l'allattamento.
4.7 Uso sulla capacita' di guidare o sull'uso di macchine.
Non noti.
4.8 Effetti indesiderati
Durante gli studi clinici, in cui sono stati effettuati piu' di 8.000
somministrazioni,  sono  stati  riportati  7  effetti  avversi minori
cutanei (cioe' rash  e  prurito)  e  19  effetti  sistemici  (nausea,
febbre,  mal  di  testa,  malessere,  diaforesi  e  variazioni  nella
pressione  sanguigna).  Gli   effetti   indesiderati   maggiori   che
potrebbero essere stati correlati al trattamento, sono stati riferiti
in    7   casi   (cioe'   alterazioni   renali,   atassia,   disturbi
cerebrovascolari   angina   pectoris,    aritmia    atriale,    shock
circolatorio).
Un  paziente con deficit da fattore VII ha sviluppato anticorpi verso
FVII dopo trattamento (con una dose eccessiva) con NovoSeven.
4.9 Sovradosaggio
Nessuna complicazione trombotica da sovradosaggio e' stata  riferita,
neppure dopo somministrazione accidentale di 800 (micron)g/Kg di peso
corporeo (40 kUI/kg peso corporeo).
5. Proprieta' farmacologiche
5.1 Farmacodinamica
Gruppo  farmacoterapeutico:  Fattori  della coagulazione. Codice ATC:
B02BD05.
NovoSeven contiene il Fattore VII attivato della coagulazione da  DNA
ricombinante.  Il meccanismo d'azione del fattore VIIa nell'induzione
dell'emostasi comprende l'attivazione  diretta  del  FX  in  FXa  che
innesca la trasformazione della protrombina in trombina portando alla
formazione  del  tappo  emostatico  in  seguito  alla conversione del
fibrinogeno in fibrina. In  aggiunta il FVIIa attiva il fattore IX in
FIXa. Pertanto un effetto farmacodinamico del FVIIa dovrebbe  portare
ad  un  incremento  della  formazione  di  FIXa,  FXa  e di trombina.
Comunque   l'attivita'  del  FVIIa  aumenta  notevolmente  quando  si
complessa con il fattore tissutale/fosfolipidico, il quale e' esposto
localmente  dopo un danno alla parete vasale. Percio' l'attivita' del
rFVIIa indurra' un'emostasi locale.
L'attivazione sistematica  della  coagulazione  puo'  verificarsi  in
pazienti con patologie predisponenti alla DIC.
5.2 Farmacocinetica
Usando  un  test  FVII: C, la farmacocinetica e' stata studiata in 25
episodi non emorragici e in 5 episodi emorragici. Alle dosi  di  17,5
(micron)g  (0,875  kUI),  35 (micron)g (1,75 kUI) e 70 (micron)g (3,5
kUI)/Kg di peso corporeo, la farmacocinetica ha mostrato un andamento
lineare.  Prima e 24 ore dopo la somministrazione di NovoSeven,  sono
state  analizzate  le  attivita'  coagulanti del FVII determinate nel
plasma.  In condizioni di non sanguinamento la mediana del volume  di
distribuzione   allo  steady  state  e  alla  eliminazione  e'  stato
rispettivamente di 106 e 122  ml/Kg  e  negli  episodi  emorragici  i
valori  sono  stati di 107 e 121 ml/Kg. La clearance mediana e' stata
31.0 ml/ora per Kg in condizioni di non sanguinamento e  32.6  ml/ora
per Kg negli episodi emorragici.
L'eliminazione del farmaco e' stato descritto anche per mezzo del MRT
(mean   residence   time)   e  dell'emivita.  In  condizioni  di  non
sanguinamento l'MRT e' stato di 3,44 ore e  l'emivita  plasmatica  di
2,88 ore (valori mediani).
Negli  episodi  emorragici  l'eliminazione sembra essere piu' rapida,
l'MRT e' risultato essere di 2,97 ore e l'emivita di 2,30 ore (valori
mediani). Il recupero in vivo e' stato del 45,6% in condizioni di non
sanguinamento e del 43.5% negli episodi emorragici (valori  mediani).
Il  recupero in vivo significativamente piu' basso trovato nel plasma
durante gli  episodi  emorragici  rispetto  alle  condizioni  di  non
sanguinamento,  indica  un  consumo  di rFVIIa, in relazione al danno
tissutale.
5.3 Dati di tollerabilita' preclinica
Tutti i  dati  nel  programma  di  tollerabilita'  preclinica  furono
correlati agli effetti farmacologici del fattore di coagulazione VIIa
da DNA ricombinante.
6. Informazioni farmaceutiche
6.1   Elenco  degli  eccipienti  Sodio  cloruro;  Cloruro  di  calcio
diidrato; Glicilglicina; Polisorbato 80; Mannitolo;
Dopo la risospensione con l'appropriato volume di diluente (acqua per
preparazioni iniettabili Ph.Eur.), ogni flacone contiene:
NovoSeven 30 kUI/ml (0,6 mg/ml) Sodio  cloruro  3  mg/ml  Cloruro  di
calcio  diidrato 1,5 mg/ml Glicilglicina 1,3 mg/ml Polisorbato 80 0,1
mg/ml Mannitolo 30 mg/ml.
6.2 Incompatibilita'
NovoSeven non deve  essere  miscelato  con  soluzioni  infusionali  o
essere somministrato in flebo.
6.3 Stabilita'
Due  anni  a confezionamento integro. Il prodotto una volta risospeso
con l'apposito solvente deve essere somministrato entro 3 ore.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
NovoSeven (R) deve essere conservato a temperatura compresa fra  +  2
gradi e + 8 gradi C. Non usare il preparato dopo la data di scadenza.
Il  congelamento deve essere evitato per prevenire i danni al flacone
del diluente.
Evitare di esporre il preparato alla luce diretta dei raggi solari.
6.5 Natura e tipo dei contenitori
Flaconi di NovoSeven: in vetro di tipo I (Ph.Eur.), chiusi con  tappo
di gomma bromobutilica coperto con un anello di alluminio.
I  flaconi  chiusi  sono  sigillati  con  un  cappuccio  colorato  di
polipropilene.
Flaconi per diluente: in vetro di tipo  I  (Ph.Eur.)  chiusi  con  un
disco  di gomma bromobutilica con teflon, ricoperti da una capsula di
alluminio. I flaconi chiusi sono sigillati con un cappuccio  colorato
di polipropilene.
Siringa  per  la risospensione e la somministrazione: siringa monouso
in polipropilene da 3 ml.
6.6 Istruzioni per l'uso
6.6.1 Risospensione
Usare sempre una tecnica asettica
1) Portare NovoSeven (R)  (liofilizzato)  e  acqua  per  preparazioni
iniettabili  -  Ph  Eur.  - (diluente) a temperatura ambiente (ma non
superiore a 37 gradi C)
2)  Togliere  i  cappucci  da  entrambi  i  flaconi  (liofilizzato  e
diluente), in modo da scoprire la  porzione  centrale  dei  tappi  di
gomma.
3)  Detergere  i  tappi  di  gomma con tamponi con alcool e lasciarli
asciugare prima dell'uso.
4)  Estrarre  l'ago  dalla   confezione.   Rimuovere   il   cappuccio
proteggi-ago   e   inserire   l'ago  nella  siringa  fornita  con  le
confezioni.
5) Aspirare aria nella siringa.
6) Inserire l'ago nel tappo e immettere l'aria nel flacone contenente
il diluente. Tenere il flacone capovolto, aspirare tutto il contenuto
del flacone nella siringa.
7) Iniettare il diluente dalla  siringa  nel  flacone  contenente  la
polvere  liofilizzata  forando  il  centro  del tappo (il flacone del
liofilizzato non contiene vuoto)
8) Agitare delicatamente sino a quando tutto il contenuto  non  sara'
disciolto.
Per  la  risospensione e la somministrazione di NovoSeven deve essere
utilizzata la siringa monouso acclusa nella confezione. NovoSeven  e'
solo per iniezione endovenosa in bolo e non deve essere miscelato con
liquidi infusionali o somministrato in flebo.
Una  volta risospeso, somministrare NovoSeven entro 3 ore. La siringa
monouso  acclusa  alla  confezione  e'  compatibile  con   NovoSeven:
tuttavia non si deve conservare NovoSeven in siringhe di plastica.
Tutti  i  farmaci  per  uso  parenterale  dovrebbero essere osservati
attentamente  prima  della  somministrazione,  quando   soluzione   e
contenitori   lo   permettano,   per   vedere   eventuali  particelle
indisciolte e per valutare eventuali alterazioni del colore.
7. Ragione sociale e sede sociale  del  titolare  dell'autorizzazione
all'immissione sul mercato.
Titolare AIC
NOVO NORDISK A/S - 2880 Bagsvaerd - Danimarca
Rappresentante per l'Italia
Novo Nordisk Farmaceutici SpA - Roma
8. Numero dell'autorizzazione all'immissione in commercio
9. Data di approvazione/revisione dell'SPC
                            NOVOSEVEN (R)
1. Nome della specialita' medicinale
   NovoSeven (R)
2. Composizione qualitativa
   Fattore VII attivato della coagulazione da  DNA  ricombinante.  Il
gene del Fattore VII umano e' stato clonato ed espresso nelle cellule
renali  di criceto neonato (cellule BHK). Il Fattore VII ricombinante
viene secreto dalle cellule BHK ed attivato durante  il  processo  di
purificazione.   NovoSeven,   FVIIa   della   coagulazione   da   DNA
ricombinante e' strutturalmente molto simile al Fattore VII  attivato
plasma-derivato (umano).
   INN proposto: eptacog alfa (attivato)
   Solvente: acqua sterile per preparazioni iniettabili (Ph.Eur.)
   Composizione quantitativa
   Fattore VIIa della coagulazione da DNA ricombinane 120 kUI/flacone
(corrisponde a 2,4 mg/flacone)
   Acqua per prep. iniettabili (Ph.Eur.) 4,3 ml
   N.B.:  1  kUI  equivale  a 1000 Unita' Internazionali, misurate in
riferimento al primo standard internazionale del FVIIa 89/688.
   Queste Unita' sono diverse da  quelle  utilizzate  per  gli  altri
fattori  della  coagulazione  compreso  il  FVII, e non sono a queste
paragonabili.
   Dopo  la  risospensione  con  l'appropriato  volume  di  diluente,
ciascun flacone conterra' 30 KUI/ml (0,6 mg/ml)
3. Forma farmaceutica
   Il  fattore  VIIa  della  coagulazione  da  DNA ricombinante viene
fornito come polvere liofilizzata per iniezione. Il diluente per  uso
parenterale  e'  costituito  da  acqua  per  preparazioni iniettabili
(Ph.Eur.). Dopo  ricostituzione  con  l'apposito  solvente  NovoSeven
viene somministrato per bolo endovenoso.
4. Informazioni cliniche
   4.1. Indicazioni terapeutiche
   Episodi  emorragici gravi ed interventi chirurgici in pazienti con
inibitori verso i fattori VIII o IX della coagulazione.
   4.2. Posologia e metodo di somministrazione
   4.2.1. Dosaggio
   * Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici:
   da 3 a 6 kUI (60 a 120 (micron)g)/kg di peso corporeo per  singola
dose in bolo venoso da somministrare in 2-5 min.
   * Intervalli di somministrazione:
   inizialmente  ogni  2-3 ore, successivamente ad intervalli di 4-12
ore.
   Episodi emorragici gravi
   il dosaggio varia in base al tipo e alla gravita' delle emorragie.
Come linea guida, si consiglia una posologia iniziale di 4,5 kUI  (90
(micron)g)  per Kg di peso corporeo. La frequenza di somministrazione
dovrebbe essere  inizialmente  ogni  2  ore,  sino  al  miglioramento
clinico.  Se e' opportuno prolungare la terapia, l'intervallo fra una
somministrazione e l'altra puo' essere aumentato sino a 3 ore per 1-2
giorni.  Successivamente,  gli  intervalli  tra  le  somministrazioni
possono  essere  aumentati a 4, 6, 8 o 12 ore per il periodo di tempo
ritenuto idoneo. Una emorragia estesa puo' essere trattata per 2 -  3
settimane,  ma puo' anche essere ulteriormente prolungata se sussiste
una giustificazione clinica.
   Interventi chirurgici:
   Una dose iniziale di 4.5 kUI (90 (micron)g)/Kg di peso corporeo va
somministrata  immediatamente  prima  dell'intervento.  La  dose   va
ripetuta  dopo  2  ore e in seguito ad intervalli di 2 - 3 ore per le
prime 24-48 ore,  in  relazione  al  tipo  di  intervento  chirurgico
effettuato  e  allo  stato  clinico  del  paziente.  Nelle  chirurgie
maggiori  il  trattamento  dovrebbe  protrarsi  per  6-7  giorni  con
intervalli  fra  una  dose  e  l'altra  di 2 - 4 ore. Successivamente
l'intervallo tra le somministrazioni puo' essere portato  a  6-8  ore
per ulteriori 2 settimane di trattamento. Nelle chirurgie maggiori la
terapia  puo' essere protratta per un periodo di 2-3 settimane fino a
completa    guarigione    chirurgica.    La    somministrazione    di
antifibrinolitici,  durante  gli  interventi  chirurgici nei pazienti
emofilici, ha comportato  una  riduzione  della  perdita  di  sangue,
soprattutto  nelle regioni ricche di attivita' fibrinolitica, come la
cavita' orale. Esperienze cliniche  preliminari  indicano  che  l'uso
concomitante  degli  anti-fibrinolitici  e' clinicamente sicuro negli
interventi chirurgici minori e maggiori. Nei pazienti  con  inibitori
verso il Fattore IX oppure nei pazienti con inibitori acquisiti verso
il  Fattore  VIII, NovoSeven e' stato utilizzato solo nelle chirurgie
minori.
   Altri episodi emorragici
   In uno studio clinico su emorragie articolari e muscolari,  usando
35  o 70 mg/kg (1,75 e 3,5 kUI/kg peso corporeo) di NovoSeven, non si
sono osservate differenze relative all'efficacia ed alla sicurezza.
4.2.2 Somministrazione
Sciogliere  il  preparato,  come   descritto   nel   punto   6.6,   e
somministrarlo   in   bolo  endovenoso.  NovoSeven  non  deve  essere
miscelato con soluzioni  per  infusione  o  essere  somministrato  in
fleboclisi.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilita'  accertata  alle  proteine  bovine,  di  topo  o  di
criceto.
4.4 Avvertenze speciali e speciali precauzioni d'uso
In condizioni patologiche  nelle  quali  il  fattore  tissutale  puo'
essere  in  circolo,  esiste la possibilita' di un potenziale effetto
trombogenico o di induzione della DIC associato  al  trattamento  con
NovoSeven.
Tali   situazioni   possono  riguardare  pazienti  con  aterosclerosi
avanzata, lesione da schiacciamento, setticemia o DIC.
Poiche' NovoSeven, come Fattore VII della coagulazione  ricombinante,
contiene  tracce di IgG murine (massimo 1,2 ng/mg rFVIIa), IgG bovine
(massimo 45 ng/mg rFVIIa),  proteine  di  criceto  e  altre  proteine
bovine (massimo 23 ng/mg rFVIIa), esiste la possibilita' remota che i
pazienti    trattati   con   questo   prodotto   possano   sviluppare
ipersensibilita' a queste proteine.
Il  prodotto  dovrebbe   essere   somministrato   solo   nei   centri
specializzati  nel  trattamento  di  pazienti  con inibitori verso il
Fattore VIII o IX della coagulazione.
4.5 Interazioni con altri medicamenti o altre forme di interazioni.
Non  e' noto il rischio di una potenziale interazione tra NovoSeven e
i concentrati dei fattori della coagulazione. L'uso contemporaneo  di
concentrati  del complesso protrombinico, attivati e non, deve essere
evitato.
Tests di laboratorio. La relazione tra il tempo di protrombina  (PT),
il  tempo  parziale  di  tromboplastina  attivata  (aPTT) e i livelli
dell'attivita' coagulante del FVII  plasmatico  (FVII:  C)  e'  stata
studiata in un laboratorio di riferimento.
Non  e'  stato  identificato  alcun  rapporto  tra  i risultati delle
analisi ed il range terapeutico.
FVII: C e' stata determinata con il metodo coagulativo ad  un  tempo.
E'   stato  utilizzato,  pertanto,  plasma  carente  di  fattore  VII
(immunodepleto, NOVO NORDISK A/S) e  tromboplastina  da  cervello  di
coniglio  (tipo  C,  Manchester  Comparative  Reagents  Ltd,  UK). La
coagulazione e' stata innescata  aggiungendo  tromboplastina  e  ioni
calcio.  E'  stato  usato  come riferimento un pool normale di plasma
citrato, proveniente da soggetti sani, a cui e' stata  assegnata  una
potenza  arbitraria  uguale  a 1 UI/ml. Il PT si riduce a 7 secondi e
sembra raggiungere un plateau, ai livelli plasmatici di FVII: C  pari
a  circa  5  UI/ml.  Dati  preliminari  indicano che il miglioramento
clinico e' associato ad una diminuzione del tempo di  protrombina  di
3-4  secondi  rispetto  al  valore  basale.  Questo accorciamento (L7
secondi)  si  mantiene  durante  tutto  il   trattamento   con   dosi
terapeutiche.  Il  PT  non  puo'  essere utilizzato per individuare i
livelli plasmatici di FVII: C superiore a 5 UI/ml.
Il test del tempo di  protrombina  e'  stato  effettuato  secondo  le
istruzioni   date   nel   Kit   IL  TEST  (TM)  PT-Fibrinogeno  della
Instrumentation   Laboratory:   tromboplastina   calcica    per    la
determinazione contemporanea in vitro del tempo di Protrombina (PT) e
Fibrinogeno nel plasma
CAVE: le penicilline possono causare una riduzione del PT.
Sebbene  la  somministrazione di NovoSeven riduca l'aPTT, solitamente
non si osserva una sua normalizzazione alle dosi che  determinano  il
miglioramento  clinico.  L'esperienza finora acquisita indica che una
riduzione  della  aPTT  di  15-20  secondi   e'   associata   ad   un
miglioramento   clinico.  Non  e'  noto  se  la  aPTT  e'  utile  nel
monitorizzare il trattamento. Il test della aPTT e' stato  effettuato
secondo  le  istruzioni  date  nel  Kit "IL TEST (TM) APTT-MICRONIZED
SILICA  della  Instrumentation  Laboratory:   cefalina   con   silice
micronizzata  per  la  determinazione  in vitro del tempo parziale di
tromboplastina attivata (APTT) nel plasma.
L'uso di differenti tromboplastine puo' condurre a risultati diversi.
4.6 Gravidanza e allattamento
Gli studi effettuati su ratti maschi e femmine utilizzando dosaggi di
NovoSeven fino a 3.0 mg/kg/ die  (150  kUI/kg  peso  corporeo)  hanno
dimostrato   come   il   prodotto  non  ha  effetti  sulla  attivita'
riproduttiva,  sulla  fertilita'  e  sulla  prole.  Non  e'  noto  se
NovoSeven  possa causare danni fetali quando somministrato a donne in
gravidanza o avere effetti sulla capacita'  riproduttiva.    Pertanto
NovoSeven dovrebbe essere somministrato a donne in gravidanza solo se
assolutamente necessario.
Uso  durante  l'allattamento:  non  e'  noto  se questo farmaco viene
escreto  nel  latte  materno,  pertanto  il  NovoSeven  deve   essere
utilizzato con cautela durante l'allattamento.
4.7 Uso sulla capacita' di guidare o sull'uso di macchine.
Non noti.
4.8 Effetti indesiderati
Durante gli studi clinici, in cui sono stati effettuati piu' di 8.000
somministrazioni,  sono  stati  riportati  7  effetti  avversi minori
cutanei (cioe' rash  e  prurito)  e  19  effetti  sistemici  (nausea,
febbre,  mal  di  testa,  malessere,  diaforesi  e  variazioni  nella
pressione  sanguigna).  Gli   effetti   indesiderati   maggiori   che
potrebbero essere stati correlati al trattamento, sono stati riferiti
in    7   casi   (cioe'   alterazioni   renali,   atassia,   disturbi
cerebrovascolari   angina   pectoris,    aritmia    atriale,    shock
circolatorio).
Un  paziente con deficit da fattore VII ha sviluppato anticorpi verso
FVII dopo trattamento (con una dose eccessiva) con NovoSeven.
4.9 Sovradosaggio
Nessuna complicazione trombotica da sovradosaggio e' stata  riferita,
neppure dopo somministrazione accidentale di 800 (micron)g/Kg di peso
corporeo (40 kUI/kg peso corporeo).
5. Proprieta' farmacologiche
5.1 Farmacodinamica
Gruppo  farmacoterapeutico:  Fattori  della coagulazione. Codice ATC:
B02BD05.  NovoSeven  contiene   il   Fattore   VII   attivato   della
coagulazione  da DNA ricombinante. Il meccanismo d'azione del fattore
VIIa nell'induzione dell'emostasi comprende l'attivazione diretta del
FX in FXa che innesca la trasformazione della protrombina in trombina
portando  alla  formazione  del  tappo  emostatico  in  seguito  alla
conversione  del fibrinogeno in fibrina. In  aggiunta il FVIIa attiva
il fattore IX in FIXa. Pertanto un effetto farmacodinamico del  FVIIa
dovrebbe  portare ad un incremento della formazione di FIXa, FXa e di
trombina. Comunque  l'attivita' del FVIIa aumenta notevolmente quando
si complessa con il  fattore  tissutale/fosfolipidico,  il  quale  e'
esposto   localmente  dopo  un  danno  alla  parete  vasale.  Percio'
l'attivita' del rFVIIa indurra' un'emostasi locale.
L'attivazione sistematica  della  coagulazione  puo'  verificarsi  in
pazienti con patologie predisponenti alla DIC.
5.2 Farmacocinetica
Usando  un  test  FVII: C, la farmacocinetica e' stata studiata in 25
episodi non emorragici e in 5 episodi emorragici. Alle dosi  di  17,5
(micron)g  (0,875  kUI),  35 (micron)g (1,75 kUI) e 70 (micron)g (3,5
kUI)/Kg di peso corporeo, la farmacocinetica ha mostrato un andamento
lineare.  Prima e 24 ore dopo la somministrazione di NovoSeven,  sono
state  analizzate  le  attivita'  coagulanti del FVII determinate nel
plasma.  In condizioni di non sanguinamento la mediana del volume  di
distribuzione   allo  steady  state  e  alla  eliminazione  e'  stato
rispettivamente di 106 e 122  ml/Kg  e  negli  episodi  emorragici  i
valori  sono  stati di 107 e 121 ml/Kg. La clearance mediana e' stata
31.0 ml/ora per Kg in condizioni di non sanguinamento e  32.6  ml/ora
per Kg negli episodi emorragici.
L'eliminazione del farmaco e' stato descritto anche per mezzo del MRT
(mean   residence   time)   e  dell'emivita.  In  condizioni  di  non
sanguinamento l'MRT e' stato di 3,44 ore e  l'emivita  plasmatica  di
2,88 ore (valori mediani).
Negli  episodi  emorragici  l'eliminazione sembra essere piu' rapida,
l'MRT e' risultato essere di 2,97 ore e l'emivita di 2,30 ore (valori
mediani). Il recupero in vivo e' stato del 45,6% in condizioni di non
sanguinamento e del 43.5% negli episodi emorragici (valori  mediani).
Il  recupero in vivo significativamente piu' basso trovato nel plasma
durante gli  episodi  emorragici  rispetto  alle  condizioni  di  non
sanguinamento,  indica  un  consumo  di rFVIIa, in relazione al danno
tissutale.
5.3 Dati di tollerabilita' preclinica
Tutti i  dati  nel  programma  di  tollerabilita'  preclinica  furono
correlati agli effetti farmacologici del fattore di coagulazione VIIa
da DNA ricombinante.
6. Informazioni farmaceutiche
6.1   Elenco  degli  eccipienti  Sodio  cloruro;  Cloruro  di  calcio
diidrato; Glicilglicina; Polisorbato 80; Mannitolo;
Dopo la risospensione con l'appropriato volume di diluente (acqua per
preparazioni iniettabili Ph.Eur.), ogni flacone contiene:
NovoSeven 30 kUI/ml (0,6 mg/ml) Sodio  cloruro  3  mg/ml  Cloruro  di
calcio  diidrato 1,5 mg/ml Glicilglicina 1,3 mg/ml Polisorbato 80 0,1
mg/ml Mannitolo 30 mg/ml.
6.2 Incompatibilita'
NovoSeven non deve  essere  miscelato  con  soluzioni  infusionali  o
essere somministrato in flebo.
6.3 Stabilita'
Due  anni  a confezionamento integro. Il prodotto una volta risospeso
con l'apposito solvente deve essere somministrato entro 3 ore.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
NovoSeven (R) deve essere conservato a temperatura compresa fra  +  2
gradi e + 8 gradi C. Non usare il preparato dopo la data di scadenza.
Il  congelamento deve essere evitato per prevenire i danni al flacone
del diluente.
Evitare di esporre il preparato alla luce diretta dei raggi solari.
6.5 Natura e tipo dei contenitori
Flaconi di NovoSeven: in vetro di tipo I (Ph.Eur.), chiusi con  tappo
di gomma bromobutilica coperto con un anello di alluminio.
I  flaconi  chiusi  sono  sigillati  con  un  cappuccio  colorato  di
polipropilene.
Flaconi per diluente: in vetro di tipo  I  (Ph.Eur.)  chiusi  con  un
disco  di gomma bromobutilica con teflon, ricoperti da una capsula di
alluminio. I flaconi chiusi sono sigillati con un cappuccio  colorato
di polipropilene.
Siringa  per  la risospensione e la somministrazione: siringa monouso
in polipropilene da 6 ml.
6.6 Istruzioni per l'uso
6.6.1 Risospensione
Usare sempre una tecnica asettica
1) Portare NovoSeven (R)  (liofilizzato)  e  acqua  per  preparazioni
iniettabili  -  PhEur.  -  (diluente)  a temperatura ambiente (ma non
superiore a 37 gradi C)
2)  Togliere  i  cappucci  da  entrambi  i  flaconi  (liofilizzato  e
diluente),  in  modo  da  scoprire  la porzione centrale dei tappi di
gomma.
3)  Detergere  i  tappi  di  gomma con tamponi con alcool e lasciarli
asciugare prima dell'uso.
4)  Estrarre  l'ago  dalla   confezione.   Rimuovere   il   cappuccio
proteggi-ago   e   inserire   l'ago  nella  siringa  fornita  con  le
confezioni.
5) Aspirare aria nella siringa.
6) Inserire l'ago nel tappo e immettere l'aria nel flacone contenente
il diluente. Tenere il flacone capovolto, aspirare tutto il contenuto
del flacone nella siringa.
7) Iniettare il diluente dalla  siringa  nel  flacone  contenente  la
polvere  liofilizzata  forando  il  centro  del tappo (il flacone del
liofilizzato non contiene vuoto)
8) Agitare delicatamente sino a quando tutto il contenuto  non  sara'
disciolto.
Per  la  risospensione e la somministrazione di NovoSeven deve essere
utilizzata la siringa monouso acclusa nella confezione. NovoSeven  e'
solo per iniezione endovenosa in bolo e non deve essere miscelato con
liquidi infusionali o somministrato in flebo.
Una  volta risospeso, somministrare NovoSeven entro 3 ore. La siringa
monouso  acclusa  alla  confezione  e'  compatibile  con   NovoSeven:
tuttavia non si deve conservare NovoSeven in siringhe di plastica.
Tutti  i  farmaci  per  uso  parenterale  dovrebbero essere osservati
attentamente  prima  della  somministrazione,  quando   soluzione   e
contenitori   lo   permettano,   per   vedere   eventuali  particelle
indisciolte e per valutare eventuali alterazioni del colore.
7. Ragione sociale e sede sociale  del  titolare  dell'autorizzazione
all'immissione sul mercato.
Titolare AIC
NOVO NORDISK A/S - 2880 Bagsvaerd - Danimarca
Rappresentante per l'Italia
Novo Nordisk Farmaceutici SpA - Roma
8. Numero dell'autorizzazione all'immissione in commercio
9. Data di approvazione/revisione dell'SPC
                            NOVOSEVEN (R)
1. Nome della specialita' medicinale
   NovoSeven (R)
2. Composizione qualitativa
   Fattore  VII  attivato  della coagulazione da DNA ricombinante. Il
gene del Fattore VII umano e' stato clonato ed espresso nelle cellule
renali di criceto neonato (cellule BHK). Il Fattore VII  ricombinante
viene  secreto  dalle  cellule BHK ed attivato durante il processo di
purificazione.   NovoSeven,   FVIIa   della   coagulazione   da   DNA
ricombinante  e' strutturalmente molto simile al Fattore VII attivato
plasma-derivato (umano).
   INN proposto: eptacog alfa (attivato)
   Solvente: acqua sterile per preparazioni iniettabili (Ph.Eur.)
   Composizione quantitativa
   Fattore  VIIa  della  coagulazione   da   DNA   ricombinante   240
kUI/flacone (corrisponde a 4,8 mg/flacone)
   Acqua per prep. iniettabili (Ph.Eur.) 8,5 ml
   N.B.:  1  kUI  equivale  a 1000 Unita' Internazionali, misurate in
riferimento al primo standard internazionale del FVIIa 89/688.
   Queste  Unita'  sono  diverse  da  quelle utilizzate per gli altri
fattori della coagulazione compreso il FVII,  e  non  sono  a  queste
paragonabili.
   Dopo  la  risospensione  con  l'appropriato  volume  di  diluente,
ciascun flacone conterra' 30 KUI/ml (0,6 mg/ml)
3. Forma farmaceutica
   Il fattore VIIa  della  coagulazione  da  DNA  ricombinante  viene
fornito  come polvere liofilizzata per iniezione. Il diluente per uso
parenterale e'  costituito  da  acqua  per  preparazioni  iniettabili
(Ph.Eur.).  Dopo  ricostituzione  con  l'apposito  solvente NovoSeven
viene somministrato per bolo endovenoso.
4. Informazioni cliniche
   4.1. Indicazioni terapeutiche
   Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici in pazienti  con
inibitori verso i fattori VII o IX della coagulazione.
   4.2. Posologia e metodo di somministrazione
   4.2.1. Dosaggio
   * Episodi emorragici gravi ed interventi chirurgici:
   da  3 a 6 kUI (60 a 120 (micron)g)/kg di peso corporeo per singola
dose in bolo venoso da somministrare in 2-5 min.
   * Intervalli di somministrazione:
   inizialmente ogni 2-3 ore, successivamente ad intervalli  di  4-12
ore.
   Episodi emorragici gravi
   il dosaggio varia in base al tipo e alla gravita' delle emorragie.
Come  linea guida, si consiglia una posologia iniziale di 4,5 kUI (90
(micron)g) per Kg di peso corporeo. La frequenza di  somministrazione
dovrebbe  essere  inizialmente  ogni  2  ore,  sino  al miglioramento
clinico. Se e' opportuno prolungare la terapia, l'intervallo fra  una
somministrazione e l'altra puo' essere aumentato sino a 3 ore per 1-2
giorni.  Successivamente,  gli  intervalli  tra  le  somministrazioni
possono essere aumentati a 4, 6, 8 o 12 ore per il periodo  di  tempo
ritenuto  idoneo. Una emorragia estesa puo' essere trattata per 2 - 3
settimane, ma puo' anche essere ulteriormente prolungata se  sussiste
una giustificazione clinica.
   Interventi chirurgici:
   Una dose iniziale di 4.5 kUI (90 (micron)g)/Kg di peso corporeo va
somministrata   immediatamente  prima  dell'intervento.  La  dose  va
ripetuta dopo 2 ore e in seguito ad intervalli di 2 - 3  ore  per  le
prime  24-48  ore,  in  relazione  al  tipo  di intervento chirurgico
effettuato  e  allo  stato  clinico  del  paziente.  Nelle  chirurgie
maggiori  il  trattamento  dovrebbe  protrarsi  per  6-7  giorni  con
intervalli fra una dose e l'altra  di  2  -  4  ore.  Successivamente
l'intervallo  tra  le  somministrazioni puo' essere portato a 6-8 ore
per ulteriori 2 settimane di trattamento. Nelle chirurgie maggiori la
terapia puo' essere protratta per un periodo di 2-3 settimane fino  a
completa    guarigione    chirurgica.    La    somministrazione    di
antifibrinolitici, durante gli  interventi  chirurgici  nei  pazienti
emofilici,  ha  comportato  una  riduzione  della  perdita di sangue,
soprattutto nelle regioni ricche di attivita' fibrinolitica, come  la
cavita'  orale.  Esperienze  cliniche  preliminari indicano che l'uso
concomitante degli anti-fibrinolitici e'  clinicamente  sicuro  negli
interventi  chirurgici  minori e maggiori. Nei pazienti con inibitori
verso il Fattore IX oppure nei pazienti con inibitori acquisiti verso
il Fattore VIII, NovoSeven e' stato utilizzato solo  nelle  chirurgie
minori.
   Altri episodi emorragici
   In  uno studio clinico su emorragie articolari e muscolari, usando
35 o 70 mg/kg (1,75 e 3,5 kUI/kg peso corporeo) di NovoSeven, non  si
sono osservate differenze relative all'efficacia ed alla sicurezza.
4.2.2 Somministrazione
Scogliere   il   preparato,   come   descritto   nel   punto  6.6,  e
somministrarlo  in  bolo  endovenoso.  NovoSeven  non   deve   essere
miscelato  con  soluzioni  per  infusione  o  essere somministrato in
fleboclisi.
4.3 Controindicazioni
Ipersensibilita'  accertata  alle  proteine  bovine,  di  topo  o  di
criceto.
4.4 Avvertenze speciali e speciali precauzioni d'uso
In  condizioni  patologiche  nelle  quali  il  fattore tissutale puo'
essere in circolo, esiste la possibilita' di  un  potenziale  effetto
trombogenico  o  di  induzione della DIC associato al trattamento con
NovoSeven.
Tali  situazioni  possono  riguardare  pazienti   con   aterosclerosi
avanzata, lesione da schiacciamento, setticemia o DIC.
Poiche'  NovoSeven, come Fattore VII della coagulazione ricombinante,
contiene tracce di IgG murine (massimo 1,2 ng/mg rFVIIa), IgG  bovine
(massimo  45  ng/mg  rFVIIa),  proteine  di  criceto e altre proteine
bovine (massimo 23 ng/mg rFVIIa), esiste la possibilita' remota che i
pazienti   trattati   con   questo   prodotto   possano    sviluppare
ipersensibilita' a queste proteine.
Il   prodotto   dovrebbe   essere   somministrato   solo  nei  centri
specializzati nel trattamento di  pazienti  con  inibitori  verso  il
Fattore VIII o IV della coagulazione.
4.5 Interazioni con altri medicamenti o altre forme di interazioni.
Non  e' noto il rischio di una potenziale interazione tra NovoSeven e
i concentrati dei fattori della coagulazione. L'uso contemporaneo  di
concentrati  del complesso protrombinico, attivati e non, deve essere
evitato.
Tests di lavoratorio. La relazione tra il tempo di protrombina  (PT),
il  tempo  parziale  di  tromboplastina  attivata  (aPTT) e i livelli
dell'attivita' coagulante del FVII  plasmatico  (FVII:  C)  e'  stata
studiata in un laboratorio di riferimento.
Non  e'  stato  identificato  alcun  rapporto  tra  i risultati delle
analisi ed il range terapeutico.
FVII: C e' stata determinata con il metodo coagulativo ad  un  tempo.
E'   stato  utilizzato,  pertanto,  plasma  carente  di  fattore  VII
(immunodepleto, NOVO NORDISK A/S) e  tromboplastina  da  cervello  di
coniglio  (tipo  C,  Manchester  Comparative  Reagents  Ltd,  UK). La
coagulazione e' stata innescata  aggiungendo  tromboplastina  e  ioni
calcio.  E'  stato  usato  come riferimento un pool normale di plasma
citrato, proveniente da soggetti sani, a cui e' stata  assegnata  una
potenza  arbitraria  uguale  a 1 UI/ml. Il PT si riduce a 7 secondi e
sembra raggiungere un plateau, ai livelli plasmatici di FVII: C  pari
a  circa  5  UI/ml.  Dati  preliminari  indicano che il miglioramento
clinico e' associato ad una diminuzione del tempo di  protrombina  di
3-4  secondi  rispetto  al  valore  basale.  Questo accorciamento (L7
secondi)  si  mantiene  durante  tutto  il   trattamento   con   dosi
terapeutiche.  Il  PT  non  puo'  essere utilizzato per individuare i
livelli plasmatici di FVII: C superiore a 5 UI/ml.
Il  test  del  tempo  di  protrombina  e' stato effettuato secondo le
istruzioni  date  nel  Kit  IL  TEST  (TM)  PT  -  Fibrinogeno  della
Instrumentation    Laboratory:    tromboplastina   calcica   per   la
determinazione contemporanea in vitro del tempo di Protrombina (PT) e
Fibrinogeno nel plasma
CAVE: le penicilline possono causare una riduzione del PT.
Sebbene la somministrazione di NovoSeven riduca  l'aPTT,  solitamente
non  si  osserva una sua normalizzazione alle dosi che determinano il
miglioramento clinico. L'esperienza finora acquisita indica  che  una
riduzione   della   aPTT   di   15-20  secondi  e'  associata  ad  un
miglioramento  clinico.  Non  e'  noto  se  la  aPTT  e'  utile   nel
monitorizzare  il trattamento. Il test della aPTT e' stato effettuato
secondo le istruzioni date nel  Kit  "IL  TEST  (TM)  APTT-MICRONIZED
SILICA   della   Instrumentation   Laboratory:  cefalina  con  silice
micronizzata per la determinazione in vitro  del  tempo  parziale  di
tromboplastina attivata (APTT) nel plasma.
L'uso di differenti tromboplastine puo' condurre a risultati diversi.
4.6 Gravidanza e allattamento
Gli studi effettuati su ratti maschi e femmine utilizzando dosaggi di
NovoSeven  fino  a  3.0  mg/kg/  die (150 kUI/kg peso corporeo) hanno
dimostrato  come  il  prodotto  non  ha   effetti   sulla   attivita'
riproduttiva,  sulla  fertilita'  e  sulla  prole.  Non  e'  noto  se
NovoSeven possa causare danni fetali quando somministrato a donne  in
gravidanza  o  avere  effetti sulla capacita' riproduttiva.  Pertanto
NovoSeven dovrebbe essere somministrato a donne in gravidanza solo se
assolutamente necessario.
Uso durante l'allattamento: non  e'  noto  se  questo  farmaco  viene
escreto   nel  latte  materno,  pertanto  il  NovoSeven  deve  essere
utilizzato con cautela durante l'allattamento.
4.7 Uso sulla capacita' di guidare o sull'uso di macchine.
Non noti.
4.8 Effetti indesiderati
Durante gli studi clinici, in cui sono stati effettuati piu' di 8.000
somministrazioni, sono  stati  riportati  7  effetti  avversi  minori
cutanei  (cioe'  rash  e  prurito)  e  19  effetti sistemici (nausea,
febbre,  mal  di  testa,  malessere,  diaforesi  e  variazioni  nella
pressione   sanguigna).   Gli   effetti   indesiderati  maggiori  che
potrebbero essere stati correlati al trattamento, sono stati riferiti
in   7   casi   (cioe'   alterazioni   renali,   atassia,    disturbi
cerebrovascolari    angina    pectoris,    aritmia   atriale,   shock
circolatorio).
Un paziente con deficit da fattore VII ha sviluppato anticorpi  verso
FVII dopo trattamento (con una dose eccessiva) con NovoSeven.
4.9 Sovradosaggio
Nessuna  complicazione trombotica da sovradosaggio e' stata riferita,
neppure dopo somministrazione accidentale di 800 (micron)g/Kg di peso
corporeo (40 kUI/kg peso corporeo).
5. Proprieta' farmacologiche
5.1 Farmacodinamica
Gruppo farmacoterapeutico: Fattori della  coagulazione.  Codice  ATC:
B02BD05.
NovoSeven  contiene il Fattore VII attivato della coagulazione da DNA
ricombinante. Il meccanismo d'azione del fattore VIIa  nell'induzione
dell'emostasi  comprende  l'attivazione  diretta  del  FX  in FXa che
innesca la trasformazione della protrombina in trombina portando alla
formazione del tappo  emostatico  in  seguito  alla  conversione  del
fibrinogeno in fibrina. In  aggiunta il FVIIa attiva il fattore IX in
FIXa.  Pertanto un effetto farmacodinamico del FVIIa dovrebbe portare
ad un incremento  della  formazione  di  FIXa,  FXa  e  di  trombina.
Comunque    l'attivita'  del  FVIIa  aumenta  notevolmente  quando si
complessa con il fattore tissutale/fosfolipidico, il quale e' esposto
localmente dopo un danno alla parete vasale. Percio' l'attivita'  del
rFVIIa indurra' un'emostasi locale.
L'attivazione  sistematica  della  coagulazione  puo'  verificarsi in
pazienti con patologie predisponenti alla DIC.
5.2 Farmacocinetica
Usando un test FVII: C, la farmacocinetica e' stata  studiata  in  25
episodi  non  emorragici e in 5 episodi emorragici. Alle dosi di 17,5
(micron)g (0,875 kUI), 35 (micron)g (1,75 kUI) e  70  (micron)g  (3,5
kUI)/Kg di peso corporeo, la farmacocinetica ha mostrato un andamento
lineare.  Prima  e 24 ore dopo la somministrazione di NovoSeven, sono
state analizzate le attivita' coagulanti  del  FVII  determinate  nel
plasma.   In condizioni di non sanguinamento la mediana del volume di
distribuzione  allo  steady  state  e  alla  eliminazione  e'   stato
rispettivamente  di  106  e  122  ml/Kg  e negli episodi emorragici i
valori sono stati di 107 e 121 ml/Kg. La clearance mediana  e'  stata
31.0  ml/ora  per Kg in condizioni di non sanguinamento e 32.6 ml/ora
per Kg negli episodi emorragici.
L'eliminazione del farmaco e' stato descritto anche per mezzo del MRT
(mean  residence  time)  e  dell'emivita.  In   condizioni   di   non
sanguinamento  l'MRT  e'  stato di 3,44 ore e l'emivita plasmatica di
2,88 ore (valori mediani).
Negli episodi emorragici l'eliminazione sembra  essere  piu'  rapida,
l'MRT e' risultato essere di 2,97 ore e l'emivita di 2,30 ore (valori
mediani). Il recupero in vivo e' stato del 45,6% in condizioni di non
sanguinamento  e del 43.5% negli episodi emorragici (valori mediani).
Il recupero in vivo significativamente piu' basso trovato nel  plasma
durante  gli  episodi  emorragici  rispetto  alle  condizioni  di non
sanguinamento, indica un consumo di rFVIIa,  in  relazione  al  danno
tissutale.
5.3 Dati di tollerabilita' preclinica
Tutti  i  dati  nel  programma  di  tollerabilita'  preclinica furono
correlati agli effetti farmacologici del fattore di coagulazione VIIa
da DNA ricombinante.
6. Informazioni farmaceutiche
6.1  Elenco  degli  eccipienti  Sodio  cloruro;  Cloruro  di   calcio
diidrato; Glicilglicina; Polisorbato 80; Mannitolo;
Dopo la risospensione con l'appropriato volume di diluente (acqua per
preparazioni iniettabili Ph.Eur.), ogni flacone contiene:
NovoSeven  30  kUI/ml  (0,6  mg/ml)  Sodio cloruro 3 mg/ml Cloruro di
calcio diidrato 1,5 mg/ml Glicilglicina 1,3 mg/ml Polisorbato 80  0,1
mg/ml Mannitolo 30 mg/ml.
6.2 Incompatibilita'
NovoSeven  non  deve  essere  miscelato  con  soluzioni infusionali o
essere somministrato in flebo.
6.3 Stabilita'
Due  anni  a confezionamento integro. Il prodotto una volta risospeso
con l'apposito solvente deve essere somministrato entro 3 ore.
6.4 Speciali precauzioni per la conservazione
NovoSeven (R) deve essere conservato a temperatura compresa fra  +  2
gradi e + 8 gradi C. Non usare il preparato dopo la data di scadenza.
Il  congelamento deve essere evitato per prevenire i danni al flacone
del diluente.
Evitare di esporre il preparato alla luce diretta dei raggi solari.
6.5 Natura e tipo dei contenitori
Flaconi di NovoSeven: in vetro di tipo I (Ph.Eur.), chiusi con  tappo
di gomma bromobutilica coperto con un anello di alluminio.
I  flaconi  chiusi  sono  sigillati  con  un  cappuccio  colorato  di
polipropilene.
Flaconi per diluente: in vetro di tipo  I  (Ph.Eur.)  chiusi  con  un
disco  di gomma bromobutilica con teflon, ricoperti da una capsula di
alluminio. I flaconi chiusi sono sigillati con un cappuccio  colorato
di polipropilene.
Siringa  per  la risospensione e la somministrazione: siringa monouso
in polipropilene da 12 ml.
6.6 Istruzioni per l'uso
6.6.1 Risospensione
Usare sempre una tecnica asettica
1) Portare NovoSeven (R)  (liofilizzato)  e  acqua  per  preparazioni
iniettabili  -  PhEur.  -  (diluente)  a temperatura ambiente (ma non
superiore a 37 gradi C)
2)  Togliere  i  cappucci  da  entrambi  i  flaconi  (liofilizzato  e
diluente),  in  modo  da  scoprire  la porzione centrale dei tappi di
gomma.
3) Detergere i tappi di gomma con  tamponi  con  alcool  e  lasciarli
asciugare prima dell'uso.
4)   Estrarre   l'ago   dalla   confezione.  Rimuovere  il  cappuccio
proteggi-ago  e  inserire  l'ago  nella  siringa   fornita   con   le
confezioni.
5) Aspirare aria nella siringa.
6) Inserire l'ago nel tappo e immettere l'aria nel flacone contenente
il diluente. Tenere il flacone capovolto, aspirare tutto il contenuto
del flacone nella siringa.
7)  Iniettare  il  diluente  dalla  siringa nel flacone contenente la
polvere liofilizzata forando il centro  del  tappo  (il  flacone  del
liofilizzato non contiene vuoto)
8)  Agitare  delicatamente sino a quando tutto il contenuto non sara'
disciolto.
Per la risospensione e la somministrazione di NovoSeven  deve  essere
utilizzata  la siringa monouso acclusa nella confezione. NovoSeven e'
solo per iniezione endovenosa in bolo e non deve essere miscelato con
liquidi infusionali o somministrato in flebo.
Una volta risospeso, somministrare NovoSeven entro 3 ore. La  siringa
monouso   acclusa  alla  confezione  e'  compatibile  con  NovoSeven:
tuttavia non si deve conservare NovoSeven in siringhe di plastica.
Tutti i farmaci  per  uso  parenterale  dovrebbero  essere  osservati
attentamente   prima   della  somministrazione,  quando  soluzione  e
contenitori  lo   permettano,   per   vedere   eventuali   particelle
indisciolte e per valutare eventuali alterazioni del colore.
7.  Ragione  sociale  e sede sociale del titolare dell'autorizzazione
all'immissione sul mercato.
Titolare AIC
NOVO NORDISK A/S - 2880 Bagsvaerd - Danimarca
Rappresentante per l'Italia
Novo Nordisk Farmaceutici SpA - Roma
8. Numero dell'autorizzazione all'immissione in commercio
9. Data di approvazione/revisione dell'SPC