ALLEGATO Al Ministro dell'interno Il sig. Domenico Lauria Pantano e' stato eletto consigliere provinciale di Agrigento nelle consultazioni amministrative del 12 giugno 1994. Il tribunale di Agrigento, sezione per l'applicazione di misure di prevenzione, con decreto n. 78/95 R.G.M.P. del 6 luglio 1996, ha disposto, ai sensi dell'art. 2-ter della legge 31 maggio 1965, n. 575, la confisca di quote societarie e di azioni intestate, tra gli altri, anche al predetto anministratore, gia' oggetto di sequestro ai sensi dell'art. 2-bis, comma 4, della medesima legge. La citata misura e' stata adottata dall'autorita' giudiziaria contestualmente anche nei confronti di altre persone legate da stretti vincoli di parentela con l'amministratore in parola, dei quali, in particolare, uno sottoposto da diversi mesi a fermo emesso ai sensi dell'art. 384 del c.p.p. dalla D.D.A. di Palermo. Quest'ultimo, in particolare, unitamente ad altre persone, risulta far parte di una associazione per delinquere di stampo mafioso, in cui i singoli associati hanno disponibilita' di armi per il conseguimento delle finalita' dell'associazione stessa e si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omerta' che ne deriva per commettere delitti gravi di varia natura nonche' per acquisire il controllo di attivita' economiche ed imprenditoriali e per realizzare vantaggi e profitti ingiusti. Dalle risultanze istruttorie e' emerso che, al di la' dei vincoli di parentela, il sig. Domenico Lauria Pantano e' legato ai predetti da interessi economici e che i beni mobili ed immobili intestati al suddetto anministratore sono stati confiscati perche' strettamente connessi ad attivita' imprenditoriali, gestite di fatto con metodi mafiosi al fine di ottenere illecitamente il monopolio delle commesse. Quanto esposto, nell'evidenziare come il predetto amministratore, nel proprio operato, sia condizionato dall'iniziativa della criminalita' organizzata, cui e' collegato sia da vincoli di parentela sia da relazioni d'affari, si pone in contrasto con l'esercizio delle funzioni pubbliche cui il medesimo e' preposto e, certo, e' incompatibile con le esigenze di decoro, di dignita' e di prestigio della carica di consigliere. La permanenza, pertanto, del sig. Domenico Lauria Pantano nel consiglio provinciale di Agrigento rischia di compromettere la legalita' e la trasparenza dell'attivita' della provincia, esponendo l'ente medesimo ad una potenzialita' di inquinamento ed ingenerando allarme nella popolazione, con grave pericolo di turbativa dell'ordine pubblico. Il prefetto di Agrigento, accertato il configurarsi dell'ipotesi prevista dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142, ha formulato proposta per l'adozione del provvedimento di rimozione del predetto amministratore e, nelle more, con provvedimento n. 88/2227/Gab. del 25 luglio 1996, ritenuti sussistenti motivi di grave ed urgente necessita', ne ha disposto la sospensione. Tutto cio' premesso, si ritiene che sussistano le condizioni per addivenire alla rimozione del sig. Domenico Lauria Pantano dalla carica di consigliere provinciale di Agrigento, ricorrendo la fattispecie dei gravi motivi di ordine pubblico disciplinata dall'art. 40 della legge 8 giugno 1990, n. 142. Mi pregio, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla rimozione del suddetto amministratore dalla carica di consigliere provinciale di Agrigento. Roma, 14 settembre 1996 Il direttore generale dell'Amministrazione civile GELATI