ALLEGATO VI PROVA PER DETERMINARE LA VELOCITA' DI COMBUSTIONE VERTICALE DEI MATERIALI 1. Principio Questa prova consiste nell'esporre i campioni, mantenuti in posizione verticale, alla fiamma e nel determinare la velocita' di propagazione della fiamma sul materiale oggetto della prova. 2. Apparecchiatura L'apparecchiatura e' composta di: a) supporto del campione, b) bruciatore, c) ventilatore per estrarre i gas ed i prodotti della combustione, d) piastra di appoggio, e) fili di riferimento di cotone bianco mercerizzato con densita' lineare massima di 50 tex. 2.1. Il supporto del campione e' costituito da un telaio rettangolare dell'altezza di 560 mm con due aste parallele fissate rigidamente alla distanza di 150 mm sul cui lato sono fissati dei perni per il montaggio del campione sottoposto alla prova che e' disposto su un piano distante almeno 20 mm dal telaio. I perni non devono avere un diametro maggiore di 2 mm, sono lunghi almeno 27 mm e disposti sulle aste parallele nelle posizioni indicate in figura 1. Il telaio dev'essere fissato su un supporto che mantenga le aste in posizione verticale durante la prova. (Per posizionare il campione sui perni in un piano scostato dal telaio, si possono disporre dei distanziali del diametro di 2 mm accanto ai perni). 2.2. Il bruciatore descritto nella figura 3. Il gas che alimenta il bruciatore puo' essere sia del propano sia del butano usualmente in commercio. Il bruciatore e' posto di fronte e al di sotto del campione in modo da giacere in un piano passante per la mezzeria verticale del campione e perpendicolare alla sua facciata (vedi figura 2), con l'asse longitudinale inclinato in alto di 30 (gradi) rispetto alla verticale verso il bordo inferiore del campione. La distanza tra l'estremita' superiore del bruciatore ed il bordo inferiore del campione dev'essere di 20 mm. 2.3. L'apparecchiatura di prova puo' essere posta entro una cappa di laboratorio a condizione che il volume interno della stessa sia compreso tra 20 volte e 110 volte il volume dell'apparecchiatura di prova e che nessuna delle singole dimensioni (altezza, larghezza o lunghezza) della cappa superi una delle altre due di piu' di 2,5 volte. Prima della prova si misura la velocita' verticale dell'aria della cappa di laboratorio 100 mm davanti e dietro lo spazio previsto per l'apparecchiatura di prova. Essa dev'essere compresa tra 0,10 e 0,30 m/s in modo da evitare che l'operatore sia infastidito dai prodotti di combustione. E' possibile utilizzare una cappa a ventilazione naturale con un'adeguata velocita' dell'aria. 2.4. Si utilizza una sagoma rigida e piana di materiale adatto e di misura corrispondente a quella del campione. Nella sagoma vengono ricavati dei fori del diametro di circa 2 mm disposti in modo che le distanze tra i loro centri corrispondano alle distanze tra perni sui montanti (vedi figura 1). I fori devono essere equidistanti attorno alla mediana verticale della sagoma. 3. Campioni 3.1. Le dimensioni dei campioni sono le seguenti: 560 x 170 mm. 3.2. I campioni vengono condizionati per almeno 24 ore ad una temperatura di 23 (piu' o meno) 2 (gradi centigradi) e ad un'umidita' relativa di 50 (piu' o meno) 5 % e conservati in queste condizioni sino alla prova. 4. Procedimento 4.1. La prova dev'essere eseguita in un'atmosfera avente una temperatura tra 10 e 30 (gradi centigradi) ed un'umidita' relativa tra il 15 % e l'80 %. 4.2. Il bruciatore viene preriscaldato per due minuti. Si regola l'altezza della fiamma a 40 (piu' o meno) 2 mm misurando la distanza tra l'estremita' superiore del tubo del bruciatore e il vertice della parte gialla della fiamma quando il bruciatore e' verticale e la fiamma e' vista al buio. 4.3. Il campione e' posto sui perni del telaio di prova accertandosi che i perni passino attraverso i punti marcati sulla sagoma e che il campione sia discosto di almeno 20 mm dal telaio. Il telaio viene montato sul supporto in modo che il campione sia verticale. 4.4. I fili di riferimento sono fissati orizzontalmente davanti al campione nelle posizioni indicate in figura 1. In ciascuna di queste posizioni si realizza un occhiello in modo che i due segmenti siano discosti di 1 mm e di 5 mm dal piano della parte frontale del campione. Ciascun occhiello e' fissato ad un opportuni cronometro. Il filo dev'essere sufficientemente teso in modo da mantenere la sua posizione relativa rispetto al campione. 4.5. La fiamma viene applicata al campione per una durata di 5 secondi. Si suppone verificata l'accensione se la combustione del campione continua per 5 secondi dopo aver allontanato la fiamma. Se non si verifica l'accensione, la fiamma viene applicata per 15 secondi ad un altro campione condizionato. 4.6. Se un risultato di una serie di 3 campioni supera del 50 % il risultato minimo, si deve sottoporre alla prova un'altra serie di 3 campioni nella stessa direzione. Se per uno o due campioni di una serie di 3 campioni la combustione raggiunge il filo di riferimento piu' alto, si deve sottoporre alla prova un'altra serie di 3 campioni nella stessa direzione. 4.7. Si misurano i seguenti tempi espressi in secondi: a) dall'inizio dell'applicazione della fiamma sino al distacco del primo filo di riferimento (t1); b) dall'inizio dell'applicazione della fiamma sino al distacco del secondo filo di riferimento (t2); c) dall'inizio dell'applicazione della fiamma sino al distacco del terzo filo di riferimento (t3); 5. Risultati I fenomeni osservati devono essere registrati nel verbale di prova e comprendono: - le durate di combustione t1, t2 e t3 in secondi - le corrispondenti distanze: d1, d2 e d3 in mm. La velocita' di combustione V1 e le velocita' V2 e V3, se applicabili, sono calcolate (per ciascun campione se la fiamma raggiunge almeno il primo fili di riferimento) con la seguente formula: d1 V1 = x 60 (mm/min) t1 Si tiene conto della velocita' di combustione piu' elevata di V1, V2 e V3. ----> Vedere figure alle pagg. 40 - 41 della G.U. <----