(all. 5 - art. 1)
                             ALLEGATO V
PROVA PER DETERMINARE IL COMPORTAMENTO ALLA FUSIONE DEI MATERIALI
1.            Principio
              Si dispone un campione in posizione orizzontale e lo si
              espone  all'azione  di  un  radiatore   elettrico.   Un
              recipiente  e'  posto sotto il campione per raccogliere
              le gocce che risultano dalla fusione.
              Per verificare se qualche goccia e' infiammata si  pone
              nel recipiente un po' di cotone grezzo.
2.            Apparecchiatura
              L'apparecchiatura e' composta di (figura 1):
              a) un radiatore elettrico,
              b) un supporto con griglia per il campione,
              c) un recipiente (per raccogliere le gocce),
              d) un supporto (per l'apparecchiatura).
2.1.                 La fonte di calore e' costituita da un radiatore
              elettrico  da  500  W.  La   superficie   radiante   e'
              costituita  da  una  lastra  di  quarzo trasparente del
              diametro di 100 (piu' o meno) 5 mm.
              Il  calore  emesso  dall'apparecchio,  misurato   sulla
              superficie  disposta parallelamente alla superficie del
              radiatore ad una distanza di 30  mm,  dev'essere  di  3
              W/cm2.
2.2.          Taratura
              Per  tarare  il radiatore si utilizza un radiometro del
              tipo  Gardon  (a  foglio)  con  un  campo  teorico   di
              applicazione non superiore a 10 W/cm2.
              L'elemento  che  riceve  la  radiazione,  ed  in misura
              minore eventualmente la convezione,  dev'essere  piano,
              circolare  con  un  diametro  non  superiore  a 10 mm e
              rivestito  di  una  mano  di  nero  satinato  durevole.
              L'elemento  e'  contenuto  in  un  corpo raffreddato ad
              acqua la  cui  facciata  e'  di  metallo  perfettamente
              lucidato,    piatta,    coincidente    con   il   piano
              dell'elemento nonche' circolare e con  un  diametro  di
              circa 25 mm.
              La   radiazione  non  deve  passare  attraverso  alcuna
              apertura prima di raggiungere l'oggetto.  Lo  strumento
              dev'essere   robusto,   semplice   da   montare   e  da
              utilizzare,  insensibile  alle  correnti  d'aria  e  di
              taratura   stabile.   Lo   strumento   deve  avere  una
              precisione di (piu' o meno) 3 %  ed  una  ripetibilita'
              dello 0,5 %.
              La  taratura del radiometro dev'essere controllata ogni
              volta che si esegue una nuova  taratura  del  radiatore
              mediante  confronto  con  uno strumento conservato come
              campione di riferimento  e  non  utilizzato  per  altri
              scopi.   Lo   strumento   campione   dev'essere  tarato
              perfettamente una volta all'anno in base ad un campione
              nazionale.
2.2.1.        Prova di taratura
              Il  flusso  energetico prodotto dalla potenza assorbita
              che secondo la taratura  iniziale  corrisponde  ad  una
              flusso  energetico  di  3  W/cm2 dev'essere controllato
              frequentemente  (almeno  un  volta  ogni  50   ore   di
              funzionamento)  e  l'apparecchio  dev'essere nuovamente
              tarato se tale controllo indica una deviazione maggiore
              di 0,06 W/cm2.
2.2.2.        Procedimento di taratura
              L'apparecchio  dev'essere  disposto  in   un   ambiente
              sostanzialmente  privo  di correnti d'aria (non piu' di
              0,2 m/s).
              Si pone il radiometro nell'apparecchiatura al posto del
              campione  in  modo  che   l'elemento   costituito   dal
              radiometro  sia disposto al centro della superficie del
              radiatore.
              Si inserisce l'alimentazione di corrente elettrica e si
              regola la potenza assorbita necessaria per produrre  la
              densita'  di flusso radiante di 3 W/cm2 al centro della
              superficie del radiatore. Alla regolazione  dell'unita'
              di  potenza su 3 W/cm2 segue un periodo di 5 minuti nel
              quale  non  si  esegue  alcun'altra   regolazione   per
              raggiungere l'equilibrio.
2.3.          Il supporto dei campioni e' un anello metallico (figura
              1).  Sulla  sommita' di questo supporto e' disposta una
              griglia di  filo  di  acciaio  inossidabile  avente  le
              seguenti dimensioni:
              - diametro interno: 118 mm,
              - dimensione dei fori: 2,10 mm2,
              - diametro del filo di acciaio 0,70 mm.
2.4.            Il recipiente e' costituito da un tubo cilindrico con
              diametro interno di 118 mm ed una profondita' di 12 mm.
              Il recipiente e' riempito di cotone grezzo.
2.5.          Una colonna verticale sostiene gli oggetti  specificati
              ai punti 2.1, 2.3 e 2.4.
              Il  radiatore  e'  disposto sulla sommita' del supporto
              con la superficie radiante orizzontale in modo  che  la
              radiazione sia rivolta in basso.
              Nel montante si trova una leva o un pedale che consente
              di sollevare lentamente il supporto del radiatore. Esso
              e' inoltre munito di un arresto che permette di riporre
              il radiatore nella sua posizione normale.
              Nella sua posizione normale gli assi del radiatore, del
              supporto   del   campione   e   del  recipiente  devono
              coincidere.
3.            Campioni
              I  campioni  destinati  alla  prova  devono  avere   le
              dimensioni di 70 mm x 70 mm.
              I  campioni devono essere prelevati allo stesso modo da
              prodotti finiti se la loro forma  lo  consente.  Se  lo
              spessore  del  prodotto supera i 13 mm esso deve essere
              ridotto a 13  mm  mediante  una  lavorazione  meccanica
              applicata al lato che non e' rivolto verso l'abitacolo.
              Se  cio' non e' possibile la prova dev'essere eseguita,
              di  comune  accordo  con  il  servizio  tecnico,  sulla
              larghezza iniziale del materiale facendone menzione nel
              verbale di prova.
              I materiali compositi (vedi punto 2.10 dell'allegato 1)
              devono  essere sottoposti alla prova come se fossero di
              struttura uniforme.
              Se i materiali sono costituiti da strati sovrapposti di
              diversa composizione e non  sono  materiali  compositi,
              ogni  strato  di materiale compreso, in una profondita'
              di 13 mm  a  partire  dalla  superficie  rivolta  verso
              l'abitacolo    dev'essere    sottoposto    alla   prova
              separatamente.
              La massa totale del campione da sottoporre  alla  prova
              dev'essere  di  almeno  2  grammi.  Se  la  massa di un
              campione e' inferiore si aggiunge un numero sufficiente
              di campioni.
              Se le  due  facciate  del  materiale  differiscono,  si
              sottopongono  alla  prova entrambe le facciate, ossia 8
              campioni.
              I  campioni  ed  il   cotone   grezzo   devono   essere
              condizionati per almeno 24 ore ad una temperatura di 23
              (piu'  o  meno)  2  (gradi centigradi) e ad un'umidita'
              relativa di 50 (piu'  o  meno)  5  %  e  devono  essere
              conservati in queste condizioni sino alla prova.
4.            Procedimento
              Il  campione  e'  posto sul supporto che a sua volta e'
              disposto in modo che la distanza tra la superficie  del
              radiatore e la superficie superiore del campione sia di
              30 mm.
              Il  recipiente,  compreso il cotone grezzo, e' disposto
              sotto la griglia del supporto da una  distanza  di  300
              mm.
              Il  radiatore  e'  disposto  a  lato  in  modo  da  non
              irradiare il campione ed inserito. Quando raggiunge  la
              potenza  massima  viene  posto  sopra  il campione e si
              inizia il conteggio del tempo.
              Se il materiale fonde o si deforma si  varia  l'altezza
              del  radiatore  in  modo da mantenere la distanza di 30
              mm.
              Se  il  materiale  si  infiamma,  il  radiatore   viene
              arretrato   per  tre  secondi  e  riportato  nella  sua
              posizione quando la fiamma si e' estinta; si ripete  lo
              stesso procedimento quante volte necessario per i primi
              cinque minuti della prova.
              Dopo cinque minuti di prova:
              i)    Se  il  campione  e'  spento (oppure se non si e'
                  infiammato nei primi cinque minuti della prova)  si
                  lascia  il  radiatore  in  posizione  anche  se  il
                  campione si infiamma nuovamente.
              ii) Se il materiale  brucia,  si  attende  l'estinzione
                  prima  di  riportare  il  radiatore  nuovamente  in
                  posizione.
              In entrambi i casi la prova dev'essere  proseguita  per
              altri cinque minuti.
5.            Risultati
              I   fenomeni  osservati  devono  essere  riportati  nel
              verbale di prova, ad esempio:
              - eventuali cadute di gocce infiammate o meno,
              - se si e' verificata l'accensione del cotone grezzo.

          ---->  Vedere Figura a pag. 37 della G.U.  <----