(all. 1 - art. 1)
                   Al Presidente della Repubblica
   Nel consiglio comunale di Ferentino (Frosinone),  rinnovato  nelle
consultazioni elettorali del 6 giugno 1993, composto dal sindaco e da
venti consiglieri, si e' venuta a determinare una grave situazione di
crisi  a causa delle dimissioni rassegnate, in data 3 giugno 1996, da
sedici membri del corpo consiliare.
   Il  consiglio  suddetto  non  ha  provveduto  alla   surroga   dei
consiglieri dimissionari nel termine perentorio di venti giorni dalla
presentazione  delle  dimissioni  stesse,  che pertanto sono divenute
efficaci ai sensi dell'art. 7 della legge 15 ottobre 1993, n. 415.
   Il prefetto di Frosinone, pertanto, ritenendo  essersi  verificata
l'ipotesi  prevista  dall'art.  39, comma 1, lettera b), n. 2), della
legge 8  giugno  1990,  n.  142,  ha  proposto  lo  scioglimento  del
consiglio  comunale  sopracitato,  disponendone,  nel  contempo,  con
provvedimento  n.  13.13.33/2202/Gab.  del   24   giugno   1996,   la
sospensione,  con  la  conseguente  nomina  del  commissario  per  la
provvisoria gestione del comune.
   Considerato che nel suddetto ente non puo'  essere  assicurato  il
normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno
l'integrita'  strutturale  minima  del consiglio comunale compatibile
con il mantenimento  in  vita  dell'organo,  si  ritiene  che,  nella
specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
   Mi  onoro,  pertanto,  di  sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma
l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo  scioglimento
del  consiglio  comunale  di Ferentino (Frosinone) ed alla nomina del
commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona  del
dott. Francesco Vetrano.
    Roma, 26 luglio 1996
                                 Il Ministro dell'interno: NAPOLITANO