Al Presidente della Repubblica Il consiglio comunale di Tregnago (Verona) e' stato rinnovato a seguito delle consultazioni elettorali del 23 aprile 1995, con contestuale elezione del sindaco nella persona dell'avv. Antonio Zamboni. Il citato amministratore, in data 29 luglio 1996, ha rassegnato le dimissioni dalla carica e le stesse, decorsi venti giorni dalla data di presentazione al consiglio, sono divenute irrevocabili, ai sensi dell'art. 20, comma 3, della legge 25 marzo 1993, n. 81. Successivamente, in data 30 agosto 1996, nove consiglieri su sedici assegnati hanno rassegnato le proprie dimissioni, efficaci ai sensi di legge, irrimediabilmente compromettendo la funzionalita' dell'ente, gia' in situazione di crisi per le dimissioni del sindaco. Infatti, il consiglio, che era rimasto in carica ai sensi del richiamato art. 20, dalla data delle dimissioni della meta' piu' uno dei membri assegnati non e' piu' in grado di assicurare lo svolgimento dell'attivita' amministrativa. Il prefetto di Verona, ritenendo essersi verificata l'ipotesi prevista dall'art. 39, comma 1, lettera b) n. 2), della legge 8 giugno 1990, n. 142, come sostituito dall'art. 1, comma 2, del decreto-legge 30 agosto 1996, n. 452, ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato, disponendone, nel contempo, con provvedimento n. 778.13.12/Gab. del 5 settembre 1996, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerato che nel suddetto ente non puo' essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo stata superata la soglia di depauperamento oltre la quale il consiglio non puo' rinnovarsi per surrogazione, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Tregnago (Verona) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Paolo Crispino. Roma, 13 settembre 1996 Il Ministro dell'interno: NAPOLITANO